11 maggio 2 giugno 2002 - La Gazzetta dello Sport

Transcription

Girotappe
Altimetria Generale
Planimetrie Generali
11 maggio
2 giugno 2002
Girotappe
Giorno
Tappa
Km
MAGGIO
8
Mercoledì
Operazioni preliminari di accredito
9
Giovedi
10
Venerdi
11
Sabato
prologo
GRONINGEN (Cronometro individuale)
6,5
12
Domenica
1ª tappa
GRONINGEN - MÜNSTER
215
13
Lunedì
2ª tappa
KÖLN - ANS/LIEGE
199
14
Martedì
3ª tappa
VERVIERS - ESCH-SUR-ALZETTE
213
15
Mercoledì
4ª tappa
ESCH-SUR-ALZETTE - STRASBOURG
210
16
Giovedì
RIPOSO
17
Venerdì
5ª tappa
FOSSANO - LIMONE PIEMONTE
143
18
Sabato
6ª tappa
CUNEO - VARAZZE
181
19
Domenica
7ª tappa
CIRCUITO DELLA VERSILIA
159
20
Lunedì
8ª tappa
CAPANNORI - ORVIETO
224
21
Martedì
9ª tappa
TIVOLI - CASERTA
208
22
Mercoledì
10ª tappa
MADDALONI - BENEVENTO
151
23
Giovedì
11ª tappa
BENEVENTO - CAMPITELLO MATESE
136
24
Venerdì
12ª tappa
CAMPOBASSO - CHIETI
201
25
Sabato
13ª tappa
CHIETI - SAN GIACOMO (Monti della Laga)
188
26
Domenica
14ª tappa
NUMANA (Cronometro individuale)
30,3
27
Lunedì
RIPOSO
28
Martedì
15ª tappa
TERME EUGANEE - CONEGLIANO
158
29
Mercoledì
16ª tappa
CONEGLIANO - CORVARA IN BADIA
159
30
Giovedì
17ª tappa
CORVARA IN BADIA - FOLGARIA
222
31
Venerdì
18ª tappa
ROVERETO - BRESCIA
144
1
Sabato
19ª tappa
CAMBIAGO - MONTICELLO BRIANZA
(Cronometro individuale)
44,2
CANTU’ - MILANO
142
GIUGNO
2
Domenica
20ª tappa
Totale Km. circa
3334
Planimetria Generale
Altimetria generale
Groningen
Groningen
Münster
Ans/Liège
Köln
Verviers
Esch-sur-Alzette
Strasbourg
Fossano
Cuneo
Varazze
Camaiore
Orvieto
Caserta
Limone Piemonte
Viareggio
Capannori
Tivoli
Maddaloni
Benevento
Campitello Matese
Campobasso
Chieti
San Giacomo (Monti della Laga)
Numana
Numana
Terme Euganee
Conegliano
Corvara in Badia
Rovereto
Brescia
Cantù
Milano
Folgaria
Cambiago
Monticello Brianza
La corsa in sintesi
LA PARTENZA
Sei chilometri e mezzo tra i canali
di Groningen, con alcune curve
che costringono a rilanciare
continuamente il rapporto.
Il prologo olandese si adatta
perfettamente agli specialisti, con
manciate di secondi a separare
i favoriti. Si assegna la prima maglia
rosa, per la prima volta in Olanda.
IL PERCORSO
1
come teatro della prima sfida
a cronometro, 30,3 chilometri
di un percorso misto che misurerà
per due terzi le capacità di chi sa
azionare rapporto in salita e per
i restanti l’abilità in discesa e sul
passo. Cronometro a due volti,
con un solo vincitore.
Lunedì è tempo di riposo, nella
tranquillità dei Colli Euganei:
per molti la manna dal cielo.
La 15.a tappa va via di andatura,
da Abano e Montegrotto Terme
verso Conegliano. Breve, si destina
ai più rapidi.
Basta con gli indugi, mercoledì 29
è tempo di tappone. Da Conegliano
un bel giro nelle Dolomiti, con
il Fedaia e il Pordoi (Cima Coppi)
e il Campolongo nel finale, prima
di Corvara. Menu per ardimentosi.
Giovedì 30 è il giorno di tutte
le verità montane. Da Corvara c’è
il Gardena e il Sella all’inizio,
il Bondone a metà e nel finale Santa
Barbara con l’ascesa, che può far
male, di Folgaria per l’arrivo.
Il problema sono anche i chilometri,
222, per esaltare le doti di fondo.
Tappa n. 18, da Rovereto a Brescia:
con circuito del Castello pausa di
riflessione, in vista della cronometro
da Cambiago a Monticello Brianza,
in programma sabato. È la vera resa
dei conti. Il percorso è adatto a chi
sa fare velocità ma per correrla da
protagonisti occorre aver salvato
la gamba in montagna.
Gran finale, domenica 2 giugno, da
Cantù a Milano con il tradizionale
circuito conclusivo: passerella per il
vincitore e, verosimilmente, ultimo
sprint in Corso Sempione.
LE CARATTERISTICHE
Il Giro 2002 prende le mosse da
Groningen e presenta, in particolare
nelle tappe estere, un profilo
▲
Prima tappa per intero piatta
con inizio a Groningen e
sconfinamento, dopo 65 chilometri,
in Germania per raggiungere
Münster e affrontare un veloce
circuito cittadino da inanellare tre
volte. La seconda frazione che da
Colonia correrà verso Ans Liegi,
ricalcherà nel finale la classica
delle Ardenne con la Côte di Saint
Nicolas. Il menu è di 119 chilometri,
di cui 110 in Belgio.
La terza frazione ripropone Verviers,
già sede di avvio del Giro 1973, e si
procederà sino a Esch-sur -Alzette,
in Lussemburgo, in un crescendo
per velocisti. E da Esch si va a
Strasburgo, quarta tappa,
transitando davanti al castello
di Schengen, dove l’Europa con
un trattato ha praticamente abolito
le frontiere. Nuovo epilogo
scontato, tutto da risolvere nei 500
metri finali.
Dopo un veloce trasferimento
in aereo, il 16 maggio, si riposa
a Cuneo.
La quinta tappa valorizzerà gli
specialisti dei finali a sorpresa.
Da Fossano a Limone Piemonte
tutto potrebbe scorrere lieve sino
al Colletto del Moro, chiamato a
selezionare il plotone
in tre chilometri di ascesa. Veloce
discesa e poi si continua a salire,
giusto per consentire un arrivo
frazionato e rimescolare la classifica,
sin qui figlia del prologo e degli
abbuoni.
Da Cuneo a Varazze una sesta tappa
vallonata, insidiosa nel finale perché
si piomba dal Bric Berton e dal
Sassello su Albisola Marina e poi
al traguardo. Chi usa troppo i freni
perderà le ruote.
Domenica, 19 maggio, il Giro
procede in circuito. Su e giù in
Versilia, per tre giri che muovono
da Viareggio e si concludono a Lido
di Camaiore. Tappa breve, in
agguato possibili sorprese.
La tappa più lunga del Giro è
l’ottava, da Capannori ad Orvieto:
224 chilometri di paesaggio
morbido, di Toscana accogliente
prima di ritrovare il tufo, su a
Orvieto. Colpi di mano, possibili.
Nono impegno da Tivoli, con le sue
fontane e i suoi giardini, sino alla
Reggia di Caserta. La tappa più
architettonica del Giro, con i
velocisti che non avranno tempo
per gustare il passaggio.
Da Maddaloni, dal Villaggio dei
Ragazzi, si va a Benevento per la
decima tappa. Un “mangia e bevi”
sino al finale, in circuito largo, per
meglio appagare lo spettacolo.
Un impegnativo arrivo in salita si
compie giovedì 23 maggio, quando
la corsa, proveniente da Benevento,
si arrampica a Campitello Matese.
Finale più volte collaudato, finale
veritiero.
Appennino classico con Macerone
e Roccaraso il giorno dopo, per la
dodicesima tappa, la CampobassoChieti, sulla carta meno insidiosa
della Chieti- San Giacomo,
attraverso i Monti della Laga che
propone sabato 25 il secondo arrivo
in salita, inedito per il Giro, ma già
collaudato al Trofeo dello Scalatore.
Numana si propone, domenica 26,
La corsa in sintesi
▲
altimetrico ridotto. Nelle due ultime
settimane la corsa affronta – e perciò
condensa – molte delle difficoltà.
Come sempre l’alternanza di tappe
miste, pianeggianti e di montagna
lascerà intatte le ambizioni di chi si
candida a vincere il Giro. La scelta
di programmare due frazioni
a cronometro tende a equilibrare
le forze in campo, compensa chi
è forte sul passo e può giocare
le sue carte al pari di chi sa meglio
destreggiarsi quando la strada sale.
La presenza di due giorni di riposo,
strategicamente posti al termine della
prima settimana e in apertura di quella
conclusiva, è un ritorno all’antico.
Un’ulteriore leggera riduzione del
chilometraggio (dai 3550 dello scorso
anno si passa ai 3334 di quest’anno),
risponde all’esigenza di maggiore
spettacolarità, meglio garantita
da percorsi più brevi e intensi.
Aperto ai colpi di mano, il Giro
dovrebbe perciò rimanere incerto
sino all’estremo finale, sulla falsariga
delle più recenti edizioni, che non
hanno mai mancato di suscitare
TAPPE
CHILOMETRAGGIO
MEDIA GIORNALIERA
TIPO
DI TAPPA :
2000
21 e prologo
3.694
175,900
2001
20 e prologo
3.364
168,200
2002
20 e prologo
3.334 circa
166,700 circa
9
5
5
2
11
4
4
2
11
3
4
2
80,6
23.200
1
63
17.223
1
81
18.200
2
Pianeggianti - Ondulate
Media Montagna
Montagna
Cronometro
CHILOMETRI A CRONOMETRO
DISLIVELLO IN MT.
RIPOSO
ABBUONI PER LA
CLASSIFICA GENERALE
Non cambiano gli abbuoni per
le tappe in linea (il Regolamento
Tecnico Internazionale non
li contempla per le tappe
a cronometro).
Ogni Traguardo Intergiro assegna
6”- 4”- 2” di abbuono ai primi tre
classificati; i primi tre dell’arrivo di
Tappa usufruiscono di 12” - 8” - 4”
di abbuono.
INTERGIRO
Saranno venti i traguardi validi
per questa speciale classifica che
prevede l’assegnazione di tempi
e di abbuoni.
Tappe in linea: a tutti i corridori
verrà assegnato il tempo del
vincitore dell’intertappa; inoltre,
i primi sei classificati fruiranno di
2
attesa dall’inizio alla fine.
Una caratteristica dell’85° Giro
ribadisce un accorto criterio di
rotazione fra le città sedi di tappa:
dal momento che tutte vorrebbero
ospitare il Giro, anche nel 2002, come
già quest’anno, nessuna sede di
partenza e di arrivo è stata confermata.
Ritornano peraltro sedi di tappa già
celebrate, non solo agonisticamente,
nell’ultimo decennio.
Qui di seguito sono riassunte le
caratteristiche tecniche, paragonate
ai due anni precedenti.
questi abbuoni: 30” al primo, 25” al
secondo, 20” al terzo, 15” al quarto,
10” al quinto, 5” al sesto.
Tappa a cronometro: ai primi sei
classificati verrà attribuito il tempo
realmente impiegato per superare
la distanza che va dalla partenza
al traguardo Intergiro; a tutti gli
altri spetterà il tempo del settimo
classificato.
LE MAGLIE
Quattro sono le maglie dei leader:
- Classifica generale a tempi:
maglia rosa
- Classifica a tempi Intergiro:
maglia azzurra
- Classifica a punti:
maglia ciclamino
- Classifica a punti G.P.
della Montagna:
maglia verde
MONTEPREMI
Ai corridori sarà riservato un
montepremi di Euro 1.350.000,00
(unmilionetrecentocinquantamila,00).
LA PARTECIPAZIONE
Il Giro d’Italia è aperto ad un
minimo di 18 ad un massimo di 22
squadre di 9 corridori ciascuna così
come previsto dal Regolamento.
Il campo dei partenti sarà
annunciato entro il 21 marzo 2002.
CITTÀ DI TAPPA
La conferma definitiva delle città
di tappa dell’85° Giro d’Italia, sarà
data entro il 28 febbraio 2002.
Tale conferma resta subordinata,
oltre che alle risultanze
dei sopralluoghi ed alla definizione
dei vari aspetti tecnici, anche
alla disponibilità a collaborare
garantita dagli Enti interessati.
La course en bref
LE DÉPART
Six kilomètres cinq cents entre les canaux
de Groningen, avec quelques virages
insidieux et la nécessité de
continuellement changer de rapports.
Le prologue hollandais est fait sur
mesure pour les spécialistes, et quelques
poignées de secondes feront la différence
pour déterminer les favoris. C’est le
premier maillot rose qui sera attribué
pour la première fois en Hollande.
LE PARCOURS
3
kilomètres d’un parcours mixte qui pour
deux tiers mesurera les capacités de ceux
qui savent jouer des rapports en côte et
pour les autres leur habilité en descente.
Etape contre la montre à deux visages
mais qui n’aura qu’un seul vainqueur.
Lundi est jour de repos dans le calme
des Colli Euganei : pour beaucoup une
bénédiction.
La quinzième étape se déroule sur sa
lancée, de Abano et Montegrotto Terme
vers Conegliano. Courte, elle fera le jeu
des plus rapides.
Assez traîné, mercredi 29 est jour de
grande étape. De Conegliano, un beau
tour dans les Dolomites avec le Fedaia
et le Pordoi (Cima Coppi) et pour finir
le Campolongo avant d’arriver à
Corvara. Un menu pour ceux qui ont
du coeur au ventre.
Jeudi 30 est jour de révélation des vérités
montagnardes. A partir de Corvara,
il y a le Gardena et le Sella au début, le
Bondone à mi-chemin et pour finir Santa
Barbara avec la montée à Folgaria qui
risque d’être douloureuse, pour l’arrivée.
Le problème ce sont aussi les kilomètres,
222, pour mettre en valeur les talents.
Etape n° 18 de Rovereto à Brescia: avec
le circuit de Castello, pause de réflexion
en vue de l’étape contre la montre de
Cambiago à Monticello Brianza, prévue
pour samedi. Le vrai moment de mettre
cartes sur table est arrivé. Le parcours
convient à qui sait aller vite mais pour
jouer les vedettes il faut avoir économisé
ses jambes dans la montagne.
Grande finale dimanche 2ème Juin
de Cantù à Milan avec le traditionnel
circuit de clôture : un défilé pour le
vainqueur et probablement un dernier
sprint Corso Sempione.
LES CARACTÉRISTIQUES
Le Giro 2002 prend le départ à
Groningen et présente, en particulier
dans les étapes à l’étranger, un profil
altimétrique réduit. Au cours des deux
▲
Première étape entièrement en terrain
plat partant de Groningen et
franchissant la frontière avec
l’Allemagne après 65 kilomètres, pour
atteindre Münster et affronter un circuit
urbain rapide à répéter trois fois. La
seconde fraction d’étape qui de Cologne
rejoindra Ans Liège, reproduira dans
son final la classique des Ardennes avec
la côte de Saint Nicolas. Au menu 119
kilomètres dont 110 en Belgique.
La troisième fraction repropose Verviers,
qui fut déjà ville de départ de l’édition
1973 du Giro. Elle se poursuit jusqu’à
Esch-sur-Alzette au Luxembourg, en un
crescendo pour les sprinters. De Esch
la course se dirige vers Strasbourg,
quatrième étape, en passant devant le
château de Schengen où l’Europe par un
Traité a pratiquement aboli les frontières.
Nouvel épilogue prévu d’avance et qui se
jouera dans les 500 derniers mètres.
Après un rapide transfert par avion,
le 16 Mai est jour de repos à Cuneo.
La cinquième étape mettra en valeur
les spécialistes des finales surprises.
De Fossano à Limone Piemonte tout
pourrait être du gâteau jusqu’à la borne de
Colletto du Moro destinée à sélectionner le
peloton le long de ses trois kilomètres de
montée. Descente rapide puis la route
remonte, juste pour permettre une arrivée
fractionnée et remanier un classement
jusqu’à ce moment héritier du prologue
et des bonifications.
De Cuneo à Varazze, sixième étape
vallonnée, avec un piège final car
la course plonge du Bric Berton et du
Sassello sur Albisola Marina et ensuite
vers l’arrivée. Qui trop insiste sur les
freins finira par perdre ses roues.
Le dimanche 19 Mai le Giro se poursuit
en circuit. Du haut en bas de la Versilia,
en trois tours qui démarrent de Viareggio
pour se terminer à Lido di Camaiore.
Courte étape mais non à l’abri
de surprises.
La plus longue étape du Giro est la
huitième, de Capannori à Orvieto :
224 kilomètres de paysage reposant, de
Toscane accueillante, avant de retrouver
le tuffeau, là-haut à Orvieto. Possibilité
de coups de théâtre.
Neuvième effort, de Tivoli avec ses
fontaines et ses jardins, jusqu’à
la Reggia de Caserta. L’étape la plus
riche en architecture du Giro, mais les
sprinters n’auront pas le temps de
profiter du paysage.
De Maddaloni, du Village des Ragazzi,
la course se dirige vers Benevento pour
la dixième étape. Toute en montagnes
russes jusqu’au final, sur un large circuit
pour la plus grande satisfaction des
spectateurs.
La première dure arrivée en côte du Giro
se joue le jeudi 23 Mai, lorsque la course
provenant de Benevento, grimpe jusqu’à
Campitello Matese. Conclusion maintes
fois expérimentée mais toujours
véridique.
Des Apennins classiques avec Macerone
et Roccaraso le lendemain pour la
douzième étape, celle de Campobasso
à Chieti, qui sur la carte semble moins
insidieuse que la Chieti – Monte San
Giacomo passant à travers les Monts
de la Laga et qui offre le samedi 25, la
deuxième arrivée en côte, inédite pour
le Giro mais déjà expérimentée dans
le Trophée du Grimpeur.
Numana, le dimanche 26, est le cadre
du premier défi contre la montre. 30,3
La course en bref
▲
dernières semaines la course affronte
– et en conséquence concentre – un grand
nombre des difficultés. Comme à
l’accoutumé l’alternance d’étapes mixtes,
en plaine et en montagne, ne devrait pas
entamer les ambitions de qui espère
gagner le Giro. La décision de
programmer deux fractions contre la
montre a pour but d’équilibrer les forces
en présence, compensant celui qui est
fort sur le plat et se retrouve à égalité
avec qui se débrouille mieux quand
la route monte.
La présence de deux jours de repos, placés
TYPE D’ETAPE:
de façon stratégique à la fin de la
première semaine et au début de la
dernière, marque un retour au passé.
Une ultérieure légère diminution du
kilométrage (des 3550 de l’an dernier on
passe aux 3334 de cette année), répond
à l’exigence d’une manifestation plus
spectaculaire, ce que garantissent des
parcours plus courts et plus intenses.
Disponible aux coups de théâtre, le Giro
devrait donc maintenir l’incertitude
jusqu’à son épilogue, sur le modèle des
récentes éditions qui n’ont jamais
manqué de susciter une attente
2000
2001
2002
NOMBRE D’ETAPES
KILOMETRAGE TOTAL
MOYENNE KM. JOURNALIERE
21 + prologue
3.694
175,900
20 + prologue
3.364
168,200
20 + prologue
3.334 environ
166,700 environ
Plates ou Vallonnées
De Moyenne Montagne
De Montagne
De Contre la Montre
9
5
5
2
11
4
4
2
11
3
4
2
80,6
23.200
1
63
17.223
1
81
18.200
2
KILOMETRAGE DE CLM
DÉNIVELLATION
JOURNEES DE REPOS
BONIFICATIONS POUR LE
CLASSEMENT GÉNÉRAL
Les bonifications pour les étapes en ligne
ne subissent pas de modification
(le Règlement Technique International
ne les prend pas en considération pour
les étapes contre la montre).
Chaque passage Intergiro attribue
6’’ – 4’’ – 2’’ de bonification aux trois
bonifications suivantes : 30’’ au premier,
25’’ au second, 20’’ au troisième, 15’’
au quatrième, 10’’ au cinquième, 5’’
au sixième.
Etape contre la montre : les six premiers
du classement se verront attribuer le
temps réellement mis pour franchir la
distance allant du départ à la ligne de
l’Intergiro ; à tous les autres sera attribué
le temps du septième au classement.
premiers classés ; les trois premiers de
l’arrivée d’Etape bénéficient de
LES MAILLOTS
12’’ – 8’’ – 4’’ de bonification.
Les maillots des leaders sont au nombre
de quatre:
- Classement général au temps:
maillot rose
- Classement au temps Intergiro:
maillot azur
- Classement aux points:
maillot cyclamen
- Classement aux points G.P.
de la Montagne :
maillot vert
INTERGIRO
Il y aura vingt passages comptant pour
ce classement particulier qui prévoit
l’attribution de temps et bonifications.
Etapes en ligne : Tous les coureurs se
verront attribuer le temps du vainqueur
de l’inter-étape ; en outre les six premiers
du classement auront droit aux
4
spasmodique du début à la fin.
Une des caractéristiques du 85ème Giro
réside dans le critère de rotation étudié
des villes sièges d’étapes : étant donné
que toutes voudraient avoir le Giro,
pour 2002 comme déjà pour cette année,
aucune ville de départ ni d’arrivée n’a
encore été confirmée. On note d’alleurs
un retour de ville-étapes déjà mises à
l’honneur au cours des derniers dix ans,
et non seulement à titre sportif.
Ci-après un tableau des caractéristiques
techniques comparées aux deux dernières
années.
MONTANT DES PRIX
Le montant des prix réservés aux
coureurs sera de Euro 1.350.000,00
(unmilliontroiscentecinquantemille,00).
LA PARTICIPATION
Le Giro d’Italia est ouvert à un
minimum de 18 équipes jusqu’à un
maximum
de 22 équipes de 9 coureurs, selon
le règlement.
Les équipes invitées seront annoncées
d’ici le 21 mars 2002.
VILLES-ÉTAPES
La confirmation définitive des villesétapes du 85ème Giro d’Italia sera
communiquée d’ici le 28 février 2002.
Cette confirmation est subordonnée non
seulement aux résultats de l’état des
lieux et à la définition des divers aspects
techniques, mais également à la
disponibilité à collaborer garantie par
les organismes intéressés.
Synthesis of the race
THE START
Six and a half kilometres through
the Groningen canals, along
treacherous bends which oblige
the riders to constantly shift gear.
The Dutch prologue looks perfect
for specialists but some handfuls of
seconds could make the difference
to select the favorites. For the first
time the first pink jersey will be
assigned in the Netherlands.
THE ROUTE
5
Mountain, which offers on Saturday
May 25, the second uphill arrival.
Something new for the Giro
but already experienced in the
Climber Trophy.
Numana, on Sunday May 26, is the
playground for the first time trial.
30,3 kilometres of mixed roads able
to put in evidence for two thirds the
ability of gear shifting by climbing
uphill and for the rest the capacities
on downhill roads and on flat open
country. A double faced race with
only one winner.
Monday is rest day in the quiet place
of Colli Euganei: thanks God !
The fifteenth stage is quick, from
Abano and Montegrotto Terme
to Conegliano. A short route perfect
for sprinters.
No more lingering, Wednesday 29 is
big appointment. From Conegliano
a nice tour of the Dolomites, through
Fedaia and Pordoi pass (Coppi
Summit) and at the end the
Campolongo before arriving at
Corvara. A program for the braves.
Thursday May 30 is mountain Truth
Day. Starting from Corvara, we find
the Gardena and the Sella at the
beginning, then the Bondone halfway an at the end the Santa Barbara
with the uphill climbing directed
to Folgaria for the arrival. A problem
could be the number of kilometres,
222, able to emphasize all talents.
Stage number 18 from Rovereto
to Brescia : with the Castle circuit,
a pause of reflection before the race
against the clock foreseen for
Saturday from Cambiago to
Monticello Brianza. Time of
rendering of accounts. The route
is fit for sprinters but in order
to dominate you had to save your
legs in the mountains.
Big final on Sunday June 2nd,
from Cantù to Milan offering
▲
First stage is entirely level, starting
in Groningen, then crossing after
65 kilometres the German border
directed to Münster to face an urban
circuit to be run three times.
The second stage from Cologne
to Ans Liège will replicate in its final
the classic Ardennes race with its
Saint Nicholas uphill slope.
The program offers 119 kilometres
of roads, 110 of which in Belgium.
The third stage proposes one more
time Verviers that was already
starting place in the 1973 edition
of the Giro. The runners progress
in a crescendo way as far as sprinters
are concerned, directed to Esch-surAlzette, Luxembourg. From Esch to
Strasbourg, fourth stage, passing in
front of the Schengen Castle where
the Treaty was signed that practically
cancelled the frontiers. Another
expected conclusion, which will be
played in the last 500 meters.
After a quick plane transfer, May 16
is rest day in Cuneo.
The fifth stage will make the day
for all specialists of surprising finals.
From Fossano to Limone Piemonte
everything could go smoothly until
the Cippo Madonna del Moro, which
will actually operate a selection
among the bunch during the three
kilometres of uphill climbing. Then
quick down hill slope just in order to
allow a split arrival which will remix
the classification inherited from
the previous prologue and bonuses.
From Cuneo to Varazze an
undulating country for the sixth
stage with a treacherous ending
as the road slopes down from the Bric
Berton and the Sassello into Albisola
Marina and then into the finishing
line. He who forces too much on
the brake risks to loose his wheels.
From Sunday May 19 the Giro goes
on in circuit. Up and down the
Versilia three times, moving
from Viareggio with a conclusion
in Lido di Camaiore. Short leg
with possible surprises.
The eighth stage of the Giro is
the longest one, from Capannori
to Orvieto: 224 kilometres along
a smooth country, pleasant Tuscany,
ending again on the tuff soil,
up there in Orvieto. Possible
sensational turn of the events.
Ninth stage starting from Tivoli with
its fountains and gardens all the way
to the Royal Palace of Caserta.
The most architectural leg of the
Giro, but sprinters will have few
time to enjoy the landscape.
From Maddaloni – Teenager’s Village
– the Giro moves forward to
Benevento for the tenth stage.
All ups and downs until the arrival
on a large circuit for the greater
satisfaction of spectators.
The first Giro’s uphill arrival is due
on Thursday May 23, when the race
originating from Benevento climbs
up to Campitello Matese. This kind
of final has been tested many times
and has always been truthful.
Classic Apennines with Macerone
and Roccaraso on the next day for
the twelfth stage from Campobasso
to Chieti, less treacherous on the
map than the Chieti – Monte San
Giacomo passing through the Laga
Synthesis of the race
▲
the traditional circuit show: a parade
for the winner in what should be
the last sprint in Corso Sempione.
CHARACTERISTICS
The 2002 edition of the Giro starts
from Groningen and shows,
especially in the foreign laps, a low
altimetrical profile. In the last two
weeks the race faces - and
consequently sums – a large part
of all difficulties. As usual the
alternatively mixed, flat country,
and mountain laps will not spoil
the ambitions of the potential Giro’s
winner. The decision to program
two stages against the clock tends to
equilibrate the chances between
who is better as a sprinter on flat
ground and who is able to take
advantage of uphill climbing.
The two days of rest are strategically
inserted at the end of the first week
and at the opening of the last week
as we used to do in the past.
A further light reduction of the
distance (from 3550 kilometres last
year to 3334 this year) allows a bigger
impressiveness of the show due to
shorter but more intense stages.
Open to any surprise the Giro should
remain uncertain until the end,
as it was for the last editions which
kept us holding our breath from
STAGES
TOTAL DISTANCE
AVERAGE STAGE DISTANCE
TYPE
OF STAGE :
BONUSES FOR THE
GENERAL CLASSIFICATION
No change in the bonuses for
the line laps (The International
Technical Regulation doesn’t
take them into account for time
trial events).
Every Intergiro passage leads
to the assignation of a bonus of
6’’ – 4’’ – 2’’ to the first three on
the result list; while the first three
at the lap arrival get a bonus of
12’’ – 8’’ – 4 ‘’ respectively.
INTERGIRO
The passages accounting for this
special classification (time and bonus)
will be in the number of 20.
Line laps : to all the competitors will
be assigned the time obtained by
the winner of the Inter-lap ; further
on, the six first runners on the result
list will gain the following bonuses :
30’’ the first, 25’’ the second, 20’’
6
2000
21 and prologue
3.694
175,900
2001
20 and prologue
3.364
168,200
2002
20 and prologue
3.334 about
166,700 about
9
5
5
2
11
4
4
2
11
3
4
2
80,6
23.200
1
63
17.223
1
81
18.200
2
Flat - Undulating
Medium Mountain Stage
Mountain Stage
Time Trail
TIME TRIALS KMS
ACROSS IN MT.
REST DAY
the beginning to the end.
We maintained in the 85th Giro the
characteristic of taking into account
an accurate rotation of the head lapcities : actually as all would like to
house the Giro also for the year
2002, same as last year, we didn’t
yet confirm any town for starting
or arrival of a stage. It can be
nevertheless noticed that many
stage-cities, already celebrated
during the last ten years, and
not only for agonistic reasons,
are back on the list.
You will find hereafter a resume
of the technical characteristics
compared to the last two years.
the third, 15’’ the fourth, 10’’ the
fifth and 5’’ the sixth.
Time trials: the first six on the result
list will be credited with the real
time used to cover the distance
from the starting point to the
passage of the Intergiro; all the
other competitors will be credited
with the time of the seventh.
THE JERSEYS
The jerseys for the leaders are four:
- General classification by the time:
pink jersey
- Intergiro classification by the time:
sky blue jersey
- Points classification:
cyclamen jersey
- Mountain classification:
green jersey
PRIZES
Competitors’ a total prize amount:
1.350.000,00 Euro.
PARTICIPANTS
The Giro d’Italia is open to
a minimum number of 18 teams
and maximum number of 22 teams,
each compounded by 9 competitors.
The final list of participants will
be published within March, the
21st 2002.
LAP-CITIES
The final confirmation of the
lap-cities of the 85th edition
of the Giro d’Italia will be
announced within February,
the 28th 2002. Such confirmation
is subject to the result of the
undertaken due diligence and
to the definition of all technical
aspects as well as to the
declaration of the various
administrations involved to
guarantee their full availability
to co-operate.
Le salite
metri
MAGGIO
7
5a tappa
Venerdì 17
COLLETTO DI ROSSANA
COLLETTO DEL MORO
LIMONE PIEMONTE
617
949
1407
6a tappa
Sabato 18
BRIC BERTON
773
7a tappa
Domenica 19
COLLI DI PEDONA
315
11a tappa
Giovedì 23
CAMPITELLO MATESE - (arrivo)
1440
12a tappa
Venerdì 24
VALICO IL MACERONE
ROCCARASO
787
1236
13a tappa
Sabato 25
PAGLIAROLI
CEPPO
SAN GIACOMO - (arrivo)
980
1334
1105
16a tappa
Mercoledì 29
FORCELLA STAULANZA
PASSO DI FEDAIA
PASSO PORDOI (cima Coppi)
PASSO DI CAMPOLONGO
1773
2057
2239
1875
17a tappa
Giovedì 30
PASSO GARDENA
PASSO SELLA
MONTE BONDONE
SANTA BARBARA
FOLGARIA - (arrivo)
2121
2213
1650
1165
1340
2ª tappa
Lunedì 13
KÖLN - ANS/LIEGI (Km. 199)
COTE DE SAINT NICOLAS (MT. 497) - KM. 3,700 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 10,57%
ANS SUR WALTHERE JAMAR (MT. 225) - KM. 1,200 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 8,58%
5ª tappa
Venerdì 17
FOSSANO - LIMONE PIEMONTE (Km. 143)
COLLETTO DI ROSSANA (MT. 617) - KM. 6 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 2,85%
COLLETTO DEL MORO (MT. 949) - KM. 3 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 11,60%
LIMONE PIEMONTE (MT. 1407) - KM. 10 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 4%
6ª tappa
Sabato 18
CUNEO - VARAZZE (Km. 181)
BRIC BERTON (MT. 773) - KM. 10 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 3%
7ª tappa
Domenica 19
CIRCUITO DELLA VERSILIA (Km. 159)
COLLI DI PEDONA (MT. 315) - KM. 5,8 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 4,91%
11ª tappa Giovedì 23
BENEVENTO - CAMPITELLO MATESE (Km. 136)
CAMPITELLO MATESE (MT. 1440) - KM. 15 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 6%
12ª tappa
Venerdì 24
CAMPOBASSO - CHIETI (Km. 201)
VALICO IL MACERONE (MT. 787) - KM. 5,700 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 6,38%
ROCCARASO (MT. 1236) - KM. 8,800 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 5,1%
13ª tappa
Sabato 25
CHIETI - SAN GIACOMO (Monti della Laga) (Km. 188)
PAGLIAROLI (MT. 980) - KM. 14,200 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 4,80%
CEPPO (MT. 1334) - KM. 7,300 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 4,44%
SAN GIACOMO (MT. 1105) - KM. 11,100 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 6%
16ª tappa
Mercoledì 29
CONEGLIANO - CORVARA IN BADIA (Km. 159)
FORCELLA STAULANZA (MT. 1773) - KM. 12,900 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 6,50%
PASSO DI FEDAIA (MT. 2057) - KM. 13,700 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 7,7%
PASSO DI PORDOI (MT. 2239) - KM. 12,100 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 6,4%
PASSO DI CAMPOLONGO (MT. 1875) - KM. 4 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 4 %
17ª tappa
Giovedì 30
CORVARA IN BADIA - FOLGARIA (Km. 222)
PASSO GARDENA (MT. 2121) - KM. 9,500 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 5,96%
PASSO SELLA (MT. 2213) - KM. 5,300 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 8,17%
MONTE BODONE (MT. 1650) - KM. 19,500 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 7,5%
SANTA BARBARA (MT. 1165) - KM. 13 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 8,29%
FOLGARIA (MT. 1340) - KM. 14,800 DI SALITA - PENDENZA MEDIA 7,79%
I TRE ARRIVI IN SALITA
Le salite: il dettaglio
MAGGIO
8
N.tappa
località arrivo
Dislivello mt.
Salita effettiva km.
Pendenza media
11A
CAMPITELLO
MATESE
1440
15
6%
13A
SAN GIACOMO
(Monti della Laga)
1105
11,100
6%
17A
FOLGARIA
1340
14,800
7,79%
Le tappe di montagna: altimetrie
BENEVENTO
CAMPITELLO MATESE
11A tappa: BENEVENTO - CAMPITELLO MATESE
9
INDIVIDUALE)
NUMANA
NUMANA
14A tappa: NUMANA (CRONOMETRO
(MONTI DELLA LAGA)
CHIETI
SAN
GIACOMO
13A tappa: CHIETI - SAN GIACOMO (MONTI DELLA LAGA)
Le tappe di montagna: altimetrie
CORVARA IN BADIA
CONEGLIANO
16A tappa: CONEGLIANO - CORVARA IN BADIA
FOLGARIA
CORVARA IN BADIA
17A tappa: CORVARA IN BADIA - FOLGARIA
10
INDIVIDUALE)
MONTICELLO
BRIANZA
CAMBIAGO
19A tappa: CAMBIAGO - MONTICELLO BRIANZA (CRONOMETRO
Il Giro e la comunicazione
LE VALENZE PLURIME DEL GIRO
IL GIRO E L’EUROPA
Nel cinquantenario della nascita
della Comunità Europea del carbone
e dell’acciaio (Ceca), che diede vita
alla prima ipotesi di cooperazione
continentale, e per festeggiare
l’Unione monetaria europea, che con
l’Euro entra in vigore nel 2002,
il Giro ha cercato e trovato una
dimensione europea nei suoi
preliminari e nelle fasi di avvio.
Non a caso, i sei Paesi che la corsa
attraverserà sono gli stessi che
nel 1951 hanno sottoscritto a Roma
la prima intesa che ha unito, di fatto,
l’Europa.
UN TRAGUARDO IN PIÙ
PER IL GIRO
Il Giro intende adoprarsi - fare cioè
di più e meglio - affinché le gare
di ciclismo, ad ogni livello, possano
tornare a svolgersi in un clima di
aperta e leale competizione sportiva,
nell’interesse di tutti, atleti, seguito,
sponsor, appassionati e mass media.
Per questo, d’intesa con le
organizzazioni sportive (Uci e Fci,
nonché il Tour e la Vuelta), con
le istituzioni (i Ministeri, le Regioni,
il Coni) promuove un progetto dal
titolo Un traguardo in più per il Giro.
Il progetto mira a costruire nel tempo
una cultura antidoping, oltre ad
avviare attente misure di repressione
del fenomeno. Sul primo fronte
saranno realizzati tre opuscoli,
a larghissima diffusione, aventi
per tema: 1) il doping; 2) i corretti
metodi di allenamento e nutrizione;
3) l’uso della bicicletta: E ancora: un
riconoscimento premierà i giovani
corridori che dimostrino
atteggiamenti leali e sportivi nel
corso del Giro 2002, promuovendo
ad ogni livello il codice etico della
Federazione Ciclistica Italiana. Sul
fronte della prevenzione al fenomeno
doping è stato convenuto, d’intesa
con i gruppi sportivi, di sanzionare
qualunque comportamento illecito,
lesivo dell’immagine del Giro.
11
I gruppi sportivi hanno garantito
che intensificheranno la loro azione
di vigilanza. Le intese saranno
oggetto di una convenzione tra RCS
Sport e i gruppi sportivi partecipanti
al Giro. Di più: il Giro d’Italia darà un
sostegno, anche finanziario, affinché
la Federazione Ciclistica Italiana
possa destinare risorse per la
prevenzione del fenomeno doping,
anche attraverso maggiori controlli
nelle gare di categorie giovanili.
LA TRIBÙ DEL GIRO
Concetto Pozzati, noto artista
italiano, succede a Emilio Tadini
e dedica all’85° Giro d’Italia La tribù
del Giro. L’opera, che si inserisce
nell’attuale ciclo dell’autore “tutto
di... testa”, compie un viaggio
diacronico attraverso i protagonisti
della Corsa in ogni epoca e arriva a
sintetizzare la figura del ciclista fuori
dal tempo. Nelle parole dell’autore
“non cercando il senso del passato
di quello che eravamo, ma quello
che oggi siamo (vissuto-rivissuto).
Elegante autonomia di una testa
(lei sì ha il senso della storia!)”.
La tribù del Giro accompagnerà l’85°
Giro d’Italia dalla presentazione fino
all’arrivo a Milano il 2 giugno 2002.
LA LINEA UFFICIALE
GIRO D’ITALIA
La linea ufficiale Giro d’Italia compie
un anno e sull’onda del successo
della prima edizione si rinnova
mantenendo immutata la struttura:
la collezione realizzata per l’84° Giro
d’Italia e costituita da capi tecnici
e sportivi, pelletteria, poster, libri
ed accessori, verrà aggiornata ed
ampliata, anche grazie al contributo
di nuovi partner e licenziatari; fino
a marzo 2002 sarà possibile
acquistare i prodotti attuali attraverso
il sito www.giroditaliastore.it.
La nuova linea ufficiale Giro
d’Italia potrà essere acquistata
presso diversi canali: il sito internet
www.giroditaliastore.it, a partire da
marzo 2002, per la vendita in Italia
e all’estero; il catalogo ufficiale
Giroditaliastore, che verrà realizzato
e distribuito in occasione della corsa;
al Giroditaliastore, lo stand ufficiale
della linea Giro d’Italia, situato
al villaggio di partenza e al villaggio
di arrivo di ogni tappa della Corsa.
LE SALITE
DEL GIRO D’ITALIA
L’iniziativa “Le salite del Giro
d'Italia”, nata dalla collaborazione
con Winning Time, ha l’obiettivo
di realizzare un sogno di molti
cicloamatori: entrare nell’albo d’oro
ufficiale delle salite che hanno fatto
la storia del Giro d’Italia.
Il cuore dell’iniziativa “Le salite
del Giro d'Italia” è una tessera
che permette di attivare un sistema
di rilevazione dei tempi permanente,
installato sulle più celebri salite
della corsa, che certifica l’impresa
compiuta stampando in tempo reale
un mini-diploma completo di nome,
cognome, data, nome della salita
e tempo impiegato.
La tessera potrà essere acquistata
presso i gestori del sistema
nelle diverse località, presso i più
importanti negozi di ciclismo
e sul sito www.lesalitedelgiro.it.
LA CAROVANA
PUBBLICITARIA
La Carovana Pubblicitaria precede
di circa un’ora la corsa e con la sua
lunga colonna di mezzi variopinti
allieta l’attesa di un pubblico
numerosissimo (oltre sei milioni
di persone) in un’atmosfera
di festa che sottolinea i valori
positivi dello sport.
In ogni tappa la Carovana effettua
soste programmate dove è consentito
distribuire gadget o effettuare
sampling di prodotti.
Il coordinamento della Carovana è
affidato all’agenzia Pressing di Milano.
Giro et communication
LES MULTIPLES VALENCES DU GIRO
LE GIRO ET L’EUROPE
Afin de marquer le cinquantenaire
de la naissance de la Communauté
européenne du charbon et de l’acier
(CECA), qui donna la vie après
la deuxième guerre mondiale à une
première ébauche de coopération au
niveau du continent, ainsi que pour
fêter l’Union monétaire européenne, qui
entrera en vigueur avec l’introduction
de l’euro en 2002, le Giro a voulu
atteindre une dimension européenne.
C’est ainsi que les 6 pays qui seront
traversés par la course sont les mêmes
qui, en 1951, ont souscrit au traité
de Rome, première entente qui a uni,
de fait, l’Europe.
UN NOUVEL OBJECTIF
POUR LE GIRO
Le Giro entend employer tous ses
moyens- et faire plus et mieux- afin que
les courses cyclistes, à chaque niveau,
puissent de nouveau se dérouler dans
un climat d’ouverte et loyale
compétition sportive, et ce dans l’intérêt
de tous : athlètes, caravane, sponsors,
passionnés et mass médias. C’est ainsi
que les organisations sportives (Uci,
Fci, ainsi que Tour et Vuelta), avec la
participation des institutions
(Ministères, régions et Coni), lancent
un projet intitulé Un nouvel objectif
pour le Giro.
Le projet est destiné à construire au
cours du temps une culture antidopage, et de lancer certaines mesures
appropriées de répression du
phénomène.
Tout d’abord trois brochures seront
diffusées avec pour thèmes : 1) le
dopage ; 2) de correctes méthodes
d’entraînement et de nutrition ; 3) de
la bonne utilisation de la bicyclette.
Autre initiative: un prix qui
récompensera les jeunes coureurs
qui auront démontré une attitude loyale
et sportive au cours de ce Giro 2002,
faisant sienne les règles du code éthique
de la Fédération Cycliste Italienne.
En ce qui concerne le thème de la
prévention du doping, en accord avec
12
les groupes sportifs, il a été décidé de
sanctionner tout comportement illicite,
nuisible à l’image du Giro.
Les groupes sportifs ont garanti
qu’ils intensifieraient leur vigilance.
Les accords feront l’objet d’une
convention entre RCS Sport et les
Groupes Sportifs participant au Giro.
De plus: le Giro d’Italia apportera son
soutien, également financier, afin que
la Fédération Cycliste Italienne puisse
agir pour la prévention du fénomène
du doping, également via de plus
nombreux contrôles dans les courses
de jeunes.
LA TRIBU DU GIRO
Concetto Pozzati, artiste italien
très connu, succède à Emilio Tadini
et dédie au 85° Giro d’Italia son oeuvre
La tribù del Giro.
L’oeuvre, qui s’insère dans l’actuel cycle
de l’auteur “tout de… tête”, réalise un
voyage diachronique à travers les
personnages de la course et les époques
et réussi à synthétiser à merveille
l’image du cycliste hors du temps.
L’auteur en a dit: “Je n’ai pas cherché
le sens du passé de ce que nous étions,
mais ce que nous sommes aujourd’hui
(vécu - revécu). Elégante autonomie
d’une tête (elle oui a le sens de
l’histoire !)”.
La tribù du Giro accompagnera le
85° Giro d’Italia de la présentation
à l’arrivée à Milan le 2 juin 2002.
LA LIGNE OFFICIELLE
DU GIRO D’ITALIA
La ligne officielle du Giro d’Italia fête
ses un an d’existence. Sur la lancée
du succès de la première édition, elle
se renouvelle tout en maintenant
inchangée sa structure : la collection
réalisée pour le 84° Giro d’Italia,
constituée de pièces techniques et
sportives, maroquinerie, posters, livres
et accessoires, sera renouvelée et élargie,
en particulier grâce à la contribution
de nouveaux partenaires et titulaires de
licences d’exploitation ; jusque fin mars
2002 il sera encore possible d’acquérir
les produits actuels sur le site
www.giroditaliastore.it.
La nouvelles ligne officielle du Giro
d’Italia sera elle diffusée : sur le site
internet www.giroditaliastore.it,
à partir de mars 2002, pour la vente
en Italie et à l’étranger ; grâce au
catalogue officiel Giroditaliastore,
qui sera réalisé et distribué à l’occasion
de la course ; au Giroditaliastore,
stand officiel de la ligne Giro d’Italia
situé aux villages départ et arrivé de
chaque étape de la course.
LES COLS DU GIRO D’ITALIA
L’initiative “Les Cols du Giro d’Italia”,
née de la collaboration avec Winning
Time, a pour objectif de réaliser le rêve
de nombreux cyclo-amateurs : entrer
dans le palmarès officiel des ascensions
qui ont fait l’histoire du Giro d’Italia.
Au cœur de l’initiative “Les Cols du
Giro d’Italia” : une carte qui permet
d’activer un système de relève de temps
permanents installé sur les plus
célèbres cols de la course. Il certifie
l’entreprise réalisée en imprimant en
temps réels un mini-diplôme complet
comprenant : nom-prénom-date-nom
du col et temps employé.
Les cartes pourront être obtenues
auprès des responsables de la gestion
du système dans les diverses localités,
dans les plus importants magasins de
cyclisme sur le site
www.lesalitedelgiro.it.
LA CARAVANE PUBLICITAIRE
La Caravane publicitaire précède
d’environ une heure la course et avec
sa longue colonne de véhicules colorés,
elle soulage l’attente d’un très
nombreux public. Plus de six millions
de personnes vivent ainsi dans une
atmosphère de fête qui souligne les
valeurs positives du sport.
Lors de chaque étape la Caravane
effectue des arrêts programmés là où
il est permis de distribuer des gadgets
ainsi que des échantillons de produits.
La coordination de la caravane est
confiée à l’Agence Pressing de Milan.
Giro and communication
THE MULTIFACET VALUES OF THE GIRO
THE GIRO AND EUROPE
On the occasion of the 50th
anniversary of the founding of the
European Coal and Steel Community
(CECA) which constituted the first
attempt of continental co-operation,
and in order to celebrate the
European Monetary Community with
the official Euro introduction from
year 2002 on, the Giro looked for and
also found an european dimension
for its introductory phase. It is not
by chance that the six countries
crossed by the race are exactly the
same which in 1951 signed the Rome
Treaty and with this first agreement
actually created Europe.
ONE MORE TARGET
FOR THE GIRO
It is the Giro intention to do its
utmost in order to enable cycling
races at each and every level to take
place again in a climate of open and
fair competition and thus in the
interest of athletes, assistants,
sponsors, supporters and mass media
all together. For all these reasons and
in co-operation with the Sports
Organizations (UCI and FCI, as well
as the Tour and the Vuelta), the
administrations (Department of Sport,
the Regions, the Coni) a new project
called One more target for the Giro.
The target of this project is to develop
more and more an anti-doping
cultural climate taking at the same
time all the necessary steps to repress
such phenomenon. On the first front
three vastly spread booklets will be
realized on the following subjects:
1) Doping; 2) Correct training
methods and nutritional topics;
3) The use of the bicycle. Moreover
a reward will be set up during the
2002 Giro, to recognize the fair-play
attitude of young racers and their
action in favor of the respect of the
Italian Cycling Federation ethic code.
For what concerns the doping
prevention, it was decided, in
accordance with the Trade Teams,
to sanction every way of acting that
would damage the image of the Giro.
13
The Trade Teams guaranteed that
they will intensify their vigilance.
The agreements will lead to a
convention between RC Sport and
the Trade Teams taking part in the
Giro. And more: the Giro d’Italia will
support, also from a financial point
of view, the Italian cycling Federation,
so that it will be able to do more in
order to prevent doping and make
more controls in the races organised
for the younger riders.
channels: on the internet at
www.giroditaliastore.it from march
2002 on, for sale in Italy and outside;
the official catalogue Giroditaliastore
will be produced and distributed on
the occasion of the event; at the
Giroditaliastore, official booth for the
Giro d’Italia line on the premises of
the starting and arrival Village at
every lap of the race.
THE GIRO’ S TRIBE
“The Giro d’Italia uphill slopes” is
a new enterprise born from a cooperation with Winning Time.
Its target is to make true the dream
of many cycling amateur, i.e. to
appear in the official golden book
of the uphill slopes which made the
history of the Giro d’Italia. The core
of the enterprise “The Giro d’Italia
uphill slopes” is a membership card
that allows to activate a permanent
time-checking system, mounted on
the most famous uphill slopes of the
race, that issues immediately a
certificate by printing a kind of mini
diploma bearing the first and last
name, the name of the slope, the
date and the used time.
The card will be on sale at the
licenses stores in the various cities,
at the best cycling equipment stores
at www.lesalitedelgiro.it.
Concetto Pozzati, a famous italian
artist succeeds to Emilio Tadini in
dedicating his Giro’s Tribe to the 85th
edition of the Giro d’Italia. The work
which is part of the present author
cycle named “tutto di … testa”
achieves a diachronic journey among
all times heroes of the race,
synthetically sketching the figure of
the symbolic eternal cycle runner. In
the words of the author “not trying
to give a sense to the past as we were,
but what we are today (vissutorivissuto). The elegant autonomy of
a head (which surely has the sense
of history!)”. The Giro’s Tribe will
accompany the 85th edition of the
Giro d’Italia from the day of
presentation on until arrival day
in Milan on June 2nd, 2002.
THE GIRO D’ITALIA
OFFICIAL ITEMS LINE
The Giro d’Italia official line celebrates
its first anniversary and on the wave
of the success encountered in its first
edition will be renewed, still
maintaining unchanged its structure:
the collection presented on the
occasion of the 84th Giro d’Italia,
which includes technical and sports
items, leather ware, posters, books
and accessories, will be renovated
and enlarged through the entry of
new partners and licence holders;
until march 2002 the present line
of products will be available on the
site www.giroditaliastore.it.
The new official Giro d’Italia line
will be available through various
THE GIRO D’ITALIA
UPHILL SLOPES
THE ADVERTISING
CARAVANE
The publicity Caravane passes about
one hour before the race and with
its so many colourful vehicles, it
helps the many spectators to wait
for the riders coming. More than six
millions people are indeed waiting
in a feast atmosphere that underlines
the positive values of sport.
In each stage, every time it is allowed
and possible to do so, the Caravane
stops for a while in order to distribute
some gadgets and samples.
The co-ordination of that Caravane
will be provided by the Pressing
Agency in Milan.
I precedenti arrivi nelle città di tappa
Strasbourg
1 arrivo
1973 Van Roosbroeck Gustav
Varazze
2 arrivi
1976 Moser Francesco - 1997 Di Grande Giuseppe
Lido di Camaiore
2 arrivi
1987 Squadra “CARRERA” - 1997 Missaglia Gabriele
Orvieto
4 arrivi
1929 Binda Alfredo - 1971 Perureña Domingo 1975 De Vlaeminck Roger - 1980 Contini Silvano
Caserta
3 arrivi
1964 Zancanaro Giorgio - 1982 Freuler Urs 1994 Saligari Marco
Benevento
5 arrivi
1925 Girardengo Costante - 1965 Durante Adriano 1971 Gualazzini Ercole - 1973 De Vlaeminck Roger 1978 Saronni Giuseppe
Campitello Matese
5 arrivi
1969 Chiappano Carlo - 1982 Hinault Bernard 1983 Fernandez Alberto - 1988 Chioccioli Franco 1994 Berzin Eugeni
Chieti
9 arrivi
1909 Cuniolo Giovanni - 1920 Alavoine Jean 1921 Girardengo Costante - 1923 Girardengo Costante 1933 Binda Alfredo - 1946 Ortelli Vito - 1962 Van
Looy Rick - 1974 Colombo Ugo - 1979 Wolfer Bruno
Numana
1 arrivo
1984 Mutter Stefan
Conegliano
1 arrivo
1977 Gavazzi Pierino
Corvara in Badia
4 arrivi
1989 Giupponi Flavio - 1992 Vona Franco 1993 Argentin Moreno - 1993 Chiappucci Claudio
Folgaria
1 arrivo
1969 Zilioli Italo
Brescia
11 arrivi
1930
1950
1954
1965
1969
2000
Milano
75 arrivi
plurivittoriosi: con 3 vittorie, Binda Alfredo con 4 vittorie, Cipollini Mario
Frascarelli Leonida - 1948 Bertocchi Elio Maggini Luciano - 1951 Leoni Adolfo Brasola Annibale - 1964 Dancelli Michele Bitossi Franco - 1968 Merckx Eddy Polidori Giancarlo - 1991 Bugno Gianni Conte Biagio
Ospitano il Giro per la prima volta
Partenza Giro
Groningen
In arrivo
Münster, Liège, Esch-sur-Alzette,
Limone Piemonte, San Giacomo,
Monticello Brianza
In partenza
Cambiago, Cantù
14
Cenni storici sul Giro d’Italia
Di tutti gli eventi proposti da La
Gazzetta dello Sport in oltre un secolo
di storia il Giro d’Italia è quello
di maggior rilievo. Per tutti il Giro
è “la festa di maggio”, come lo
definì Bruno Raschi, uno dei
cantori del ciclismo.
La corsa rosa monopolizza
l’attenzione generale fra metà
maggio e i primi giorni di giugno.
Centinaia di migliaia di spettatori
si accalcano ogni giorno sulle strade
al passaggio del Giro e quasi
43 milioni di italiani si godono
la corsa in Tv.
Il Giro, col succedersi delle edizioni,
cresce al punto di divenire una
“città viaggiante” che ormai
coinvolge circa 2000 persone, tutti
addetti ai lavori. Il seguito del Giro
è uno spettacolo variopinto, con
non meno di 1000 automezzi
in rappresentanza di organi
di stampa, televisione, fotografi,
squadre, servizi di assistenza tecnica,
per tacere dei mezzi multiformi
e multicolori della carovana
pubblicitaria che – seguendo
lo stesso percorso della tappa –
precede di circa un’ora i corridori.
GLI ALBORI
15
LA MAGLIA ROSA
E LE ALTRE MAGLIE
Nel 1931 viene istituita la maglia
rosa – colore distintivo del giornale –
quale simbolo del primato in
classifica. Il primo a indossarla
è Learco Guerra, vincitore della
tappa inaugurale del 19° Giro
d’Italia, la Milano-Mantova.
Al 1933 risale il primo Gran Premio
della Montagna, con quattro salite
che assegnano punti. Alfredo Binda
ne è il dominatore. A partire dal
1974 la maglia della speciale
classifica del G.P.M. è di colore
verde. La classifica a punti viene
istituita nel 1966. Dal 1967 al 1969
il capo-classifica veste la maglia
rossa, quindi – dal 1970 – la
classifica a punti corrisponde alla
maglia ciclamino.
Nel 1989 viene istituita la maglia
azzurra dell’Intergiro. Ai traguardi
intermedi vengono assegnati due
tipi di abbuono; uno valido
per la classifica generale e l’altro per
la classifica dell’Intergiro.
UNA REGINA
E UN TIRANNO
Il Giro d’Italia annota anche una
regina, protagonista negli anni
Venti: Alfonsina Strada fa scalpore
quando il direttore de La Gazzetta
dello Sport, Emilio Colombo,
annuncia che in gara contro
i maschi, al Giro, ci sarà anche lei.
Era il 1925. Parte con il numero 72,
per cadute e vicissitudini finisce
fuori tempo massimo, ma prosegue
senza numero e raggiunge
ugualmente Milano, concludendo
il Giro fra gli applausi.
Un altro episodio che in quegli anni
fa scalpore ha invece come
protagonista un uomo: Alfredo
Binda. Dopo aver vinto con facilità
il Giro in quattro edizioni
consecutive (dal 1926 al 1929) viene
invitato a rimanere a casa per
manifesta superiorità. Nel 1930
percepirà, per non correre, il premio
(22.500 lire) che avrebbe
guadagnato in caso di vittoria.
I PATRON
Dalle origini e sino al 1948
Armando Cougnet è la figura chiave
del Giro d’Italia, l’autentico patron.
Gli succede Vincenzo Torriani,
cresciuto alla sua scuola dal 1946.
▲
La vocazione organizzativa de La
Gazzetta dello Sport si manifesta sin
dagli albori del giornale, nato
il 2 aprile 1896 dalla fusione fra
Il Ciclista e La Tripletta. Il primo
numero reca in prima pagina
un riquadro con l’annuncio della
Milano-Monza-Lecco-Erba, gara
ciclistica organizzata dal giornale.
All’origine bisettimanale, la Gazzetta
diviene trisettimanale in occasione
del primo Giro d’Italia (1909) e
quotidiana per l’edizione del 1913.
Il giornale è di colore rosa dal primo
numero del 1899. Il 7 agosto 1908
La Gazzetta dello Sport annuncia in
prima pagina lo svolgimento del
1° Giro d’Italia per il 1909, battendo
sul tempo Il Corriere della Sera che
stava progettando un giro ciclistico
dopo il successo di quello
automobilistico di cui era il
promotore. Con eleganza e stile
il Corriere replicò alla Gazzetta
offrendo al vincitore del Giro un
premio di 3.000 lire.
Il primo Giro d’Italia parte il 13
maggio 1909 alle 2.53 del mattino
dal rondò di Loreto, a Milano.
Le tappe sono 8, per un totale
di 2448 chilometri e 127 sono
i concorrenti, dei quali solo 49
giungono a Milano. Le notizie della
corsa, vinta da Luigi Ganna,
pervengono attraverso dispacci
telegrafici che l’organizzazione
appende dentro le vetrine della
Lancia-Lyon Peugeot, in Piazza
Castello, mentre i pochi che
possiedono il telefono possono
informarsi chiamando il 33.68.
Luigi Ganna, primo vincitore del
Giro, guadagna 5.325 lire, l’ultimo
classificato 300 lire. Un confronto
utile viene dallo stipendio di
Armando Cougnet, Direttore del
Giro (e amministratore del giornale
oltre che caporedattore della rubrica
Ciclismo) che percepiva 150 lire
al mese.
Cenni storici sul Giro d’Italia
▲
Torriani reggerà le sorti del Giro sino
al 1992, coadiuvato dal 1989 da
Carmine Castellano che ne rileva
il testimone.
LO SPETTACOLO
E I MEDIA
Nel 1923, a testimoniare l’eco che
il giro suscita, entra in scena la
cinematografia, per le riprese degli
arrivi. Tutto senza sonoro, all’inizio.
Negli anni Trenta l’interesse per il
ciclismo e per il Giro fa scendere in
campo i cinegiornali, che allo “sport
del pedale” dedicano sempre
maggiore attenzione.
Nel 1947 Radio Rai si aggrega
al Giro e la trasmissione tecnicosportiva viene affiancata da un
varietà: il dopocena è riservato
a Il Girino Innamorato.
Nel 1949 la rivista del dopocorsa
si intitola Il Giringiro, durante
il quale ogni sera la voce della
maglia rosa sussurrava
la “buonanotte girini”.
Il 36° Giro (1953), dopo le
trasmissioni sperimentali dell’anno
prima, vive la prima diretta
televisiva, mentre il 1954 coincide
con le prime interviste radiofoniche
ai raduni di partenza. Il 1963 segna
l’avvento de Il Processo alla Tappa,
condotto da Sergio Zavoli, una
trasmissione di grande successo
replicata negli anni più recenti.
Grazie ai diritti tv ceduti a emittenti
straniere, il Giro ha non meno di
100 milioni di contatti giornalieri
in tutto il mondo. L’ultima edizione,
l’84ª, ha fatto registrare in Italia
uno share medio del 32,97% (oltre
un televisore su tre era sintonizzato
sul Giro durante le 2 ore della
diretta su Rai 3).
Il Giro del 2001 ha visto 954
giornalisti accreditati, in
rappresentanza di 510 testate.
16
LE GRANDI RIVALITÁ
Il ciclismo, e il Giro d’Italia, vivono
di grandi rivalità sin dalle origini.
La prima figura di eroe dominante
è Costante Girardengo, meglio noto
come “l’omino di Novi”, cui si
oppone il francese Henry Pelissier.
Terzo incomodo Tano Belloni.
Negli anni Venti tramonta la stella
di Pelissier, prontamente sostituito
da Alfredo Binda, che porta nel
ciclismo una nota di eleganza e il tifo
delle donne. Binda, il suonatore
di cornetta della banda di Cittiglio,
genera modernità e congiunge due
epoche. Con Girardengo non parla,
si limita a staccarlo, sempre, in salita.
Binda è bravo e fortunato perché
l’avversario che potrebbe dargli noia,
il friulano Ottavio Bottecchia,
è costretto a emigrare in Francia in
quanto è inviso ai patron delle Case
italiane. E Oltralpe si farà valere,
vincendo il Tour de France nel ‘24
e nel ‘25.
Learco Guerra, mantovano,
formidabile passista, meglio noto
come “la locomotiva umana” è
l’avversario del Binda di fine carriera,
nei primi anni Trenta, con Giuseppe
Olmo guastafeste. Guerra è amato da
tutti per il sorriso aperto e il fare “alla
mano” ma anche per le sue qualità
atletiche.
Nel 1935 spunta la stella di Gino
Bartali, “il pio”, destinato a dominare
a lungo la scena. Il toscano
imperversa sino al 1940 quando
la Legnano, per la quale gareggia,
ingaggia l’avversario più temibile.
Fausto Coppi, giovane promessa, fa
centro al primo colpo, vince il primo
dei suoi cinque Giri proprio a spese
del suo capitano, Bartali, che mai
gli perdonerà l’affronto.
Alla ripresa dopo la guerra, nel 1946,
Bartali ha ragione del rivale. Coppi
si rifarà negli anni dispari (‘47, ‘49
e ‘53) aggiungendo una perla pari,
nel ‘52. Secondo un collaudato
copione nella rivalità Bartali-Coppi
si inserisce Fiorenzo Magni, “il terzo
che gode”, toscano capace
di vincere ben tre Giri d’Italia,
nonostante le ridotte attitudini
in salita.
Per ritrovare altri duelli epici bisogna
aspettare le rivalità fra Adorni e
Gimondi e fra Gimondi
e Motta, ma l’avvento di Merckx,
un asso pigliatutto, mortifica
le ambizioni di molti avversari.
L’ultima rivalità è quella fra Moser
e Saronni, che vede, per la prima
volta, il tifo organizzato in club.
Francesco Moser assomma sino
a 53 mila appassionati nel suo
magico 1984, anno che annota
il doppio primato dell’ora in
Messico, la vittoria nella MilanoSanremo e, dopo tanti tentativi
infruttuosi, il successo nel Giro
d’Italia, grazie al quale il trentino
accorcia le distanze (Saronni aveva
vinto il Giro nel 1981 e nel 1983).
Brève note historique sur le Giro d’Italia
Parmi toutes les manifestations
proposées par La Gazzetta dello Sport
en plus d’un siècle d’histoire c’est
le Giro d’Italia qui remporte la palme
de la popularité. Pour tous le Giro
représente “la fête du mois de mai”,
comme l’a défini Bruno Raschi,
l’un des grands chantres du cyclisme.
La course rose monopolise l’attention
générale de la mi-Mai et les premiers
jours de Juin. Des centaines de milliers
de spectateurs s’entassent chaque jour
sur les routes au passage du Giro
et près de 43 millions d’Italiens
suivent la course à la télévision.
Au fur et à mesure des éditions le Giro
grandit à tel point qu’il devient
une “ville itinérante” englobant 2000
personnes ayant toutes des fonctions
officielles. La caravane du Giro est un
spectacle multicolore d’environ 1000
véhicules représentant la presse,
la télévision, les opérateurs photo,
les équipes et les services d’assistance
technique, sans parler des véhicules
multiformes et multicolores de la
caravane publicitaire qui – tout au
long du parcours de l’étape – précède
d’environ une heure les coureurs.
LES ORIGINES
17
LE MAILLOT ROSE
ET AUTRES MAILLOTS
En 1931 naît le maillot rose destiné à
symboliser la tête du classement. Le
premier à la porter est Learco Guerra,
vainqueur de l’étape d’inauguration du
19ème Giro d’Italia, la Milan-Mantoue.
Le premier Grand Prix de la Montagne
remonte à 1933 et comporte la montée
de quatre côtes récompensées par des
points. Alfredo Binda en est le grand
dominateur. A partir de 1974 le maillot
distinguant le Grand Prix de la
Montagne devient de couleur verte.
Le classement aux points est institué
en 1966. De 1967 à 1969 la tête du
classement endosse le maillot rouge
puis – à partir de 1970 – le classement
aux points se reconnaît par le maillot
cyclamen.
L’institution du maillot ciel pour
l’Intergiro date de 1989. Aux passages
intermédiaires deux types de
bonifications sont attribués : l’un
comptant pour le classement général,
l’autre pour le classement de l’Intergiro.
UNE REINE ET UN TYRAN
Le Giro d’Italia compte également à
son palmarès une reine, protagoniste
dans les années 20: Alfonsina Strada
fait sensation en 1925, lorsque le
Directeur de La Gazzetta dello Sport,
Emilio Colombo, annonce qu’elle sera
en compétition contre les Messieurs au
Giro. Elle prend le départ avec le
dossard 72, et à la suite de chutes et
autres vicissitudes, elle termine au-delà
du temps maximum. Cela ne l’empêche
pas de continuer sans dossard et de
parvenir malgré tout à Milan, où elle
termine le Giro sous les
applaudissements de la foule.
Après avoir gagné haut la main le Giro
de quatre éditions successives (de 1926
à 1929) Binda est le protagoniste d’un
épisode qui fait sensation: en raison de
sa supériorité évidente, il est prié de
rester chez lui. En 1930 il encaissera,
pour ne pas courir, la somme qu’il
aurait remportée en cas de victoire, soit
22.500 lires.
LES PATRONS
De ses origines et jusqu’en 1948,
Armando Cougnet est la figureemblème du Giro d’Italia, le vrai
patron. Vincenzo Torriani, qui a grandi
à son école depuis 1946, prend sa
succession.
▲
La vocation d’organisatrice de
La Gazzetta dello Sport apparaît
dès les débuts du journal, dont la
naissance date du 2 avril 1896 et
résulte de la fusion entre Il Ciclista
et La Tripletta. Le premier numéro
porte en première page un encadré
annonçant la Milano-Monza-LeccoErba, course cycliste organisée par
le journal. A parution bi-hebdomadaire
à ses débuts, la Gazzetta devient trihebdomadaire à l’occasion du premier
Giro d’Italia (1909), puis quotidien
à partir de l’édition de 1913. Le journal
inaugure sa couleur rose avec le premier
numéro de l’année 1899. Le 7 août
1908 La Gazzetta dello Sport
annonce en première page que le 1er
Giro d’Italia aura lieu en 1909, battant
ainsi au temps Il Corriere della Sera
qui avait en projet un tour cycliste
après le succès remporté par le tour
automobile dont il était promoteur.
C’est avec style et élégance que
le Corriere répliqua à la Gazzetta
en offrant au vainqueur du Giro
un prix de 3.000 lires.
Le premier Giro d’Italia prend le départ
le 13 mai 1909 à 2:53h du matin, du
rondeau de Loreto, à Milan. Les étapes
sont au nombre de 8 pour un total de
2448 kilomètres, et il y a 127 coureurs
au départ, dont seulement 49
termineront la course à Milan. Les
nouvelles sur la course, gagnée par
Luigi Ganna, parviennent au moyen de
dépêches télégraphiques que
l’organisation suspend derrière les
vitrines de la Lancia-Lyon Peugeot,
Piazza Castello, tandis que les
quelques fortunés qui possèdent le
téléphone peuvent se renseigner en
appelant le 33.68.
Luigi Ganna, premier vainqueur du
Giro, gagne 5.325 lires, et le dernier du
classement 300 lire. A titre de
comparaison citons le salaire de
Armando Cougnet, Directeur du Giro
(et administrateur du journal ainsi que
rédacteur en chef de la rubrique
cyclisme) qui gagnait 150 lires par
mois.
Brève note historique sur le Giro d’Italia
▲
Torriani regnat sur le Giro jusqu’en
1992 aidé depuis 1989 par Carmine
Castellano auquel il passa le témoin.
LE SPECTACLE ET LES MEDIA
C’est en 1923, sur la lancée de
l’enthousiasme suscité par le Giro,
qu’entre en scène le cinéma pour filmer
les arrivées. Au début c’est du cinéma
muet. Dans les années 30, suivant
l’intérêt grandissant pour le cyclisme et
le Giro, on voit apparaître les premières
actualités cinématographiques qui
dédient un espace croissant au “sport
de la pédale”.
En 1947 Radio Rai rejoint le Giro
et l’émission technico-sportive englobe
un spectacle de variétés: l’après-dîner
est réservé au Girino Innamorato.
En 1949 la revue de l’après-course
s’intitule le Giringiro et l’on entend
chaque soir la voix du maillot rose
susurrer “bonne nuit les Girini”
aux auditeurs.
Le 36ème Giro (1953), après les
émissions expérimentales de l’année
précédente, voit la naissance de la
première reprise télévisée en direct,
tandis qu’en 1954 ont lieu les
premières interviews radiophoniques
lors du rassemblement de départ
de la course. 1963 est marqué par la
première du Procès de l’Etape, présenté
par Sergio Zavoli, émission de grand
succès qui sera répliquée ces dernières
années.
Grâce aux droits de retransmission
cédés aux stations étrangères le Giro se
retrouve avec une centaine de millions
de contacts quotidiens dans le monde
entier. La dernière édition, la 84ème,
a eu un pourcentage d’audience moyen
de 32,97% (un téléviseur sur trois étant
synchronisé sur le Giro durant les 2
heures d’émission en direct de Rai 3).
L’édition de 2001 comptait 954
journalistes accrédités, représentant
510 organes de presse-tv-ciné.
18
LES GRANDES RIVALITES
pardonnera jamais cet affront. Après la
Le cyclisme en général et le Giro en
particulier vivent depuis toujours de
grandes rivalités. La première figure de
héros dominateur est celle de Costante
Girardengo, mieux connu sous le
pseudonyme de “l’omino di Novi”,
auquel s’oppose le français Henry
Pelissier, celui qui tire les marrons
du feu étant Tano Belloni. La gloire de
Pelissier se termine dans les années 20
au profit de Alfredo Binda qui apporte
au cyclisme une touche d’élégance
et suscite la passion des dames. Binda,
le joueur de cornet de la fanfare
de Cittiglio, apporte une note
de modernisme et sert de pivot entre
deux époques. Il ne parle pas avec
Girardengo, il se borne à le doubler,
toujours, et en cote. Binda est fort
et a de la chance car l’adversaire qui
pourrait lui porter ombrage, le Frioulan
Ottavio Bottecchia, se trouve contraint
à émigrer en France car il ne plait pas
aux patrons des équipes italiennes.
Il s’y trouvera d’ailleurs fort bien
puisqu’il remportera le Tour de France
dans les années 24 et 25.
Learco Guerra de Mantoue, formidable
rouleur surnommé “la locomotive
humaine” est l’adversaire de Binda
en fin de carrière, au début des années
Trente, tandis que Giuseppe Olmo joue
le rôle du troisième larron. Guerra est
le favori de tous pour son grand sourire
et ses manières aimables, mais aussi
pour ses qualités athlétiques.
1935 voit naître l’étoile de Gino
Bartali, “le Pieux”, qui dominera la
scène pendant longtemps. Le Toscan
mène le jeu jusqu’en 1940 quand
la Legnano, la marque pour laquelle
il court, engage l’adversaire le plus
dangereux. Fausto Coppi, jeune
promesse, pour son coup d’essai veut
un coup de maître et gagne le premier
de ses cinq Giri aux dépens justement
de son capitaine, Bartali, qui ne lui
guerre, à la reprise du Giro en 1946,
Bartali l’emporte sur son rival. Coppi
se vengera dans les années impaires
(47, 49 et 53), en y ajoutant une perle
paire, l’année ‘52. Selon un scénario
bien rodé, le troisième larron à s’insérer
dans la rivalité Bartali-Coppi est
Fiorenzo Magni, Toscan qui gagnera
trois Giri malgré ses modestes talents
de grimpeur.
Pour retrouver d’autres duels épiques
il faudra attendre la rivalité AdorniGimondi, puis celle de Gimondi et
Motta, mais avec l’avènement de
l’as Merckx bien d’autres adversaires
verront leurs ambitions s’effriter.
La dernière rivalité est celle qui oppose
Moser et Saronni. Pour la première
fois on voit la naissance de fans clubs
organisés. Francesco Moser rassemble
53.000 supporters pour son année
magique 1984, au cours de laquelle
il glanera le double record de l’heure
au Mexique, la victoire dans MilanoSanremo, et après bien des tentatives
infructueuses, le succès dans le Giro
d’Italia qui permettra au Trentin
de réduire la distance avec Saronni
qui avait remporté le Giro en 1981
et 1983).
Historical outline of the Giro d’Italia
Among all the events explained
in the Gazzetta dello Sport in its more
than one century of history, the
Giro d’Italia is surely the most
prominent. Everybody looks
forward at it as the “May Feast”
as it has been once defined by
Bruno Raschi, a lyricist of cycling.
The pink race monopolizes general
attention between mid-May and
the first days of June . Hundred
of thousands of supporters invade
every day the roads followed by the
Giro and almost 43 millions Italians
enjoy watching the race on TV.
As edition follows edition, the Giro
grows larger and larger becoming a
true “town on the road”, involving
a staff of ca. 2000 operative persons.
The Giro and its followers appear
like a multicolored show with
at least 1000 vehicles representing
each and every media: press, TV,
photo reporters, sport teams,
technical assistance, not
overlooking the bright advertising
caravane which follows the same
itinerary as the lap, preceding
the racing cyclists by one hour.
THE ORIGINS
19
THE PINK JERSEY
AND THE OTHERS
The pink jersey (color of the paper)
becomes an institution and symbol
of the first classified in 1931.
The first to wear it is Learco Guerra,
winner of the inaugural lap of the
19th Giro d’Italia, i.e. Milan-Mantua.
The first Mountain Grand Prize is
dated 1933 and includes four up hill
slopes for which points are assigned.
Alfredo Binda had the best of the
race. From 1974 on the jersey for
the special G.P.M. score becomes
green.
The classification established
on points was laid out in 1966.
From 1967 to 1969 the leader
of this classification wears
a red jersey, and from 1970 on
the points classification’s leader
wears the cyclamen jersey.
The creation of the sky-blue
jersey related to the Intergiro
is dated 1989. At the time of
intermediate passages two kind
of bonuses are granted: one valid
for the general classification and
the second for the Intergiro
classification.
A QUEEN AND A TYRANT
In its honor list the Giro d’Italia
counts also a queen, leader
during the twenties: Alfonsine
Strada created a scandal when
the Gazzetta dello Sport Director,
Emilio Colombo, announced
that she would compete with
men at the Giro. The year was
1925. She started wearing number
72, going through falls, tumbles,
and various ups and downs she
overran the maximum allowed
time but went on without her
back number and reached
nevertheless Milan, greeted by
the applause of the crowd.
Another episode of these old
times deserves to be reminded
and concerns a man: Alfredo
Binda. After easily winning the
Giro for four consecutive years
(from 1926 to 1929) he was kindly
asked to remain home because
of its evident superiority. In 1930
he got – for not participating –
the prize he would have won
in case of victory, i.e. 22.500 Lire.
▲
The organizing ability of the
Gazzetta dello Sport appears from
the beginning of the existence
of the newspaper which first came
out on April 2nd, 1896 from the
merger of Il Ciclista and La Tripletta.
Issue number one showed a framed
announcement of the Milan-MonzaLecco-Erba race organized by the
same. At first coming out twice
weekly the Gazzetta got a three
times a week edition on the
occasion of the first Giro d’Italia, i.e.
1909 and became then a daily paper
for the 1913 edition. The paper got
its pink color from the first issue of
year 1899.
On August 7, 1908 the Gazzetta
dello Sport announced in its first
page the first Giro d’Italia to take
place in 1909, beating the Corriere
della Sera which had in mind to
promote a cycling race after the
success encountered with its
automobile race. With great
class and elegance the Corriere
acknowledged the Gazzetta victory
by offering the winner a price
amounting 3000 Lire.
The first Giro d’Italia starts on
May 13, 1909 at 2.53 am. from
the Loreto place in Milan.
Laps are 8 for a total of 2448
kilometres and the competitors
are 127, only 49 of which were
able to reach Milan. Information
about the race, winner of which
is Luigi Ganna, are transmitted
by telegraphic dispatches attached
to the windows of the Lancia-Lyon
Peugeot shop in Piazza Castello,
while the happy few who have
a telephone can get news by
calling the 33.68 number.
Luigi Ganna, first winner of the
Giro got a prize of 5.325 Lire and
the last classified got 300 Lire.
To make a useful comparison,
Armand Cougnet, the Giro’s
Director (and also member of
the paper board as well as chief
editor for cycling) got at that time
a monthly salary of 150 Lire.
Historical outline of the Giro d’Italia
▲
THE “BOSSES”
From the beginning and until
1948 Armando Cougnet has been
the key-person of the Giro d’Italia,
the true boss. After him comes
Vincenzo Torriani who walked
in Cougnet’s shoes since 1946.
Torriani will manage the Giro
until 1992, helped since 1989 by
Carmine Castellano to whom he
passed the baton.
The last edition, the 84th showed an
average share of audience of 32,97%
(more than one TV set over three
connections on the Giro during
the 2 hours of transmission live
on the RAI 3 channel).
The 2001 Giro accounted 954
journalists with accreditation,
representing 510 different papers
or other media.
THE BIG RIVALRIES
THE SHOW
AND THE MEDIA
In 1923, witnessing the success of
the Giro, the filming of the arrival
makes its appearance. At the
beginning soundless filming.
Then in the thirties the passion for
cycling and especially for the Giro
involves the expanding movie-news,
more and more interested in the
“pedal sport”.
In 1947 Radio RAI becomes partner
of the Giro and the technicalagonistic transmission is coupled
with a variety show: after dinner
time is dedicated to the Girino in
love. In 1949 the after race revue
was named Il Girigiro and every
evening the voice of the pink jersey
winner of the day whispered
“goodnight girini” to the audience.
1953 year of the 36th Giro, after the
precedent year experimental
transmissions, sees the first event
live, while the 1954 edition
corresponds to the first radio
interviews from the starting point.
Il Processo alla Tappa or Process of
the lap was born in 1963, anchored
by Serge Zavoli and was so
successful that it was still on the
air in recent years.
Owing to the cession of its TV rights
to foreign companies, the Giro has
an audience of at least 100 million
people daily all around the world.
20
Cycle racing and Giro d’Italia are
founded from the beginning on big
rivalries. The first hero was Costante
Girardengo, better known as “The
little man from Novi”, and his big
opponent was the Frenchman
Henry Pelissier. The third man
in the company was Tano Belloni.
During the twenties Pelissier’s star
tarnishes and he is quickly replaced
by Alfredo Binda who brings to the
cycling races a touch of elegance
and the adoration of women. Binda
who plays cornet in the Cittiglio
band brings a sense of modernity
binding two different periods. With
Girardengo there is no dialogue, he
only beats him regularly on the up
hill slopes. Binda is courageous and
lucky when the competitor who
could endanger him is forced to
emigrate to France because Italian
patron don’t appreciate him.
And in France he would win
the Tour in the years 1924 and
1925. Learco Guerra from Mantua,
a fantastic all-rounder, better
known as the “human locomotive”
is the adversary of Binda, a Binda
in the finishing period of his career,
in the beginning of the twenties,
whereas Giuseppe Olmo plays the
spoil-sport in the story. Everybody
loves Guerra for his frank smile,
his friendliness and of course for
his athletic capacities.
In 1935 a new star is born: Gino
Bartali, “the pious” who will
dominate the scene for a long time.
The man from Tuscany is riding
the wave until 1940 when the
Legnano company who runs his
team hires the most dangerous
rival. Fausto Coppi, bearer of the
hopes of cycling races centers the
target immediately and wins the
first of his five Giri to the big
prejudice of his captain, Bartali
who will never accept his defeat.
In 1946 after the war Bartali defeats
his rival; Coppi instead will get the
victories of the odd years (19471949-1953) adding however an
even pearl in 1952. As usual in
such stories in the Bartali-Coppi
rivalry appears the third man
Fiorenzo Magni, also a man from
Tuscany capable to win three Giri
d’Italia independently of his bad
climbing capacity.
Such episode are to be found again
with the Adorni-Gimondi rivalry
followed by the Gimondi-Motta
one, but the venue of Merckx
the big ace will destroy many
ambitions.
The last known rivalry is the one
between Moser and Saronni when
for the first time fans will assemble
into clubs. Francesco Moser’s fan
club amounts 53000 in his magic
year of 1984 when he wins the
hour record in Mexico, the MilanSanremo and – after many essays –
the Giro d’Italia, reducing the
distance with Saronni who won
the Giro in the years 1981
and 1983).
Albo d’oro
Classifica Finale
(maglia rosa)
1909
GANNA Luigi
1960
ANQUETIL Jacques (Francia)
1910
GALETTI Carlo
1961
PAMBIANCO Arnaldo
1911
GALETTI Carlo
1962
BALMAMION Franco
1912
a squadre: ATALA
1963
BALMAMION Franco
1913
ORIANI Carlo
1964
ANQUETIL Jacques (Francia)
1914
CALZOLARI Alfonso
1965
ADORNI Vittorio
1919
GIRARDENGO Costante
1966
MOTTA Gianni
1920
BELLONI Gaetano
1967
GIMONDI Felice
1921
BRUNERO Giovanni
1968
MERCKX Eddy (Belgio)
1922
BRUNERO Giovanni
1969
GIMONDI Felice
1923
GIRARDENGO Costante
1970
1924
ENRICI Giuseppe
1971
PETTERSON Gösta (Svezia)
1925
BINDA Alfredo
1972
1926
BRUNERO Giovanni
1973
1927
BINDA Alfredo
1974
1928
BINDA Alfredo
1975
BERTOGLIO Fausto
1929
BINDA Alfredo
1976
GIMONDI Felice
1930
MARCHISIO Luigi
1977
POLLENTIER Michel (Belgio)
1931
CAMUSSO Francesco
1978
DE MUYNCK Johan (Belgio)
1932
PESENTI Antonio
1979
SARONNI Giuseppe
1933
BINDA Alfredo
1980
HINAULT Bernard (Francia)
1934
GUERRA Learco
1981
BATTAGLIN Giovanni
1935
BERGAMASCHI Vasco
1982
1936
BARTALI Gino
1983
SARONNI Giuseppe
1937
BARTALI Gino
1984
MOSER Francesco
1938
VALETTI Giovanni
1985
1939
VALETTI Giovanni
1986
VISENTINI Roberto
1940
COPPI Fausto
1987
ROCHE Stephen (Irlanda)
1946
BARTALI Gino
1988
HAMPSTEN Andrew (U.S.A.)
1947
COPPI Fausto
1989
FIGNON Laurent (Francia)
1948
MAGNI Fiorenzo
1990
BUGNO Gianni
1949
COPPI Fausto
1991
CHIOCCIOLI Franco
1950
KOBLET Hugo (Svizzera)
1992
INDURAIN Miguel (Spagna)
1951
MAGNI Fiorenzo
1993
1952
COPPI Fausto
1994
BERZIN Eugeni (Russia)
1953
COPPI Fausto
1995
ROMINGER Tony (Svizzera)
1954
CLERICI Carlo (Svizzera)
1996
TONKOV Pavel (Russia)
1955
MAGNI Fiorenzo
1997
GOTTI Ivan
1956
GAUL Charly (Lussemburgo)
1998
PANTANI Marco
1957
NENCINI Gastone
1999
GOTTI Ivan
1958
BALDINI Ercole
2000
GARZELLI Stefano
1959
2001
SIMONI Gilberto
21
Albo d’oro
Gran Premio
della Montagna
1933
1934
1935
1936
1937
1938
1939
1940
1946
1947
1948
1949
1950
1951
1952
1953
1954
1955
1956
(maglia verde)
Classifica a punti
(maglia ciclamino)
Classifica Intergiro
(maglia azzurra)
22
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1957
1958
1959
1960
1961
1962
1963
1964
1965
1966
1967
1968
1969
BINDA Alfredo
BERTONI Remo
BARTALI Gino
BARTALI Gino
BARTALI Gino
VALETTI Giovanni
BARTALI Gino
BARTALI Gino
BARTALI Gino
BARTALI Gino
COPPI Fausto
COPPI Fausto
KOBLET Hugo (Svizzera)
BOBET Louis (Francia)
GEMINIANI Raphael (Francia)
FORNARA Pasquale
COPPI Fausto
NENCINI Gastone
Trofeo dello Stelvio:
MAULE CLETO
Trofeo degli Appennini:
BAHAMONTES Federico (Spagna)
Trofeo delle Dolomiti:
GEMINIANI Raphael (Francia)
BRANKART Jean (Belgio)
VAN LOOY Rik (Belgio)
TACCONE Vito
SOLER Angelino (Spagna)
TACCONE Vito
BITOSSI Franco
BITOSSI Franco
BITOSSI Franco
GONZALES Aurelio (Spagna)
MICHELOTTO Claudio
1966
1967
1968
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
MOTTA Gianni
ZANDEGU' Dino
BITOSSI Franco
BITOSSI Franco
BASSO Marino
DE VLAEMINCK Roger (Belgio)
MOSER Francesco
MOSER Francesco
MOSER Francesco
SARONNI Giuseppe
SARONNI Giuseppe
SARONNI Giuseppe
MOSER Francesco
SARONNI Giuseppe
FREULER Urs (Svizzera)
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
VAN DER VELDE Johan (Olanda)
BONTEMPI Guido
FIDANZA Giovanni
BUGNO Gianni
CHIAPPUCCI Claudio
CIPOLLINI Mario
BAFFI Adriano
ABDOUJAPAROV Djamolidine
(Uzbekistan)
GUIDI Fabrizio
CIPOLLINI Mario
PICCOLI Mariano
JALABERT Laurent (Francia)
KONYSHEV Dmitri (Russia)
STRAZZER Massimo
1989
1990
1991
1992
1993
1994
PAVLIC Jure (Yugoslavia)
ANDERSON Phil (Australia)
LEANIZBARRUTIA Alberto (Spagna)
SVORADA Jan (Slovacchia)
ABDOUJAPAROV Djamolidine
(Uzbekistan)
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
GUIDI Fabrizio
KONYSHEV Dmitri (Russia)
FAGNINI Gianmatteo
GUIDI Fabrizio
GUIDI Fabrizio
STRAZZER Massimo
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
VANDENBOSSCHE Martin (Belgio)
FUENTE Manuel (Spagna)
ex aequo: GALDOS Francisco
(Spagna) e OLIVA Andres (Spagna)
OLIVA Andres (Spagna)
FERNANDEZ OVIES Faustino
(Spagna)
SUTTER Ueli (Svizzera)
BORTOLOTTO Claudio
BORTOLOTTO Claudio
BORTOLOTTO Claudio
VAN IMPE Lucien (Belgio)
VAN IMPE Lucien (Belgio)
FIGNON Laurent (Francia)
NAVARRO José Luis (Spagna)
MUNOZ Pedro (Spagna)
MILLAR Robert (Irlanda)
HAMPSTEN Andrew (USA)
HERRERA Lucio (Colombia)
CHIAPPUCCI Claudio
GASTON Inaki (Spagna)
CHIAPPUCCI Claudio
CHIAPPUCCI Claudio
RICHARD Pascal (Svizzera)
PICCOLI Mariano
PICCOLI Mariano
GONZALEZ P. José Jaime
(Colombia)
PANTANI Marco
GONZALEZ P. José Jaime
(Colombia)
CASAGRANDE Francesco
GONZALEZ MARTINEZ Fredy
(Colombia)
Modulo di prenotazione
L’organizzazione logistica
dell’85° GIRO d’ITALIA è stata
affidata a SESTANTE SPORT.
Per ottenere il servizio
di prenotazione alberghiera
è necessario compilare la presente
scheda e inoltrarla unitamente
all’acconto all’indirizzo seguente:
L’organisation logistique du
85ème GIRO d’ITALIA a été confiée
à la Société SESTANTE SPORT.
Afin de bénéficier du service
de réservation hôtelière voudrez
bien remplir la fiche ci-jointe et
la faire parvenir, accompagnée
de l’acompte, à l’adresse suivante:
SESTANTE SPORT has been
charged to provide for all hotel
and transport facilities for the
85th GIRO d’ITALIA.
To enjoy the benefits of this service,
please fill in the attached form
and send it with the down payment
to the following address:
S E S TA N T E S P O R T d i H . I . T. S . p . A .
Via Tonale, 26 - 20125 Milano
Project Leader
Susanna Faggin - Tel. +39.02.6241347
Segreteria Operativa
Tel. +39.02.6241331 - Fax +39.02.6241372
Tel. +39.02.6241338 - Fax +39.02.6241372
E mail: [email protected]
Le prenotazioni - con priorità
alle richieste pervenute entro il 31
marzo 2002 - verranno confermate
al ricevimento di un acconto forfait che verrà conguagliato
al termine della manifestazione.
L’importo del deposito richiesto
per ciascun partecipante
è di £ 4.000.000== (€ 2.065,83)
da versare con le seguenti modalità:
Les réservations - avec priorité pour
celles reçues d’ici le 31 mars 2002 seront confirmées dés réception
d’un acompte forfaitaire
qui sera déduit du montant final
au terme de la manifestation.
Le montant du dépôt requis
de chacun des participants
est de Lit. 4.000.000== (€ 2.065,83)
à verser de la façon suivante:
All hotel reservations – with priority
for those sent in by 31 March 2002,
will be confirmed upon receipt
of the down payment
which will be deducted
from the total at end of the event.
The amount of the down payment
requested to each participant
is Lit 4.000.000== (€ 2.065,83)
to pay as follows:
Bonifico bancario a:
Virement bancarie au:
Money transfer to:
Banca Nazionale del Lavoro
Filiale di Parma - Via Garibaldi 17/A - Parma
Cod. ABI 1005 - Cod. CAB 12700 - C/C n° 34261
Code Banque: 1005 - Code guichet: 12700 - Compte n° 34261
Bank Code: 1005 - CAB Code: 12700 - C/C n° 34261
(Si prega indicare causale 85° Giro d’Italia)
(Vous êtes priés d’indiquer dans le motif 85° Giro d’Italia)
(Please indicate as payment description: 85° Giro d’Italia)
Indicare il nome e l’indirizzo
della banca incaricata
di procedere al bonifico:
Veuillez indiquer le nom et l’adresse de
la banque chargée
de proceder au virement:
Please indicate che name and the
address of the bank charged
of the money transfer operation:
COGNOME E NOME DEI PARTECIPANTI
(NOM ET PRÉNOM DE CHAQUE PARTICIPANT):
NOTE (REMARQUES):
1
4
2
5
3
6
ENTE (ORGANISME):
INDIRIZZO (ADRESSE):
P.IVA:
TEL. (N° TEL. + INDICATIF):
FAX:
TELEX:
CALENDARIO DELL’85° GIRO D’ITALIA
CALENDIER DU 85ème GIRO D’ITALIA
(Barrare solamente le caselle corrispondenti alla data ove si richiede la prenotazione)
(Cocher les cases correspondantes aux réservations demandées)
DATA
DATE
8 maggio
9 maggio
10 maggio
11 maggio
12 maggio
13 maggio
14 maggio
15 maggio
16 maggio
17 maggio
18 maggio
19 maggio
20 maggio
21 maggio
22 maggio
23 maggio
24 maggio
25 maggio
26 maggio
27 maggio
28 maggio
29 maggio
30 maggio
31 maggio
1 giugno
2 giugno
ARRIVO DI TAPPA
ARRIVÉE D’ÉTAPE
Operazioni di accredito - GRONINGEN
GRONINGEN
GRONINGEN - MÜNSTER
KÖLN - ANS/LIEGE
VERVIERS - ESCH-SUR-ALZETTE
ESCH-SUR-ALZETTE - STRASBURGO
RIPOSO
FOSSANO - LIMONE PIEMONTE
CUNEO - VARAZZE
LIDO DI CAMAIORE
CAPANNORI - ORVIETO
TIVOLI - CASERTA
MADDALONI - BENEVENTO
BENEVENTO - CAMPITELLO MATESE
CAMPOBASSO - CHIETI
CHIETI - MONTE SAN GIACOMO
NUMANA
RIPOSO
TERME EUGANEE - CONEGLIANO
CONEGLIANO - CORVARA IN BADIA
CORVARA IN BADIA - FOLGARIA
ROVERETO - BRESCIA
CAMBIAGO - MONTICELLO BRIANZA
CANTÙ - MILANO
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
■
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■
■
■
■
■
■
■
SISTEMAZIONE ALBERGHIERA RICHIESTA
CATEGORIE D'HÉBERGEMENT REQUISE:
Trattamente di pernottamento e di prima
colazione
Service de logement et petit déjeuner
CATEGORIA HOTELS:
CATÉGORIE HOTELS
4 STELLE
4 étoiles
■
■
3 STELLE
3 étoiles
■
■
(In alcune localita ove non esistono alberghi
di cat. 3/4 stelle, verrano assegnati i migliori
esistenti)
(Dans les localités où n'existent pas des hotels à
3\4 étoiles, on assignera les meilleurs disponibles)
N°..........…........ CAMERE SINGOLE
(Chambres individuelles)
N°..........…........ CAMERE DOPPIE
(Chambres doubles)
SUPPLEMENTO MEZZA PENSIONE
SUPPLÉMENT DEMI-PENSION:
■
(barrare solo se richiesto)
(cocher si requis)
(Qualora richiesto, verrà assegnato solo negli
hotels che dispongono di servizio ristorante)
(Ce service ne sera garanti que dans les hotels
qui disposent du restaurant)
Concetto Pozzati,
La tribù del Giro, 2001
Corso Garibaldi, 86
20121 Milano, Italia
tel. +39.02.6282.8762-3-4
fax +39.02.2900.9684
e-mail: [email protected]

11 maggio 2 giugno 2002 - La Gazzetta dello Sport

Transcription

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