Esempi di traduzioni fatte
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LEGAL (CODES AND LAWS) SOURCE TEXT IN FR.: (Code Pénal Belge) CHAPITRE III. - DES CRIMES ET DELITS TENDANT A EMPECHER OU A DETRUIRE LA PREUVE DE L'ETAT CIVIL DE L'ENFANT. Art. 361. <L 30-03-1984, art. 4> Sera puni d'un emprisonnement de huit jours à trois mois et d'une amende de 26 francs à 200 francs, ou d'une de ces peines seulement : 1° toute personne qui, tenue de déclarer la naissance d'un enfant en vertu de l'article 56, § 1er, alinéa 1er, § 2, alinéa 1er, et § 3 du Code civil, n'en aura pas fait la déclaration conformément aux dispositions des articles 55 et 56 du même Code; 2° toute personne qui, tenue d'informer l'officier de l'état civil d'un accouchement en vertu de l'article 56, § 1er, alinéa 2, et § 2, alinéa 2, du Code civil, n'aura pas donné l'avis conformément à ces dispositions. Art. 362. Sera punie des peines portées à l'article précédent, toute personne qui, ayant trouvé un enfant nouveau-né, ne l'aura pas remis, dans les trois jours, à l'officier de l'état civil, ainsi qu'il est prescrit par l'article 58 du Code civil. La présente disposition n'est point applicable à celui qui aurait consenti à se charger de l'enfant et qui aurait fait sa déclaration à cet égard devant l'autorité communale du lieu où l'enfant a été trouvé. Art. 363. <L 2000-11-28/35, art. 5, 029; En vigueur : 27-03-2001> Sera puni de la réclusion de cinq ans à dix ans celui qui substitue un enfant à un autre ou qui attribue à une femme un enfant dont elle n'a pas accouche. Sera puni d'un emprisonnement de six mois à cinq ans celui qui détruit la preuve de l'état civil d'un enfant ou en empêche l'établissement. La même peine sera appliquée à ceux qui auront donné la mission de commettre les faits mentionnés aux alinéas précédents, si cette mission a reçu son exécution. TRANSLATION IN IT.: CAPITOLO III - DEI CRIMINI E DEI REATI CHE TENDONO AD IMPEDIRE O A DISTRUGGERE LE PROVE RELATIVE ALL’IDENTITA’ANAGRAFICA DEL BAMBINO. Art. 361. <L 30-03-1984, art. 4> E’ condannata ad una pena di reclusione dagli otto giorni ai tre mesi e al pagamento di una multa dai 26 ai 200 franchi, o con una sola di queste due pene: 1° ogni persona che, tenuta a dichiarare la nascita di un bambino in base all’articolo 56, § 1, 1° comma, § 2, 1° comma, e § 3 del Codice civile, non ne abbia fatto la dichiarazione in conformità con le disposizioni previste dagli articoli 55 e 56 dello stesso Codice; 2° ogni persona che, tenuta ad informare l’ufficiale dell’anagrafe di un parto in base all’articolo 56, § 1, 2°comma, e § 2, 2°comma, del Codice civile, non abbia effettuato tale segnalazione in conformità con queste disposizioni. Art. 362. E’ condannata alle pene indicate nel precedente articolo ogni persona che, avendo trovato casualmente un neonato, non lo consegni, entro tre giorni, ad un ufficiale dell’anagrafe, come stabilito dall’articolo 58 del Codice civile. La presente disposizione non è applicabile alla persona che decida di farsi carico del bambino e che faccia quindi una dichiarazione in questo senso davanti all’autorità comunale del luogo in cui il bambino è stato trovato. Art. 363. <L 2000-11-28/35, art. 5, 029; In vigore dal : 27-03-2001> E’ condannato ad una pena di reclusione che va dai cinque ai dieci anni chiunque sostituisca un bambino con un altro, o che attribuisca un bambino ad una donna che non lo ha partorito. E’ condannato ad una pena di reclusione dai sei mesi ai cinque anni chiunque distrugga le prove dell’identità anagrafica di un bambino o che ne impedisca l’identificazione. La stessa pena è applicata ai mandanti dei reati segnalati nei comma precedenti, se tali reati sono stati eseguiti. Estratto dalla traduzione di un Progetto europeo: L'Obiettivo generale del progetto è quello di creare una Rete Europea delle città del PIC URBAN che hanno attivato politiche e strumenti contro la violenza alle donne e in particolare Centri Antiviolenza come strumento per promuovere un collegamento stabile in tema di sicurezza, favorendo lo scambio di informazioni per migliorare l'efficacia delle politiche e degli strumenti di sviluppo territoriale. Il punto di partenza è costituito dalla consapevolezza dell’indispensabilità di affrontare nel contesto urbano il tema della sicurezza dei propri cittadini, e in particolare delle donne, e di promuovere iniziative che combattano efficacemente gli episodi di violenza per poter garantire l’integrazione sociale e la riqualificazione urbana. La Rete Europea sarà preposta alla raccolta di dati, ricerche e progetti a livello europeo, campagne di sensibilizzazione e di denuncia internazionali, nazionali e regionali su questo tema, ossia tutti gli sforzi intrapresi sia dalle istituzioni pubbliche sia dal mondo associativo per fronteggiare questo problema sociale che coinvolge tutti gli attori dello sviluppo urbano.Scopo del progetto è quello di incrementare il livello di conoscenza delle attività e delle tecniche migliori utilizzate a livello europeo dalle città URBAN al fine di contribuire a migliorare sia il sistema della prevenzione che quello dell’assistenza, in particolare, alle donne vittime di violenza. Il progetto intende affrontare le seguenti problematiche, connesse allo sviluppo della coesione economica e sociale, allo sviluppo territoriale equo, nonché ai temi della cooperazione interregionale: a) La sicurezza e la pianificazione territoriale a salvaguardia dei soggetti deboli dei centri urbani; b) i collegamenti esistenti tra la violenza - in particolare la violenza contro le donne e la ineguaglianza sociale; c) l’integrazione del principio di pari opportunità nello sviluppo locale e nei processi di pianificazione urbana . Il progetto si inquadra nell'ambito delle politiche volte a garantire la sicurezza dei cittadini all'interno di uno sviluppo urbano ri-qualificato e fa riferimento: a) all'iniziativa comunitaria URBAN; b) ai temi della sicurezza richiamati dai PON Ob. 1; c) al principio trasversale delle pari opportunità nei Fondi Strutturali. Dal punto di vista della composizione della partnership, il progetto prevede n. 8 partner di cui 1 partner di un Paese aderente all’UE dal 1° maggio 2003 e 2 dei paesi MEDA. Il progetto, oltre a creare una rete euromediterranea stabile contro la violenza alle donne, produrrà: miglioramento della capacità di analisi e di lettura del fenomeno; Incremento delle capacità degli operatori e delle Istituzioni di formulare risposte adeguate; Miglioramento delle politiche urbane e degli strumenti come mezzo di coesione economica e sociale. SOURCE TEXT IN ITALIAN: Legge 15 febbraio 1997 n. 66 "Norme contro la violenza sessuale" Art.1. 1. Il capo I del Titolo IX del libro secondo e gli articoli 530, 539, 541, 542 e 543 del codice penale sono abrogati. Art.2. 1. Nella Sezione II del Capo III del Titolo XII del Libro secondo del codice penale, dopo l'articolo 609, sono inseriti gli articoli da 609-bis a 609-decies introdotti dagli articoli da 3 a 11 della presente legge. Art.3. 1. Dopo l'articolo 609 del codice penale é inserito il seguente: "art.609-bis (violenza sessuale). - chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali é punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali: 1. abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto; 2. traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona. Nei casi di minore gravità la pena é diminuita in misura non eccedente i due terzi". Art.4. 1. Dopo l'articolo 609-bis del codice penale, introdotto dall'articolo 3 della presente legge, é inserito il seguente: "art.609-ter (circostanze aggravanti). - la pena é della reclusione da sei a dodici anni se i fatti di cui all'articolo 609bis sono commessi: 1. nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni quattordici; 2. con l'uso di armi o di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti o di altri strumenti o sostanze gravemente lesivi della salute della persona offesa; 3. da persona travisata o che simuli la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio; 4. su persona comunque sottoposta a limitazioni della libertà personale; 5. nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni sedici della quale il colpevole sia l'ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore. La pena é della reclusione da sette a quattordici anni se il fatto é commesso nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni dieci". Art.5. 1. Dopo l'articolo 609-ter del codice penale, introdotto dall'articolo 4 della presente legge, é inserito il seguente: "art.609-quater (atti sessuali con minorenne). - soggiace alla pena stabilita dall'articolo 609-bis chiunque, al di fuori delle ipotesi previste in detto articolo, compie atti sessuali con persona che, al momento del fatto: 1. non ha compiuto gli anni quattordici; 2. non ha compiuto gli anni sedici, quando il colpevole sia l'ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore é affidato o che abbia, con quest'ultimo, una relazione di convivenza. Non é punibile il minorenne che, al di fuori delle ipotesi previste nell'articolo 609-bis, compie atti sessuali con un minorenne che abbia compiuto gli anni tredici, se la differenza di età tra i soggetti non é superiore a tre anni. Nei casi di minore gravità la pena é diminuita fino a due terzi. Si applica la pena di cui all'articolo 609-ter, secondo comma, se la persona offesa non ha compiuto gli anni dieci". TRANSLATION IN FRENCH : Loi du 15 février 1997, n. 66 "Normes contre la violence sexuelle" Art.1. 2. Il capo I del Titolo IX del libro secondo et les articles 530, 539, 541, 542 et 543 du code pénal sont abrogés. Art.2. 2. Nella Sezione II del Capo III del Titolo XII del Libro secondo del codice penale, dopo l'articolo 609, sono inseriti gli articoli da 609-bis a 609-decies introdotti dagli articoli da 3 a 11 della presente legge. Art.3. 2. Dopo l'articolo 609 del codice penale é inserito il seguente: "art.609-bis (violenza sessuale). - chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali é punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali: 1. abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto; 2. traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona. Nei casi di minore gravità la pena é diminuita in misura non eccedente i due terzi". Art.4. 2. Dopo l'articolo 609-bis del codice penale, introdotto dall'articolo 3 della presente legge, é inserito il seguente: "art.609-ter (circostanze aggravanti). - la pena é della reclusione da sei a dodici anni se i fatti di cui all'articolo 609bis sono commessi: 1. nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni quattordici; 2. con l'uso di armi o di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti o di altri strumenti o sostanze gravemente lesivi della salute della persona offesa; 3. da persona travisata o che simuli la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio; 4. su persona comunque sottoposta a limitazioni della libertà personale; 5. nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni sedici della quale il colpevole sia l'ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore. La pena é della reclusione da sette a quattordici anni se il fatto é commesso nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni dieci". Art.5. 2. Dopo l'articolo 609-ter del codice penale, introdotto dall'articolo 4 della presente legge, é inserito il seguente: "art.609-quater (atti sessuali con minorenne). - soggiace alla pena stabilita dall'articolo 609-bis chiunque, al di fuori delle ipotesi previste in detto articolo, compie atti sessuali con persona che, al momento del fatto: 1. non ha compiuto gli anni quattordici; 2. non ha compiuto gli anni sedici, quando il colpevole sia l'ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore é affidato o che abbia, con quest'ultimo, una relazione di convivenza. Non é punibile il minorenne che, al di fuori delle ipotesi previste nell'articolo 609-bis, compie atti sessuali con un minorenne che abbia compiuto gli anni tredici, se la differenza di età tra i soggetti non é superiore a tre anni. Nei casi di minore gravità la pena é diminuita fino a due terzi. Si applica la pena di cui all'articolo 609-ter, secondo comma, se la persona offesa non ha compiuto gli anni dieci". LEGAL (certificates) : Original in EN: I hereby certify that the above is a true copy of the above particulars included in an entry of Birth in the Register Book kept in my office. Translation in FR: Je soussignée …… certifie que ceci est une copie conforme à l'original des informations contenues dans un acte de naissance inscrit dans le Registre situé dans mon bureau. LEGAL – Contracts (EMPLOYMENT): Source text in English: The Employee's remuneration will be reviewed annually close to the anniversary date of the first day of the employment according to the procedures of the Employer. The Employee’s basic remuneration, as well as other employment related benefits, shall be payable to the bank account indicated by the Employee to the Employer in writing. The Employee hereby agrees to the foregoing method of payment of the basic remuneration and the other employment related benefits. Translation in French : La rémunération de l'employé sera augmentée chaque année à l'échéance de la signature du contrat, suivant les procédures de l'employeur. La rémunération de base de l'employé, ainsi que d'autres compléments de salaire ou avantages accessoires, sera effectuée par virement bancaire sur le compte indiqué par l'employé à l'employeur par écrit. L'employeur accepte ce moyen de paiement de la rémunération de base et des autres compléments de salaire ou avantages accessoires. Translation in Italian : La remunerazione dell'impiegato sarà sottoposta a revisione ogni anno alla scadenza della firma del contratto, secondo le procedure previste dal datore di lavoro. La remunerazione di base dell'impiegato, come anche gli complementi stipendiali o benefici accessori, verrà effettuata tramite bonifico bancario sul conto indicato per iscritto dall'impiegato a datore di lavoro. Il datore di lavoro accetta questo metodo di remunerazione di base e dei complementi stipendiali o benefici accessori. SOCIAL SCIENCE, Sociology, Ethics /JOURNALISM EQUAL OPPORTUNITIES-IMMIGRATION - FIGHT AGAINST RACIAL DISCRIMINATION - FIGHT AGAINST VIOLENCE ON WOMEN - Source text – English The International Convention On The Elimination Of All Forms Of Racial Discrimination: a personal view The International Convention on the Elimination of All Forms of Racial Discrimination (ICERD) was adopted by the UN general Assembly in 1965, following a Declaration on the same subject in 1963. The reference in the title to the elimination of ‘all forms’ of discrimination, reinforced by the statement in the preamble on the adoption of necessary measures ‘for speedily eliminating racial discrimination in all its forms and manifestations’, suggests a convention of great scope and ambition. There are now 170 States parties to the Convention. At the time of the adoption of the Convention, it is not an exaggeration to say that, for many governments, the heart of discrimination was in the colonial system and in the practice of Apartheid in South Africa, a form of discrimination specifically highlighted in the text. In the closing decades of the twentieth century the focus moved outwards from colonialism and Apartheid. In part due to the work of the Committee on the Elimination of Racial Discrimination (CERD), it became understood, if not easily accepted by governments, that racial discrimination was more than a matter of foreign policy, but implicated all States. It is still the case that some governments claim complete population homogeneity or that there is no discrimination in the State. CERD treats such claims with scepticism, and calls on all States to provide reliable estimates of population demographics, with respect for the human rights implications of collecting such statistics. It is also becoming clearer that racial discrimination takes many ‘forms’ - some of which are outlined below - and is resilient, so that the ambition of ‘elimination’ may never be realised. The test of the Convention should not be whether racial discrimination has been eliminated (it has not), but whether it is being addressed fairly and effectively, and whether the bodies set up to “combat” or “confront” it are fulfilling their mandates to the best of their ability, sensitive to old and new forms of discrimination? On the core notion of discrimination, General Recommendation XIV (42) observed that ‘differentiation of treatment will not constitute discrimination if the criteria for such differentiation, judged against the objectives and purposes of the Convention, are legitimate’. The term ‘discrimination’ itself does not signify ‘uniformity if there are differences in situation between one person and another. Like cases are to be treated alike, and unlike cases according to the extent of the ‘unlikeness’. A contemporary version of this principle may be termed ‘the Thlimmenos principle’, after the case before the European Court of Human Rights: The right … not to be discriminated against is violated when States treat differently persons in analogous situations without providing an objective and reasonable justification … The right not to be discriminated against … is also violated when States without an objective and reasonable justification fail to treat differently persons whose situations are significantly different. Translation in Italian La Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale: un punto di vista personale La Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (International Convention on the Elimination of All Forms of Racial Discrimination - ICERD) è stata adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1965, a seguito di una Dichiarazione sullo stesso argomento del 1963. Il riferimento, nel titolo, all’eliminazione di “tutte le forme” di discriminazione, avvalorato dall’ affermazione, nella prefazione, della necessità di adottare opportune misure per “la rapida eliminazione della discriminazione razziale in tutte le sue forme e manifestazioni”, suggerisce che ci siano, in questa convenzione, notevoli finalità ed ambizioni. Gli Stati membri aderenti alla Convenzione sono adesso 170. All’epoca dell’adozione della Convenzione, non è fuori luogo affermare che, per molti governi, il fulcro della discriminazione risiedesse essenzialmente nel sistema coloniale e nella pratica dell’ Apartheid nel Sud Africa, una forma di discriminazione che veniva particolarmente evidenziata nel testo. Negli ultimi decenni del ventesimo secolo, l’attenzione si è, invece, allontanata dal colonialismo e dall’Apatheid. Questo è stato dovuto in parte al lavoro del Comitato per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale (Committee on the Elimination of Racial Discrimination - CERD), che ha fatto prendere coscienza del fatto che, anche se questo non viene tuttora sempre bene recepito dai governi, la discriminazione razziale è qualcosa di più che una questione di politica estera e che implica, invece, tutti gli Stati. Accade ancora che alcuni governi sostengano che ci sia una perfetta omogeneità nelle loro popolazioni, oppure che non ci sia alcuna discriminazione nei loro Stati. Il CERD rimane sempre piuttosto scettico riguardo a queste asserzioni, ed invita tutti gli Stati a provvedere alla realizzazione di statistiche demografiche affidabili delle loro popolazioni, e a rispettare ogni implicazione riguardante i diritti umani nel raccogliere questi dati statistici. Sta anche diventando sempre più evidente che la discriminazione razziale assume molte “forme” – alcune delle quali vengono indicate più oltre – e che è resistente, tanto che l’ambizione della sua “eliminazione” potrebbe non realizzarsi mai. Il controllo della Convenzione non dovrebbe essere volto a verificare se la discriminazione razziale sia stata eliminata (non lo è stata), ma se sia stata effettuata una buona ed effettiva azione di lotta e se le persone, o le istituzioni, incaricate di “affrontarla”, o di “combatterla”, stiano compiendo il loro mandato al meglio delle proprie capacità, mostrandosi sensibili sia a vecchie che a nuove forme di discriminazione. Riguardo alla nozione essenziale di discriminazione, nella XIVa Raccomandazione Generale (42)1 si osserva che “la diversità di trattamento non costituisce una discriminazione se i criteri di tale diversità, considerata contraria agli obiettivi e ai propositi della Convenzione, sono legittimi”. Lo stesso termine di “discriminazione” non significa “uniformità se ci sono differenze di situazione fra due persone. I casi simili devono essere trattati nella stessa maniera, e i casi diversi in funzione dei limiti della loro diversità”. Una versione contemporanea di questo principio potrebbe essere definita “il principio di Thlimmenos”, dopo il caso presentato davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: Il diritto…di non essere discriminati viene violato quando degli Stati trattano diversamente delle persone in situazioni analoghe senza darne una giustificazione obiettiva e ragionevole…Il diritto di non essere discriminati … viene anche violato quando degli Stati, senza una giustificazione obiettiva e ragionevole, non trattano diversamente persone le cui situazioni sono significativamente diverse. Source text - Italian LE STRATEGIE DELL’UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI PER LA PROMOZIONE DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO IN UNA SOCIETÀ MULTIETNICA La recente istituzione dell’Ufficio. Il Consiglio dell’Unione europea nel fissare i principi ispiratori della direttiva 2000/43/CE ha espressamente affermato che le discriminazioni per ragioni di razza ed origine etnica, oltre a pregiudicare il conseguimento degli obiettivi fissati nel Trattato UE, possono, in particolare, impedire lo sviluppo di un buon livello di occupazione e protezione sociale all’interno del territorio comunitario. Di fondamentale importanza, in tal senso, la previsione dell’esistenza di uno o più organismi, in ciascuno Stato membro, incaricati di analizzare i problemi in questione, studiare possibili soluzioni e fornire assistenza concreta alle vittime. Al fine di dare piena attuazione alla direttiva comunitaria 2000/43/CE, con l’articolo 7 del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, lo Stato italiano ha provveduto all’istituzione dell’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o origine etnica. Successivamente, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 dicembre 2003 è stato approvato il relativo regolamento di organizzazione e funzionamento. L’Ufficio - più brevemente denominato con l’acronimo U.N.A.R. (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) - è costituito presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e mira a costituire un sicuro presidio di garanzia e controllo della parità di trattamento nonché di verifica dell’efficacia degli strumenti di tutela. In condizioni di piena autonomia ed imparzialità, l’Ufficio, operativo da novembre 2004, ha il compito di promuovere l’effettiva parità di trattamento e rimuovere qualsiasi forma di discriminazione fondata sulla razza o l’origine etnica, anche considerando il diverso impatto che le stesse discriminazioni possono avere su uomini e donne, nonché il rapporto con altre discriminazioni a carattere culturale e religioso. Al fine di attuare al meglio le funzioni e gli obiettivi prefissati, l’Ufficio si avvale di personale appartenente alla Presidenza del Consiglio ed ad altre amministrazioni pubbliche e della collaborazione di magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, nonché di esperti e consulenti esterni anche estranei alla Pubblica Amministrazione, dotati di elevata professionalità sia nelle materie giuridiche, che nei settori delle discriminazioni. Attualmente, infatti, collaborano con l’U.N.A.R. quattro magistrati, nonché alcuni esperti (psicologi, sociologi, antropologi, ecc.). Translation – English THE STRATEGIES OF THE NATIONAL OFFICE AGAINST RACIAL DISCRIMINATION FOR THE PROMOTION OF EQUAL TREATMENT IN A MULTI-ETHNIC SOCIETY The recent institution of the Office.The European Union Council, applying the inspiring principles of Directive 2000/43/CE, has explicitly asserted that discriminations based on race or ethnic origin, besides compromising the achievement of the aims set out in the EU Treaty, can, in particular, prevent the development of a good level of employment and social welfare within community territory. Thus, the setting-up of one or more organizations, in each of the member states, in order to analyze the problems in question, study the possible solutions and provide victims with concrete assistance, is of great importance. In order to comply with Community Directive 2000/43/CE, with article 7 of legislative decree no. 215 of 9 July 2003 the Italian state has provided for the institution of the Office for equal treatment and the elimination of racial and ethnic discrimination. Later, with the decree of President of the Council of Ministers of 11 December 2003, the respective organization and functioning regulations were approved. The Office, named in short with the acronym U.N.A.R. (standing for the Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, National Office Against Racial Discrimination) was set up at the Department for Equal Opportunities of the Presidency of the Council of Ministers with the aim of overseeing guarantees and checks on equality of treatment as well as verifying the efficiency of protective measures. Being totally autonomous and impartial, the Office, which has been operative since November 2004, has the task of promoting actual equality of treatment and of eliminating any form of discrimination based on race or ethnic origin, also considering the different impacts that these can have on men and women, as well as their relationships with other cultural and religious discriminations. In order to better carry out the prearranged functions and objectives, the Office avails itself of Council Presidency personnel and other public administrations. It also makes use of magistrates, lawyers and State procurators, as well as external experts and consultants, sometimes unrelated to the Public Administration, endowed with high professionalism both in legal matters and in the discrimination area. At the present time, there are four magistrates as well as other experts ( psychologists, sociologists, anthropologists etc.) working in collaboration with U.N.A.R. Source text – French « L’entreprise est-elle raciste ? » (from the French review “ENJEUX” – 2005): Un arc-en-ciel printanier se lève sur la France d’en haut. En quelques mois, plusieurs acteurs majeurs de la société française ont enfin reconnu qu’en dépit de nos grands principes de “ liberté, égalité, fraternité ”, certains Français s’avèrent moins égaux que d’autres et qu’il faut y remédier. En mai, les patrons des grandes chaînes de télévision étaient conviés, lors d’un colloque intitulé “Ecrans pâles ”, à présenter les mesures qu’ils comptent prendre pour que la télévision reflète enfin les couleurs de la France. En janvier, l’Institut Montaigne, think tank patronal fondé par Claude Bébéar, ancien président d’Axa, publiait les recommandations (1) de Yazid Sabeg, président du conseil de surveillance de la CS Communication & Systèmes et quasiment le seul patron de ce niveau issu de l’immigration, pour ouvrir plus largement les portes des entreprises aux minorités. Dans le même temps et dans la foulée des travaux de la Mission laïcité présidée par Bernard Stasi, le Parlement accouchait péniblement d’une loi sur le port des insignes religieux à l’école. Car la France découvre aussi que ces Français qu’elle traite en citoyens de seconde zone ont des revendications étrangères à sa culture et à son mode de vie. Quel choc! D’autant plus brutal que vingt ans plus tôt, les Beurs, cette première génération française issue de l’immigration, marchaient paisiblement sur Paris avec pour seule revendication la reconnaissance de leur citoyenneté pleine et entière. Point d’islam et de communautarisme alors. L’activisme de Nicolas Sarkozy, lui même issu d’un mariage franco-hongrois, n’y est pas étranger. L’hiver dernier, le nouveau vice-premier ministre soulevait une intense polémique en nommant un préfet pour la première fois qualifié de “ musulman ” et en appelant de ses voeux une politique de discrimination positive à l’égard des Français issus de l’immigration. Voeux réitérés avec insistance lors de la présentation de son plan d’action économique à Bercy début mai : “ Je comprends que cette idée ne plaise pas à tout le monde mais je ne veux pas que ce débat se referme sans avoir été mené jusqu’au bout. ” Comment en est-on arrivé là ? Pourquoi un pays de 60 millions d’habitants, aussi fier de ses Lumières, de leur influence dans le monde, aussi attaché à son modèle laïc et méritocratique, découvre-t-il si tard sa diversité et peine-t-il tant à s’accommoder de 4 millions de Mahgrébins, Africains, Turcs (immigrés et descendance) ? Certes le climat international - montée de l’islam politique dans le monde, terrorisme, conflit israélopalestinien - trouve son écho dans les banlieues françaises et y exacerbe les tensions. Certes le chômage endémique - conséquence mal gérée de la transformation d’une économie industrielle gourmande en main d’oeuvre non qualifiée en économie de services high-tech chiche en emplois de surcroît qualifiés - malmène les classes populaires auxquelles appartiennent la plupart des enfants de l’immigration. Certes, les viviers de jeunes cadres et dirigeants est démographiquement restreint : les francomaghrébins de ne représentent que 0,4% des 40-60 ans, tranche d’âge dans laquelle se recrute les dirigeants et seulement 3,7% des 18-40 ans, vivier des jeunes cadres et managers. Mais n’y a-t-il pas autre chose ? Quelque chose au coeur des contradictions entre le modèle républicain de la France et son histoire coloniale trop longtemps refoulée ? Autrement dit, la France, et par ricochet ses entreprises, doit-elle, à l’instar de la GrandeBretagne et des Etats-Unis se reconnaître comme une société raciale sinon raciste ? Outre-atlantique, l’affirmative action a été conçue comme une “ réparation ” de l’esclavage. On peut comprendre que les Français s’effarouchent du parallèle et lui préfèrent une approche plus socio-économique des difficultés d’intégration. D’autant qu’avant même d’avoir à gérer les contradictions de son système d’intégration, la France connaît une première difficulté quasi existentielle. Construite depuis deux siècles par l’immigration, “ elle ne se reconnaît pourtant pas comme telle et n’a donc pas construit les outils juridiques et politiques pour le gérer, observe Philippe Bataille, sociologue au Cadis (Ehess) et auteur de Le racisme au travail (La Découverte). Or, en proportion du nombre d’étrangers sur son sol, elle arrive juste derrière le trio Etats-Unis, Canada, Australie. ” Pays qui, eux, se reconnaissent dans ce modèle. On oublie par ailleurs que les grandes vagues d’Italiens et de Polonais entre les deux guerres, dont on vante aujourd’hui l’intégration paisible, se sont à l’époque heurtées à un terrible front du refus : emplois interdits, expulsions massives de Polonais, harcèlement des Italiens dans le sud de la France. “ Cette xénophobie a été balayée par la guerre, et l’effort de reconstruction nationale a aspiré les enfants de ces générations là, explique Patrick Simon, socio-démographe à l’Ined. Sans ces événements historiques, il est difficile de savoir comment l’intégration se serait faite. ” “ La reconstruction et les Trente Glorieuses ont rebattu les cartes, ajoute Catherine Withold de Wenden, spécialiste de l’immigration au Ceri/Sciences Po et auteur d’une étude sur l’ethnicisation des métiers (2). Mais elles ne l’ont plus été depuis quarante ans. La société est encore plus bloquée qu’en 1968. ” Mais il est vrai qu’à partir des années 50, années de décolonisation, l’immigration change de couleur. “ Pour la première fois de son histoire, la France doit incorporer une composante africaine et musulmane, insiste Yasmina Benguigui, productrice-réalisatrice, dont le prochain documentaire - consacré aux difficultés des jeunes diplômés issus de l’immigration - sera diffusé par France 5 à la fin du mois (3). Ces Français portent leur culture dans leur nom et prénom. Et cela va perdurer. L’inconscient collectif va devoir le digérer. C’est si nouveau que cela va demander beaucoup de travail. Mais ce n’est aussi que le prolongement de l’histoire de la France. ” Traduction du site : http://www.semainescontreleracisme.org/racisme/index.html: Le 21 mars fût proclamé Journée Internationale pour l'Elimination de la Discrimination Raciale en 1966 par l'Assemblée Générale des Nations Unies, en commémoration du 21 mars 1960 où, à Sharpeville (Afrique du Sud), 69 personnes furent tuées lors d'une manifestation pacifique contre les lois relatives aux laissez-passer imposées par l'apartheid. L'Assemblée Générale vota également une résolution engageant la communauté internationale à redoubler d'efforts pour éliminer toutes les formes de discrimination raciale [résolution 2142 (XXI)]. En 2001, la "Conférence mondiale contre le racisme, la discrimination raciale, la xénophobie et l'intolérance qui y est associée", qui s'est tenue à Durban (Afrique du Sud), a préconisé en particulier une lutte sur trois fronts : une meilleure prévention des actes de discrimination, une répression plus sévère des délits de racisme et un soutien plus efficace aux victimes dans leur lutte pour la dignité, l'équité et la justice. Traduction du site: http://www.alterites.com/cache/center_dossier/id_362.php: En France, la semaine nationale d’éducation contre le racisme a été initiée en 1989 par SOS Racisme avec le soutien du ministère de l’Éducation nationale à destination des enfants et des jeunes, principalement dans les établissements scolaires, pour les informer et leur donner l’occasion de débattre, entre eux ou avec des adultes, sur les thèmes du racisme, du respect de l’autre, des discriminations au quotidien et des Droits de l’Homme. Aujourd’hui, un collectif d’une vingtaine d’associations et syndicats dont le secrétariat est assuré par la Ligue de l’enseignement assure chaque année l’organisation et la promotion de cette manifestation qui se déroule tout au long du mois de mars, avec le soutien des ministères de la Jeunesse et des Sports, de l’Education nationale, du Travail et de la Solidarité et le Fasild. Au fil des ans, la semaine s’est inscrite dans les pratiques pédagogiques des établissements scolaires sous la forme de débats et d’expositions organisées avec l’appui des outils pédagogiques élaborés à cette fin (affiches, dossiers d’informations, ressources bibliographiques, brochures, expositions, films, etc.). En 2002, le collectif a ainsi élaboré 3 supports adaptés à chaque tranche d’age : le livret “Tous des héros, tous différents” pour les 6/9 ans (Editions du Rouergue), le guide “l’Homme au-delà des apparences” pour les 9/13 ans (Editions du Moutard) et, le journal “Agir contre le racisme“pour les 14/18 ans (Formule Presse édito). Translation – in Italian Un arcobaleno primaverile s’innalza sulla Francia, dall’alto. Da alcuni mesi, molti personaggi di rilievo nella società francese hanno finalmente riconosciuto che, malgrado i nostri grandi principi di “libertà, eguaglianza e fratellanza”, alcuni francesi risultano essere meno uguali di altri e che è necessario rimediare a questa cosa. In aprile, durante un convegno intitolato “Schermi pallidi?”, i vertici delle grandi reti televisive sono stati sollecitati a presentare le misure che intendono prendere affinché la televisione rifletta finalmente i colori della Francia. In gennaio, l’Institut Montaigne, think tank padronale fondato da Claude Bébéar, l’ex-presidente dell’Axa, ha pubblicato le raccomandazioni di Yazid Sabeg (1), il presidente del consiglio di sorveglianza della CS, Communications & Systèmes, e praticamente l’unico dirigente di questo livello proveniente dall’immigrazione, per aprire più ampiamente le porte delle imprese alle minoranze. Nel frattempo, sulla scia dei lavori della Missione laicità presidiata da Bernard Stasi, il Parlamento ha faticosamente partorito una legge sui simboli religiosi a scuola. Infatti, la Francia sta anche scoprendo che quei francesi che tratta come cittadini di serie B portano avanti delle rivendicazioni del tutto estranee alla sua cultura e al suo stile di vita. Lo choc è ancora più brutale se si pensa al fatto che, vent’anni fa, i Beurs, ovvero la prima generazione di francesi figli d’immigrati, marciavano pacificamente su Parigi con un’unica rivendicazione, quella del riconoscimento della loro piena cittadinanza. Niente islam né spirito d’appartenenza ad una comunità chiusa, allora. L’attivismo di Nicolas Sarkozy, figlio di genitori franco-ungheresi, è in parte responsabile di questo nuovo stato d’animo. L’inverno scorso, il nuovo Ministro dell’Economia e delle Finanze ha sollevato un’intensa polemica per aver nominato, per la prima volta, un prefetto che ha definito “musulmano”, pur sostenendo ormai da tempo una politica di discriminazione positiva nei confronti dei francesi di origine straniera extracomunitaria. Un sostegno reiterato con insistenza durante la presentazione del suo programma d’azione economica a Bercy all’inizio di maggio: “Capisco che questa idea non piaccia a tutti, ma non voglio che questo dibattito si chiuda senza esser stato portato avanti fino in fondo”. Come siamo arrivati a questo punto? Perché un paese di 60 milioni d’abitanti, tanto fiero del suo Illuminismo, della sua influenza nel mondo, tanto legato al suo modello laico e meritocratico, scopre così tardi la propria diversità e fa tanta fatica ad accettare 4 milioni di maghrebini, africani, turchi (gli immigrati ed i loro discendenti)? Certamente, il clima internazionale – l’ascesa politica dell’integralismo islamico nel mondo, il terrorismo, il conflitto israelo-palestinese – si ripercuote, come un’eco, nelle periferie francesi ed esaspera le tensioni. La trasformazione, mal gestita, da un’economia industriale, molto ghiotta di manodopera non qualificata, in un’economia di servizi hightech che offre solo scarsi posti di lavoro qualificati ha generato una disoccupazione endemica, che colpisce le classi popolari alle quali appartiene la maggior parte dei francesi figli o nipoti d’immigrati. E’ certo, anche, che il vivaio di giovani funzionari e dirigenti è demograficamente ristretto: i franco-maghrebini rappresentano soltanto lo 0,4% dei 40-60enni, età in cui si assumono i dirigenti, e soltanto il 3,7% dei 18-40enni, vivaio dei giovani funzionari e managers. Ma non c’è qualcos’altro? Qualche cosa al centro delle contraddizioni tra il modello repubblicano della Francia e la sua storia coloniale per troppo tempo rimossa? In altre parole, la Francia, e di riflesso le sue imprese, deve forse, seguendo l’esempio della GranBretagna e degli Stati-Uniti, riconoscersi come una società razziale, se non addirittura razzista? Oltre Atlantico, l’azione è stata concepita come una “riparazione” dello schiavismo. Si può capire che ai francesi non piaccia questo paragone e che gli preferiscano un approccio più socio-economico riguardo alle difficoltà d’integrazione. Tanto più che ancor prima di poter affrontare le contraddizioni del proprio sistema d’integrazione, la Francia si trova davanti ad una prima difficoltà di tipo esistenziale. Da due secoli costituita dall’immigrazione, “non si riconosce, tuttavia, come tale e non è dunque dotata di strumenti giuridici e politici per gestirlo, osserva Philippe Bataille, sociologo del Cadis (EHESS) e autore di Le Racisme au travail (La Découverte). Ebbene, per quanto riguarda la percentuale di stranieri sul proprio suolo, si trova subito dopo il trio Stati-Uniti, Canada e Australia”. Dei paesi che, invece, si riconoscono nel modello del “melting pot”. D’altronde, non ci dimentichiamo che le grandi ondate d’immigrazione di italiani e di polacchi nel periodo fra le due guerre mondiali, di cui possiamo oggi constatare un’ottima integrazione, si sono all’epoca urtate contro un terribile fronte di rifiuto: impieghi vietati, espulsioni massicce di polacchi, maltrattamento degli italiani nel sud della Francia. “Questa xenofobia è stata spazzata via dalla guerra e lo sforzo di ricostruzione nazionale che ha impegnato anche i figli di quelle generazioni, spiega Patrick Simon, socio-demografo dell’Ined. Senza questi storici eventi, è difficile sapere come sarebbe avvenuta l’integrazione”. La ricostruzione e il trentennio di prosperità del secondo dopoguerra hanno rimescolato le carte, aggiunge Catherine Withold de Wenden, specialista dell’immigrazione al Ceri/Scienze Politiche e autrice di uno studio sulla dimensione etnica dei mestieri (2). Ma poi, da quarant’anni, non è successo più niente. La società è ancora più bloccata che nel 1968”. A partire dagli anni ’50, anni di decolonizzazione, l’immigrazione, è vero, cambia colore. “Per la prima volta della sua storia, la Francia deve integrare una componente africana e musulmana, insiste Yamina Benguigui, regista e produttrice, il cui prossimo documentario (dedicato alle difficoltà che incontrano i giovani diplomati figli o nipoti d’immigrati) verrà trasmesso dal canale televisivo France 5 alla fine del mese (3). Questi francesi riflettono la loro cultura nei i loro nomi e cognomi, e questo durerà ancora per molto. L’inconscio collettivo dovrà digerirlo. E’ una cosa così nuova che richiederà un grande travaglio. Ma è anche vero che si tratta soltanto del prolungamento della storia della Francia”. Dal sito francese : http://www.semainescontreleracisme.org/racisme/index.html Il 21 marzo è stato proclamato Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale nel 1996 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per commemorare il 21 marzo 1960, data in cui, a Sharpeville (Sudafrica), 69 persone furono uccise durante una manifestazione pacifica contro le leggi relative ai lascia-passare imposte dall’Apartheid. L’Assemblea Generale votò anche una risoluzione che impegnava la comunità internazionale a raddoppiare gli sforzi per eliminare tutte le forme di discriminazione razziale [risoluzione 2142 (XXI)]. Nel 2001, la « Conferenza mondiale contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e l’intolleranza che vi è associata », che si è tenuta a Durban (Sudafrica) ha indicato tre fronti di lotta da mettere in atto in modo particolare : una migliore prevenzione degli atti discriminatori, una repressione più severa dei reati fondati sul razzismo ed un sostegno più efficace alle vittime nella loro lotta per la dignità, l’equità e la giustizia. Traduzione dal sito francese : http://www.alterites.com/cache/center_dossier/id_362.php In Francia, la settimana nazionale di educazione contro il razzismo è stata iniziata nel 1989 dall’associazione SOS Racisme con il sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione, rivolgendosi ai bambini e ai giovani, soprattutto negli istituti scolastici, per informarli e dar loro l’occasione di dibattere, fra loro e con gli adulti, sui temi del razzismo, del rispetto dell’altro, delle discriminazioni quotidiane e dei Diritti dell’Uomo. Oggi, un collettivo di circa 25 associazioni e sindacati, la cui segreteria è affidata alla Ligue de l’enseignement (Lega dell’insegnamento) è incaricato ogni anno dell’organizzazione e della promozione di questa manifestazione che si svolge durante tutto il mese di marzo, con il sostegno dei ministeri della Gioventù e dello Sport, della Pubblica Istruzione, del Lavoro e della Solidarietà sociale, e del FASILD (Fonds d'action et de soutien pour l'intégration et la lutte contre les discriminations). Nel corso degli anni, la settimana si è iscritta nelle pratichre pedagogiche degli istituti scolastici sotto forma di dibattiti ed esposizioni organizzati, con l’appoggio di strumenti pedagogici elaborati a tal fine (manifesti, documenti informativi, risorse bibliografiche, brochures, film, fotografie, ecc.) Nel 2002, il collettivo delle associazioni ha così elaborato 3 supporti adatti ad ogni fetta di età: il libretto “Tutti eroi, tutti diversi” per i bambini dai 6 ai 9 anni (Editions du Rouergue), la guida “L’Uomo al di là delle apparenze” per i 9/13 anni (Editions du Moutard) ed il giornale “Agire contro il razzismo” per i 14/18 anni (Formule Presse édito). SOURCE TEXT IN ITALIAN : (Sample text – from an E.U. Project) L'Obiettivo generale del progetto è quello di creare una Rete Europea delle città del PIC URBAN che hanno attivato politiche e strumenti contro la violenza alle donne e in particolare Centri Antiviolenza come strumento per promuovere un collegamento stabile in tema di sicurezza, favorendo lo scambio di informazioni per migliorare l'efficacia delle politiche e degli strumenti di sviluppo territoriale. Il punto di partenza è costituito dalla consapevolezza dell’indispensabilità di affrontare nel contesto urbano il tema della sicurezza dei propri cittadini, e in particolare delle donne, e di promuovere iniziative che combattano efficacemente gli episodi di violenza per poter garantire l’integrazione sociale e la riqualificazione urbana. La Rete Europea sarà preposta alla raccolta di dati, ricerche e progetti a livello europeo, campagne di sensibilizzazione e di denuncia internazionali, nazionali e regionali su questo tema, ossia tutti gli sforzi intrapresi sia dalle istituzioni pubbliche sia dal mondo associativo per fronteggiare questo problema sociale che coinvolge tutti gli attori dello sviluppo urbano.Scopo del progetto è quello di incrementare il livello di conoscenza delle attività e delle tecniche migliori utilizzate a livello europeo dalle città URBAN al fine di contribuire a migliorare sia il sistema della prevenzione che quello dell’assistenza, in particolare, alle donne vittime di violenza. Il progetto intende affrontare le seguenti problematiche, connesse allo sviluppo della coesione economica e sociale, allo sviluppo territoriale equo, nonché ai temi della cooperazione interregionale: a) La sicurezza e la pianificazione territoriale a salvaguardia dei soggetti deboli dei centri urbani; b) i collegamenti esistenti tra la violenza - in particolare la violenza contro le donne - e la ineguaglianza sociale; c) l’integrazione del principio di pari opportunità nello sviluppo locale e nei processi di pianificazione urbana . Il progetto si inquadra nell'ambito delle politiche volte a garantire la sicurezza dei cittadini all'interno di uno sviluppo urbano ri-qualificato e fa riferimento: a) all'iniziativa comunitaria URBAN; b) ai temi della sicurezza richiamati dai PON Ob. 1; c) al principio trasversale delle pari opportunità nei Fondi Strutturali. Dal punto di vista della composizione della partnership, il progetto prevede n. 8 partner di cui 1 partner di un Paese aderente all’UE dal 1° maggio 2003 e 2 dei paesi MEDA. Il progetto, oltre a creare una rete euromediterranea stabile contro la violenza alle donne, produrrà: miglioramento della capacità di analisi e di lettura del fenomeno; Incremento delle capacità degli operatori e delle Istituzioni di formulare risposte adeguate; Miglioramento delle politiche urbane e degli strumenti come mezzo di coesione economica e sociale. TRANSLATION IN FRENCH: (Extrait de la traduction d'un Projet européen) L’Objectif général du projet est celui de créer un Réseau Européen des villes du PIC URBAN qui ont mis en route des politiques et des instruments contre la violence sur les femmes, en particulier des Centres Antiviolence en tant qu’instruments pour promouvoir une connection stable du point de vue de la sécurité, favorisant l’échange d’informations pour améliorer l’efficacité des politiques et des instruments de développement territorial. Le point de départ est constitué par la prise de conscience qu’il est indispensable de faire face, dans le contexte urbain, au thème de la sécurité des citoyens, en particulier des femmes, et de promouvoir des initiatives qui puissent combattre efficacement les épisodes de violence, afin de garantir l’intégration sociale et la requalification urbaine. Le Réseau Européen sera préposé au recueil de données, de recherches et de projets à un niveau européen, de campagnes de sensibilisation et de dénonciation internationales, nationales et régionales sur ce thème, c’est-à-dire tous les efforts entrepris aussi bien par les institutions publiques que par le monde des associations pour faire face à ce problème social qui concerne tous les acteurs du développement urbain. L’objectif du projet est celui d’élever le niveau de connaissance des activités et des techniques les meilleures, utilisées à un niveau européen par les villes URBAN, afin de contribuer à améliorer aussi bien le système de prévention que celui de l’assistance, en particulier, aux femmes victimes de la violence. Le projet se propose d’affronter les problèmes suivants, liés au développement de la cohésion économique et sociale, à un développement territorial équitable, ainsi qu’aux thèmes de la coopération interrégionale : a) La sécurité et la planification territoriale pour la sauvegarde des sujets faibles des centres urbains; b) les rapports qui existent entre la violence – en particulier la violence contre les femmes – et l’ inégalité sociale ; c) l’intégration du principe de l’égalité des chances dans le développement local et dans les processus de planification urbaine. Le projet est encadré parmi les politiques qui visent à garantir la sécurité des citoyens à l’intérieur d’un développement urban requalifié et il fait référence : a) à l’initiative communautaire URBAN ; b) aux thèmes de la sécurité évoqués par les PON Ob.1 ; c) au principe transversal de l’égalité des chances dans les Fonds Structuraux. Du point de vue de la composition du partenariat, le projet prévoit 8 partenaires, dont 1 partenaire d’un Pays adhérant à l’U.E. à partir du 1er Mai 2003 et de 2 partenaires des Pays MEDA. Le projet, qui créera d’un côté un réseau euroméditerranéen stable contre la violence sur les femmes, donnera lieu, d’un autre côté à: une amélioration des capacités d’analyse et de lecture de ce phénomène ; une augmentation des capacités des opérateurs et des Institutions de formuler des réponses adéquates ; une amélioration des politiques urbaines et des instruments en tant que moyens de cohésion économique et sociale. INTERNATIONAL INSTITUTIONS FOREIGN RELATIONSHIPS HUMAN RIGHTS - POLITICS – E.U. INSTITUTIONS ORIGINAL SPEECH IN ENGLISH (recorded, transcribed and translated) The International Convention On The Elimination Of All Forms Of Racial Discrimination: a personal view (Patrick Thornberry, Rapporteur of CERD, November 2004) The International Convention on the Elimination of All Forms of Racial Discrimination (ICERD) was adopted by the UN general Assembly in 1965, following a Declaration on the same subject in 1963. The reference in the title to the elimination of ‘all forms’ of discrimination, reinforced by the statement in the preamble on the adoption of necessary measures ‘for speedily eliminating racial discrimination in all its forms and manifestations’, suggests a convention of great scope and ambition. There are now 170 States parties to the Convention. At the time of the adoption of the Convention, it is not an exaggeration to say that, for many governments, the heart of discrimination was in the colonial system and in the practice of Apartheid in South Africa, a form of discrimination specifically highlighted in the text. In the closing decades of the twentieth century the focus moved outwards from colonialism and Apartheid. In part due to the work of the Committee on the Elimination of Racial Discrimination (CERD), it became understood, if not easily accepted by governments, that racial discrimination was more than a matter of foreign policy, but implicated all States. It is still the case that some governments claim complete population homogeneity or that there is no discrimination in the State. CERD treats such claims with scepticism, and calls on all States to provide reliable estimates of population demographics, with respect for the human rights implications of collecting such statistics. It is also becoming clearer that racial discrimination takes many ‘forms’ – some of which are outlined below – and is resilient, so that the ambition of ‘elimination’ may never be realised. The test of the Convention should not be whether racial discrimination has been eliminated (it has not), but whether it is being addressed fairly and effectively, and whether the bodies set up to “combat” or “confront” it are fulfilling their mandates to the best of their ability, sensitive to old and new forms of discrimination? On the core notion of discrimination, General Recommendation XIV (42)1 observed that ‘differentiation of treatment will not constitute discrimination if the criteria for such differentiation, judged against the objectives and purposes of the Convention, are legitimate’. 2 The term ‘discrimination’ itself does not signify ‘uniformity if there are differences in situation between one person and another. Like cases are to be treated alike, and unlike cases according to the extent of the ‘unlikeness’. A contemporary version of this principle may be termed ‘the Thlimmenos principle’, after the case before the European Court of Human Rights: The right … not to be discriminated against is violated when States treat differently persons in analogous situations without providing an objective and reasonable justification … The right not to be discriminated against … is also violated when States without an objective and reasonable justification fail to treat differently persons whose situations are significantly different.3 (…………………………………………………………………………………..) 1 Adopted on 17 March 1993. 2 Text in Manual on Human Rights Reporting (Geneva: United Nations, 1977), pp. 272-3. 3 Application No. 34269/97, Judgment of 6 April 2000 (emphasis added). TRANSLATION IN ITALIAN FOR THE CONFERENCE’S ACTS: La Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale: un punto di vista personale La Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (International Convention on the Elimination of All Forms of Racial Discrimination - ICERD) è stata adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1965, a seguito di una Dichiarazione sullo stesso argomento del 1963. Il riferimento, nel titolo, all’eliminazione di “tutte le forme” di discriminazione, avvalorato dalla dichiarazione, nella prefazione, della necessità di adottare opportune misure per “la rapida eliminazione della discriminazione razziale in tutte le sue forme e manifestazioni” suggerisce una convenzione dalle notevoli ambizioni e finalità. Gli Stati membri aderenti alla Convenzione sono adesso 170. All’epoca dell’adozione della Convenzione, non è esagerato affermare che, per molti governi, il fulcro della discriminazione risiedeva nel sistema coloniale e nella pratica dell’ Apartheid nel Sud Africa, una forma di discriminazione che veniva particolarmente evidenziata nel testo. Negli ultimi decenni del ventesimo secolo, l’attenzione si è, invece, allontanata dal colonialismo e dell’Apatheid. Questo è stato dovuto in parte al lavoro del Comitato per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale (Committee on the Elimination of Racial Discrimination - CERD), che ha fatto prendere coscienza del fatto che, anche se questo non viene tutt’ora sempre bene accettato dai governi, la discriminazione razziale era qualcosa di più che una questione di politica estera e che implicava invece tutti gli Stati. Accade ancora che alcuni governi sostengano che ci sia una perfetta omogeneità nelle loro popolazioni, oppure che non ci sia alcuna discriminazione nei loro Stati. Il CERD rimane sempre piuttosto scettico riguardo a queste asserzioni, ed invita tutti gli Stati a provvedere alla realizzazione di statistiche demografiche affidabili delle loro popolazioni, e di rispettare ogni implicazione riguardante i diritti umani nel raccogliere questi dati statistici. Sta anche diventando sempre più evidente che la discriminazione razziale assume molte “forme” – alcune delle quali vengono sotto indicate – e che è resistente, tanto che l’ambizione della sua “eliminazione” potrebbe non realizzarsi mai. Il controllo della Convenzione non dovrebbe essere volto a verificare se la discriminazione razziale sia stata eliminata (non lo è stata), ma se sia stata effettuata una buona ed effettiva azione di lotta e se le persone incaricate di “combatterla” o “affrontarla” stiano compiendo il loro mandato al meglio delle proprie capacità, essendo sensibili a vecchie e nuove forme di discriminazione. Riguardo alla nozione essenziale di discriminazione, nella XIVa Raccomandazione Generale (42)1 si osserva che “la diversità di trattamento non costituisce una discriminazione se i criteri di tale diversità, considerata contraria agli obiettivi e ai propositi della Convenzione, sono legittimi”.2 Lo stesso termine di “discriminazione” non significa “uniformità se ci sono differenze di situazione fra due persone/‘uniformity if there are differences in situation between one person and another . Casi simili devono essere trattati allo stesso modo, e casi diversi in base ai limiti della loro diversità”. Una versione contemporanea di questo principio potrebbe essere definita “il principio di Thlimmenos”, dopo il caso presentato davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: Il diritto…di non essere discriminati è violato quando degli Stati trattano diversamente delle persone in situazioni analoghe senza darne una giustificazione obiettiva e ragionevole…Il diritto di non essere discriminati … è anche violato quando degli Stati, senza una giustificazione obiettiva e ragionevole, non trattano diversamente persone le cui situazioni sono significativamente diverse.1 OTHER E.U. PROGRAMS SOURCE TEXT IN FRENCH: Programme européen de protection des infrastructures critiques APPEL A PROPOSITIONS 2007 faisant suite à la Décision de la Commission n° C(2006) 5025 du 26 octobre 2006 relative au financement d'un projet pilote comportant des actions préparatoires destiné à renforcer la lutte contre le terrorisme (Subventions à l'action) 1. CONTEXTE ET OBJECTIFS PRINCIPAUX DU PROJET PILOTE À l'ère de l'ouverture des frontières européennes, des économies intégrées et des nouvelles technologies, de nouveaux problèmes de sécurité surgissent. Les menaces classiques (c'est-à-dire les menaces militaires posées par des États hostiles) font désormais place à des formes nouvelles et dynamiques, qui risquent de déstabiliser notre société et de mettre nos citoyens en danger (cybercriminalité, terrorisme, catastrophes naturelles, etc.). Si la lutte contre les menaces terroristes constitue une priorité, nos mesures de sécurité doivent néanmoins reposer sur une approche tenant compte de tous les risques. Faire face à ces nouveaux périls sera l'un des plus importants enjeux de l'Union au cours des prochaines années. Le 2 décembre 2004, le Conseil a adopté le programme révisé de solidarité de l'Union européenne face aux conséquences des menaces et des attentats terroristes, qui souligne l'importance de l'évaluation des risques et des menaces, de la protection des infrastructures critiques, des mécanismes de détection et d'identification des menaces terroristes, ainsi que de la préparation et de la capacité politiques et opérationnelles en matière de gestion des conséquences. Le Conseil JAI de décembre 2005 a décidé que la protection des infrastructures critiques sera fondée sur une approche tous risques applicable à tous les types de menaces, tout en considérant la lutte contre les menaces terroristes comme une priorité. Un premier appel à propositions a été lancé précédemment, en 2006, à la suite duquel des subventions ont été octroyées à une dizaine de projets sur les quarante soumis. La qualité et la variété des propositions reçues ont convaincu la Commission de l'importance de poursuivre le financement communautaire dans ce domaine. Par ce nouvel appel à propositions, elle continuera donc de contribuer à l'élaboration du programme européen de protection des infrastructures critiques (EPCIP) ainsi qu'aux mesures d'action destinées à maintenir l'ordre public et à garantir la sécurité en cas de situation de crise. Une demande de financement faite sans succès lors d'un précédent appel à propositions peut être représentée, en remplissant un nouveau formulaire de demande et en le soumettant à titre de proposition nouvelle. Cette solution peut être intéressante pour les demandes mises sur une liste de réserve lors d'un appel antérieur, puisque ces listes ne sont pas prises en compte lors d'un nouvel appel à propositions. De par sa nature, la protection des infrastructures critiques est un sujet très complexe et d'une portée considérable et elle implique la création d'un nouveau domaine d'action communautaire qui touche de multiples secteurs d'infrastructures critiques et domaines de compétence. Pour atteindre l'objectif global assigné au EPCIP et apporter une valeur ajoutée, il est essentiel de se concentrer sur les domaines où les risques sont les plus élevés. Même si la lutte contre les menaces terroristes constitue une priorité, les conclusions du Conseil JAI de décembre 2005 ont cependant souligné que les actions financées par ce programme doivent être fondées sur une approche tous risques. Le présent appel de propositions stimulera, favorisera et développera les mesures de prévention, de préparation et de gestion des conséquences visant à éviter ou à réduire tout risque pour la sécurité, notamment ceux liés au terrorisme. Pour ce qui est de la prévention et de la préparation, l'appel à propositions vise à: a) encourager, promouvoir et soutenir l'évaluation des risques et des menaces pesant sur les infrastructures critiques, y compris les évaluations sur place, afin d'identifier les menaces et les points vulnérables et de déterminer les besoins de renforcer leur sécurité; b) promouvoir et soutenir les mesures opérationnelles communes destinées à améliorer la sécurité des chaînes d'approvisionnement transfrontalières, sans fausser la concurrence dans le marché intérieur; c) promouvoir et soutenir l'échange des meilleures pratiques, l'adoption de normes minimales de sûreté, d'outils d'évaluation des risques et de méthodes de comparaison et de classement des infrastructures par ordre de priorité dans les différents secteurs, ainsi que la réalisation d'analyses des points vulnérables et des liens de dépendance dans le domaine de la protection des infrastructures critiques; d) promouvoir et soutenir une coordination et une coopération au niveau communautaire dans le domaine de la protection des infrastructures critiques et, le cas échéant, l'élaboration de propositions de mesures de protection minimales et de lignes directrices communes. Pour ce qui est de la gestion des conséquences, l'appel à propositions vise à: a) encourager, promouvoir et soutenir l'échange de savoir-faire, d'expériences et de technologies; b) encourager, promouvoir et soutenir l'élaboration de méthodes et de plans d'intervention adéquats; c) assurer la mise à disposition en temps réel de compétences spécifiques en matière de sûreté, dans le cadre de mécanismes globaux de gestion des crises, d'alerte rapide et de protection civile. Dans ce contexte, le 26 octobre 2006, la Commission a adopté la décision C/2006/5025 relative au financement d'un projet pilote comportant des actions préparatoires destiné à renforcer la lutte contre le terrorisme. L'objectif général de ce projet pilote, défini dans la description de l'article 18 05 06 du budget général de l'Union européenne pour 2006, est de mobiliser tous les moyens disponibles pour lutter contre le terrorisme et de donner un nouvel élan à l'action communautaire afin d'améliorer encore la sécurité des citoyens et de combattre le terrorisme, en particulier en comblant les vides entre les différentes mesures existantes. Il s'agit notamment d'activités ayant pour objectif spécifique de renforcer la protection des infrastructures critiques. Le budget total prévu pour les subventions dans le programme de travail 2006 du programme européen de protection des infrastructures critiques s'élève à 3 millions d'euros. (………………………………………) TRANSLATION IN ITALIAN: Programma europeo di protezione delle infrastrutture critiche INVITO A PRESENTARE PROPOSTE 2007 A seguito della Decisione della Commissione n° C(2006) 5025 del 26 ottobre 2006 relativa al finanziamento di un progetto pilota contenente azioni preparatorie destinato a rafforzare la lotta contro il terrorismo (Sovvenzioni all’azione) 1. CONTESTO E OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PROGETTO PILOTA Nell’era dell’apertura delle frontiere europee, delle economie integrate e delle nuove tecnologie, sorgono nuovi problemi di sicurezza. Le minacce classiche (ovvero le minacce militari poste da Stati ostili) fanno ormai spazio a forme nuove e dinamiche, che rischiano di destabilizzare la nostra società e di mettere i nostri cittadini in pericolo (cibercriminalità, terrorismo, catastrofi naturali, ecc.). Sebbene la lotta contro le minacce terroristiche costituisca una priorità, è necessario, ciò nondimeno, che le nostre misure di sicurezza si basino su di un approccio che tenga conto di tutti i rischi. Far fronte a questi nuovi pericoli sarà una delle sfide più importanti dell’Unione nel corso dei prossimi anni. Il 2 dicembre 2004, il Consiglio ha adottato il programma riveduto di solidarietà dell’Unione Europea di fronte alle conseguenze delle minacce e degli attentati terroristici, che sottolinea l’importanza della valutazione dei rischi e delle minacce, della protezione delle infrastrutture critiche, dei meccanismi di rilevamento e di identificazione delle minacce terroristiche, come anche la preparazione e la capacità politiche e operative in materia di gestione delle conseguenze. Il Consiglio GAI del dicembre del 2005 ha deciso che la protezione delle infrastrutture critiche sarà basata su di un approccio contro ogni rischio applicabile a tutti i tipi di minacce, considerando la lotta contro le minacce terroristiche come una priorità. Un primo invito a presentare proposte è già stata lanciato precedentemente, nel 2006, in seguito al quale delle sovvenzioni sono state concesse ad una decina di progetti, rispetto ai quaranta che erano stati sottoposti. La qualità e la varietà delle proposte ricevute hanno convinto la Commissione dell’importanza di protrarre il finanziamento comunitario in questo settore. Tramite questo nuovo invito a presentare proposte, essa continuerà quindi a contribuire all’elaborazione del programma europeo di protezione delle infrastrutture critiche (EPCIP), come anche alle azioni destinate a mantenere l’ordine pubblico e a garantire la sicurezza nelle situazioni di crisi. Una richiesta di finanziamento già effettuata senza successo per un precedente invito a presentare proposte può essere ripresentata, compilando un nuovo modulo di richiesta e sottoponendolo come una nuova proposta. Questa soluzione può rivelarsi interessante per le richieste inserite in una lista di riserva durante un precedente invito, poiché tali liste non vengono prese in considerazione quando viene emanato un nuovo invito a presentare proposte. Per sua natura, la protezione delle infrastrutture critiche è un argomento complesso e di vasta portata, che implica la creazione di un nuovo campo di azione comunitaria che riguarda molteplici settori di infrastrutture critiche e settori di competenza. Per raggiungere l’obiettivo globale attribuito all’EPCIP ed offrire un valore aggiunto, è essenziale concentrarsi sui settori in cui i rischi sono più elevati. Anche se la lotta contro le minacce terroristiche costituisce una priorità, le conclusioni del Consiglio GAI del dicembre del 2005 hanno tuttavia sottolineato che le azioni finanziate da questo programma devono basarsi su di un approccio contro ogni tipo di rischio. Il presente invito a presentare proposte stimolerà, favorirà e svilupperà le misure di prevenzione, di preparazione e di gestione delle conseguenze che mirano ad evitare o a ridurre ogni rischio per la sicurezza, in particolare i rischi legati al terrorismo. Per quel che riguarda la prevenzione e la preparazione, l’invito a presentare proposte si propone di : a) incoraggiare, promuovere e sostenere la valutazione dei rischi e delle minacce che pesano sulle infrastrutture critiche, ivi comprese le valutazioni in loco, allo scopo di meglio identificare le minacce ed i punti vulnerabili e di determinare le necessità di rafforzare la loro sicurezza; b) promuovere e sostenere le misure operative comuni destinate a migliorare la sicurezza dei canali di approvvigionamento transfrontalieri, senza falsare la concorrenza nel mercato interno. c) promuovere e sostenere lo scambio delle pratiche migliori, l’adozione di norme minime di sicurezza, di strumenti di valutazione dei rischi e di metodi di paragone e di classificazione delle infrastrutture per ordine di priorità nei vari settori, come anche l’elaborazione di analisi dei punti vulnerabili e dei legami di dipendenza nel campo della protezione delle infrastrutture critiche; d) promuovere e sostenere un coordinamento e una cooperazione a livello comunitario nel campo della protezione delle infrastrutture critiche e, all’occorrenza, l’elaborazione di proposte per delle misure di protezione minime e di linee guida comuni. Per quel che riguarda la gestione delle conseguenze, l’invito a presentare proposte si propone di: a) b) c) incoraggiare, promuovere e sostenere lo scambio di competenze specifiche, di esperienze e di tecnologie; incoraggiare, promuovere e sostenere l’elaborazione di metodi e di piani di intervento adeguati; garantire la disponibilità in tempo reale di competenze specifiche in materia di sicurezza, nel quadro di meccanismi globali di gestione delle crisi, di allarme rapido e di protezione civile. In questo contesto, il 26 ottobre 2006, la Commissione ha adottato la Decisione C/2006/5025 relativa al finanziamento di un progetto pilota contenente azioni preparatorie, destinato a rafforzare la lotta contro il terrorismo. L'obiettivo generale di questo progetto pilota, come definito nella descrizione dell’articolo 18 05 06 del Bilancio generale dell’Unione Europea per il 2006, è di impiegare ogni mezzo disponibile per la lotta contro il terrorismo e di dare un nuovo slancio all’azione comunitaria, allo scopo di migliorare ancora la sicurezza dei cittadini e di combattere il terrorismo, in particolare colmando i vuoti tra le varie misure già esistenti. Si tratta, in particolare, di attività aventi per obiettivo specifico quello di rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche. Il bilancio totale previsto per le sovvenzioni, nel programma di lavoro per il 2006 del Programma Europeo di Protezione delle Infrastrutture Critiche ammonta a 3 milioni di euro. (………………………………………) SOURCE TEXT IN EN: Europass – the innovative single European framework for the transparency of qualifications and competences – is to be launched in Luxembourg from 31st January to 1st February 2005 by the Directorate General for Education and Culture of the European Commission together with the Luxembourg Presidency of the EU. Europass is a dynamic and interactive new tool designed to facilitate employment and mobility across Europe through a better communication of people’s skills, experience and abilities. Heading the bill at the Europass launch conference in Luxembourg are the new European Commissioner for Education, Training, Culture and Multilingualism – Ján Figel’ – along with Luxembourg Minister for Education and Vocational Training, Mady Delvaux-Stehres. What is Europass? The Europass framework includes five existing European transparency documents that share a number of common features. They all boast one same purpose of helping people in communicating their qualifications and competences, and have all been established at European level. The backbone is the Europass CV, which is a slightly modified version of the already popular common European CV format. The four further instruments support the CV detailing specific competences or describing learning experiences. Integration into Europass will make these vital instruments better known, easier to access and ultimately more effective. TRANSLATION IN FR: Europass est le cadre européen novateur unique favorisant la transparence des qualifications et des compétences, qui va être lancé au Luxembourg du 31 janvier au 1er février 2005 par la Direction Générale pour l’Education et la Culture de la Commission Européenne, sous la Présidence de l’UE du Luxembourg. Europass est un nouvel outil dynamique et interactif créé dans le but de faciliter l’emploi et la mobilité à travers l’Europe, grâce à une meilleure communication des compétences, des aptitudes et de l’expérience de chacun. La présidence de la conférence de lancement d’Europass au Luxembourg est confiée au nouveau Commissaire Européen chargé de l’Education, la Formation, la Culture et le Multilinguisme - Ján Figel’ – ainsi qu’au Ministre de l’Education nationale et de la Formation Professionnelle du Luxembourg, Mady Delvaux-Stehres. En quoi consiste Europass? Le cadre Europass comprend cinq documents européens ayant des caractéristiques communes. Ces instruments, tous élaborés au niveau communautaire, visent ensemble le même objectif d’aider les citoyens à présenter dans la transparence leurs compétences et leurs qualifications. L’axe central est le CV Europass, version légèrement modifiée du modèle européen commun de curriculum vitae, déjà très répandu. Les quatre autres instruments renforcent le CV en détaillant les compétences spécifiques ou en décrivant les expériences d’apprentissage. L’intégration de ces instruments à Europass leur permettra d’être mieux connus, plus faciles d’accès et, en définitive, plus efficaces. MEDIA -PRESS: SOURCE TEXT IN IT: COMUNICATO STAMPA Insieme per la cultura A Roma presso l’ICCD il coordinamento regionale del programma europeo Euromed Heritage I quindici paesi dell’Unione Europea e dodici paesi del sud del mediterraneo e del medio oriente (Algeria, Autorità Palestinese, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Malta, Marocco, Siria, Tunisia e Turchia) hanno un nuovo strumento per rafforzare la cooperazione in campo culturale. Grazie al sito internet www.euromedheritage.net gli oltre 150 partners europei e mediterranei (università, musei, enti pubblici, associazioni culturali, organizzazioni non governative) potranno scambiarsi esperienze e informazioni e rafforzare il Dialogo tra le culture. Delta, Prodecom, Filières Innovantes, Navigation du Savoir, Mediterranean Voices, Medimuses, Temper, Patrimoines Partagés, Ikonos, Unimed Cultural Heritage, Defence Systems sono i nomi degli undici progetti culturali che affrontano tutti gli ambiti della cultura mediterranea, dall’architettura alla musica, dalle navi all’artigianato, dai prodotti tipici alla preistoria. Sono coinvolte 87 città da Aix en Provence, Albacete, Alessandria d’Egitto, Algeri, Amman, per finire con Valdemossa, La Valletta e Venezia. Un’occasione unica di dialogo nord-sud e uno strumento per promuovere e conservare il patrimonio culturale comune mediterraneo, passando per Roma. L’Istituto per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero dei Beni Culturali, conferma così il proprio coinvolgimento nel rafforzamento della politica euro-mediterranea, avendo ricevuto dalla Commissione Europea l’incarico della gestione regionale del programma Euromed Heritage. L’ICCD per svolgere questo compito ha creato al suo interno un’Unità per la Gestione e il Supporto Regionale (RMSU). Euromed Heritage inizia la sua seconda fase (Euromed Heritage II,) con un bilancio di 30 milioni di euro per il triennio 2004-2006. L’idea forte di Euromed Heritage, finanziato nell’ambito dei fondi MEDA, è lo strumento del partenariato e la ferma convinzione dell’importanza di un’effettiva collaborazione tra società civile dell’UE, la regione mediterranea e il medio oriente. Per ulteriori informazioni: [email protected] TRANSLATION IN FR.: COMMUNIQUÉ DE PRESSE Ensemble pour la culture A Rome au siège de l’ICCD la coordination régionale du programme européen Euromed Heritage Les quinze pays membres de l’Union Européenne et les douze pays du Sud de la Méditerranée et du Moyen-Orient (Algérie, Autorité Palestinienne, Chypre, Egypte, Jordanie, Israël, Liban, Malte, Maroc, Syrie, Tunisie et Turquie) ont un nouvel instrument pour renforcer leur coopération dans le domaine culturel. Grâce au site Internet www.euromedheritage.net, les quelque 150 partenaires européens et méditerranéens concernés (universités, musées, institutions publiques, associations culturelles, organisations non gouvernementales) pourront échanger leurs expériences et informations, ainsi que renforcer le Dialogue entre les cultures. Delta, Prodecom, Filières Innovantes, Navigation du Savoir, Mediterranean Voices, Medimuses, Temper, Patrimoines Partagés, Ikonos, Unimed Cultural Heritage, Defence Systems sont les noms des onze projets culturels qui embrassent tous les domaines de la culture méditerranéenne, de l’architecture à la musique, de la navigation à l’artisanat, des produits typiques à la préhistoire. 87 villes sont concernées par ces projets, parmi lesquelles Aix-en-Provence, Albacete, Alexandrie, Alger, Amman, Valdemossa, La Valette et Venise. Une occasion unique de dialogue Nord-Sud et un instrument pour promouvoir et conserver le patrimoine culturel commun de la Méditerranée, en passant par Rome. L’Institut pour le Catalogue et la Documentation (ICCD - Istituto per il Catalogo e la Documentazione) du Ministère de la Culture italien (Ministero dei Beni Culturali), confirme ainsi sa participation au renforcement de la politique euro-méditerranéenne, ayant été chargé par la Commission Européenne de la gestion régionale du programme Euromed Heritage. Pour réaliser cet objectif, l’ICCD a ajouté à sa structure intérieure une Unité pour la Gestion et pour le Support Régional (RMSU). Euromed Heritage entame sa seconde phase (Euromed -Heritage II,) avec un budget de 30 millions d’euro pour une période de trois ans (de 2004 à 2006). Le point fort d’ Euromed Heritage, financé par les fonds MEDA, réside dans l’instrument du partenariat et dans la conviction très ferme de l’importance d’une collaboration effective entre la société civile de l’U.E., les régions méditerranéennes et le Moyen-Orient. Pour des renseignements ultérieurs, contacter: [email protected] WEBSITE NEWS: SOURCE TEXT IN IT (www.pariopportunita.gov.it) Apostrofare un cittadino extracomunitario con il termine "marocchino" può costituire reato di ingiuria: lo ha stabilito la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 19378 del 20 maggio 2005 TRANSLATION IN FRENCH: Apostropher de “marocain” un immigré non ressortissant de l’U.E. peut constituer un délit d’injure: c’est ce qu’a établi la Cinquième Section Pénale de la Cour de Cassation par la sentence n. 19378 du 20 mai 2005. TRANSLATION IN ENGLISH: To shout at a non E.U citizen with the term “moroccan” may constitute a crime of offence to his dignity: that’s what the Fifth Penal Section of the Supreme Court of Cassation stated by the n. 19378 sentence the 20th of May 2005. PHOTOGRAPHY-CATALOGS SOURCE TEXT IN EN: Ref WEB PAGE ICCD Central Institute for Catalogue and Documentation The Institution The I.C.C.D. is one of the four Central Institutes of the Italian Ministry for Cultural Resources and Activities, the other being the Institute for Restoration, the Unique Catalogue of Libraries, the Institute for Pathology of Books. The I.C.C.D headquarters are in the monumental complex of San Michele a Ripa Grande, an historical hospice that was built for social purposes between the end of the XVII and the beginning of the XIX century, by architect Carlo Fontana. The Institute occupies the spaces that were once reserved to the Accademia delle Zitelle (Academy of Spinsters). Principal functions: The I.C.C.D. is in charge of programming, methodological processing and planning of projects and activities related to the cataloguing of the Italian cultural heritage. The I.C.C.D. promotes and coordinates the activity of executive cataloguing by implementing the unification and the diffusion of methods by means of: - elaboration of cataloguing methodologies; - preparation of control instruments for data validation; - setting up and managing the Informative System for the Catalogue of Environmental, Architectural, Archaeological, Artistic and Historical and Demo-ethno-anthropological Resources. ICCD Rereferent for Euromed Heritage Erminia Sciacchitano Director of the Laboratory of Photogrammetry and Survey EUROPEAN PROJECTS European Museums’ Information Institute (EMII) Link: http://www.emii.org/ Trial Action for Digital object Exchange (TRADEX) Link: http://www.tradex-ist.com/ Cultural Heritage Access through Networked serviCes for Edutainment market (Chance) Link: http://www.project-chance.net/ Trusted Network for on-line trading (TNT) Link: http://www.tnt-project.net/ ICCD SERVICES Photography and survey laboratory The laboratory for photo-interpretation, aerial photogrammetry – aerial photography archive Laboratory of Photogrammetry and Survey National Photography Archive Archive/Museum of Historical Photography Permanent Section for the Exhibition of Photographic Instrumentation Archive of Historical Photographic Funds Library for the History of Photography Photography and survey laboratory The National Photographic Cabinet (Gabinetto Fotografico Nazionale) was created in 1892 by Giovanni Gargiolli, an engineer with a passion for photography, who founded this institution and gathered precious negative films from photographic campaigns carried out on the entire national territory and started the acquisition of many private photographic collections. After Gargiolli’s death (1913), the managers of the G.F.N. quickly widened the photographic patrimony with a minute documentation, privileging negative films of large format and special techniques that are of remarkable importance even today. In the post-war period, the G.F.N. acquired greater centrality in the activity of census of the Italian artistic heritage and it also came to develop a remarkable role in emergency situations like the flood of Florence and the earthquake of Friuli. In 1975 the G.F.N. was integrated in the I.C.C.D. as a laboratory for photography and survey, developing prestigious photographic campaigns (Pompeii, the Sancta Sanctorum lateranense, the Pantheon, the Colonna Traiana, the Galleria Spada, etc.). The laboratory for photo-interpretation, aerial photogrammetry – aerial photography archive The Aerial Photography Archive (Aerofototeca) was founded in 1958 in view of the necessity to gather and study aerial photographic material as an essential tool of research and conservation of national archaeological testimonies: the archaeologist Dinu Adamesteanu assumed its direction. The ever growing collection of aerial photographic material has made the Aerofototeca the largest civil aerial photography laboratory whose archives are open to public consultation. In 1975 it was integrated to the I.C.C.D. as Laboratory for Photo-interpretation and Aerial Photogrammetry (Laboratorio per la Fotointerpretazione e la Aerofotogrammetria). The preserved materials, over two thousand images, cover a period that goes from the end of eigthteenth century to our days. It is an irreplaceable testimony of the evolution of the Italian territory for archaeologists, geologists, urban experts and those who are interested in gathering data through photographic documents that are usually accurately dated, planimetric documents, perspective documents in black and white or, rarely, in colour. Laboratory of Photogrammetry and Survey The laboratory (Laboratorio di Fotogrammetria e Rilievo), established in the year 2001, offers itself as a facility of support to the Technical Services involved in testing and defining the rules and procedures of implementation of the documental enclosures to the various catalogue cards. Research on new technologies for the documentation of cultural resources is also carried out at the laboratory. National Photography Archive The National Photography Archive (Fototeca Nazionale) is one of the richest state owned photographic collections and it documents a major part of the Italian historical-artistic, archaeological, architectural, geographical and folkloristic tradition, providing a fundamental public service of divulgation of the Italian cultural heritage’s documental materials. The archive keeps: - 400.000 images in black and white and the related negative films, - 700.000 photographs in black and white originating from various collections, acquired throughout the years to in order to integrate the documentation of the Gabinetto Fotografico Nazionale, - 20.000 coloured photographs of various formats, - 100.000 historic postcards, - 70.000 photographs and related negative films belonging to the Luigi Cioli degli Atti donation, acquired in the year 2001, - 80.000 black and white positives originating from various collections (Alinari, Ceccato, Pedichini, Hudzel), acquired throughout the years in order to integrate the documentation of the Gabinetto Fotografico Nazionale. The photographic material is ordered according to topographical, but also typological and thematic criteria. The Rome section represents the principal nucleus of the Photography Archive and its Data Base of 40.000 digital images is now also available on the web. Starting January 2001, an e-commerce service will be activated for the sale of photographs and multimedia products. Archive/Museum of Historical Photography Inaugurated in 1997, connected to the Fototeca Nazionale and to the Photographic Laboratories the Museo/Archivio di Fotografia Storica carries out tasks of protection, preservation, classification and valorisation of the documental heritage in its custody. As a result of aimed events it organises, the Museum presents itself as a moment of aggregation of the interest in historical and contemporary photography, for a public that is not composed only by experts of the sector. Other important aspects of the Archive/Museum are the activities of specialised restoration performed in its premises and the educational activities that involve schools of every type and grade, as well as formative stages. The archive/museum is structured into three sections: Permanent Section for the Exhibition of Photographic Instrumentation The Sezione espositiva permanente di strumentazioni fotografiche includes a collection of historical equipment, manufactured in the XIX and the XX century, that come from the Gabinetto Fotografico Nazionale, like the camera with a bellows lens tube used by Giovanni Gargiolli, an assortment of equipment belonging to great photographers of the past like the cameras that were owned by Francesco Chigi and Mario Nunes Vais, along with a vast amount of photographic material acquired on the specialised market. Archive of Historical Photographic Funds The Archivio dei Fondi Fotografici Storici includes a conspicuous number of photographic collections, which are accessible to the public upon request, and that form an important archive of images, either because of the authority of the involved photographers, or the vast range of treated themes, or because of the actual story of the photographs themselves. Library for the History of Photography The Biblioteca di Storia della Fotografia can be consulted by the general public upon request and is formed by the Book Fund of the Gabinetto Fotografico Nazionale, and the so-called Becchetti Fund, an important bibliographical collection related to one of the most famous photographic collectors and historians, has recently been added. Services for the collection and management of catalographic documentation Archivio Generale delle Schede di Catalogo (General Archive of Catalogue Cards) The archive stores copies of the paper cards complete of specific documentation (graphical, photographical, cartographical) transmitted to the Institute at the conclusion of the activities that single local administrations officially provide for. There is also a historical archive of about 250.000 cards collected between 1892 and 1969, of remarkable documentary and cataloguing interest; a project oriented towards the automated management of the historical cards as well as the digitalisation of the ancient card-graphic material has been launched for this archive also. The Archivio Generale delle Schede di Catalogo collects the results of cataloguing campaigns carried out by Superintendencies, Special Institutes, Regions and other Institutions with which the I.C.C.D. has cooperated, or by licensees that have carried out cataloguing projects promoted by special laws (in accordance to laws 41/86,160/88, 84/90). The institute is automating the Archivio Generale delle Schede di Catalogo in order to computerize the archive management activities, deliver real time responses in the means of statistical processing of the catalogue and to support programming at a national level. TRANSLATED TEXT IN FR: Réf. PAGE WEB ICCD Logo, photo, adresse, LIEN SITE iccd Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) Institut Central pour le Catalogue et la Documentation (ICCD) Central Institute for Catalogue and Documentation (ICCD) L’ Institution L’ I.C.C.D. est l’un des quatre instituts centraux du Ministère pour les Ressources et Activités Culturelles italien, les autres étant l’Institut de Restauration, le Catalogue Unique des Bibliothèques et l’Institut de Pathologie des Livres. Le siège principal de l’I.C.C.D est situé dans le complexe monumental de San Michele a Ripa Grande, un ancien hospice historique qui fut construit pour des oeuvres sociales entre la fin du XVIIème et le début du XIXème siècles, par l’architecte Carlo Fontana. L’Institut occupe les locaux autrefois réservés à l’Accademia delle Zitelle (Académie des Vieilles Filles). Fonctions principales: L’ I.C.C.D. est chargé de la programmation, de l’élaboration méthodologique et de la planification des projets et activités concernant le catalogage de l’héritage culturel italien. L’ I.C.C.D. organise et coordonne l’activité de catalogage exécutif en réalisant l’unification et la diffusion de méthodes au moyen de : - l’élaboration de méthodologies de catalogage; - la préparation d’instruments de contrôle pour la validation des données; - la création et la direction du Système Informatif pour le Catalogue des Ressources Environnementales, Architecturales, Archéologiques, Artistiques, Historiques et Démo-ethnoanthropologiques. Le Référent ICCD pour Euromed Heritage : Erminia Sciacchitano Directrice du Laboratoire de Photogrammétrie et de Levé PROJETS EUROPEENS European Museums’ Information Institute (EMII) Lien: http://www.emii.org/ Trial Action for Digital object Exchange (TRADEX) Lien: http://www.tradex-ist.com/ Cultural Heritage Access through Networked serviCes for Edutainment market (Chance) Lien: http://www.project-chance.net/ Trusted Network for on-line trading (TNT) Lien: http://www.tnt-project.net/ SERVICES ICCD Laboratoire de photographie et de Levé Laboratoire pour l’interprétation-photo, la photogrammétrie aérienne-Photothèque aérienne Laboratoire de Photogrammétrie et de Levé Photothèque Nationale Archives/Musée de la Photographie Historique Section Permanente pour l’Exposition de l’ Equipement Photographique Archives des Fonds Photographiques Historiques Bibliothèque d’Histoire de la Photographie Laboratoire de photographie et de levé Le Cabinet Photographique National (Gabinetto Fotografico Nazionale) a été créé en 1892 par Giovanni Gargiolli, un ingénieur qui avait la passion pour la photographie, qui fonda cette institution, y recueillit de précieuses pellicules de négatifs de campagnes photographiques menées sur tout le territoire national et commença l’acquisition de plusieurs collections privées de photographies. Après la mort de Gargiolli (1913), les directeurs du G.F.N. enrichirent rapidement le patrimoine photographique d’une documentation minutieuse, en privilégiant les pellicules de négatifs à grand format et comportant des techniques spéciales d’une importance remarquable aujourd’hui encore. Dans la période de l’après-guerre, le G.F.N. acquit une importance encore plus grande dans l’activité de recensement de l’héritage artistique italien et il joua également un rôle remarquable dans des situations d’urgence telles que l’inondation de Florence et le tremblement de terre du Frioul. En 1975 le G.F.N. a été intégré à l’ I.C.C.D. en tant que laboratoire de photographie et de levé, et il a mené par la suite de prestigieuses campagnes photographiques (Pompéi, le Sancta Sanctorum du Latran, le Panthéon, la Colonne de Trajan, la Galerie Spada, etc.). Le laboratoire pour l’interprétation-photo, la photogrammétrie aérienne – la Photothèque Aérienne La Photothèque Aérienne (Aerofototeca) ont été fondée en 1958 pour faire face à la nécessité de recueillir et étudier le matériel de photographie aérienne en tant qu’instrument essentiel de recherche et de conservation de témoignages archéologiques nationaux : l’achéologue Dinu Adamesteanu en assuma la direction. Cette collection de matériel photographique aérien agmentant chaque jour, l’Aerofototeca est devenue le plus grand laboratoire civil de photographie aérienne; ses archives sont accessibles à la consultation publique. En 1975, elle a été intégrée à l’I.C.C.D. en tant que Laboratoire pour l’interprétation-photo et la photogrammétrie aérienne (Laboratorio per la Fotointerpretazione e la Aerofotogrammetria). Le matériel qui y est conservé, plus de deux mille images, couvre une période qui va de la fin du XIXème siècle à nos jours. Il représente un témoignage irremplaçable de l’évolution du territoire italien pour les archéologues, les géologues, les experts d’urbanisme et tous ceux qui sont intéressés au recueil de données à travers des documents photographiques, qui sont normalement très soigneusement datés, des documents planimétriques et des documents représentant des perspectives en noir et blanc ou, rarement, en couleurs. Laboratoire de Photogrammétrie et de Levé Ce laboratoire (Laboratorio di Fotogrammetria e Rilievo), créé en 2001, se propose d’être un support pratique pour les Services Techniques impliqués dans la vérification et la définition des règles et procédures de réalisation des documents annexés aux différentes fiches du catalogue. La recherche de nouvelles technologies pour la documentation des ressources culturelles est aussi effectuée par ce laboratoire. La Photothèque Nationale La Photothèque Nationale (Fototeca Nazionale) constitue l’une des plus riches collections photographiques dont l’Etat est propriétaire et recèle des documents sur la partie la plus importante de la tradition artistique et historique, archéologique, architecturale, géographique et folklorique italienne, offrant un service fondamental de divulgation publique de la documentation sur l’héritage culturel. Cette photothèque recèle: - 400.000 images en noir et blanc et les négatifs correspondants, - 700.000 photographies en noir et blanc provenant de nombreuses collections, acquises au cours des années pour intégrer la documentation du Gabinetto Fotografico Nazionale, - 20.000 photographies en couleurs de différents formats, - 100.000 cartes postales historiques, - 70.000 photographies et négatifs correspondants provenant de la donation Luigi Cioli degli Atti, intégrée en 2001, - 80.000 positifs en noir et blanc provenant de plusieurs collections (Alinari, Ceccato, Pedichini, Hudzel), acquises au cours des années afin d’enrichir la documentation du Gabinetto Fotografico Nazionale. Le matériel photographique est organisé selon des critères topographiques, mais également typologiques et thématiques. La section sur Rome représente le noyau principal de la Photothèque et son fonds documentaire de 40.000 images numériques est maintenant disponible aussi sur le réseau Internet. A’ partir de Janvier 2001, un service de commerce électronique sera activé pour la vente de photographies et de produits multimédia. Archives/Musée de la Photographie Historique Inauguré en 1997, relié à la Fototeca Nazionale et aux Laboratoires Photographiques, le Museo/Archivio di Fotografia Storica est chargé de la protection, la conservation, la classification et la valorisation du patrimoine de documentation dont la garde lui a été confiée. En conséquence des évènements ciblés qu’il organise, ce Musée se propose comme un moment d’agrégation pour tout personne intéressée à la photographie historique et contemporaine, s’adressant à un public qui n’est pas seulement composé d’experts dans ce secteur. D’autres aspects importants de ce Musée des Archives sont les activités de restauration spécialisée qui se déroulent dans ses locaux et les activités éducatives qui s’adressent à des écoles de toutes sortes et de tous niveaux, ainsi qu’à des stages de formation. Le Musée des Archives est structuré en trois sections: La Section Permanente pour l’Exposition de l’Equipement Photographique La Sezione espositiva permanente di strumentazioni fotografiche contient une collection d’équipements historiques, fabriqués au XIXème et au XXème siècles, provenant du Gabinetto Fotografico Nazionale, comme la caméra avec un objectif en accordéon utilisé par Giovanni Gargiolli, un assortiment d’équipements ayant appartenu aux grands photographes du passé comme les caméras de Francesco Chigi et de Mario Nunes Vais, ainsi qu’une grande quantité de matériel photographique acquis auprès de revendeurs spécialisés. Les Archives des Fonds Photographiques Historiques L’ Archivio dei Fondi Fotografici Storici recèle un grand nombre de collections photographiques, qui sont accessibles au public sur demande, et qui constituent un important recueil d’images, aussi bien pour la célébrité des photographes concernés, que pour la vaste gamme des thèmes traités, ou encore pour la véritable historicité des photographies elles-mêmes. La Bibliothèque d’Histoire de la Photographie La Biblioteca di Storia della Fotografia peut être consultée par le grand public sur demande et elle est constituée par le Fonds de Livres du Gabinetto Fotografico Nazionale, et le Fonds Becchetti ainsi dit, une importante collection biographique concernant l’un des plus célèbres collectionneurs et historiens de la photographie, y a été aujouté récemment. Services pour le recueil et la gestion de la documentation de catalogage Archives Générales des Fiches de Catalogue (Archivio Generale delle Schede di Catalogo) Ces archives contiennent des copies de fiches, complétées d’une documentation spécifique (graphique, photographique, cartographique), transmises à l’Institut à la conclusion des activités que chaque administration locale fournit officiellement dans ce sens. On y trouve également des archives historiques d’environ 250.000 fiches, rassemblées entre 1892 et 1969, d’un remarquable intérêt du point de vue de la documentation et du catalogage; un projet orienté vers la gestion automatisée des fiches historiques et la digitalisation du matériel cartographique ancien a été lancé pour ces archives aussi. L’Archivio Generale delle Schede di Catalogo contient les résultats de campagnes de catalogage effectuées par des Surintendances, des Instituts Spécialisés, des Régions et d’autres Institutions avec lesquels l’I.C.C.D. a coopéré, ou bien par des organismes autorisés ayant réalisé des projets de catalogage promus par des lois spécifiques (conformément aux lois 41/86,160/88, 84/90). L’Institut est en train d’automatiser l’Archivio Generale delle Schede di Catalogo en vue de l’informatisation des activités de gestion des archives, pour fournir des réponses en temps réel, et afin de réaliser l’élaboration statistique du catalogue et de soutenir la programmation à un niveau national. EH II Web site philosophy SOURCE TEXT IN EN: The realisation of the web site www.euromedheritage.net follows a phase of considerable and thorough analysis of potential contents and available technology, in order to make this accessible and user-friendly for all visitors. In particular, attention was given to organising the material in such a way that produces a very simple site map; this enables users to easily search for information and navigate the site, using it as an optimum work tool and an important source of information. The WAI guidelines on accessibility, as given by the W3C Consortium, have been adhered to, taking note of users who do not have the latest technology. The whole site pays particular attention to the size of web pages and provides a fast search mechanism for anyone, regardless of the level of connection they are using. This is seen as fundamental issue in the development of a site, that must be accessible also in areas not connected to highly advanced technology. The respect of WAI guidelines automatically allows information access to disabled people. As the website is specifically related to cultural themes, the guidelines indicated in the “Handbook for quality in cultural Websites”, published the EU Minerva network on the website www.minervaeurope.org have also been followed. We will however, also be open to feedback from users to improve any parts of the site that they are not easily accessible. TRANSLATED TEXT IN FR: La philosophie du site web EHII La réalisation du site web www.euromedheritage.net a lieu au bout d’une phase d’analyse considérable et approfondie des contenus potentiels et des technologies disponibles, en vue de les rendre facilement accessibles à tous les visiteurs du site. Notamment, on a porté une attention toute particulière à l’organisation des matières de façon à offrir un plan du site très simple; ceci permettra aux usagers de rechercher des informations et de naviguer dans le site aisément, en l’utilisant aussi bien comme une source importante d’informations que comme un instrument de travail précieux. Les directives WAI d’accessibilité, fournies par le Consortium W3C, ont été respectées, et on a pris en considération les usagers qui ne disposent pas encore de la dernière technologie. Dans tout le site, une attention particulière a été portée à la taille des pages web et le site offre un système de recherche rapide pour n’importe quel usager, indépendamment du niveau de connection qu’il est en train d’employer. Ceci est ressenti comme une étape essentielle dans le développement d’un site, qui se doit d’être accessible même dans des zones qui ne sont pas encore reliées par une technologie très avancée. Le respect des directives WAI automatiquement à l’information. permet aux porteurs d’handicap d’accéder Etant donné que ce site web est strictement lié à des thématiques culturelles, les directives indiquées dans le “Handbook for quality in cultural Websites”, publié par le réseau européen Minerva dans le site www.minervaeurope.org ont également été suivies. Nous serons de toutes façons toujours ouverts à améliorer tout élément du site qui ne soit pas aisément accessible suivant les indications qui nous parviendront de la part des usagers. WEB pages MANAGEMENT- Development GESTION Entreprise - Développement: Site Internet de GRM International - VERSION ORIGINALE (EN): GRM International The GRM International Group is a network of internationally recognised project management companies with companies in Australia, the Netherlands, Sweden, the United Kingdom, Indonesia and South Africa. The group also has a number of regional offices including offices in the United Arab Emirates, Thailand and Papua New Guinea. The Group brings together more than 35 years of development experience in over 120 countries for bilateral and multilateral agencies, governments, and private clients. GRM International BV is the Netherlands based arm of the GRM International Group. Established and registered in the Netherlands in 1988, the core expertise of GRM International BV includes rural development and food security, sustainable livelihoods development, agricultural and agri-business development, community development as well as livestock production, health, education and training. Projects GRM International BV is also the lead GRM company responsible for pursuing business development opportunities and managing development assistance projects in francophone developing countries, particularly in francophone Africa. GRM International BV has managed projects in francophone developing countries since 1988. A selection of project is listed below: • • • • • • • Programme de Coopération Décentralisée Phase II, Niger Assistance Technique au Programme d’Appui au PASEC, Comores Programme de développement intégré de la zone pastorale, Niger Etude sur la gestion des conflits entre agriculteurs et éleveurs, République Centrafricaine Programme D'investissement dans les Filières Agricoles, Rwanda Evaluation a mi-parcours du Projet Gestion des Terroirs Téra Nord, Niger Projet de Lutte contre la Trypanosome Animale, Togo Approach GRM International BV is committed to an integrated and comprehensive approach to development, based on participatory planning and management. We strive to foster a process of dialogue, mentoring and learning amongst stakeholders, taking into account their interests, experience, preferences and specific needs. This enhances local ownership and builds capacities in a sustainable way. GRM International BV sees the development of human resources as the key to sustainable development, and as a prerequisite for the continuation of the development process set in motion. We firmly believe in the value of local skills and staff and we actively advocate the employment of national and regional consultants. Almost half of the professional staff presently working with GRM International BV originate from the countries in which projects are being implemented. Site Internet de GRM International – Version Française GRM International GRM International Group est un réseau d’entreprises de gestion de projet reconnu au niveau international, dont les sièges se trouvent en Australie, aux Pays-Bas, en Suède, au Royaume-Uni, en Indonésie et en Afrique du Sud. Le groupe a aussi un certain nombre de sièges régionaux, y compris des bureaux dans les Emirats Arabes Unis, en Thaïlande et en Papouasie-Nouvelle-Guinée. Le Groupe a acquis plus de 35 ans d'expérience de développement, dans plus de 120 pays, pour des agences, des gouvernements et des clients privés bilatéraux et multilatéraux. GRM International BV est la branche néerlandaise de GRM International Group. Etablie et déclarée aux Pays-Bas en 1988, l’expertise essentielle de GRM International BV comprend le développement rural et la sécurité alimentaire, le développement de moyens de subsistance soutenables, le développement de l’agriculture et de l’agro-industrie, le développement des collectivités ainsi que de l’élevage de cheptels, de la santé, de l’éducation et de la formation professionnelle. Projets GRM International BV est également l’entreprise GRM principalement responsable de la création d’opportunités de développement des affaires et de projets d’assistance au développement de gestion dans les pays en voie de développement francophones, en particulier en Afrique francophone. GRM International BV a dirigé des projets dans des pays en voie de développement francophones depuis 1988. Ci-dessous une sélection de ces projets : • • • • • • • Programme de Coopération Décentralisée Phase II, Niger Assistance Technique au Programme d’Appui au PASEC, Comores Programme de développement intégré de la zone pastorale, Niger Etude sur la gestion des conflits entre agriculteurs et éleveurs, République Centrafricaine Programme D'investissement dans les Filières Agricoles, Rwanda Evaluation a mi-parcours du Projet Gestion des Terroirs Téra Nord, Niger Projet de Lutte contre la Trypanosome Animale, Togo Approche GRM International BV est engagé dans une approche intégrée et complète au développement, fondée sur la planification et la gestion participatives. Nous nous efforçons d’encourager un procédé de dialogue, en conseillant et en apprenant au milieu des intervenants, en prenant en compte leurs intérêts, leurs expériences, leurs préférences et leurs besoins spécifiques. Ceci augmente la responsabilité et la maîtrise des projets au niveau local et crée des capacités d’une manière soutenable. GRM International BV voit dans le développement des ressources humaines une clé pour un développement soutenable et une condition préalable pour la continuation du procès de développement mis en marche. Nous croyons fermement dans la valeur des compétences et des staffs locaux et nous nous battons pour l’emploi de conseillers nationaux et régionaux. Presque la moitié de l’équipe professionnelle qui travaille actuellement avec GRM International BV est ressortissante des pays où les projets sont en cours d’exécution. WEB PAGES SOURCE TEXT IN FR : Problèmes cachés. Solutions claires Classe Mondiale • Plus de 35 ans d’expérience • Operations dans le monde entier • Certification ISO • Plus de 14,500 milles de conduites d’eau réparées Personnel Produits photo photo Instituform CP Eau propre pour le monde entier Innovant Solutions Nouvelle Génération CIPP Solutions financières (photo - Instituform CP) • conduite d’eau très solide et renforcée, pour moyenne et grande réhabilitation • Solutions pour les eaux usées Traitement de la vapeur due à l’inversion d’air • Temps de cycle plus brefs • Espace occupé réduit Résultats (photo) Avant iTAP Tuyau Polyflex Polyfold thermique (photo) Après Planification financière proactive Options financiers alternatives (photo) (photo) Instituform CIPP Instituform CP Solutions Instituform pour Blue l’eau potable © 2006 Insituform Technologies,® Inc. TRANSLATION IN IT: Problemi nascosti. Soluzioni chiare Classe Mondiale • Più di 35 anni d’esperienza • Operazioni in tutto il mondo • Certificazione ISO • Più di14,500 miglia di tubature d’acqua riparate Personale Prodotti foto foto Instituform CP Acqua pulita in tutto il mondo Innovativo Soluzioni Nuova Generazione CIPP Soluzioni finanziarie (foto - Instituform CP) • Tubatura molto solida e rinforzata, per medio-grandi riabilitazioni • Soluzioni per le acque di scarico Trattamento del vapore dovuto all’inversione dell’aria • Tempi di ciclo più brevi • Spazio occupato ridotto Risultati (foto) Prima iTAP Tubo Polyflex Polyfold termico (foto) Dopo www.insituform.com Pianificazione finanziaria proattiva Opzioni finanziarie alternative (foto) (foto) Instituform CIPP Instituform CP Soluzioni Instituform per Blue l’acqua potabile © 2006 Insituform Technologies,® Inc. Url Site Chevrolet Univers sémantique GPL Rédacteur Louise Meyssirel Balise méta description <mot-clé > : avec les modèles de voitures GPL Chevrolet, vous alliez économies et plaisir de la route, tout en réduisant vos émissions de CO2. Texte Version A 1 Titre Véhicules GPL : l’offre Chevrolet 2 Chapô Les modèles Chevrolet au GPL, pour une conduite plaisir et économique, moins nocive pour l’environnement. 3 Paragraphe 4 Intertitre 5 Paragraphe 6 Intertitre 7 Paragraphe Le GPL (Gaz de Pétrole Liquéfié) reste l’un des carburants les moins onéreux du marché. Les modèles Chevrolet fonctionnant au GPL vous garantissent donc un fonctionnement économique. En outre, vous bénéficiez du bonus écologique. Achat de voiture GPL : le choix Chevrolet Le modèle Aveo de Chevrolet, par exemple, fonctionne au GPL. En version 3 ou 5 portes, cette citadine confortable et élégante peut vous transporter partout, tous les jours, pour un budget carburant bien inférieur à toute autre voiture fonctionnant à l’essence. Voitures GPL : un choix responsable Alors découvrez vite nos modèles de voitures GPL, pour une conduite économique et moins nocive pour l’environnement. Version B Version C Les voitures au GPL : découvrez les modèles Chevrolet Un véhicule Chevrolet GPL vous garantit tout le plaisir de la conduite, ainsi que des économies sur votre carburant. Achat d’une voiture GPL : découvrez les nombreuses propositions de Chevrolet Avec les modèles de voitures GPL Chevrolet, vous alliez économies et plaisir de la route, tout en réduisant vos émissions de CO2. Le Gaz de Pétrole Liquéfié est bien moins cher que l’essence ou que le diesel. En plus d’une économie substantielle au quotidien, vous bénéficiez du bonus écologique. Les Chevrolet Aveo et Matiz sont disponibles en alimentation GPL. En achetant un modèle Chevrolet fonctionnant au GPL, vous bénéficiez du bonus écologique, et vous réalisez d’importantes économies. En effet, le GPL reste un carburant économique et de surcroit, moins nocif pour l’environnement. Achat d’auto GPL : les modèles Chevrolet En adoptant un modèle qui fonctionne au GPL, vous profitez des lignes inégalables de Chevrolet, du même confort et de la sécurité, tout en réalisant d’importantes économies sur le carburant. Une voiture neuve au GPL : les modèles de Chevrolet Le modèle Matiz de Chevrolet, par exemple, peut être alimenté avec du GPL. Vous pouvez donc profiter de cette citadine de caractère au quotidien, sans vous ruiner en carburant. Véhicule GPL : un geste pour l’environnement Alors n’attendez plus, et découvrez tous les modèles Chevrolet fonctionnant au GPL, pour profiter de la route tout en rejetant moins de CO2. Voiture GPL : rejetez moins de CO2 Version A ou B Légende : les expressions en bleu dans les paragraphes seront retranscrites en gras dans la page html, les mises en forme des différentes lignes respecteront celles définies dans la maquette lorsque pour un paragraphe est notifié les 2 autres versions : le paragraphe utilisé dans la page sera aléatoirement une des 2 autres versions - lorsque pour un paragraphe est notifié « paragraphe laissé vide » : certaines pages ne présenteront pas ce paragraphe Url Sito Chevrolet Universo semantico GPL Redattore Louise Meyssirel Riferimento meta descrizione <parola-chiave > : con i modelli di auto a GPL Chevrolet, si coniuga il risparmio al piacere di guidare, riducendo le proprie emissioni di CO2. Testo Versione B Versione C 1 Titolo Veicoli a GPL : l’offerta Chevrolet Versione A Macchine a GPL : scoprite i modelli Chevrolet 2 Cappello I modelli Chevrolet a GPL, per una guida piacevole ed economica, meno nociva per l’ambiente. Un veicolo Chevrolet GPL vi garantisce tutto il piacere della guida, come anche un bel risparmio di carburante. 3 Paragrafo 4 Titoletto Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) rimane uno dei carburanti meno onerosi del mercato. I modelli Chevrolet che funzionano a GPL garantiscono, quindi, un risparmio economico. Inoltre, si può beneficiare del bonus ecologico. Acquisto di una macchina a GPL : la scelta Chevrolet Il Gas di Petrolio Liquefatto è molto meno caro della benzina o del diesel. Oltre ad un risparmio quotidiano notevole, vi fa beneficiare del bonus ecologico. Le Chevrolet Aveo et Matiz sono anche disponibili con alimentazione a GPL. Acquisto di una macchina a GPL : i modelli Chevrolet Acquisto di una macchina a GPL : scoprite le numerose proposte della Chevrolet Con i modelli di auto a GPL Chevrolet, si coniuga il risparmio al piacere di guidare, riducendo le proprie emissioni di CO2. Acquistando un modello Chevrolet che funziona a GPL, beneficierete del bonus ecologico e realizzerete dei notevoli risparmi. Infatti, il GPL rimane un carburante economico e, per di più, è meno nocivo per l’ambiente. 5 Paragrafo Scegliendo un modello che funziona a GPL, godrete delle linee ineguagliabili della Chevrolet, dello stesso confort e della sicurezza, mentre realizzerete un notevole risparmio di carburante. 6 Titoletto 7 Paragrafo Il modello Aveo della Chevrolet, per esempio, funziona a GPL. Nella versione 3 o 5 porte, questa auto da città, confortevole ed elegante, può trasportarvi dovunque, ogni giorno, ad un costo di carburante assai inferiore a quello che si spende per ogni altra macchina che va a benzina. Macchine a GPL : una scelta responsabile Allora, scoprite subito i nostri modelli di macchine a GPL, per una guida economica e meno nociva per l’ambiente. Veicoli a GPL : un gesto per l’ambiente Allora, non aspettate più e scoprite tutti i modelli Chevrolet che funzionano a GPL, per approfittare della macchina producendo meno CO2. Una macchina nuova a GPL : i modelli della Chevrolet Il modello Matiz della Chevrolet, per esempio, può essere alimentato col GPL. Potete, quindi, godervi quotidianamente il carattere di quest’auto da città, senza spendere un patrimonio in carburante. Macchine a GPL : producete meno CO2 Versione A o B Legenda : le espressioni in blu nei paragrafi saranno trascritte in grassetto nella pagina html, l’organizzazione delle varie righe rispetterà quella che è definita nel modello quando per un paragrafo sono indicate 2 altre versioni : il paragrafo utilizzato nella pagina verrà scelto in modo aleatorio fra una delle 2 altre versioni - quando per un paragrafo c’è la nota « paragrafo lasciato vuoto » : alcune pagine non presenteranno questo parafo CINEMA SOURCE TEXT IN IT: Descrizione sintetica del progetto La Play4film.com S.r.l. è una società italiana costituita di recente in occasione dell’avvio di questo progetto. Amministratore unico della società e responsabile del progetto è Giovanni Ballantini con ventennale esperienza nel campo del montaggio cinematografico e della post-produzione dei film, collaborando con case di produzione italiane ed estere. Altri soci della società sono: Stefania Primavera, imprenditrice e finanziatrice del progetto e Francesca De Pinto, da trent’anni già responsabile amministrativo di una nota casa di produzione cinematografica. Nell’attuale mondo cinematografico e della produzione audiovisiva in generale, manca un portale on-line in grado di offrire un sistema integrato, che alla massima visibilità del portale stesso si aggiunga una notevole e variegata capacità di offerta culturale, promozionale e commerciale. Stiamo realizzando dunque un portale dove è possibile vedere e scaricare film messi a disposizione dalle più famose case di produzione e da quelle meno conosciute, raggiungendo un’ampia filmografia. Pertanto, oltre a proporre film importanti e di successo, offriremo agli amanti del cinema la possibilità di conoscere opere altrimenti introvabili, e a queste opere un vetrina che permetta loro di ottenere finalmente visibilità internazionale. Il portale è in lingua inglese, con la possibilità di accedere immediatamente ad altre lingue dalla home page. Inoltre la Play4film.com provvede a sottotitolare i film nelle lingue più diffuse al mondo, senza escludere esigenze di specifici mercati. Il portale è fornito di un potente motore di ricerca interno che consente di individuare le opere secondo categorie strutturali: nazionalità dell’opera, periodo, autore, regista, cast artistico e tecnico, genere del film.Rappresenta pertanto un validissimo strumento a disposizione tanto di utenti individuali, quanto di enti, fondazioni e associazioni culturali nazionali ed internazionali. Ulteriore obiettivo della Play4film.com, in un settore devastato dalla pirateria, è quello di creare un mercato controllato e legale della distribuzione audiovisiva via internet, attenta inoltre a non infrangere in nessun paese eventuali diritti precostituiti. Si fa notare, a conclusione di questa sintetica presentazione, che la ripartizione degli utili non avviene soltanto dalla vendita dei film, ma anche partecipando all’introito pubblicitario che un così ampio portale può generare. È fondamentale sottolineare inoltre che tutte le società che si presteranno a sottoscrivere il progetto sin dall’inizio, gli sarà comunque riconosciuto un trattamento di favore in fase contrattuale. Qualora abbiate interesse ad approfondire la conoscenza del progetto, vi invitiamo a contattarci senza impegno. TRANSLATION IN FR: Description synthétique du projet Play4film.com S.r.l. est une société italienne récemment constituée à l’occasion du démarrage de ce projet. Giovanni Ballantini est l’administrateur unique de la société et le responsable du projet; il a une expérience de plus de vingt ans dans le secteur du montage de cinéma et dans la post-production des films, ayant collaboré avec des maisons de production italiennes et étrangères. Les autres membres de la société sont: Stefania Primavera, entrepreneur et commanditaire du projet, et Francesca De Pinto, qui est depuis trente ans responsable de l’administration d’une maison de production de cinéma très connue. Dans le monde actuel du cinéma et de la production audiovisuelle en général, il manque un portail en ligne en mesure d’offrir un système intégré qui ajouterait à la plus grande visibilité du portail lui-même une capacité d’offre culturelle, promotionnelle et commerciale remarquable et très variée. Nous sommes donc en train de réaliser un portail où il sera possible de voir et de télécharger des film mis à disposition par les plus célèbres maisons de production ainsi que par les moins connues, afin de parvenir à une vaste filmographie représentant l’histoire du cinéma mondial. Ainsi proposerons-nous des film importants qui ont obtenu du succès, tout en offrant aux cinéphiles la possibilité de connaître des œuvres introuvables autrement, et à ces œuvres une vitrine qui leur permette d’obtenir enfin une visibilité internationale. Le portail est en anglais, avec la possibilité d’accéder immédiatement aux autres langues à partir de la page d’accueil. Play4film.com pourvoit aussi au sous-titrage des film dans les langues les plus diffusées dans le monde, sans exclure les exigences de marchés spécifiques. Le portail est fourni d’un moteur de recherche puissant qui permet de repérer les œuvres suivant des catégories structurelles: nationalité de l’œuvre, période, auteur, metteur en scène, casting artistique et technique, genre du film, thèmes généraux. Il représente ainsi un précieux instrument à disposition aussi bien des usagers individuels, que d’institutions, fondations et associations culturelles nationales et internationales. Un ultérieur et fondamental objectif de Play4film.com, dans un secteur dévasté par le piratage, est celui de créer un marché contrôlé et légal de la distribution audiovisuelle sur l’Internet, tout en faisant attentinon à ne pas enfreindre, dans chaque pays, à d’éventuels droits préconstitués. En guise de conclusion de cette présentation synthétique, il est important de remarquer que la répartition des bénéfices ne provient pas seulement de la vente des film, mais aussi de la participation aux recettes publicitaires, qu’un portail aussi vaste peut engendrer. Nous tenons à souligner que toutes les sociétés qui souscrirons à ce projet dès le début bénéficierons d’un traitement de faveur dans la phase contractuelle. Au cas où vous seriez intéressés à approfondir la connaissance de ce projet, nous vous invitons à nous contacter sans engagement de votre part. ARTS: TEXTE ORIGINAL en français : (http://www.musee-rodin.fr/accueil.htm) En 1890, plusieurs journaux se firent l'écho d'une "théorie artistique un peu paradoxale : Rodin prétend en effet que dans chaque bloc de marbre il y a une statue. Il ne s'agit que de la deviner et de la faire sortir en enlevant ce qu'il y a de trop" (Le Temps, 21 décembre 1890, Le Nouvelliste, 29 décembre 1890). Ce texte est surprenant sur les lèvres de Rodin qui, comme la plupart de ses contemporains, n'aimait guère à travailler le marbre : même s'il se laisse filmer par Sacha Guitry le marteau et le ciseau à la main devant la grande Ariane en cours d'exécution (dans Ceux de chez nous), Rodin est d'abord et surtout un modeleur : il pétrit de ses mains une matière molle, la glaise, à laquelle il peut, à volonté, ajouter ou retrancher. Plus tard il travaillera le plâtre, composant de nouveaux groupes à partir d'éléments modelés bien antérieurement. Même si le bronze, qui permet de rendre toutes les finesses de modelé, comme les compositions les plus mouvementées sans qu'elles perdent rien de leur légèreté, sert mieux l'oeuvre de Rodin, lui-même était bien un homme du XIXème siècle par la suprématie qu'il reconnaissait au marbre blanc, le matériau noble par excellence : "Pierres! pure et belle matière pour le travail des hommes comme est le lin pour le travail des femmes ; présents à peine voilés sous la terre que l'homme a saisis avec transports, a retirés de l'ombre, tout tendres, pour les lancer dans l'air, en ériger des clochers, les rendre maniables et les apprivoiser pour les chefs-d'oeuvre, moins durs que les sauvages rochers! Les plus dures et les plus douces aiment l'homme. La sculpture les a magnifiées... L'homme a une part éphémère à la Création : son idée lutte avec les oeuvres de Dieu comme Jacob contre l'ange" (Rodin, "Pierre et marbre", Paris-Journal, 1 janvier 1912). TEXTE TRADUIT en italien : Nel 1890, molti giornali si fecero eco di una “teoria artistica un po’ paradossale : Rodin pretende infatti che in ogni blocco di marmo ci si una statua. Si tratta solo di indovinarla e di farla uscire togliendo ciò che c’è di troppo” (Le Temps, 21 dicembre 1890, Le Nouvelliste, 29 dicembre 1890). Questo testo è sorprendente sulle labbra di Rodin, al quale, come alla maggior parte dei suoi contemporanei, non piaceva affatto lavorare il marmo: anche se si lasciò filmare da Sacha Guitry con un martello e uno scalpello in mano, davanti alla grande Ariane in corso di esecuzione (in Ceux de chez nous), Rodin è, prima di tutto e soprattutto, un modellatore: plasma con le sue mani una materia molle, la creta, alla quale può, a suo piacimento, aggiungere o togliere quel che vuole. Più tardi, lavorerà il marmo, componendo nuovi gruppi a partire da elementi modellati molto prima di allora. Anche se il bronzo, che permette di rendere tutte le finezze del modellato, come anche le composizioni più movimentate senza che esse perdano nulla della loro leggerezza, serve meglio l’opera di Rodin, egli era proprio un uomo del XIX secolo, per la supremazia che riconosceva al marmo bianco, il materiale nobile per eccellenza: “Pietre! Pura e bella materia per il lavoro degli uomini come lo è il lino per il lavoro delle donne ; doni appena velati sotto la terra che l’uomo ha afferrato con trasporto, ha tolto dall’ombra, tenerissimi, per lanciarli nell’aria, farne dei campanili, renderli malleabili ed addomesticarli per crearne capolavori meno duri delle selvagge rocce! Le più dure e le più morbide amano l’uomo. La scultura le ha magnificate…L’uomo ha una parte effimera nella Creazione: la sua idea lotta contro le opere di Dio come Giacobbe contro l’angelo” (Rodin, "Pierre et marbre", Paris-Journal, 1 gennaio 1912). TEXTE ORIGINAL en français : (http://www.museeorsay.fr/ORSAY/orsayNews/HTML.NSF/By+Filename/mosimple+colle ct+rodin+index?OpenDocument) Camille Claudel L'âge mûr Exécuté au moment de la rupture entre la jeune femme et Rodin, ce groupe évoque l'hésitation du sculpteur entre son ancienne maîtresse, Rose Beuret, qui devait l'emporter, et Camille qui, pour le retenir, se penche en avant au risque de perdre l'équilibre. Camille Claudel intègre à ce groupe un autoportrait, cette jeune femme agenouillée qui, dans une autre version sculptée, se nomme L'Implorante, marquant ainsi le tragique attaché à sa destinée. Les trois personnages sont traités très différemment. Le corps de la jeune femme, bien que mince, est modelé avec douceur ; les formes en demeurent pleines et lisses. Tout à l'opposé, la vieille femme a des membres noueux et décharnés. Son visage aux orbites creuses est particulièrement effrayant, il évoque les allégories grimaçantes de la Mort dans l'art médiéval. Au-delà de son histoire personnelle, Camille Claudel réalise une œuvre symbolique qui entraîne une méditation sur les rapports humains. On peut ainsi interpréter le groupe comme une allégorie du temps qui conduit inexorablement l'homme de la jeunesse à jamais perdue à la vieillesse annonciatrice de mort. Cette interprétation plus distanciée de l'œuvre est rendue possible en partie grâce à l'effet produit par un socle surprenant : une sorte de terrasse qui se recourbe en forme de vague. Ce motif rappelle les lignes sinueuses de l'Art Nouveau qui occupe, au musée d'Orsay, les derniers salons à coupole. TEXTE TRADUIT en italien : Camille Claudel L’età matura Realizzato al momento della rottura tra la giovane donna e Rodin, questo gruppo evoca l’esitazione dello scultore tra la sua ex amante, Rose Beuret, che l’avrebbe poi avuta vinta, e Camille che, per trattenerlo, si china molto in avanti rischiando di perdere l’equilibrio. Camille Claudel integra a questo gruppo un autoritratto, questa giovane donna inginocchiata che, in un’altra versione scultorea, si intitola L'Implorante, sottolineando così la tragicità legata al suo destino. I tre personaggi sono trattati molto diversamente. Il corpo della giovane donna, benché snello, è plasmato con dolcezza; le forme rimangono piene e lisce. Completamente all’opposto, la vecchia ha delle membra nodose e scarnite. Il suo volto dalle orbite scavate è particolarmente spaventevole, evoca le smorfie allegoriche della Morte nell’arte medievale. Al di là della propria storia personale, Camille Claudel realizza un’opera simbolica che comporta una meditazione sui rapporti umani. Si può, quindi, interpretare il gruppo come un’allegoria del tempo che conduce inesorabilmente l’uomo dalla gioventù, per sempre perduta, alla vecchiaia, annunciatrice della morte. Questa interpretazione più distaccata dell’opera è resa in parte possibile grazie all’effetto prodotto da un basamento sorprendente: una specie di terrazza curvata a forma d’onda. Questo motivo ricorda le linee sinuose dell’Art Nouveau, che occupa, al Musée d'Orsay, le ultime sale a cupola. TEXTE ORIGINAL en français : (http://www.musee-picasso.fr/homes/home_id23984_u1l2.htm): Vers les Demoiselles d'Avignon De 1906 à la fin de 1907, Picasso se défait peu à peu de sa peinture aux accents encore naturalistes et sentimentalistes pour aller vers plus de stylisation, plus de simplification, plus d'indépendance dans la façon d'aborder le corps humain et les rapports des personnages entre eux. Ce travail opiniâtre et solitaire conduit Picasso à la réalisation des Demoiselles d'Avignon qui font de lui un des peintres principaux de l'avant-garde européenne. Le Cubisme A partir des Demoiselles d'Avignon, s'élabore chez Picasso un nouveau langage pictural qui tend à recréer, sur la surface d'une toile, un espace qui existe en trois dimensions, sans avoir recours aux procédés illusionnistes traditionnels. Le travail de Picasso - qui puise, aussi bien dans les leçons de Cézanne (traiter la nature par le cube et le cylindre), que dans celle des œuvres primitives qu'il collectionne et dans lesquelles l'idée du sujet prime sur sa réalité physique - rejoint celui de Braque plus fidèle à la leçon de Cézanne. Les deux peintres se retrouvent souvent entre 1908 et 1913. Ils inventent et développent le cubisme. TEXTE TRADUIT en italien : Verso le Demoiselles d'Avignon Dal 1906 alla fine del 1907, Picasso si distacca, a poco a poco, dalla una pittura dagli accenti ancora naturalisti e sentimentali, per rivolgersi ad una maggiore stilizzazione, semplificazione ed indipendenza nel modo di affrontare il corpo umano ed i rapporti dei personaggi fra di loro. Questo lavoro accanito e solitario porterà Picasso alla realizzazione delle Demoiselles d'Avignon, che fanno di lui uno dei pittori principali dell’avanguardia europea. Il Cubismo A partire dalle Demoiselles d'Avignon, Picasso elabora un nuovo linguaggio pittorico che tende a ricreare, sulla superficie di una tela, uno spazio a tre dimensioni, senza ricorrere ai procedimenti illusionistici tradizionali. Il lavoro di Picasso – che attinge altrettanto alle lezioni di Cézanne (trattare la natura attraverso il cubo ed il cilindro) che a quelle delle opere primitive, che colleziona e nelle quali l’idea del soggetto primeggia sulla sua realtà fisica – raggiunge quello di Braque, più fedele alla lezione di Cézanne. I due pittori si incontrano spesso, tra il 1908 ed il 1913. Inventano e sviluppano il cubismo. TEXTE ORIGINAL en français : (http://www.louvre.fr/llv/oeuvres/presentation_departement.jsp?CONTENT%3C%3Ecnt_i d=10134198673211734&CURRENT_LLV_FICHE%3C%3Ecnt_id=10134198673211734&CUR RENT_LLV_DEP%3C%3Efolder_id=1408474395181061&FOLDER%3C%3Efolder_id=98527 23696500768&bmUID=1169979372561 ) Sculptures Installées dès 1824, les salles de sculptures "modernes" deviennent progressivement un département des sculptures médiévales, Renaissance et modernes, en se séparant des collections d'antiquités (1848) puis des objets d'art (1893). La constitution progressive de collections Déjà sous l'Ancien Régime, le Louvre abritait des sculptures médiévales et modernes. Les commandes royales inutilisées ou démontées (Charles V et Jeanne de Bourbon, Catherine de Médicis par G. Della Robbia, groupes de Pilon, Alexandre et Diogène de Puget, bustes, série des hommes illustres réalisée pour le futur Muséum) étaient rassemblées dans une salle dite des Antiques, actuelle Salle des Caryatides, au rez-de-chaussée de la Cour carrée. Le sculpteur Pajou en fut le garde de 1777 à 1792. Non loin étaient conservées les collections de l'Académie de Peinture et Sculpture : série complète des morceaux de réception, bustes des protecteurs et dons variés (Marie Serre et Autoportrait par Coysevox). Lorsque le Muséum ouvre ses portes en 1793, bien peu de sculptures modernes y sont présentées. On y trouve les Esclaves de Michel-Ange arrivés avec les saisies des biens des émigrés en 1794 ainsi que quelques bustes d'artistes (Raphaël, Carrache) qui seront complétés par les commandes de série de bustes d'artistes pour les salles de peinture, et surtout des copies d'Antique, dont de nombreux bustes de bronze. Sous la Révolution, le grand musée de sculptures est le Musée des monuments français, organisé par Alexandre Lenoir au couvent désaffecté des Petits Augustins. Il est concurrencé par le Musée spécial de l'école française du palais de Versailles, ouvert en l'an X, qui expose entre autres les morceaux de réception à l'Académie. A la Restauration, le Musée des monuments français est fermé ; certaines oeuvres, en raison de leur qualité esthétique, sont affectées au Louvre. TEXTE TRADUIT en italien : Sculture Create fin dal 1824, le sale delle sculture « moderne » diventano progressivamente un dipartimento di sculture medievali, rinascimentali e moderne, che vengono così separate dalle collezioni di antichità (1848) e poi dagli oggetti d’arte (1893). La progressiva costituzione di collezioni Durante l'Ancien Régime, il Louvre già ospitava sculture medievali e moderne. Le ordinazioni dei reali inutilizzate o smontate (Carlo V e Giovanna di Borbone, Caterina de’ Medici di G. Della Robbia, i gruppi di Pilon, Alessandro e Diogene di Pujet, busti e serie di uomini illustri realizzata per il futuro Muséum) erano raccolte in una sala, detta delle Antichità, attuale Sala delle Cariatidi, al piano terra della Cour carrée. Ne fu affidata la protezione allo scultore Pajou, dal 1777 al 1792. A poca distanza si trovavano le collezioni dell’Accademia di Pittura e di Scultura: una serie completa dei pezzi di ricezione, busti dei protettori e doni vari (Marie Serre e Autoritratto del Coysevox). Quando il Muséum aprì le sue porte, nel 1793, assai poche sculture moderne vi erano messe in mostra. Vi si trovavano gli Schiavi di Michelangelo, giunti grazie al sequestro dei beni degli emigrati del 1794, come anche alcuni busti d’artista (Raffaello, Carracci) che verranno completati con ordinazioni di alcune serie di busti d’artista per le sale di pittura e, soprattutto, con delle copie di statue antiche, tra cui numerosi busti di bronzo. Durante la Rivoluzione, il grande museo di sculture è il Museo dei monumenti francesi, organizzato da Alexandre Lenoir presso il convento sconsacrato dei Piccoli Agostiniani. E’ in concorrenza con il Museo speciale della scuola francese del palazzo di Versailles, aperto nell’anno X, che espone, tra le altre cose, i pezzi di ricezione dell’Accademia. Durante la Restaurazione, il Museo dei monumenti francesi viene chiuso; alcune opere, a causa della loro qualità estetica, vengono collocate al Louvre. ECONOMICS-FINANCE-BANKING: SOURCE TEXT IN IT: Associazione Bancaria Ticinese Nata a Lugano nel 1920 con l'obiettivo di allargare la collaborazione tra le banche e di disciplinare attraverso accordi e convenzioni le loro diverse attività, l'Associazione Bancaria Ticinese (ABT) persegue oggi lo scopo "di salvaguardare e difendere l'immagine della piazza finanziaria ticinese e gli interessi e i diritti dei suoi membri in campo cantonale, ad eccezione di ogni attività commerciale." In particolare si vuole: promuovere la piazza finanziaria ticinese e la sua immagine coinvolgendo gli altri partecipanti (gestori patrimoniali, fiduciari, assicuratori, avvocati d'affari e altri) e le loro associazioni gestire un'informazione e comunicazione oggettive ed efficaci sui temi che riguardano l'attività dell'Associazione facilitare le relazioni tra i membri e discutere tutte le questioni riferite agli scopi dell'ABT stabilire norme intese a coordinare attività di comune interesse collaborare nell'applicazione delle direttive emanate a livello nazionale promuovere la formazione e l'aggiornamento professionale attraverso il Centro di Studi Bancari (www.csbancari.ch) partecipare ai lavori di preparazione di leggi e convenzioni cantonali nell'ambito di procedure di consultazione sensibilizzare le autorità su problemi di particolare importanza concernenti il mondo bancario. Lo sviluppo e l'affermazione internazionale della piazza finanziaria di Lugano risale al Secondo dopoguerra e in particolare agli anni Sessanta e Settanta. La posizione geografica di Lugano, le garanzie di stabilità economica e di pace sociale che la Svizzera offriva, la particolare situazione istituzionale della vicina Italia, avevano di fatto reso possibile, grazie all'afflusso di ingenti capitali, la formazione di un importante mercato finanziario. Queste condizioni favorevoli hanno permesso la crescita e la diversificazione del settore bancario e finanziario in genere. Lugano è oggi quotata come la terza piazza finanziaria svizzera, dopo Zurigo e Ginevra. Oggi le Istituzioni pubbliche e private sono tuttavia consapevoli di dover affrontare con decisione i nodi posti dalle trasformazioni in atto nei mercati finanziari: la loro globalizzazione e le conseguenze derivanti da un contesto europeo e internazionale in continua evoluzione. La nascita dell'Euro ha spinto il Franco svizzero a diventare una moneta di diversificazione, spogliandosi in parte dell'abito tradizionale di moneta di rifugio soggetta a forti escursioni legate a turbolenze economiche e politiche che hanno origine fuori dalla Svizzera. Un Franco più importante all'interno delle aree monetarie, una moneta più protetta dal rischio di repentine rivalutazioni, o svalutazioni concorrenziali, e quindi più stabile, spiega il crescente interesse verso la piazza finanziaria di Lugano da parte di banche estere. L'afflusso di capitali va di fatto aumentando proprio grazie alla prospettiva di un Franco più importante come moneta di diversificazione. Se si aggiunge l'impatto psicologico esercitato da questo fattore sulla clientela appartenente all'area dell'Euro, diventa comprensibile la conseguente tendenza a ricalibrare le proprie posizioni in favore di un Paese che è al di fuori dell'Unione Monetaria. È probabile che osservando la piazza finanziaria di Lugano si assista ad una maggior crescita delle attività di investimento rispetto a quelle del credito e tuttavia l'ottimismo diffuso tra gli operatori di questo sistema non deriva soltanto dalla posizione del Franco svizzero nei confronti delle altre monete. Ciò su cui il settore può contare è la presenza di un terziario avanzato diffuso sul territorio e sostenuto da una formazione professionale di livello in costante ascesa. Si pensi al Centro di Studi Bancari dell'Associazione Bancaria Ticinese, alla nuova Università della Svizzera Italiana, alla Scuola universitaria professionale (SUPSI) che cura gli aspetti della ricerca applicata e del trasferimento delle conoscenze tecniche e pratiche all'economia produttiva. La presenza di una trasformazione del tessuto economico e della cultura che lo sostiene, come quella alla quale si è potuto assistere negli ultimi dieci anni in Ticino, prelude ad un'ulteriore crescita dei servizi finanziari. Le condizioni necessarie ad una crescita qualificata dell'economia del territorio sono presenti e il settore vi partecipa attivamente. Attualmente (dati al 31.12.2005) la piazza bancaria ticinese è costituita dalla seguente struttura: Istituti 3 Banche cantonali Grandi banche 2 Banche Raiffeisen 1 Banche commerciali e di gestione 6 Banche borsistiche 18 Altri istituti 1 Banche in mano straniera 42 Succursali banche straniere 4 Banchieri privati 2 Totale 79 Sportelli* 23 44 44 16 21 1 55 3 1 208 Personale 543 2170 506 877 1391 3 2130 10 20 7650 *) unicamente gli sportelli con al minimo un collaboratore a tempo pieno. Fonti: ABT, BNS. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: ASSOCIAZIONE BANCARIA TICINESE TRANSLATION IN FR: Associazione Bancaria Ticinese Née à Lugano en 1920 dans le but d’élargir la collaboration entre les banques et de régler à travers des accords et des conventions leurs différentes activités, l'Associazione Bancaria Ticinese (ABT)4 poursuit aujourd’hui l’objectif de « sauvegarder et défendre l’image de la place financière tessinoise, ainsi que les intérêts et les droits de ses membres dans le domaine cantonal, à l’exception de toute activité commerciale. » En particulier, elle se propose de : promouvoir la place financière et son image en y impliquant les autres participants (gérants de patrimoines, sociétés fiduciaires, assureurs, avocats d’affaires et autres) et leurs associations gérer l’information et la communication sur les thèmes qui concernent l’activité de l’ABT de façon objective et efficace faciliter les relations entre les membres et discuter de toutes les questions se référant aux objectifs de l’ABT établir des normes pour la coordination des activités d’intérêt commun collaborer à l’application des directives promulguées au niveau national promouvoir la formation et le perfectionnement professionnel à travers le Centre d’Etudes Bancaires (Centro di Studi Bancari : www.csbancari.ch) participer aux travaux de préparation de lois et conventions cantonales dans le cadre de procédures de consultation sensibiliser les autorités aux problèmes particulièrement importants concernant le monde bancaire. Le développement et l’affirmation internationale de la place financière de Lugano remonte au Second après-guerre, notamment aux années ’60 et ’70. La position géographique de Lugano, les garanties de stabilité économique et de paix sociale qu’offrait la Suisse, ainsi que la situation institutionnelle particulière de l’Italie voisine, avaient en fait rendu possible, grâce à l’afflux de capitaux considérables, la formation d’un marché financier important. Ces conditions favorables ont permis la croissance et la diversification du secteur bancaire et financier en général. Lugano est aujourd’hui cotée comme la troisième place financière suisse, après Zurich et Genève. Aujourd’hui, les Institutions publiques et privées sont toutefois conscientes de devoir faire face avec décision aux problèmes posés par les transformations en cours dans les marchés financiers : leur globalisation et les conséquences dérivant d’un contexte européen et international qui évolue continuellement. La naissance de l’Euro a poussé le Franc suisse à devenir une monnaie de diversification, se dépouillant en partie de l’habit traditionnel de valeur de refuge sujette à de fortes fluctuations liées aux turbulences économiques et politiques qui prennent leur origine en 4 N.d.Tr.:Association Bancaire Tessinoise dehors de la Suisse . Un Franc plus important à l’intérieur des zones monétaires, une monnaie plus protégée du risque de réévaluations soudaines, ou de dévaluations concurrentielles, et donc plus stable, explique l’intérêt croissant pour la place financière de Lugano de la part de banques étrangères. L'afflux de capitaux est, en fait, en train d’augmenter justement grâce à la perspective d’un Franc plus important comme monnaie de diversification. Si l’on y ajoute l’impact psychologique exercé par ce facteur sur la clientèle appartenant à la zone Euro, la tendance conséquente à réajuster ses propres positions en faveur d’un pays qui n’appartient pas à l’Union Monétaire devient compréhensible Il est probable qu’observant la place financière de Lugano, l’on assiste à une plus forte croissance des activités d’investissement par rapport à celles concernant le crédit. Cependant, l’optimisme diffus parmi les opérateurs de ce système ne dérive pas seulement de la position du Franc suisse par rapport aux autres monnaies. Ce secteur peut compter, surtout, sur la présence d’un tertiaire avancé, étalé sur le territoire et soutenu par une formation professionnelle de toujours plus haut niveau. Il n’y a qu’à penser au Centre d’Etudes Bancaires de l'Associazione Bancaria Ticinese, à la nouvelle Université de la Suisse Italienne, à l’Ecole universitaire professionnelle (Scuola universitaria professionale - SUPSI) qui soigne les aspects de la recherche appliquée et du transfert des connaissances techniques et pratiques à l’économie productive. La présence d’une transformation du tissu économique et de la culture qui le soutient, comme celle à la quelle on a pu assister au cours des dix dernières années dans le Tessin, annonce une croissance ultérieure des services financiers. Les conditions nécessaires à une croissance qualifiée de l’économie du territoire sont présentes et ce secteur y participe activement. Actuellement (données relatives au 31.12.2005), la place bancaire tessinoise est constituée selon la structure suivante: Instituts Banques cantonales 3 23 Grandes banques 2 Banques Raiffeisen 1 44 Banques commerciales et de gestion Banques boursières 18 21 Autres instituts 1 Banques étrangères 42 55 Succursales banques étrangères 4 3 Banquiers privés 2 Total 79 Agences* 543 44 506 6 16 1391 1 2130 10 1 208 Effectifs 2170 877 3 20 7650 *) uniquement les agences avec au minimum un collaborateur à plein temps. Sources: ABT, BNS. Pour des informations ultérieures, s’adresser à: ASSOCIAZIONE BANCARIA TICINESE (…) SOURCE TEXT IN IT : Crediti incagliati: includono le intere esposizioni dei clienti che si trovano in temporanea situazione di difficoltà (finanziaria, patrimoniale, gestionale o connessa ad avversi cicli congiunturali), situazione che prevedibilmente potrà essere rimossa in un congruo periodo di tempo. In conformità a quanto stabilito dalle istruzioni di vigilanza, un credito a breve è classificato come incagliato quando si ritiene che il debitore stia attraversando una fase di temporanea e reversibile difficoltà finanziaria o economica. Un credito a medio o lungo termine è classificato come incagliato a seguito del mancato pagamento di due o tre rate semestrali, a seconda che la durata originaria del finanziamento sia inferiore o superiore a tre anni, e purché l’ammontare complessivo dei pagamenti scaduti (comprensivi di capitale ed interessi) rappresenti almeno il 20% della esposizione creditizia totale del cliente, indipendentemente dall’esistenza di garanzie personali o reali; TRANSLATION IN FR: Crédits bloqués: ils incluent l’ensemble des dettes non amorties des clients qui se trouvent dans une situation de difficulté (financière, patrimoniale, de gestion, ou liée à des cycles conjoncturels défavorables), situation que l’on estime pouvoir se résoudre en une période de temps remarquable. Conformément à ce qu’établissent les instructions de surveillance, un crédit à court terme est défini bloqué lorsqu’on estime que le débiteur est en train de traverser une phase de difficulté financière, ou économique, temporaire et réversible. Un crédit à moyen ou à long terme est défini bloqué à la suite du défaut de paiement de deux ou trois termes semestriels, suivant que la durée originelle du financement soit inférieure ou supérieure à trois ans et pourvu que le montant global des dettes échues (comprenant le capital et les intérêts) représente au moins 20% de toute la dette non amortie du client, indépendamment de l’existence de garanties personnelles ou réelles; FUSION DE SOCIÉTÉS (COMPANIES): Source text in Italian : 3 1) quanto ad Euro 350 000,OO (trecentocinquantamila/OO) contestualmente alla stipula dell'atto di cessione ("data di cessione") a Fiamminvest del 35% delle azioni della Società, cessione che dovrà avvenire entro e non oltre il 30 04 2007 presso il notaio (in Nizza) indicato da Fiamminvest; la suddetta somma sarà versata tramite bonifico bancario presso il c/c n..... banca....... a favore di Lomer ; Translation in French : 3 1) quant à 350 000, 00 (trois cent cinquante mille) euros au moment de la signature de l'acte de cession ("date de cession") à Fiamminvest de 35% des actions de la Société, cession qui devra se faire avant le 30 04 2007 (date limite) auprès du cabinet du notaire (à Nice) indiqué par Fiamminvest; la somme susdite sera versée moyennant mandat bancaire sur le compte n. .... de la banque..... au nom de Lomer; TOURISM Source text in EN: After all, that’s what Citrawarna is all about. This fascinating showcase of culture, craft and food will keep your delegates mesmerised. Also known as “Colours of Malaysia,” it is a spectacular event that highlights the various ethnic groups of our country—their elaborate costumes, intricate dances, charming traditional music, delicate handicraft, and of course, their cuisine which will have you coming back for more. TRANSLATION IN FR. : Après tout, c'est l'essence de Citrawarna . Cette fascinante vitrine de culture, artisanat et cuisine va hypnotiser vos délégués. Connu également sous le nom de "Couleurs de la Malaisie", c'est un évènement spectaculaire qui qui souligne la variété de groupes ethniques de notre pays - leurs costumes élaborés, leurs danses complexes, leur musique traditionnelle captivante, leurs objets d'artisanat délicats, et, naturellement, leur cuisine qui vous fera revenir pour plus encore. SOURCE TEXT IN EN: Home Page welcome to Hotel Windsor Suites Bangkok Web Site. Our concept is to offer twice the value and twice the hotel for less than expected. Each of our suites has been remarkably furnished with meticulous attention to detail and 'double features'. The Hotel Windsor Suites Bangkok is the first all-suites Hotel in the Asia Pacific Region TRANSLATION IN FR: Page d’accueil Bienvenue sur le site web d’ Hotel Windsor Suites Bangkok. Notre objectif est celui d’offrir le double de la valeur et deux fois l’hébergement pour moins de ce qu’on pourrait s’attendre. Chacune de nos suites a été remarquablement meublée, avec une attention méticuleuse pour les détails et les ‘caractéristiques dédoublées’. L’ Hotel Windsor Suites Bangkok est le premier parmi les hôtels offrant exclusivement des suites dans la Région du Pacifique asiatique. ADVERTISING: SOURCE TEXT IN IT: L'ARIA BUONA O TE LA INVENTI O SCEGLI SOFIMA. Fai entrare in auto una boccata d'aria pura! I nuovi filtri abitacolo SOFIMA, antipolvere e antipolline, sono in grado di purificare perfettamente l'aria prima che questa entri nella vettura, garantendo un ambiente sano e confortevole. Sofima inoltre offre un'ampia gamma di prodotti, capace di coprire la gran parte del parco circolante di autovetture. Scegliere Sofima significa quindi non solo avere un prodotto di qualità da primo impianto, ma anche poter contare su un servizio puntuale e completo. TRANSLATION IN FR.: INVENTEZ L’AIR PROPRE OU CHOISISSEZ SOFIMA. Faites entrer une bouffée d’air pur dans votre auto! Les nouveaux filtres pour l’habitacle SOFIMA, antipoussière et antipollen, sont en mesure de purifier parfaitement l’air avant qu’il n’entre dans la voiture, garantissant ainsi une atmosphère saine et confortable. SOFIMA offre, en outre, une vaste gamme de produits, capable de couvrir une grande partie du parc automobile en circulation. Choisir SOFIMA, c’est donc non seulement avoir un produit de qualité à la première installation, mais aussi pouvoir compter sur un service ponctuel et complet. Original in EN: You’re not a whisky snob. You’re not obsessed with fancy labels and blends. You’re not a poser. Quite the opposite. You want real tastes without the fuss and show. Jameson has an honest, smooth taste. Powerful but inviting, just like the Irish. It’s the one thing in life you can rely on for instant straightforward pleasure. Translation in IT: Non sei uno snob. Non sei ossessionato dalle etichette e dalle miscele di lusso. Non sei uno che si mette in mostra, anzi, sei il contrario. Vuoi sapori veri, senza fronzoli e senza eccessi. Jameson ha un sapore autentico e raffinato. Forte, ma invitante, proprio come gli Irlandesi. E' quella cosa della vita su cui puoi sempre contare per un piacere diretto ed immediato. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ FORESTRY MANAGEMENT Source text in EN: Despite regional efforts to facilitate communication and coordinate investment in the management of Congo Basin forests, there is still confusion over who is doing what with regards to the development of standards and systems certifying the legality of timber production, support programs to stepwise approaches to sustainable forest management (SFM) certification and the generation of information about the status of concession operations across the sub-region. TRANSLATION IN FR. : Malgré les efforts régionaux pour faciliter la communication et coordonner les investissements pour la gestion des forets Basin au Congo, la confusion règne encore sur qui fait quoi par rapport au développement des standards et des systèmes certifiant la légalité de la production de bois, des programmes de soutien pour une approche progressive à la certification de gestion de forets soutenable (SFM) et à la génération d'informations sur le statut des opérations de concession dans les sous-régions. N.:B.: Many other translations in this field, from Italian into French/ French into Italian, for La Revue Forestière de France and for the Università degli Studi di Firenze are described in my C.V. ENVIRONMENT: SOURCE TEXT IN EN: Indoor and outdoor airborne pollutants are important factors in the allergy epidemic, with a defined link between the increase in air pollution and the prevalence of allergic diseases. Air pollution does not only irritate the airways, it has also been shown to make allergens like pollen more aggressive. TRANSLATION IN FR.: Les polluants en suspension à l’extérieur comme à l’intérieur sont des facteurs importants dans l’allergie épidémique, avec un lien précis entre l’augmentation de la pollution de l’air et la prépondérance des maladies allergiques. La pollution de l’air n’irrite pas seulement les voies respiratoires, il a été démontré qu’elle rend plus agressifs des allergènes comme le pollen. SOURCE TEXT IN IT: Quest’anno inoltre, la sezione dedicata ai Parchi - territori che sempre di più, e non solo nel Delta del Po, sono motivati ed interessati ad avviare contatti per strutturare percorsi fluviali, per acquistare piccole imbarcazioni, per allestire approdi o banchine - sarà arricchita anche dalla presenza dei Parchi Balcanici, motivati a creare una rete tra le aree dell’Adriatico, attraverso un progetto che vede nella nautica e nel turismo fluviale un “filo rosso” concreto di unione tra i territori. TRANSLATION IN FR.: Cette année, la section consacrée aux Parcs - des territoires situés non seulement dans le Delta du Pô, qui sont toujours plus motivés et intéressés à prendre des contacts afin de structurer des parcours fluviaux, d’acheter de petites embarcations et d’aménager des lieux d’abordage et des quais – sera enrichie également par la présence des Parcs Balkaniques, décidés à créer un réseau reliant les différentes zones de l’Adriatique, moyennant un projet qui considère les sports nautiques et le tourisme fluvial comme un « fil rouge » concret d’union entre les territoires. BOTANICS: Source text in EN: The peat used completely satisfies the severe quality requirements and can only be found in a few places worldwide. The long fibre structure makes the peat much lighter, which adds considerable aeration to the substrate. Tranlation in IT: La torba usata riempie completamente i severi requisiti di qualità e sono rari i luoghi del mondo in cui può essere reperita. La lunga struttura della fibra rende la torba molto più leggera, cosa che aggiunge una notevole ventilazione al substrato. MEDICINE: SOURCE TEXT IN EN: Tumors A tumour (growth) is defined as an abnormal new formation of tissue, which, through continued growth, no longer conforms to the ordered system of the body. In structure the tumour is often similar to normal tissue, but it can also present a different histological (cellular) form compared with its surroundings. Tumours can occur in nearly all tissue of the human body and in varying forms; as a defined nodule or as an extensive infiltration within an organ or on its surface. EN/IT: Tumori Un tumore (proliferazione) si definisce come una nuova ed anormale formazione di tessuto che, a causa della sua crescita continua, non risulta più conforme al sistema organizzato del corpo. Per la sua struttura, il tumore è spesso simile ad un tessuto normale, ma può anche presentare una forma istologica (cellulare) diversa, rispetto a quelle circostanti. I tumori si possono manifestare in quasi tutti i tessuti del corpo umano e sotto varie forme; come un nodulo ben circoscritto o come un'infiltrazione estesa in un organo o sulla sua superficie. EN/FR: Tumeurs Une tumeur (prolifération) se définit comme une nouvelle et anormale formation de tissu qui, à cause de sa croissance continue, ne se révèle plus conforme à la structure organisée du corps. Par sa structure, la tumeur est souvent semblable à un tissu normal, mais il peut également assumer une forme histologique (cellulaire) différente, en comparaison avec celles qui l'entourent. Les tumeurs peuvent se manifester dans presque tous les tissus du corps humain et sous de différentes formes; comme un nodule très circonscrit, ou comme une infiltration étendue dans un organe ou sur sa surface. MEDICINE - ODONTOLOGY SOURCE TEXT IN IT: LA RICERCA IN IMPLANTOLOGIA PROTESICA La ricerca scientifica in odontoiatria, come in qualsiasi altro settore della medicina, è imprescindibile dalla evoluzione della stessa disciplina. In particolare negli ultimi anni l’attività scientifica ha trovato nel campo dell’implantoprotesi un terreno ricco di applicazioni di ricerca e di clinica. Esperienze al F.E.M. hanno permesso di simulare e confrontare il comportamento biomeccanico in protesi implantare di diversi materiali per rivestimento estetico, analizzando anche i differenti disegni di geometria marginale. Lo stesso è stato valutato con studi di tipo fotoelastomerico. La possibilità di analizzare al m.o. sezioni microtomiche di chiusure marginali protesiche realizzate in differenti materiali da ricostruzione e con differenti tecnologie, ha consentito agli operatori del settore di definire il livello di precisione marginale ottenibile coi suddetti materiali e metodiche. Il tutto a favore di un alto livello di predicibilità delle riabilitazioni protesiche implantari e non. TRANSLATION IN EN: RESEARCH IN PROSTHETIC IMPLANTOLOGY Scientific research in odontology, as like in any other field of medicine, cannot be disregarded from the evolution of the same discipline. In particular, in more recent years, scientific studies have discovered an area rich in research and clinical applications within the field of prosthetic -implant. The experience at F.E.M. has allowed to simulate and confront the biomechanical behavior in prosthetic implants of different materials for aesthetic covering, analyzing also different geometrical margin designs. The same was valued with studies of photoelastomeric types. The possibility to analyze microtomic sections of prosthetic marginal closures realized in different reconstruction materials and with diverse technology has allowed the operator in the field to define the level of marginal precision obtainable with the so called materials and methods. All is in favour of a high level of predictability of prosthetic implant rehabilitation and non. SOURCE TEXT IN IT: Approccio al paziente pedodontico L'approccio diagnostico e terapeutico al paziente pedodontico presenta aspetti di peculiarità sotto il profilo etico e deontologico che lo differenziano da quello dell'adulto, anche e soprattutto per problematiche di carattere psicologico e giuridico legate all'età. Secondo vari psicologi la reazione al dolore riconosce nell’apprendimento una componente fondamentale. M.H. Erickson scompone il dolore in tre parti fondamentali: passato, presente, futuro. Tutto ciò aiuta a capire la variabilità delle reazioni future al dolore. L’odontoiatra entra a far parte del vissuto del bimbo e come tale deve fare in modo che ogni approccio con le terapie sia meno traumatico possibile. Le impostazioni più innovative di approccio ludico alle cure dentistiche cominciano dalla sala d’attesa, srutturata per poter ospitare genitori a figli, con arredi e attrezzature dedicate. L’ambiente clinico, viene strutturato in un unico “open space” per poter operare contemporaneamente su diverse unità operative odontoiatriche al fine di rinforzare il modello positivo e stimolare lo spirito di emulazione dei pazienti meno collaboranti con l’osservazione di altri bambini sottoposti a cure odontoiatriche. Sempre all’interno dell’ambiente clinico un sistema audio-video trasmette cartoni animati e filmati educativi. L’utilizzo di metodiche minimamente invasive, quali sorgenti laser, e l’attenzione costante verso la prevenzione e l’educazione dei piccoli pazienti e dei genitori porta alla diminuzione delle terapie invasive e quindi potenzialmente dolorose, a vantaggio di quelle preventive. In questo ambito, vengono proposte le tecniche operative applicate alle diverse aree cliniche dell’Odontoiatria Pediatrica, con particolare riferimento alle problematiche legate ai traumi e a patologie sistemiche. TRANSLATION IN EN: Approach to the deontologist patient The diagnostic and therapeutic approach to the deontologist patient presents peculiar aspects under the ethical and deontological profile which differentiate it from that of an adult, and most of all for the psychological and judicial character linked with age. According to various psychologists, the reaction to pain recognizes in the learning a fundamental component. M.H. Erickson divided pain in three fundamental parts: past, present, future. Everything which helps to understand the variability of future reactions to pain. The orthodontic becomes a part of the life of a child and as such, has to make sure that every approach with therapies is as less traumatic as possible. The more innovative ways to a playful approach to cures begins in the waiting room, structured to welcome children and parents , with proper furniture and instruments . The clinical environment is structured as an “open space” to be able to operate at the same time upon different operative units with the intent to reinforce a positive model and stimulate the spirit of patients who are less cooperative through the observation of children who undergo orthodontic cure. To assist in this environment, audio – video system which transmits cartoons and educational films should be present. The use of minimal invasive methods such as laser and the constant attention towards prevention and education to both parents and children, reduces the reduction of invasive therapy and as a consequent, painful therapy. In this area, operative applied techniques are proposed in different clinical areas of Pediatric Dentistry, with particular reference to problems linked to trauma and systemic pathologies. SOURCE TEXT IN IT: Laser terapia in Maxillo Odontostomatologia La tecnologia laser è oramai parte della moderna strumentazione Maxillo Odontostomatologica. Inoltre l'introduzione di nuove lunghezze d'onda adatte alla Maxillo Odontostomatologia rende possibile eseguire numerosi interventi chirurgici, restaurativi ed estetici sia sui tessuti molli che sui tessuti duri dell'apparato maxillostomatognatico. II laser a Diodi, estremamente compatto e versatile permette trattamenti ablativi, escissionali e plastici sui tessuti molli. Questo laser, apre nuove ed interessantissime prospettive per i trattamenti degli inestetismi del cavo orale e delle patologie della bocca. TRANSLATION IN EN: Laser therapy in Maxillo Odontostomatology Laser technology is by now part of the modern instrumentation used in Maxillo Odontostomatlogy. Furthermore the introduction of new wave lengths adapted to Maxillo Odontostomatlogy, make it possible to carry out numerous surgical restorative and aesthetic interventions in both soft and hard tissue with the use of the maxillo-stomatognatic apparatus. The Diodi laser, extremely compact and versatile allows for abrasive, exsected and plastic treatments on soft tissue. This laser opens new and extremely interesting prospects for the treatment of oral cavity blemishes and oral pathologies. The author, after presenting the specific characteristics of the machine, he will present clinical cases with a final discuusion regarding these cases. SOURCE TEXT IN IT: I° convegno regionale S.I.M.O. in Puglia : L'Odontoambulanza va a Taranto Si è svolto a Taranto, il 24 novembre, il Convegno "Maxillo Odontostomatologia essenziale", organizzato dalla S.I.MO in collaborazione con la A.I.O. Puglia, che ha riscosso un notevole successo. I numerosi partecipanti hanno assistito ad interessantissime relazioni di illustri professionisti giunti da tutta Italia.Moderati dai Prof. Mario Capogreco e……. i Professori Francesco Cianfriglia, Gianfranco Favia, Giuseppe Marzo, Alessandro Nisio, Mauro Orefici hanno esposto argomenti di interesse attuale per la professione odontoiatrica, dalla prevenzione delle neoplasie orali alla chirurgia piezoelettrica, dalla rigenerazione guidata all'implantoprotesi. L'apertura dei lavori congressuali è stata affidata al prof. Mauro Orefici, Presidente nazionale S.I.M.O., e al prof. Gerhard K. Seeberger, Presidente nazionale A.I.O. Il grande successo dell'evento è da attribuirsi sicuramente all'instacabile attività del dott. Alessandro Lacarbonara di Martina Franca, referente per la S.I.M.O per la Regione Puglia, che ha curato non solo la coordinazione scientifica ma anche l'organizzazione generale del congresso nei minimi dettagli. Ma il vero centro d'attrazione del convegno è stata la presenza a Taranto di una Odontoambulanza, che la S.I.MO. ha trasferito per l'occasione nella splendida città pugliese La vettura è stata collocata dinanzi la sala congressi, dove è stata presentata ai congressisti. Il Dott. Sileo e il dott. Stanzione hanno visitato numerosi Pazienti sulla Odontoambulanza, distribuendo anche a Taranto materiale informativo sulla prevenzione delle malattie della Bocca e soprattutto di prevenzione oncologica stomatologica. TRANSLATION IN EN: The 1st Regional S.I.M.O. Convention in Puglia: The Odontoambulance goes to Taranto On November 24 2007, The “Essential Maxillo Odontostomatolgic” Convention was held in Taranto, organised by S.I.M.O. , in collaboration with A.I.O. Puglia, which resulted with great success. The numerous participants assisted in very interesting reports from renowned professionals united together from allover Italy. The moderators from Professor Mario Capogreco and........ Professors Francesco Cianfriglis, Gianfranco Favia, Giuseppe Marzo, Alessandro Nisio, Mauro Orefici addressed interesting actual topics in the odontologic profession from oral neoplasia prevention to piezoelettric surgery, from regeneration guided to implant-prosthesis. The opening of the congressional works was given to Prof. Mauro Orefici, National President of S.I.M.O., and to Prof. Gerhard K. Seeberger, National President of A.I.O. The overwhelming success of the event is attributed to the tirelessness work of Dr. Alessandro Lacarbonara of Martina Franca, referent of S.I.M.O. for the Puglia Region, who not only organized the scientific coordinations but also the general administration of the convention down to the minimal details. But the centre of attention of the convention was the Odontoambulance that S.I.M.O. transferred to Taranto, in the beautiful Puglia region for the occasion. The vehicle was situated in front of the convention hall where it was presented to the members of the congress. Dr. Sileo and Dr. Stanzione visited many Patients on board the Odontoambulance, distributing information on prevention of Mouth diesease and above all on oncologic stomatologic prevention. MEDICAL INSTRUMENTS/TOOLS/MACHINERY/TECHNICAL TRAINING : SOURCE TEXT IN EN: DESIGN CONTROL REGULATIONS FOR MEDICAL DEVICE MANUFACTURERS Course description: This course introduces the learner to FDA design control regulations by providing basic information about the key procedures followed during the design and development of a product. The design plan requires documentation of training, planning validation, design transfer and changes, formal review, a design history file, and human factors. TRANSLATION IN FR.: REGLEMENTATION DU DESIGN POUR LES FABRICANTS D'INSTRUMENTS MEDICAUX Description du cours: Ce cours explique à l'apprenant la réglementation du design FDA en lui fournissant les informations fondamentales sur les procédures de base à suivre pour le design et le développement d'un produit. Le plan de design requiert la documentation de la formation, la validation du plan, le transfert et les changements de dessin, une révision protocolaire, un historique du dessin ainsi que des facteurs humains. SOURCE TEXT IN EN The TOPCON OMTE-1 Opthalmometer for two position measurement The TOPCON OMTE-1 Opthalometer (JAVAL – Schiotz Type) is an excellent instrument for those who prefer two position measurement. It uses a very sophisticated optical system, which guarantees the best examination quality and a high performance of the instrument. The TOPCON OM-4 Ophthalmometer (Sutcliff Type) is a compactly designed and easy to use professional instrument providing precise objective measurements of the corneal radius of curvature of both cornea and contact lenses. Topcon Europe Medical distributes trial lens sets from the Italian manufacturer C.I.O.M. These lenses offer you a high quality in optics and use. C.I.O.M, an ISO9002 certified company offers you a wide range of lens sets. Topcon has taken a number of these sets in their product portfolio. The selected material is a guarantee for a long live use. The lenses are made in Optical glass with a refractive index of 1.523. Spheres are 22 mm, Cylinder and prism respectively 22mm and 18mm. The Geometric centre’s are coinciding with the optical centre. Rims are made of Nylon 6 mm by 38 mm and are in two colors red and green indicating minus and plus range. Trays are made of beach wood and coated with varnish. Smallest portable case with a 90 lens set. Spheres are in 17 pairs of plus and minus. 101/ M mini set A wooden case with a 158 lens set. The Ultimate Choice in Cutting-Edge Technology for Fast, High-Precision Accuracy and Unmatched Quality Finished Lenses.The ALE-5100 Series implements the latest advancements in lens processing technology. Improved features such as high speed processing, Diamond-LusterTM polishing for rimless and beveled lenses, high precision frame tracing and individual cycle and processing settings for the different lens materials. The ALE-5100 Series offer all the features the most demanding eyecare professional expects to provide and the highest quality finished product with today's latest lens materials and coatings. TRANSLATION IN FR.: L’ophtalmomètre TOPCON OMTE-1 pour deux positions de mesure L’ophtalmomètre TOPCON OMTE-1 (JAVAL –Type Schiotz) est un instrument excellent pour ceux qui préfèrent deux positions de mesure. Il utilise un système optique très sophistiqué , qui garantit la meilleure qualité d’examen et une haute performance de l’instrument. L’ophtalmomètre TOPCON OMTE-4 (Type Sutcliff) est un instrument professionnel au design compact, facile à utiliser, qui permet de mesurer des objectifs précis du rayon de courbure cornéen des deux cornées et des verres de contact. Topcon Europe Medical distribue les séries de boîtes d’essai de verres fabriqués par la société italienne C.I.O.M. Ces verres de contact offrent une haute qualité d’optique et un grand confort d’utilisation. C.I.O.M, une société certifiée ISO9002 vous propose une vaste gamme de séries de verres de contact. Topcon a choisi un certain nombre de ces séries parmi leurs produits. Le matériel sélectionné garantit une utilisation de longue durée. Les verres sont fabriqués en verre optique dont l’indice de réfraction est de 1.523. Les sphères ont un diamètre de 22 m m , le cylindre et le prisme de 22 m m et de 18 m m, respectivement. Les centres géométriques coïncident avec le centre optique. Les cercles sont en nylon, ils mesurent 6m m/38 m m et sont fabriqués de deux couleurs, rouge et vert, pour reconnaître la gamme de verres positive de la gamme négative. Les plateaux sont en bois de hêtre et sont vernis. La plus petite valise portable contenant une série de 90 lentilles. Il y a 17 paires de shères pour les verres positifs et les négatifs. 101/ M mini set Une valise en bois contenant une série de 158 verres. Le choix ultime dans la technologie d’avant-garde de produits de haute précision, dont la finition et la qualité des verres sont incomparables. La gamme ALE-5100 implémente les derniers progrès dans la technologie de fabrication des verres de contact. Les caractéristiques de ces produits ont été améliorées, telles que la vitesse élevée de fabrication, le polissage Diamond-LusterTM pour verres bisautés et sans monture, la haute précision de traçage de la bordure et la personnalisation des cycles de fabrication dans l’adaptation aux différents matériaux des verres. La gamme ALE-5100 offre toutes les caractéristiques qui peuvent répondre aux professionnels les plus exigeants et la qualité la plus élevée de produits finis avec les tout derniers matériaux et finitions de verres d’aujourd’hui. PHARMACY SOURCE TEXT IN IT: DOSAGGIO CONSIGLIATO Per un corretto utilizzo alimentare si consiglia l’assunzione di 2-3 cucchiai da tavola al giorno, preferibilmente prima dei pasti. PROPOLI BIMBI può essere assunto tal quale o, se si desidera, si può diluire il preparato in poca acqua o altra bevanda (tè, latte, camomilla, succo, etc.) TRANSLATION IN FR.: DOSAGE CONSEILLÉ Pour un emploi alimentaire correct, l’absorption de 2 à 3 cuillers à soupe par jour est conseillée, avant les repas de préférence. PROPOLI ENFANTS peut être pris tel quel ou, si on le préfère, la préparation peut être diluée dans un peu d’eau ou dans une autre boisson (thé, lait, camomille, jus de fruits, etc.) MULTIMEDIA /COMMUNICATION TOOLS SOURCE TEXT IN EN: There are several types of devices that can play DVDs in a household, such as a computer with a DVD drive, a gaming console that can also play DVDs, a portable DVD player, and a DVD player that connects to a television. Do you or does anyone in your household have any device that can play DVDs? TRANSLATION IN IT.: Esistono vari dispositivi per leggere un DVD in una famiglia, come un computer con un lettore DVD, una consolle di giochi che può anche leggere dei DVD, un lettore DVD portatile, ed un lettore DVD collegato al televisore. Lei possiede, o qualcuno nella sua famiglia possiede un apparecchio che può leggere dei DVD? TRANSLATION IN FRENCH: Il existe de nombreux dispositifs pour lire un DVD en famille, tels qu’un ordinateur avec un lecteur DVD, une console de jeux qui peut également lire des DVD, un lecteur DVD portable et un lecteur DVD branché à un poste de télévision. Est-ce que vous, ou l'un des membres de votre famille, possédez un appareil qui peut lire un DVD? PC, VIDEO-GAMES Action and adventure game for mobile phones SOURCE TEXT IN FRENCH: Mode "Glisse" Surfez le plus vite possible vers la fin du niveau en évitant les obstacles ! Restez sur la vague pour ne pas perdre de vitesse ! Mode "Course" Parvenez à la fin du niveau en parcourant une course palpitante truffée d'obstacles en tout genre ! "Mini-jeu Chariot" Foncez à toute allure sur les rails, mais attention aux trous ! Changez de wagon au bon moment pour ne pas tomber ! Une bonne récolte de pommes vous récompensera ! TRANSLATION IN ITALIAN: Modalità "Scivolo" Naviga il più velocemente possibile verso la fine del livello evitando gli ostacoli! Rimani sull'onda per non perdere velocità! Modalità "Corsa" Raggiungi la fine del livello attraverso una corsa eccitante piena zeppa di ostacoli di ogni genere! "Mini-gioco Carrello" Fila a tutta birra su questi binari, ma attento ai buchi! Cambia vagone al momento giusto, per non cadere! La ricompensa sarà un buon raccolto di mele! MACHINERY+MARKETING+COMMERCIAL : SOURCE TEXT IN IT : Wahaha è il più grande produttore di acque mineralizzate presente sul mercato cinese. Le sue origini risalgono al 1989, anno in cui Mr Qinghou fondò la Nutritional Food Factory, focalizzata sulla produzione di “Oral Liquid for Children”, una delle prime bevande probiotiche. Particolare curioso, questo colosso del beverage mondiale deriva il suo nome dalla combinazione delle due parole “Wa”, bambino, e “Ha-Ha”, il suono della sua risata. Dopo l’acquisizione della Hangzhou Food Factory (1991) e la fusione con tre aziende in Fulin (1994), Wahaha ha ulteriormente rafforzato le proprie posizioni attraverso una joint venture con il gruppo Danone (1996). Wahaha è un cliente storico di Simonazzi: risale al 1998 infatti il suo primo ordine per due linee di imbottigliamento di acqua e soft drinks. Il crescente successo di vendita ha in seguito indotto l’azienda a passare da linee flessibili per acqua e bevande gassate a impianti dedicati a specifici prodotti (CSD, acqua piatta) e, successivamente, a linee hot filling per tè e altri prodotti sensibili. Nel 2005, quando già negli stabilimenti di Wahaha erano installate trenta linee Simonazzi, la società ha deciso di esplorare il mondo del riempimento asettico, decidendo poi nel 2006 di acquistare da Sidel sei riempitici Veloce Hi in versione ultraclean. Questo nuovo modello di macchina, nato per rispondere a precise esigenze del cliente, deve la sua realizzazione a una stretta collaborazione tra Sidel e Wahaha. Grazie a Simonazzi Veloce Hi versione ultraclean, il gruppo è così in grado di imbottigliare, per la prima volta, una bevanda a base di frumento e mais a elevata viscosità. Le sei riempitrici hot fill “ultraclean” si avvalgono in parte della tecnologia asettica – gli isolatori, l’utilizzo di detergenti per la sterilizzazione delle superfici e dell’acido peracetico per la sterilizzazione delle bottiglie e delle capsule - e in parte di quella dell’hot filling – temperatura di riempimento a 90°C. Una combinazione, questa, che garantisce al cliente una sicurezza completa sulla qualità del prodotto e una sensibile riduzione delle bottiglie scartate. Alle prime due riempitrici, installate nel febbraio, sono seguite altre due nel mese di marzo. La fornitura sarà completa con le ultime riempitrici speciali, la cui consegna è prevista per aprile. L’importante ordine relativo alle sei riempitrici Veloce Hi ultraclean era accompagnato anche da quello per due Veloce Hi tradizionali, oggi già operative. TRANSLATION IN FR: Wahaha est le plus grand producteur d’eau minéralisées présent sur le marché chinois. Ses origines remontent à 1989, année où M. Qinghou fonda la Nutritional Food Factory, focalisée sur la production d’ « Oral Liquid for Children », l’une des premières boissons pro-biotiques. Un détail curieux : le nom de ce colosse de la boisson mondiale dérive de la combinaison des deux mots “Wa”, enfant, et , “Ha-Ha”, le bruit de son rire. Après l’acquisition de Hangzhou Food Factory (1991) et la fusion avec trois entreprises en Fulin (1994), Wahaha a renforcé ultérieurement ses propres positions à travers un joint-venture avec le groupe Danone (1996). Wahaha est un client historique de Simonazzi: c’est à 1998 que remonte sa première commande pour deux lignes d’embouteillage d’eau et de soft-drinks. Le succès des ventes croissant a, par la suite, poussé l’entreprise à passer de lignes flexibles/souples pour eau et boissons gazeuses à des équipements conçus pour des produits spécifiques (CDS, eau plate) et, successivement, à des lignes de hot filling pour thé et d’autres produits sensibles. En 2005, alors que dans les établissements Wahaha trente lignes Simonazzi étaient déjà installées , la société a décidé d’explorer le monde du remplissage aseptique, décidant par la suite, en 2006, d’acheter chez Sidel six remplisseuses Veloce Hi, version ultraclean. Ce nouveau modèle de machine, conçu pour répondre à des exigences précises du client, doit sa réalisation à une collaboration étroite entre Sidel et Wahaha. Grâce à Simonazzi Veloce Hi version ultraclean, le groupe est ainsi en mesure d’embouteiller, pour la première fois, une boisson à base de froment et de maïs à viscosité élevée. Les six remplisseuses hot fill “ultraclean” se servent, en partie, de la technologie aseptique – les isolateurs, l'emploi de détergents pour la stérilisation des surfaces et de l'acide peracétique pour la stérilisation des bouteilles et des capsules – et, en partie, de celle du hot filling – température de remplissage à 90°C. Une combinaison, celle-ci, qui garantit au client une sécurité complète par rapport à la qualité du produit et une réduction sensible des bouteilles de rebut. Aux deux premières remplisseuses, installées au mois de février, deux autres ont suivi, au mois de mars. La fourniture sera complétée par les dernières remplisseuses spéciales, dont la livraison est prévue pour avril. La commande la plus importante, relative aux six remplisseuses Veloce Hi ultraclean, était accompagnée d’une autre, pour deux Veloce Hi traditionnelles, déjà opérationnelles actuellement. ELECTRONICS-ELECTRICITY-DVD/CD/TV,ETC…. SOURCE TEXT IN IT: Energia Nuova Meravigliarsi come loro è semplice. Siamo andati in Brasile. Mio marito ed io volevamo adottare un bambino. Oltre due mesi di trafile, di carte, di visite: la burocrazia non ci è venuta incontro e le difficoltà economiche rendevano tutto ancora più difficile. Ogni giorno avevamo bisogno di sentire la nostra famiglia vicino, di avere conforto, appoggio. Eravamo soli in un paese straniero, con una lingua che non conoscevamo, e la voce dei tuoi cari è la migliore medicina per il cuore. Ma telefonare non era cosi semplice e soprattutto niente affatto economico e quindi non avevamo nemmeno la libertà di chiamare, di sentire qualcuno. Poi un giorno mi chiama mio nipote. "Zia chiama questo numero verde", mi ha detto. Era un numero verde Brasiliano. Non ci potevo credere... Ovunque mi trovassi, in una corriera per le strade di Sao Paulo oppure in una cabina telefonica vicino l'Albergo, mi bastava chiamare un numero verde ed ero in contatto con i miei cari. E senza spendere nulla... Rosi B. (Italia) Sono un rappresentante e sono spesso fuori per lavoro. Il telefono, tra contatti per il mio business e gli affetti familiari, è per me uno strumento a dir poco irrinunciabile. Si può dire che passo un terzo della mia giornata a telefono o al computer, e questo incideva non poco sul bilancio familiare. Con Telme ho risolto tutto. Non solo non mi preoccupo più delle spese telefoniche ma ho riacquistato una indipendenza che non immaginavo nemmeno potesse appartenere a chi deve essere sempre in contatto con il mondo. Non sono più schiavo di tariffe, operatori o offerte varie. Ovunque io mi trovi, indipendentemente se uso il mio PC, il mio cellulare o un banalissimo telefono pubblico, ho sempre la rete WoIP2 che mi da una mano! Grazie alla mia VSim. Sergey Z. (Russia) Io e il mio ragazzo ci conosciamo da 2 anni. Lui abita a 200km da Rennes e non è sempre facile vederci. Lo studio all’Università impegna quasi tutta la giornata e spesso mi manca tantissimo. Ma non potevamo rinunciare a vederci! Così abbiamo comprato entrambi una VSim Telme. Ora possiamo videochiamarci tutti i giorni anche se abbiamo due operatori diversi! In più mandiamo sms, chattiamo continuamente… Ed è tutto gratis! Siamo sempre in contatto, come se lui fosse sempre con me… Pauline F. (Francia) Attiva subito una V-Sim. Il sogno di ognuno di Noi è comunicare in piena libertà. Comunicare senza vincoli, senza limiti, senza barriere. Sentire la libertà di decidere in che modo comunicare, seguendo le proprie esigenze e le proprie necessità. Tutto questo non è sempre possibile. Almeno fino ad ora. Immaginate una tecnologia che vi permetta di comunicare in tutto il mondo, in qualsiasi momento e con qualsiasi dispositivo: CONNETTERE CHIUNQUE, SEMPRE, DOVUNQUE. Avete appena immaginato il WoIP2™… Ora provate ad immaginare uno strumento che renda tutto questo possibile, uno strumento che possa darvi finalmente la libertà di decidere COME comunicare, senza vincoli di operatore, senza vincoli di tariffe o di roaming. Quello che avete appena immaginato si chiama V-Sim, ed è la prima virtual sim WoIP2™. La rete WoIP2™ è l'unica rete inter-operatore al mondo ed è presente in oltre 60 paesi. Ovunque voi siate, la tecnologia WoIP2™ non vi lascerà mai soli, vi accompagnerà in ogni viaggio. Che siate immersi nello spirito folle di una metropoli oppure sulla cima più alta del mondo, WoIP2™ sarà sempre disponibile per farvi comunicare gratuitamente o a bassissimi costi in totale indipendenza dagli operatori locali. La Virtual Sim riesce a concretizzare la filosofia di comunicazione proposta dal WoIP2™, in un prodotto unico ed estremamente innovativo. Grazie a V-Sim, Telme si propone sul mercato della telefonia mobile e fissa con un sistema di comunicazione globale utilizzabile in qualsiasi parte del mondo con qualsiasi apparato di comunicazione in modo completamente indipendente dagli operatori telefonici locali. Infatti Virtual Sim WoIP2™ è attivabile su ogni telefono cellulare di qualsiasi marca, modello o generazione e prevede l'attivazione di tutti i servizi della rete WoIP2™, su Cellulare, PC e Telefono di casa. Che tu voglia chiamare, videochiamare, mandare sms, chattare, ascoltare i messaggi della tua segreteria…insomma se vuoi COMUNICARE, con la tua V-Sim puoi farlo in TOTALE LIBERTA’. Perché V-Sim ti rende libero di utilizzare i servizi della rete WoIP2™ scegliendo, in piena autonomia, il tipo di dispositivo o di servizio che più si addice alla circostanza oppure al tuo livello di utilizzo della tecnologia WoIP2™. Attivare una Virtual Sim WoIP2™ sul proprio cellulare significa entrare immediatamente in contatto con la rete WoIP2™ che consentirà in modo semplice ed immediato l’accesso ad un universo di servizi di comunicazione gratuiti e a basso costo offerti da questa incredibile tecnologia. Si potrà infatti decidere da subito in che modo accedere, dal più semplice a quello un po' più sofisticato, dal proprio cellulare piuttosto che dal telefono di casa o telefono pubblico, dal proprio Pc o dal proprio SmartPhone. Ma soprattutto, con la Virtual Sim WoIP2™ ottieni anche un “Virtual Number”, un vero e proprio numero raggiungibile da tutta la rete WoIP2™ di Telme o da qualsiasi rete telefonica, tramite i numeri “Direct Access” presenti in oltre 60 paesi in tutto il mondo. Con la Virtual Sim, Telme, oggi, realizza il sogno di una comunicazione globale, libera ed indipendente. IL MONDO DI V-SIM. Qualsiasi dispositivo tu stia utilizzando, la tua V-Sim ti permette di effettuare chiamate con la tecnologia WoIP2™ in modo semplice e veloce, lasciandoti decidere in piena libertà quale sistema utilizzare a seconda delle tue necessità. [+] SE VUOI UTILIZZARE V-SIM DAL TUO CELLULARE… Hai tre modalità per usare la tua V-Sim dal cellulare: Modalità Callback Direct Call: Per effettuare una chiamata in modalità “CallBack” basta chiamare uno dei numeri gratuiti Callback Telme e riagganciare dopo uno o due squilli: la chiamata non ha alcun costo, è totalmente gratuita. Dopo qualche secondo il tuo cellulare comincerà a squillare, a questo punto basterà rispondere e digitare il numero che si desidera chiamare, oppure digitare il numero corrispondente alla sua posizione nella rubrica della tua V-Sim. Se possiedi una connessione GPRS puoi utilizzare il Browser Internet del tuo telefonino. Questa modalità ti garantisce una rapida ed efficace selezione dei numeri da comporre, oltre che disporre della rubrica telefonica della tua Virtual Sim. Se possiedi un telefonino compatibile Java 2.0 ed una connessione GPRS, puoi scaricare direttamente sul tuo telefonino l'applicazione V-Sim e grazie alla gestione Direct Call Ng, potrai effettuare le tue Chiamate, SMS , e Conference Call, direttamente dal tuo cellulare, con possibilità di gestione diretta e dedicata della rubrica della tua Virtual Sim, invio Multiplo di SMS e Conference Call fino a 6 partecipanti. Per concludere, è possibile avviare una chiamata in modalità “CallBack” anche mandando un semplice SMS contenente il numero che desideri chiamare. Sarà poi la piattaforma WoIP2™ a richiamarti e a metterti in contatto con la persona desiderata. Modalità Direct Access: E' possibile effettuare una chiamata in modalità “Direct Access” semplicemente componendo dal tuo cellulare o da qualsiasi numero di rete fissa o pubblica, il numero “Direct Access” presente nell'elenco sulla confezione della tua V-Sim o nel libretto di istruzioni. Con Direct Access puoi raggiungere ed essere raggiunto da gli utenti Telme in tutto il mondo. Modalità 3G: Se possiedi un telefonino di ultima generazione (consulta l’elenco sul sito www.telme.sg oppure sul libretto d’uso della tua V-Sim) puoi effettuare e ricevere chiamate e videochiamate in modalità “3GVideoCall” utilizzando il collegamento GPRS/EDGE/UMTS/WiFi. TI basterà installar l’apposita applicazione sul cellulare ed un altro pezzo di WoIP2™ entrerà a far parte del tuo modo di comunicare. [+] SE VUOI UTILIZZARE V-SIM DAL TUO PC… La potenza e la versatilità della V-Sim e della tecnologia WoIP2™ possono essere disponibili direttamente sul tuo PC. E' possibile utilizzare tutte le funzioni di Chiamata, VideoChiamata, SMS, Conferenza, Chat, attraverso l'applicazione “DeskCall NG 2.0”, prelevabile direttamente dal sito internet www.telme.sg. Fai questo regalo al tuo PC! [+] SE VUOI UTILIZZARE V-SIM DAL TUO TELEFONO DI CASA o TELEFONO PUBBLICO… Tramite il tuo telefono di casa o un semplice apparecchio pubblico, puoi usare la Modalità Direct access per entrare nel mondo del WoIP2™ dalla porta principale. E’ possibile effettuare una chiamata in modalità “Direct Access” semplicemente componendo il numero “Direct Access” presente nell'elenco sulla confezione della tua V-Sim o nel libretto di istruzioni. Con Direct Access puoi raggiungere ed essere raggiunto dagli utenti Telme in tutto il mondo. Per chiamare gli utenti della rete Telme sono disponibili numeri verde in oltre 60 paesi, rendendo la tua comunicazione completamente gratuita, senza alcun costo aggiuntivo. [+] SE VUOI UTILIZZARE V-SIM IN MODALITA VOIP TRAMITE CONNESSIONE INTERNET A BANDA LARGA… La tua Virtual Sim ti consente di collegare alla rete WoIP2™ un qualsiasi apparato VOIP compatibile Sip 2.0. E' possibile quindi da subito poter configurare un dispositivo ATA, Router Voip, Ip-Phone, o Wi-Fi Phone, direttamente tramite la tua Virtual Sim. [+] SE VUOI UTILIZZARE V-SIM DAL TUO VIDEOTELEFONO La tua virtual Sim è compatibile con le maggiori marche di VideoTelefoni Sip 2.0. E' possibile collegare un VideoTelefono direttamente alla rete WoIP2™ ed effettuare VideoChiamate tra VideoTelefono e DeskCallNg oppure tra VideoTelefono e 3GVideoCall sul tuo cellulare. [+] IL VIRTUAL NUMBER. Ogni V-Sim ha un Virtual Number, presente sull'etichetta posta sulla confezione. Il Virtual Number è un numero di rete WoIP2™ che ti consente di ricevere chiamate direttamente sulla tua V-Sim, all'interno della rete Telme o da rete pubblica, tramite i numeri Direct Access. All'attivazione della V-Sim, Il Virtual Number è configurato sul servizio “Catch-Me”, ma può essere configurato su altri servizi come il DeskCall oppure sul tuo telefono IP o dispositivo Voip. Il tuo Virtual Il Virtual Number dispone anche di funzioni avanzate, come un sistema di conferenza telefonica (Call Conference), un sistema di segreteria telefonica su Email (Voice Mail), un sistema di messagistica audio (Audio Announcement system) e la possibilità di reindirizzare le chiamate su un numero esterno (External Redirect). Il virtual number è raggiungibile gratuitamente da qualsiasi V-Sim della rete WoIP2™ o tramite i numeri Verde “Direct Access” presenti in oltre 60 paesi. (vedi elenco sulla confezione della tua V-Sim o sul libretto di istruzione, oppure consulta il sito internet www.telme.sg). [+] IL WoIP2™ TI SEGUE, OVUNQUE TU SIA. Non sarai mai solo, Catch-me consente di essere sempre raggiungibili sulla propria V-Sim, qualsiasi sia il servizio che stai utilizzando: proverà a raggiungerti con priorità sulla rete WoIP2™ e nel caso la raggiungibilità non sia possibile redirezionerà il tuo Virtual Number sul tuo numero di Cellulare. [+]I VANTAGGI DEL VIRTUAL NUMBER. Il Virtual Number rappresenta il "numero di telefono" della tua V-Sim e dei servizi ad essa associati. Chiunque nella rete Telme o dalla rete pubblica* voglia raggiungerti, puo' farlo tramite il Virtual Number. Se sei sempre in movimento, se viaggi spesso, l'utilizzo del Virtual Number diviene di estrema utilità e convenienza, poichè potrai ridurre di oltre l'80% gli onerosissimi costi di Roaming. [+] E SE IL VIRTUAL NUMBER NON BASTASSE? E' possibile acquistare un numero di telefono fisso in oltre 60 paesi ed utilizzarlo direttamente sulla tua Virtual Sim, per avere immediatamente un numero di telefono geografico raggiungibile da qualsiasi rete telefonica. Questo servizio, opzionale, attivabile sulla tua V-Sim si chiama DID number e funziona come un Virtual Number ma con il vantaggio di essere raggiunto da qualsiasi telefono, di qualsiasi rete telefonica esso sia. Consulta il sito www.telme.sg per la disponibilità delle numerazioni. NUOVA ENERGIA ALLE TUE COMUNICAZIONI. Con V-Sim il concetto di comunicazione globale trova una reale applicazione. La volontà stessa di comunicare sarà cosi semplice come il solo pensarlo. Nessuna barriera, nessun limite, nessuno schema, NESSUNA COMPLICAZIONE. Solo una voglia incontenibile di sentirsi liberi, di esprimersi nel modo che si vuole. Grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia WoIP2™, la tua Virtual SIM cambia il modo di intendere le comunicazioni, rivoluziona le tue abitudini senza cambiarle. Tutti i gesti a cui sei abituato per comunicare, dal più semplice al più complesso, acquisteranno un'energia nuova. La libertà offerta da questa rivoluzione entra nel tuo quotidiano per migliorare realmente la tua vita. MODALITA' DI CHIAMATA V-Sim da Cellulare Rete Woip2 very low cost rate - SMS low cost rate Rete Pubblica VideoChiamata low cost rate CHAT - Virtual Number very low cost rate DID Number very low cost rate (Callback) V-Sim da Cellulare (Voip Gprs/Edge/Umts/WiFi) Gratis Gratis Route55 Gratis - Gratis Gratis Gratis V-Sim Direct Access Gratis low cost rate - - - Gratis Gratis V-Sim da PC Gratis Gratis Route55 Gratis low cost rate Gratis Gratis Gratis V-Sim da dispositivo Voip Gratis low cost rate Gratis - - Gratis Gratis (Telefono di casa o pubblico) o Videotelefono CHIAMATE RICEVUTE SUL TUO VIRTUAL NUMBER O DID NUMBER IMPOSTATO SU: Catch-me Deskcall 3gVideo Conference Announcement VoipPhone Cellulare Virtual Number Gratis / Telme Gratis Gratis Gratis Gratis Gratis Gratis / Telme o DID NUMBER Roaming cost Roaming cost ACCESSO AI NUMERI DIRECT ACCESS PER CHIAMATE VIDEO: Rete Woip2 Rete Pubblica Numeri Verde Direct Access Gratis - Numeri rete fissa Direct Access Gratis low-cost rate * Low-Cost Rate: Tariffe a basso costo. Consulta il sito www.telme.sg per l'elenco completo delle tariffe. ** Route55: chiamate verso 55 destinazioni in tutto il mondo, completamente gratuite, riservate ai distributori Telme. *** Consulta l'elenco completo dei numeri verde e di rete fissa negli oltre 60 paesi coperti dalla rete WoIP2. **** Tariffa calcolata per una sola tratta di collegamento in modalità Callback. TRANSLATION IN FR.: Energie Nouvelle S’émerveiller comme eux, c’est simple. Nous nous sommes rendus au Brésil. Mon mari et moi, nous voulions adopter un enfant. Plus de deux mois de démarches, de papiers, d’entretiens: la burocratie ne nous a pas aidés et les difficultés financières rendaient tout cela encore plus difficile. Chaque jour, nous avions besoin de sentir notre famille proche de nous, d’y trouver un appui, du réconfort. Nous étions seuls dans un pays étranger, dont nous ne connaissions pas la langue, mais la voix de nos proches est le meilleur remède pour le cœur. Seulement, téléphoner n’était pas si simple que ça, et surtout très cher; nous n’avions donc pas non plus la liberté d’appeler pour entendre la voix de quelqu’un de la famille. Et puis voilà qu’un jour l’un de mes neveux m’appelle: “Téléphone à ce numéro d’appel gratuit”, me dit-il. Il s’agissait d’un numéro d’appel gratuit brésilien. Je ne pouvais pas y croire…N’importe où je me trouvais, dans un car dans les rues de Sao Paulo, ou bien dans une cabine téléphonique à côté de l’hôtel, il me suffisait d’appeler un numéro gratuit et j’étais en contact avec ma famille. Sans rien avoir à payer… Rosi B. (Italie) Je suis un représentant et je suis souvent loin de chez moi pour des raisons de travail. Le téléphone, entre les contacts d’affaires et les coups de fil à ma famille, c’est pour moi un instrument incontournable, dont je ne peux pas me passer. On peut dire que je passe un tiers de ma journée au téléphone, ou à l’ordinateur, et ceci pesait autrefois beaucoup sur mon budget familial. Avec Telme, j’ai tout résolu. Non seulement je ne me préoccupe plus des dépenses téléphoniques, mais j’ai réacquis une indépendance que je ne croyais pas pouvoir appartenir à quelqu’un qui doit être toujours en contact avec le monde. Je ne suis plus esclave de tarifs, opérateurs ou offres diverses. Partout où je me trouve, que j’utilise mon ordinateur, mon portable ou une cabine de téléphone quelconque, j’ai toujours le réseau WoIP2 à ma disposition. Grâce à ma carte à puce V-Sim5. Serguey Z. (Russie) 5 Carte à puce stockant des données propre à l'utilisateur, et se fichant dans un téléphone portable. Mon petit ami et moi, nous nous connaissons depuis 2 ans. Il habite à 200km de Rennes et ce n’est pas toujours facile de nous rencontrer. Mes études à l’université occupent presque toute ma journée et souvent il me manque beaucoup. Mais nous ne pouvions pas renoncer à nous voir ! Ainsi, nous avons acheté tous deux une carte à puce V-Sim Telme. Maintenant, nous pouvons nous appeler par visiophone tous les jours, même si nous avons deux opérateurs différents ! En plus, nous échangeons des SMS, nous chattons tout le temps… Et tout est gratuit ! Nous sommes toujours en contact, comme s’il était toujours avec moi…. Pauline F. (France) Activez tout de suite une carte à puce V-Sim Le rêve de chacun d’entre nous est de communiquer en toute liberté. Communiquer sans entraves, sans limites, sans frontières. Éprouver la liberté de décider de quelle façon communiquer, suivant ses propres exigences et ses nécessités. Tout cela n’est pas toujours possible. Du moins jusqu’ici. Imaginez une technologie qui vous permette de communiquer dans le monde entier, à n’importe quel moment et avec n’importe quel dispositif: CONNECTER N’IMPORTE QUI, N’IMPORTE QUAND, N’IMPORTE OÙ. Vous venez d’imaginer le WoIP2™… Maintenant, essayez d’imaginer un instrument qui rende tout cela possible, un instrument qui puisse vous donner enfin la liberté de décider COMMENT communiquer, sans problèmes d’opérateur, de tarifs ou de roaming. Ce que vous venez d’imaginer s’appelle V-Sim, et c’est la première carte à puce virtuelle WoIP2™. Le réseau WoIP2™ est le seul réseau inter-opérateurs au monde et il est présent dans plus de 60 pays. Où que vous soyez, la technologie WoIP2™ ne vous laissera jamais seul, vous accompagnera dans chaque voyage. Que vous soyez plongé dans la folie d’une métropole ou bien sur le sommet le plus haut du monde, WoIP2™ sera toujours disponible pour vous faire communiquer gratuitement, ou à des prix très réduits, dans une totale indépendance des opérateurs locaux. La carte à puce virtuelle V-Sim (Virtual Sim) réussit à concrétiser la philosophie de communication proposée par le WoIP2™, en un produit unique et extrêmement innovant. Grâce à V-Sim, Telme se propose sur le marché de la téléphonie mobile et locale avec un système de communication globale utilisable n’importe où dans le monde, avec n’importe quel appareil de communication, de façon totalement indépendante des opérateurs téléphoniques locaux. En effet, la Virtual Sim WoIP2™ peut être activée sur tout téléphone portable, de n’importe quelle marque, modèle ou génération, et prévoit l’activation de tous les services du réseau WoIP2™, sur portable, ordinateur ou téléphone normal. Que vous veuillez téléphoner, vous servir d’un visiophone, envoyer des SMS, chatter, écouter les messages de votre répondeur téléphonique….enfin, si vous voulez COMMUNIQUER, avec votre carte à puce V-Sim, vous pouvez le faire en TOUTE LIBERTÉ. Parce que V-Sim vous rend libre d’utiliser les services du réseau WoIP2™ en choisissant, en toute autonomie, le type de dispositif, ou de service, qui s’adapte mieux aux circonstances, ou bien à votre niveau d’utilisation de la technologie WoIP2™. Activer une Virtual Sim WoIP2™ sur votre portable signifie entrer immédiatement en contact avec le réseau WoIP2™, qui vous permettra, de façon simple et immédiate, l’accès à un univers de services de communication gratuits et à bas prix offerts par cette incroyable technologie.Vous pourrez, en effet, décider tout de suite de quelle façon, de la plus simple à la plus sophistiquée, y avoir accès : de votre portable, du téléphone de chez vous ou d’un téléphone public, de votre ordinateur ou de votre Smartphone. Mais, surtout, avec une Virtual Sim WoIP2™, vous obtenez aussi un numéro de téléphone virtuel, un « Virtual Number », un véritable numéro joignable depuis tout le réseau WoIP2™ de Telme, ou de n’importe quel réseau téléphonique, grâce aux numéros d’accès direct, les « Direct Access », présents dans plus de 60 pays du monde. Avec la carte à puce virtuelle V-Sim, Telme réalise aujourd’hui le rêve d’une communication globale, libre et indépendante. LE MONDE DE V-SIM Quel que soit le dispositif que vous utilisiez, votre V-Sim vous permet d’effectuer des appels, grâce à la technologie WoIP2™, de façon simple et rapide, vous laissant décider en toute liberté quel système utiliser, selon vos besoins. [+] SI VOUS VOULEZ UTILISER VOTRE V-SIM SUR VOTRE PORTABLE… Vous avez trois modalités pour utiliser votre V-Sim sur votre portable : • La modalité Callback Direct Call: pour effectuer un appel en modalité “CallBack”, il suffit d’appeler l’un des numéros gratuits de Callback Telme et de raccrocher après avoir laissé sonner deux fois : l’appel ne coûte rien, il est totalement gratuit. Après quelques secondes, votre portable commencera à sonner, il suffira à ce moment-là de répondre et de composer le numéro que l’on désire appeler, ou bien de composer le numéro correspondant à sa position dans la rubrique de votre V-Sim. Si vous possédez une connexion GPRS, vous pouvez utiliser le navigateur Internet de votre portable. Cette modalité vous garantit une sélection rapide et efficace des numéros à composer, à part la rubrique de téléphone de votre carte à puce virtuelle V-Sim, toujours à votre disposition. Si vous possédez un portable compatible avec Java 2.0 et une connexion GPRS, vous pouvez télécharger directement sur votre portable l’application V-Sim et, grâce à la gestion Direct Call Ng, vous pourrez effectuer vos appels, envoyez des SMS ou faire des téléconférences, directement de votre portable, par la gestion directe et personnalisée de la rubrique de votre V-Sim, faire des envois multiples de SMS et des téléconférences jusqu’à 6 participants. Pour conclure, il est également possible d’effectuer un appel en modalité « CallBack » grâce à l’envoi d’un simple SMS indiquant le numéro que vous désirez appeler. Ce sera, ensuite, la plate-forme WoIP2™ qui vous rappellera et qui vous mettra en contact avec la personne que vous désirez joindre. • La modalité Direct Access : il est possible d’effectuer un appel en modalité d’accès direct (Direct Access) en composant simplement de votre portable ou de n’importe quel numéro de réseau local ou publique, le numéro Direct Access présent dans la liste qui se trouve sur la boîte de votre V-Sim ou dans le livret d’instructions. Avec Direct Access, vous pouvez joindre tous les usagers Telme dans monde entier et être joignable par eux. • La modalité 3G : si vous possédez un portable de dernière génération (consultez la liste sur le site www.telme.sg ou bien sur le livret d’instructions de votre V-Sim), vous pouvez effectuer et recevoir des appels, ou des appels en visiophonie, en modalité « 3G VideoCall », en utilisant la connexion GPRS/EDGE/UNTS/Wi-Fi. Il vous suffira d’installer l’application spéciale sur votre portable et un autre élément de WoIP2™ entrera dans votre façon de communiquer. [+] SI VOUS VOULEZ UTILISER VOTRE V-SIM SUR VOTRE ORDINATEUR… La puissance et la versatilité de la V-Sim et de la technologie WoIP2™ sont directement accessibles à partir de votre ordinateur. Il est possible d’utiliser toutes les fonctions d’Appel, Appel en Visiophonie, SMS, Téléconférence, Chat, à travers l’application «DeskCall NG 2.0 » directement téléchargeable du site Internet www.telme.sg. Faites ce cadeau à votre ordinateur ! [+] SI VOUS VOULEZ UTILISER VOTRE V-SIM DU TÉLÉPHONE DE CHEZ VOUS OU D’UN TÉLÉPHONE PUBLIC… De votre téléphone personnel ou d’une simple cabine de téléphone publique, vous pouvez utiliser la modalité Direct Access pour entrer dans le monde du WoIP2™ par la porte principale. Il est possible d’effectuer un appel en modalité Direct Access en composant simplement le numéro Direct Access présent sur la boîte de votre V-Sim ou dans le livret d’instructions. Avec Direct Access, vous pouvez joindre tous les usagers Telme dans monde entier et être joint par eux. Pour appeler les usagers du réseau Telme. Des numéros d’appel gratuits sont disponibles dans plus de 60 pays, pour que votre communication soit entièrement gratuite, sans aucune dépense additionnelle. [+] SI VOUS VOULEZ UTILISER VOTRE V-SIM EN MODALITÉ VoIP MOYENNANT UNE CONNEXION INTERNET À BANDE LARGE… Votre Virtual Sim vous permet de relier n’importe quel appareil VoIP compatible Sip.2.0 au réseau WoIP2™. Il est donc possible tout de suite de configurer un dispositif ATA, un routeur VoIP, un Op-Phone, ou un Wi-Fi Phone, directement, moyennant votre carte à puce virtuelle V-Sim. [+] SI VOUS VOULEZ UTILISER VOTRE V-SIM SUR VOTRE VISIOPHONE Votre carte à puce virtuelle est compatible avec la plupart des marques de Visiophones Sip 2.0. Il est possible de relier un Visiophone directement au réseau WoIP2™ et d’effectuer des appels entre un Visiophone et un DeskCallNg, ou bien entre un Visiophone et un 3GVideoCall sur votre portable. [+] NUMÉRO VIRTUEL. Chaque carte à puce virtuelle V-Sim a un numéro virtuel (Virtual Number), indiqué sur l’étiquette collée sur sa boîte. Le numéro virtuel est un numéro du réseau WoIP2™ qui vous permet de recevoir des appels directement sur votre V-Sim, à l’intérieur du réseau Telme, ou d’un réseau public, moyennant les numéros de Direct Access. À l’activation de votre V-Sim, le numéro virtuel est configuré au service “Catch-Me”, mais il peut être configuré aussi dans d’autres services, comme le DeskCall, ou bien sur votre téléphone IP, ou sur votre dispositif VoIP. Le numéro virtuel dispose aussi de fonctions avancées, comme un système de téléconférence (Call Conference), un système de répondeur téléphonique sur E-Mail (Voice Mail), un système de messagerie audio (Audio Announcement system) et la possibilité de transfert d’appels sur un numéro extérieur (External Redirect). Le numéro virtuel peut être joint gratuitement de n’importe quelle V-Sim du réseau WoIP2™, ou à travers les numéros d’appel gratuits « Direct Access » présents dans plus de 60 pays (voir la liste sur la boîte de la V-Sim ou sur le livret d’instructions, ou bien sur le site Internet www.telme.sg). [+] LE WoIP2™ VOUS SUIT N’IMPORTE OÙ. Vous ne serez jamais seul, Catch-Me permet d’être toujours joignable sur votre V-Sim, quel que soit le service que vous êtes en train d’utiliser : il essayera de vous joindre en priorité sur le réseau WoIP2™ et, au cas où vous ne soyez pas joignable ainsi, il transfèrera votre numéro virtuel sur votre numéro de portable. [+] AVANTAGES DU NUMÉRO VIRTUEL. Le numéro virtuel représente le « numéro de téléphone » de votre V-Sim et des services qui y sont associés. N’importe quelle persone qui veuille vous joindre peut le faire, par le réseau Telme ou par un réseau public, moyennant le numéro virtuel. Si vous êtes toujours en déplacement, si vous voyagez souvent, l’utilisation du numéro virtuel se révèlera extrêmement utile et économique, car vous pourrez réduire de plus de 80% les frais très élevés du Roaming. [+] ET SI LE NUMÉRO VIRTUEL NE SUFFISAIT PAS? Il est possible d’acheter un numéro de téléphone normal dans 60 pays et de l’utiliser directement sur votre V-Sim, pour avoir immédiatement le numéro de téléphone local joignable à travers n’importe quel réseau de téléphone. Ce service, optionnel, activable sur votre V-Sim, s’appelle DID number et fonctionne comme un numéro virtuel, mais avec l’avantage de pouvoir être joint depuis n’importe quel téléphone, à travers n’importe quel réseau téléphonique. Consultez le site www.telme.sg pour la disponibilité des numéros. UNE NOUVELLE ÉNERGIE DANS VOS COMMUNICATIONS Avec la carte à puce virtuelle V-Sim, le concept de communication globale trouve une application réelle. La volonté même de communiquer sera aussi simple que le fait d’y penser seulement. Aucune barrière, aucune limite, aucun schéma, AUCUNE COMPLICATION. Seulement une envie irrésistible de vous sentir libre, de vous exprimer de la façon que vous préférez. Grâce aux possibilités offertes par la technologie WoIP2™, votre V-Sim changera votre manière de concevoir les communications, révolutionnera vos habitudes sans les changer. Tous les gestes auxquels vous êtes habitué pour communiquer, du plus simple au plus complexe, acquièreront une nouvelle énergie. La liberté offerte par cette révolution entrera dans votre quotidien pour améliorer votre vie. MODALITÉ D’APPEL Réseau Woip2 very low cost rate Réseau Pubblic low cost rate Appel par visiophone SMS low cost rate V-Sim d’un portable (Voip Gprs/Edge/Umts/WiFi) Gratuit Gratuit Route55 Gratuit V-Sim Direct Access (téléphone personnel normal, ou téléphone public) Gratuit low cost rate Gratuit Gratuit V-Sim d’un portable (Callback) V-Sim d’un ordinateur V-Sim d’un dispositif Voip ou Visiophone - Numéros Virtuel very low cost rate DID Number very low cost rate - Gratuit Gratuit Gratis - - - Gratuit Gratis Gratuit Route55 Gratuit low cost rate Gratuit Gratuit Gratis low cost rate Gratuit - - Gratuit Gratuit CHAT APPELS REçUS PAR VOTRE NUMERO VIRTUEL, OU DID NUMBER : Numéro Virtuel o DID NUMBER Catch-me Gratuit / Telme Prix de Roaming Deskcall 3gVideo Conférence Annonces VoipPhone Gratuit Gratuit Gratuit Gratuit Gratuit ACCES AUX NUMEROS DIRECTS “DIRECT ACCESS” POUR APPELS EN VISIOPHONIE: Réseau Woip2 Réseau Public Numéros d’appels gratuits « Direct Access » Gratuit - Numéros de réseau normal “Direct Access” Gratuit low-cost rate * Low-Cost Rate: Tarifs à bas prix. Consultez le site www.telme.sg pour la liste complète des tarifs. ** Route55: appels vers 55 destinations dans le monde entier, complètement gratuits, réservés aux distributeurs Telme. *** Consultez la liste complète des numéros d’appels gratuits et de réseau local dans plus de 60 pays couverts par le réseau WoIP2. **** Tarif calculé pour une seule tranche de connexion en modalité CallBack . Portable Gratuit / Telme Prix de Roaming MECHANICAL (machinery, tools, softwares, light engineering vocabulary) SOURCE TEXT IN EN: The software, together with other diagnostic tools, enables us to ensure accurate diagnosis of problems encountered in electrical rotating machines such as: imbalance, bearing problems, misalignment, stator winding defects, rotor winding defects, power supply problems and insulation defects Translation in FRENCH: Ce programme, avec d'autres instruments diagnostiques, nous permet d'assurer des diagnostics précis de problèmes rencontrés dans des appareils rotatifs électriques, comme: dérèglement, problèmes de coussinet, non alignement, défaut de ventilation de stator ou de rotor, problèmes d'alimentation électrique ou défauts d'isolement. SOURCE TEXT IN EN: Vent connectors serving appliances vented by natural draft shall not be connected to any portion of a mechanical draft system operating under positive pressure. Translation in FR : Les conduits à la ventilation servant des appareils ventilés par une pression naturelle ne doivent être connectés à aucune partie d'un mécanisme à pression mécanique qui travaille sous pression positive. SOURCE TEXT IN FR: «OUTILLAGE, MACHINE DE CERCLAGE, MATERIEL POUR COLLECTIVITÉ, MACHINE A EMBALLER» «Leader dans la fabrication Panneau Sandwich, certifiée ISO 9001/2000. Un meilleur rapport Qualité/Prix. Etudes de calepinage gratuites » TRANSLATION IN IT: "ATTREZZATURA, IMBALLATRICE" REGGIATRICE, MATERIALE PER COLLETTIVITÀ, "Leader nella fabbricazione del pannello sandwich, certificata ISO 9001/2000. Un rapporto qualità/prezzo migliore. Studi di disegno della disposizione delle solette gratuiti" OTHER VARIOUS TECHNICAL FIELDS SOUCE TEXT IN FRENCH : Société de gardiennage et sécurité. Transport et convoyage. (72) Importation et distribution de pièce de rechanges véhicule légers.(74) transit transport, manutention portuaire transport routier logistiques.(74) Importation et distribution de pneus.(74) Importation et distribution de pièces détachées de véhicule, pneumatique. .(74) Transformation de métaux, fabrication de tube noir et galvanisé, treillis. .(74) TRANSLATION IN IT : Società di vigilanza e sicurezza. Trasporto e scorta.(72) Importazione e distribuzione di pezzi di ricambio per veicoli leggeri. (74) transito, trasporto, manutenzione portuale, trasporto su gomma, logistica.(74) Importazione e distribuzione di preumatici. (74) importazione e distribuzione di pezzi di ricambio di veicoli, preumatici. (74) trasformazione metalli, fabbricazione di tubi neri e galvanizzati, tralicci. ORIGINAL IN FR : Au-delà de la fourniture de lubrifiants de haute technologie, nous cherchons à accompagner nos clients dans le développement de leur business. Notre proposition englobe ainsi des activités de conseil dans le domaine de l'environnement, des analyses d’huile, du marketing, de la formation. TRANSLATION IN IT : Al di là della fornitura di lubrificanti ad alta tecnologia, cerchiamo di accompagnare i nostri clienti nello sviluppo della loro attività imprenditoriale. La nostra proposta comprende, quindi, delle attività di consiglio nel campo dell'ambiente, delle analisi dell'olio, del marketing, della formazione. RELIGION SOURCE TEXT IN IT: (from “Eco di Maria”, Dec. 2008) Il dono della pace e dell’amore Pace e amore sono parole molto usate da tutti ma il loro significato non è lo stesso per tutti. Forse anche per questo Maria, dopo 27 anni di messaggi, esortazioni, insegnamenti, dopo una così lunga presenza a Medjugorje, ancora ci invita a cercare il dono della pace e dell’amore. Forse anche chi ha diffuso i Suoi messaggi nel mondo dovrebbe chiedersi in umiltà se anche lui è invitato a cercare ancora il dono della pace e dell’amore. Forse, certamente in buona fede, abbiamo troppo parlato di pace e di amore con un linguaggio nostro, secondo i nostri schemi mentali, secondo la nostra logica, ed abbiamo così offuscato la Luce intrinseca in essi contenuta. Non sappiamo, ma certo siamo invitati tutti a fare meno discorsi, a limitare il flusso delle nostre parole ed a dare più spazio, forse tutto lo spazio, alla testimonianza di vita: sia la vostra vita nuovamente una decisione per la pace; ed ancora: non chiudetevi, figlioli, ma sfruttate questo tempo e cercate il dono della pace e dell’amore per la vostra vita perché diventiate testimoni per gli altri. Curiamo di non chiuderci in noi stessi, nelle nostre certezze, nel piccolo tempio del nostro io; cerchiamo di non arroccarci nelle nostre posizioni ed esponiamoci alla pioggia di grazia che ancora abbondante scende sul mondo: vivete in un tempo di grazia dove Dio attraverso la mia presenza vi dà grandi grazie. Chiusi nel nostro egoismo, nella nostra arroganza, non possiamo cogliere la pace e l’amore che vengono da Dio. Come possiamo parlare d’amore quando le nostre parole hanno il sapore del disprezzo e non della carità? Tutti conosciamo, e diciamo di apprezzare, l’inno alla carità dell’Apostolo Paolo (1 Cor 13), ma tutti abbiamo bisogno di viverlo per testimoniarlo in verità. Non dobbiamo, però, lasciarci angustiare e tanto meno scoraggiare dai nostri limiti; anzi, in un certo senso, è proprio la consapevolezza di questi limiti che deve darci coraggio perché ci induce a non cercare in noi ciò che possiamo attingere solo in Dio. Quando sono debole è allora che sono forte (2 Cor 12, 10). E Maria ci incoraggia: Siate gioiosi portatori della pace e non dimenticate che vivete in un tempo di grazia… Abbiamo veramente tutto, anzi più di tutto. Se non ci lasciamo disperdere nei pensieri del nostro cuore (cfr Lc 1, 51) non abbiamo più da cercare ma solo da cogliere il dono della pace e dell’amore che Dio Padre misericordiosamente ci porge in Maria e tramite Lei, Regina della pace e dell’amore. Questo dono ci è già stato fatto più di duemila anni fa: è Gesù! Ora come allora possiamo riceverlo da Maria, possiamo viverlo in noi se Lo accogliamo come Lei Lo ha accolto. Egli non cerca cuori sapienti, né blasonati, né illustri e neanche benpensanti. Egli non ricusa il peccatore; non cerca solo cuori puri ma cuori che tali desiderano essere. Egli non considera un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio (Fil 2, 6). Egli increato ha bisogno di essere generato. Egli innocente si carica di ogni nostro peccato. Per questo, Gesù, io posso venire a Te e, nel Tuo Nome, presentarmi al Padre. Grazie, Gesù, mia vita e mia speranza. Grazie, Maria, per la Tua presenza umile e continua. Grazie per la Tua opera paziente e misericordiosa. Maria, Madre di Gesù, donaci il Tuo Cuore così bello, così puro, così pieno di Amore e di umiltà, affinché noi possiamo amare Gesù come lo hai amato Tu. Tienici stretti a Lui, come Tu ti sei stretta a Lui presso la Croce e aiutaci a servirlo nelle sembianze dei poveri più poveri. Cuore Immacolato di Maria, fonte della nostra gioia, prega per noi (Beata Madre Teresa di Calcutta). Benedetto XVI a Lourdes: “Il sorriso di Maria è per tutti” «I più ricchi del popolo cercheranno il tuo sorriso» (Sal 44,13). Cercare il sorriso di Maria non è questione di sentimentalismo devoto o antiquato; è piuttosto la giusta espressione della relazione viva e profondamente umana che ci lega a Colei che Cristo ci ha donato come Madre. La Scrittura stessa ci svela tale sorriso sulle labbra di Maria quando ella canta il Magnificat: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore” (Lc 1,46-47). Quando la Vergine Maria rende grazie al Signore, ci prende a suoi testimoni: ogni proclamazione del Magnificat fa di noi dei testimoni del suo sorriso. Qui a Lourdes, nel corso dell’apparizione del 3 marzo 1858, Bernadette contemplò in maniera del tutto speciale questo sorriso di Maria. Fu questa la prima risposta che la Bella Signora diede alla giovane veggente che voleva conoscere la sua identità. Prima di presentarsi a lei, qualche giorno dopo, come “l’Immacolata Concezione”, Maria le fece conoscere innanzitutto il suo sorriso, quasi fosse questa la porta d’accesso più appropriata alla rivelazione del suo mistero. Nel sorriso della più eminente fra tutte le creature, a noi rivolta, si riflette la nostra dignità di figli di Dio. Quel sorriso, vero riflesso della tenerezza di Dio, è la sorgente di una speranza invincibile. Vi sono combattimenti che l’uomo non può sostenere da solo, senza l’aiuto della grazia divina. Quando la parola non sa più trovare espressioni adeguate, s’afferma il bisogno di una presenza amorevole: volgetevi a Maria! Nel sorriso della Vergine si trova misteriosamente nascosta la forza per proseguire il combattimento… Cercare il sorriso della Vergine Maria non è un pio infantilismo; è l’ispirazione, dice il Salmo 44, di coloro che sono “i più ricchi del popolo” (v. 13). “I più ricchi”, s’intende, nell’ordine della fede, coloro che hanno la maturità spirituale più elevata e sanno per questo riconoscere la loro debolezza e la loro povertà davanti a Dio. In quella manifestazione molto semplice di tenerezza che è il sorriso, percepiamo che la nostra unica ricchezza è l’amore che Dio ha per noi e che passa attraverso il cuore di colei che è diventata nostra Madre. Cercare questo sorriso significa innanzitutto cogliere la gratuità dell’amore; significa pure saper suscitare questo sorriso col nostro impegno di vivere secondo la parola del suo Figlio diletto, così come il bambino cerca di suscitare il sorriso della madre facendo ciò che a lei piace. E noi sappiamo ciò che piace a Maria grazie alle parole che lei stessa rivolse ai servi di Cana: “Fate quello che vi dirà” (cfr Gv 2,5). Il sorriso di Maria è una sorgente di acqua viva. “Chi crede in me, ha detto Gesù, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Gv 7,38). Maria è colei che ha creduto e, dal suo seno, sono sgorgati fiumi d’acqua viva che vengono ad irrigare la storia degli uomini. Dal cuore di Maria scaturisce, in effetti, un amore gratuito che suscita una risposta filiale, chiamata ad affinarsi senza posa. Come ogni madre, e meglio di ogni madre, Maria è l’educatrice dell’amore. TRANSLATION IN FR: Le don de la paix et de l’amour Paix et amour sont des mots très utilisés par chacun d’entre nous, mais leur signification n’est pas la même pour tout le monde. C’est peut-être pour cela que Marie nous invite encore, après 27 ans de messages, d’exhortations, d’enseignements, après une si longue présence à Medjugorje, à chercher le don de la paix et de l’amour. Sans doute, ceux qui ont répandu Ses messages dans le monde devraient humblement se demander aussi s’ils sont également invités à chercher encore le don de la paix et de l’amour. Il est possible que nous ayons, en toute bonne foi certainement, trop parlé de paix et d’amour, dans le langage qui nous est propre, selon nos schémas mentaux, selon notre logique, et que nous ayons ainsi offusqué la Lumière intrinsèque qu’ils contenaient. Nous ne savons pas, mais nous sommes tous certainement invités à tenir moins de discours, à limiter le flux de nos paroles et à consacrer plus de place, peut-être toute la place, au témoignage de la vie: que votre vie soit de nouveau une décision pour la paix; et encore: ne vous renfermez pas, mes enfants, mais exploitez celle époque et cherchez le don de la paix et de l’amour pour votre vie pour que vous puissiez en devenir des témoins pour les autres. Veillons à ne pas nous renfermer en nous-mêmes, dans nos certitudes, dans le petit temple de notre moi ; essayons de ne pas nous retrancher sur nos positions et exposons-nous à la pluie de grâce qui tombe encore abondamment sur le monde: vivez dans une époque de grâce où Dieu, à travers ma présence, vous offre de grandes grâces. Enfermés dans notre égoïsme, dans notre arrogance, nous ne pouvons cueillir la paix et l’amour qui nous viennent de Dieu. Comment pouvons-nous parler d’amour, quand nos paroles ont le goût du mépris et non celui de la charité? Nous connaissons tous, et nous affirmons l’apprécier, l’hymne à la charité de l’Apôtre Paul (1 Cor 13), mais nous avons tous besoin de le vivre pour pouvoir en témoigner en toute vérité. Nous ne devons cependant pas nous laisser tourmenter et encore moins décourager par nos limites; au contraire, dans un certain sens, c’est justement la conscience de ces limites qui doit nous encourager, parce qu’elle nous pousse à ne pas chercher en nous ce que nous ne pouvons puiser qu’en Dieu. Quand je suis faible, c’est alors que je suis fort (2 Cor 12, 10). Et Marie nous encourage: Soyez de joyeux porteurs de la paix et n’oubliez pas que vous vivez dans une époque de grâce … Nous avons vraiment tout, et même plus que tout. Si nous ne nous laissons pas disperser par les pensées de notre cœur (cfr Lc 1, 51) nous n’avons plus à chercher, mais seulement à cueillir le don de la paix et de l’amour que Dieu Notre Père nous offre avec miséricorde avec Marie et grâce à Elle, la Reine de la paix et de l’amour. Ce don nous a déjà été fait il y a plus des deux mille ans: c’est Jésus! Or, ainsi que nous pouvons le recevoir de Marie, nous pouvons le vivre en nous si nous L’accueillons comme Elle L’a accueilli. Il ne cherche pas des cœurs savants, ni blasonnés, ni illustres, ni même bien-pensants. Il ne récuse pas les pécheurs; il ne cherche pas seulement des cœurs purs, mais des cœurs qui désirent l’être. Il ne considère pas comme un trésor à préserver jalousement son égalité par rapport à Dieu (Fil 2,6). Lui, qui est incréé, il a besoin d’être généré. Lui, qui est innocent, il se charge de tous nos péchés. C’est pour cela, Jésus, que je peux venir à Toi et, en Ton Nom, me présenter à notre Père. Merci, Jésus, ma vie et mon espérance. Merci, Marie, pour Ta présence humble et continue. Merci pour Ton œuvre de patience et de miséricorde. Marie, Mère de Jésus, donne-nous Ton Cœur si beau, si pur, si plein d’Amour et d’humilité, afin que nous puissions aimer Jésus comme Tu l’as aimé. Garde nous bien serrés contre Lui, comme Tu t’es serrée à Lui, auprès de la Croix, et aide-nous à le servir sous les traits des plus pauvres entre les pauvres .Cœur Immaculé de Marie, source de notre joie, prie pour nous (Bienheureuse Mère Thérèse de Calcutta) Benoît XVI à Lourdes : “Le sourire de Marie est pour tout le monde” « Les plus riches du peuple quêteront ton sourire » (Psaume 44, 13). Chercher le sourire de Marie n’est pas une question de sentimentalisme pieux ou obsolète; c’est plutôt la juste représentation de la relation vivante et profondément humaine que nous lie à Celle que Jésus Christ nous a donné comme Mère . L’Écriture même nous dévoile ce sourire sur les lèvres de Marie quand Elle chante le Magnificat : “Marie dit : Mon âme exalte le Seigneur et mon esprit se réjouit en Dieu, mon Sauveur.” (Lc 1, 46-47). Lorsque la Vierge Marie rend grâce au Seigneur, Elle nous prend à témoin : toute proclamation du Magnificat fait de nous les témoins de son sourire. Ici à Lourdes, au cours de l’apparition du 3 mars 1858, Bernadette contempla le sourire de Marie d’une façon tout à fait spéciale. Ce fut la première réponse de la Belle Dame à la jeune voyante qui voulait connaître son identité. Avant de se présenter à elle, quelques jours après, comme “l’Immaculée Conception”, Marie lui fit avant tout connaître son sourire, comme si c’était là la voie d’accès plus appropriée à la révélation de son mystère. C’est dans le sourire de la plus éminente de toutes créatures, qui s’adresse à nous, que se reflète notre dignité de fils de Dieu. Ce sourire, véritable expression de la tendresse de Dieu, est la source d’un espoir impérissable. Il y a des combats que l’homme ne peut accomplir tout seul, sans l’aide de la grâce de Dieu. Quand la parole ne réussit plus à trouver des expressions adéquates, le besoin s’impose d’une douce présence : adressez-vous à Marie! Dans le sourire de la Vierge se cache mystérieusement la force pour continuer le combat… Chercher le sourire de la Vierge Marie n’est pas un pieux infantilisme ; c’est l’inspiration, dit le Psaume 44, de ceux qui sont “les plus riches du peuple” (v.13). Quand on se réfère à la foi,“les plus riches” sont ceux qui ont la maturité spirituelle la plus élevée et qui sont donc capables de reconnaître leur faiblesse et leur pauvreté devant à Dieu. Dans cette très simple manifestation de tendresse qu’est le sourire, nous percevons bien que notre seule richesse est l’amour que Dieu nous offre et qui passe par le cœur de Celle qui est devenue notre Mère. Chercher ce sourire signifie surtout saisir la gratuité de l’amour ; ça veut dire aussi provoquer ce sourire par notre promesse de vivre selon la parole de son Fils bien-aimé, ainsi que le fait l’enfant qui cherche à provoquer le sourire de sa mère en faisant ce qui lui plaît. Et nous savons ce qui plaît à Marie, grâce aux paroles qu’elle-même adressa aux serviteurs de Cana : “Faites ce qu’il vous dira ” (cfr. J., 2,5) Le sourire de Marie est une source d’eau vivante. « Celui qui croit en moi » a dit Jésus, « des fleuves d’eau vive couleront de son sein » (J., 7,38). Marie est Celle qui a cru et dont le sein a fait jaillir des fleuves d’eau vivante qui irrigueront l’histoire des hommes. Du cœur de Marie jaillit en effet un amour gratuit qui suscite une réponse filiale, destinée à s’affiner sans cesse. Comme chaque mère, et mieux que chaque mère, Marie est l’éducatrice de l’amour. GENERAL/ FOR AN AMERICAN TRANSLATION AGENCY: SOURCE TEXT IN ENGLISH: If all qualifications are met, we will send you a sample document of no more than 300 words for translation. All translators will be sent the same sample document. As we have already been awarded this project, sample translations will not be used for any other purpose than our own evaluation of quality of work. There is no compensation offered for the sample translation regardless of whether you are selected or not. TRANSLATION IN FRENCH: Si vous possédez toutes les qualifications requises, nous vous enverrons un extrait de 300 mots maximum à traduire. Tous les traducteurs auront le même texte à traduire. Etant donné que nous avons déjà attribué ce projet, les extraits à traduire ne seront pas utilisés pour d'autres finalités que celle de notre évaluation personnelle de la qualité de votre travail. La traduction de l'extrait ne sera pas rémunérée, indépendamment du fait que votre candidature soit retenue ou moins. TRANSLATION IN ITALIAN: Se possiede tutte le qualifiche richieste, le invieremo un test da tradurre di non più di 300 parole. Tutti i traduttori avranno lo stesso test da tradurre. Poiché abbiamo già attribuito questo progetto, il test non potrà essere utilizzato per altri scopi se non quello della nostra personale valutazione della qualità del suo lavoro. La traduzione del test non sarà remunerata, indipendentemente dal fatto che lei sia stato/a prescelto/a, o meno.