PRESENTAZIONE - Città di Torino
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PRESENTAZIONE - Città di Torino
PRESENTAZIONE La Regione Piemonte – Direzione regionale Formazione professionale-Lavoro è capofila del Progetto “Transalp Lavoro senza frontiere” nell’ambito del Programma di iniziativa comunitaria Interreg III A-Alcotra, e ha affidato all’ente strumentale Agenzia Piemonte Lavoro, l’attuazione del progetto, al quale partecipano tra gli altri, oltre al partner francese dell’ Anpe Rhône-Alpes, la Provincia di Torino, la Città di Torino ed Eures Transalp. L’obiettivo strategico del progetto è creare un sistema strutturato di cooperazione transfrontaliera, al fine di contribuire a realizzare nei territori interessati un vero e proprio mercato comune dell’occupazione, al fine di porre in rete i servizi per l’Impiego della Provincia di Torino e della Savoia. La ricerca evidenzia come importanti cambiamenti siano in atto tra le due regioni transfrontaliere Piemonte e Rhône-Alpes. L’impatto sui rispettivi mercati del lavoro dei grandi eventi come i Giochi Olimpici invernali 2006 a Torino e la costruzione della linea ferroviaria ad alta capacità Torino Lione generano occupazione. La costruzione delle opere olimpiche ha prodotto tra i 7 e 10 mila posti di lavoro in Provincia di Torino nel 2004, e si stima che in corrispondenza dei giochi lavoreranno nei settori turismo e alberghiero-ristorazione 10-11 mila addetti aggiuntivi. La ricerca analizza l’impatto sul mercato del lavoro sia sul versante francese, sia su quello italiano dei grandi avvenimenti, rilevando alcuni orientamenti, che aprono la possibilità di miglioramento delle sinergie e del livello di cooperazione tra le istituzioni. Guardando avanti, le risorse comuni, il possibile interscambio, la cooperazione tra le due Regioni, costituiranno un asse strategico dello sviluppo, di utilità anche per i rispettivi paesi. Nell’attuale crisi economica piemontese in proiezione la ricerca costituisce sicuramente un elemento in più nell’eventuale riapertura di un tavolo di confronto con i soggetti interessati che ponga al centro del dibattito la realizzazione di un nuovo patto per il lavoro e la coesione sociale. Teresa Angela Migliasso Assessore al Lavoro della Regione Piemonte 1 2 PREMESSA La Regione Piemonte attraverso l’Agenzia Piemonte Lavoro, la Direzione regionale ANPE Rhône Alpes ed Eures Transalp sono tra i promotori del progetto “Transalp. Lavoro senza frontiere", finanziato dal programma di iniziativa comunitaria Interreg IIIA Alcotra, al quale hanno aderito tra gli altri anche la Provincia di Torino e la Città di Torino. Tale progetto si propone di rendere sempre più vicini il Piemonte e la Francia, con particolare riferimento al territorio della Provincia di Torino ed a quello del Dipartimento della Savoia, che saranno interessati a breve da grandi avvenimenti, come la costruzione della linea ferroviaria dell'alta velocità Torino-Lione ed i Giochi Olimpici invernali nel 2006. L’obiettivo generale è quello di creare una rete dei servizi pubblici per l'impiego per favorire l'occupazione e il coinvolgimento di imprese e associazioni. In questo contesto si prevede la messa in rete degli sportelli transfrontalieri dei servizi per l'impiego di Torino e di Susa con i corrispondenti uffici francesi dell’ ANPE della Savoia per realizzare un mercato comune dell'occupazione a sostegno dello sviluppo competitivo del territorio, diminuendo il rischio del lavoro irregolare e della proliferazione di una domanda sotterranea di servizi. Due gli obiettivi specifici legati alla presente ricerca: 1. Prevedere, anticipare e gestire i grandi movimenti di manodopera che saranno mobilitati dai grandi eventi di riferimento. 2. Individuare e pianificare azioni di riconversione delle maestranze, durante ed al termine delle grandi opere. Le finalità della ricerca hanno riguardato particolarmente da una parte il forte e positivo impatto che si sta realizzando nei mercati del lavoro locali, dall’altra l’attenzione alle Azioni in grado di migliorare l’impatto stesso per aumentare gli effetti positivi e di sviluppo. Gli eventi hanno e avranno collocazioni temporali diverse, sono intervenuti e interverranno comunque su un processo di trasformazione del territorio e dell’economia, già in atto da oltre un decennio, che è stato ulteriormente accelerato. Tutte queste attività di riassetto hanno provocato numerosi cantieri e attività nel settore dei servizi. Questi aspetti sono stati approfonditi con un’attenta analisi di ciò che è successo nei comparti dell’edilizia, del turismo ed in alcuni ambiti del terziario (servizi recettivi e logistici) in riferimento alla manodopera generata dalle Olimpiadi. Si segnala così un comparto edile che ha prodotto tra il 2003- 2005 dai 7.000 ai 10.000 posti di lavoro, anche se oggi in leggera flessione ed un turistico–alberghiero che toccherà in corrispondenza dei Giochi 10/11.000 addetti aggiuntivi, e che si sta caratterizzando in Piemonte come settore emergente. Quanta di questa manodopera potrà essere utilizzata nel 2010 nella Torino-Lione? Le previsoni che emergono dallo studio fanno riferimento ad un coinvolgimento di unità 5000/6000 sul versante francese e di 2500/3000 sul versante italiano. L’individuazione di nuova manodopera o la riconversione dell’attuale richiederà un ripensamento della programmazione dei sistemi di formazione professionale francese e italiano rispetto in particolare alle qualifiche di difficile reperibilità indicate dalla ricerca. Lucia Mollica Direttore Agenzia Piemonte Lavoro Giuseppe De Pascale Direttore regionale Direzione Formazione professionale-Lavoro Patrik Lescure Direttore ANPE Rhone Alpes 3 4 INTRODUZIONE Le due ricerche di seguito presentate sono state realizzate nell’ambito del progetto InterregIIIA Alcotra “Transalp - Lavoro senza frontiere”. Le ricerche hanno fatto il punto sulla macro-area Piemonte Rhone-Alpes riguardo all’impatto che avranno sui mercati del lavoro i grandi eventi, che interesseranno le due regioni transfrontaliere. E’ stata dedicata particolare attenzione alle Olimpiadi 2006 e alla costruzione della linea ad alta capacità Torino Lione, che in prospettiva futura cambierà le possibilità di scambio e interazione economica e sociale a cavallo della frontiera. Guardando avanti, le risorse comuni, il possibile interscambio, la cooperazione tra le due Regioni, costituiscono un asse strategico dello sviluppo, utile anche ai rispettivi paesi. I risultati delle ricerche possono essere articolati su due livelli: 1. il primo riguarda una diagnosi dell’impatto forte e positivo che ci si attende sui mercati locali del lavoro dai grandi eventi programmati; 2. il secondo è invece relativo alla consonanza di attenzioni e strumenti con cui, da entrambe i lati delle Alpi, si guarda a questi eventi e si tenta di aumentarne gli effetti positivi e di sviluppo. Tra i molti aspetti che questi eventi coinvolgono, il progetto è concentrato sulle tematiche del lavoro e della formazione. Riguardo al primo punto, bisogna precisare che l’impatto di eventi come la realizzazione delle olimpiadi o la costruzione della linea ferroviaria transfrontaliera può essere esaminato almeno su tre livelli: • esiste innanzitutto un impatto diretto: la costruzione delle opere, la gestione della recettività e della logistica, richiedono lavoro e generano occupazione, reddito, e in alcuni ambiti crescita professionale. Quest’area di occupazione è quella più facilmente quantificabile, ma anche quella che termina una volta che l’opera è costruita o i giochi sono chiusi. La costruzione delle opere olimpiche ha innalzato l’occupazione in Provincia di Torino tra il 2003 e il 2005, generando tra i 7 e i 10 mila posti di lavoro nell’anno di punta, il 2004. Questa occupazione ha saturato la capacità produttiva delle imprese locali e ha attenuato l’impatto negativo sull’area della crisi di altri settori industriali. E’ cresciuta anche l’occupazione nei settori turismo e alberghieroristorazione, perché sono state aperte nuove strutture alberghiere, ma il settore toccherà la sua punta in corrispondenza dei giochi, quando lavoreranno 10-11 mila addetti aggiuntivi, in gran parte, almeno i tre/quarti, con contratti temporanei di breve durata, che sono peraltro tipici del settore, che ha una forte mobilità del lavoro. Nel 2004, su 37.000 avviamenti al lavoro, quasi il 70% ha avuto durata inferiore ai 7 giorni e solo il 13% è stato a tempo indeterminato. La costruzione della ferrovia Torino-Lione, che verrà avviata a pieno regime nel 2010, quando saranno concluse tutte le opere preliminari e preparatorie, coinvolgerà in Italia per 7 anni migliaia di lavoratori edili, con un impiego di 2500 - 3000 addetti negli anni tra il 2011 e il 2015. Per parte francese, stante che la tratta da costruire è più lunga, attraverso la ‘Maurienne’, si prevede l’impiego di un numero doppio di lavoratori, tra 5500 e 6000, per il periodo tra il 2011 e il 2015, e di qualche migliaio fino al 2018. Su questa necessità di lavoratori le ricerche hanno indagato, per analizzare quali caratteristiche professionali dovranno avere i lavoratori e quale disponibilità esiste di trovarli nelle aree coinvolte. Nell’edilizia, riguardo alle olimpiadi, la disponibilità di manodopera in Piemonte non è stata sufficiente, è stata utilizzata anche manodopera straniera (30% nel lavoro regolare dipendente, 80% nelle nuove microimprese) e proveniente da altre regioni d’Italia (60% dei lavoratori impiegati nella costruzione alta capacità Torino-Milano). Al momento della costruzione della Torino-Lione, tuttavia, se l’edilizia sarà in una fase più calma, le imprese edili della provincia impiegheranno certamente molta più manodopera locale. In Francia, in vista della Torino-Lione, si prevede che oltre la metà della manodopera impiegata negli anni centrali di lavoro (3500 persone) arrivi dall’esterno della regione. • Il secondo livello di impatto è quello sull’occupazione indiretta, ma collegata all’evento. I materiali di costruzione per le opere edili, i servizi per i lavoratori che arrivano, il giro d’affari 5 • generato dagli acquisti dei turisti sono esempi di impatto indiretto. Questo impatto è molto rilevante, sia per le costruzioni, sia nel settore turistico. Le ricerche non si sono concentrate su quest’aspetto, perché, diversamente dalla manodopera direttamente impiegata negli eventi, il lavoro indiretto non è facilmente prevedibile, e quindi non è oggetto specifico di piani di reclutamento e formazione. Per dare un’idea della sua rilevanza, citiamo il dato dello studio francese sulla Torino-Lione, che stima essere tra il doppio e il triplo il volume di occupazione indiretta rispetto a quella diretta. Ciò significa che per ogni operaio che costruisce la linea, ce ne sono altri due o tre che lavorano per produrre i materiali o i servizi collegati. Il terzo livello di impatto, di gran lunga più importante, riguarda l’impatto sull’occupazione locale che deriva da cambiamenti di tipo strategico legati all’evento. Questi impatti sono molto difficili da calcolare, perché hanno a che fare con la dinamica di sviluppo dell’area e in qualche modo ne determinano la traiettoria. Inoltre, dipendono molto dalla gestione stessa dell’evento, da come l’evento viene valorizzato in modo integrato con altre risorse e opportunità dell’area. Osservatori qualificati, ad esempio, hanno stimato nel 2,5-3% del PIL del Piemonte la potenzialità di sviluppo indotta dalla presenza dell’alta capacità. Ciò significa incrementare in modo strutturale e permanente le potenzialità di crescita dell’occupazione, su ordini di grandezza di decine di migliaia di posti di lavoro. Analogamente, l’impatto delle infrastrutture nella città di Torino cambia le potenzialità di sviluppo e ha un effetto permanente nel tempo e moltiplicatore rispetto al ventaglio dei settori economici. Le olimpiadi possono giocare un effetto strutturale sull’immagine di Torino e sul trend dell’attrattività della città, che comincia a mostrare risultati interessanti. Lo studio tecnico realizzato da una società specializzata (THR) sullo sviluppo turistico di Torino ipotizzava, nel 2002, tassi annui di crescita delle presenze fino al 5%, nel periodo 2003-2011, e considerava l’effetto olimpiadi come una variazione aggiuntiva tra il 2% e il 4% negli anni intorno all’evento. Questo scenario ottimistico sembra per ora trovare conforto negli ultimi dati relativi al 2004. Crescono le presenze (+7% nel 2003 rispetto all’anno precedente e +14% nel 2004 rispetto al 2003), crescono i congressisti (+37% nel 2004 con 100.000 presenze aggiuntive), crescono gli eventi che si svolgeranno a Torino (24 eventi rilevanti programmati tra il 2005 e il 2008), si delinea una possibilità di continuità rispetto alle olimpiadi, con le paraolimpiadi del 2006 e le universiadi del 2007, che useranno gli stessi impianti, avranno lo stesso numero di discipline e coinvolgeranno 50 paesi e oltre 400.000 spettatori. Anche le universiadi saranno preparate da una decina di eventi tra il 2005 e il 2007. Ciascuna di queste occasioni apre opportunità di crescita, su cui gli esempi non si contano: il riutilizzo delle infrastrutture sportive olimpiche può essere un problema, ma anche un’opportunità (ad esempio gli allenamenti delle centinaia di squadre nazionali del mondo, per gli impianti più sofisticati), le universiadi possono lanciare il Piemonte come sede di campus universitari, con un target di milioni di studenti delle università del mondo. Proprio la crescita continua e prospettica delle presenze e degli eventi è la miglior garanzia per la crescita dell’occupazione dipendente e autonoma nel settore turistico e alberghiero, che è cominciata in modo cauto, e che assumerà livelli diversi, proprio in relazione alle tendenze di medio periodo del settore. Un problema per il settore turistico alberghiero è la debole ‘domanda interna’, espressa dai torinesi, che avvertono le difficoltà occupazionali di altri settori e il quadro critico dell’economia nazionale. Se la strategia esterna è attirare i visitatori e migliorare l’immagine nel mondo, la strategia interna dev’essere l’innovazione e il rafforzamento sistemico del settore. Su questo le ricerche, che entrano nel merito delle politiche pubbliche relative all’incontro domanda e offerta e alla formazione, danno indicazioni chiare di necessità di attenzione e investimento, segnalando figure e competenze professionali da rafforzare e servizi da erogare. Riguardo al secondo punto – quali azioni per migliorare l’impatto sul mercato del lavoro - le ricerche sottolineano, sia sul versante francese, sia su quello italiano, alcuni orientamenti, che hanno una forte 6 sintonia, e che aprono la possibilità di migliorare le sinergie e il livello di cooperazione tra le istituzioni che dalle due parti della frontiera si occupano di incontro domanda-offerta di lavoro e formazione. • Intanto viene confermata l’importanza di un approccio proattivo ai grandi eventi. I grandi eventi si costruiscono, e attraverso le politiche del lavoro e della formazione che vengono sviluppate è possibile rafforzare le ricadute positive e migliorare alcuni aspetti del mercato locale. Non è un lavoro facile, per la fortissima frammentazione e precarizzazione del lavoro che caratterizza, in generale, tutti i mercati. L’esperienza del Piemonte sui cantieri olimpici e sull’alta capacità Torino-Milano, tuttavia, indica una direzione positiva: per migliorare la sicurezza nei cantieri, combattere la presenza del lavoro irregolare, molto elevata nel settore, facilitare l’inserimento delle persone nel lavoro, aumentare la quota locale di occupati serve agire, in modo coordinato con le parti sociali, per fornire servizi efficaci alle imprese e alle persone. • Per fare questo bisogna passare dalla costruzione di scenari di previsione, come fanno le ricerche, alla costruzione di modelli di servizio, adatti al mercato e rispondenti alle esigenze delle imprese e delle persone. Sia nel caso dell’edilizia, sia nel caso dell’alberghiero, si deve agire in un contesto dove le grandi imprese sono abituate a fare a meno dei servizi pubblici e le piccole utilizzano per il reclutamento del personale canali familiari e personali. Esiste in questi settori un profondo bisogno di competenze qualificate, di figure professionali nuove, di rafforzamento delle capacità competitive. Però molte imprese non hanno risorse per investire, non hanno una cultura che valorizza o promuove la formazione, devono misurarsi con un mercato che lascia pochi spazi e margini di manovra, che pratica massicciamente la concorrenza sleale attraverso l’utilizzo del lavoro irregolare e che favorisce la moltiplicazione delle posizioni di lavoro autonomo individuale, senza spessore imprenditoriale; inoltre, in ampia parte anche i dirigenti hanno difficoltà a guardare il futuro con visione strategica. Questi limiti sono diffusi soprattutto tra le piccole e le piccolissime imprese. Un modo, quindi, per sostenere lo sviluppo strategico di questi settori, approfittando della spinta all’occupazione che i grandi eventi possono creare, è sviluppare servizi sempre più rispondenti ai bisogni e capaci di intercettare una parte della domanda effettiva di competenze e di innovazione delle imprese. • Sia in Francia che in Italia il progetto lavorerà sul miglioramento dei servizi, in ottica di macroarea. Ciò consentirà scambi utili dal punto di vista degli strumenti – sia in Italia che in Francia sono stati sviluppati modelli di descrizione delle figure professionali e di analisi delle competenze –, dal punto di vista delle strategie di gestione dei servizi e di promozione dello sviluppo locale – in Francia, in vista della costruzione della Torino-Lione, si propongono di fare una valutazione sistematica delle competenze professionali disponibili sul territorio, per avviare piani di formazione per far entrare nel settore delle costruzioni un numero consistente di personale locale, in Italia si lavorerà a perfezionare i servizi alle imprese con sportelli specializzati dal punto di vista settoriale, già sperimentati con lo sportello SPEDITO in Edilizia e con il Nuovo sportello dedicato all’area turistico-alberghiera. Una rete di servizi sulla macro-area potrà anche essere utile a gestire eventuali squilibri nei mercati locali del lavoro favorendo, ad esempio, il reclutamento di lavoratori di imprese piemontesi per i cantieri nella Maurienne, nel caso che il mercato in Italia sia debole al momento dell’avvio dei lavori. Roberto Di Monaco S.R.F. Società Ricerca e Formazione 7 8 Si ringraziano: Per l’Agenzia Piemonte Lavoro Giampietro Ferrarese, Coordinatore del progetto Massimo Tamiatti, Responsabile Area studi e ricerche Per l’ANPE Rhone Alpes Jean Maurice Mouette, Coordinatore partner francesi Bernadette Cubier Per la Regione Piemonte - Direzione Lavoro-Formazione professionale Leonardo Angelini Per la Provincia di Torino – Servizio Lavoro Aldo Dutto Per la Città di Torino – Divisione Lavoro Orientamento Formazione Guido Gulino Per la società CARTESA LYON Catherine Montal 9 10 1 - Obiettivi della ricerca La ricerca, nell’ambito del progetto, si propone di fornire indicazioni rispetto ai movimenti di manodopera connessi allo svolgimento di grandi eventi che interesseranno il Piemonte, ed in particolare la provincia di Torino nella sua area di confine con la Francia. Tra questi spiccano, ovviamente, le Olimpiadi 2006 e la costruzione della linea Torino-Lione. L’incarico prevede che il lavoro venga svolto sulla base dell’analisi delle fonti istituzionali e degli studi disponibili e che sulla base di queste informazioni, con la maggior approssimazione possibile, si tenti di prevedere le caratteristiche della manodopera che sarà impegnata in relazione ai grandi eventi, con attenzione al loro numero, alla qualifica, al luogo e ai tempi di coinvolgimento. Lo studio non riguarda tutti i settori, ma è circoscritto alle attività economiche più sollecitate dagli eventi: edilizia, turismo e alcuni ambiti del terziario (servizi recettivi e logistici). 2 – Strategia di analisi I due eventi principali di cui ci si occupa hanno una collocazione temporale molto diversa. Riguardo alle olimpiadi, l’evento è relativamente vicino e la fase di preparazione dell’evento, in cui si sviluppa la parte più consistente dell’impatto occupazionale, si avvia alla conclusione. In questo caso è utile fare il punto della situazione rispetto alle previsioni formulate in passato e identificare aspetti rilevanti di quanto sta avvenendo sul mercato del lavoro locale rispetto all’evento e rispetto alle azioni tese a favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro. Verranno anche sviluppate alcune considerazioni sulle Universiadi 2007. Riguardo alla costruzione della linea Torino Lione, dato che nella migliore delle ipotesi l’avvio dei lavori di costruzione è programmato per il 2010-2011, si tratta di formulare previsioni, facendo tesoro di quanto osservato, in termini di funzionamento del mercato locale, nell’esperienza dei cantieri olimpici e delle grandi opere (passante e ferrovia Torino-Milano). Come è noto, per entrare nel merito dell’incontro domanda offerta in relazione ad un evento, occorre focalizzare l’attenzione su due aspetti. Il primo riguarda il fabbisogno teorico di manodopera collegato all’evento, articolato in figure professionali e in tempi di coinvolgimento. La chiarezza di questo fabbisogno non è sempre scontata; infatti mentre riguardo ai lavori edilizi è possibile utilizzare standard consolidati, per prevedere il personale impiegato dal TOROC o il cui utilizzo è legato agli appalti del medesimo, non si può che dipendere dalle decisioni degli attori coinvolti, che possono anche cambiare rapidamente, essere modificate o semplicemente non essere rese note in anticipo. 11 Il secondo aspetto riguarda l’impatto della domanda teorica sul mercato locale. La risultante è condizionata da diversi fattori, innanzitutto l’effettiva disponibilità locale delle figure professionali cercate, in secondo luogo l’orientamento del soggetto che assume (ad assumere localmente in modo diretto, subappaltare localmente, far arrivare personale proprio da fuori, appaltare a soggetti esterni), in terzo luogo la presenza o meno di flussi migratori in ingresso, che possono, anche in presenza di offerta locale, modificare l’impatto della domanda sul mercato. La mobilità transfrontaliera, su cui il progetto interreg potrebbe svolgere un ruolo, si colloca in questo contesto, e potrebbe rispondere a bisogni di domanda teorica non soddisfatti dall’offerta locale, gestiti in accordo con i soggetti interessati. Questo quadro piuttosto complesso è reso ancor meno lineare da tre fenomeni ulteriori, che hanno un grande rilievo rispetto agli eventi considerati. Il primo è la presenza di lavoro sommerso, irregolare. Questa tipologia di lavoro può drenare e far scomparire una parte del fabbisogno teorico di manodopera, rendendo in parte incomprensibili i numeri del mercato. Il secondo, riguardo all’evento olimpico (e alle universiadi), è l’ampio uso che si presume di fare del lavoro volontario o del lavoro comandato di personale di altri enti. Curiosamente, questo lavoro non formalizzato, molto positivo per il coinvolgimento dei cittadini, per lo spirito che lo anima e anche per il bilancio del TOROC, rappresenta comunque un’incertezza dal punto di vista dell’impatto occupazionale dell’evento olimpico. Il terzo è la forte presenza di lavoro autonomo, che può certo evidenziare una crescita del numero delle imprese, ma che può anche costituire una semplice modalità di reclutamento diverso del lavoro individuale, che passa attraverso la richiesta al dipendente di prendere partita iva. Anche in questo caso risulta più difficile ritrovare nei numeri del mercato la domanda di lavoro teorica ipotizzata. In questo scenario problematico, la strategia di analisi si è mossa in tre direzioni. In primo luogo sono state raccolte le fonti istituzionali e i dati che, da diversi punti di vista, hanno a che fare con l’incontro domanda offerta in relazione ai grandi eventi. Si tratta delle fonti sul mercato del lavoro (ISTAT, Osservatorio Regionale e Provinciale), sui fabbisogni formativi (Excelsior, Organismi Bilaterali, Associazioni imprenditoriali), sulla formazione professionale erogata (archivio regionale sui corsi), sui flussi di uscita dal sistema scolastico e della formazione professionale (n. allievi registrati), sull’andamento delle imprese e dei settori economici (CCIAA, Associazioni imprenditoriali). Inoltre sono state raccolte ed esaminate fonti specifiche, come l’archivio regionale sulla sicurezza del lavoro, che raccoglie il censimento dei lavoratori nei cantieri delle grandi opere, e ricerche svolte da altri soggetti (Comitato Rota, SITI-Politecnico di Torino). In secondo luogo è stato fatto un lavoro specifico sui dati dei Centri per l’impiego in provincia di Torino. Come è noto, i dati dei CPI rappresentano l’universo dei movimenti in ingresso e in uscita sul mercato, e sono l’unica fonte attualmente disponibile che consente di osservare le caratteristiche socio-anagrafiche e professionali dei lavoratori che entrano nel mercato, nei diversi comparti e settori e nei diversi contesti 12 territoriali, fino al dettaglio comunale. Dai CPI è anche possibile avere informazioni sull’offerta di lavoro disponibile sul mercato del lavoro locale, attraverso l’analisi dei dati relativi a lavoratori e lavoratrici registrati negli elenchi dei disponibili al lavoro e di quelli in mobilità. Infine, sono stati interpellati molti attori che si stanno muovendo direttamente sulla scena, per identificare domande esplicite legate ai fabbisogni e alla ricerca di figure professionali e per comprendere alcuni meccanismi tipici di funzionamento del mercato, che possono condizionare il rapporto tra domanda teorica e assunzioni effettive e che possono orientare l’azione di chi si occupa di incontro domandaofferta sul mercato del lavoro 1. 3 – Il settore delle costruzioni 3.1 – La domanda teorica di lavoro per la realizzazione delle opere olimpiche Questo lavoro si colloca in continuità con la ricerca svolta nel 20022, e mira a fornire una rappresentazione aggiornata dell’impatto dell’evento olimpico sul mercato locale. La ricerca svolta era di tipo microeconomico, ovvero non si poneva l’obiettivo di misurare l’impatto dell’evento sull’occupazione complessiva nella regione, ma piuttosto mirava a identificare l’occupazione che sarebbe stata creata dalle specifiche iniziative necessarie e prevedibili per la realizzazione dell’evento, in particolare la costruzione delle opere olimpiche, l’accrescimento della capacità recettiva in concomitanza con l’evento e la gestione organizzativa e logistica dell’evento (Toroc). Questa impostazione consentiva di formulare previsioni specifiche sulla domanda teorica, quantità e qualità della manodopera necessaria, sui tempi e sulle figure professionali coinvolte, indipendentemente dall’andamento complessivo dell’economia regionale, su cui hanno un significativo impatto eventi diversi dalle olimpiadi, quali la crisi dell’auto, la debolezza della domanda interna, il cambio del dollaro, ecc. Le previsioni formulate nel 2002 erano le seguenti3: Tabella 2.1 Settore costruzioni Opere olimpiche Totale anni /lavoro 2003 2004 2005 7.004 11.917 5.406 1 Sono stati incontrati/sentiti, nel corso della ricerca, i vertici dei seguenti 30 enti/società: Toroc, LTF, Colomion, Sestrieres, CavToMi, Meridian, Csar, Collegio costruttori provincia Torino, Scuola Edile Torino, CNA, Coldiretti Torino, Coldiretti Susa, Ascom Torino, Ascom Susa, ATL Turismo Torino, Servizio Igiene Sicurezza Regione Piemonte, Confesercenti, Aica grandi alberghi, Epat pubblici esercizi, ANCE, Cresme, Torino Internazionale, Politecnico SITI, Comitato Rota, Organismi bilaterali dell’Edilizia e del Turismo, Sportello Spedito, CSI Universiadi 2007, CPI Susa, Federalbergatori 2 Roberto Di Monaco e altri, Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006. 3 Le previsioni realizzate con metodologia macroeconomica dall’Università La Sapienza di Roma, per conto dell’Unione industriale di Torino, nel 2001 calcolavano un incremento del PIL regionale dello 0,3-0,4% annuo, con una spesa sulle costruzioni al culmine nel 2004, con un volume pari a quasi 500 milioni di euro. Se ad un milione si attribuiscono circa 15 anni uomo di lavoro, si arriva a circa 7500 unità aggiuntive. 13 Figura professionale Necessità stimata 2003 Necessità stimata 2004 Necessità stimata 2005 Figure qualificate da reperire sul mercato locale 3200 5400 2400 Ingegneri e tecnici, periti, responsabili di cantiere Personale amministrativo qualificato Muratori e intonacatori Carpentieri e ferraioli Piastrellisti Decoratori Elettricisti Idraulici Lattonieri e saldatori Gruisti e conducenti macchine movimento terra Conducenti camion e autisti Operai meccanici e manutentori 130 130 550 140 30 40 330 160 40 50 70 120 220 210 920 230 60 70 550 270 80 90 110 200 90 90 410 100 40 40 250 120 30 40 50 90 Secondo queste previsioni il massimo impiego di manodopera sarebbe avvenuto nel 2004, con il coinvolgimento nei cantieri olimpici di oltre 5000 figure specializzate. Nel 2005 il bisogno si sarebbe dimezzato. 3.2 - L’andamento del settore delle costruzioni in Provincia di Torino Osservando il mercato del lavoro, è possibile riscontrare una gamma di effetti positivi sull’occupazione. Il 2003 è l’anno dell’apertura di una parte dei cantieri delle opere olimpiche, mentre i rimanenti sono stati avviati nel 2004. Per comprendere come si è collocato il lavoro nei cantieri olimpici nel quadro più ampio del settore, conviene partire dall’esame dei dati del CRESME4, che evidenziano un trend in aumento degli investimenti in costruzioni a Torino (provincia), anche se alcuni ambiti come i rinnovi in edilizia residenziale e gli investimenti privati in edilizia non residenziale hanno un andamento riflessivo tra il 2002 e il 2004. Nel complesso, tra il 2002 e il 2003 e fino al 2005 crescono gli investimenti in nuove costruzioni (a prezzi costanti) e tengono gli investimenti in rinnovi. La differenza tra il livello del 2002 (circa 4500 miliardi di lire a prezzi 1995) e quello del 2004 (4800 miliardi, 3.130 milioni di euro), evidenzia una crescita totale di 300 miliardi, che riportata a valori del 2004 (numero indice 126 contro 1995=100) raggiungerebbe i 380 miliardi, ovvero i 200 milioni di euro circa, cifra che pare essere effettivamente molto inferiore alla quota aggiuntiva di investimenti che le opere olimpiche hanno comportato (circa 1100 milioni di euro per le opere fondamentali e 350 per le opere connesse). D’altro lato vi è stata un’impennata molto forte nel volume degli appalti a livello regionale, con una crescita pari a quasi 3 milioni di euro tra il 2002 e il 2003, ridimensionata di oltre un milione di euro nel 2004. 4 Cresme, Il mercato delle costruzioni a Torino, tra trasformazione urbana e sviluppo. Presentazione 14 Ciò significa che il settore ha avuto un forte sviluppo tra il 2002 e il 2004, ma che ci si può attendere un impatto occupazionale molto inferiore a quello che era prevedibile considerando totalmente aggiuntivo l’investimento nelle opere olimpiche. Il motivo è che la crescita netta degli investimenti è stata inferiore al volume dei cantieri olimpici, e quindi c’è stata una parziale sostituzione degli appalti in grandi opere rispetto agli altri investimenti. La tendenza positiva allo sviluppo del settore è confermata anche dall’indagine dell’ANCE5 su 348 imprese edili piemontesi (Il 50% lavora negli appalti pubblici). Le imprese agli inizi del 2004 manifestano saldi attivi (ottimisti-pessimisti) riguardo alle previsioni di crescita dell’occupazione e del portafoglio ordini. Manifestano anche difficoltà reperimento manodopera, in provincia di Torino espressa dal 50% delle imprese per i qualificati e dal 12% per i generici. Cresce il ricorso a manodopera esterna. L’indagine ci dice anche che il 70% delle imprese è sotto i 20 addetti e che gli extracomunitari sono l’8% dei dipendenti. Questo scenario positivo viene ribadito dall’indagine successiva (seconda parte 2004), con ulteriori tendenze alla crescita e la dichiarazione di un portafoglio ordini medio delle imprese oltre i 14 mesi.6 Bisogna arrivare all’inizio del 2005 per avvertire un cambiamento prospettico di clima, che ci avverte del giro di boa rispetto al picco raggiunto dal settore nel 2004, sia sul versante delle associazioni imprenditoriali, che segnalano il rischio di una caduta del volume di affari e dell’occupazione in assenza di sforzi per mantenere la continuità dei lavori pubblici, sia sul versante delle imprese, che nella indagine del primo semestre 2005 vedono azzerarsi il saldo tra ottimisti e pessimisti nello sviluppo del volume d’affari per l’anno in corso e vedono ridursi la durata media del portafoglio ordini da 14,4 a 12 mesi. In questo senso vanno anche interpretati gli sforzi di diverse associazioni imprenditoriali rivolti a lanciare idee di continuità, dall’elenco di opere pubbliche non ancora realizzate, alla promozione del project financing, alla sottolineatura delle necessità di recupero e restauro dei centri storici. Peraltro, nella provincia di Torino, l’incertezza generale e la crisi economica cominciano ad avere effetto sul mercato privato dell’edilizia. La medesima tensione del settore nel 2004 si riscontra nei dati del sistema camerale sulla natimortalità delle imprese. Nel 2004 il numero di imprese del settore delle costruzioni registrate in provincia di Torino è cresciuto in modo eccezionale (+6,4%, 1900 nuove imprese)7. La Camera di Commercio attribuisce questa crescita allo stimolo dei cantieri olimpici e non all’impatto della sistematica destrutturazione del settore che da molti anni genera una forte frammentazione e riduzione della dimensione media delle imprese8, sintomo quindi di debolezza, o al massimo di estrema flessibilità, più che di forza. Tuttavia non vi sono elementi empirici per essere sicuri di questa interpretazione ottimistica, soprattutto in presenza di una fortissima prevalenza di ditte individuali tra le nuove imprese (53% su tutti i settori) o di società di persone (ulteriore 31%) e con una fortissima presenza di stranieri (80% dei nuovi imprenditori in forma individuale sono stranieri, in gran parte rumeni tra gli edili). 5 6 7 Ance, Indagine congiunturale tra le imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta, marzo 2004 Ance, Indagine congiunturale tra le imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta, settembre 2004 CCIAA Torino, comunicato stampa del 6.4.2005 15 La fonte ISTAT 2003 segnala una crescita dell’occupazione in Piemonte nel 2003 del 2,2%, pari a 40.000 unità aggiuntive. Ciò avviene nonostante il forte calo dell’industria e della P.A.. I comparti in maggiore crescita sono le costruzioni e l’alberghiero. In provincia di Torino il saldo dell’industria 2003 su 2002 è positivo: + 12000 occupati nelle costruzioni a fronte di – 9000 occupati nell’industria, dove si registra un’impennata di ore CIGS (37,5 milioni in provincia di Torino, massimo storico, pari al 35% del monte ore nazionale). Ciò è significativo anche se l’incremento in termini di ore lavorate è meno rilevante, e si associa ad un leggero calo della disoccupazione in provincia di Torino. Nel complesso nella provincia di Torino crescono sia gli occupati dipendenti che quelli indipendenti. Tabella 3.1 Provincia di Torino - Occupati in migliaia 2000 702 215 dipendenti Indipendenti 2001 707 209 2002 692 219 2003 700 224 Il settore delle costruzioni da un contributo determinante ad entrambe le aree di occupazione. Tabella 3.2 Costruzioni dipendenti indipendenti 2000 24 21 2001 23 21 2002 22 22 2003 28 27 Grafico 3.3 Anche la fonte IRES Piemonte9, riprendendo i dati della CCIAA di Torino, segnala tra il 2002 e il 2003, in relazione all’avvicinarsi dell’evento olimpico, una crescita del numero di imprese nelle costruzioni: + 1102 imprese +3,9% (totale 2003 = 29583). In questo contesto viene ripresa la sostanziale ambiguità del dato, perché è anche connesso a fenomeni di frammentazione e di diminuzione della dimensione media delle imprese.Gli scenari elaborati dall’IRES Piemonte 8 9 CSAR, Edilizia e artigianato in Piemonte. Organizzazione produttiva, regolazione dei mercati, integrazione sociale. IRES Piemonte, Considerazioni sull’impatto socio-economico e territoriale dei giochi del 2006 16 mettono in evidenza il problema della continuità dei lavori. Su questo viene evidenziata la possibilità positiva della prosecuzione di grandi lavori nell’area torinese anche in prossimità e dopo la realizzazione dell’evento olimpico (dal passante, alla metropolitana, al piano di opere del Comune di Torino, alla Torino-Lione, ecc.). La nuova rilevazione delle forze di lavoro dell’ISTAT (2004), tuttavia, introduce elementi contraddittori in questo quadro, che andranno certamente compresi meglio nel tempo. Come è noto, l’ISTAT ha modificato radicalmente la struttura della rilevazione delle forze di lavoro, a partire dal 2004. La rilevazione viene ora fatta in continuo e con un questionario diverso, i cui risultati non sono direttamente confrontabili con la serie precedente. Dal momento che questa fonte è quella che permette di conoscere lo stock degli occupati per provincia e settore, il suo contributo è determinante per verificare gli effettivi riflessi aggregati sull’occupazione dei lavori olimpici, anche se attraverso questa fonte non ci è possibile identificare l’incremento netto che è possibile attribuire specificamente ai lavori. Grafico 3.4 Piemonte - Industria Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000) Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT 750 730 710 Nuova serie 690 Vecchia serie 670 650 '93 '94 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro 17 '03 . Grafico 3.5 Piemonte - Costruzioni - Dipendenti Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000) Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT 100 90 80 Nuova serie 70 60 Vecchia serie 50 40 '93 '94 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 '03 . Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro Grafico 3.6 Piemonte - Costruzioni - Indipendenti Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000) Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT 65 60 N uo va cch 50 rie Ve se 55 ia s eri e 45 40 '93 '94 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro 18 '03 . Nella ricostruzione dell’andamento nel tempo dell’occupazione, sulla base della nuova rilevazione, appena pubblicata, scopriamo che tra il 2002 e il 2003 l’industria in Piemonte ha perso addetti, e che quindi l’incremento delle costruzioni che figurava nella vecchia serie in realtà è molto più modesto, e comunque non tale da compensare la caduta dell’industria. Inoltre le due serie danno risultati diversi sullo stock di occupazione (altezza della riga nera e grigia), e quindi non possiamo semplicemente confrontare numeri vecchi e numeri nuovi per vedere l’andamento, ma dobbiamo affidarci alle serie confrontabili pubblicate dall’ISTAT, per ora solo a livello regionale. Questo confronto, come è chiaro osservando la tabella seguente, mette in evidenza forti diversità. Nell’ambito delle costruzioni, secondo la nuova serie, il calo dell’occupazione dipendente in Piemonte è progressivo ed è in atto dal 2001, mentre la crescita dell’occupazione indipendente è una vera e propria impennata, che ha fatto crescere le ‘imprese’ individuali, gli occupati indipendenti, del 20% in quattro anni. Tabella 3.7 Piemonte – Occupati nelle Costruzioni – nuova serie ISTAT 2001 2002 2003 2004 Dipendenti 85 83 79 74 Indipendenti 52 52 57 62 Totale 137 136 135 136 Se passiamo alla provincia di Torino, per cui non vi è ancora il ricalcolo vecchia-nuova serie, possiamo trarre due considerazioni. Da un lato la tendenza rilevata a livello regionale è molto difficile che sia ribaltata. Quindi la tendenza anche in provincia di Torino sarebbe segnata da una riduzione dell’occupazione dipendente (dal 2001) e da una forte crescita del lavoro autonomo (dal 2002). Inoltre, i valori assoluti sarebbero diversi: 39mila dipendenti nel 2004 (nuova serie, 53% del Piemonte) contro 28mila nel 2003 (vecchia serie) e 26mila autonomi nel 2004 (nuova serie, 42% del Piemonte) contro i 27mila nel 2003 (vecchia serie). A questo possiamo aggiungere che tra il 2003 e il 2004 sono quasi raddoppiati gli ingressi in lista di mobilità per lavoratori edili dipendenti in provincia di Torino, passando da 271 a 500 unità, fenomeno che contribuisce a evidenziare un’erosione del lavoro dipendente nelle costruzioni. Secondo la rappresentazione che esce da questi dati l’incremento di lavoro prodotto dai cantieri olimpici si sarebbe affiancato a una fortissima crescita del lavoro autonomo, tanto che le massicce assunzioni nei cantieri non avrebbero ribaltato la tendenza generale, per la contemporanea massiccia sostituzione di lavoratori dipendenti con lavoratori autonomi in altre imprese e in altri cantieri. Data la frattura tra le due serie non riusciamo a rilevare l’incremento netto di occupati nella sola provincia di Torino. 19 Un altro punto di osservazione fondamentale sul mercato del lavoro provinciale è costituito dai dati dei CPI sulle assunzioni10, soprattutto perchè ci consente di osservare la localizzazione e il profilo professionale delle persone assunte. Utilizzando la serie degli avviamenti che può includere il Comune di Torino, successiva al 2002, notiamo una forte crescita dagli avviamenti al lavoro in edilizia, che passano da 15124 nel 2002, a 15840 nel 2003, fino a 20581 nel 2004, con una crescita complessiva di oltre 5400 avviamenti, 700 nel 2003 e 4700 nel 2004. Inoltre, distinguendo gli avviamenti per area in cui ha sede l’impresa, emergono significative differenze tra Torino e le valli olimpiche, dove sono stati aperti tra la fine del 2003 e il 2004 i cantieri olimpici, e il resto della provincia. In termini percentuali gli avviamenti in edilizia sono cresciuti del 36% nella provincia, ma questo dato è una media tra l’incremento del 79% nelle valli olimpiche e del 38% a Torino, contro il 22% del resto della provincia. Grafico 3.9 – Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 2002 2003 2004 Area olimpica montana e pedemontana 1782 1709 3192 Comune di Torino 6955 7167 9571 Resto provincia 6387 6964 7818 10 Anche rispetto a questa fonte non mancano problemi nel confronto tra 2004 e anni precedenti. Il caricamento dei dati del 2004 si è concluso da pochi giorni e i dati non sono ancora completi, in quanto non sono ancora disponibili le cessazioni. Inoltre, nel passaggio alla proceduta di registrazione on-line degli avviamenti, introdotta nel 2004 progressivamente in vari CPI, la qualità dei dati probabilmente è diminuita, in quanto alcune informazioni, cruciali per la comprensione e il monitoraggio del mercato del lavoro, non sempre vengono caricate. Infine, i dati relativi al Comune di Torino non sono affidabili per gli anni precedenti al 2002 20 Grafico 3.10 Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni Differenza % 2002-2004 Totale provincia 36,1 Resto provincia 22,4 Comune di Torino 37,6 Area olimpica montana e pedemontana 79,1 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 Grafico 3.11 Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni Percentuale sul totale Non qualificati 62,4 Interinali 9,6 T.D.sotto i 7 giorni 0,8 Tempo determinato 53 Stranieri 32,5 0 10 20 30 21 40 50 60 70 Guardando alle caratteristiche di questi avviamenti, possiamo dire che quasi due su tre sono di personale non qualificato e circa 1 su tre di stranieri. Peraltro, come è stato accertato da precedenti analisi, gli stranieri tendono ad essere sottoinquadrati all’assunzione, e la significativa presenza di stranieri potrebbe ridurre il livello medio di qualificazione all’assunzione. L’interinale è poco presente e i contratti molto brevi (sotto i 7 giorni) quasi assenti. Circa la metà delle assunzioni sono a tempo indeterminato. Se osserviamo il triennio 2002-2004, vediamo che la quota degli stranieri è leggermente inferiore ma sempre elevata (31,6%). Di questi 16.500 avviamenti, solo 36 sono di persone dell’Unione Europea e al loro interno 9 sono di francesi (due impiegati, cinque manuali qualificati e due generici). Questo conferma come al momento la mobilità transfrontaliera in edilizia non esista. Sono invece più numerosi i cittadini dell’Europa dell’est (4150, pari al 12,4%), dell’Africa (3000, pari al 9%), seguiti da pochi provenienti dall’America meridionale (0,8%) e dall’Asia (0,17%). Se si escludono gli arrivi da lontano però, la manodopera è piuttosto stanziale. Infatti sul triennio meno di 900 lavoratori provengono dall’esterno della provincia, pari al 3,2%. Un’eccezione a questo è rappresentata, come vedremo, dalla forza lavoro impegnata nei cantieri dell’alta velocità Torino-Milano, proveniente dal meridione in percentuali molto più ampie. 3.3 – La questione della provenienza della manodopera e della presenza di lavoro irregolare Rispetto al problema della gestione dell’incontro domanda offerta di lavoro, nel quadro del progetto interreg, assumono notevole rilievo la questione della provenienza della manodopera – se esiste un transito a cavallo della frontiera francese – e la questione della presenza del lavoro irregolare, che naturalmente è rilevante perchè in tanto quanto è presente crea uno scostamento tra il lavoro atteso e il lavoro rilevato dalle fonti ufficiali, intermediato dai servizi pubblici. La presenza di lavoro irregolare è anche importante per la gestione dei servizi di incontro domandaofferta, perchè tende a tenere lontane le imprese dai servizi pubblici per il lavoro, e le spinge a servirsi maggiormente di canali di reclutamento informali e caratterizzati da sistemi fiduciari. E’ noto che in edilizia esiste una tradizione di reclutamento che si vale di questi sistemi: si tratta di catene di conoscenze e relazioni che consentono di assicurarsi molte collaborazioni attraverso l’instaurazione di rapporti con ‘la persona giusta’, fino ad arrivare ad assumere un caposquadra o un capocantiere prendendo insieme il suo sistema di relazioni. Questo meccanismo si ripropone, attraverso le catene etniche, anche rispetto al reclutamento degli stranieri. E’ anche vero che l’esistenza e il peso di canali fiduciari per il reclutamento è una caratterizzazione del mercato del lavoro che non riguarda solo l’edilizia, ma in forme più o meno marcate tutti i settori e tutti i paesi. Inoltre, utilizzare conoscenze per il reclutamento non implica affatto in modo automatico privilegiare forme irregolari di relazioni di lavoro. 22 Certamente, nei numeri del mercato del lavoro provinciale, pur considerando le numerose incertezze derivate dalla fase di transizione che interessa le fonti statistiche più importanti, si rileva un sottodimensionamento dell’impatto dei lavoro olimpici. Questo in parte è coerente con un’effetto di sostituzione che gli investimenti olimpici hanno esercitato rispetto ad altri investimenti nel settore, come appare dai dati aggregati del CRESME e come viene ipotizzato nei modelli macroeconomici. Il lavoro creato, però, appare insufficiente non solo se consideriamo il lavoro aggiuntivo, ma anche se guardiamo il lavoro impiegato rispetto al volume di investimenti. E’ quindi utile entrare nel merito dei dati disponibili circa il funzionamento dei cantieri. Grafico 3.12 ? nei cantieri nel mercato locale 10000-11000 7000-7500 ? Riduzione dei dipendenti e crescita degli indipendenti rilevata da ISTAT, nuova serie 2004 nuova occupazione prevista 2004 su 2003 Occupazione teorica nei cantieri olimpici 2004 3000-3500 dipendenti 3000-3500 recupero sostituzione altra occupazione 1900 indipendenti Crescita dell'occupazione nella provincia rilevata da CPI e CCIAA ? 3000 dipendenti ? Presenza nei cantieri censita dal monitoraggio regionale ? Per una valutazione più analitica dell’andamento della costruzione delle opere olimpiche, possiamo utilizzare i dati del Settore prevenzione sanitaria della Regione Piemonte11, che ha implementato un monitoraggio di tutti i cantieri olimpici. Si tratta dei dati di 96 cantieri, per i quali la stazione appaltante è quasi sempre l’Agenzia Torino 2006. Le nostre elaborazioni sui dati ci dicono che l’importo medio per cantiere è di 9,5 milioni di euro e l’importo totale di 913 milioni di euro. Il 40% dei cantieri è stato avviato nel 2003. Ci sono cantieri brevi, soprattutto quelli avviati a fine 2004 e cantieri lunghi. In realtà, sono stati inseriti dati occupazionali solo su 54 cantieri contro 96. Quindi i cantieri considerati riguardano appalti per un totale di 782 milioni di euro e un importo medio di 14 milioni di euro. 11 I dati sono stati forniti dall’Ufficio competente dell’Amministrazione Regionale. La responsabilità delle elaborazioni e delle considerazioni è solo nostra 23 In questi cantieri sarebbero occupati, sulla base dei dati del monitoraggio, 3026 lavoratori, ma vari indizi fanno pensare che questo dato sottostimi il numero di addetti effettivamente impiegati, che secondo le nostre stime potrebbe arrivare a 10000 addetti. Ogni cantiere ha registrato una forza lavoro da 1 a 294 lavoratori, con una media di 55 lavoratori a cantiere. Basandoci sugli standard utilizzati per le previsioni formulate nella ricerca (15-17 lavoratori per milione di euro con cantieri annuali), ci saremmo aspettati in media oltre 200 lavoratori a cantiere. Se esaminiamo i 54 cantieri, confrontando la forza lavoro attesa con quella impiegata: • In 11 il numero di registrati è superiore a quello atteso • In 33 è nettamente inferiore comunque • in 9 cantieri la differenza tra la stima e la dichiarazione è inferiore al 30%, e quindi li possiamo ritenere allineati; • in 40 cantieri la stima è fortemente inferiore alle attese; • in 5 la stima è molto superiore Per andare a fondo della differenza, andrebbe esaminato, oltre che l’importo del cantiere, anche il tipo di lavoro e la durata, perché un cantiere programmato per sei mesi, a parità di importo, può avere un numero doppio di lavoratori rispetto a un cantiere di durata annuale. La durata media dei cantieri è di circa 11-12 mesi, ma vi sono vari cantieri brevi 3-6 mesi e alcuni lunghi, 24-30 mesi. Certamente la registrazione sottostima i lavoratori impiegati, non solo perché il numero è molto inferiore alle attese, ma anche perché alcuni sono platealmente sottodimensionati. Ci sono casi di cantieri con base d’asta di 8 milioni o di 22 milioni di euro con un solo lavoratore registrato, o di 29 milioni con 5 lavoratori registrati. La sottostima può nascondere errori di registrazione (il software era particolarmente macchinoso), ma anche la mancata registrazione di lavoro autonomo individuale o di piccole imprese, o ancora l’utilizzo di lavoro irregolare. Tra i lavoratori registrati, quasi 80% sono italiani, il 8% rumeni, il 6% albanesi, il 3% marocchini. Il 75% è assunto a tempo indeterminato. Riguardo alla qualifica: il 1,6% dirigenti, il 12,4% impiegati e il 86% operai. Il 99% sono maschi, il 54% ha la scuola media o elementare, quasi il 40% è stato assunto prima del 2003, e quindi prima dell’avvio del cantiere. 157 hanno già cessato l’attività. E’ abbastanza evidente che viene registrata soprattutto la forza lavoro italiana, operaia, maschile e stabile. Dei registrati, possiamo vedere la residenza, che, tolta una miriade di piccoli comuni del Piemonte, ricalca soprattutto i siti olimpici: • 800 residenti a Torino • 140 Sestriere 24 • 450 Cesana • 120 Bardonecchia • 70 Pinerolo • 120 Pragelato • 70 Villar Perosa. Un altro punto di osservazione sui cantieri, anche se non delle opere olimpiche, viene dai dati del monitoraggio contenuti nel Terzo rapporto luglio-dicembre 2003 del sistema di sorveglianza linea Torino-Milano12. Il sistema calcola che siano coinvolte nella costruzione quasi 700 imprese. Di queste imprese,108 sono state selezionate quali imprese per la costruzione del monitoraggio, ed hanno inviato tutti i registri sulla manodopera (48 sono piemontesi); esse coprono il 95% della manodopera. Al 31.12.2003 erano attivi sulla tratta Torino Milano 5682 lavoratori. Nel complesso 1/3 della forza lavoro è meridionale, l’80% sono operai. Nei cantieri c’è un elevato turn over, pari al 20% in un semestre di sola rotazione. Gli stranieri sono più presenti nelle imprese più piccole, sotto i 100 addetti. La composizione del personale per nascita è • Estero 14% • Isole 17% • Sud 36% • Centro 5% • Nord 8% • Piemonte 17%. La composizione per residenza evidenzia che il 38% dei lavoratori proviene dal mercato regionale del lavoro: • Isole 12% • Sud 30% • Centro 5% • Nord 12% • Piemonte 38% • N.d.3%. Il monitoraggio ha rilevato più infortuni del normale. L’indice di frequenza è di 16 incidenti ogni 100 addetti, contro 6 del dato medio piemontese per lavori analoghi. Non è chiaro se questo sia solo un effetto della maggior attenzione, che porta a non nascondere o mimetizzare incidenti, visto l’elevato investimento sulla formazione e sulla sicurezza nei cantieri che è stato sviluppato in questa tratta. 12 TAV – Regione Piemonte, Io scelgo la sicurezza. Linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Novara, Terzo rapporto. 25 E’ stata anche svolta attività ispettiva. In Provincia di Torino sono state realizzate 50 ispezioni, che hanno rilevato 15 tipologie diverse di violazioni alla legislazione e hanno comportato 500.000 euro di recuperi salariali e contributivi. Il rapporto non specifica il numero dei lavoratori o la quantità di lavoro irregolare rilevato. Bisogna notare che ciò avviene anche se queste ispezioni, a detta degli specialisti, non sono realizzate con tecniche e dispiegamento di forze tali da scoprire davvero tutto il lavoro irregolare eventualmente presente in cantiere. Ulteriori informazioni vengono dalla Relazione sull’attività dei servizi di prevenzione e sicurezza regione Piemonte 200313. Nell’anno 2003 sono stati controllati 148 cantieri nell’asl 1 di Torino, il che ha comportato la verifica di 199 imprese e 17 lavoratori autonomi: in 95 casi (64%) c’è stata segnalazione di reato all’A.G. Sono anche stati fatti 35 controlli in cantieri Torino 2006. Di questi 22 hanno segnalato irregolarità e sono stati trasmessi 39 verbali all’A.G., di cui 27 a carico di imprese e 1 a carico di lavoro Autonomo. Nei 35 sopralluoghi sono state controllate 64 imprese e 1 lavoratore autonomo. Quindi in un cantiere viene di norma controllata una sola o due imprese. I rapporti non specificano numero di lavoratori irregolari eventualmente scoperti e volume di lavoro sommerso individuato. Ciò che parrebbe ovvio sulla base di questi dati è la presenza ampia e frastagliata di lavoro irregolare, tale da incidere sulla dimensione del lavoro visibile e rilevato. Rispetto a questo le opinioni delle parti sociali sono molto diverse. Il collegio costruttori, a fronte dell’elevato volume di infrazioni contestate dagli ispettori nei cantieri, fa notare che si tratta di ispezioni su denuncia, e che quindi per definizione erano destinate a trovare delle irregolarità. Il punto debole di questa constatazione, se è vero che queste ispezioni sono state effettuate su denuncia, è la possibilità della prova contraria, ovvero dei risultati di ispezioni svolte a sorpresa in cantieri apparentemente regolari. Peraltro le stesse associazioni imprenditoriali nei loro studi sottolineano la grande frammentazione e fluidità del settore ed evidenziano le presenze ‘grigie’ del lavoro indipendente14. Molto più netta la posizione delle organizzazioni sindacali, che denunciano in modo circostanziato la forte presenza di lavoro irregolare nel settore e le varie forme che assume l’evasione contributiva. La CGIL stima la presenza degli immigrati in edilizia al 28%, contro il 16% di regolari. Ciò equivale a dire che uno straniero su due che lavora in edilizia è in posizione non regolare15. Peraltro il lavoro irregolare non riguarda solo gli stranieri. Una distinzione importante che sembra emergere è quella tra grandi e piccole imprese e tra cantieri importanti e piccoli cantieri. I direttori dei lavori di importanti opere in corso, come la Torino-Milano, 13 Regione Piemonte, Assessorato alla sanità, Relazione sull’attività svolta dai servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, ottobre 2004 14 CRF, CSAR, Edilizia e artigianato in Piemonte 15 Il colore dei diritti. 2° dossier fillea CGIL su lavoro ed immigrati in edilizia. Anno 2004 26 sostengono l’assoluta irragionevolezza circa la presenza di posizioni irregolari di lavoratori nell’organico delle imprese primarie o nei grandi cantieri, dove anche le imprese subappaltatrici rischiano gravissime sanzioni i caso di scoperta di posizioni irregolari nei loro ranghi. Sulla effettiva presenza del lavoro irregolare, quindi, le posizioni sono piuttosto diverse, e, anche accettando la prevalente regolarità nei grandi cantieri e nelle grandi imprese, certamente un’incognita è rappresentata dalla soglia di dimensione d’impresa e di caratteristiche del cantiere in cui comincia a diventare sistematica e rilevante la presenza del lavoro irregolare. Ciò si constata nonostante si debba riconoscere che il settore ha sempre dato prova di notevole convergenza tra organizzazioni imprenditoriali e sindacali rispetto alle questioni della sicurezza e regolarità dell’impiego e della formazione e nonostante il notevole investimento realizzato da tutti i soggetti coinvolti in previsione dell’apertura dei cantieri olimpici per assicurare la massima regolarità del lavoro. Considerato questo quadro, occorre sottolineare che non stupisce la significativa sottostima dell’occupazione dipendente nei cantieri e nel mercato locale che i dati ufficiali sono in grado di fornire. 3.4 – Le figure professionali critiche nell’incontro domanda-offerta Entriamo ora nel merito delle caratteristiche professionali dell’occupazione. Ciò è rilevante sia dal punto di vista del funzionamento dei servizi dedicati all’incontro domanda e offerta di lavoro, sia dal punto di vista della previsione dei fabbisogni professionali e formativi del sistema. Bisogna sottolineare innanzitutto che il 2004 rappresenta l’anno di svolta rispetto all’occupazione in edilizia, e quindi gli approfondimenti che condurremo ci indicano le caratteristiche qualitative dell’assorbimento in manodopera, ma vanno collocate in un contesto di progressiva riduzione della tensione sul mercato. Inoltre, se è vero che il modello di occupazione in crescita è quello del lavoro indipendente, bisogna pensare in termini più estesi sia alla questione della formazione, sia a quella dell’incontro domandaofferta. Probabilmente i bisogni crescenti di servizi si collocano in un’area nuova che è quella delle imprese individuali, spesso costituite da stranieri, che tentano di coniugare la forma d’impresa con il lavoro sul mercato in posizioni pseudo dipendenti o in relazioni di rete. Per analizzare le figure professionali richieste dal mercato abbiamo catalogato gli avviamenti degli ultimi tre anni in Provincia di Torino, distinguendo le diverse fasce professionali. Come si può notare nel 2004 (grafico 3.13), con l’avanzamento dei cantieri, è diminuito l’ingresso di tecnici specializzati, mentre è aumentato il numero di operai generici e specializzati, come pure di impiegati. 27 Per entrare più nel merito delle professioni assorbite dalle imprese abbiamo focalizzato l’attenzione sulle professioni specializzate di livello intermedio, sia di tipo tecnico-intellettuale, sia di tipo manuale, selezionando quelle più frequenti. Tra le prime (grafico 3.14) sono significativamente presenti i tecnici delle costruzioni civili, i tecnici di cantiere e i disegnatori. Il livello di istruzione è quello del diploma di scuola superiore ed in particolare di geometra. Tra le professioni manuali (grafico 3.15) troviamo soprattutto muratori, installatori e riparatori di impianti elettromeccanici, carpentieri, montatori e idraulici. Grafico 3.13 Avviamenti al lavoro in provincia di Torino per qualifica e anno 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 Dirigenti Professionisti e tecnici 2002 2003 24 12 2004 19 1188 1119 931 Impiegati 614 719 1110 Operai specializzati e conducenti 7716 7830 10641 Operai generici 5570 6102 7737 28 Grafico 3.14 – Numero medio di avviamenti al lavoro per professione (anni 2002-4) Tecnici dei processi industriali 32 Tecnici delle costruzioni civili 137 Elettrotecnici ed esperti telecomunicazioni 32 Disegnatori 35 Tecnici informatici 14 Tecnici di cantiere 92 0 20 40 60 80 100 120 140 160 Grafico 3.15 - Numero medio di avviamenti al lavoro per professione (anni 2002-4) COND. DI GRU E DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO 157 COND. DI MACCHINARI PER IL MOVIMENTO TERRA 99 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 389 1230 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 455 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI 635 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 224 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 521 569 CARPENTIERI E FALEGNAMI NELL'EDILIZIA (ESCLUSI I PARCHETTIST MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 2054 0 29 500 1000 1500 2000 2500 Grafico 3.16 – Previsioni formulate nel 2002 e assorbimenti del mercato 2002-2004 100% 90% 80% 70% Operai meccanici e manutentori Conducenti camion e autisti Gruisti e conducenti macchine movimento terra Idraulici, lattonieri e saldatori Elettricisti Decoratori Carpentieri e ferraioli Muratori e intonacatori 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% previsioni 2002 assorbimento medio effettivo Il paniere di professioni è quindi piuttosto chiaro. Peraltro, osservando la composizione del gruppo di lavoratori manuali qualificati previsto nel 200216 ed effettivamente assorbito dal mercato provinciale nel 2003 e nel 2004 (grafico 3.16) rileviamo differenze contenute. Questo anche perchè, come era già stato osservato allora, l’insieme delle opere olimpiche proponeva un mix di attività abbastanza simile a quello dell’edilizia tradizionale, unendo le opere stradali all’edilizia residenziale dei villaggi. Che queste siano le figure chiave del mercato è anche in parte evidenziato dalle indagini sui fabbisogni formativi. L’indagine realizzata con la metodologia degli organismi bilaterali17 indicava per l’edilizia quattro figure in tensione: • carpentieri • operatori polivalenti edili: opere murarie e finiture • operatori polivalenti macchine • tecnici di conduzione cantiere Queste figure effettivamente sono tra quelle che sono state assunte di più. Altre figure, che pure sono state molto richieste, come elettricisti e idraulici, avevano invece punteggi minimi (5). Un motivo di questa 16 Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006, tabella pag.45. 17 www.sisform.piemonte.it 30 valutazione potrebbe anche risiedere nel fatto che queste figure, ancor più che le altre, vengono pensate come autonome esterne all’impresa, e quindi non vengono citate nelle indagini tra quelle ‘da assumere’, anche se, in realtà, ormai nell’edilizia la distinzione tra lavoro autonomo e lavoro dipendente è molto sfumata. Tabella 3.17 – I punteggi delle figure professionali più richieste per la Regione Piemonte Punteggio max = > 60 16 - Edilizia 01 ascensoristi 5 02 carpentieri ferraioli (saldatori) 50 03 conduttori impianti betonaggio e preparazione malte 10 04 decoratori 5 06 elettricisti impiantisti (inclusa elettronica di consumo) 5 07 gessisti 5 08 idraulici-termoidraulici (incluso condizionamento) 5 09 operatori di contabilita' (industriale) 20 10 operatori polivalenti edili: opere murarie e finiture 60 11 operatori polivalenti macchine 50 12 parquettisti 20 13 pontatori 30 14 posatori/piastrellisti 30 15 progettisti costruzioni edili 5 16 scalpellini ornatisti 20 17 sondatori/trivellatori 20 18 stuccatori intonacatori 10 19 tecnici acquisti (approvvigionamenti) 40 20 tecnici commerciale-analisi di mercato (acquisizione commesse) 40 21 tecnici di conduzione cantiere 60 22 tecnici di progettazione gestione controllo processo produttivo 20 23 tecnici gestione commessa 40 24 tecnici gestione manutenzioni 40 25 tecnici gestione sicurezza igiene del lavoro ambiente 40 31 Più corrette dal punto di vista della composizione delle figure richieste appaiono le previsioni formulate dal sistema camerale, che davano un ruolo molto forte agli elettricisti, elettromeccanici e installatori e manutentori di impianti. Queste ultime, tuttavia, si sono rivelate completamente sottodimensionate rispetto alle quantità. Infatti la previsione era di 2867 assunzioni, di cui 1629 per sostituzione e 1238 per incremento, quando gli avviamenti al lavoro sono stati oltre 20.500, di cui il 47% a tempo indeterminato. Inoltre le imprese avevano dichiarato di assumere molti apprendisti (29%), cosa che non si è verificata. Tabella 3.18 Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia TOTALE ASSUNZIONI 2004 (v.a.) in imprese con meno di 50 dip. 27.165 50,0 57,8 50,7 32,1 41,3 23.791 96 109 1.580 396 310 182 159 127 125 114 105 19,8 23,9 93,4 87,6 53,9 54,4 67,9 91,3 68,0 79,8 70,5 76,0 61,5 66,3 33,3 41,3 31,9 13,8 83,5 56,8 21,1 85,7 9,4 17,4 51,5 62,1 59,4 61,0 13,8 15,0 32,8 40,4 8,6 59,4 76,1 47,0 33,6 21,6 13,7 61,0 91,3 36,0 71,1 82,9 60,4 79,8 28,4 6,8 13,5 44,0 20,8 15,0 48,0 15,8 69,5 77 70 596 710 116 75 124 15 50 289 48 TOTALE Specialisti e tecnici dell'ingegneria civile Conducenti di auto, taxi e furgoni Muratori e assimilati Installatori di impianti elettrici ed elettricisti Carpentieri e costruttori strutture in metallo Lattonieri, lamieristi e assimilati Saldatori, tagliatori e assimilati Installatori e manutentori linee elettriche e telefoniche Installatori e manutentori di apparecchiature elettromeccaniche Falegnami e assimilati Installatori e manutentori apparecchiature elettroniche a tempo indeterminato di cui (valori %) senza di difficile esperienza reperispecifica mento TOTALE in sostit. ASSUNZIONI di analoga 2003 figura (v.a.) Grafico 3.19 Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia -500 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 Saldo assunzioni - cessazioni 1143 1-9 10-49 129 -34 50 e oltre 1.238 TOTALE Assunzioni Dirigenti Quadri, imp. e tecnici 7 320 1.720 Operai apprendisti 820 Movimenti 2.867 Entrate 1.629 Uscite Saldo 1.238 32 3500 Grafico 3.20 - Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia 0 10 20 30 40 50 60 70 Assunzioni per età fino a 24 33 da 25 a 29 anni 10 da 30 a 35 anni 19 12 oltre 35 anni 25 non rilevante Assunzioni per contratto 58 T.determinato 13 T indeterminato 29 Apprendistato Assunzioni 58 con esperienza senza 42 extracomunitari 43 di cui senza esperienza 50 Grafico 3.21 - Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia 0 10 20 30 40 50 per difficoltà reperimento 5 18 per incertezza mercato 8 per strategia aziendale 5 per ricorso a esterni 63 perché completi Difficoltà di reperimento 49 su totale assunzioni 7 mancanza strutture formative 40 mancanza qualificazione 0 46 scarsità figura altro 70 63 Imprese che non assumono basse retribuzioni 60 7 33 Gli scarti rilevati tra previsioni e flussi di mercato confermano l’importanza di formulare previsioni considerando anche i numeri rilevati sul mercato del lavoro. E’ interessante notare che 63 imprese su 100 avevano dichiarato di non assumere perché complete nell’organico, e che chi non assume attribuisce questa decisione all’incertezza del mercato, o alla strategia aziendale, e solo in piccola misura alla difficoltà di reperimento delle figure. Per contro, le imprese che assumono lamentano la scarsa qualificazione del personale disponibile, rispetto ai propri desiderata, e la scarsità delle figure. Ciò significa che il personale è mediamente meno qualificato di quel che le imprese vorrebbero, ma che il dislivello non è tale da impedire l’assunzione. Certamente segnala l’utilità di investimenti formativi e di rafforzamento delle competenze finanziati con i fondi regionali, che, come si può osservare nella tabella 3.23, sono stati cospicui ed hanno toccato oltre 1900 persone in un anno. L’analisi del mercato evidenzia anche la disponibilità continua sul mercato di centinaia lavoratori edili qualificati in mobilità (tabella 3.24), probabilmente licenziati a causa di difficoltà o fallimenti di imprese, e di altrettanti lavoratori disponibili (tabella 3.25 e 3.26) che dichiarano esperienze e qualificazioni significative. Questi numeri chiamano in causa l’utilità e l’importanza dei servizi per il lavoro, che sono la via attraverso cui può essere accertata la reale qualificazione e attraverso cui sia i lavoratori che le imprese potrebbero rapidamente incontrarsi. Tabella 3.22 – Le figure professionali previste nel sistema regionale SINFOD Biennio orientamento - laboratorio edile Preparazione al lavoro - edilizia Muratore strutturista Operaio edile polivalente Operaio CAD edile Operatore di cantiere Tecnico di sistemi CAD - edile Tecnico d'impresa edile - cantiere Operatore CAD edile - architettonico Assistente tecnico di cantiere Quadro d'impresa edile - project management Tecnico di amministrazione per piccola e media impresa - impresa edile 34 Tabella 3.23 – Corsi realizzati in Piemonte per numero di allievi iscritti EDILIZIO COSTRUZIONI Totale EDILIZIO COSTRUZIONI ADDETTO AL CABLAGGIO STRUTTURATO DEGLI EDIFICI 14 ADDETTO RIMOZIONE, BONIFICA E SMALTIMENTO RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO 13 ARCHITETTURA TECNICA A 40 ARCHITETTURA TECNICA B 40 ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE 26 BIENNIO INTEGRATO DI ORIENTAMENTO 25 CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: ESTIMO 34 CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: FISICA TECNICA 34 CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: RAPPRESENTAZIONE 34 CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: STRUTTURE III 34 CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO ESTIMO 27 CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO RILIEVO DELL'ARCHITETTURA/RILIEVO URBANO AMBIENTALE 27 CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO STORIA DELL'URBANISTICA 27 CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA I 27 CORSO OPZIONALE: NORMATIVA TECNICA PER L'EDILIZIA 34 CORSO OPZIONALE: STIMA DEI LAVORI 27 DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA 12 DISEGNO INDUSTRIALE 1A/1B 40 ECONOMIA URBANA E AMBIENTALE 19 ELEMENTI DI BILANCIO 12 ELEMENTI DI CARTOGRAFIA 38 ESTIMO 34 ESTIMO A 38 ESTIMO B 12 FISICA TECNICA AMBIENTALE 38 GRANDI OPERE: RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) 31 IDRAULICA 38 INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO 26 LABORATORIO DI ANALISI, INTERPRETAZIONI E RAPPRESENTAZIONI TERRITORIALI 19 LABORATORIO DI ARCHITETTURA TECNOLOGICA 34 LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO 27 LABORATORIO DI INFORMATICA 40 MASTER IN PROJECT MANAGEMENT 23 MURATORE STRUTTURISTA 86 OPERAIO EDILE POLIVALENTE 14 OPERATORE CAD 16 OPERATORE DEL RESTAURO 30 OPERATORE EDILE 41 PREPARAZIONE AL LAVORO 58 PRODUZIONE EDILIZIA A 12 PRODUZIONE EDILIZIA B 12 PROGETTAZIONE EDILE A 38 PROGETTAZIONE EDILE B 38 PROGETTAZIONE INTEGRALE 12 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A 38 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI B 38 SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI 12 SICUREZZA PER PREPOSTI E TECNICI NEI CANTIERI DELLE OLIMPIADI E GRANDI OPERE 31 TECNICA DEL CONTROLLO AMBIENTALE 12 TECNICA DELLE COSTRUZIIONI A 38 TECNICA DELLE COSTRUZIONI B 12 TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE 78 TECNICO DI SISTEMI CAD 28 TECNICO D'IMPRESA EDILE 44 TECNOLOGIA DEI MATERIALI A 38 TECNOLOGIA II 34 TIROCINIO 46 URBANISTICA 27 WORKSHOP I 40 WORKSHOP: APPLICARE LE NORME PER LE PROCEDURE EDILIZIE 27 WORKSHOP: PROGETTARE LA SICUREZZA IN CANTIERE (I PARTE) 27 WORKSHOP: PROGETTARE LA SICUREZZA IN CANTIERE (II PARTE) 34 1905 35 Tabella 3.24 - Lavoratori in mobilità 31.12.2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 6200 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 6237 MECCANICI COLLAUDATORI 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 7129 ALTRI CONDUTTORI DI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E LAVORAZ 7200 OPERAI SU MACCHINARI FISSI PER LAVORAZIONI IN SERIE E ADDETT 7271 ADD. ALL'ASSEMBLAGGIO INDUSTRIALE DI PARTI DI MACCHINE 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 2114 INFORMATICI E TELEMATICI 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 7232 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI I 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 6244 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI TELELGRAFICI E TELEFON 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 6238 VERNICIATORI ARTIGIANI ED INDUSTRIALI 6239 ALTRI MECCANICI ARTIGIANALI, MONTATORI, RIPARATORI E MANUTEN 2514 SPECIALISTI DI RAPPORTI CON IL MERCATO 6218 LASTROFERRATORI 3349 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE COMMERCIALI 7239 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTIC 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 3121 TECNICI MECCANICI 6535 BIANCHERISTI, RICAMATORI A MANO ED ASSIMILATI 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 6233 MECCANICI E MONTATORI DI MACCHINARIO FISSO PER LAVORAZIONI I 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 2113 MATEMATICI E STATISTICI 7272 ASSEMBLATORI.CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 7233 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PLAS 7259 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER CARTOTECNICA 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 4123 PERSONALE ADDETTO A COMPITI DI CONTROLLO, VERIFICA ED ASSIMI 6511 MACELLAI, PESCAIOLI ED ASSIMILATI 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 7262 OPERATORI DI TELAI MECCANICI PER LA TESSITURA E LA MAGLIERIA 3124 TECNICI ELETTRONICI E IN TELECOMUNICAZIONI 36 18470 4995 1771 1072 916 622 439 426 404 329 312 239 210 186 168 167 163 160 149 148 142 136 134 132 130 130 123 123 110 108 104 104 97 93 90 87 81 81 76 74 73 71 66 65 63 63 62 61 59 58 57 55 54 54 52 51 48 48 47 46 46 45 42 41 41 41 39 38 37 36 34 33 33 31 Tabella 3.25 - Disponibili al 31.12.2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI 5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 8311 BIDELLI ED ASSIMILATI 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 3335 TECNICI DEL MARKETING 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI) 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI 5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO 5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 5532 PERSONALE DI COMPAGNIA E PERSONALE QUALIFICATO DI SERVIZIO A 6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER 8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C 5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI 6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI 3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO 8511 BRACCIANTI AGRICOLI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 8229 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI TURISTICI 2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI 37 22267 9754 1127 1048 903 886 398 265 226 217 211 200 194 192 178 177 174 166 156 137 133 129 125 124 121 120 102 101 93 93 87 86 84 80 80 74 74 71 68 65 63 60 59 57 56 55 54 54 52 51 50 48 48 47 46 42 41 41 40 40 40 38 38 38 38 37 37 35 35 34 34 33 33 31 Tabella 3.26 - Disponibili 2004 dati di flusso (persone diventate disoccupate nel corso dell’anno) Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI 5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA 5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI 8311 BIDELLI ED ASSIMILATI 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI) 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI 3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO 4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C 3335 TECNICI DEL MARKETING 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 3419 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE 4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI 5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO 6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 8511 BRACCIANTI AGRICOLI 6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI 6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER 3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI 6123 CARPENTIERI E FALEGNAMI NELL'EDILIZIA (ESCLUSI I PARCHETTIST 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 38 17868 7646 1031 620 598 544 358 229 209 201 190 169 167 152 151 143 139 134 132 130 130 120 115 110 97 96 94 81 79 79 79 77 76 76 72 69 66 62 61 61 60 53 49 49 49 48 46 46 44 43 42 42 42 41 40 39 39 38 38 37 36 36 36 35 35 34 31 31 30 30 28 28 28 3.5 – La domanda teorica di manodopera per la costruzione della linea Torino-Lione Dall’avvio dei lavori della Torino Lione ci separano ancora 5-6 anni. Le previsioni di personale riportate di seguito sono state da noi elaborate sulla base delle cifre di fabbisogno complessivo di manodopera fornito da LTF e RFI e sono state calcolate, per quanto riguarda la composizione per figure professionali, con criteri omogenei a quelli utilizzati dalla Società Cartesa per l’analisi della tratta Internazionale e Francese. Ciò per consentire una valutazione comparata della previsione sulle due tratte, anche se secondo i nostri standard il personale amministrativo ci pare sovradimensionato. Le previsioni riportate, quindi, si riferiscono sia alla tratta internazionale (km.72), per quanto di pertinenza italiana, sia alla tratta di connessione tra Bruzolo e Settimo Torinese (km.55). Nel corso dell’incontro con i vertici italiani di LTF ci è stato spiegato che lo studio per definire in modo più preciso le figure professionali necessarie è in corso e non è ancora disponibile. Ci è anche stato detto che le previsioni quantitative formulate possono essere ancora soggette a variazione, presumibilmente con un leggero incremento. A nostro avviso, però, al momento sono più che sufficienti per prefigurare le necessità professionali e gli ordini di grandezza dell’impatto sul mercato del lavoro locale. Certamente all’avvicinarsi dell’evento sarà necessario passare dalla previsione di scenario al modello di servizio, che tuttavia esige di sviluppare la ricerca delle figure sul mercato del lavoro locale o esterno in accordo e in stretto contatto con il consorzio. Tabella 3.27 – Fabbisogno complessivo di persone – anno sulla tratta italiana e sulla frazione italiana della tratta internazionale 3500 2989 3000 2856 2675 2506 2500 2423 2000 1500 1000 750 500 459 0 2010 2011 2012 2013 39 2014 2015 2016 Tabella 3.28 – Fabbisogno complessivo di persone – anno sulla tratta italiana e sulla frazione italiana della tratta internazionale, distinte per settori 1600 1400 1200 1000 Galleria (tratta LTF) Aperto (tratta LTF) Linea (tratta LTF) Aperto (tratta RFI) Linea (tratta RFI) 800 600 400 200 0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Galleria (tratta LTF) 459 1017 1191 1098 995 325 0 Aperto (tratta LTF) 0 259 298 259 143 0 0 Linea (tratta LTF) 0 0 0 0 210 659 236 Aperto (tratta RFI) 0 1400 1500 1500 700 0 0 Linea (tratta RFI) 0 0 0 0 458 1438 514 Tabella 3.29 - Figure necessarie alle opere – Classificate da Cartesa Pour le personnel opérationnel, n°rome • Manœuvres 42 111 • Poseurs de voies et canalisations 42 112 • Bétonneurs coffreurs ferrailleurs 42 113 • Charpentiers métalliques 42 121 • Mineurs 42 131 • Chauffeurs PL 43 114 • Conducteurs d’engins TP 43 211 • Electro mécaniciens 44 212 • Elecro mécaniciens HQ 44 212 • Electriciens électroniciens 44 213 40 Grafico 3.30 Figure complessivamente necessarie per parte italiana 3500 3000 Cadres et ingenieurs Agents administrattifs Elettriciens electroniciens Electro mecaniciens HQ Electro mecaniciens Conducteurs d'engines Cheuffeurs Mineurs Charpentiers metalliques Betonneurs coffreurs ferraileurs Poseures de voies et canalisations Manceuvres 2500 2000 1500 1000 500 0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Cadres et ingenieurs 23 184 203 196 184 226 2016 75 Agents administrattifs 46 334 371 356 338 410 135 Elettriciens electroniciens 0 0 0 0 167 524 187 Electro mecaniciens HQ 9 20 24 22 20 7 0 Electro mecaniciens 60 165 191 178 220 273 82 Conducteurs d'engines 64 275 311 294 213 67 7 Cheuffeurs 0 33 36 35 17 0 0 Mineurs 46 102 119 110 99 33 0 Charpentiers metalliques 14 97 108 103 84 73 22 Betonneurs coffreurs ferraileurs 37 413 455 440 248 26 0 Poseures de voies et canalisations 9 87 96 92 107 174 60 3.6 – Le previsioni di impatto occupazionale in Provincia di Torino L’articolazione per famiglie professionali della domanda legata alla Torino Lione, per ordini di grandezza, non è molto diversa da quella espressa dalla Torino Novara. La maggiore diversità è relativa alla presenza di minatori, connessa al lavoro in galleria. Complessivamente il personale di cantiere impegnato nella costruzione in Italia corrisponderà alla metà di quello impiegato nella costruzione del tratto Torino-Novara e in un terzo del personale impegnato nei cantieri per la costruzione delle opere olimpiche. Se dovesse ripetersi l’esperienza della Torino-Novara, circa il 60% della manodopera arriverebbe da fuori Piemonte, e circa il 14% degli operai sarebbe straniero, pur se residente in Piemonte. Il consorzio ha avuto difficoltà di reclutamento locale, a causa dell’elevato numero di persone da impiegare in tempi ristretti e della concomitanza dei molti lavori nell’area. Da questo punto di vista, presumibilmente lo scenario in cui si realizzeranno i lavori della Torino Lione sarà diverso, perché una serie di combinazioni che hanno creato la punta di occupazione nell’edilizia non ci saranno più e il cantiere rappresenta, rispetto alla dimensione del mercato, uno sforzo compatibile con l’elasticità fisiologica del settore. 41 Ciò non toglie che è possibile utilizzare questa occasione per accrescere e perfezionare le capacità dei servizi di rispondere alle necessità delle imprese e delle persone. Infatti i grandi cantieri possono consentire di stabilire rapporti diretti con le imprese grandi, di entrare in relazione con le imprese subappaltatrici, di selezionare in modo finalizzato centinaia di persone, testando strumenti e metodologie di analisi. Il cantiere avrà una parte italiana e una parte francese. Mentre in Italia e nostre valutazioni escludono che la domanda di manodopera possa mettere in crisi il mercato per carenza di offerta di lavoro, in Francia l’analisi evidenzia la necessità di attrarre manodopera dall’esterno. Questo squilibrio apre delle possibilità interessanti di spostamento di manodopera a cavallo della frontiera, nel quadro di un accordo per la gestione comune della preselezione e della diagnosi delle competenze. Un’altra differenza rilevante tra Italia e Francia riguarda lo spostamento con la famiglia. Secondo le nostre stime a spostarsi con la famiglia al seguito dei cantieri saranno poche persone, solo dell’area dirigenziale e impiegatizia. Questo vuol dire che ci possiamo attendere su 3000 persone il 15% di personale di staff e meno del 5% con la famiglia al seguito. Ciò ridimensiona molto le necessità di servizi connesse alla realizzazione dei cantieri. Grafico 3.32 professioni operaie impiegate nel cantiere CAV ToMi altre mansioni 0,5 operaio generico 16,9 montatori impalcature 0,4 canneggiatore 0,5 saldatore 0,6 pompista 0,6 magazziniere 0,8 elettricista 1 palista 1,1 1,7 meccanico gruista 2,8 4,2 escavatorista operatore macchine edili 7,4 9,3 ferraiolo muratore 10,9 14,3 autista carpentiere 27 0 5 10 15 42 20 25 30 3.7 – Sintesi e linee di azione L’analisi di quanto è avvenuto sul mercato del lavoro torinese con i cantieri olimpici è di grande interesse per le politiche del lavoro e della formazione, e certamente può essere utile per fornire indicazioni rispetto a quel che deve essere ancora gestito dell’esperienza olimpica e rispetto all’impatto della costruzione dell’alta capacità Torino-Lione. Ricordiamo che quest’analisi prescinde dalle ricadute indirette e dai benefici di lungo periodo delle opere infrastrutturali, che sia nel caso dei cambiamenti nell’area torinese legati alle olimpiadi, sia nel caso della Torino Lione, sono così rilevanti da risultare una condizione essenziale per la competitività futura dell’area18. I lavori olimpici si sono collocati in una fase di massimo sviluppo del settore delle costruzioni e di contemporanea contrazione di altri comparti essenziali dell’industria. Questo da un lato a reso estremamente benefico l’impatto positivo occupazionale del settore sul mercato locale, dall’altro ha spinto in alto la punta occupazionale del settore, nonostante il lavoro nei cantieri olimpici abbia in parte sostituito il trend espansivo degli investimenti ‘ordinari’. Questa punta ha saturato il portafoglio ordini delle imprese locali, ha accresciuto il volume di occupazione dipendente in ingresso, ha moltiplicato le nuove imprese individuali. La forza lavoro è effettivamente arrivata anche da fuori, ma questo fenomeno è visibile nitidamente solo nei cantieri della Torino-Milano, dove il monitoraggio è stato più efficace e dove risulta che solo il 40% della manodopera era residente in Piemonte, sostanzialmente, a detta dei dirigenti del consorzio, per la difficoltà di reclutamento locale. Portare forza lavoro da lontano costa (25-30 euro a persona al giorno), e quindi, salvo specializzazioni particolari, è del tutto ovvia la preferenza per il reclutamento locale. Il settore dal punto di vista dei movimenti in ingresso e in uscita e dal punto di vista del passaggio dal lavoro autonomo al lavoro dipendente e viceversa è molto fluido. In questo periodo di ‘piena occupazione’, sotto la spinta dei cantieri olimpici, sono cresciuti tutti i numeri del lavoro regolare, 3-4 mila lavoratori dipendenti regolari tra gli avviati e 2000 nuove imprese, in ampia parte individuali. E’ anche cresciuto il lavoro irregolare, che presumibilmente è stato più presente e utilizzato nei cantieri minori di edilizia tradizionale, lontani dai riflettori e dai controlli. Proprio i lavoratori stranieri, regolari e irregolari, sono stati i più mobili negli arrivi da fuori, stabilendosi in Provincia di Torino: infatti le assunzioni di residenti fuori provincia sono modeste tra le assunzioni regolari in Provincia di Torino, limitate a poco più del 3% del totale. Fa eccezione a questa regola il cantiere della Torino-Milano. Nei momenti di massima tensione del mercato, quando erano stati previsti arrivi di forze di lavoro esterne sul mercato locale e forti difficoltà di reclutamento delle imprese, la Provincia di Torino ha dedicato uno 43 sportello all’incontro domanda-offerta nel settore, con una strategia che puntava ad affrontare il nodo centrale del mercato. Questo sportello ha focalizzato opportunamente la sua attenzione sui due punti qualificanti, ed in qualche modo deboli nell’azione tradizionale dei servizi pubblici: il rapporto con le imprese e l’analisi delle competenze professionali dei lavoratori. Senza una relazione efficace con le imprese un servizio di incontro domanda offerta non può funzionare. Quel che le imprese chiedono è soprattutto una preselezione tempestiva ed efficace nell’identificazione delle competenze effettivamente possedute dal lavoratore. La vera difficoltà per le imprese, infatti, è distinguere tra i candidati disponibili quelli davvero qualificati, senza perdere tempo e soldi in prove e in avviamenti fallimentari. Per stabilire il rapporto con le imprese si è partiti dalla banca dati sugli appalti delle opere olimpiche, creando operatori dedicati al rapporto con le imprese. Per realizzare un’analisi efficace delle competenze ci si è valsi della collaborazione della Scuola Edile di Torino, che ha una grande esperienza di rapporto diretto con le imprese e di diagnosi e formazione delle competenze. Quest’azione rappresenta quindi l’applicazione di una strategia esemplare di supporto allo sviluppo locale. Inoltre, segnala una direzione di sviluppo dei servizi, che prende atto della necessità di agire direttamente nel mercato costruendo risposte adeguate per le imprese e le persone. Dalla crescita di questa cultura della qualità del servizio ci si può anche attendere lo stimolo più importante per le altre politiche, come quelle orientate a formare o facilitare l’inserimento sociale delle persone, che devono essere fondate sulla conoscenza diretta del mercato. Lo sportello è diventato operativo con un certo ritardo rispetto alle previsioni; i dati di attività dello sportello SPEDITO, rilevati a ottobre 2004, dopo alcuni mesi di effettiva attività, evidenziano che 94 imprese hanno richiesto 432 lavoratori (quasi tutti qualificati), cui lo sportello ha risposto con 1325 segnalazioni di lavoratori qualificati, preselezionati, giudicati in linea con le richieste. Lo sportello non dispone di una valutazione sistematica degli esiti delle segnalazioni (se vengono contattati, assunti, o scartati dalle imprese), ma valuta di aver risposto in modo adeguato alle richieste. La conoscenza degli esiti sarebbe utile, oltre che per orientare il servizio, anche per valutare l’effettiva tensione delle diverse figure sul mercato e i giudizi di difficoltà di reperimento espressi dalle imprese, che, se molto accentuati, costituiscono un freno all’espansione del settore e limitano le ricadute positive sull’occupazione. Si tratta in sostanza di passare da previsioni di ‘scenario’ sulla domanda di lavoro, che vengono formulate in anticipo, con metodologie diverse, e che delineano alcune caratteristiche della domanda futura in un settore o in un territorio, alla costruzione di relazioni di servizio con gli attori coinvolti. Nel caso delle olimpiadi, lo sportello consentiva di passare dalle previsioni di figure necessarie ai cantieri formulate nel 2002 alla ricerca diretta di manodopera per le imprese impegnate nei cantieri. In quest’ottica, la relazione di servizio diventa centrale, e intorno a questa occorre costruire strategie e 18 Una stima Unioncamere quantifica nel 3% del pil piemontese l’aumento possibile indotto dalla Torino-Lione e dalla Genova Rotterdam 44 strumenti di supporto efficaci, dalla identificazione della missione, dell’immagine, alla cultura e alle competenze degli operatori, fino alla messa a punto di un sistema di erogazione efficace. Quest’esperienza di specializzazione sul mercato viene ritenuta utile dalle imprese e dalle loro associazioni e viene ritenuta importante dalle grandi imprese, che assicurano di essere interessate al servizio. Si tratta quindi di procedere lungo la stessa impostazione strategica, identificando e perfezionando, con adeguati strumenti, i punti deboli del servizio. A partire dai primi mesi del 2005 il quadro del settore cambierà, perché la chiusura contemporanea di decine di grandi cantieri abbasserà nettamente i volumi dell’occupazione. Questo cambiamento di tensione sul mercato modificherà in parte i problemi delle imprese, ma continuerà ad aprire spazi di azione ai servizi per l’incontro domanda –offerta. Un aspetto da tenere presente riguarda il rapporto dei servizi alle imprese con il lavoro autonomo e con le piccole imprese. Il lavoro autonomo è apparentemente separato dalle problematiche del lavoro dipendente, ma in realtà le stesse persone si muovono tra i due contesti, al variare delle opportunità e della congiuntura. Le piccole imprese, che assumono dipendenti, sono gli interlocutori più lontani dai servizi per la gestione dell’incontro domanda-offerta, come pure dalla formazione professionale. Queste imprese sono abituate a servirsi delle reti di conoscenze per il reclutamento, è ciò è fisiologico data la loro dimensione. Peraltro, se il mercato attraverserà una fase meno intensa, crescerà il numero di persone disponibili sulla piazza, e aumenterà anche l’esigenza di gestire in modo fluido le uscite e i reingressi per sostenere le persone ed evitare periodi di disoccupazione prolungati a coloro che sono meno qualificati. La cooperazione a livello transnazionale potrebbe risultare utile a diversi livelli. Da un lato potrebbe offrire interessanti occasioni di confronto e perfezionamento delle metodologie di analisi delle competenze e di servizio alle persone e alle imprese. D’altro canto potrebbe realizzarsi il caso di una situazione asincrona dei mercati locali del lavoro del Piemonte e della Rhone Alpes, al momento della costruzione della ferrovia. Dal momento che in Francia si prevede di ‘importare’ manodopera dall’esterno, mentre in Piemonte è difficile che si riesca a mantenere il livello di occupazione raggiunto con il picco dei cantieri olimpici, potrebbe essere possibile gestire, attraverso la rete tra i servizi per il lavoro nelle due aree, transiti di occupazione dal Piemonte verso la Francia per la costruzione della linea. 45 4 – Il settore turismo e recettività 4.1 – La domanda teorica di lavoro nel settore recettivo-alberghiero legata alla gestione dell’evento olimpico Anche rispetto al settore turismo – recettività questo lavoro si colloca in continuità con la ricerca svolta nel 200219, che non si poneva l’obiettivo di misurare l’impatto dell’evento sull’occupazione complessiva nella regione, ma piuttosto mirava a identificare l’occupazione aggiuntiva che sarebbe stata creata dalle specifiche iniziative necessarie e prevedibili per la realizzazione dell’evento, in particolare l’accrescimento della capacità recettiva in concomitanza con l’evento e la gestione organizzativa e logistica dell’evento (Toroc). Questa impostazione consentiva di formulare previsioni specifiche sulla domanda teorica, quantità e qualità della manodopera necessaria, sui tempi e sulle figure professionali coinvolte, indipendentemente dall’andamento complessivo dell’economia regionale, su cui hanno un significativo impatto eventi diversi dalle olimpiadi. Le previsioni formulate nel 2002 erano le seguenti20: Tabella 4.1 Stima del personale necessario al funzionamento delle strutture ricettive (villaggi) di Torino 2006 Personale in Alberghi 4 stelle Fabbisogno di personale (Stima su 100 ospiti) (Ospiti previsti 9800) Qualifica Addetti Ospiti Addetti Amministrazione. 1,7 100 167 Sala 5 100 490 Cucina 2,7 100 265 100 Servizi Alberghieri: 12 Reception - Commerciale - Manutenzione - Lavanderia 1176 Addetti pulizie 6 100 588 Totale nuovi addetti 27,4 100 2685 Stima del personale necessario al funzionamento delle strutture ricettive (alberghi) di Torino 2006 Personale in Alberghi 4 stelle Fabbisogno di personale (Stima su 100 ospiti) (Posti letto 1260) Qualifica Addetti Ospiti Addetti Amministrazione. 1,7 100 21 Sala 5 100 63 Cucina 2,7 100 34 100 Servizi Alberghieri: 19 Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006. 20 Le previsioni realizzate con metodologia macroeconomica dall’Università La Sapienza di Roma, per conto dell’Unione industriale di Torino, nel 2001 calcolavano un incremento del PIL regionale dello 0,3-0,4% annuo, con una spesa sulle costruzioni al culmine nel 2004, con un volume pari a quasi 500 milioni di euro. Se ad un milione si attribuiscono circa 15 anni uomo di lavoro, si arriva a circa 7500 unità aggiuntive. 46 12 6 27,4 Reception - Commerciale - Manutenzione - Lavanderia Addetti pulizie Totale nuovi addetti 100 100 151 76 345 A tutt’oggi potremmo aumentare questa previsione, considerando che è stato creato un numero di posti letto superiore a quello che ipotizzato dalle imprese e dagli esperti del settore 3 anni or sono. Infatti i posti letto aggiuntivi nell’area metropolitana (secondo ATL Turismo Torino) sono cresciuti di 2500 unità e in valle di 800. Ciò implica una previsione di impatto di addetti diretti quantificabile in 900 posti in più, invece che 345, cui aggiungere 2700 addetti per l’operatività dei villaggi. Vanno sottolineati due aspetti. La creazione di posti letto, per tradursi in occupazione stabile, richiede che l’afflusso dei turisti sia vivace e crescente. Viceversa possiamo avere alberghi che occupano un cameriere ai piani, invece di 5, ovvero che tengono al minimo il loro personale. Quindi il rapporto nuove strutture/nuova occupazione è fortemente influenzato dall’andamento effettivo del turismo nel medio periodo. Nei giorni delle olimpiadi tutte le strutture alberghiere di un’ampia area del Piemonte saranno al completo di personale, con un utilizzo molto ampio di personale temporaneo. Si tratta di una punta eccezionale, tuttavia, di durata molto breve. Il numero degli ospiti attesi è notevole21: • 2.500 atleti; • 2.500 tecnici e accompagnatori delle nazionali; • 2.300 rappresentanti del CIO, Comitati Olimpici Nazionali e Federazioni; • 650 giudici e arbitri; • 10.000 media; • 6.000 ospiti degli sponsor; Altrettanto elevato è il numero delle camere che dovranno essere disponibili: Le richieste complessive per i clienti Olimpici ammontano a circa 20.500 camere, di cui circa 5.000 collocate in area montana e 15.500 nella città di Torino, suddivise nelle seguenti categorie: 21 • Atleti e Officials: 4.000 posti letto • CIO: 1.250 camere • Comitati Olimpici Nazionali: 1.600 camere • Federazioni Internazionali: 500 camere • AS (Extra Officials): 1.000 camere • Media: 4.000 camere + 4.600 nei Villaggi Media • Sponsors: 3.700 camere Fonte TOROC 47 Una parte consistente di queste sistemazioni è stata reperita attraverso una ricerca di disponibilità di strutture preesistenti in tutto il Piemonte e attraverso l’affitto di alloggi per il periodo di punta. Per questo tutte le strutture interessate tenderanno ad essere a organico pieno dal punto di vista del personale stagionale per i giorni delle gare. L’interrogativo decisivo, quindi, riguarda due aspetti: la crescita dei flussi turistici e l’effetto di rafforzamento indotto dalle olimpiadi, non per l’evento in sé, ma per il miglioramento dell’immagine e della notorietà nazionale e internazionale. Rispetto a questi interrogativi possiamo fare due verifiche: osservare cosa è accaduto finora ed esaminare le valutazioni prospettiche degli attori coinvolti e gli studi sul futuro. 4.2 - L’andamento del settore alberghiero-ristorazione in Provincia di Torino Pur essendo ancora lontani dall’evento, è possibile riscontrare alcuni effetti positivi sull’occupazione, rispetto a cui sarà decisiva la valutazione dei dati dei prossimi anni. Tra il 2003 e il 2004 è cresciuto lo sforzo per influenzare le scelte di investimento degli operatori della recettività, in connessione alla crescita di visibilità dell’evento olimpico. La fonte ISTAT segnala un aumento dell’occupazione in Piemonte nel 2003 del 2,2%, pari a 40.000 unità aggiuntive. Ciò avviene nonostante il forte calo dell’industria. I comparti in maggiore crescita sono le costruzioni, come abbiamo visto, e l’alberghieroristorazione. In provincia di Torino il saldo 2003 su 2002 è positivo: + 4000 occupati in turismorecettività. Ciò è significativo anche se l’incremento in termini di ore lavorate è meno rilevante, e si associa ad un leggero calo della disoccupazione in provincia di Torino. Nel complesso nella provincia di Torino crescono sia gli occupati dipendenti che quelli indipendenti. Il settore recettivo-alberghiero dà un contributo determinante ad entrambe le aree di occupazione. Tabella 4.2 Provincia di Torino Occupati in migliaia 2000 dipendenti 702 indipendenti 215 2001 707 209 Alberghi e ristoranti 2000 2001 2002 11 12 14 10 10 11 2002 692 219 Grafico 4.3 48 2003 17 12 In assestamento invece tra 2002 e 2003 l’area dei servizi alle imprese, che era cresciuta in modo netto negli anni precedenti, e che è meno direttamente connessa all’evento olimpico. Tabella 4.4 servizi alle imprese dipendenti indipendenti 2000 49 28 2001 57 30 2002 63 31 2003 62 33 Grafico 4.5 I dati ISTAT 2004 nel caso dell’alberghiero, diversamente dalle costruzioni, non ci sono utili, perché non sono ancora stati pubblicati con disaggregazioni settoriali e perché non è disponibile la ricostruzione della serie storia pregressa (necessaria perché nel 2004 è cambiato il metodo di rilevazione e il questionario). Con i dati degli avviamenti al lavoro in provincia di Torino (dati dei CPI provinciali) possiamo fare due ulteriori verifiche: • osservare i dati dei centri più direttamente insediati sull’area olimpica, sui quali si dispone di una serie storica lunga, • considerare i dati dell’intera provincia distinte per zone, che però sono limitati all’arco temporale 2002-2004, perché i dati precedenti al 2002 relativi al centro per l’impiego di Torino non risultano essere completi Grafico 4.6 49 Nei centri dell’area notiamo una crescita del volume di avviamenti al lavoro, in qualche caso nel 2002 e in qualche altro nel 2003. Se passiamo all’osservazione del periodo 2002-2004, utilizzando la serie completa dei dati provinciali, notiamo un andamento riflessivo tra il 2002 e il 2003 e in ripresa tra il 2003 e il 2004. Bisogna sottolineare che l’effetto diretto dei giochi si svilupperà soltanto tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006. Quindi i movimenti che notiamo adesso sono determinati dal trend di lungo periodo nel settore. Grafico 4.7 Numero avviamenti settore alberghiero-ristorazione 40000 38952 39000 38000 37000 36810 36000 35363 35000 34000 33000 2002 2003 2004 Se guardiamo all’interno degli avviamenti del settore, troviamo una caduta marcata del personale non qualificato e dei tecnici, che ad una verifica risultano essere soprattutto personale amministrativo e operatori dello spettacolo (ballerini e cantanti assunti da alberghi e ristoranti). Sono invece in ripresa, anche se su valori inferiori al 2002, le assunzioni delle professioni tipiche turistico-alberghiere, in particolare camerieri, cuochi e baristi. Bisogna anche considerare che il settore ha un elevatissimo grado (67% misurato sul triennio, grafico 4.9) di avviamenti per periodi di lavoro brevissimi, sotto i 7 giorni. La percentuale di avviamenti a tempo indeterminato è del 13% sul totale, mentre gli avviamenti stagionali, più o meno lunghi, sono pari al 20%. Sul triennio il numero medio di avviamenti a tempo indeterminato nel settore è di 4.300 l’anno, su un settore che ha circa 17.000 dipendenti in Provincia (ISTAT 2003). 50 Grafico 4.8 – avviamenti settore alberghiero ristorazione per qualifiche 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 2002 2003 19 17 19 1310 760 734 Dirigenti Professionisti e tecnici Impiegati Professioni turistico alberghiere 2004 556 646 785 31890 29458 31137 Operai qualificati 171 184 154 Personale non qualificato 5006 4298 3981 Grafico 4.9 - avviamenti settore alberghiero 2002-2004 ristorazione per qualifiche 67546 Tempo determinato fino a 7 giorni Tempo determinato tra 8 e 90 giorni 6633 Tempo determinato oltre i 3 mesi 13511 Tempo indeterminato 13260 0 10000 20000 30000 51 40000 50000 60000 70000 80000 Grafico 4.10 – avviamenti nel settore delle agenzie di viaggio per qualifiche. 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2002 2003 0 1 1 Impiegati amministrativi e contabili 118 107 62 Tecnici marketing e pubblicità 14 4 3 Animatori, operatori e agenti viaggio 54 62 80 Dirigenti 2004 Addetti sportello 77 59 43 Impiegati esecutivi e di segreteria 137 122 184 Grafico 4.11 - avviamenti nel settore delle attività culturali, ricreative e sportive per qualifiche 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 2002 2003 Dirigenti 27 26 2004 29 Impiegati amministrativi e contabili 390 448 384 Professionisti e tecnici specializzati 11699 10698 7623 Esperti di servizi alla persona 114 117 213 Impiegati esecutivi e di segreteria 650 633 888 Personale non qualificato 1363 1192 1452 52 Nel settore delle agenzie di viaggio cresce l’assorbimento di agenti e animatori, come di personale di segreteria, mentre diminuisce l’avviamento di personale amministrativo e di addetti a sportello e biglietteria. Nel settore delle attività culturali, ricreative e sportive si nota una crescita di assorbimento di addetti ai servizi alla persona (istruttori, animatori, insegnanti), mentre calano i professionisti, che sono soprattutto personale dello spettacolo (cantanti, ballerini, registi, musicisti, ecc.), che per la quasi totalità ha contratti brevissimi. Nel complesso non si notano chiari trend di crescita, ma piuttosto significative variazioni di composizione, che occorrerà osservare su periodi più lunghi, per comprenderne la portata e il significato. Dal punto di vista delle imprese, la fonte IRES Piemonte, riprendendo i dati della CCIAA di Torino, segnala tra il 2002 e il 2003, in relazione all’avvicinarsi dell’evento olimpico, una crescita del numero di imprese in due ambiti che hanno attinenza con l’evento: Turismo + 264 imprese +2,8% (totale 2003 = 9582) Servizi alle imprese + 661 imprese +2,1% (totale 2003 = 51531) Anche in questo settore, la crescita del numero di imprese è un dato che conserva una sostanziale ambiguità, perché è connesso a fenomeni di frammentazione e di diminuzione della dimensione media delle imprese e al moltiplicarsi di imprese individuali. Gli scenari elaborati dall’IRES Piemonte mettono in evidenza il problema della continuità, che anche noi abbiamo sottolineato. Su questo viene evidenziata la possibilità del moltiplicarsi di eventi e la comparsa di un effetto di attrazione determinato dalla crescita di visibilità della città. L’incremento di lavoro nel settore del Turismo si inserisce in un trend positivo. Secondo la ricostruzione dell’IRES Piemonte nel 2003 i dati del settore sono in crescita nella regione e nella provincia di Torino: • Area metropolitana torinese (2003 su 2002) +7,04% arrivi +0,76% presenze • Valle Susa Pinerolo +21,34% arrivi +24,03% presenze • Canavese e valli Lanzo +21,81% arrivi +12,6% presenze Si tratta della migliore stagione dal 1990. Tutti i dati più recenti, di diverse fonti, evidenziano tendenze positive: La federalberghi evidenzia che negli ultimi 5 anni sono state realizzate 3.100 camere in più nella città di Torino, portando il totale a oltre 10.600. La crescita delle strutture è stata più veloce della crescita di presenze effettive: del 17%, contro quella dell’8% delle presenze. In Piemonte ci sono 152.000 posti letto, cresciuti di 11.000 unità negli ultimi 5 anni. La crescita del turismo congressuale è segnalata dal Convention Bureau, che registra nel 2004 100.000 presenze in più, soprattutto legate ai grandi convegni. 53 Tabella 4.12 convegni congressisti eventi > 50 partecipanti eventi < 50 partecipanti 2004 6620 438650 2990 3630 2003 6319 320000 2632 3687 % 4,8 37,1 13,6 -1,5 Sono stati acquisiti per gli anni a venire, tra il 2005 e il 2008, 24 eventi importanti con ricadute da loro calcolate per 40 milioni di euro. Gli ultimi dati presentati dalla Città di Torino, sulle presenze nel 2004, confermano un’ottima crescita dell’area metropolitana. Tabella 4.13 Presenze 2004 2.845.077 2.631.718 1.036.746 757.105 508.465 306.387 286.642 269.583 264.727 242.671 192.522 distretto turistico dei laghi Area metropolitana di Torino Valli olimpiche Cuneo Alessandria Valsesia e Vercelli Novara Canavese e valli Lanzo Langhe e Roero Biella Asti % -1,35 14,66 3,43 -0,62 12,21 1,87 -8,41 2,21 10,63 2,17 -0,47 Riguardo alla stima dell’impatto dell’evento olimpico, il modello macroeconomico dell’Università La Sapienza di Roma22 ipotizza un aumento del valore aggiunto del settore nel 2006 di circa 300 milioni euro. Quindi l’evento avrà un impatto significativo, misurato sia in termini di lavoro diretto indotto nel settore (3.400 posti di lavoro sulle nuove strutture più migliaia di contratti brevi sulle vecchie), sia di valore aggiunto generato nel settore. Inoltre, l’evento si inserisce in un trend positivo. La vera sfida per l’occupazione, tuttavia, come abbiamo detto, riguarda il trend di lungo periodo degli arrivi e l’effetto benefico che su questo potrà giocare l’evento olimpico. Riguardo a questo, è indicativo lo studio del mercato turistico nell’area metropolitana di Torino23 Esiste una crescita di lungo periodo, dal 1990. Nonostante il peso ancora molto forte del segmento affari (70%) e l’andamento contrastato del segmento fieristico. 22 23 S. Fachin, Valutazione degli effetti economici dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 Studio del mercato turistico nell’area metropolitana di Torino, Turismo Torino - società THR, giugno 2002 54 Sulla base dello studio, realizzato nel 2002, si presume una crescita della domanda alberghiera del 3,5% medio annuo fino al 2011, con un incremento complessivo del totale arrivi da 718.000 (2001) a 857.000 (2006) e a 1.014.000 (2011). Uno scenario ottimistico potrebbe prevedere incrementi fino al 5%. Questo dovrebbe garantire solidità alla crescita occupazionale del settore e dei comparti connessi, e dovrebbe dare un contesto positivo alla crescita di occupazione connessa all’evento, stabilizzandone una parte. L’aspetto più incerto della previsione formulata dallo studio è data dalle stime positive dell’andamento del reddito disponibile nell’area bacino di attrazione, che è praticamente l’Europa. Queste stime purtroppo non sono scontate, stante l’andamento incerto dei tassi di crescita dei paesi più importanti dell’unione. I dati più recenti, però, sembrano avvalorare la possibilità di una crescita strutturale delle presenze, e quindi dell’occupazione, anche se a questo punto diventa molto importante l’effetto di immagine dell’evento olimpico, che nello studio si presume possa avere un effetto trainante, collocato in una forchetta di incremento aggiuntivo indotto tra il 2% e il 4% del tasso di crescita degli arrivi nel 2006, e un effetto minore negli anni immediatamente precedenti e successivi. Bisogna anche mettere in conto un possibile effetto saturazione immediatamente successivo all’evento, che però non è rilevante per le tendenze strutturali di medio periodo. Inoltre, la crescita è strettamente legata alle politiche di promozione realizzate su diversi versanti (rapporti e accordi con grandi tour operator, azione delle catene alberghiere, attività di promozione dell’immagine e della conoscenza del Piemonte sui diversi mercati, ecc.) e al miglioramento dell’offerta integrata di servizi nella Provincia, che vanno dalla gestione della mobilità alla capacità di connettere in itinerari e offerte le varie attrattività del territorio. Attualmente un punto debole per il settore a Torino è la debolezza della ‘domanda interna’, che risente del momento economico delicato e contrastato, per l’incertezza e la crisi del settore automotive, oltre che per la più complessiva difficoltà dell’economia nazionale. Nell’ottica della continuità è importante considerare due eventi direttamente collegati alle olimpiadi: le paraolimpiadi 2006 e le universiadi 2007. Le paraolimpiadi si svolgeranno dopo le olimpiadi, dal 10 al 19 marzo 2006, dureranno una decina di giorni, e riguarderanno oltre 40 paesi e 5 discipline: Biathlon, Hockey su ghiaccio, Sci di fondo, Sci alpino e Curling. Per questo evento non sono disponibili stime di spettatori, ma saranno certamente migliaia. Le universiadi si svolgeranno a Torino nel 2007. Si tratta di una sorta di Olimpiade universitaria, con il marchio FISU, che si svolge con cadenza biennale, si articola in 11 discipline invernali e coinvolge i 130 paesi affiliati. L’organo referente per l’Italia è il CUSI Centro Universitario Sportivo Italiano, che rappresenta un mondo universitario che conta 1.700.000 studenti 55 Si tratta di un evento di portata mondiale secondo solo alle olimpiadi, che verrà celebrato nello stesso luogo e con gli stessi impianti. I numeri previsti per le universiadi sono: • 50 paesi partecipanti • 2200 atleti 18-28 anni • 1200 dirigenti e tecnici • 302 giornalisti 164 fotografi accreditati • 88 radio accreditate sul campo • 82 richieste per dirette internet • 60 paesi in cui viene trasmesso l’evento • 1600 volontari • 800 personale organizzatore molto club 80 dipendenti • 427.000 pubblico totale Sono previsti una decina di eventi preparatori negli anni 2005, 2006, 2007. L’evento comporterà milioni di contatti con i giovani universitari nel mondo e sono previsti 350.000 visitatori in ‘casa universiade’, la sede di Torino. Il budget è di 20M euro, ma con una modalità organizzativa che prevede un ampio coinvolgimento non oneroso delle federazioni sportive. Tra le probabili eredità significative la creazione di un campus a Bardonecchia di 200 posti, in cui potrebbero passare 4000/5000 studenti del mondo l’anno per la frequenza a eventi formativi. 4.3 – Le figure professionali critiche nell’incontro domanda-offerta Per trarre delle conclusioni circa l’impatto dell’evento olimpico e il ruolo che il progetto interreg può svolgere rispetto al reperimento delle figure critiche occorre esaminare i seguenti elementi: a) i flussi ordinari di assorbimento di figure qualificate del mercato locale, nel settore alberghiero ristorazione e in quelli laterali delle agenzie di viaggio e delle attività culturali, ricreative e sportive; b) i flussi previsti dai sistemi istituzionali di previsione dei fabbisogni formativi e occupazionali; c) i flussi di transito nel sistema della formazione professionale e dell’istruzione; d) l’entità dell’offerta disponibile sul mercato locale; e) il punto di vista degli operatori, distinguendo le specificità delle valli rispetto a Torino e dei piccoli operatori rispetto ai grandi; f) le dimensioni della punta di domanda creata dall’evento; E’ anche utile tenere distinti i due problemi che abbiamo identificato: 56 • il primo riguarda la punta temporanea della domanda per il breve periodo dell’evento. La gestione di questa punta è un problema di mobilitazione e ottimizzazione di risorse localmente già disponibili e di attrazione di figure dall’esterno per il breve periodo di gestione dell’evento; • il secondo si riferisce invece alla crescita stabile e strutturale del settore nel medio periodo. In questo caso è importante la qualificazione professionale del bacino locale di risorse e l’arricchimento delle competenze deboli, per sostenere la crescita strutturale del settore (sperando che effettivamente avvenga, in linea che le migliori previsioni e i dati incoraggianti di cui disponiamo). a) Il grafico 4.14 evidenzia l’assorbimento annuo medio del mercato della provincia di Torino delle diverse figure professionali specifiche del settore. Alcune figure, come il cameriere, il cuoco e il barista, sono centrali nell’organizzazione delle strutture, e sono anche le figure in gioco per i contratti brevissimi, che servono a rafforzare la struttura nei momenti di punta. Quindi il loro livello di transito sul mercato è molto alto e riguarda anche il personale qualificato. Altre figure, come il concierge, l’addetto al ricevimento, la guida e l’animatore, o l’addetto marketing, fanno parte della struttura e quindi hanno livelli di rotazione su contratti brevi molto minori. Infine, le figure di intrattenimento (ballerini, cantanti) compaiono tra le figure del settore solo quando sono assunti direttamente da imprese del settore, mentre non compaiono se lavorano per conto di imprese specializzate. A queste bisogna aggiungere le figure non specifiche (grafico 4.7), come il personale amministrativo (circa 1.500 avviamenti l’anno), il personale di manutenzione (150) e il personale non qualificato e di pulizia (4.000), che peraltro può anche essere ‘esternalizzato’, cioè in parte non comparire negli avviamenti del settore. E’ un settore dove la presenza di uomini e donne è piuttosto bilanciato, anche se con un’accentazione di genere su alcune figure. Rispetto ai pesi teorici di impiego nelle strutture (tabella 4.1), quindi, possiamo presumere che l’evento olimpico amplifichi molto l’impiego di figure temporanee tipiche del settore, con diversi livelli di specializzazione, camerieri, cuochi e baristi. I tassi di arrivo del personale dall’esterno della provincia sono piuttosto bassi. Circa il 3% del personale risulta reclutato tra persone residenti fuori provincia. Proprio le valli olimpiche, però, sono un’area dove questo fenomeno è più marcato, per il reclutamento di personale stagionale che fa la stagione estiva in località marine (Sardegna e Romagna) e quella invernale in montagna. A queste provenienze nazionali occorre aggiungere un 10% di stranieri che arricchiscono l’offerta disponibile sul mercato del lavoro locale. Tra questi, quelli di provenienza diretta dalla Francia sono pochissimi (93 nel triennio, soprattutto cuochi, camerieri e disk jokey), in primo luogo a causa della contemporaneità della punta stagionale turistica sui due versanti delle alpi. 57 Grafico 4.14 – Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore alberghiero ristorazione Professionisti dell'intrattenimento (ballerini, musicisti, coreografi, cantanti, disk jokey) 576 Addetti servizi interni (guardarobiere, ecc.) 244 Concierge, portieri 63 Addetti all'accoglienza e receptionist 236 Addetti alla cassa 157 Pasticcieri e gelatai 72 Barisri 3198 Camerieri 14597 Addetti cibi e cucina 10023 Cuochi 1905 Tecnici dell'accoglienza, animatori, guide 137 Tecnici nei rapporti con il mercato 66 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000 Grafico 4.16 Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore agenzie di viaggi TECNICO DI AGENZIA DI VIAGGIO 6 OPERATORE TURISTICO 9 ADD. PRENOTAZ. 11 ADD. BIGLIETTERIA 41 BANCONISTA DI AGENZIA VIAGGI 18 0 5 10 15 20 58 25 30 35 40 45 Grafico 4.17 Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore cultura, ricreazione e sport 1282 Personale non qualificato Addetti alle pulizie 54 Addetti alla cura della persona (parrucchieri) 64 119 Conducenti di auto e mezzi 62 Manovratori di impianti, funivie Sarti e modellisti 35 Allevatori e agricoltori 27 206 Operai specializzati, installatori e manutentori impianti e apparati elettromeccanici Personale addetto alla sicurezza 22 Addetti alla cura della persona (assistenza anziani, baby sitter) 22 72 Istruttori e allenatori 1145 Professioni alberghiere 282 Commessi e addetti alla cassa e allo sportello 419 Impiegati esecutivi 3740 Tecnici dello spettacolo e della comunicazione 54 Animatori e insegnanti 139 Tecnici di vendita 407 Esperti amministrativi, impiegati e contabili 133 Tecnici elettronici, di produzione e di comunicazioni 4252 Registi, musicisti, ballerini e cantanti 65 Fotografi, giornalisti e disegnatori 19 Professionisti 27 Dirigenti 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 L’assorbimento delle agenzie di viaggi è molto modesto, nell’ordine di qualche decina di assunzioni all’anno, soprattutto sulle figure ‘strategiche’, che dovrebbero inventare l’offerta e attrarre i turisti dall’estero. Probabilmente questo è uno dei punti deboli strutturali del nostro sistema locale. Nel variegato mondo delle attività culturali e ricreative (grafico 4.17) la parte del leone negli avviamenti e svolta dalle figure dello spettacolo, che però lavorano su contratti brevissimi, e dalle figure dell’alberghiero, che lavorano per società di questo settore alla gestione di eventi. Anche in questo caso sono poche le figure strategiche, i tecnici del settore, gli specialisti del mercato e della vendita, gli educatori, gli animatori, gli istruttori. b) Le previsioni formulate con la metodologia degli enti bilaterali evidenziano le seguenti figure, sulle quali orientare gli investimenti formativi. Alberghi: • cuochi • operatori ai servizi vari • tecnici di gestione dei servizi congressuali • tecnici di gestione dei servizi: ricevimento • tecnici di gestione dei servizi: sala/bar (maitre/barman) 59 Attività turistiche: • operatori front-office agenzia turistica Pubblici esercizi: • barman Possiamo notare che tra le figure manuali specializzate ci sono solo il cuoco e il barman, mentre congressi e ricevimenti vengono collegati al bisogno di tecnici, che quindi non si limitano alla pur importante gestione del front office, ma sono anche personale con una preparazione a più ampio spettro, capace di promuovere il servizio, la relazione con il cliente e l’organizzazione delle risorse. Occorre anche notare che si tratta di figure a cavallo tra il lavoro dipendente e il lavoro autonomo, nel senso che, racchiudendo la professionalità distintiva dell’esercizio, se sono effettivamente qualificati, possono anche optare per l’attività in proprio. Non si fa cenno alla figura del cameriere, che negli avviamenti al lavoro risulta centrale. Per le agenzie turistiche, invece, questo spessore professionale non viene sottolineato, facendo solo riferimento alla figura dell’operatore. In realtà il confronto tra i flussi reali e le previsioni è molto difficile, perchè traducendo la dizione operatore nel linguaggio ISTAT si dovrebbe parlare di addetto alla sportello e biglietteria, limitando molto il profilo commerciale di questa figura. Effettivamente negli avviamenti al lavoro questa figura è abbastanza frequente per le agenzie di viaggio (grafico 4.16), anche se forse proprio sulle competenze aggiuntive di questa figura e sulla presenza di professionalità più alte si giuca il profilo e l’intraprendenza del sistema turistico locale. Grafico 4.18 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 Saldo assunzioni - cessazioni 666 1-9 10-49 15 1150 50 e oltre TOTALE 1.238 Assunzioni Dirigenti 1 225 Quadri, imp. e tecnici Operai apprendisti 1.046 155 Movimenti 1.427 Entrate 1.140 Uscite Saldo 287 60 Grafico 4.19 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Assunzioni per età fino a 24 28 da 25 a 29 anni da 30 a 35 anni 25 1 12 oltre 35 anni 34 non rilevante Assunzioni per contratto 33 T.determinato 55 T indeterminato 11 Apprendistato Assunzioni 45 con esperienza senza 55 extracomunitari 26 di cui senza esperienza 72 Grafico 4.20 0 10 20 30 40 50 60 70 65 Imprese che non assumono per difficoltà reperimento 0 33 per incertezza mercato 5 per strategia aziendale per ricorso a esterni 0 61 perché completi 61 Le previsioni formulate per il 2004 – le ultime disponibili – dal sistema camerale excelsior, danno ulteriori indicazioni sul settore. Il volume di assunzioni previsto è di 1238, di cui un terzo in microimprese e due terzi in imprese grandi. In realtà, tuttavia, le assunzioni aggiuntive sono 287, mentre 1140 rappresentano il turn over. La gran parte delle assunzioni sono rivolte a personale con qualificazione manuale, ovvero le figure che abbiamo visto costituiscono la gran parte dei transiti sul mercato (camerieri, cuochi, barman). Tra le assunzioni, il 55% veniva indicato a tempo indeterminato e il 45% di personale con esperienza. L’attenzione delle imprese è rivolta soprattutto ai giovani, anche se per un terzo delle assunzioni le imprese affermano che l’età è indifferente. Per un quarto delle assunzioni si pensa a personale extracomunitario. Queste informazioni sono interessanti perché, indipendentemente dalla grande sottovalutazione degli ingressi, che nel 2004 sono stati 36.800, di cui 4.300 a tempo indeterminato, evidenziano un flusso strutturale previsto di turn over di oltre 1000 unità, che rappresenta un dato verosimile rispetto a una popolazione di 17000 occupati. In realtà il mercato del lavoro del settore è molto più mobile, e alla mobilità strutturale programmata si aggiunge una forte rotazione non prevista del personale e un uso esteso e certamente non programmabile con anni di anticipo di contratti temporanei brevi e brevissimi. Questi due fenomeni fanno lievitare moltissimo il volume delle assunzioni reali, rispetto a quelle previste. Peraltro, nelle previsioni, solo il 50% delle imprese dichiarava che avrebbe utilizzato negli anni successivi contratti temporanei Altri tre aspetti di interesse possono essere notati attraverso le previsioni di excelsior. Il primo aspetto riguarda la competenza linguistica che è considerata essenziale per le imprese nel 70% delle assunzioni. Il secondo aspetto riguarda la difficoltà di reperimento del personale. Sul totale di 1400 candidati da assumere nel 2004, circa 300 erano considerati di difficile reperimento (21%). Questa difficoltà, tuttavia, viene descritta dalle imprese come una difficoltà che non arriva mai a mettere in discussione l’assunzione, perché alla fine il candidato da assumere si trova. Quel che invece, secondo le imprese, ostacola davvero le assunzioni è l’incertezza del mercato e la pressione fiscale e dei costi, che spinge a tenere leggere le strutture e ad assumere solo quando è strettamente necessario. Riguardo al reclutamento, bisogna osservare che i canali utilizzati dalle numerose microimprese e dalle catene di grandi operatori sono completamente diversi. Per le microimprese è centrale il sistema di relazioni e le conoscenze, mentre le grandi usano propri sistemi di selezione sulle autocandidature, agenzie specializzate, tra cui le interinali, e la mobilità all’interno della propria rete aziendale. In terzo luogo, tra le assunzioni previste, 707 fanno riferimento a candidati con qualificazione professionale turistico alberghiera e 255 a candidati con diploma. c) Se guardiamo il flusso in uscita dagli istituti specializzati in Provincia di Torino, 1200 all’anno nell’area turistica e 1000 nell’area alberghiera, vediamo che essi non sembrano troppo sottodimensionati rispetto al turn over di settore, che quindi dovrebbe beneficiare di un flusso sistematico di giovani 62 qualificati in ingresso. Bisogna dire che parte dei giovani in uscita potrebbe orientarsi verso il lavoro autonomo o verso la mobilità territoriale, per fare esperienza in altre zone d’Italia o all’estero. Tabella 4.21 – Iscritti all’ultimo anno in Provincia di Torino nei settori Turismo recettività Dati sui flussi d'uscita dagli Istituti di Istruzione Superiore della Provincia di Torino anno accademico Istituti professionali Commerciali - Settore Turismo Operatore Impresa Turistica (3 anni) Tecnico Servizi Turistici (5 anni) Tot. Istituti professionali - Settore Alberghiero e Ristorazione Operatore Servizi di Ricevimento (3 anni) Operatore Servizi Cucina (3 anni) Operatore Sala Bar (3 anni) Tecnico Servizi Ristorazione (5 anni) tot. Fonte: Ossevatorio Scolastico Provinciale 697 567 1264 136 330 188 347 1001 Grafico 4.22 – Allievi iscritti alla Formazione professionale in Piemonte 2004-2005 NUMERO DI ALLIEVI ISCRITTI PER COMPARTO Somma di Numero allievi iscritti Comparto ATTIVITA' RISTORAZIONE Totale ATTIVITA' RISTORAZIONE ATTIVITA' TURISTICHE Denominazione corso ADDETTO ALLA RISTORAZIONE ADDETTO CUCINA ADDETTO RISTORAZIONE COLLETTIVA ADDETTO SALA/BAR AGGIORNAMENTO CUCINA AGGIORNAMENTO INFORMATICO AZIONE DI SOSTEGNO INDIVIDUALE PER PREPARAZIONE AL LAVORO INDIRIZZO BANCO BAR E TAVOLA FREDDA FORMAZIONE AL LAVORO FORMAZIONE E REINSERIMENTO NEL LAVORO INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO FORMATIVO INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO INTRODUZIONE AI PROCESSI PRODUTTIVI OPERATORE CONDUZIONE SERVIZI RISTORATIVI OPERATORE SERVIZI RISTORATIVI OPERATORE VALORIZZAZIONE FILIERE AGROALIMENTARI PRELAVORATIVO PREPARAZIONE AL LAVORO TECNICO GESTIONE SERVIZI - CUCINA/FOOD AND BEVERAGE VINI DEL TERRITORIO - DEGUSTAZIONE ED ABBINAMENTI ADDETTO SERVIZI ALL'IMPRESA AZIONE DI SOSTEGNO INDIVIDUALE PER ADDETTO AI SERVIZI ALL'IMPRESA INDIRIZZO AGENZIA VIAGGI INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO OPERATORE AGENZIA TURISTICA OPERATORE DEI SERVIZI INFORMATIVI ARTISTICI E CULTURALI OPERATORE PROMOZIONE EVENTI OPERATORE RICEVIMENTO E ASSISTENZA AL CLIENTE PROMOTORE SERVIZI CULTURALI TECNICO DEL MARKETING TERRITORIALE E PROMOTORE ENOGASTRONOMICO TECNICO DEL TURISMO SOCIALE TECNICO DEL TURISMO SOSTENIBILE TECNICO DI ACCOGLIENZA E PROMOZIONE TURISTICA TECNICO DI ASSISTENZA TURISTICA TECNICO GESTIONE EVENTI TECNICO GESTIONE SEGRETERIA ORGANIZZATIVA TECNICO PROGETTAZIONE E GESTIONE SISTEMI QUALITA' NEL SETTORE TURISTICO TECNICO SVILUPPO E INNOVAZIONE DEL PRODOTTO TURISTICO TECNICO SVILUPPO SERVIZI TURISTICI TURISMO DELL'ACCOGLIENZA Totale ATTIVITA' TURISTICHE 63 Totale 15 100 24 54 43 17 1 28 25 24 185 32 25 266 20 47 30 36 21 993 40 1 66 73 21 34 18 15 26 23 16 48 18 18 15 19 18 31 12 512 Un altro canale per la qualificazione del personale è la formazione professionale. Sono circa un migliaio gli allievi di corsi programmati l’ultimo anno dal sistema della formazione professionale sul settore alberghiero e 500 su quello turistico. C’è da notare che un certo numero di corsi introduce elementi di conoscenza e formazione su competenze professionali indispensabili a far crescere il settore, come l’attenzione al mercato, la valorizzazione di risorse locali, lo sviluppo integrato e strategico dei servizi. Questi corsi, rispetto al reale assorbimento del mercato, sembrano rappresentare più una scommessa che la risposta a un bisogno pressante. Probabilmente è una scommessa necessaria, perché proprio rafforzare le competenze di orientamento al mercato e di efficacia delle imprese grandi e piccole è una delle leve più forti per alimentare il trend positivo di sviluppo che pare caratterizzare l’area torinese. d) Le figure del settore alberghiero - ristorazione sono anche presenti nell’offerta di lavoro in cerca di occupazione. Possiamo rinvenire centinaia di camerieri, cuochi e baristi nelle liste di mobilita (tabella 4.23); un numero ancora maggiore sono quelli registrati tra i disponibili al lavoro (tabella 4.24). Questa constatazione suggerisce alcune riflessioni. La prima è che il mercato è molto mobile, ma presumibilmente nell’offerta vi sono sia molti giovani che sperimentano l’ingresso nel mercato del lavoro facendo esperienza con contratti brevi negli esercizi alberghieri, nella ristorazione e negli esercizi pubblici, sia lavoratori non più giovanissimi che, pur senza avare professionalità molto spiccate, lavorano da anni nel settore e subiscono l’elevata mobilità e instabilità. Da questo punto di vista le azioni di riqualificazione, che possono essere una leva strategica per introdurre nel settore nuove competenze tali da innalzare le capacità competitive delle imprese, sono anche una via per rafforzare le persone all’interno del settore che subiscono gli effetti dell’elevato turn over e della difficoltà di alcune imprese. La presenza di persone qualificate e disponibili sollecita anche l’attenzione dei servizi che gestiscono l’incontro domanda-offerta. Infatti, siamo in presenza del solito problema relativo alla necessità di verificare le effettive competenze dei candidati disponibili, e di costruire canali e legami di servizio con le imprese, che sono però molto diversificate. 64 Tabella 4.23 – lavoratori e lavoratrici in mobilità in provincia di Torino al 31.12.2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 6200 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 6237 MECCANICI COLLAUDATORI 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 7129 ALTRI CONDUTTORI DI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E LAVORAZ 7200 OPERAI SU MACCHINARI FISSI PER LAVORAZIONI IN SERIE E ADDETT 7271 ADD. ALL'ASSEMBLAGGIO INDUSTRIALE DI PARTI DI MACCHINE 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 2114 INFORMATICI E TELEMATICI 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 7232 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI I 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 6244 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI TELELGRAFICI E TELEFON 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 6238 VERNICIATORI ARTIGIANI ED INDUSTRIALI 6239 ALTRI MECCANICI ARTIGIANALI, MONTATORI, RIPARATORI E MANUTEN 2514 SPECIALISTI DI RAPPORTI CON IL MERCATO 6218 LASTROFERRATORI 3349 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE COMMERCIALI 7239 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTIC 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 3121 TECNICI MECCANICI 6535 BIANCHERISTI, RICAMATORI A MANO ED ASSIMILATI 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 6233 MECCANICI E MONTATORI DI MACCHINARIO FISSO PER LAVORAZIONI I 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 2113 MATEMATICI E STATISTICI 7272 ASSEMBLATORI.CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 7233 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PLAS 7259 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER CARTOTECNICA 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 4123 PERSONALE ADDETTO A COMPITI DI CONTROLLO, VERIFICA ED ASSIMI 6511 MACELLAI, PESCAIOLI ED ASSIMILATI 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 7262 OPERATORI DI TELAI MECCANICI PER LA TESSITURA E LA MAGLIERIA 3124 TECNICI ELETTRONICI E IN TELECOMUNICAZIONI 65 18470 4995 1771 1072 916 622 439 426 404 329 312 239 210 186 168 167 163 160 149 148 142 136 134 132 130 130 123 123 110 108 104 104 97 93 90 87 81 81 76 74 73 71 66 65 63 63 62 61 59 58 57 55 54 54 52 51 48 48 47 46 46 45 42 41 41 41 39 38 37 36 34 33 33 31 Tabella 4.24 – lavoratori e lavoratrici disponibili al lavoro in provincia di Torino al 31.12.2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI 5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 8311 BIDELLI ED ASSIMILATI 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 3335 TECNICI DEL MARKETING 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI) 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI 5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO 5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 5532 PERSONALE DI COMPAGNIA E PERSONALE QUALIFICATO DI SERVIZIO A 6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER 8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C 5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI 6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI 3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO 8511 BRACCIANTI AGRICOLI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 8229 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI TURISTICI 2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI 66 22267 9754 1127 1048 903 886 398 265 226 217 211 200 194 192 178 177 174 166 156 137 133 129 125 124 121 120 102 101 93 93 87 86 84 80 80 74 74 71 68 65 63 60 59 57 56 55 54 54 52 51 50 48 48 47 46 42 41 41 40 40 40 38 38 38 38 37 37 35 35 34 34 33 33 31 Tabella disponibili flusso 2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI 5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA 5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI 8311 BIDELLI ED ASSIMILATI 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI) 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI 3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO 4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C 3335 TECNICI DEL MARKETING 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 3419 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE 4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI 5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO 6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 8511 BRACCIANTI AGRICOLI 6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI 6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER 67 17868 7646 1031 620 598 544 358 229 209 201 190 169 167 152 151 143 139 134 132 130 130 120 115 110 97 96 94 81 79 79 79 77 76 76 72 69 66 62 61 61 60 53 49 49 49 48 46 46 44 43 42 42 42 41 40 39 39 38 38 37 36 36 36 35 35 34 31 31 30 30 Bisogna pensare al rapporto con le microimprese e al rapporto con le grandi catene alberghiere e con gli operatori e i gruppi più strutturati. e) Nella rappresentazione che gli operatori del settore hanno del problema del reperimento del personale troviamo alcuni tratti ricorrenti: • Servono di più, sono più difficili da reperire sul mercato, le figure a media qualificazione: cuoco cameriere maitre. Quelli che si trovano sul mercato hanno poca esperienza e formazione di basso livello • La fascia dirigenziale ha un profilo medio basso, è carente nel settore la visione strategica • C’è movimento e necessità anche sulle figure commerciali • E’ molto difficile assumere gli immigrati, per tutte le note difficoltà. Contemporaneamente gli italiani non vogliono fare alcuni lavori. • C’è un costante divario tra le alte aspirazioni dei giovani in ingresso e il loro effettivo grado di qualificazione ed esperienza • Nel settore esistono problemi rispetto ai canali di reperimento, anche perché il lavoro interinale è ritenuto molto costoso per il settore; Riguardo alle figure, vi sono due ordini di necessità: Per le strutture più grandi l’attenzione è sulle figure a manualità semplice, dove il compito si impara in fretta, come l’addetto al ricevimento, il facchino, il portiere, il cameriere ai piani. Riguardo a queste figure è centrale l’attitudine al mestiere, la capacità di relazione con la clientela, la conoscenza delle lingue. Le figure manageriali e operative più qualificate vengono reperite su mercati anche lontani e attraverso le reti aziendali. A volte essi stessi si costruiscono una squadra di propria fiducia, in cucina o in sala. Per le strutture piccole, che sono l’assoluta maggioranza (il 95% ha 2-3 dipendenti), la prospettiva di osservazione è diversa, perché sono proprio le figure centrali, il cuoco, il tramezzinista, lo chef, il capo ricevimento, cameriere e il barman ad essere al centro dell’attenzione. Da queste imprese viene ritenuta molto importante e utile la preparazione di base fornita dall’alberghiero ed eventualmente ottenuta attraverso la formazione professionale, anche se spesso non è sufficiente a reggere il ruolo, se manca adeguata esperienza. Rispetto alle competenze, oltre a quelle tecniche, sempre centrali, si conferma l’importanza delle lingue e si sottolinea l’importanza della ‘presenza’, oltre all’attitudine. Tra le figure trasversali viene sottolineata l’importanza del contabile, dell’EDP manager e del manutentore. Un segmento specifico di domanda è legato alla gestione degli impianti e delle piste di gara. Riguardo a questo è importante il punto di vista delle società di gestione Colomion e Sestriere. 68 Queste società hanno già pianificato con molta attenzione le problematiche poste dall’evento olimpico. Innanzitutto occorre considerare che le società avrebbero comunque operato nel periodo olimpico a organico pieno, e da questo punto di vista le olimpiadi costituiscono solo un’accentuazione. In particolare, esiste un problema di gestione di eventuali sostituzioni di personale per indisponibilità o malattia, ed esiste un problema di rafforzamento degli organici per la gestione di orari prolungati per un mese. Tutto il personale che occupa posti chiave nella gestione e manutenzione degli impianti, nel funzionamento di quelli di innevamento e nel presidio delle piste da un lato è quello strutturato e sempre utilizzato, dall’altro è già in addestramento per le funzioni specifiche richieste (ad esempio le squadre per le piste e le gare sono già complete, maestri di sci + volontari, e si addestrano da tempo). La gamma di personale specializzato impiegato è ampia: • Addetti impianti risalita • Elettricisti e manutentori • Addetti innevamento • Battipista • Soccorso e prevenzione • Area amministrativa, biglietteria • Area sportiva, preparazione gare e cronometraggio Però la necessità di rafforzamento riguarda solo eventuali emergenze o il reperimento di alcune figure di supporto e riserva rispetto a questi compiti (battipista, soccorso). Si presume che, nel caso, siano figure di difficile reperimento, anche perché se sono qualificate non sono in genere interessate a contratti troppo brevi, come sarebbero quelli legati ai soli giorni delle gare (un mese). Un’area di rafforzamento degli organici, che potrebbe riguardare alcune decine di persone (Sestriere), riguarda l’assistenza agli impianti di risalita. Si tratta di personale non qualificato di supporto e di compiti che si apprendono in due giorni, con un corso breve svolto dalla società stessa. Nel caso della Colomion tutto il personale con funzioni chiave è fisso, nel caso della Sestriere, gli stagionali sono comunque collaudati, perché conosciuti e utilizzati in tutte le stagioni. Quindi si presume che siano poche le integrazioni e gli arrivi da fuori. Il problema maggiore non riguarda, quindi, il reperimento del personale, ma il suo alloggiamento. Infatti, la carenza di accomodazioni e la forte speculazione sui prezzi ha reso impossibile trovare normali alloggiamenti in alta valle per il personale. f) per tentare di quantificare le dimensioni della punta di domanda creata dall’evento olimpico, possiamo distinguere tre tipi di strutture • le strutture nuove che esprimeranno una domanda netta e aggiuntiva di personale • le strutture che sarebbero state comunque nel picco stagionale, che lavoreranno a pieno ritmo, ma che avrebbero comunque espresso una domanda stagionale 69 • le strutture mobilitate a supporto dell’evento, che non si sarebbero trovate in un picco stagionale, e che invece esprimeranno una domanda temporanea di manodopera Rispetto alle strutture nuove, la nostra stima di assorbimento formulata in apertura è di 3-4 mila addetti, di cui una parte temporanei. Rispetto alle strutture con picco stagionale invernale, la nostra stima è di un modesto rafforzamento Rispetto alle strutture fuori dal picco stagionale, ma mobilitate dall’evento, possiamo presumere che si esprima una domanda aggiuntiva netta di personale temporaneo. Il flusso mensile di personale temporaneo nella provincia nel settore è di 2-3mila avviamenti. Questo flusso potrebbe anche moltiplicarsi per due-tre volte nel periodo olimpico, per la saturazione delle strutture in città e in altre aree della provincia. Considerando l’ampia mobilitazione di strutture sul territorio provinciale e il rapporto tra camere disponibili in montagna (5000) e camere reperite fuori dalle aree del turismo invernale (15.500) solo per gli arrivi ufficialmente previsti, abbiamo come minimo tre strutture su quattro che non sarebbero state in periodo di punta. Considerando un alone di arrivi non programmati e l’azione cautelativapromozionale delle strutture che non vorranno rischiare di essere scoperte in caso di arrivi maggiori delle aspettative, è lecito presumere una impennata della domanda temporanea di manodopera – concentrata sui giorni dell’evento e quindi delle presenze – che potrebbe arrivare a 8-9 mila addetti. Questo ampio movimento di personale nel settore potrebbe anche portare al rafforzamento o al consolidamento di alcune strutture, sia nell’area direttamente alberghiera e della ristorazione, sia nell’area della gestione dei servizi turistici. Questo però non per l’evento in sé, ma se si percepirà una crescita prospettica delle opportunità offerte dal settore. 4.4 – La domanda connessa all’azione del Toroc: l’organizzazione dell’evento Il Toroc è la fonte per conoscere l’effetto occupazionale diretto della realizzazione dei giochi, per quel che riguarda la gestione della logistica, della tecnologia e dell’immagine-comunicazione dell’evento. A fine 2003 erano occupate al Toroc 400 persone, nel terzo quadrimestre 2004 il volume di occupati è arrivato a 705 persone e a maggio 2005 a 925 persone. La previsione era di arrivare sopra i 1000 nel 2005 e a fine periodo, agli inizi del 2006, a quasi 1800 persone. Le persone assunte fino al terzo quadrimestre 2004 (700) erano: • per il 60% maschi • per il 22 % sotto i 29 anni e per il 54% tra 29 e 39 anni • 72% laureato, altri diplomati • 22% dirigenti e quadri Si tratta di occupazioni pregiate nelle diverse direzioni in cui si articola il Toroc, ovvero mansioni connesse a tecnologie, relazioni internazionali, marketing e immagine, organizzazione e logistica. 70 Il 70% proviene dal Piemonte e quindi si può presumere un impatto locale forte, sia per il lavoro che si crea per manodopera locale, sia per il successivo effetto di fertilizzazione locale legato al reinpiego di queste competenze. Successivamente le assunzioni sono state bloccate per diversi mesi, a causa della crisi dei vertici dell’organismo. Nel momento in cui è stato interpellato (maggio 2005) il TOROC non ha fornito alcuna previsione di assunzione di personale, né diretto, per completare i propri organici, né indiretto, legato ai contratti che il TOROC stesso ha stipulato per l’organizzazione dell’evento sul territorio, dalla gestione della mobilità, alla predisposizione delle infrastrutture mediatiche e alla gestione dei 28 siti - competitivi e non - in cui si articola la struttura organizzativa. L’informazione che è stata fornita riguarda il fatto che i 320 responsabili che avranno un ruolo manageriale di primo livello sono già stati assunti, che la macchina organizzativa è stata rodata con la realizzazione dei test event e che le figure critiche richieste in gran numero per la gestione della logistica, come gli autisti, sono già disponibili. Il motivo addotto circa l’impossibilità di fornire all’esterno la pianificazione dettagliata delle assunzioni previste direttamente e di quelle generate attraverso gli incarichi e gli appalti riguarda il fatto che il nuovo budget verrà approvato a fine giugno, che la pianificazione è in corso e non è conclusa e che lo sforzo della direzione consiste nel completamento organigramma anche con distacco di dipendenti pubblici da Comune, Provincia e Regione e con volontari. Questo sforzo dovrebbe portare ad una riduzione del volume complessivo di personale impiegato, inferiore ai 1800 addetti previsti nella pianificazione iniziale. La mobilitazione di personale volontario, appartenente a gruppi sociali o professionali significativi, come gli anziani Fiat o i vigili in pensione, potrebbe aiutare ad affrontare in modo efficace alcuni problemi posti dall’organizzazione dell’evento. Peraltro bisogna considerare che il TOROC ha stabilito un accordo con Adecco, cui ha delegato 24 tutta la problematica del reperimento delle figure professionali necessarie alla gestione dell’evento, salvo le assunzioni dirette, che il Toroc ha dichiarato di gestire internamente. Quindi è Adecco, per conto del TOROC, che – senza farsi anticipare la notizia - ha reso noti i fabbisogni professionali indotti dalla macchina organizzativa allestita dal Toroc, lanciando a giugno 200525 una azione promozionale pubblica di ricerca di 10.000 persone da impiegare, presumibilmente in modo temporaneo. Si tratta delle seguenti figure: Settore turistico alberghiero • Accompagnatore turistico • Hostess steward • Addetto al booking • Interprete 24 Adecco è anche incaricata della gestione del programma Next, attraverso cui verranno offerte opportunità di ricollocazione a tutte le figure assunte in Toroc fino a marzo 2005. 71 • Receptionist • Aiuto cuoco • Cameriere ai piani • Addetto al catering e al fast food • Governante • Runner Settore commerciale vendita • Merchandiser • Addetto vendita Settore progettazione produzione manutenzione • Manutentore Settore trasporti-magazzino-acquisti • Magazziniere • Addetto carico-scarico, mulettista • Autista Requisiti richiesti • Domicilio in Piemonte, • disponibilità a lavorare per gli sponsor dei giochi • conoscenza lingua inglese • patente B o D Questo ventaglio di richieste da un lato conferma quanto detto circa le necessità legate all’area del turismo-recettività, dall’altro deve essere tenuta in attenta considerazione nell’organizzazione dello sportello previsto dal progetto, dedicato al settore turismo-recettività. 4.5 – Sintesi e linee di azione La ricerca rispetto al settore turismo recettività fornisce alcune indicazioni per il progetto e per l’azione prevista con lo sportello di intermediazione domanda – offerta dedicato al settore. Intanto, esiste un potenziale spazio di mercato sul settore, che avrà un momento di punta in concomitanza con l’evento olimpico. Si tratta di uno spazio in cui si stanno muovendo anche altri soggetti, tra i quali il più significativo per la consolidata posizione sul mercato e per la posizione di sponsor e di braccio operativo del Toroc è Adecco. Lo spazio di mercato deve essere distinto almeno in due importanti segmenti, che richiedono servizi diversi, e in due tipi di domanda, che meritano strategie di azione diverse. 25 Apprendiamo di questa iniziativa, a ricerca conclusa, dal volantino promozionale di Adecco. 72 Esiste il segmento degli operatori importanti e strutturati, che hanno propri canali e strategie di reclutamento, fondate sulla propria notorietà e attrattività, che attira autocandidature sufficienti. Questi operatori sono tuttavia più scoperti sulle figure non particolarmente qualificate, definite a manualità semplice, per preselezionare le quali si potrebbero pensare modelli di servizio, studiati con le imprese. Esiste poi il segmento delle microimprese, che cercano figure specializzate e che tradizionalmente non si rivolgono a nessun mediatore. In questo caso occorrerebbe mettere a punto forme di preselezione e verifica delle esperienze e delle competenze efficaci, accompagnate da rapidità di azione e da forme di visibilità e promozione orientate a fasce mirate di operatori da conquistare e fidelizzare, contando anche sull’elevato turn-over del settore. Da parte di entrambe questi segmenti esiste una domanda centrata sull’evento, temporanea e molto difficile da gestire, che richiede una pianificazione ad hoc e che mira ad affrontare la punta eccezionale di fabbisogni, quando per alcune settimane le figure necessarie potrebbero risultare introvabili. Più interessante, in una prospettiva di medio periodo, è il sostegno alla riqualificazione e rafforzamento del settore, attraverso l’attenzione alle nuove competenze richieste per gestire in modo innovativo un ventaglio di imprese e di figure. In questo caso la scommessa riguarda la crescita effettiva del settore, data dalla crescita degli arrivi e della domanda interna, e la promozione di circoli virtuosi, che si potrebbero concretizzare se molti operatori cominciassero a investire su competenze legate al miglioramento e alla gestione strategica dei servizi. In questo caso il modello di servizio su cui si dovrebbe posizionare lo sportello pubblico è centrato sul servizio all’innovazione del settore, creando e cercando relazioni con le imprese più dinamiche, con le figure nuove, con i settori in espansione, con le imprese leader. Vorrebbe dire curare esperienze di tirocinio qualificato, concatenazioni formazione-lavoro su competenze nuove, mobilità internazionale di figure qualificate, ricollocazione di competenze pregiate, studio delle aree di integrazione da coltivare nei diversi contesti locali, potenziamento del rapporto tra le scuole e le imprese, creazione di iniziative di stimolo e investimento con le associazioni imprenditoriali e sindacali, il tutto per costruire ambiti di imprese innovative con cui sviluppare azioni qualificate e stabili di servizio e supporto. Da questo punto di vista il contesto internazionale e il riferimento alla macro area creato dal progetto può fornire ulteriori stimoli. Può favorire il potenziamento degli strumenti di valutazione delle competenze, il confronto e la crescita riguardo ai modelli di servizio alle imprese e la promozione dell’innovazione. Un aspetto specifico di lavoro sul settore e di potenziamento dell’innovazione potrebbe riguardare i progetti per il rafforzamento della continuità olimpica. Riguardo a questo esistono molte potenzialità, dal coinvolgimento di Sviluppo Italia per la gestione degli impianti olimpici allo sviluppo dell’immagine di Torino come Città delle Alpi. Rispetto a progetti strutturati e interlocutori di dimensione rilevante il ruolo dello sportello dovrebbe essere orientato alla cooperazione, alla costruzione di una collaborazione strutturata rispetto al reperimento del personale. 73 74 PRESENTATION La région Piémont – Direction Régionale pour la Formation Professionnelle et l’Emploi est le chef de file du projet “Transalp Emploi sans frontières” dans le cadre du programme d’initiative communautaire Interreg III A-Alcotra et a confié à l’Agence Piémontaise pour l’Emploi, la mise en oeuvre du projet auquel participent, entre autres, en plus de son partenaire français, l’ANPE Rhône-Alpes, la province de Turin, la ville de Turin et Eures Transalp. L’objectif stratégique du projet est de créer un système structuré de coopération transfrontalière afin de contribuer à la réalisation sur les territoires concernés d’un véritable marché commun de l’emploi en vue de mettre en réseau les services pour l’Emploi de la Savoie et de la province de Turin. La recherche souligne que d’importants changements sont en cours entre les deux régions transfrontalières, Rhône Alpes et le Piémont. L’impact sur les marchés de l’emploi concernés des grands événements comme les Jeux Olympiques d’hiver 2006 à Turin et la construction de la liaison ferroviaire à haute capacité Turin-Lyon créent des emplois. La construction des structures olympiques a créé en 2004 entre 7 et 10 000 emplois dans la province de Turin et on estime qu’à l’occasion des Jeux, 10 à 11 000 travailleurs supplémentaires seront employés dans les secteurs du tourisme, de l’hôtellerie et de la restauration. La recherche analyse l’impact des grands événements sur le marché de l’emploi aussi bien du côté français que du côté italien, mettant en évidence certaines orientations qui offrent la possibilité d’améliorer les synergies et le niveau de coopération entre les institutions. A l’avenir, les ressources communes, les échanges possibles, la coopération entre les deux régions constitueront un axe stratégique de développement, utile pour chacun des pays. Dans le contexte de la crise économique actuelle piémontaise, la recherche constitue certainement un élément en plus dans le cadre d’une éventuelle réouverture de négociations comparées entre les sujets concernés, qui pose au centre du débat la réalisation d’un nouveau pacte pour l’emploi et la cohésion sociale. Teresa Angela Migliasso Assesseur pour l’emploi de la Région Piémont 77 78 PRÉAMBULE La Région Piémont, à travers l’Agence Piemonte Lavoro, la Direction régionale ANPE Rhône-Alpes et Eures Transalp figurent parmi les promoteurs du projet “Transalp. Travail sans frontières” financé par le programme d’initiative communautaire Interreg IIIA Alcotra auquel ont également adhéré la Province de Turin et la Ville de Turin. Ce projet se propose de rapprocher de plus en plus le Piémont de la France en prêtant une attention particulière au territoire de la Province de Turin et à celui du Département de la Savoie qui seront bientôt concernés par de grands évènements tels que la construction de la ligne ferroviaire à grande vitesse TurinLyon et les Jeux Olympiques d’Hiver de 2006. L’objectif général est de créer un réseau de services publics pour l’emploi afin de favoriser ce dernier ainsi que la participation d’entreprises et d’associations. Dans ce contexte, nous prévoyons la mise en réseau des guichets transfrontaliers des services pour l’emploi de Turin et de Suse ainsi que des bureaux français de l’ANPE de la Savoie correspondants afin de réaliser un marché commun de l’emploi à l’appui du développement compétitif du territoire, faisant ainsi diminuer le risque d’emplois irréguliers et la prolifération d’une demande souterraine de services. Les objectifs spécifiques liés à cette recherche sont les deux suivants : 1. Prévoir, anticiper et gérer les grands mouvements de main-d’œuvre qui seront mobilisés par les grands événements cités 2. Déterminer et planifier des actions de reconversion des salariés pendant et suite à la réalisation de ces grands travaux. Les objectifs de cette recherche concernent aussi bien l’impact positif qui est en train de se concrétiser sur les marchés locaux de l’emploi que l’attention prêtée aux actions en mesure d’améliorer et d’augmenter les effets positifs et de développement des deux régions transfrontalières. Les évènements présentent des dispositions temporelles différentes et interviendront dans un processus de transformation du territoire et de l’économie déjà en cours depuis plus d’une décennie et connaissant une phase ultérieure d’accélération. Ces activités de réorganisation ont donné naissance à de nombreux chantiers et à de nombreuses activités dans le secteur des services. Ces aspects ont été approfondis à travers une analyse attentive des secteurs du bâtiment, du tourisme et de certains domaines du secteur tertiaire (services réceptifs et logistiques) se référant à la main-d’œuvre requise pour les Jeux Olympiques. Ainsi, nous signalons que le secteur du bâtiment qui a produit, entre 2003 et 2005, de 7.000 à 10.000 emplois connaît actuellement une légère baisse tandis que le secteur touristico-hôtelier – qui comptera, en vue des Jeux Olympiques, de 10.000 à 11.000 travailleurs supplémentaires – apparaît comme étant le secteur émergent du Piémont. Quelle quantité de main-d’oeuvre pourra être utilisée en 2010 pour la ligne Turin-Lyon ? Les prévisions issues de notre étude révèlent l’implication de 2500 à 3000 personnes sur le versant français et de 5000 à 6000 sur le versant italien. La détermination d’une nouvelle main-d’oeuvre ou la reconversion de la main-d’oeuvre actuelle nécessitera une réflexion sur la programmation des systèmes de formation professionnelle français et italiens concernant notamment les qualifications difficilement trouvables indiquées par la recherche. Lucia Mollica Directeur Agence Piemonte Lavoro Giuseppe De Pascale Directeur régional Direction Formation professionnelle-Emploi Patrick Lescure Directeur ANPE Rhône-Alpes 79 80 INTRODUCTION • • • • • • • • • • Les deux recherches présentées ci-après ont été réalisées dans le cadre du projet InterregIIIA Alcotra “Transalp – Travail sans frontières”. Ces recherches ont porté sur la région Piémont Rhône-Alpes et notamment sur l’impact des grands événements sur le marché du travail, événements qui concerneront les deux régions transfrontalières. L’attention s’est notamment portée sur les Jeux Olympiques 2006 et la construction de la liaison ferroviaire Turin Lyon, qui dans un avenir proche, fera évoluer les possibilités d’échange et d’interaction économique et sociale entre les deux frontières. A l’avenir, les ressources communes, les possibilités d’échange et la coopération entre les deux Régions constitueront un axe stratégique de développement, qui profitera également aux pays respectifs. Les résultats des recherches peuvent s’articuler sur deux niveaux : 1. le premier niveau concerne le diagnostic de l’impact à la fois fort et positif attendu sur les marchés régionaux de l’emploi suite aux grands événements programmés ; 2. le second niveau concerne, en revanche, la correspondance d’attentions et d’outils avec lesquels sont perçus ces événements des deux côtés des Alpes, pour tenter d’augmenter ses effets positifs et son développement. Parmi les nombreux aspects que ces événements impliquent, le projet se concentre sur les thèmes de l’emploi et de la formation. Concernant le premier point, il convient de préciser que l’impact d’événements tels que l’organisation des Jeux Olympiques ou la construction de la ligne ferroviaire transfrontalière peut être examiné au moins sur trois niveaux : • il existe tout d'abord un impact direct : la construction des ouvrages, la gestion de la réception et la logistique, exigent du travail et génèrent de l’emploi, des revenus, voire une certaine croissance professionnelle. Ces emplois sont le plus facilement quantifiables, mais sont aussi ceux qui prennent fin dès lors que l’ouvrage est construit ou que les jeux sont finis. La construction des ouvrages olympiques a donné un sérieux coup de pouce au marché du travail dans la Province de Turin entre 2003 et 2005, en créant entre 7 et 10 000 emplois en 2004, année la plus prospère. Un regain qui a saturé la capacité de production des entreprises régionales et a attenué l’impact négatif de la crise d’autres secteurs industriels sur la région. L’emploi a également augmenté dans le tourisme, l’hôtellerie et la restauration, après l’ouverture de nouvelles structures hôtellières, mais ce secteur n’atteindra son apogée que lorsque les jeux commenceront, tandis que travailleront 10 à 11 000 personnes supplémentaires, dont une grande partie (au moins les troisquarts), sera embauchée en contrat temporaire de courte durée, contrat par ailleurs typique de ce secteur caractérisé par une forte mobilité du travail. En 2004, sur 37 000 contrats de travail, environ 70% ont eu une durée inférieure à 7 jours et seuls 13% des contrats ont été signés pour une durée indéterminée. La construction de la ligne ferroviaire Turin-Lyon, qui atteindra son plein régime en 2010, tandis que tous les travaux préliminaires et préparatoires seront achevés, mobilisera en Italie pendant 7 ans, des milliers d’ouvriers, avec une mobilisation de 2 500 à 3 000 personnes entre 2011 et 2015. Côté français, compte-tenu du fait que la portion à construire est plus longue à travers la “Maurienne”, il est prévu de mobiliser le double d’ouvriers, (entre 5 500 et 6 000), entre 2011 et 2015, puis quelques milliers jusqu’en 2018. Les besoins en maind’oeuvre ont été étudiés pour analyser les compétences que devront posséder les ouvriers et leur disponibilité dans les régions concernées. Dans le bâtiment, concernant les Jeux Olympiques, où la main-d'oeuvre dans le Piémont ne s’est pas révélée suffisante, la main-d'oeuvre étrangère a également été mobilisée (30% en tant que salariés, 80% dans les nouvelles micro-entreprises) ainsi que celle provenant d’autres régions d’Italie (60% des ouvriers ont été mobilisés dans la construction de la ligne Turin-Milan). Lors de la construction de la ligne Turin-Lyon, si le bâtiment connaît une phase plus calme, les entreprises du secteur de la province emploieront certainement beaucoup plus de main-d'oeuvre régionale. En France, pour la liaison Turin-Lyon, 81 • • plus de la moitié de la main-d'oeuvre utilisée au beau milieu du chantier (3 500 personnes) arrivera d’une autre région. • Le second niveau d’impact concerne l’emploi créé indirectement, bien qu’étant lié à l’événement. Les matériaux de construction destinés aux ouvrages du bâtiment, les services proposés aux ouvriers nouvellement arrivés et le chiffre d’affaires généré par les achats des touristes sont des exemples d’impact indirect. Ce niveau d’impact est très important, tant pour le bâtiment que dans le tourisme. Les recherches ne se sont pas concentrées sur cet aspect, car, contrairement à la main-d'oeuvre directement utilisée dans les événements, le travail indirect n’est pas facilement prévisible, et ne fait donc pas objet de programmes spécifiques de recrutement et de formation. Pour donner une idée de son importance, nous citerons les données de l’étude française sur la liaison Turin-Lyon, selon laquelle le volume d’emploi indirect serait deux à trois fois supérieur à l’emploi direct. Cela signifie que pour chaque ouvrier qui travaille sur la liaison, deux ou trois autres travaillent pour produire les matériaux ou services correspondants. • Le troisième niveau d’impact, de loin le plus important, concerne l’impact sur l’emploi régional qui découle de changements de type stratégique, liés à l’événement. Ces impacts sont très difficiles à calculer, car ils dépendent de la dynamique de développement de la zone en question et déterminent en quelque sorte sa trajectoire. En outre, ils dépendent en grande partie de la gestion même de l’événement, de la façon dont celui-ci est valorisé avec d’autres ressources et opportunités de la région. Des experts ont ainsi estimé entre 2,5 et 3% du PIB du Piémont, le potentiel de développement induit par la présence de cette liaison ferroviaire grande capacité. Cela signifie augmenter de façon structurelle et permanente les potentiels de croissance de l’emploi, sur une échelle de plusieurs dizaines de milliers d’emplois. D’une façon analogue, l’impact des infrastructures dans la ville de Turin modifie le potentiel de développement et produit un effet permanent et multiplicateur au fil des ans, par rapport à l’éventail des secteurs économiques. Les Jeux Olympiques peuvent jouer un effet structurel sur l’image de Turin et sur l’attractivité de la ville, qui commence à montrer des résultats intéressants. L’étude technique réalisée par une société spécialisée (THR) sur le développement touristique de Turin tablait en 2002, sur des taux annuels de croissance des implantations d’entreprises atteignant jusqu’à 5% entre 2003 et 2011, et considérait “l’effet Jeux Olympiques” comme une variation supplémentaire de 2 à 4% dans les années suivant l’événement. Un scénario optimiste qui pour l’heure, semble se révéler exact si l’on en croit les dernières données 2004. Les nouvelles implantations augmentent (+7% en 2003 par rapport à l’année précédente et +14% en 2004 par rapport à 2003), les chiffres des congressistes sont en hausse (+37% en 2004 avec 100 000 présences supplémentaires), les événements qui se dérouleront à Turin se multiplient (24 grands événements programmés entre 2005 et 2008), et l’on perçoit une possibilité de continuité par rapport aux Jeux Olympiques, avec les jeux paraolympiques de 2006 et les jeux universitaires de 2007, qui utiliseront les mêmes structures, auront le même nombre de disciplines et mobiliseront 50 pays regardés par plus de 400 000 spectateurs. Les jeux universitaires seront également marqués par une dizaine d’événements entre 2005 et 2007. Chacune de ces occasions ouvre des opportunités de croissance, sur lesquelles les exemples sont nombreux : la réutilisation des infrastructures sportives olympiques peut poser un certain nombre de problèmes, mais constituer également une opportunité (comme pour les entraînements de centaines d’équipes nationales venues du monde entier pour disposer des structures les plus modernes), les jeux universitaires peuvent promouvoir le Piémont en tant que siège de Campus universitaires, avec pour cible les millions d’étudiants venus des universités du monde entier. La croissance constante et prévisible des implantations, présences et événements est la meilleure garantie pour la croissance de l’emploi salarié et indépendant dans le tourismpe et l’hôtellerie, qui a démarré prudemment, et qui atteindra différents niveaux, en rapport justement avec les tendances du secteur sur le moyen terme. Le problème, pour l’hôtellerie, est la faible “demande interne”, exprimée par les turinois, qui ressentent les problèmes d’emploi d’autres secteurs et les difficultés rencontrées par l’économie à l’échelle nationale. Si la stratégie externe consiste à attirer les visiteurs et améliorer l’image dans le monde, la stratégie interne doit, elle, se traduire par une innovation permanente et un renforcement systémique du secteur. Sur ce point, les recherches qui entrent dans le cadre des politiques publiques relatives à la rencontre entre l’offre, la demande et la formation, apportent 82 des indications claires quant à la nécessité d’attention et d’investissement, en signalant les compétences professionnelles à renforcer et les services à distribuer. • • • • • Concernant le second point – comme les actions destinées à améliorer l’impact sur le marché du travail – les recherches soulignent, tant du côté français qu’italien, certaines orientations ayant généré un fort consensus et ouvrant la possibilité de renforcer les synergies et le niveau de coopération entre les institutions qui, des deux côtés de la frontière prennent en charge la rencontre entre l’offre et la demande, sans oublier la formation. • En attendant, l’importance d’une approche proactive face aux grands événements se confirme. Les grands événements se construisent, et il est possible, à travers les politiques d’embauche et de formation mises en place, de renforcer les retombées positives et d’améliorer certains aspects du marché régional. Ce n’est pas un travail facile, de par la très grande fragmentation et précarisation du travail qui caractérise, d’une façon générale, l’ensemble des marchés. Toutefois, l’expérience du Piémont sur les chantiers olympiques et sur la ligne ferroviaire à haute capacité Turin-Milan, indique une direction positive : pour renforcer la sécurité sur les chantiers, combattre le travail au noir, très présent dans ce secteur, faciliter l’insertion des gens dans le monde du travail, augmenter la part régionale d’emplois, il faut agir de façon coordonnée avec les partenaires sociaux pour fournir des services efficaces aux entreprises et aux personnes. • Pour cela, il nous faut passer de la mise en place de scénarii de prévision, comme le font les recherches, à la construction de modèles de service, adaptés au marché et répondant aux exigences des entreprises et des personnes. Qu’il s’agisse du bâtiment ou de l’hôtellerie, il nous faut agir dans un contexte où les grandes entreprises sont habituées à se passer des services publics et où les petites entreprises utilisent pour leur recrutement des ressources familiales et personnelles. Ces secteurs se caractérisent par un profond besoin de compétences qualifiées, de nouvelles figures professionnelles, un renforcement des capacités compétitives. Mais bon nombre d’entreprises qui ne disposent pas de ressources pour investir, ou de culture valorisant ou incitant la formation, doivent affronter un marché qui laisse peu de place et de marge de manoeuvre, qui pratique massivement la concurrence déloyale en ayant recours au travail au noir et qui favorise la prolifération des situations de travail indépendant et individuel, sans création d’entreprise ; en outre, bon nombre de dirigeants éprouvent des difficultés à voir l’avenir avec une vision stratégique. Des limites que l’on rencontre surtout chez les petites entreprises. Pour soutenir le développement stratégique de ces secteurs, en profitant de la croissance de l’emploi que ces grands événements peuvent générer, il faut par exemple développer des services qui répondent de plus en plus aux besoins des gens, et qui soient capables d’intercepter une partie de la demande effective de compétences et d’innovation des entreprises. • Tant en France qu’en Italie, ce projet travaillera sur l’amélioration des services, dans une optique de macro-zone. Cela permettra de mettre en place des échanges utiles du point de vue des équipements – l’Italie et la France ont développé des modèles de description des figures professionnelles et d’analyses des compétences –, et des stratégies de gestion des services et de promotion du développement régional. En France, en vue de la construction de la ligne TurinLyon, on se propose de faire une évaluation systématique des compétences professionnelles disponibles sur le territoire, pour lancer des programmes de formation et attirer dans le bâtiment un grand nombre de personnes natives de la région. L’Italie travaillera quant à elle à l’amélioration des services aux entreprises avec des guichets spécialisés par secteurs, déjà testés avec le guichet “SPEDITO" pour le Bâtiment et le Nouveau guichet consacré au tourisme et à l’hôtellerie. Un réseau de services sur la macro-zone pourra également s’avérer utile pour gérer d’éventuels déséquilibres sur les marchés régionaux de l’emploi, en favorisant, par exemple, le recrutement de salariés d’entreprises piémontaises pour les chantiers de la Maurienne, si le marché italien reste faible lors du démarrage des travaux. Roberto Di Monaco 83 S.R.F. Società Ricerca e Formazione 84 Nous remercions: Pour l’agence pour l’Emploi du Piémont Giampietro Ferrarese, Coordinateur du projet Massimo Tamiatti, Responsable de la Zone études et recherches Pour l’ANPE Rhône-Alpes Jean Maurice Mouette, Coordinateur des partenaires français Bernadette Cubier Pour la Région Piémont – Direction du Travail-Formation professionnelle Leonardo Angelini Pour la Province de Turin – Service Emploi Aldo Dutto Pour la Ville de Turin – Division Emploi Orientation Formation Guido Gulino Pour la société CARTESA LYON Catherine Montal 85 86 1 – Objectifs de la recherche Dans le cadre du projet, la recherche se propose de fournir des indications sur les mouvements de main d’œuvre liés à la réalisation des grands événements qui intéresseront le Piémont, et plus particulièrement le territoire de la province de Turin qui confine avec la France. Parmi ces grands événements, ressortent tout particulièrement les Jeux Olympiques d’Hiver 2006 et la construction de la ligne Turin-Lion. Le travail doit être effectué sur la base de l’analyse des sources institutionnelles et des études disponibles et l’on tentera, à partir de ces informations, qui devront être les plus précises possibles, de prévoir les caractéristiques de la main d’œuvre qui sera impliquée dans ces grands événements, pour ce qui est de leur nombre, de leur qualification, du lieu et des temps de participation. L’étude ne concerne pas tous les secteurs, mais se circonscrit autour des activités économiques les plus sollicitées par les événements: bâtiment, tourisme et certains secteurs du tertiaire (services d’accueil et de logistique). 2 – Stratégie d’analyse Les deux événements principaux ont une localisation temporelle très différente. En ce qui concerne les jeux olympiques d’hiver, il s’agit d’un événement relativement proche dont la phase de préparation, qui représente la partie la plus consistante de l’impact sur l’emploi, est sur le point de se conclure. Dans ce cas, il est utile de faire le point sur les prévisions formulées par le passé et d’identifier les aspects importants de l’état actuel du marché du travail local par rapport à l’événement et par rapport aux actions visant à favoriser la rencontre de l’offre et de la demande de travail. Des réflexions seront également formulées sur les Universiades 2007. Pour ce qui est de la construction de la ligne Turin Lion, étant donné que dans le meilleur des cas le démarrage des travaux de construction est prévu pour 2010-2011, il s’agit de formuler des prévisions, en mettant à profit ce que l’on a observé, en termes de fonctionnement du marché local, durant l’expérience des chantiers olympiques et des grands ouvrages (réseau urbain inter-gares et chemin de fer Turin-Milan). Comme on le sait, pour aborder la question de la rencontre de l’offre et de la demande en relation à un événement, il faut focaliser son attention sur deux aspects : Le premier concerne le besoin théorique de main d’œuvre lié à l’événement, divisé en catégories professionnelles et en temps de participation. La clarté de ce besoin n’est pas toujours escomptée. En effet, à la différence des travaux du bâtiment où il est possible d’utiliser des standard consolidés, pour prévoir le personnel employé par le TOROC dont l’utilisation est liée à des appels d’offres, on ne peut 87 que dépendre des décisions des acteurs impliqués, qui peuvent changer rapidement, être modifiées ou tout simplement ne pas être divulguées à l’avance. Le second aspect concerne l’impact de la demande théorique sur le marché local. Le résultat est conditionné par différents facteurs, parmi lesquels l’effective disponibilité locale des profils professionnels créés, en second lieu l’orientation de l’acteur qui engage (que celui-ci engage localement de manière directe, sous-traite localement, fasse arriver du personnel de l’extérieur ou encore adjuge à des acteurs externes), et enfin la présence ou non de flux migratoires en entrée, qui peuvent, même en présence d’une offre locale, modifier l’impact de la demande sur le marché. La mobilité transfrontalière, sur laquelle le projet interreg pourrait jouer un rôle important, se situe dans ce contexte, et pourrait répondre à des besoins de demande théorique non satisfaits par l’offre locale, gérés en accord avec les acteurs concernés. Ce tableau plutôt complexe est d’autant moins linéaire que trois phénomènes ultérieurs jouent un rôle important sur les événements pris en considération. Le premier est la présence de travail irrégulier, au noir. Cette typologie de travail peut drainer et faire disparaître une partie du besoin théorique de main d’œuvre, rendant les chiffres du marché en partie incompréhensibles. Le second, concernant l’événement olympique (et les universiades), est la grande utilisation que l’on envisage de faire du travail bénévole ou détaché. Curieusement, ce travail non formalisé, extrêmement positif pour l’implication des citoyens, pour l’esprit qui l’anime, mais aussi pour le budget du TOROC, n’en représente pas moins une incertitude du point de vue de l’impact sur l’emploi de l’événement olympique. Le troisième est la forte présence de travail autonome, qui peut certes mettre en évidence une augmentation du nombre des entreprises, mais qui peut également constituer une autre modalité de recrutement du travail individuel, qui passe à travers la demande au salarié de prendre un numéro de TVA. Là encore, il est difficile de retrouver dans les chiffres du marché la demande de travail théorique présumée. Dans ce scénario problématique, la stratégie d’analyse s’est orientée vers trois directions. En premier lieu, on a recueilli les sources institutionnelles et les données qui, de différents points de vue, ont un rapport avec la rencontre de l’offre et de la demande en relation aux grands événements. Il s’agit des sources sur le marché du travail ISTAT, Observatoire Régional et Provincial), sur les besoins de formation (Excelsior, Organismes Bilatéraux, Patronat), sur la formation professionnelle fournie (archives régionales sur les cours), sur les flux sortant du système scolaire et de la formation professionnelle (nombre d’élèves enregistrés), sur l’évolution des entreprises et des secteurs économiques (CCIAA, Patronat). En outre, on a recueilli et examiné des sources spécifiques, telles que les archives régionales sur la sécurité du travail, qui comprend le recensement des travailleurs dans les chantiers des grands ouvrages, ainsi que des recherches effectuées par d’autres acteurs (Comitato Rota, SITI-Politecnico di Torino). En second lieu, un travail spécifique a été effectué sur les données des ” Centri per l’impiego” (ANPE) dans la province de Turin. Les données des CPI représentent l’univers des mouvements en entrée et en sortie sur le marché et sont l’unique source actuellement disponible qui permette d’observer les caractéristiques sociologiques, civiles et professionnelles des travailleurs qui 88 entrent sur le marché, dans les différentes branches et secteurs et dans les différents contextes territoriaux, jusqu’au détail communal. Les CPI fournissent également des informations sur l’offre de travail disponible sur le marché du travail local, à travers l’analyse des données relatives aux travailleurs hommes et femmes figurant dans les listes des personnes à la recherche d’un emploi et “en mobilité”. Enfin, de nombreux acteurs, qui se déplacent directement sur la scène de l’emploi, ont été interpellés afin d’identifier les demandes explicites liées aux besoins et à la recherche des profils professionnels et comprendre les mécanismes typiques de fonctionnement du marché pouvant conditionner le rapport entre demande théorique et embauches effectives et pouvant orienter l’action de ceux qui s’occupent de la rencontre de l’offre et de la demande sur le marché du travail1. 3 – Le secteur des constructions 3.1 – La demande théorique de travail pour la réalisation des ouvrages olympiques Ce travail se place en continuité avec la recherche réalisée en 2002 2, et vise à fournir une représentation actualisée de l’impact de l’événement olympique sur le marché local. La recherche effectuée était de type micro-économique, ce qui signifie qu’elle n’avait pas pour but de mesurer l’impact de l’événement sur l’emploi global dans la région, mais visait plutôt à identifier l’emploi qui aurait été créé par les initiatives spécifiques, nécessaires et prévisibles pour la réalisation de l’événement, en particulier la construction des ouvrages olympiques, l’augmentation de la capacité d’accueil en concomitance avec l’événement et la gestion organisationnelle et logistique de l’événement (Toroc). Cette approche permettait de formuler des prévisions spécifiques sur la demande théorique, quantité et qualité de la main d’œuvre nécessaire, sur les temps et sur les profils professionnels impliqués, indépendamment de l’évolution générale de l’économie régionale, sur laquelle d’autres événements que les jeux olympiques, comme la crise du secteur automobile, la faiblesse de la demande interne, le change avec le dollar, etc., ont un impact important. Les prévisions formulées en 2002 étaient les suivantes3: 1 Sono stati incontrati/sentiti, nel corso della ricerca, i vertici dei seguenti 30 enti/società: Toroc, LTF, Colomion, Sestrieres, CavToMi, Meridian, Csar, Collegio costruttori provincia Torino, Scuola Edile Torino, CNA, Coldiretti Torino, Coldiretti Susa, Ascom Torino, Ascom Susa, ATL Turismo Torino, Servizio Igiene Sicurezza Regione Piemonte, Confesercenti, Aica grandi alberghi, Epat pubblici esercizi, ANCE, Cresme, Torino Internazionale, Politecnico SITI, Comitato Rota, Organismi bilaterali dell’Edilizia e del Turismo, Sportello Spedito, CSI Universiadi 2007, CPI Susa, Federalbergatori 2 Roberto Di Monaco e altri, Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006. 3 Le previsioni realizzate con metodologia macroeconomica dall’Università La Sapienza di Roma, per conto dell’Unione industriale di Torino, nel 2001 calcolavano un incremento del PIL regionale dello 0,3-0,4% annuo, con una spesa sulle costruzioni al culmine nel 2004, con un volume pari a quasi 500 milioni di euro. Se ad un milione si attribuiscono circa 15 anni uomo di lavoro, si arriva a circa 7500 unità aggiuntive. 89 Tabella 2.1 Settore costruzioni Opere olimpiche Totale anni /lavoro Figura professionale 2003 2004 2005 7.004 11.917 5.406 Necessità stimata 2003 Necessità stimata 2004 Necessità stimata 2005 Figure qualificate da reperire sul mercato locale 3200 5400 2400 Ingegneri e tecnici, periti, responsabili di cantiere Personale amministrativo qualificato Muratori e intonacatori Carpentieri e ferraioli Piastrellisti Decoratori Elettricisti Idraulici Lattonieri e saldatori Gruisti e conducenti macchine movimento terra Conducenti camion e autisti Operai meccanici e manutentori 130 130 550 140 30 40 330 160 40 50 70 120 220 210 920 230 60 70 550 270 80 90 110 200 90 90 410 100 40 40 250 120 30 40 50 90 Selon ces prévisions, le pic d’emploi de main d’œuvre aurait eu lieu en 2004, avec la participation dans les chantiers olympiques de plus de 5000 profils spécialisés. En 2005 le besoin aurait diminué de moitié. 3.2 - L’évolution du secteur des constructions dans la Province de Turin Si l’on observe le marché du travail, on trouve tout une gamme d’effets positifs sur l’emploi. 2003 est l’année de l’ouverture d’une partie des chantiers des ouvrages olympiques, les autres ayant été ouverts en 2004. Pour comprendre comment le travail dans les chantiers olympiques s’est positionné dans le cadre plus large de ce secteur, il convient de partir de l’examen des données du CRESME4, qui soulignent une tendance à la hausse des investissements en constructions à Turin (province), même si certains domaines comme les ravalements d’immeubles résidentiels et les investissements privés dans les constructions non résidentielles connaissent en conséquence une évolution positive entre 2002 et 2004. Dans l’ensemble, entre 2002 et 2003 et jusqu’en 2005, les investissements en nouvelles constructions (à des prix constants) augmentent et les investissements en rénovations demeurent stables. La différence entre le niveau de 2002 (environ 4500 milliards de lires aux prix de 1995) et celui de 2004 (4800 milliards, 3.130 millions d’euros), fait ressortir une croissance totale de 300 milliards qui, si on la rapporte aux valeurs de 2004 (indice 126 contre 1995=100) atteindrait les 380 milliards, soit environ 200 millions d’euros, chiffre qui semble être effectivement très inférieur à la part supplémentaire d’investissements que les ouvrages 4 Cresme, Il mercato delle costruzioni a Torino, tra trasformazione urbana e sviluppo. Presentazione 90 olympiques ont comporté (environ 1100 millions d’euros pour les ouvrages fondamentaux et 350 pour les ouvrages liés). D’autre part, le volume des appels d’offres au niveau régional a fait un bond en avant, avec une croissance de presque 3 millions d’euros entre 2002 et 2003, redimensionnée de plus d’un million d’euros en 2004. Cela signifie que ce secteur a connu un fort développement entre 2002 et 2004, mais que l’on peut s’attendre à un impact sur l’emploi très inférieur à celui qui était prévisible, si l’on considère l’investissement dans les ouvrages olympiques totalement additionnel. Cela s’explique par le fait que la croissance nette des investissements a été inférieure au volume des chantiers olympiques, et qu’il y a donc eu une substitution partielle des appels d’offres dans les grands ouvrages par rapport aux autres investissements. La tendance positive au développement du secteur est également confirmée par l’enquête de l’ANCE5 sur 348 entreprises de construction piémontaises (dont 50% travaillent dans les appels d’offres publics). Au début de 2004, les entreprises manifestent des soldes actifs (optimistespessimistes) quant aux prévisions de croissance de l’emploi et du portefeuille de commandes. Elles manifestent également des difficultés à se procurer de la main d’œuvre dans la province de Turin (concernant 50% des entreprises pour les emplois qualifiés et 12% pour les emplois non spécialisés). Le recours à une main d’œuvre externe augmente. L’enquête nous révèle également que 70% des entreprises compte moins de 20 salariés et que les non ressortissants de la Communauté européenne représentent 8% des salariés. Ce scénario positif est confirmé par l’enquête suivante (deuxième partie de 2004), avec d’ultérieures tendances à la croissance et à la déclaration d’un portefeuille de commandes moyen des entreprises au-delà de 14 mois.6 Il faut arriver au début de 2005 pour percevoir un changement de climat en perspective, signalant une inversion de tendance après le pic atteint par le secteur en 2004, provenant aussi bien du patronat, qui craint une baisse du chiffre d’affaires et de l’emploi faute d’efforts pour maintenir la continuité des travaux publics, que des entreprises qui, dans l’enquête du premier semestre 2005, voient s’équilibrer le solde entre optimistes et pessimistes dans le développement du chiffre d’affaires pour l’année en cours et voient se réduire la durée moyenne du portefeuille de commandes de 14,4 à 12 mois. C’est également dans ce sens qu’il faut interpréter les efforts de plusieurs associations d’entrepreneurs visant à lancer des idées de continuité, de la liste d’ouvrages publics pas encore réalisés, à l’affirmation de la nécessité de récupérer et de restaurer les centres historiques, en passant par la promotion du ‘project financing’. Par ailleurs, dans la province de Turin, l’incertitude générale et la crise économique commencent à avoir un effet sur le marché privé du bâtiment. On perçoit la même tension du secteur en 2004 dans les données du système de la Chambre de Commerce sur la mortinatalité des entreprises. En 2004, le nombre 5 6 Ance, Indagine congiunturale tra le imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta, marzo 2004 Ance, Indagine congiunturale tra le imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta, settembre 2004 91 d’entreprises du secteur du bâtiment enregistrée dans la province de Turin a augmenté de manière exceptionnelle (+6,4%, 1900 nouvelles entreprises)7. La Chambre de Commerce attribue cette croissance à la stimulation des chantiers olympiques, mais pas à l’impact de la déstructuration systématique du secteur qui génère depuis de nombreuses années une forte fragmentation et réduction de la dimension moyenne des entreprises8, qui est donc un symptôme de faiblesse, ou au maximum d’extrême flexibilité, plus que de force. Toutefois, on ne dispose pas d’éléments empiriques pour être sûrs de cette interprétation optimiste, surtout en présence d’une très forte majorité de sociétés unipersonnelles parmi les nouvelles entreprises (53% sur tous les secteurs) ou de sociétés de personnes (31%) et avec une très forte présence d’étrangers (80% des nouveaux chefs d’entreprises unipersonnelles sont étrangers, pour la plupart roumains dans le secteur du bâtiment). La source ISTAT 2003 signale une croissance de l’emploi en Piémont en 2003 de 2,2%, soit 40.000 unités supplémentaires. Cela se produit malgré la forte baisse de l’industrie et de la P.A.. Les secteurs qui connaissent une plus forte croissance sont le bâtiment et le secteur hôtelier. Dans la province de Turin, le solde de l’industrie 2003 sur 2002 est positif: + 12000 emplois dans les constructions face à – 9000 emplois dans l’industrie, où l’on enregistre une hausse des heures CIGS (37,5 millions dans la province de Turin, maximum historique, soit 35% du total des heures nationales). Cela est significatif même si l’augmentation en termes d’heures de travail est moins marquante, et s’associe à une légère baisse du chômage dans la province de Turin. Dans l’ensemble, la province de Turin connaît une augmentation aussi bien des emplois salariés que des emplois indépendants. Tabella 3.1 Provincia di Torino - Occupati in migliaia 2000 702 215 dipendenti Indipendenti 2001 707 209 2002 692 219 2003 700 224 Le secteur des constructions apporte une contribution déterminante aux deux secteurs d’emploi. Tabella 3.2 Costruzioni dipendenti Indipendenti 7 8 2000 24 21 2001 23 21 2002 22 22 CCIAA Torino, comunicato stampa del 6.4.2005 CSAR, Edilizia e artigianato in Piemonte. Organizzazione produttiva, regolazione dei mercati, integrazione sociale. 92 2003 28 27 Grafico 3.3 La source IRES Piemonte9, reprenant les chiffres de la CCIAA de Turin, signale elle aussi, entre 2002 et 2003, à l’approche de l’événement olympique, une augmentation du nombre d’entreprises dans les constructions: + 1102 entreprises +3,9% (total 2003 = 29583). Dans ce contexte, la substantielle ambiguïté de cette donnée est réitérée car elle est également liée à des phénomènes de fragmentation et de diminution de la dimension moyenne des entreprises. Les scénarios élaborés par IRES Piemonte mettent en évidence le problème de la continuité des travaux. Sur ce point, on souligne la possibilité positive de la poursuite de grands travaux à Turin et dans ses alentours, et ce aussi bien parallèlement qu’après la réalisation de l’événement olympique (du réseau urbain inter-gares au métro, en passant par le plan d’ouvrages de la Commune de Turin, la Turin-Lion, etc.). Cependant, le nouveau relevé de la population active de l’ISTAT (2004) introduit dans ce tableau des éléments contradictoires que l’on pourra certainement mieux comprendre avec le temps. Comme on le sait, l’ISTAT a radicalement modifié la structure du relevé de la population active à partir de 2004. Le relevé est actuellement effectué en continu et avec un questionnaire différent, dont les résultats ne peuvent pas être directement comparés avec la série précédente. Etant donné que cette source permet de connaître le stock des personnes actives par province et par secteur, sa contribution est déterminante pour vérifier les retombées sur l’emploi des travaux olympiques, même si à travers celle-ci il ne nous est pas possible d’identifier l’augmentation nette que l’on peut attribuer de manière spécifique à ces travaux. 9 IRES Piemonte, Considerazioni sull’impatto socio-economico e territoriale dei giochi del 2006 93 Grafico 3.4 Piemonte - Industria Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000) Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT 750 730 710 Nuova serie 690 Vecchia serie 670 650 '93 '94 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 '03 . Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro Grafico 3.5 Piemonte - Costruzioni - Dipendenti Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000) Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT 100 90 80 Nuova serie 70 60 Vecchia serie 50 40 '93 '94 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro 94 '03 . Grafico 3.6 Piemonte - Costruzioni - Indipendenti Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000) Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT 65 60 N uo va 50 cch rie Ve se 55 ia s eri e 45 40 '93 '94 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 '03 . Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro Si l’on reconstruit l’évolution de l’emploi dans le temps sur la base du nouveau relevé qui vient d’être publié, on s’aperçoit qu’entre 2002 et 2003 l’industrie du Piémont a perdu des travailleurs. Par conséquent, la croissance des constructions qui figurait dans la vieille série est en réalité beaucoup plus modeste, et n’est pas en mesure de compenser la baisse de l’industrie. En outre, les deux séries donnent des résultats différents sur le stock d’emploi (hauteur de la ligne noire et grise) ; de ce fait, on ne peut pas comparer les anciens chiffres aux nouveaux pour voir l’évolution, mais l’on doit s’en remettre aux séries comparables publiées par l’ISTAT, pour l’instant uniquement au niveau régional. Cette comparaison, comme le révèle l’observation du tableau suivant, fait ressortir de grandes différences. Dans le domaine des constructions, selon la nouvelle série, la baisse de l’emploi des salariés en Piémont est progressive et se poursuit depuis 2001, tandis que la croissance de l’emploi indépendant connaît une hausse spectaculaire, qui a fait croître les ‘entreprises’ individuelles, soit les travailleurs indépendants, de 20% en quatre ans. Tabella 3.7 Piemonte – Occupati nelle Costruzioni – nuova serie ISTAT 2001 2002 2003 2004 Dipendenti 85 83 79 74 Indipendenti 52 52 57 62 Totale 137 136 135 136 95 Si l’on passe à la province de Turin, où il n’y a pas encore de recalcul vieille-nouvelle série, on peut émettre deux observations. Tout d’abord, il est extrêmement difficile que la tendance relevée au niveau régional soit inversée. Par conséquent, dans la province de Turin également, la tendance serait marquée par une réduction de l’emploi salarié (depuis 2001) et par une forte croissance du travail autonome (depuis 2002). En outre, les valeurs absolues seraient différentes: 39.000 salariés en 2004 (nouvelle série, 53% du Piémont) contre 28.000 en 2003 (vieille série) et 26.000 autonomes en 2004 (nouvelle série, 42% du Piémont) contre 27.000 en 2003 (vieille série). On peut ajouter à cela qu’entre 2003 et 2004 les entrées dans les « listes de mobilité » pour les travailleurs salariés du bâtiment dans la province de Turin ont presque doublé, passant de 271 à 500 unités, phénomène qui contribue à souligner une érosion de l’emploi des salariés dans le bâtiment. Selon la représentation qui ressort de ces données, l’augmentation de travail générée par les chantiers olympiques se serait associée à une très forte croissance du travail autonome; au point que les recrutements massifs dans les chantiers n’auraient pas renversé la tendance générale à cause du remplacement massif parallèle de travailleurs salariés par des travailleurs autonomes dans d’autres entreprises et dans d’autres chantiers. Etant donné la fracture entre les deux séries, il n’est pas possible de relever l’augmentation nette d’actifs dans la seule province de Turin. Un autre point d’observation fondamental sur le marché du travail de la province de Turin est constitué par les données des CPI sur les embauches10, parce qu’il nous permet d’observer la localisation et le profil professionnel des personnes engagées. Si l’on utilise la série des placements au travail que peut inclure la Commune de Turin, après 2002, on remarque une forte croissance des ces derniers dans le bâtiment, passant de 15.124 en 2002 à 15.840 en 2003, jusqu’à 20.581 en 2004, avec une croissance générale de plus de 5400 placements, 700 en 2003 et 4700 en 2004. En outre, si l’on distingue les placements par zone d’implantation de l’entreprise, il ressort des différences significatives entre Turin et les vallées olympiques, où les chantiers olympiques ont été ouverts entre la fin de 2003 et 2004, et le reste de la province. En termes de pourcentages, les placements dans le secteur du bâtiment ont augmenté de 36% dans la province, mais cette donnée est une moyenne entre l’augmentation de 79% dans les vallées olympiques et de 38% à Turin, contre 22% dans le reste de la province. 10 Anche rispetto a questa fonte non mancano problemi nel confronto tra 2004 e anni precedenti. Il caricamento dei dati del 2004 si è concluso da pochi giorni e i dati non sono ancora completi, in quanto non sono ancora disponibili le cessazioni. Inoltre, nel passaggio alla proceduta di registrazione on-line degli avviamenti, introdotta nel 2004 progressivamente in vari CPI, la qualità dei dati probabilmente è diminuita, in quanto alcune informazioni, cruciali per la comprensione e il monitoraggio del mercato del lavoro, non sempre vengono caricate. Infine, i dati relativi al Comune di Torino non sono affidabili per gli anni precedenti al 2002 96 Grafico 3.9 – Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 2002 2003 2004 Area olimpica montana e pedemontana 1782 1709 3192 Comune di Torino 6955 7167 9571 Resto provincia 6387 6964 7818 Grafico 3.10 Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni Differenza % 2002-2004 Totale provincia 36,1 Resto provincia 22,4 Comune di Torino 37,6 Area olimpica montana e pedemontana 79,1 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 97 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 Grafico 3.11 Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni Percentuale sul totale Non qualificati 62,4 Interinali 9,6 T.D.sotto i 7 giorni 0,8 Tempo determinato 53 Stranieri 32,5 0 10 20 30 40 50 60 70 Si l’on examine les caractéristiques de ces placements, on s’aperçoit que presque deux sur trois concerne du personnel non qualifié et qu’environ 1 sur trois concerne des étrangers. Par ailleurs, comme les précédentes analyses l’ont démontré, les étrangers ont tendance à être sous-encadrés lors de leur recrutement et leur présence significative pourrait réduire le niveau moyen de qualification à l’embauche. Le travail intérimaire est peu présent et les contrats très brefs (moins de 7 jours) presque absents. Environ la moitié des contrats d’embauche sont à durée indéterminée. Si l’on observe la période 2002-2004, on s’aperçoit que la part des étrangers est légèrement inférieure mais qu’elle est reste élevée (31,6%). De ces 16.500 placements, seuls 36 concernent des ressortissants de l’Union européenne, 9 d’entre eux étant français (deux employés, cinq ouvriers manuels qualifiés et deux non spécialisés). Cela confirme qu’actuellement, la mobilité transfrontalière dans le secteur du bâtiment n’existe pas. Sont en revanche plus nombreux les ressortissants de l’Europe de l’Est (4150, soit 12,4%), d’Afrique (3000, soit 9%), suivis de quelques ressortissants d’Amérique du Sud (0,8%) et d’Asie (0,17%). Si l’on exclut ceux qui arrivent de loin, la main d’œuvre est plutôt sédentaire. En effet, durant ces trois années, moins de 900 travailleurs proviennent de l’extérieur de la province, soit 3,2%. Comme on le verra, une exception est représentée par la main d’œuvre engagée dans les chantiers de la grande vitesse Turin-Milan, provenant du sud de l’Italie en pourcentages beaucoup plus marquants. 98 3.3 – La question de la provenance de la main d’œuvre et de la présence de travail irrégulier En ce qui concerne le problème de la gestion de la rencontre de l’offre et de la demande de travail, dans le cadre du projet interreg, la question de la provenance de la main d’œuvre – s’il existe un passage entre la France et l’Italie – et la question de la présence du travail irrégulier, qui crée un écart entre le travail attendu et le travail relevé par les sources officielles, au travers des services publics, revêtent toutes deux une importance particulière. La présence de travail irrégulier est importante pour la gestion des services de rencontre de l’offre et de la demande car elle tend à maintenir les entreprises éloignées des services publics pour l’emploi, et les pousse à se servir davantage de canaux de recrutement informels et caractérisés par des rapports de confiance. Chacun sait que dans le bâtiment il existe une tradition de recrutement qui se sert de tels systèmes: il s’agit de chaînes de connaissances et de relations qui permettent de s’assurer de nombreuses collaborations à travers l’instauration de rapports avec ‘la personne appropriée’, et pouvant aller jusqu’à engager un chef d’équipe ou un chef de chantier en prenant avec lui tout son système de relations. On retrouve ce mécanisme, à travers les chaînes ethniques, dans le recrutement des étrangers. Il est vrai que l’existence et le poids de canaux de confiance pour le recrutement est une caractéristique du marché du travail qui ne concerne pas seulement le bâtiment mais aussi, dans des formes plus ou moins marquées, tous les secteurs et tous les pays. En outre, le fait d’utiliser des connaissances pour le recrutement n’implique pas de manière automatique que l’on privilégie les formes irrégulières de relations de travail. Dans les chiffres du marché du travail de la province de Turin, même si l’on tient compte des nombreuses incertitudes provenant de la phase de transition que connaissent les sources statistiques les plus importantes, on relève un sous-dimensionnement de l’impact des travaux olympiques. Cela est en partie lié à l’effet de substitution que les investissements olympiques ont exercé par rapport aux autres investissements dans le secteur, comme le révèlent les données regroupées du CRESME et comme le présument les modèles macroéconomiques. Pourtant, l’emploi créé semble insuffisant, si l’on tient compte non seulement du travail supplémentaire, mais aussi du travail employé par rapport au volume d’investissements. Il est donc utile d’entrer dans le cœur des données disponibles concernant le fonctionnement des chantiers. 99 Grafico 3.12 ? nei cantieri nel mercato locale ? 10000-11000 Riduzione dei dipendenti e crescita degli indipendenti rilevata da ISTAT, nuova serie 2004 7000-7500 nuova occupazione prevista 2004 su 2003 Occupazione teorica nei cantieri olimpici 2004 3000-3500 dipendenti 3000-3500 recupero sostituzione altra occupazione 1900 indipendenti Crescita dell'occupazione nella provincia rilevata da CPI e CCIAA ? 3000 dipendenti ? Presenza nei cantieri censita dal monitoraggio regionale ? Pour une évaluation plus analytique de l’évolution de la construction des ouvrages olympiques, on peut utiliser les données du Settore prevenzione sanitaria della Regione Piemonte11, qui a effectué un monitorage de tous les chantiers olympiques. Il s’agit des données de 96 chantiers, pour lesquels l’adjudicateur est presque toujours l’Agenzia Torino 2006. Nos élaborations sur ces données nous indiquent que le coût moyen par chantier est de 9,5 millions d’euros et le coût total de 913 millions d’euros. 40% des chantiers ont démarré en 2003. Il y a des chantiers courts, surtout ceux mis en place à la fin de 2004 et des chantiers longs. En réalité, les chiffres concernant l’emploi ont été introduits uniquement sur 54 chantiers contre 96. Par conséquent, les chantiers pris en considération concernent des appels d’offres pour un total de 782 millions d’euros et un coût moyen de 14 millions d’euros. Sur ces chantiers seraient employés, sur la base des données du monitorage, 3026 travailleurs, mais plusieurs indices font penser que ce chiffre sous-estime le nombre de travailleurs effectivement employés, qui, selon nos estimations, pourrait atteindre les 10.000 travailleurs. Chaque chantier a enregistré une main d’œuvre de 1 à 294 travailleurs, avec une moyenne de 55 travailleurs par chantier. En se basant sur les standards utilisés pour les prévisions formulées dans notre recherche (15-17 travailleurs par million d’euros sur des chantiers annuels), on se serait attendu en moyenne à plus de 200 travailleurs par chantier. 11 I dati sono stati forniti dall’Ufficio competente dell’Amministrazione Regionale. La responsabilità delle elaborazioni e delle considerazioni è solo nostra 100 Si l’on examine les 54 chantiers et que l’on compare la main d’œuvre attendue à celle engagée: • dans 11 chantiers le nombre de travailleurs enregistrés est supérieur à celui attendu • dans 33 il est nettement inférieur toujours est-il que : • dans 9 chantiers la différence entre l’estimation et la déclaration est inférieure à 30%, et on peut donc les considérer alignés; • dans 40 chantiers l’estimation est fortement inférieure aux attentes; • dans 5 l’estimation est fortement supérieure Pour aller à fond de cette différence, il faudrait examiner, outre le coût du chantier, le type de travail et sa durée, car un chantier programmé pour six mois, à parité de coût, peut avoir deux fois plus de travailleurs qu’un chantier d’une durée annuelle. La durée moyenne des chantiers est d’environ 11-12 mois, mais il y a des chantiers brefs, 3-6 mois et des longs, 24-30 mois. Certes, les chiffres enregistrés sous-estiment les travailleurs employés, non seulement parce qu’ils sont fortement inférieurs aux attentes, mais aussi parce que certains sont sous-dimensionnés de manière évidente. Il y a des cas de chantiers qui ont une base d’adjudication de 8 millions ou de 22 millions d’euros et un seul travailleur enregistré, ou encore de 29 millions avec 5 travailleurs enregistrés. Cette sous-estimation peut cacher des erreurs d’enregistrement (le logiciel était particulièrement compliqué), mais aussi l’absence d’enregistrement de travail autonome individuel ou de petites entreprises, ou encore l’utilisation de travail irrégulier. Parmi les travailleurs enregistrés, presque 80% sont italiens, 8% sont roumains, 6% albanais, 3% marocains. 75% sont engagés à durée indéterminée. En ce qui concerne leur qualification, on trouve 1,6% de dirigeants, 12,4% d’employés et 86% d’ouvriers. 99% sont des hommes, 54% ont le niveau du certificat d’études primaires ou secondaires, et presque 40% ont été engagés avant 2003, et donc avant l’ouverture du chantier. 157 ont déjà terminé leur activité. De toute évidence, c’est surtout la main d’œuvre italienne, ouvrière, masculine et stable qui est enregistrée. Quant à la résidence des personnes enregistrées, outre de nombreuses petites villes du Piémont, ce sont les sites olympiques qui prédominent: • 800 résidents à Turin • 140 à Sestriere • 450 à Cesana • 120 à Bardonecchia • 70 à Pinerolo • 120 à Pragelato • 70 à Villar Perosa. 101 Un autre point d’observation sur les chantiers, même s’il ne concerne par les ouvrages olympiques, provient des données du monitorage contenues dans le Troisième rapport juillet-décembre 2003 du sistema di sorveglianza linea Torino-Milano12. Ce système calcule que presque 700 entreprises sont impliquées dans la construction de la ligne TurinMilan. Parmi ces entreprises, 108 ont été sélectionnées pour la réalisation du monitorage et ont envoyé tous les registres sur la main d’œuvre (48 sont piémontaises); elles couvrent 95% de la main d’œuvre. Le 31/12/2003, sur le parcours Turin Milan, on comptait 5682 travailleurs. 1/3 de ces travailleurs proviennent du sud de l’Italie et 80% sont ouvriers. Dans les chantiers il y a un turnover élevé, équivalant à 20% de seule rotation en un semestre. Les étrangers sont plus présents dans les petites entreprises qui comptent moins de 100 employés. La composition du personnel par naissance est : • Etranger 14% • Iles 17% • Sud 36% • Centre 5% • Nord 8% • Piémont 17%. La composition par résidence révèle que 38% des travailleurs proviennent du marché régional du travail: • Iles 12% • Sud 30% • Centre 5% • Nord 12% • Piémont 38% • N.d.3%. Le monitorage a relevé plus d’accidents du travail qu’en règle générale. L’indice de fréquence est de 16 accidents sur 100 travailleurs, contre 6, chiffre moyen en Piémont pour des travaux analogues. On ne sait pas avec certitude s’il ne s’agit là que d’un effet de la plus grande attention portée sur les chantiers, qui pousse à ne pas cacher ou camoufler les accidents, étant donné l’important investissement qui a été fait sur la formation et sur la sécurité dans les chantiers. Une activité d’inspection a également été entreprise. Dans la Province de Turin, 50 inspections ont ainsi été effectuées, elles ont relevé 15 typologies différentes de violations à la législation et ont entraîné 500.000 euros de recouvrements de salaires et de cotisations. Le rapport ne précise pas le nombre de travailleurs ni la quantité de travail irrégulier identifiée. Il faut souligner qu’au dire de plusieurs spécialistes, ces inspections ne sont pas réalisées avec des techniques et un déploiement de forces suffisant pour mettre au jour tout le travail irrégulier 12 TAV – Regione Piemonte, Io scelgo la sicurezza. Linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Novara, Terzo rapporto. 102 éventuellement présent sur le chantier. D’ultérieures informations proviennent de la Relazione sull’attività dei servizi di prevenzione e sicurezza regione Piemonte 2003 13. Au cours de l’année 2003, 148 chantiers ont été contrôlés dans l’asl 1 de Turin (organismes locaux du système sanitaire), ce qui a comporté la vérification de 199 entreprises et de 17 travailleurs autonomes: dans 95 cas (64%), un délit a été signalé à l’A.G. (Autorité Judiciaire). 35 contrôles ont également été effectués sur des chantiers de Turin 2006. Parmi ceux-ci 22 ont signalé des irrégularités et 39 procès-verbaux ont été transmis à l’A.G., dont 27 à la charge d’entreprises et 1 à la charge du travail autonome. Dans les 35 descentes sur les lieux, 64 entreprises et 1 travailleur autonome ont été contrôlés. Par conséquent, sur un chantier on contrôle normalement une seule ou deux entreprises. Les rapports ne précisent pas le nombre de travailleurs irréguliers éventuellement découverts ni le volume de travail au noir démasqué. Ce qui semble évident sur la base de ces données est la présence élevée et dissymétrique de travail irrégulier, à même de peser sur la dimension du travail visible et identifié. Sur ce sujet, les opinions des parties sociales divergent. Le conseil des constructeurs, face au volume élevé d’infractions notifiées par les inspecteurs dans les chantiers, fait remarquer qu’il s’agit d’inspections sur dénonciation, et qu’elles sont donc par définition destinées à trouver des irrégularités. Le point faible de cette constatation, s’il est vrai que ces inspections ont été effectuées sur dénonciation, est la possibilité de la preuve contraire, c’est-à-dire des résultats d’inspections effectuées par surprise dans des chantiers apparemment réguliers. Par ailleurs, le Patronat lui-même souligne dans ses études la grande fragmentation et la fluidité du secteur et met en évidence les présences ‘grises’ du travail indépendant14. La position des organisations syndicales est beaucoup plus nette, dénonçant de manière circonstanciée la forte présence de travail irrégulier dans le secteur et les différentes formes que revêt la fraude des cotisations patronales. La CGIL estime que les immigrés représentent 28% des travailleurs du bâtiment, contre 16% de réguliers. Cela revient à dire qu’un étranger sur deux qui travaille dans le bâtiment est en situation non régulière15. Du reste, le travail irrégulier ne concerne pas seulement les étrangers. Une distinction importante semble ressortir entre les grandes et les petites entreprises et entre les chantiers importants et les petits chantiers. En effet, les responsables des travaux d’importants ouvrages en cours, comme la ligne Turin-Milan, soutiennent que la possibilité qu’il y aient des travailleurs irréguliers parmi les effectifs des entreprises de premier plan ou dans les grands chantiers est totalement absurde, car même les entreprises sous-traitantes risquent de très graves sanctions si l’on découvre des emplois irréguliers dans leurs rangs. Les avis divergent donc sur l’effective présence de travailleurs irréguliers et, même si 13 Regione Piemonte, Assessorato alla sanità, Relazione sull’attività svolta dai servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, ottobre 2004 14 CRF, CSAR, Edilizia e artigianato in Piemonte 15 Il colore dei diritti. 2° dossier fillea CGIL su lavoro ed immigrati in edilizia. Anno 2004 103 l’on accepte le fait que la régularité prédomine dans les grands chantiers et dans les grandes entreprises, on ne connaît pas le seuil de dimension de l’entreprise ni les caractéristiques du chantier où la présence de travailleurs irréguliers commence à devenir systématique et déterminante. Cela est donc une constatation, même s’il faut admettre que le secteur a toujours fait preuve d’une grande convergence entre le Patronat et les organisations syndicales pour ce qui est des questions liées à la sécurité et régularité de l’emploi et à la formation, et malgré l’investissement considérable réalisé par tous les acteurs impliqués en prévision de l’ouverture des chantiers olympiques pour assurer un maximum de régularité du travail. Cela dit, il faut encore souligner que la significative sous-estimation du travail salarié dans les chantiers et dans le marché local que les données officielles sont en mesure de fournir n’est pas étonnante. 3.4 – Les profils professionnels critiques dans la rencontre de l’offre et de la demande Entrons à présent au cœur des caractéristiques professionnelles de l’emploi. Cela est important aussi bien du point de vue du fonctionnement des services dédiés à la rencontre de l’offre et de la demande de travail, que du point de vue de la prévision des besoins professionnels et formatifs du système. Il faut souligner en premier lieu que 2004 représente une année décisive pour l’emploi dans le bâtiment. Par conséquent, les approfondissements que nous effectuerons nous indiquent les caractéristiques qualitatives de l’absorption en main d’œuvre, mais il faut les placer dans un contexte de progressive réduction de la tension sur le marché. En outre, s’il est vrai que le modèle d’emploi en hausse est celui du travail indépendant, il faut penser en termes plus étendus à la question de la formation, mais aussi à celle de la rencontre de l’offre et de la demande. Les besoins croissants de services se situent dans une zone nouvelle qui est celle des entreprises individuelles, souvent constituées d’étrangers, qui tentent d’allier cette forme d’entreprise au travail sur le marché sous formes de postes pseudo salariés ou de relations de réseau. Pour analyser les profils professionnels requis par le marché nous avons dressé la liste des placements des trois dernières années dans la Province de Turin, en distinguant les différentes catégories professionnelles. Comme on le voit, en 2004 (graphique 3.13), avec l’avancement des chantiers, l’entrée de techniciens spécialisés a diminué, tandis que le nombre d’ouvriers spécialisés et non spécialisés a augmenté, ainsi que le nombre d’employés. Pour mieux cerner les professions absorbées par les entreprises, nous avons focalisé notre attention sur les profils spécialisés de niveau intermédiaire, aussi bien de type technique et intellectuel, que de type manuel, en sélectionnant les plus fréquents. Parmi les premiers (graphique 3.14), on remarque la présence significative de techniciens des constructions civiles, techniciens de chantier et dessinateurs. Le niveau d’instruction correspond au diplôme de l’enseignement secondaire et en particulier au diplôme de géomètre. Parmi les professions manuelles (graphique 3.15), on trouve principalement des maçons, installateurs et réparateurs de machines électromécaniques, charpentiers, monteurs et plombiers. 104 Grafico 3.13 Avviamenti al lavoro in provincia di Torino per qualifica e anno 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 Dirigenti Professionisti e tecnici 2002 2003 24 12 2004 19 1188 1119 931 Impiegati 614 719 1110 Operai specializzati e conducenti 7716 7830 10641 Operai generici 5570 6102 7737 Grafico 3.14 – Numero medio di avviamenti al lavoro per professione (anni 2002-4) Tecnici dei processi industriali 32 Tecnici delle costruzioni civili 137 Elettrotecnici ed esperti telecomunicazioni 32 Disegnatori 35 Tecnici informatici 14 Tecnici di cantiere 92 0 20 40 60 80 105 100 120 140 160 Grafico 3.15 - Numero medio di avviamenti al lavoro per professione (anni 2002-4) COND. DI GRU E DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO 157 COND. DI MACCHINARI PER IL MOVIMENTO TERRA 99 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 389 1230 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 455 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI 635 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 224 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 521 569 CARPENTIERI E FALEGNAMI NELL'EDILIZIA (ESCLUSI I PARCHETTIST MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 2054 0 500 1000 1500 2000 2500 Grafico 3.16 – Previsioni formulate nel 2002 e assorbimenti del mercato 2002-2004 100% 90% 80% 70% Operai meccanici e manutentori Conducenti camion e autisti Gruisti e conducenti macchine movimento terra Idraulici, lattonieri e saldatori Elettricisti Decoratori Carpentieri e ferraioli Muratori e intonacatori 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% previsioni 2002 assorbimento medio effettivo 106 Le panier de professions est donc assez clair. Par ailleurs, si l’on observe la composition du groupe de travailleurs manuels qualifiés prévu en 2002 16 et effectivement absorbé par le marché de la Province de Turin en 2003 et en 2004 (graphique 3.16), on relève des différences minimes. Cela est dû au fait que, comme on l’avait déjà observé à l’époque, l’ensemble des ouvrages olympiques proposait une panoplie d’activités assez semblable à celle du bâtiment traditionnel, alliant les ouvrages routiers à la construction résidentielle de villages. Il s’agit là des profils clé du marché, comme le soulignent également les enquêtes sur les besoins de formation. L’enquête réalisée avec la méthodologie des organismes bilatéraux 17 indiquait pour le bâtiment quatre catégories professionnelles en tension: • charpentiers • ouvriers polyvalents du bâtiment: ouvrages de maçonnerie et finitions • ouvriers polyvalents machines • techniciens de conduite chantier Ces catégories figurent effectivement parmi celles qui ont été les plus embauchées. D’autres catégories, qui ont été également très recherchées, comme les électriciens et les plombiers, avaient en revanche des scores beaucoup plus bas (5). Une raison de cette évaluation pourrait résider dans le fait que ces catégories professionnelles, encore plus que les autres, sont considérées comme autonomes et externes à l’entreprise, et ne sont donc pas citées dans les études parmi les catégories ‘à engager’, même si, en réalité, la distinction entre le travail autonome et le travail salarié est désormais très estompée dans le secteur du bâtiment. 16 Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006, tabella pag.45. 17 www.sisform.piemonte.it 107 Tabella 3.17 – I punteggi delle figure professionali più richieste per la Regione Piemonte Punteggio max = > 60 16 - Edilizia 01 ascensoristi 5 02 carpentieri ferraioli (saldatori) 50 03 conduttori impianti betonaggio e preparazione malte 10 04 decoratori 5 06 elettricisti impiantisti (inclusa elettronica di consumo) 5 07 gessisti 5 08 idraulici-termoidraulici (incluso condizionamento) 5 09 operatori di contabilita' (industriale) 20 10 operatori polivalenti edili: opere murarie e finiture 60 11 operatori polivalenti macchine 50 12 parquettisti 20 13 pontatori 30 14 posatori/piastrellisti 30 15 progettisti costruzioni edili 5 16 scalpellini ornatisti 20 17 sondatori/trivellatori 20 18 stuccatori intonacatori 10 19 tecnici acquisti (approvvigionamenti) 40 20 tecnici commerciale-analisi di mercato (acquisizione commesse) 40 21 tecnici di conduzione cantiere 60 22 tecnici di progettazione gestione controllo processo produttivo 20 23 tecnici gestione commessa 40 24 tecnici gestione manutenzioni 40 25 tecnici gestione sicurezza igiene del lavoro ambiente 40 Les prévisions formulées par le système Excelsior, qui donnaient un rôle très fort aux électriciens, électromécaniciens, installateurs et préposés à l’entretien de machines, semblent plus correctes du point de vue de la composition des profils recherchés. Ces prévisions se sont toutefois révélées totalement sous-dimensionnées pour ce qui est des quantités. En effet, la prévision était de 2867 embauches, dont 1629 pour des remplacements et 1238 pour de nouveaux emplois, alors que les placements ont dépassé les 20.500, dont 47% à durée indéterminée. De plus, les entreprises avaient déclaré qu’elles engageraient beaucoup d’apprentis (29%), chose qui ne s’est pas produite. 108 Tabella 3.18 Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia TOTALE ASSUNZIONI 2004 (v.a.) in imprese con meno di 50 dip. 27.165 50,0 57,8 50,7 32,1 41,3 23.791 96 109 1.580 396 310 182 159 127 125 114 105 19,8 23,9 93,4 87,6 53,9 54,4 67,9 91,3 68,0 79,8 70,5 76,0 61,5 66,3 33,3 41,3 31,9 13,8 83,5 56,8 21,1 85,7 9,4 17,4 51,5 62,1 59,4 61,0 13,8 15,0 32,8 40,4 8,6 59,4 76,1 47,0 33,6 21,6 13,7 61,0 91,3 36,0 71,1 82,9 60,4 79,8 28,4 6,8 13,5 44,0 20,8 15,0 48,0 15,8 69,5 77 70 596 710 116 75 124 15 50 289 48 TOTALE Specialisti e tecnici dell'ingegneria civile Conducenti di auto, taxi e furgoni Muratori e assimilati Installatori di impianti elettrici ed elettricisti Carpentieri e costruttori strutture in metallo Lattonieri, lamieristi e assimilati Saldatori, tagliatori e assimilati Installatori e manutentori linee elettriche e telefoniche Installatori e manutentori di apparecchiature elettromeccaniche Falegnami e assimilati Installatori e manutentori apparecchiature elettroniche a tempo indeterminato di cui (valori %) senza di difficile esperienza reperispecifica mento TOTALE in sostit. ASSUNZIONI di analoga 2003 figura (v.a.) Grafico 3.19 Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia -500 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 Saldo assunzioni - cessazioni 1143 1-9 10-49 129 -34 50 e oltre 1.238 TOTALE Assunzioni Dirigenti Quadri, imp. e tecnici 7 320 1.720 Operai apprendisti 820 Movimenti 2.867 Entrate 1.629 Uscite Saldo 1.238 109 3500 Grafico 3.20 - Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia 0 10 20 30 40 50 60 70 Assunzioni per età fino a 24 33 da 25 a 29 anni 10 da 30 a 35 anni 19 12 oltre 35 anni 25 non rilevante Assunzioni per contratto 58 T.determinato 13 T indeterminato 29 Apprendistato Assunzioni 58 con esperienza senza 42 extracomunitari 43 di cui senza esperienza 50 Grafico 3.21 - Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia 0 10 20 30 40 50 per difficoltà reperimento 5 18 per incertezza mercato 8 per strategia aziendale 5 per ricorso a esterni 63 perché completi Difficoltà di reperimento 49 su totale assunzioni 7 mancanza strutture formative 40 mancanza qualificazione 0 46 scarsità figura altro 70 63 Imprese che non assumono basse retribuzioni 60 7 110 Les écarts relevés entre prévisions et flux de marché confirment l’importance de formuler des prévisions en tenant compte des chiffres relevés sur le marché du travail. Il est intéressant de remarquer que 63 entreprises sur 100 avaient déclaré qu’elles n’engageraient personne car leurs effectifs étaient au complet, et que ceux qui n’embauchent pas attribuent cette décision à l’incertitude du marché ou à la stratégie d’entreprise, et seulement en moindre mesure à la difficulté de se procurer de la main d’œuvre. Par contre, les entreprises qui engagent se plaignent du niveau de qualification du personnel disponible qui est inférieur à leurs attentes et de la pénurie de travailleurs. Cela signifie que le personnel est en moyenne moins qualifié que ce que les entreprises voudraient, mais que la différence ne suffit pas à entraver l’embauche. Cela indique clairement l’utilité des investissements en formation et du renforcement des compétences financées avec les fonds régionaux, qui, comme on peut l’observer dans le tableau 3.23, ont été considérables et ont touché plus de 1900 personnes en un an. L’analyse du marché souligne également la disponibilité continue sur le marché de centaines d’ouvriers du bâtiment qualifiés « en mobilité » (tableau 3.24), probablement licenciés à cause de difficultés ou de faillites d’entreprises, et d’autant de travailleurs disponibles (tableau 3.25 et 3.26) qui déclarent avoir des expériences et des qualifications significatives. Ces chiffres mettent en cause l’utilité et l’importance des services pour l’emploi, qu sont la voie à travers laquelle on peut évaluer la réelle qualification et à travers laquelle les travailleurs comme les entreprises pourraient rapidement se rencontrer. Tabella 3.22 – Le figure professionali previste nel sistema regionale SINFOD Biennio orientamento - laboratorio edile Preparazione al lavoro - edilizia Muratore strutturista Operaio edile polivalente Operaio CAD edile Operatore di cantiere Tecnico di sistemi CAD - edile Tecnico d'impresa edile - cantiere Operatore CAD edile - architettonico Assistente tecnico di cantiere Quadro d'impresa edile - project management Tecnico di amministrazione per piccola e media impresa - impresa edile 111 Tabella 3.23 – Corsi realizzati in Piemonte per numero di allievi iscritti EDILIZIO COSTRUZIONI Totale EDILIZIO COSTRUZIONI ADDETTO AL CABLAGGIO STRUTTURATO DEGLI EDIFICI 14 ADDETTO RIMOZIONE, BONIFICA E SMALTIMENTO RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO 13 ARCHITETTURA TECNICA A 40 ARCHITETTURA TECNICA B 40 ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE 26 BIENNIO INTEGRATO DI ORIENTAMENTO 25 CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: ESTIMO 34 CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: FISICA TECNICA 34 CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: RAPPRESENTAZIONE 34 CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: STRUTTURE III 34 CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO ESTIMO 27 CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO RILIEVO DELL'ARCHITETTURA/RILIEVO URBANO AMBIENTALE 27 CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO STORIA DELL'URBANISTICA 27 CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA I 27 CORSO OPZIONALE: NORMATIVA TECNICA PER L'EDILIZIA 34 CORSO OPZIONALE: STIMA DEI LAVORI 27 DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA 12 DISEGNO INDUSTRIALE 1A/1B 40 ECONOMIA URBANA E AMBIENTALE 19 ELEMENTI DI BILANCIO 12 ELEMENTI DI CARTOGRAFIA 38 ESTIMO 34 ESTIMO A 38 ESTIMO B 12 FISICA TECNICA AMBIENTALE 38 GRANDI OPERE: RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) 31 IDRAULICA 38 INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO 26 LABORATORIO DI ANALISI, INTERPRETAZIONI E RAPPRESENTAZIONI TERRITORIALI 19 LABORATORIO DI ARCHITETTURA TECNOLOGICA 34 LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO 27 LABORATORIO DI INFORMATICA 40 MASTER IN PROJECT MANAGEMENT 23 MURATORE STRUTTURISTA 86 OPERAIO EDILE POLIVALENTE 14 OPERATORE CAD 16 OPERATORE DEL RESTAURO 30 OPERATORE EDILE 41 PREPARAZIONE AL LAVORO 58 PRODUZIONE EDILIZIA A 12 PRODUZIONE EDILIZIA B 12 PROGETTAZIONE EDILE A 38 PROGETTAZIONE EDILE B 38 PROGETTAZIONE INTEGRALE 12 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A 38 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI B 38 SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI 12 SICUREZZA PER PREPOSTI E TECNICI NEI CANTIERI DELLE OLIMPIADI E GRANDI OPERE 31 TECNICA DEL CONTROLLO AMBIENTALE 12 TECNICA DELLE COSTRUZIIONI A 38 TECNICA DELLE COSTRUZIONI B 12 TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE 78 TECNICO DI SISTEMI CAD 28 TECNICO D'IMPRESA EDILE 44 TECNOLOGIA DEI MATERIALI A 38 TECNOLOGIA II 34 TIROCINIO 46 URBANISTICA 27 WORKSHOP I 40 WORKSHOP: APPLICARE LE NORME PER LE PROCEDURE EDILIZIE 27 WORKSHOP: PROGETTARE LA SICUREZZA IN CANTIERE (I PARTE) 27 WORKSHOP: PROGETTARE LA SICUREZZA IN CANTIERE (II PARTE) 34 1905 112 Tabella 3.24 - Lavoratori in mobilità 31.12.2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 6200 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 6237 MECCANICI COLLAUDATORI 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 7129 ALTRI CONDUTTORI DI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E LAVORAZ 7200 OPERAI SU MACCHINARI FISSI PER LAVORAZIONI IN SERIE E ADDETT 7271 ADD. ALL'ASSEMBLAGGIO INDUSTRIALE DI PARTI DI MACCHINE 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 2114 INFORMATICI E TELEMATICI 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 7232 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI I 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 6244 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI TELELGRAFICI E TELEFON 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 6238 VERNICIATORI ARTIGIANI ED INDUSTRIALI 6239 ALTRI MECCANICI ARTIGIANALI, MONTATORI, RIPARATORI E MANUTEN 2514 SPECIALISTI DI RAPPORTI CON IL MERCATO 6218 LASTROFERRATORI 3349 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE COMMERCIALI 7239 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTIC 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 3121 TECNICI MECCANICI 6535 BIANCHERISTI, RICAMATORI A MANO ED ASSIMILATI 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 6233 MECCANICI E MONTATORI DI MACCHINARIO FISSO PER LAVORAZIONI I 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 2113 MATEMATICI E STATISTICI 7272 ASSEMBLATORI.CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 7233 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PLAS 7259 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER CARTOTECNICA 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 4123 PERSONALE ADDETTO A COMPITI DI CONTROLLO, VERIFICA ED ASSIMI 6511 MACELLAI, PESCAIOLI ED ASSIMILATI 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 7262 OPERATORI DI TELAI MECCANICI PER LA TESSITURA E LA MAGLIERIA 3124 TECNICI ELETTRONICI E IN TELECOMUNICAZIONI 113 18470 4995 1771 1072 916 622 439 426 404 329 312 239 210 186 168 167 163 160 149 148 142 136 134 132 130 130 123 123 110 108 104 104 97 93 90 87 81 81 76 74 73 71 66 65 63 63 62 61 59 58 57 55 54 54 52 51 48 48 47 46 46 45 42 41 41 41 39 38 37 36 34 33 33 31 Tabella 3.25 - Disponibili al 31.12.2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI 5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 8311 BIDELLI ED ASSIMILATI 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 3335 TECNICI DEL MARKETING 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI) 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI 5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO 5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 5532 PERSONALE DI COMPAGNIA E PERSONALE QUALIFICATO DI SERVIZIO A 6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER 8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C 5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI 6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI 3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO 8511 BRACCIANTI AGRICOLI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 8229 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI TURISTICI 2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI 114 22267 9754 1127 1048 903 886 398 265 226 217 211 200 194 192 178 177 174 166 156 137 133 129 125 124 121 120 102 101 93 93 87 86 84 80 80 74 74 71 68 65 63 60 59 57 56 55 54 54 52 51 50 48 48 47 46 42 41 41 40 40 40 38 38 38 38 37 37 35 35 34 34 33 33 31 Tabella 3.26 - Disponibili 2004 dati di flusso (persone diventate disoccupate nel corso dell’anno) Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI 5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA 5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI 8311 BIDELLI ED ASSIMILATI 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI) 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI 3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO 4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C 3335 TECNICI DEL MARKETING 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 3419 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE 4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI 5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO 6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 8511 BRACCIANTI AGRICOLI 6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI 6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER 3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI 6123 CARPENTIERI E FALEGNAMI NELL'EDILIZIA (ESCLUSI I PARCHETTIST 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 115 17868 7646 1031 620 598 544 358 229 209 201 190 169 167 152 151 143 139 134 132 130 130 120 115 110 97 96 94 81 79 79 79 77 76 76 72 69 66 62 61 61 60 53 49 49 49 48 46 46 44 43 42 42 42 41 40 39 39 38 38 37 36 36 36 35 35 34 31 31 30 30 28 28 28 3.5 – La demande théorique de main d’œuvre pour la construction de la ligne Turin-Lion 5 à 6 ans nous séparent encore de l’ouverture des travaux de la ligne Turin-Lion. Les prévisions de personnel indiquées ci-dessous ont été élaborées par nos soins sur la base des chiffres du besoin global en main d’œuvre fourni par LTF et RFI et ont été calculées, pour ce qui est de la composition par catégories professionnelles, avec des critères homogènes à ceux utilisés par la Société Cartesa pour l’analyse de la ligne internationale et française. Cela permet une évaluation comparée de la prévision sur les deux parcours, même si selon nos standards le personnel administratif nous semble surdimensionné. Les prévisions reportées se réfèrent donc aussi bien au parcours international (km.72), qui est de compétence italienne, qu’à la section qui relie Bruzolo à Settimo Torinese (km.55). Au cours de la réunion avec les autorités italiennes de LTF on nous a expliqué que l’étude visant à définir de manière plus précise les catégories professionnelles nécessaires est en cours mais qu’elle n’est pas encore disponible. On nous a également dit que les prévisions quantitatives formulées peuvent être sujettes à des modifications, probablement légèrement à la hausse. A notre avis, pour le moment elles sont plus que suffisantes pour préfigurer les nécessités professionnelles et les ordres de grandeur de l’impact sur le marché du travail local. Il est certain qu’à l’approche de l’événement, il faudra passer de la prévision au modèle de service, qui exige toutefois de développer la recherche de personnel sur le marché du travail local ou externe en accord et en contact étroit avec le consortium. Tabella 3.27 – Fabbisogno complessivo di persone – anno sulla tratta italiana e sulla frazione italiana della tratta internazionale 3500 2989 3000 2856 2675 2506 2500 2423 2000 1500 1000 750 500 459 0 2010 2011 2012 2013 116 2014 2015 2016 Tabella 3.28 – Fabbisogno complessivo di persone – anno sulla tratta italiana e sulla frazione italiana della tratta internazionale, distinte per settori 1600 1400 1200 1000 Galleria (tratta LTF) Aperto (tratta LTF) Linea (tratta LTF) Aperto (tratta RFI) Linea (tratta RFI) 800 600 400 200 0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Galleria (tratta LTF) 459 1017 1191 1098 995 325 0 Aperto (tratta LTF) 0 259 298 259 143 0 0 Linea (tratta LTF) 0 0 0 0 210 659 236 Aperto (tratta RFI) 0 1400 1500 1500 700 0 0 Linea (tratta RFI) 0 0 0 0 458 1438 514 Tabella 3.29 - Figure necessarie alle opere – Classificate da Cartesa Pour le personnel opérationnel, n°rome • Manœuvres 42 111 • Poseurs de voies et canalisations 42 112 • Bétonneurs coffreurs ferrailleurs 42 113 • Charpentiers métalliques 42 121 • Mineurs 42 131 • Chauffeurs PL 43 114 • Conducteurs d’engins TP 43 211 • Electro mécaniciens 44 212 • Elecro mécaniciens HQ 44 212 • Electriciens électroniciens 44 213 117 Grafico 3.30 Figure complessivamente necessarie per parte italiana 3500 3000 Cadres et ingenieurs Agents administrattifs Elettriciens electroniciens Electro mecaniciens HQ Electro mecaniciens Conducteurs d'engines Cheuffeurs Mineurs Charpentiers metalliques Betonneurs coffreurs ferraileurs Poseures de voies et canalisations Manceuvres 2500 2000 1500 1000 500 0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Cadres et ingenieurs 23 184 203 196 184 226 2016 75 Agents administrattifs 46 334 371 356 338 410 135 Elettriciens electroniciens 0 0 0 0 167 524 187 Electro mecaniciens HQ 9 20 24 22 20 7 0 Electro mecaniciens 60 165 191 178 220 273 82 Conducteurs d'engines 64 275 311 294 213 67 7 Cheuffeurs 0 33 36 35 17 0 0 Mineurs 46 102 119 110 99 33 0 Charpentiers metalliques 14 97 108 103 84 73 22 Betonneurs coffreurs ferraileurs 37 413 455 440 248 26 0 Poseures de voies et canalisations 9 87 96 92 107 174 60 3.6 – Les prévisions de l’impact sur l’emploi dans la Province de Turin L’articulation par familles professionnelles de la demande liée à la ligne Turin Lion, par ordre de grandeur, n’est pas très différente de celle exprimée par la ligne Turin Novare. La principale diversité concerne la présence de mineurs, liée aux travaux dans le tunnel. Dans l’ensemble, le personnel de chantier employé dans la construction en Italie correspondra à la moitié de celui engagé dans la construction de la ligne Turin-Novare et à un tiers du personnel employé dans les chantiers pour la construction des ouvrages olympiques. Si l’expérience du parcours Turin-Novare devait se répéter, environ 60% de la main d’œuvre arriverait de l’extérieur du Piémont, et environ 14% des ouvriers seraient étrangers, bien que résidant en Piémont. Le consortium a eu des difficultés de recrutement local, à cause du nombre élevé de personnes à engager dans des délais très brefs et de la concomitance des nombreux travaux dans la région. De ce point de vue, on présume que le scénario selon lequel les travaux de la ligne Turin Lion seront réalisés sera différent, car une série de combinaisons qui ont créé le pic d’emploi dans le bâtiment n’existeront plus et que le chantier représente, par rapport à la dimension du marché, un effort compatible avec l’élasticité physiologique du secteur. 118 Toujours est-il que l’on peut utiliser cette occasion pour accroître et perfectionner les capacités des services à répondre aux nécessités des entreprises et des personnes. En effet, les grands chantiers peuvent permettre d’établir des rapports directs avec les grandes entreprises, d’entrer en relation avec les entreprises sous-traitantes, de sélectionner de manière finalisée des centaines de personnes, en testant des instruments et des méthodologies d’analyse. Le chantier aura une partie italienne et une partie française. Alors qu’en Italie nos estimations excluent que la demande de main d’œuvre puisse mettre en crise le marché par carence d’offre d’emplois, en France l’analyse souligne la nécessité d’attirer de la main d’œuvre de l’extérieur. Ce déséquilibre ouvre des opportunités intéressantes de déplacement de main d’œuvre de part et d’autre de la frontière, dans le cadre d’un accord pour la gestion commune de la présélection et du diagnostic des compétences. Une autre différence importante entre l’Italie et la France concerne le déplacement avec la famille. Selon nos estimations, peu de personnes se déplaceront avec leur famille dans les chantiers, hormis quelques dirigeants et employés de bureau. Cela signifie que l’on peut attendre sur 3000 personnes 15% de personnel de bureau dont moins de 5% accompagnés de leur famille. Cela redimensionne beaucoup les nécessités de services liées à la réalisation des chantiers. Grafico 3.32 professioni operaie impiegate nel cantiere CAV ToMi altre mansioni 0,5 operaio generico 16,9 montatori impalcature 0,4 canneggiatore 0,5 saldatore 0,6 pompista 0,6 magazziniere 0,8 elettricista 1 palista 1,1 1,7 meccanico gruista 2,8 4,2 escavatorista operatore macchine edili 7,4 9,3 ferraiolo muratore 10,9 14,3 autista carpentiere 27 0 5 10 15 119 20 25 30 3.7 – Synthèses et lignes d’action L’analyse de ce qui s’est passé sur le marché du travail turinois avec les chantiers olympiques est extrêmement intéressante pour les politiques du travail et de la formation, et peut certainement être utile pour fournir des indications sur ce que l’on peut encore gérer de l’expérience olympique et sur l’impact de la construction de la ligne à grande vitesse Turin-Lion. Rappelons que cette analyse fait abstraction des retombées indirectes et des bénéfices à long terme des ouvrages infrastructuraux qui, dans le cas des changements sur le territoire turinois liés aux jeux olympiques d’hiver, comme dans celui de la ligne Turin Lion, constituent de par leur importance une condition essentielle à la compétitivité future du territoire18. Les travaux olympiques se sont situés dans une phase de développement maximal du secteur des constructions qui s’est accompagnée d’une réduction d’autres secteurs essentiels de l’industrie. D’un côté, cela a rendu extrêmement bénéfique l’impact positif sur l’emploi du bâtiment sur le marché local, et de l’autre côté, cela a fait monter le pic d’emploi de ce secteur, en dépit du fait que le travail dans les chantiers olympiques a en partie remplacé la tendance expansive des investissements ‘ordinaires’. Ce pic a saturé le portefeuille de commandes des entreprises locales, a accru le volume de travail salarié en entrée, a multiplié les nouvelles entreprises individuelles. Les travailleurs sont effectivement arrivés de l’extérieur, mais ce phénomène n’est nettement visible que dans les chantiers de la ligne Turin-Milan, où le monitorage a été plus efficace et où il résulte que seuls 40% de la main d’œuvre étaient résidents en Piémont, au dire des dirigeants du consortium, à cause de la difficulté de recrutement local. Faire venir des travailleurs de loin représente un coût (25-30 euros par personne et par jour), et donc, sauf en cas de spécialisations particulières, la préférence pour le recrutement local est totalement évidente. Du point de vue des mouvements en entrée et en sortie et du passage du travail autonome au travail salarié et vice-versa, le secteur est extrêmement fluide. En cette période de ‘plein emploi’, sous l’impulsion des chantiers olympiques, tous les chiffres du travail régulier ont augmenté : 3-4 mille travailleurs salariés réguliers parmi les placements et 2000 nouvelles entreprises, pour la plupart individuelles. Le travail irrégulier a également augmenté, surtout dans les petits chantiers de construction traditionnelle, loin des projecteurs et des contrôles. Ce sont précisément les travailleurs étrangers, réguliers et irréguliers, qui ont été les plus mobiles, en s’installant dans la Province de Turin: en effet, parmi les personnes engagées régulièrement dans la Province de Turin, les engagements de résidents hors de la province sont modestes, s’élevant à guère plus de 3% du total. Le chantier de la ligne Turin-Milan fait exception à cette règle. Au moment de la tension maximale du marché, lorsqu’on prévoyait des arrivées importantes de travailleurs venant de l’extérieur sur le marché local et de fortes difficultés de recrutement des entreprises, 18 Una stima Unioncamere quantifica nel 3% del pil piemontese l’aumento possibile indotto dalla Torino-Lione e dalla Genova Rotterdam 120 la Province de Turin a ouvert une agence dédiée à la rencontre de l’offre et de la demande dans le secteur, avec une stratégie qui visait à affronter le nœud central du marché. Cette agence a focalisé son attention sur deux points forts, dont l’action traditionnelle des services publics n’en demeure pas moins faible: il s’agit du rapport avec les entreprises et de l’analyse des compétences professionnelles des travailleurs. Sans une relation efficace avec les entreprises, un service de rencontre de l’offre et de la demande ne peut pas fonctionner. Ce que les entreprises demandent est avant tout une présélection opportune et efficace dans l’identification des compétences effectivement possédées par le travailleur. En effet, la véritable difficulté pour les entreprises consiste à distinguer parmi les candidats disponibles ceux qui sont véritablement qualifiés, sans perdre de temps ni d’argent en essais et en placements ratés. Pour créer un rapport avec les entreprises on est parti de la banque de données sur les appels d’offres des ouvrages olympiques, en formant des opérateurs dédiés au rapport avec les entreprises. La réalisation d’une analyse efficace des compétences a été possible grâce à la collaboration de la ‘Scuola Edile di Torino’, qui a une grande expérience dans le rapport direct avec les entreprises ainsi que dans le diagnostic et la formation des compétences. Cette action représente donc l’application d’une stratégie exemplaire de support au développement local. Elle signale en outre une tendance au développement des services, qui prend acte de la nécessité d’agir directement sur le marché en concevant des réponses adaptées pour les entreprises et les personnes. De la croissance de cette culture de la qualité du service on peut également s’attendre à une plus grande impulsion pour les autres politiques, comme celles visant à former ou à faciliter l’insertion sociale des personnes, qui doivent être fondées sur la connaissance directe du marché. L’agence est devenue opérationnelle avec un certain retard par rapport aux prévisions. Les chiffres concernant l’activité de l’agence SPEDITO, relevés en octobre 2004, après quelques mois de fonctionnement, indiquent que 94 entreprises ont recherché 432 travailleurs (presque tous qualifiés), demandes auxquelles l’agence a répondu par 1325 propositions de travailleurs qualifiés, présélectionnés et correspondant aux demandes. L’agence ne dispose pas d’un système d’évaluation systématique des résultats des propositions (si les personnes ont été contactées, engagées ou écartées par les entreprises), mais estime avoir répondu de manière adéquate aux demandes. La connaissance des résultats serait utile, non seulement pour orienter le service, mais aussi pour évaluer l’effective tension des différentes catégories professionnelles sur le marché et les difficultés de recrutement exprimées par les entreprises qui, si elles sont particulièrement accentuées, constituent un frein à l’expansion du secteur et limitent les retombées positives sur l’emploi. Il s’agit en substance de passer de prévisions sur la demande de travail, formulées à l’avance, effectuées avec différentes méthodologies et traçant les caractéristiques de la demande future dans un secteur ou dans un territoire, à l’établissement de rapports de service avec les acteurs impliqués. Dans le cas des jeux olympiques, l’agence permettait de passer des prévisions du personnel nécessaire aux chantiers, formulées en 2002, à la recherche directe de main d’œuvre pour les entreprises impliquées 121 dans les chantiers. De ce point de vue, le rapport de service devient central, et il faut construire des stratégies et des outils de support efficaces autour de celui-ci, de l’identification de la mission et de l’image à la culture et aux compétences des opérateurs, en passant par la mise au point d’un système de distribution efficace. Cette expérience de spécialisation sur le marché est jugée utile par les entreprises et par leurs associations et est considérée importante par les grandes entreprises, qui confirment leur intérêt pour ce service. Il s’agit donc de poursuivre la même organisation stratégique, en identifiant et en perfectionnant, à l’aide d’outils adaptés, les points faibles du service. Dès les premiers mois de 2005, le cadre général du secteur changera, car la fermeture simultanée de dizaines de grands chantiers fera nettement baisser les volumes de l’emploi. Ce changement de tension sur le marché modifiera en partie les problèmes des entreprises, mais continuera d’offrir des espaces d’action aux services pour la rencontre de l’offre et de la demande. Un aspect à ne pas négliger concerne le rapport des services aux entreprises avec le travail autonome et avec les petites entreprises. Le travail autonome est apparemment séparé des problématiques du travail salarié, bien qu’en réalité les mêmes personnes se déplacent d’un contexte à l’autre, en fonction des opportunités et de la conjoncture. Les petites entreprises, qui engagent des salariés, sont les interlocuteurs les plus éloignés des services pour la gestion de la rencontre de l’offre et de la demande, mais aussi de la formation professionnelle. Ces entreprises sont habituées à recruter au moyen des réseaux de connaissances, et cela est physiologique étant donné leur dimension. D’autre part, si le marché traverse une phase moins intense, le nombre de personnes disponibles augmentera, de même que la nécessité de gérer de manière fluide les sorties et les rentrées pour soutenir les personnes et éviter les périodes de chômage prolongé aux travailleurs les moins qualifiés. La coopération au niveau transnational pourrait être utile à plusieurs niveaux. D’un côté, elle pourrait offrir d’intéressantes occasions de confrontation et de perfectionnement des méthodologies d’analyse des compétences et de service aux personnes et aux entreprises. De l’autre, il pourrait se produire le cas d’une situation asynchrone des marchés locaux du travail du Piémont et de la région Rhône Alpes, au moment de la construction du chemin de fer. A partir du moment où en France on prévoit d’ ‘importer’ de la main d’œuvre, tandis qu’en Piémont on aura du mal à maintenir le niveau d’emploi atteint avec le pic des chantiers olympiques, il pourrait être possible de gérer, au travers du réseau entre les services pour l’emploi sur les deux territoires, des passages de travailleurs du Piémont vers la France pour la construction de la ligne. 122 4 – Le secteur tourisme et accueil 4.1 – La demande théorique de travail dans le secteur accueil-hébergement liée à la gestion de l’événement olympique En ce qui concerne le secteur tourisme, accueil et hébergement, ce travail se place encore une fois en continuité avec la recherche réalisée en 2002 19, qui se fixait pour objectif de mesurer l’impact de l’événement sur l’emploi global dans la région, mais visait surtout à identifier l’emploi supplémentaire qui serait créé par les initiatives spécifiques nécessaires et prévisibles pour la réalisation de l’événement, et tout particulièrement l’accroissement de la capacité d’accueil en concomitance avec l’événement et la gestion organisationnelle et logistique de celui-ci (Toroc). Cette recherche permettait de formuler des prévisions spécifiques sur la demande théorique, la quantité et la qualité de la main d’œuvre nécessaire, sur les temps et sur les profils professionnels impliqués, indépendamment de l’évolution générale de l’économie régionale, sur laquelle d’autres événements que les jeux olympiques ont un impact significatif. Les prévisions formulées en 2002 étaient les suivantes20: 19 Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006. 20 Le previsioni realizzate con metodologia macroeconomica dall’Università La Sapienza di Roma, per conto dell’Unione industriale di Torino, nel 2001 calcolavano un incremento del PIL regionale dello 0,3-0,4% annuo, con una spesa sulle costruzioni al culmine nel 2004, con un volume pari a quasi 500 milioni di euro. Se ad un milione si attribuiscono circa 15 anni uomo di lavoro, si arriva a circa 7500 unità aggiuntive. 123 Tabella 4.1 Stima del personale necessario al funzionamento delle strutture ricettive (villaggi) di Torino 2006 Personale in Alberghi 4 stelle Fabbisogno di personale (Stima su 100 ospiti) (Ospiti previsti 9800) Qualifica Addetti Ospiti Addetti Amministrazione. 1,7 100 167 Sala 5 100 490 Cucina 2,7 100 265 100 Servizi Alberghieri: 12 Reception - Commerciale - Manutenzione - Lavanderia 1176 Addetti pulizie 6 100 588 Totale nuovi addetti 27,4 100 2685 Stima del personale necessario al funzionamento delle strutture ricettive (alberghi) di Torino 2006 Personale in Alberghi 4 stelle Fabbisogno di personale (Stima su 100 ospiti) (Posti letto 1260) Qualifica Addetti Ospiti Addetti Amministrazione. 1,7 100 21 Sala 5 100 63 Cucina 2,7 100 34 100 Servizi Alberghieri: 12 Reception - Commerciale - Manutenzione - Lavanderia 151 Addetti pulizie Totale nuovi addetti 6 27,4 100 100 76 345 Aujourd’hui, on pourrait revoir cette prévision à la hausse, étant donné qu’un nombre de lits supérieur à celui qui avait été envisagé par les entreprises et par les experts du secteur il y a 3 ans a été créé. En effet, les lits supplémentaires dans la zone métropolitaine (selon ‘ATL Turismo Torino’) ont augmenté de 2500 unités et de 800 dans la vallée. Cela implique une prévision de travailleurs directs correspondant à 900 lits en plus, au lieu de 345, plus 2700 travailleurs pour le fonctionnement des villages. Il faut souligner deux aspects. Pour que la création de lits se traduise en emplois stables, il faut que l’afflux des touristes soit soutenu et croissant. Vice-versa, on peut trouver des hôtels qui emploient un garçon d’étage au lieu de 5 ou qui réduisent leur personnel au minimum. Par conséquent, le rapport nouvelles structures/nouveaux emplois est fortement influencé par l’évolution effective du tourisme à moyen terme. Pendant les jeux olympiques, toutes les structures hôtelières d’une grande partie du territoire piémontais auront leur personnel au complet, avec une grande utilisation de personnel temporaire. Il s’agit d’une pointe exceptionnelle, mais de très brève durée. 124 Le nombre des hôtes attendus est considérable21: • 2.500 athlètes; • 2.500 techniciens et accompagnateurs des nationales; • 2.300 représentants du CIO, Comités Olympiques Nationaux et Fédérations; • 650 juges et arbitres; • 10.000 médias; • 6.000 invités des sponsors; Le nombre des chambres qui devront être disponibles est tout aussi élevé: Les demandes globales pour les clients olympiques s’élèvent à environ 20.500 chambres, dont environ 5.000 chambres dans les localités de montagne et 15.500 dans la ville de Turin, réparties de la manière suivante: • Athlètes et Officiels: 4.000 lits • CIO: 1.250 chambres • Comités Olympiques Nationaux: 1.600 chambres • Fédérations Internationales: 500 chambres • AS (Extra Officials): 1.000 chambres • Médias: 4.000 chambres + 4.600 dans les Villages des Médias • Sponsors: 3.700 chambres Une grande partie de ces hébergements a été trouvée grâce à une recherche de disponibilité des structures préexistantes du Piémont et à la location de logements pour la période de pointe. Toutes les structures concernées tendront donc à avoir leurs effectifs au complet pour ce qui est du personnel saisonnier pendant les journées des compétitions. La question décisive concerne donc deux aspects: la croissance des flux touristiques et l’effet de renforcement créé par les jeux olympiques, non pas pour l’événement en soi, mais pour l’amélioration de l’image et de la notoriété nationale et internationale. Sur ces deux questions, on peut faire deux analyses: observer ce qui s’est passé jusqu’à présent et examiner les estimations prévisionnelles des acteurs impliqués ainsi que les études sur le futur. 4.2 - L’évolution du secteur hôtelier-restauration dans la Province de Turin Bien que beaucoup de temps nous sépare encore de l’événement olympique, il est possible de relever certains effets positifs sur l’emploi, à propos desquels l’évaluation des données des années à venir sera décisive. 21 Fonte TOROC 125 Entre 2003 et 2004, l’effort pour influencer les choix d’investissement des opérateurs du secteur accueilhébergement s’est accentué, en rapport avec la croissance de visibilité de l’événement olympique. L’ISTAT signale une augmentation de l’emploi en Piémont en 2003 de 2,2%, soit 40.000 unités supplémentaires. Et ce malgré la forte baisse de l’industrie. Les secteurs en plus forte hausse sont le secteur des constructions, comme on l’a vu, et le secteur hôtelier-restauration. Dans la province de Turin, le solde 2003 est positif par rapport à 2002: + 4000 emplois dans le secteur tourisme et accueil. Cela est significatif même si en termes d’heures travaillées cette hausse est moins éclatante et s’associe à une légère baisse du chômage dans la province de Turin. Dans l’ensemble, la province de Turin connaît une augmentation aussi bien des travailleurs salariés que des travailleurs indépendants. Le secteur accueil-hôtellerie apporte une contribution déterminante à ces deux secteurs d’emploi. Tabella 4.2 Provincia di Torino Occupati in migliaia 2000 dipendenti 702 indipendenti 215 2001 707 209 2002 692 219 2000 11 10 Alberghi e ristoranti 2001 2002 12 14 10 11 2003 17 12 Grafico 4.3 En revanche, entre 2002 et 2003 le secteur des services aux entreprises, qui est lié de manière moins directe à l’événement olympique, a connu un léger tassement, après une hausse marquée au cours des années précédentes. Tabella 4.4 servizi alle imprese dipendenti indipendenti 2000 49 28 2001 57 30 126 2002 63 31 2003 62 33 Grafico 4.5 Les chiffres ISTAT 2004, dans le cas de l’hôtellerie, à la différence du bâtiment, ne nous sont pas utiles, parce qu’ils n’ont pas encore été publiés avec les désagrégations sectorielles et parce que la reconstruction de l’historique précédent n’est pas disponible (nécessaire car en 2004 la méthode de relevé ainsi que le questionnaire ont changé). Avec les données concernant les placements dans la province de Turin (données des CPI de la province) on peut faire deux analyses ultérieures: • Observer les données des centres les plus proches du territoire olympique, sur lesquelles on dispose d’un long historique, • Examiner les données de toute la province, divisées par zones, même si elles sont circonscrites à la période 2002-2004, car les données précédentes à 2002 relatives au centre pour l’emploi de Turin ne sont pas complètes Grafico 4.6 Dans les centres du territoire concerné on remarque une croissance du volume des placements, aussi bien en 2002 qu’en 2003. Si l’on passe à l’observation de la période 2002-2004, en utilisant la série complète des données de la province, on s’aperçoit qu’entre 2002 et 2003 il y a eu une évolution conséquente et une reprise entre 2003 et 2004. 127 Il faut souligner que l’effet direct des jeux se développera uniquement entre la fin de 2005 et le début de 2006. Par conséquent, les mouvements que l’on remarque actuellement sont déterminés par une orientation à long terme dans le secteur. Grafico 4.7 Numero avviamenti settore alberghiero-ristorazione 40000 38952 39000 38000 37000 36810 36000 35363 35000 34000 33000 2002 2003 2004 Si l’on regarde avec attention les placements du secteur, on remarque un effondrement du personnel non qualifié et des techniciens, concernant tout particulièrement le personnel administratif et les opérateurs du spectacle (danseurs et chanteurs engagés par les hôtels et les restaurants). En revanche, les engagements des professions typiques du tourisme et de l’hôtellerie, et en particulier les serveurs, cuisiniers et barmen, sont en reprise, même si ces valeurs sont inférieures à 2002. Il faut également tenir compte du fait que le secteur connaît un très grand nombre de placements (de l’ordre de 67% sur les trois années, graphique 4.9) pour des périodes de travail très brèves, de moins de 7 jours. Le pourcentage de placements à durée indéterminée est de 13% sur le total, tandis que les placements saisonniers, plus ou moins longs, représentent 20%. Sur les trois ans, le nombre moyen de placements à durée indéterminée dans le secteur est de 4.300 par an, sur un secteur qui compte environ 17.000 salariés dans la Province (ISTAT 2003). 128 Grafico 4.8 – avviamenti settore alberghiero ristorazione per qualifiche 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 Dirigenti Professionisti e tecnici Impiegati Professioni turistico alberghiere 2002 2003 19 17 2004 19 1310 760 734 556 646 785 31890 29458 31137 Operai qualificati 171 184 154 Personale non qualificato 5006 4298 3981 Grafico 4.9 - avviamenti settore alberghiero 2002-2004 ristorazione per qualifiche 67546 Tempo determinato fino a 7 giorni Tempo determinato tra 8 e 90 giorni 6633 Tempo determinato oltre i 3 mesi 13511 Tempo indeterminato 13260 0 10000 20000 30000 129 40000 50000 60000 70000 80000 Grafico 4.10 – avviamenti nel settore delle agenzie di viaggio per qualifiche. 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2002 2003 0 1 1 Impiegati amministrativi e contabili 118 107 62 Tecnici marketing e pubblicità 14 4 3 Animatori, operatori e agenti viaggio 54 62 80 Dirigenti 2004 Addetti sportello 77 59 43 Impiegati esecutivi e di segreteria 137 122 184 Grafico 4.11 - avviamenti nel settore delle attività culturali, ricreative e sportive per qualifiche 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 2002 2003 Dirigenti 27 26 2004 29 Impiegati amministrativi e contabili 390 448 384 Professionisti e tecnici specializzati 11699 10698 7623 Esperti di servizi alla persona 114 117 213 Impiegati esecutivi e di segreteria 650 633 888 Personale non qualificato 1363 1192 1452 130 Dans le secteur des agences de voyage, l’absorption d’agents et d’animateurs augmente, de même que celui du personnel de secrétariat, tandis que le placement de personnel administratif et d’agents de guichet et billetterie diminue. Dans le secteur des activités culturelles, récréatives et sportives on remarque une augmentation du personnel chargé des services aux personnes (instructeurs, animateurs, enseignants), tandis que les professionnels du spectacle (chanteurs, danseurs, metteurs en scène, musiciens, etc.), dont la quasi totalité a des contrats très brefs, diminuent. Dans l’ensemble, on ne remarque pas de nettes tendances de croissance, mais de significatives variations de composition, qu’il faudra observer sur des périodes plus longues, pour en comprendre la portée et la signification. Du point de vue des entreprises, la source IRES Piemonte, reprenant les données de la CCIAA de Turin, signale entre 2002 et 2003, en concomitance avec l’approche de l’événement olympique, une augmentation du nombre d’entreprises dans deux domaines qui sont en rapport avec l’événement: Tourisme + 264 entreprises +2,8% (total 2003 = 9582) Services aux entreprises + 661 entreprises +2,1% (total 2003 = 51531) Dans ce secteur, la croissance du nombre d’entreprises est une donnée qui conserve une substantielle ambiguïté, car elle est liée à des phénomènes de fragmentation et de diminution de la dimension moyenne des entreprises et à la multiplication des entreprises individuelles. Les scénarios élaborés par IRES Piemonte mettent en évidence le problème de la continuité, que nous avons également souligné. Sur ce point, on insiste sur la possibilité d’une multiplication des événements et sur l’apparition d’un effet d’attraction déterminé par la visibilité croissante de la ville. L’augmentation de travail dans le secteur du Tourisme s’insère dans une tendance positive. Selon la reconstruction d’IRES Piemonte, en 2003, les chiffres du secteur sont en hausse dans la région et dans la province de Turin: • Zone métropolitaine turinoise (2003 par rapport à 2002) +7,04% arrivées +0,76% • Vallée Susa Pinerolo +21,34% arrivées • Canavese et vallées de Lanzo +21,81% arrivées +12,6% présences +24,03% présences présences Il s’agit de la meilleure saison depuis 1990. Toutes les données les plus récentes, provenant de différentes sources, relèvent des tendances positives: La ‘federalberghi’ précise qu’au cours des 5 dernières années, 3.100 chambres en plus ont été créées dans la ville de Turin, portant le total à plus de 10.600. La croissance des structures a été plus rapide que la croissance de présences effectives: de l’ordre de 17% contre 8% pour les présences. En Piémont, on compte 152.000 lits, dont 11.000 unités ont été créées au cours des 5 dernières années. La croissance du tourisme de congrès nous est signalée par le ‘Convention Bureau’, qui enregistre en 2004 100.000 présences en plus, surtout liées aux grands congrès. 131 Tabella 4.12 convegni congressisti eventi > 50 partecipanti eventi < 50 partecipanti 2004 6620 438650 2990 3630 2003 6319 320000 2632 3687 % 4,8 37,1 13,6 -1,5 Pour les prochaines années, entre 2005 et 2008, 24 événements importants ont déjà été obtenus, avec des retombées estimées par les organismes à 40 millions d’euros. Les dernières données présentées par la Ville de Turin, sur les présences en 2004, confirment une excellente croissance de la zone métropolitaine. Tabella 4.13 Presenze 2004 2.845.077 2.631.718 1.036.746 757.105 508.465 306.387 286.642 269.583 264.727 242.671 192.522 distretto turistico dei laghi Area metropolitana di Torino Valli olimpiche Cuneo Alessandria Valsesia e Vercelli Novara Canavese e valli Lanzo Langhe e Roero Biella Asti % -1,35 14,66 3,43 -0,62 12,21 1,87 -8,41 2,21 10,63 2,17 -0,47 En ce qui concerne l’estimation de l’impact de l’événement olympique, le modèle macroéconomique de l’Università La Sapienza di Roma22 prévoit une augmentation de la valeur ajoutée du secteur en 2006 d’environ 300 millions d’euros. L’événement aura donc un impact significatif, mesuré aussi bien en termes de travail direct induit dans le secteur (3.400 emplois sur les nouvelles structures plus des milliers de contrats brefs sur les vieilles structures), que de valeur ajoutée générée dans le secteur. De plus, l’événement s’insère dans une tendance positive. Toutefois, le véritable défi pour l’emploi concerne l’orientation à long terme des arrivées et l’effet bénéfique que pourra avoir l’événement olympique sur celui-ci. A ce propos, le ‘studio del mercato turistico nell’area metropolitana di Torino23’ est significatif. Il existe une croissance à long terme, depuis 1990, et ce malgré le poids encore très fort du segment des affaires (70%) et l’évolution contrastée du segment relatif aux foires et congrès. Sur la base de cette étude, réalisée en 2002, on envisage une croissance de la demande hôtelière de 3,5% de moyenne annuelle jusqu’en 2011, avec une augmentation générale du total des arrivées de 718.000 22 S. Fachin, Valutazione degli effetti economici dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 132 (2001) à 857.000 (2006) et à 1.014.000 (2011). Un scénario optimiste pourrait prévoir des augmentations pouvant aller jusqu’à 5%. Cela devrait solidifier la croissance de l’emploi du secteur ainsi que d’autres secteurs liés à celui-ci et devrait assurer un contexte positif à la croissance de l’emploi liée à l’événement, stabilisant une partie de cette dernière. L’aspect le plus incertain de la prévision formulée par cette étude est constitué par les estimations positives de l’évolution du revenu disponible dans l’ensemble de la zone d’attraction, qui est pratiquement l’Europe. Ces estimations ne sont hélas pas escomptées, vu l’évolution incertaine des taux de croissance des pays les plus importants de l’union. Les données les plus récentes semblent pourtant confirmer la possibilité d’une croissance structurelle des présences, et donc de l’emploi, même si l’effet d’image de l’événement olympique devient très important. Selon l’étude, cet effet pourrait avoir un effet remorqueur, se situant dans une fourchette de croissance additionnelle induite de 2% à 4% du taux de croissance des arrivées en 2006, et un effet mineur dans les années immédiatement précédentes et successives, Il faut également tenir compte de la possibilité d’un effet de saturation tout de suite après l’événement, qui ne devrait toutefois pas être déterminant pour les tendances structurelles à moyen terme. En outre, la croissance est strictement liée aux politiques de promotion réalisées sur plusieurs versants (rapports et accords avec les grands tour opérateurs, action des chaînes hôtelières, activités de promotion de l’image et de la connaissance du Piémont sur les différents marchés, etc.) et à l’amélioration de l’offre intégrée de services dans la Province de Turin, qui vont de la gestion de la mobilité à la capacité d’allier itinéraires et offres aux nombreuses attractivités du territoire. Actuellement, à Turin, un des points faibles du secteur est représenté par la faiblesse de la ‘demande interne’, qui se ressent de la période économique délicate et contrastée, due à l’incertitude et à la crise du secteur automobile, mais aussi à la difficulté plus générale de l’économie nationale. Dans une optique de continuité, il est important de considérer deux événements directement liés aux jeux olympiques: les jeux paralympiques 2006 et les universiades 2007. Les jeux paralympiques se dérouleront après les jeux olympiques, du 10 au 19 mars 2006, dureront une dizaine de jours et concerneront plus de 40 pays et 5 disciplines: Biathlon, Hockey sur glace, Ski de fond, Ski alpin et Curling. Pour cet événement, on ne dispose pas d’estimations concernant le nombre de spectateurs, mais il s’agira certainement de milliers de personnes. Les universiades se dérouleront à Turin en 2007. Il s’agit d’une sorte de Jeux Olympiques universitaires, avec la marque FISU, qui ont lieu tous les deux ans, se déclinent en 11 disciplines hivernales et impliquent les 130 pays affiliés. L’organe de référence pour l’Italie est le CUSI Centro Universitario Sportivo Italiano, qui représente un monde universitaire comptant 1.700.000 étudiants. Il s’agit d’un événement d’une portée mondiale, qui se situe par ordre d’importance juste après les jeux olympiques, et qui sera célébré dans le même lieu et avec les mêmes installations sportives. 23 Studio del mercato turistico nell’area metropolitana di Torino, Turismo Torino - società THR, giugno 2002 133 Les chiffres prévus pour les universiades sont: • 50 pays participants • 2200 athlètes 18-28 ans • 1200 dirigeants et techniciens • 302 journalistes 164 photographes accrédités • 88 radios accréditées sur le terrain • 82 demandes de directes sur Internet • 60 pays où l’événement est transmis • 800 organisateurs clubs 80 salariés • public total 427.000 personnes Une dizaine d’événements préparatoires sont prévus au cours des années 2005, 2006, 2007. L’événement comportera des millions de contacts avec les jeunes universitaires du monde entier et 350.000 visiteurs sont prévus dans la ‘casa universiade’, le siège de Turin. Le budget est de 20M d’euros, mais compte la participation, peu coûteuse, des fédérations sportives. Parmi les héritages probables, la création d’un campus de 200 places à Bardonecchia, où pourraient passer 4000/5000 étudiants du monde entier par an pour des événements formatifs. 4.3 – Les profils professionnels critiques dans la rencontre de l’offre et de la demande Pour tirer des conclusions sur l’impact de l’événement olympique et sur le rôle que le projet interreg peut remplir dans la recherche des professions critiques il faut examiner les éléments suivants: a) les flux ordinaires d’absorption de professions qualifiées du marché local, dans le secteur de l’hôtellerie-restauration et dans les secteurs latéraux des agences de voyage et des activités culturelles, récréatives et sportives; b) les flux prévus par les systèmes institutionnels de prévision des besoins de formation et d’emploi; c) les flux de transit dans le système de la formation professionnelle et de l’instruction; d) l’entité de l’offre disponible sur le marché local; e) le point de vue des opérateurs, en distinguant les spécificités des vallées par rapport à Turin et des petits opérateurs par rapport aux grands; f) les dimensions du pic de demande créé par l’événement; Il est également utile de distinguer les deux problèmes que nous avons identifiés: • le premier concerne le pic temporaire de la demande à court terme de l’événement. La gestion de ce pic est un problème de mobilisation et d’optimisation des ressources déjà disponibles localement et d’attraction de catégories professionnelles provenant de l’extérieur pour la courte période de gestion de l’événement; 134 • le second se réfère en revanche à la croissance stable et structurelle du secteur à moyen terme. Dans ce cas, la qualification professionnelle du bassin local de ressources et l’enrichissement des compétences sont importants pour soutenir la croissance structurelle du secteur (en espérant qu’elle ait effectivement lieu, dans la lignée des meilleures prévisions et des données encourageantes dont nous disposons). a) Le graphique 4.14 met en évidence l’absorption annuelle moyenne du marché de la province de Turin des différentes catégories professionnelles spécifiques du secteur. Certaines professions, tels que les serveurs, cuisiniers et barmen sont centrales dans l’organisation des structures ; on leur propose des contrats très courts et servent à renforcer la structure dans les périodes de pointe. Leur niveau de transit sur le marché est donc très élevé et concerne également le personnel qualifié. D’autres professions telles que concierge, réceptionniste, guide et animateur, ou encore préposé au marketing, font partie de la structure et ont donc des niveaux de rotation moins élevée sur des contrats courts. Enfin, les professions du spectacle (danseurs, chanteurs) apparaissent parmi les catégories professionnelles du secteur uniquement lorsqu’elles sont engagées directement par des entreprises du secteur, mais n’apparaissent pas si elles travaillent pour le compte d’entreprises spécialisées. Il faut encore ajouter les professions non spécifiques (graphique 4.7), comme le personnel administratif (environ 1.500 placements par an), le personnel chargé de l’entretien (150) et le personnel non qualifié et chargé du ménage (4.000), qui peut aussi être ‘délocalisé’, c’est-à-dire ne pas apparaître entièrement dans les placements du secteur. C’est un secteur où la présence des hommes et des femmes est plutôt équilibrée, même si dans certaines professions les hommes ou les femmes dominent. En ce qui concerne les poids théoriques d’emploi dans les structures (tableau 4.1), on peut donc présumer que l’événement olympique amplifie beaucoup l’emploi de profils temporaires typiques du secteur, avec différents niveaux de spécialisation, tels que les serveurs, cuisiniers et barmen. Les taux de travailleurs arrivant de l’extérieur de la province sont plutôt bas. Environ 3% du personnel est recruté parmi des personnes résidant en dehors de la province de Turin. Ce sont les vallées olympiques où ce phénomène est le plus marqué, à cause du recrutement de personnel saisonnier qui passe la saison estivale à la mer (Sardaigne et Romagne) et la saison hivernale à la montagne. A ces provenances nationales il faut ajouter 10% d’étrangers qui enrichissent l’offre disponible sur le marché du travail local. Parmi eux, peu de personnes proviennent directement de la France (93 dans les trois années, surtout des cuisiniers, serveurs et disc-jockey), principalement à cause de la contemporanéité de la pointe saisonnière touristique sur les deux versants des alpes. 135 Grafico 4.14 – Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore alberghiero ristorazione Professionisti dell'intrattenimento (ballerini, musicisti, coreografi, cantanti, disk jokey) 576 Addetti servizi interni (guardarobiere, ecc.) 244 Concierge, portieri 63 Addetti all'accoglienza e receptionist 236 Addetti alla cassa 157 Pasticcieri e gelatai 72 Barisri 3198 Camerieri 14597 Addetti cibi e cucina 10023 Cuochi 1905 Tecnici dell'accoglienza, animatori, guide 137 Tecnici nei rapporti con il mercato 66 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000 Grafico 4.16 Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore agenzie di viaggi TECNICO DI AGENZIA DI VIAGGIO 6 OPERATORE TURISTICO 9 ADD. PRENOTAZ. 11 ADD. BIGLIETTERIA 41 BANCONISTA DI AGENZIA VIAGGI 18 0 5 10 15 20 136 25 30 35 40 45 Grafico 4.17 Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore cultura, ricreazione e sport 1282 Personale non qualificato Addetti alle pulizie 54 Addetti alla cura della persona (parrucchieri) 64 119 Conducenti di auto e mezzi 62 Manovratori di impianti, funivie Sarti e modellisti 35 Allevatori e agricoltori 27 206 Operai specializzati, installatori e manutentori impianti e apparati elettromeccanici Personale addetto alla sicurezza 22 Addetti alla cura della persona (assistenza anziani, baby sitter) 22 72 Istruttori e allenatori 1145 Professioni alberghiere 282 Commessi e addetti alla cassa e allo sportello 419 Impiegati esecutivi 3740 Tecnici dello spettacolo e della comunicazione 54 Animatori e insegnanti 139 Tecnici di vendita 407 Esperti amministrativi, impiegati e contabili 133 Tecnici elettronici, di produzione e di comunicazioni 4252 Registi, musicisti, ballerini e cantanti 65 Fotografi, giornalisti e disegnatori 19 Professionisti 27 Dirigenti 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 L’absorption des agences de voyages est très modeste, de l’ordre de quelques dizaines d’engagements par an, surtout sur les catégories professionnelles ‘stratégiques’, qui devraient créer l’offre et attirer les touristes de l’étranger. Il s’agit probablement là d’un des points faibles structurels de notre système local. Dans le monde varié des activités culturelles et récréatives (graphique 4.17), la part du lion dans les placements appartient aux professions du spectacle, qui travaillent pourtant sur des contrats très brefs, et aux professions de l’hôtellerie, qui travaillent pour des sociétés de ce secteur à la gestion d’événements. Dans ce cas également, les profils stratégiques sont peu nombreux, il s’agit des techniciens du secteur, des spécialistes du marché et de la vente, des éducateurs, des animateurs et des instructeurs. b) Les prévisions formulées avec la méthodologie des organismes bilatéraux font ressortir les catégories professionnelles suivantes, sur lesquelles il faut orienter les investissements en formation. Hôtels: • cuisiniers • opérateurs de services divers • techniciens de gestion des services liés aux congrès • techniciens de gestion des services: réception • techniciens de gestion des services: salle/bar (maître d’hôtel/barman) 137 Activités touristiques: • opérateurs front-office agence de tourisme Etablissements publics: • barmen On s’aperçoit que dans les professions manuelles spécialisées, il n’y a que les cuisiniers et les barmen, tandis que les congrès et les réceptions sont liés au besoin de techniciens, qui ne se limitent donc pas à la seule gestion du ‘front office’, mais ont aussi une préparation plus étendue, à même de promouvoir le service, la relation avec le client et l’organisation des ressources. Il faut ajouter qu’il s’agit de professions à cheval entre le travail salarié et le travail autonome, en ce sens que ceux qui disposent d’un haut niveau de qualification peuvent également choisir de se mettre à leur compte. On ne mentionne pas la profession de serveur, qui est centrale dans les placements. Pour les agences de tourisme, en revanche, ce haut niveau de qualification professionnelle n’est pas souligné, n’étant indiqué que la profession d’opérateur. En réalité, la confrontation entre les flux réels et les prévisions est très difficile, car si l’on traduit le terme opérateur dans le langage de l’ISTAT on devrait parler d’agent de guichet et billetterie, limitant beaucoup le profil commercial de cette catégorie professionnelle. Il s’agit d’une profession qui est effectivement assez fréquente dans les placements des agences de voyages (graphique 4.16), même si c’est justement sur les compétences supplémentaires de cette profession et sur la présence de professionnalismes plus élevés que l’on juge probablement le profil et le caractère entreprenant du système touristique local. Grafico 4.18 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 Saldo assunzioni - cessazioni 666 1-9 10-49 15 1150 50 e oltre TOTALE 1.238 Assunzioni Dirigenti 1 225 Quadri, imp. e tecnici Operai apprendisti 1.046 155 Movimenti 1.427 Entrate 1.140 Uscite Saldo 287 138 Grafico 4.19 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Assunzioni per età fino a 24 28 da 25 a 29 anni da 30 a 35 anni 25 1 12 oltre 35 anni 34 non rilevante Assunzioni per contratto 33 T.determinato 55 T indeterminato 11 Apprendistato Assunzioni 45 con esperienza senza 55 extracomunitari 26 di cui senza esperienza 72 Grafico 4.20 0 10 20 30 40 50 60 70 65 Imprese che non assumono per difficoltà reperimento 0 33 per incertezza mercato 5 per strategia aziendale per ricorso a esterni 0 61 perché completi 139 Les prévisions formulées pour 2004 – les dernières dont on dispose – par le système excelsior, donnent d’ultérieures indications sur le secteur. Le volume d’embauches prévu est de 1238, dont un tiers en micro-entreprises et deux tiers en grandes entreprises. En réalité, les engagements supplémentaires s’élèvent à 287, car 1140 représentent le turnover. La plupart des embauches concernent des travailleurs ayant une qualification manuelle, ceux qui, comme nous l’avons vu, constituent la majorité des transits sur le marché (serveurs, cuisiniers, barmen). Parmi les engagements, 55% concernaient des contrats à durée indéterminée et 45% du personnel ayant de l’expérience. L’attention des entreprises est surtout portée sur les jeunes, même si pour un tiers des engagements les entreprises affirment que l’âge ne compte pas. Pour un quart des engagements on pense à du personnel non ressortissant de la communauté européenne. Ces informations sont intéressantes car, indépendamment de la grande sous-évaluation des entrées, qui en 2004 ont été de 36.800, dont 4.300 à durée indéterminée, elles soulignent un flux structurel prévu de turnover de plus de 1000 unités, qui représente un chiffre vraisemblable par rapport à une population de 17000 travailleurs. En réalité, le marché du travail du secteur est beaucoup plus mobile, et à la mobilité structurelle programmée s’ajoute une forte rotation non prévue du personnel et une utilisation étendue et certainement non programmable avec des années d’avance de contrats temporaires courts et très courts. Ces deux phénomènes accroissent énormément le volume des engagements réels, par rapport à ceux prévus. Par ailleurs, dans les prévisions, 50% des entreprises seulement déclaraient qu’elles auraient utilisé des contrats temporaires dans les années suivantes. On peut remarquer trois autres aspects intéressants à travers les prévisions d’excelsior. Le premier aspect concerne la compétence linguistique qui est considérée essentielle pour les entreprises dans 70% des embauches. Le second aspect concerne la difficulté à trouver du personnel. Sur le total de 1400 candidats à engager en 2004, environ 300 étaient considérés comme étant difficiles à trouver (21%). Cette difficulté est cependant décrite par les entreprises comme une difficulté qui n’arrive jamais à mettre en discussion l’engagement, car elles finissent toujours par trouver le candidat à engager. Ce qui au contraire, selon les entreprises, entrave véritablement les engagements est l’incertitude du marché et la pression fiscale et des coûts, qui pousse à maintenir les structures les plus légères possibles et à engager uniquement quand c’est strictement nécessaire. A propos du recrutement, on s’aperçoit que les canaux utilisés par les nombreuses micro-entreprises et par les chaînes de grands opérateurs diffèrent totalement. Pour les micro-entreprises, le système de relations et de connaissances est primordial, tandis que les grandes entreprises utilisent leurs propres systèmes de sélection sur les auto-candidatures, agences spécialisées, dont font partie les agences d’intérim, et la mobilité au sein de leur propre réseau. 140 En troisième lieu, parmi les engagements prévus, 707 concernent des candidats ayant une qualification professionnelle dans le tourisme et l’hôtellerie et 255 des candidats ayant un équivalent du baccalauréat. c) Si l’on regarde le flux sortant des instituts spécialisés dans la Province de Turin, 1200 par an dans le secteur du tourisme et 1000 dans le secteur de l’hôtellerie, on s’aperçoit qu’ils ne semblent pas particulièrement sous-dimensionnés par rapport au turnover du secteur, qui devrait donc bénéficier d’un flux systématique de jeunes qualifiés en entrée. Il faut dire qu’une partie des jeunes en entrée pourrait s’orienter vers le travail autonome ou vers la mobilité territoriale, pour acquérir de l’expérience dans d’autres régions italiennes ou à l’étranger. Tabella 4.21 – Iscritti all’ultimo anno in Provincia di Torino nei settori Turismo recettività Dati sui flussi d'uscita dagli Istituti di Istruzione Superiore della Provincia di Torino anno accademico Istituti professionali Commerciali - Settore Turismo Operatore Impresa Turistica (3 anni) Tecnico Servizi Turistici (5 anni) Tot. Istituti professionali - Settore Alberghiero e Ristorazione Operatore Servizi di Ricevimento (3 anni) Operatore Servizi Cucina (3 anni) Operatore Sala Bar (3 anni) Tecnico Servizi Ristorazione (5 anni) tot. Fonte: Ossevatorio Scolastico Provinciale 697 567 1264 136 330 188 347 1001 Grafico 4.22 – Allievi iscritti alla Formazione professionale in Piemonte 2004-2005 NUMERO DI ALLIEVI ISCRITTI PER COMPARTO Somma di Numero allievi iscritti Comparto ATTIVITA' RISTORAZIONE Totale ATTIVITA' RISTORAZIONE ATTIVITA' TURISTICHE Denominazione corso ADDETTO ALLA RISTORAZIONE ADDETTO CUCINA ADDETTO RISTORAZIONE COLLETTIVA ADDETTO SALA/BAR AGGIORNAMENTO CUCINA AGGIORNAMENTO INFORMATICO AZIONE DI SOSTEGNO INDIVIDUALE PER PREPARAZIONE AL LAVORO INDIRIZZO BANCO BAR E TAVOLA FREDDA FORMAZIONE AL LAVORO FORMAZIONE E REINSERIMENTO NEL LAVORO INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO FORMATIVO INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO INTRODUZIONE AI PROCESSI PRODUTTIVI OPERATORE CONDUZIONE SERVIZI RISTORATIVI OPERATORE SERVIZI RISTORATIVI OPERATORE VALORIZZAZIONE FILIERE AGROALIMENTARI PRELAVORATIVO PREPARAZIONE AL LAVORO TECNICO GESTIONE SERVIZI - CUCINA/FOOD AND BEVERAGE VINI DEL TERRITORIO - DEGUSTAZIONE ED ABBINAMENTI ADDETTO SERVIZI ALL'IMPRESA AZIONE DI SOSTEGNO INDIVIDUALE PER ADDETTO AI SERVIZI ALL'IMPRESA INDIRIZZO AGENZIA VIAGGI INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO OPERATORE AGENZIA TURISTICA OPERATORE DEI SERVIZI INFORMATIVI ARTISTICI E CULTURALI OPERATORE PROMOZIONE EVENTI OPERATORE RICEVIMENTO E ASSISTENZA AL CLIENTE PROMOTORE SERVIZI CULTURALI TECNICO DEL MARKETING TERRITORIALE E PROMOTORE ENOGASTRONOMICO TECNICO DEL TURISMO SOCIALE TECNICO DEL TURISMO SOSTENIBILE TECNICO DI ACCOGLIENZA E PROMOZIONE TURISTICA TECNICO DI ASSISTENZA TURISTICA TECNICO GESTIONE EVENTI TECNICO GESTIONE SEGRETERIA ORGANIZZATIVA TECNICO PROGETTAZIONE E GESTIONE SISTEMI QUALITA' NEL SETTORE TURISTICO TECNICO SVILUPPO E INNOVAZIONE DEL PRODOTTO TURISTICO TECNICO SVILUPPO SERVIZI TURISTICI TURISMO DELL'ACCOGLIENZA Totale ATTIVITA' TURISTICHE 141 Totale 15 100 24 54 43 17 1 28 25 24 185 32 25 266 20 47 30 36 21 993 40 1 66 73 21 34 18 15 26 23 16 48 18 18 15 19 18 31 12 512 La formation professionnelle représente un autre canal pour la qualification du personnel. L’année dernière, un millier de personnes ont fréquenté des cours programmés par le système de la formation professionnelle dans le secteur de l’hôtellerie et 500 dans celui du tourisme. Un certain nombre de cours introduit en effet des éléments de connaissance et de formation sur des compétences professionnelles indispensables à la croissance du secteur, comme l’attention au marché, la valorisation de ressources locales, le développement intégré et stratégique des services. En ce qui concerne la réelle absorption du marché, ces cours semblent davantage représenter un pari que la réponse à un besoin pressant. Il s’agit probablement d’un pari nécessaire, car le fait de renforcer les compétences d’orientation au marché et d’efficacité des entreprises grandes et petites est un des leviers les plus forts pour alimenter la tendance positive au développement qui semble caractériser le territoire turinois. d) Les professions du secteur hôtellerie - restauration sont également présentes dans les offres de travail adressées aux personnes à la recherche d’un emploi. On peut trouver des centaines de serveurs, cuisiniers et barmen dans les listes de mobilité (tableau.23) et le nombre des personnes disponibles est encore plus élevé (tableau 4.24). Cette constatation suggère plusieurs réflexions. La première est que le marché est très mobile, mais qu’il y a probablement dans l’offre beaucoup de jeunes qui expérimentent leur entrée sur le marché du travail en acquérant de l’expérience avec des contrats de courte durée dans les établissements hôteliers, la restauration et les établissements publics, mais aussi des travailleurs qui ne sont plus très jeunes et qui, même s’ils n’ont pas une technicité très marquée, travaillent depuis des années dans le secteur et en subissent la mobilité élevée et l’instabilité. De ce point de vue, les actions de recyclage professionnel, qui peuvent être un levier stratégique pour introduire dans le secteur de nouvelles compétences à même d’élever les capacités compétitives des entreprises, représentent un moyen de renforcer les personnes qui, au sein même du secteur, subissent les effets du turnover élevé et la difficulté de certaines entreprises. La présence de personnes qualifiées et disponibles sollicite également l’attention des services qui gèrent la rencontre de l’offre et de la demande. En effet, nous sommes en présence de l’habituel problème relatif à la nécessité de vérifier les compétences effectives des candidats disponibles, et de créer des canaux et des liens de service avec des entreprises qui sont très diversifiées les unes des autres. 142 Tabella 4.23 – lavoratori e lavoratrici in mobilità in provincia di Torino al 31.12.2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 6200 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 6237 MECCANICI COLLAUDATORI 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 7129 ALTRI CONDUTTORI DI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E LAVORAZ 7200 OPERAI SU MACCHINARI FISSI PER LAVORAZIONI IN SERIE E ADDETT 7271 ADD. ALL'ASSEMBLAGGIO INDUSTRIALE DI PARTI DI MACCHINE 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 2114 INFORMATICI E TELEMATICI 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 7232 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI I 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 6244 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI TELELGRAFICI E TELEFON 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 6238 VERNICIATORI ARTIGIANI ED INDUSTRIALI 6239 ALTRI MECCANICI ARTIGIANALI, MONTATORI, RIPARATORI E MANUTEN 2514 SPECIALISTI DI RAPPORTI CON IL MERCATO 6218 LASTROFERRATORI 3349 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE COMMERCIALI 7239 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTIC 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 3121 TECNICI MECCANICI 6535 BIANCHERISTI, RICAMATORI A MANO ED ASSIMILATI 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 6233 MECCANICI E MONTATORI DI MACCHINARIO FISSO PER LAVORAZIONI I 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 2113 MATEMATICI E STATISTICI 7272 ASSEMBLATORI.CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 7233 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PLAS 7259 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER CARTOTECNICA 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 4123 PERSONALE ADDETTO A COMPITI DI CONTROLLO, VERIFICA ED ASSIMI 6511 MACELLAI, PESCAIOLI ED ASSIMILATI 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 7262 OPERATORI DI TELAI MECCANICI PER LA TESSITURA E LA MAGLIERIA 3124 TECNICI ELETTRONICI E IN TELECOMUNICAZIONI 143 18470 4995 1771 1072 916 622 439 426 404 329 312 239 210 186 168 167 163 160 149 148 142 136 134 132 130 130 123 123 110 108 104 104 97 93 90 87 81 81 76 74 73 71 66 65 63 63 62 61 59 58 57 55 54 54 52 51 48 48 47 46 46 45 42 41 41 41 39 38 37 36 34 33 33 31 Tabella 4.24 – lavoratori e lavoratrici disponibili al lavoro in provincia di Torino al 31.12.2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI 5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 8311 BIDELLI ED ASSIMILATI 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 3335 TECNICI DEL MARKETING 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI) 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS 6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI 5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO 5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 5532 PERSONALE DI COMPAGNIA E PERSONALE QUALIFICATO DI SERVIZIO A 6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER 8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C 5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI 6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI 3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO 8511 BRACCIANTI AGRICOLI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 8229 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI TURISTICI 2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI 144 22267 9754 1127 1048 903 886 398 265 226 217 211 200 194 192 178 177 174 166 156 137 133 129 125 124 121 120 102 101 93 93 87 86 84 80 80 74 74 71 68 65 63 60 59 57 56 55 54 54 52 51 50 48 48 47 46 42 41 41 40 40 40 38 38 38 38 37 37 35 35 34 34 33 33 31 Tabella disponibili flusso 2004 Totale 8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL. 5121 COMMESSI E ASSIMILATI 4114 PERSONALE DI SEGRETERIA 3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO 4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO 8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI 5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI 8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI 5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI 4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI 7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI 3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE 7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE 8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE 3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI 3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI 8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI 6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI 5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ 8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI 8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI 4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT 8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E 4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI 5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA 3312 CONTABILI ED ASSIMILATI 5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI 5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA 5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI 8311 BIDELLI ED ASSIMILATI 4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI 5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI 6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL 8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO 7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION 6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI 7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI 3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI 3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI) 3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN 6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA 5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE 6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI 7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE 6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI 3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI 5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI 6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI 7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL 3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE 4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV 7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL 3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE 8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI 3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO 4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C 3335 TECNICI DEL MARKETING 6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA 3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI 3419 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE 4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI 5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO 6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI 7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE 5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI 7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA 8511 BRACCIANTI AGRICOLI 6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI 6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER 17868 7646 1031 620 598 544 358 229 209 201 190 169 167 152 151 143 139 134 132 130 130 120 115 110 97 96 94 81 79 79 79 77 76 76 72 69 66 62 61 61 60 53 49 49 49 48 46 46 44 43 42 42 42 41 40 39 39 38 38 37 36 36 36 35 35 34 31 31 30 30 Il faut penser au rapport avec les micro-entreprises ainsi qu’au rapport avec les grandes chaînes hôtelières et avec les opérateurs et les groupes les plus structurés. e) Dans la représentation que les opérateurs du secteur ont du problème de recherche de personnel, plusieurs éléments reviennent souvent: 145 • Les professions de qualification moyenne comme les cuisiniers, serveurs, maîtres d’hôtel, servent plus et sont plus difficiles à trouver. Ceux que l’on trouve sur le marché ont peu d’expérience et une formation de bas niveau. • Les cadres dirigeants ont un profil moyen à bas, et le secteur manque de vision stratégique • Sur les professions commerciales il y a également du mouvement et des besoins • Il est très difficile d’engager des immigrés, à cause des difficultés que l’on connaît. En même temps, les Italiens ne veulent pas faire certains travaux. • Il y a un constant écart entre les aspirations élevées des jeunes qui entrent sur le marché du travail et leur degré effectif de qualification et d’expérience. • Il existe dans le secteur des problèmes concernant les canaux de recherche, car le travail intérimaire est considéré très coûteux pour le secteur; En ce qui concerne les profils professionnels, il y a deux ordres de nécessité: Pour les plus grandes structures l’attention est portée sur les professions à manualité simple, où le travail s’apprend rapidement, comme réceptionniste, porteur, gardien, garçon d’étage. Pour ces professions, l’aptitude au métier, la capacité de relation avec la clientèle et la connaissance des langues étrangères sont fondamentales. Les professions managériales et opérationnelles plus qualifiées sont recherchées également sur des marchés éloignés et à travers les réseaux d’entreprises. Parfois, elles constituent leur propre équipe de confiance, en cuisine ou en salle. Pour les petites structures, qui représentent la grande majorité (95% ont 2-3 employés), la perspective d’observation est différente, car ce sont les professions centrales, comme les cuisiniers, préparateurs de sandwiches, chefs, chargés de réception, serveurs et barmen qui sont au centre de l’attention. Ces entreprises considèrent que la préparation de base fournie par l’école hôtelière, et éventuellement obtenue à travers la formation professionnelle, est très importante et utile, même si elle ne suffit pas toujours à remplacer une bonne expérience sur le terrain. En ce qui concerne les compétences, outre les capacités techniques, toujours fondamentales, on confirme l’importance des langues étrangères et on souligne l’importance d’avoir une bonne présentation associée à l’aptitude. Parmi les professions transversales, on souligne l’importance du comptable, de l’EDP manager et du personnel chargé de l’entretien. Un segment de demande spécifique est lié à la gestion des installations sportives et des pistes de compétition. A ce propos, le point de vue des sociétés de gestion Colomion et Sestriere est important. Ces sociétés ont déjà envisagé avec une grande attention les problématiques posées par l’événement olympique. On notera tout d’abord le fait que les effectifs de ces deux sociétés auraient de toute façon été au complet pendant la période olympique, les jeux olympiques ne constituant donc pour elles qu’une accentuation. En particulier, il existe un problème de gestion d’éventuels remplacements de personnel en 146 cas d’indisponibilité ou de maladie, et un problème de renforcement des effectifs pour la gestion d’horaires prolongés pour un mois. Tout le personnel qui occupe des postes clé dans la gestion et la maintenance des installations sportives, dans le fonctionnement des systèmes d’enneigement artificiel et dans la présence sur les pistes est en partie structuré et toujours utilisé, et en partie en cours de formation pour les fonctions spécifiques requises (par exemple, pour les pistes et les compétitions les équipes sont déjà au complet, moniteurs de ski + volontaires sont formés depuis longtemps). Le personnel spécialisé employé est vaste: • Préposés aux remonte-pentes • Electriciens et préposés à la maintenance • Préposés à l’enneigement artificiel • Traceurs de pistes • Secours et prévention • Zone administrative, billetterie • Zone sportive, préparation compétitions et chronométrage Pourtant, le besoin de renforcement concerne uniquement les éventuelles urgences ou la recherche de certaines catégories professionnelles de support et de réserve comme les traceurs de pistes et les secouristes. On présume que dans ce cas il s’agit de professions difficiles à trouver, car si elles sont qualifiées, elles ne sont généralement pas intéressées par des contrats trop brefs, comme le seraient ceux liés aux seules journées des compétitions (un mois). Une zone de renforcement des effectifs, qui pourrait toucher plusieurs dizaines de personnes (Sestriere), concerne l’assistance aux remonte-pentes. Il s’agit de personnel non qualifié de support, dont les tâches s’apprennent en deux jours, avec un cours bref réalisé par la société elle-même. Dans le cas de Colomion, tout le personnel ayant des fonctions clé est fixe et dans le cas de Sestriere, les saisonniers ont tous fait leurs preuves car ils sont connus et utilisés dans toutes les saisons. On présume donc qu’il y aura peu d’intégrations et d’arrivées de l’extérieur. Le problème principal ne concerne donc pas la recherche de personnel, mais son logement. En effet, le manque de structures d’hébergement et la forte spéculation sur les prix a rendu impossible la recherche de logements normaux en haute vallée pour le personnel. f) pour tenter de quantifier les dimensions du pic de demande créé par l’événement olympique, on peut distinguer trois types de structures • les structures nouvelles qui exprimeront une demande nette et additionnelle de personnel • les structures qui auraient été de toute façon dans le pic saisonnier, qui travailleront à plein rythme, mais qui auraient quand même exprimé une demande saisonnière 147 • les structures mobilisées comme support à l’événement, qui n’auraient pas été dans un pic saisonnier, et qui exprimeront une demande temporaire de main d’œuvre. En ce qui concerne les structures nouvelles, l’estimation d’absorption que nous avons formulée en ouverture s’élève à 3-4 mille travailleurs, dont une partie est temporaire. En ce qui concerne les structures qui connaissent un pic saisonnier en hiver, nous prévoyons un modeste renforcement. Pour ce qui est des structures qui ne sont pas touchées par le pic saisonnier, mais mobilisées par l’événement, on peut envisager une demande supplémentaire nette de personnel temporaire. Le flux mensuel de personnel temporaire lié au secteur dans la province est de 2-3 mille placements. Ce flux pourrait même doubler ou tripler pendant la période olympique, en raison de la saturation des structures en ville et dans d’autres zones de la province de Turin. Etant donné la grande mobilisation de structures sur tout le territoire de la province et le rapport entre les chambres disponibles à la montagne (5000) et les chambres situées en dehors des zones du tourisme d’hiver (15.500) uniquement pour les arrivées officiellement prévues, on compte au minimum trois structures sur quatre qui n’auraient pas été en période de pointe. Si l’on tient compte d’un mouvement d’arrivées non programmées et de l’action promotionnelle ainsi que des mesures de précaution des structures qui ne voudront pas risquer d’être prises au dépourvu en cas d’arrivées supérieures aux attentes, on peut s’attendre à juste titre à une montée en flèche de la demande temporaire de main d’œuvre – concentrée sur les jours de l’événement et donc des présences – qui pourrait atteindre 8-9 mille travailleurs. Ce grand mouvement de personnel dans le secteur pourrait également entraîner le renforcement ou la consolidation de certaines structures directement concernées comme l’hôtellerie et la restauration, mais aussi de celles liées à la gestion des services touristiques. Cela n’est pourtant pas dû à l’événement en soi, mais à la perspective de développement des opportunités offertes par le secteur. 4.4 – La demande liée à l’action du Toroc: l’organisation de l’événement Le Toroc représente la source permettant de connaître l’effet direct de la réalisation des jeux sur l’emploi, pour ce qui est de la gestion de la logistique, de la technologie et de l’image-communication de l’événement. A la fin de 2003, 400 personnes travaillaient pour le Toroc, au cours du troisième quadrimestre 2004 les effectifs sont passés à 705 et en mai 2005 à 925 personnes. On prévoyait de dépasser les 1000 personnes en 2005 et à la fin de la période, au début de 2006, à presque 1800 personnes. Les personnes engagées jusqu’au troisième quadrimestre 2004 (700) étaient: • 60% d’hommes • 22 % de moins de 29 ans et 54% entre 29 et 39 ans 148 • 72% munis d’une maîtrise, les autres du niveau bac • 22% de dirigeants et cadres Il s’agit d’emplois de haut niveau dans les différentes directions où le Toroc oeuvre, soit des fonctions liées aux technologies, relations internationales, marketing et image, organisation et logistique. 70% des personnes employées proviennent du Piémont et l’on peut donc présumer un fort impact local, aussi bien pour le travail qui se crée pour la main d’œuvre locale, que pour l’effet de fertilisation locale liée au réemploi de ces compétences. Par la suite, les recrutements ont été bloqués pendant plusieurs mois, à cause de la crise des dirigeants de l’organisme. Au moment où il a été interpellé (mai 2005), le TOROC n’a fourni aucune prévision de recrutement de personnel, ni direct, pour compléter ses propres effectifs, ni indirect, lié aux contrats qu’il a lui-même stipulés pour l’organisation de l’événement sur le territoire, de la gestion de la mobilité, à la préparation et à la mise en place des infrastructures médiatiques, jusqu’à la gestion des 28 sites - de compétition ou pas - à travers lesquels la structure organisationnelle s’articule. L’information qui a été fournie concerne le fait que les 320 responsables qui auront un rôle directorial de premier plan ont déjà été engagés, que la machine organisationnelle a été rôdée avec la réalisation de ‘test events’ et que les profils critiques particulièrement recherchés pour la gestion de la logistique, comme les chauffeurs, sont déjà disponibles. L’impossibilité de divulguer la planification détaillée des recrutements directs et créés au travers des attributions et des appels d’offres est due au fait que le nouveau budget sera approuvé à la fin de juin, que la planification est en cours mais qu’elle n’est pas terminée, et que l’effort de la direction consiste à compléter l’organigramme avec le détachement de fonctionnaires de la Commune, Province et Région et la participation de bénévoles. Cet effort devrait entraîner une réduction du volume global de personnel employé, inférieur aux 1800 travailleurs prévus dans la planification initiale. La mobilisation de bénévoles, appartenant à des groupes sociaux ou professionnels importants, comme les retraités de Fiat ou les agents de police à la retraite, pourrait aider à renforcer un certain nombre de problèmes posés par l’organisation de l’événement. Par ailleurs, il faut tenir compte du fait que le TOROC a passé un accord avec la société Adecco, à laquelle il a délégué24 toute la problématique liée à la recherche des catégories professionnelles nécessaires à la gestion de l’événement, à l’exception des recrutements directs, que le Toroc gère en interne. C’est donc Adecco, pour le compte du TOROC, qui a rendu public en premier les besoins professionnels créés par la machine organisationnelle mise au point par le Toroc, lançant en juin 200525 une action promotionnelle publique de recherche de 10.000 personnes à employer de manière temporaire. Il s’agit des professions suivantes: 24 Adecco è anche incaricata della gestione del programma Next, attraverso cui verranno offerte opportunità di ricollocazione a tutte le figure assunte in Toroc fino a marzo 2005. 149 Secteur tourisme hôtellerie • Accompagnateur touristique • Hôtesse steward • Agent de réservation • Interprète • Réceptionniste • Aide cuisinier • Garçon d’étage • Préposé au catering et au fast-food • Nourrice • Démarcheur Secteur commercial vente • Spécialiste des techniques marchandes • Préposé aux ventes Secteur projet production maintenance • Préposé à la maintenance Secteur transports-magasin-achats • Magasinier • Préposé au chargement-déchargement, conducteur de chariot-élévateur • Chauffeur Conditions requises • Etre domicilié en Piémont, • Accepter de travailler pour les sponsors des jeux • connaître l’anglais • Avoir le permis B ou D Cet éventail de demandes confirme ce qui a été dit sur les nécessités liées au secteur tourisme-accueil, et doit être pris en compte dans l’organisation de l’agence prévue par le projet, dédiée au secteur tourismeaccueil. 25 Apprendiamo di questa iniziativa, a ricerca conclusa, dal volantino promozionale di Adecco. 150 4.5 – Synthèse et lignes d’action En ce qui concerne le secteur tourisme-accueil, la recherche fournit plusieurs indications pour le projet et pour l’action prévue avec l’agence d’intermédiation de l’offre et de la demande dédiée au secteur. Tout d’abord, il existe un espace de marché potentiel sur le secteur qui connaîtra un pic en concomitance avec l’événement olympique. Il s’agit d’un espace dans lequel on trouve également d’autres acteurs ; Adecco représente le plus significatif d’entre eux, de par sa position consolidée sur le marché et son rôle de sponsor et de bras opérationnel du Toroc. L’espace de marché doit être bien distinct, au moins dans deux segments importants qui requièrent des services différents, et dans deux types de demande, qui méritent des stratégies d’action différentes. Il existe le segment des opérateurs importants et structurés, qui ont leurs propres canaux et stratégies de recrutement fondées sur leur propre notoriété et attractivité, qui attirent suffisamment d’autocandidatures. Ces opérateurs sont toutefois plus démunis en ce qui concerne les profils moins qualifiés, ‘à manualité simple’. Pour présélectionner ces derniers, on pourrait envisager de créer des modèles de service, pensés avec les entreprises. Il existe également le segment des micro-entreprises, qui recherchent des profils spécialisés et qui, normalement, ne s’adressent à aucun médiateur. Dans ce cas, il faudrait mettre au point des formes de présélection et de vérification des expériences et des compétences, accompagnées de rapidité d’action et de formes de visibilité et de promotion orientées vers des catégories ciblées d’opérateurs à conquérir et à fidéliser, tout en tenant compte du turn-over élevé du secteur. Pour chacun de ces segments, il existe une demande centrée sur l’événement, temporaire et très difficile à gérer, qui nécessite une planification ad hoc et qui vise à affronter la pointe exceptionnelle de besoins, lorsque pendant plusieurs semaines, les catégories professionnelles nécessaires pourraient être introuvables. Dans une perspective à moyen terme, le soutien à la requalification et au renforcement du secteur, à travers l’attention portée aux nouvelles compétences requises pour gérer de manière innovante un large éventail d’entreprises et de catégories professionnelles, nous semble plus intéressant. Dans ce cas, le défi concerne la croissance effective du secteur - déterminée par la croissance des arrivées et de la demande interne - et la promotion de cercles vertueux, qui pourraient se concrétiser si un grand nombre d’opérateurs commençaient à investir sur des compétences liées à l’amélioration et à la gestion stratégique des services. Dans ce cas, le modèle de service sur lequel l’agence publique devrait se positionner repose sur le service à l’innovation du secteur, en créant et en recherchant des relations avec les entreprises les plus dynamiques, avec les profils professionnels nouveaux, avec les secteurs en expansion, avec les entreprises leader. Bref, promouvoir des expériences d’apprentissage qualifié, des liens formation-travail sur des compétences nouvelles, une mobilité internationale de personnes qualifiées, le replacement de compétences de valeur, l’étude des zones d’intégration à cultiver dans les différents contextes locaux, le 151 développement du rapport entre les écoles et les entreprises, la création d’initiatives de stimulation et d’investissement avec le patronat et les associations syndicales, le tout pour construire des domaines d’entreprises innovantes avec qui développer des actions qualifiées et stables de service et de support. De ce point de vue, le contexte international et la référence au macro-espace créé par le projet peut fournir d’ultérieure stimulations. Cela peut favoriser le développement des outils d’évaluation des compétences, la confrontation et la croissance en ce qui concerne les modèles de service aux entreprises et la promotion de l’innovation. Un aspect spécifique de travail sur le secteur et de développement de l’innovation pourrait concerner les projets pour le renforcement de la continuité olympique. A ce propos, il existe de nombreuses potentialités, de la participation de Sviluppo Italia à la gestion des installations olympiques, au développement de l’image de Turin comme Ville des Alpes. En ce qui concerne les projets structuraux et les interlocuteurs de grande dimension, le rôle de l’agence devrait se focaliser sur la coopération et l’établissement d’une collaboration structurée sur la recherche de personnel. 152 Projet TRANSALP Frontière Travail Sans ALCOTRA France Italie Synthèse globale du projet de liaison ferroviaire Lyon Turin A AN NPPE ER Rhhôônnee--A Allppeess C C A R T E A E CA AR RT TE ESSSA A SSSuuuddd E Esssttt JJJuuuiiinnn 222000000555 153 154 11èèèrrreee ppaarrttiiee ––C Coonnssttaattss aassppeeccttss qquuaannttiittaattiiffss II.. O Obbjjeeccttiiff eett pphhaasseess ddee ll’’ééttuuddee L’objectif de cette étude est l’évaluation des impacts en termes d’occupation générée par les investissements prévus sur le corridor Lyon – Turin. La première phase Porte sur la collecte des données concernant les chantiers (coût, durée et calendrier, localisation, etc) et les caractéristiques du secteur de la construction en France et en Italie (salaires moyens du secteur, degré de spécialisation régionale). La deuxième phase Explicite l’estimation des impacts en termes d’emploi directement générés par les différents chantiers qui sont prévus sur le corridor ferroviaire. Le nombre de personnes travaillant sur les chantiers de la section internationale a été estimé par l’étude TSE sur la base d’une analyse technique des chantiers et des besoins respectifs de main-d’œuvre. La troisième phase Consiste à évaluer l’estimation de la capacité des territoires directement concernés par le corridor de satisfaire directement le besoin de main-d’œuvre, en différenciant la part de la main-d’œuvre non qualifiée (qu’on suppose de pouvoir de toute façon embaucher localement), de la main d’oeuvre composée de chômeurs pouvant être formés localement aux fonctions qualifiées, et de la main d’œuvre qualifiée. Sur la base de cela, la nécessité d’embaucher de la main-d’œuvre hors de ces territoires a été déterminée. La quatrième phase Aborde l’évaluation de la typologie des travailleurs à transférer dans la zone des chantiers avec ou sans leur famille. 155 IIII.. LLee ccoonncceepptt dd’’uunniittééss ddee ttrraavvaaiill aaccttiivveess Définition Il s’agit de l’estimation des impacts en termes d’emplois directement générés par les différents sites des chantiers Lyon Turin. Il s’agit d’évaluer les emplois générés, les besoins de main d’oeuvre générés pour chaque chantier pour chaque année à partir de l’étude TSE sur la base d’une analyse technique des chantiers et des besoins respectifs de main d’œuvre. Remarques La difficulté de déterminer si les emplois pour la construction d’infrastructures doivent être considérés comme des emplois nouvellement créés, ou réaffectées, à long ou à court termes. Le risque de saturation de la main d’eouvre locale : Lorsqu’une impulsion exogène crée une sensible augmentation de la demande de travail dans le secteur, on peut avoir un effet de saturation des ressources locales disponibles dans cette région. Cela peut se produire très rapidement si la région est caractèrisée par une dispersion de la population dans l’espace ou par l’absence de force travail ayant une spécialisation déterminée. Le besoin de définir une politique de l’emploi : Quand le nombre et la dimension des entreprises de construction locales ne sont pas suffisantes pour répondre aux demandes des autorités locales, des ressources externes à la région deviennent nécessaires. Quelle politique d’emploi des autorités locales sera diligentée ? L’estimation possible de la capacité des territoires à satisfaire le besoin de main d’œuvre en différenciant main d’œuvre qualifiée, non qualifiée, possibilités de former les chômeurs localement aux fonctions qualifiées, la nécessité d’embaucher de la main d’œuvre hors territoire Est ce que les secteurs du BTP sont susceptibles de répondre au nombre et type d’emplois ? Est ce que les ressources locales disponibles seront saturées ? Le recrutement local sera-t-il favorisé au maximum ? Comment se réalisera la désignation des travailleurs d’autres zones ? Quelles sont les capacités des entreprises locales de pouvoir répondre aux caractéristiques d’emploi ? Quelles sont les entreprises retenues pour les différents travaux ? 156 22..11.. LLeess oouuvvrraaggeess Cette étude concerne l’impact sur l’emploi de tous les ouvrages envisagés sur le corridor ferroviaire Lyon – Turin ; outre à la section internationale St-Jean-de-Maurienne – Bruzolo, les ouvrages suivants ont été donc pris en compte : Plates-formes de l’autoroute ferroviaire d’Ambérieu et de Lyon Est LGV Lyon – Sillon Alpin Accès au tunnel de Chartreuse, ligne fret Lyon – St.-André-le-Gaz Tunnel de Chartreuse Tunnel de Belledonne Nouvelle ligne Caprie – Bruzolo “Gronda di Torino” Settimo – Caprie Plate-forme de l’autoroute ferroviaire (Chivasso ou autre site) Données statistiques réunion du 14 septembre 2004 – Conseil Général Savoie Trois grands types de travaux sont concernés : Travaux de génie civil souterrain Travaux de génie civil aérien Equipements ferroviaires ou non 157 22..22.. LLeess eem mppllooiiss ccoonncceerrnnééss 2.2.1. Typologie des emplois Pour le personnel opérationnel, n°rome • Manœuvres 42 111 • Poseurs de voies et canalisations 42 112 • Bétonneurs coffreurs ferrailleurs 42 113 • Charpentiers métalliques 42 121 • Mineurs 42 131 • Chauffeurs PL 43 114 • Conducteurs d’engins TP 43 211 • Electro mécaniciens 44 212 • Elecro mécaniciens HQ 44 212 • Electriciens électroniciens 44 213 2.2.2. Statistiques des besoins par emplois, qualifications Travaux de génie civil souterrain sur la section LTF manœuvres 33% conducteurs d'engins de TP 14% mineurs 10% électromécaniciens HQ 2% bétonneurs-coffreursferrailleurs 8% cadres et ingénieurs 5% agents administratifs 10% électromécaniciens 13% chauffeurs de poids lourds 3% poseurs de voies canalisations 2% 3 135 2 889 2 676 2 618 Bruzolo 12% Sain-Jean-deMaurienne 10% Saint-Martin-laPorte 15% 1 209 856 2006 2007 2008 2009 2010 2011 La Praz 17% Val Cenischia 26% Modane 20% 2012 158 Travaux de génie civil aérien sur la section LTF conducteurs d'engins de TP 8% manœuvres 38% cadres et ingénieurs 8% bétonneurscoffreursferrailleurs 20% agents administratifs 14% électromécani ciens 2% chauffeurs de poids lourds charpentiers 2% métalliques 4% poseurs de voies canalisations 4% 496 431 431 238 - 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Bruzolo 33% Sain-Jean-deMaurienne 40% Val Cenischia 27% 159 Travaux de voies et d’équipements sur la section LTF 1 883 673 600 -0 2006 -0 2007 -0 2008 -0 2009 2010 2011 2012 Saint-Jean-deMaurienne 65% Bruzolo 35% 160 Résultat global pour la section LTF en hypothèse non phasée 4 500 Cadres et ingénieurs Agents administratifs 4 000 Electromécaniciens 3 500 Electriciens - électroniciens 3 000 Poseurs de voies / canalisations Charpentiers métalliques 2 500 Chauffeurs poids lourds 2 000 Bétonneurs-coffreursferrailleurs 1 500 Electromécaniciens HQ Mineurs 1 000 Conducteurs d'engins de TP 500 Manœuvres 2006 2007 2008 2009 2010 161 2011 2012 Résultat global pour la section LTF en hypothèse phasée 4 500 4 000 3 500 3 000 2 500 2 000 1 500 1 000 500 Conducteurs d'engins de TP Mineurs Electromécaniciens HQ Bétonneurs-coffreurs-ferrailleurs Chauffeurs poids lourds Charpentiers métalliques Poseurs de voies / canalisations Electriciens - électroniciens Electromécaniciens A gents administratifs Cadres et ingénieurs 162 30 29 Manœuvres 20 28 20 27 20 26 20 25 20 24 20 23 20 22 20 21 20 20 20 19 20 18 20 17 20 16 20 15 20 14 20 13 20 12 20 11 20 10 20 09 20 08 20 07 20 20 20 06 - 22..33.. LLeess uunniittééss ddee ttrraavvaaiill aaccttiivveess 2.3.1. Constats Définitions des travaux réalisés pour la section internationale et les ouvrages liés Pendant les années de construction (période 2003-2030). C 13 travaux non phasés C 5 travaux phasés Dans le cas de la configuration C13, les pointes maximales sont supérieures à 6.000 UTA pour la France, et à 2.800 UTA pour l’Italie, avec un total dépassant 9.000 UTA en 2010 (pour cette année, la section internationale nécessite environ 3.400 UTA, donc l’importance des besoins de main-d’œuvre des autres ouvrages est évidente). Dans le cas de la configuration C5, l’activation d’emploi est davantage étalée dans le temps, avec des pointes maximales supérieures à 5.000 UTA pour la France et autour de 2.400 UTA pour l’Italie, ce qui donne un total dépassant le 7.000 UTA en 2009 et 2010. 163 Impact en terme d’emplois directs Maurienne Combe de Savoie Grésivaudan Avant-Pays Savoyard La Motte-Servolex Année 1 Année 2 Année 3 Année 4 Année 5 Année 6 Année 7 Année 8 Année 9 Année 10 Année 11 Année 12 Année 13 Année 14 Année 15 Année 16 700 1 800 2 200 2 200 2 500 2 500 1 200 600 400 100 100 200 200 200 600 1 300 1 000 600 400 100 200 500 600 800 1 100 1 400 600 200 100 300 300 300 200 100 TOTAL : 14 200 4 700 5 400 1 300 164 Nord Isère Lyon TOTAL France dont Savoie Italie 200 1 600 2 000 1 900 1 200 200 100 100 100 0 0 100 100 600 1 000 200 1 200 4 200 5 300 5 400 5 700 5 600 3 000 1 500 900 200 0 100 100 600 1 000 200 1 000 2 600 3 300 3 500 4 500 5 400 2 900 1 400 800 200 0 0 0 0 0 0 700 2 300 2 800 2 800 2 800 1 500 300 100 100 100 9 400 35 000 25 600 13 500 Répartition des foyers liés aux emplois directs Main d'œuvre en Savoie Main d'œuvre provenant de Savoie Main d'oeuvre d'autres zones venant seul transférant leur famille Année 1 Année 2 Année 3 Année 4 Année 5 Année 6 Année 7 Année 8 Année 9 Année 10 1 000 2 600 3 300 3 500 4 500 5 400 2 900 1 400 800 200 300 700 1 100 1 100 1 500 1 900 1 100 600 500 100 700 1 900 2 200 2 400 3 000 3 500 1 800 800 300 100 550 1 450 1 700 1 850 2 300 2 700 1 400 600 200 50 150 450 500 550 700 800 400 200 100 50 TOTAL : 25 600 8 900 16 700 12 800 3 900 100% 35% 65% 50% 15% 165 Estimation des emplois indirects Emplois DIRECTS TOTAL France dont Savoie Année 1 Année 2 Année 3 Année 4 Année 5 Année 6 Année 7 Année 8 Année 9 Année 10 Année 11 Année 12 Année 13 Année 14 Année 15 Année 16 1 200 4 200 5 300 5 400 5 700 5 600 3 000 1 500 900 200 0 100 100 600 1 000 200 1 000 2 600 3 300 3 500 4 500 5 400 2 900 1 400 800 200 TOTAL : 35 000 25 600 Emplois INDIRECTS % Savoie TOTAL France 80% 60% 60% 60% 75% 95% 95% 90% 85% 100% 166 Total Emplois Directs + Indirects 2 700 9 600 12 100 12 400 13 100 12 800 6 900 3 400 2 100 400 0 200 200 1 400 2 300 400 3 900 13 800 17 400 17 800 18 800 18 400 9 900 4 900 3 000 600 0 300 300 2 000 3 300 600 80 000 115 000 2.3.2. Estimation des besoins de main d’oeuvre a. Evaluation de la main d’œuvre non qualifiée La part de la main-d’œuvre non qualifiée, constituée par le personnel employé dans des tâches non spécifiques (secrétaires, chauffeurs, etc) ou par le personnel utilisé dans la construction mais dans des tâches qui ne requièrent pas une qualification particulière, est supposée être égale à 20% des UTA totales, pour tous les chantiers considérés. On fait l’hypothèse que cette part puisse être de toute façon recrutée sur le marché du travail local (avec référence au territoire de la province pour le chantier côté Italie, et du département, coté France). b. Estimation des chômeurs à former pour des fonctions de type qualifié Il s’agit de recruter de la main-d’œuvre locale et de la former aux fonctions qualifiées relativement au secteur de la construction de grandes infrastructures. Vues les exigences des organismes publics locaux par rapport au recours prioritaire de main-d’œuvre locale, une gestion des ressources humaines est possible afin d’optimiser l’effet positif sur le chômage de la zone intéressée. Cela passe à travers des programmes de formation de grande portée, réalisés en collaboration avec les entreprises de construction et avec le concours, même financier, des institutions locales. Les étapes de la procédure sont donc les suivantes : 1. Détermination du bassin des chômeurs potentiellement à former pour chacune des zones intéressées 2. Evaluation du nombre de chômeurs qui participeront effectivement aux cours de formation 3. Evaluation du nombre de chômeurs qui trouveront effectivement un travail dans les chantiers de la Lyon – Turin après avoir participé aux cours de formation (taux de réussite). 4. Répartition des chômeurs formés sur les différents chantiers. Pour chaque chantier, on fait l’hypothèse qu’une part minimale de la main-d’œuvre qualifiée ne peut pas être repérée en formant des chômeurs. Il s’agit, par exemple, du personnel d’encadrement ou responsable des fonctions qui nécessitent une qualification ou expérience particulière. Sur la base des données fournies par TSE, cette part est estimée au minimum à : 18% de la main-d’œuvre totale pour les ouvrages en tunnel 23% de la main-d’œuvre totale pour les ouvrages à ciel ouvert (où le pourcentage du personnel d’encadrement est plus important) Remarques 167 Part des chômeurs ayant les qualités demandées qui participeront aux cours de formation: 10% pour la France et 4% pour le côté italien parce qu’il faut considérer la forte spécialisation des ouvriers piémontais dans les secteurs mécaniques ou, de toute façon, différentes de celui de la construction. Taux de réussite des cours : 70%. c. Main d’œuvre qualifiée Main-d’œuvre qualifiée formée localement Main-d’œuvre qualifiée à repérer parmi les travailleurs du secteur de la construction (part égale au minimum à 18 - 23% du total) Pour la configuration 13 des besoins importants de main-d’œuvre qualifiée existent dans la période de 2006 à 2013 -2014 (avec une pointe maximale de 4.000 UTA en 2011) pour la France, et de 1700 UTA en Italie en 2009 - 2010, non satisfaits par la formation de chômeurs recrutés localement. Pour la configuration 5, demeurent des besoins importants de main-d’œuvre qualifiée qui n’est pas satisfaite par la formation de chômeurs recrutés dans le domaine local, dans la période de 2006 à 2014 (avec une pointe de 2.700 UTA en 2011), que, même si en manière moins forte, dès 2023 à 2027 (avec une pointe de 950 UTA environ en 2026). Pour l’Italie, il y a des besoins importants de main-d’œuvre qualifiée dans la période dès 2006 à 2013 (avec une pointe de 1.370 UTA en 2010) et encore mais en manière moins forte, dès 2021 à 2028 (avec une pointe de 109 UTA environ en 2024). L’analyse des flux de travailleurs provenant d’autres zones est donc opportun. 2.3.3. Estimation des zones de provenance de la main d’oeuvre Cette phase est plus complexe ; elle porte sur la détermination de la distribution probable de la provenance géographique des travailleurs des chantiers, notamment afin d’estimer le nombre qui devra se déplacer d’autres régions et qui donc représentera de la population nouvelle (même si temporaire) pour la zone des chantiers. Le type de main-d’œuvre, n’ayant pas une qualification spécifique, est supposé pouvoir être repéré localement. Concernant la main-d’œuvre qualifiée, on a d’abord déterminé le potentiel local en termes de chômeurs pouvant être formés à des fonctions de type qualifiées. Il faut mettre en évidence aussi que dans les premières années des chantiers (de 2004 à 2007), on n’a pas considéré les chômeurs formés. Ensuite, en supposant une action des institutions locales visant à favoriser l’emploi de main d’œuvre de la zone, une partie des besoins de main d’œuvre spécialisée pourra être satisfaite par des chômeurs à former localement. 168 Distribution territoriale de la provenance de la main-d’œuvre qualifiée restante La part de la main-d’œuvre qualifiée qui n’est pas embauchée au moyen de la formation de chômeurs sera repérée parmi les salariés déjà actifs dans le secteur de la construction, aussi bien localement qu’en provenance d’autres zones. Concernant la propension à transférer la famille, un aspect essentiel doit être souligné, il s’agit des conditions de logement prévues en Italie et en France. Pour l’Italie, en effet, le logement des ouvriers est prévu dans des locaux construits sur le chantier, alors qu’en France une indemnité pour payer un loyer est donnée aux ouvriers des chantiers. Dans le cas italien, évidemment, les ouvriers seront donc moins orientés à transférer leurs familles dans la zone du chantier, car cela impliquerait la recherche d’un logement à l’extérieur de des locaux construits sur le chantier. 169 22èèèmmmeee ppaarrttiiee –– AAnnaallyyssee aassppeeccttss qquuaalliittaattiiffss II.. IIddeennttiiffiiccaattiioonn ddeess iinntteerrllooccuutteeuurrss rreennccoonnttrrééss oouu ccoonnttaaccttééss Mme GORSE ANPE Régionale le 12 janvier 2005 M. RAMBAUD, Chargé de mission auprès du préfet de la Savoie, grands projets M. BARNEOUD Chargé de mission Lyon Turin, Conseil Général Savoie, Direction de l’environnement et de l’aménagement M. BORNAREL, Secrétaire Général, FBTP Savoie M. GRANNEC, Chargé de mission Lyon Turin, FBTP Savoie le 14 janvier 2005 Support des entretiens : le guide d’entretien IIII.. PPrreesseennttaattiioonn ddeess éévvèènneem meennttss • La liaison ferroviaire Lyon Turin • Les jeux olympiques de Turin 2006 • Le biathlon Maurienne 2007 Les championnats du Monde de ski alpin Val d’Isère 2009 (*) Les épreuves mondiales interuniversitaires 2010 - 2011 (*) Ces évènements ne sont pas tous de la même ampleur et ont pour certains des spécificités locales et un impact géographique circonscrit (*) en terme de conséquences : sur les emplois, sur les entreprises, sur le développement économique, sur les compétences techniques sollicitées, sur la nature des constructions à envisager, sur les besoins d’hébergement. L’évènement majeur : la liaison ferroviaire Lyon Turin La liaison ferroviaire Lyon Turin est classée comme une démarche de grands chantiers depuis le 18 décembre 2003. Une cellule de coordination s’est créée avec deux coordonnateurs M. RAMBAUD, chargé de mission à la Préfecture de Savoie, et M. BARNEOUD, chargé de mission au Conseil Général de la Savoie. Cette cellule est chargée de porter le projet, de veiller à son avancement, de suivre les aspects techniques, de créer et veiller au lien entre les partenaires, d’amener les acteurs à se positionner et d’accompagner les collectivités locales concernées. Une logique de partenariat se développe avec les collectivités : Région Rhône-Alpes, Conseil Général Isère, Conseil Général Rhône, Conseil Général Savoie. 170 Les chantiers vont intervenir dans quatre départements français : • Département de la Savoie : 7 communes de Modane, Saint Jean de Maurienne, Laissaud, Saint Thibaud de Couz, Saint Beron Dormessin, La Motte Servollex, Avressieux • Département de l’Isère : 3 communes : Chapareillan, La Tour du Pin, L’isle d’Abeau • Département du Rhône : Lyon et la communauté lyonnaise • Département de l’Ain : 1 commune : Ambérieu La société LTF est une société binationale, société par actions simplifiée binationale, ses actionnaires sont pour 50 % Réseau Ferré de France (RFF) et Rete Ferrovia Italliana (RFI). LTF a été créée en octobre 2001 à la suite de l’accord conclu entre les républiques françaises et italiennes en janvier 2001, ratifié par les parlements italiens et français en 2002. Par cet accord, les gouvernements des deux pays se sont engagés à construire les ouvrages de la partie commune italo française nécessaires à la réalisation d’une nouvelle communication ferroviaire mixte marchandises / voyageurs entre Lyon et Turin (extrait de l’article 1 de l’accord). LTF travaille sous la responsabilité de la commission intergouvernementale (C.G.I) créée en 1996. M. Louis BESSON préside la CGI depuis 2004. LTF est présidée par le Préfet M. LEPINE. La société est basée à Chambéry (siège) et à Turin. Le projet de la liaison ferroviaire Lyon Turin est constitué de trois sections mixtes fret et voyageurs : • Section française : agglomération lyonnaise à St Jean de Maurienne confiée à RFF • Partie commune franco italienne : St Jean de Maurienne à Bruzzolo confiée à LTF • Section italienne : Bruzzolo à l’agglomération de Turin confiée à RFI Des sociétés comme EPHAGE, RAZEL, BOUYGUES seront concessionnaires, les entreprises locales seront sous traitantes des concessionnaires. Ce grand chantier représente un montage financier de 15,2 milliards d’euros en cours de finalisation. • 2,3 milliards d’euros pour la section italienne de Bussolino à Turin • 6,2 milliards d’euros pour la section française communauté d’agglomération lyonnaise à St Jean de Maurienne • 6,7 milliards d’euros pour la section internationale (tunnel entre St Jean de Maurienne et Bussolino). Actuellement Un consultant, M. Michel GUILLOT, structure, mandaté par l’ETAT, réalise une étude de préfiguration de la démarche grands chantiers. Cette étude n’est pas encore validée. Les éléments opérationnels ne sont pas encore extraits, l’objectif fixé est celui du 1er semestre 2005. Le consultant souligne les conditions de réussite d’une démarche grands chantiers, elle repose sur deux axes : • Emploi – formation des demandeurs d’emploi et des salariés locaux, • Assistance des entreprises locales pour accéder à la commande. 171 Les 6 grandes thématiques soulevées par le projet sont les suivantes : 1. 2. 3. 4. 5. 6. L’acquisition des terrains fonciers Les besoins d’hébergement et les possibilités existantes, Les typologies des chantiers et techniques sollicitées Les emplois : type, nombre, compétences requises, ressources humaines existantes localement salariées ou demandeurs d’emploi, compétences acquises par les ressources humaines, mesure des écarts en quantitatif et qualitatif Les formations à diligenter pour former les ressources humaines existantes aux compétences des emplois ciblés par les chantiers L’accompagnement des collectivités locales 172 IIIIII.. LL’’aaccttiivviittéé ttrraannssffrroonnttaalliièèrree dduu ddééppaarrtteem meenntt ddee llaa SSaavvooiiee L’existence même d’une activité transfrontalière en terme d’activité économique et d’emploi est à vérifier dans le cadre de cette étude. Des flux touristiques et une activité économique liée au tourisme se sont développés ce qui engendre des flux économiques, financiers, humains. La clientèle italienne s’est notamment fortement développée en une vingtaine d’années dans les stations de ski. Les italiens investissent dans les biens immobiliers français. Le flux France –Italie (Turin, région du Piémont, plaine du Pô) reste assez faible, peu de touristes français. Les JO rendront plus lisibles et attractifs ce territoire italien. Il conviendrait de vérifier si l’autoroute A 43 de la Maurienne a favorisé les flux d’activités économiques. Il serait souhaitable de dresser un bilan des flux transfrontaliers sur deux points : • Les effets engendrés par la construction des chantiers • Les effets provoqués suite à la réalisation des chantiers M. BARNEOUD, qui a occupé la place de Secrétaire Général du District de Haute Maurienne, précise que la vallée de la Haute Maurienne représente 40 kilomètres et compte 2500 habitants, tandis que de l’autre côté de la frontière la vallée di Susa compte 40 communes avec 60.000 habitants. Les deux territoires sont très différents et il lui semble que seule la ville de Modane pour la Haute Maurienne développe des liens avec l’Italie (activités douanière, du tunnel du Fréjus). La barrière Alpine est encore une vraie barrière. Les JO de Turin n’ont pas donné lieu à des échanges entre les entreprises ou à une mobilité de personnel. Par ailleurs, des études conduites sur le concept de l’impact d’une frontière par rapport aux échanges économiques et de transports permettent de mesurer le flux moyen d’échanges entre deux pays en présence d’une frontière nationale. Les flux sont divisés par quatre en présence d’une frontière nationale, ils seraient ici entre la France et l’Italie divisés par 12. Les flux transfrontaliers sont limités entre la France et l’Italie malgré les atouts de la vallée de la Maurienne avec le tunnel du Fréjus, l’autoroute A 43, outil de désenclavement de la vallée.et le col du Mont Cenis qui permet une viabilité sûre. La vallée de la Maurienne et celle de la Tarentaise sont reliées par deux cols : le col de l’Iseran entre Val d’Isère et Bonneval, puis le col de la Madeleine entre St François Longchamp et Celliers Bonneval. Ces deux vallées connaissent un développement économique différent, les activités touristiques liées au ski alpin sont davantage concentrées dans la vallée de la Tarentaise, domaine des trois vallées. Les stations de la vallée de la Maurienne se développent moins massivement, elles ont gardées l’attrait de stations villages authentiques comme celles de Valloire, St François Longchamp, Val Cenis… 173 Pour le FBTP le bassin économique de la Savoie est fort, cependant il serait intéressant de travailler sur les barrières qui gênent le développement du bassin. Il s’agit de développer une dynamique du bassin d’emplois, des activités des entreprises locales. Par rapport au projet de la liaison ferroviaire Lyon Turin, les entreprises locales vont être contactées pour être sous traitantes des groupes positionnés sur les marchés publics. Le FBTP Savoie pense qu’il faudra affronter un manque de compétences sur les départements Savoie, Haute Savoie, Isère. Cette branche professionnelle connaît une certaine tension sur ces emplois, et par ailleurs devra traiter les questions liées au départ en retraite de nombreux salariés ainsi que le niveau faible de qualification de la population salariée. Actuellement, le personnel est peu formé pour intervenir lors de la construction des tunnels, il y aurait un déficit de personnel sur les métiers chaudronnier, manuel explosif, conducteur robot force… Pour le FBTP Savoie, les échanges transfrontaliers sont très faibles car chaque pays a eu suffisamment d’activités jusqu’ à présent, le FBTP Savoie relève une bonne activité pour les entreprises du BTP de Savoie depuis 4 ans. IIV V.. LLaa pprroobblléém maattiiqquuee dduu tteerrrriittooiirree Si on effectue une projection à 20 ou 30 ans des impacts de la liaison ferroviaire Lyon Turin, il est certain que cette liaison aura un impact sur le territoire. L’économe savoyarde sera amenée à évoluer. Les secteurs économiques de l’industrie et du tourisme vont être sollicités. En fonction du projet final de tracé de la construction, certains territoires vont se démarquer comme moteur. Que va permettre le TGV entre deux métropoles ? Est ce que le tracé va permettre un développement économique de la vallée de la Maurienne comme par exemple pour le secteur tertiaire ? Il faut distinguer deux types d’impact : • • Les effets liés à la construction des chantiers Les effets liés au développement des transports : quels seront la nature des échanges développés ? Quel sera le mode d’exploitation de la ligne ? (SNCF ou autre partenaire ? Un ou quatre TGV par jour ? TGV « tourisme neige » ou / et TGV « affaires économiques » fréquences et horaires adaptés ?) Pour l’instant les discussions portent sur le tracé géographique du TGV. Si on raisonne en terme de stratégie à long terme, la question de la disparition de la frontière se pose. A long terme, quelle sera la nécessité d’évolution de la région Rhône-Alpes, et de la région du Piémont ? Quel sera le positionnement de la région Rhône-Alpes ? Quel sera le positionnement du département de la Savoie ? Pour le FBTP Savoie, la problématique du territoire repose principalement sur deux axes : 174 • Le déficit de main d’œuvre sur les deux vallées, Tarentaise et Maurienne, plus précisément sur les travaux de gros œuvre que le second œuvre. La population salariée est peu mobile. • Le déficit de logement pour accueillir une population salariée supplémentaire lié au coût du logement Les deux axes s’amplifient l’un l’autre et forment une spirale négative. Le grand chantier ferroviaire de Lyon Turin dont la part la plus importante va se dérouler en Maurienne est une opportunité pour assurer l’avenir de ces territoires par un développement global social, économique, environnemental, humain. Les facteurs de développement d’un territoire sont : • Les ressources humaines : niveau de qualification, variété, spécificité des qualifications, effectif • Les ressources en savoir : centres de formation, entreprises, centres de recherche, associations liées au développement économique • Les ressources en capital : taux d’épargne, taxe professionnelle • Les ressources physiques : bois, production hydroélectrique • Les infrastructures : routes, autoroutes, voie ferrée, écoles, équipements sportifs, touristiques, habitat • L’infrastructure ferroviaire peut être utilisée comme un levier de développement en agissant sur chacune de ces ressources. Les impacts du projet seront liés aux travaux, à l’exploitation de l’infrastructure ainsi qu’à son existence au sein du territoire. Les impacts du chantier sont de plusieurs ordres : • Environnementaux • Economiques : retombées financières locales pour les entreprises de travaux et de services locales, les collectivités territoriales, commerces, hébergement • Sociaux : diminution du nombre de demandeurs d’emploi, acquisition de savoir faire 175 V V.. LL’’eexxiisstteennccee dd’’uunn m maarrcchhéé dduu ttrraavvaaiill ttrraannssffrroonnttaalliieerr Aujourd’hui sur le territoire de Savoie, les emplois du BTP représentent 10 000 emplois selon Messieurs RAMBAUD et BARNEOUD. Il semble que le BTP soit aussi un secteur en tension du côté italien, ces tensions s’expriment notamment dans le cadre des grands travaux : liaison ferroviaire Transpadane, liaison Rome Naples, le détroit de Messine. Pour la liaison ferroviaire Lyon Turin, maître d’ouvrage, Réseau Ferré de France, maître d’oeuvre, ils considèrent deux marchés du travail distincts. Mais pour l’instant, il y a peu de transparence. Pour le FBTP Savoie, il existe peu de frontière liée à la langue, le dialecte est des deux côtés semblable. La mentalité de la population locale est prête, à l’origine les entreprises françaises sont créées par des populations venant d’Italie. Le FBTP Savoie développe des liens avec les homologues italiens sur les vallées d’Aoste et du Piémont à travers le projet INTERREG. La branche professionnelle en Italie est représentée au niveau régional. Le FBTP Savoie et la branche professionnelle ont tissé des liens au niveau du CFA et des centres d’apprentissage italiens. V VII.. LLaa ccrrééaattiioonn dd’’uunnee m maaiissoonn ddee ll’’eem mppllooii ffrraannccoo iittaalliieennnnee Pour ce qui concerne la création d’une maison de l’emploi franco italienne transfrontalière, le partenariat avec les italiens est en phase de construction. Il conviendrait de mieux connaître les pratiques des partenaires et leur savoir faire en matière d’emploi. La maison de l’emploi pourrait être un outil qui correspond aux besoins d’une réalité, laquelle reste à apprécier pour ce qui concerne l’existence d’un marché d’emploi transfrontalier. Pour le FBTP Savoie, il parait important dans un premier temps de faire fonctionner ce qui existe avant d’envisager la création d’une structure supplémentaire. 176 V VIIII.. LLeess eennttrreepprriisseess àà rreennccoonnttrreerr aayyaanntt ppaarrttiicciippééeess aauuxx JJO O ddee 11999922 L’expérience des JO d’Albertville semble un peu ancienne. Certes, il y a eu un développement de l’activité pour les entreprises, mais aujourd’hui beaucoup d’entre elles n’existent plus. Pour la réalisation de l’autoroute de St Jean de Maurienne, il a été mis en place un accompagnement des entreprises. Un comité de coordination a été mis en place pour accompagner le projet autoroutier dans ses principaux aspects : travaux, contraintes d’environnement, intégration socio économique du projet dans l’activité de la Maurienne. Ce comité se réunissait deux fois par an sous la présidence de Monsieur le Préfet de Savoie et regroupait les députés et sénateurs de Savoie, le conseil général, le conseil régional, les services de l’Etat et du conseil général, l’association des maires de Maurienne, la société française du tunnel routier du Fréjus. Un comité permanent a été crée avec un coordonnateur pour l’animer afin de faciliter l’intégration socio économique du projet. Il avait pour mission de préparer le travail sur le terrain en fonction des grandes orientations retenues par le comité de coordination et de rendre compte à celui ci des actions menées. Les membres de ce comité étaient le sous Préfet de St Jean de Maurienne, la DATAR, le Conseil Général de Savoie, l’association des maires de Maurienne, la société française du tunnel routier du Fréjus, l’agence économique de la Savoie, la direction départementale de l’équipement de la Savoie, la société d’économie mixte Maurienne expansion, le coordonnateur. Selon les acteurs avec lesquels nous avons échangé, il serait intéressant de rencontrer les entreprises qui ont participé à la réalisation de l’autoroute A43 Maurienne (même si les travaux ne sont pas comparables de par les aspects techniques et par leur ampleur) et les grandes entreprises concessionnaires (EPHAGE, REZAL, BOUYGUES) pour connaître leurs besoins en terme d’emplois et compétences, leurs pratiques en matière de gestion des ressources humaines (recrutement, formation, mobilité, rémunération, hébergement …). Nos interlocuteurs constatent que la construction de l’autoroute de Maurienne a permis une intégration des chômeurs dans le monde du travail. La SFTRF, société française du tunnel routier du Fréjus) assumait la maîtrise d’ouvrage du dispositif de la construction de l’A43, elle confia à l’ANPE des Pays de Savoie la maîtrise d’œuvre de l’action. L’ANPE géra l’ensemble des opérations et assura le reclassement en s’appuyant sur les entreprises du chantier et sur son unité technique de reclassement des pays de Savoie. L’enchaînement des formations a permis à certains d’acquérir un niveau de qualification plus élevé (de 2 à 3 paliers de qualification), même si on a constaté que la population locale de demandeurs d’emploi n’a pas joué le jeu de la mobilité géographique. Pour la liaison ferroviaire Lyon Turin, des grands groupes vont se positionner et sous traiter à des entreprises locales, vraisemblablement pour les travaux les moins spécialisés. Les entreprises pressenties sont : EPHAGE (M. PUPIGNAN à RAZEL, M. CUEILLE à St Martin La Porte), BOUYGUES. Pour les entreprises locales, les deux chargés de mission conseillent de contacter la FBTP Savoie pour rencontrer celles sollicitées par la construction de l’A43. 177 V VIIIIII.. LLeess pprroobbllèèm meess rreeppéérrééss ppoouurr aappppoorrtteerr ddeess rrééppoonnsseess eenn tteerrm meess dd’’eem mppllooiiss àà ll’’éévvèènneem meenntt m a j e u r majeur 88..11.. LLeess pprroobbllèèm meess rreeppéérrééss 88..11..11.. BBeessooiinn ddee ppeerrssoonnnneell qquuaalliiffiiéé Comment aborder les questions emplois / formation ? Sur quels emplois, combien de personnes à former, à quel moment ? Personnel formé localement Personnel formé provenant d’autres départements français ou de l’étranger VVooiirr ééttuuddee TTSSFF 88..11..22.. RRiissqquuee ddee m maannqquuee ddee m maaiinn dd’’ooeeuuvvrree Est ce que cela va créer des flux entre la France et l’Italie ? Si ces flux ne sont pas équilibrés, quelles seront les conséquences ? Le risque de « siphonage » de la main d’oeuvre française par l’Italie est-il important? Le risque de débauche du personnel employé dans les entreprises locales par les entreprises nationales ou internationales est également présent. Comment pallier à ces risques ? Comment amener une main d’œuvre qualifiée au bon moment ? Comment gérer la reconversion de la main d’oeuvre à l’intérieur du grand chantier, entre les différents chantiers ? Comment amener les entreprises locales à se positionner par rapport à la commande en terme • D’emplois directs • D’emplois indirects Nous constatons qu’avec le démarrage des deux descenderies, le « siphonage » du personnel du BTP a été rapide. Une descenderie est un tunnel de grande dimension qui permet de rejoindre le niveau du tunnel de base depuis la surface. (Modane, St Martin La Porte). Pour les deux descenderies, le personnel issu de l’ANPE représenterait un taux inférieur à 10 % de la main d’œuvre totale. Les travaux de la liaison ferroviaire Lyon Turin ont-ils un lien avec les JO de Turin ? Il faudrait vérifier cette hypothèse, car il existe un décalage dans le temps, la date de démarrage de la liaison ferroviaire Lyon Turin serait vraisemblablement 2010. 178 La question de l’accueil de la population active importée pour réaliser les travaux reste à traiter. La mobilité géographique de la population locale des demandeurs d’emploi ou des salariés pour se rendre d’un chantier à un autre sera à étudier. La mobilité professionnelle : la bi activité annuelle de la population locale : activité séquentielle saisonnière. Quel sera le comportement de la population locale ? (Questions de choix de vie, de rationalité économique ?). L’emploi en Maurienne est très marqué par le phénomène de pluriactivité lié à la saisonnalité de certaines activités comme le tourisme (été / hiver), l’agriculture, le BTP et le tertiaire marchand. 88..11..33.. LLaa dduurrééee ddeess ttrraavvaauuxx ((ll’’ééttaalleem meenntt ddaannss llee tteem mppss)) Cet aspect soulève certaines questions : • • • • • La possibilité de mobilité d’un emploi à un autre en fonction de l’évolution des chantiers pour permettre une certaine sédentarisation de la population salariée La durée d’occupation des emplois par chantier dépendra de l’étalement de la réalisation des chantiers Les formations nécessaires pour permettre des passerelles entre les emplois L’affectation de la population active par les chantiers à la fin des chantiers : quelles reconversions ? Comment sédentariser la population importée en Savoie ? 88..22.. LLeess ssoolluuttiioonnss pprrééccoonniissééeess Investigations supplémentaires : voir à la fin du document les besoins d’investigations supplémentaires dans l’objectif de formuler des solutions. 179 IIX X.. LL’’iim mppaacctt ééccoonnoom miiqquuee ddeess éévvèènneem meennttss qquuii eennttoouurreenntt llee pprroojjeett eett lleeuurr iim mppaacctt eenn tteerrm mee ddee bbeessooiinnss eenn eem p l o i s mplois 99..11.. LLaa lliiaaiissoonn ffeerrrroovviiaaiirree LLyyoonn TTuurriinn 22001100 Démarche française de type grand chantier : Grande ampleur sur un plan technique, durée, emplois, coût financier. Ces travaux devraient s’étaler sur 10 ans, mais des incertitudes techniques demeurent liées au tracé et au phasage des ouvrages. Par exemple pour le phasage de la réalisation des ouvrages entre les différents chantiers (simultanée ou successive), pour la réalisation d’un ouvrage lui-même (ex : pour la construction d’un tunnel à deux tubes soit simultanée soit successive). Le traité international prévoit deux galeries parallèles monotube mais ne précise pas si leur réalisation doit être simultanée dès le début ou phasée. Les travaux en tunnel sont localisés, ils impliquent la présence d’un effectif nombreux relativement constant pendant une période longue et situé sur une zone géographique à la fois peu étendue comme la vallée de la Maurienne. Le chantier Lyon Turin représente une création de 115 000 emplois selon l’étude TSE, sur la base des données de LTF et RFF. • • 80 000 emplois indirects sur 16 ans 35 000 emplois directs sur 16 ans pour le département de la Savoie • • 75 500 emplois indirects sur 10 ans 25 600 directs sur 10 ans pour le département de la Savoie Sur une durée de 10 ans de chantier Le démarrage est prévu entre 2010 et 2015 selon le contenu de l’enquête. Rappel des définitions des emplois : • Emplois directs : personnes travaillant sur les chantiers de l'ouvrage, ainsi que dans son entretien et son exploitation • Emplois indirects : emplois nécessaires à la production des biens et des services nécessaires 180 Sur le premier tableau Pour les emplois directs (personnes travaillant sur les chantiers de l'ouvrage, ainsi que dans son entretien et son exploitation). 35 000 emplois dont 25 600 sont générés en Savoie. 14 200 en Maurienne soit 40 % représentent des emplois directs à pourvoir car les ouvrages importants sont réalisés sur les chantiers en Savoie comme le tunnel de Belledonne à St Jean de Maurienne et Laissaud, le tunnel de chartreuse à St Thibaud de Couz et St Beron Domessin, tunnels de Dullin et de l’Epine à la Motte Servollex et Avressieux. Pointe en France : lors de la cinquième année de construction, une pointe à 5 7OO emplois total France soit 16,28 %, soit 4 500 emplois pour la Savoie soit 17,57%. Pointe en Savoie : lors de la sixième année il est relevé une pointe de 5 4OO emplois (unité de travail actives), soit 21,09%. Pendant quatre ans, de la deuxième année à la sixième année, les emplois vont représenter de 2 200 emplois soit 15,50 % à 2 500 emplois soit 17,50 % sur le territoire de la Maurienne (Croissance des emplois dans la durée). Le FBTP Savoie annonce actuellement la présence de 9 472 salariés soit 37 % des besoins en emploi prévus, en supposant qu’il s’agit des même emplois que ceux activés dans les entreprises locales de Savoie. Cela reste à vérifier. 9 472 salariés, dont 7 748 des entreprises du bâtiment et 1 724 des entreprises de travaux publics (Chiffres de 2002) pour la Savoie. Sur le deuxième tableau 25 600 personnes vont être concernés par les emplois directs. Ce tableau montre comment la main d’œuvre locale va pouvoir répondre à ce défi à hauteur de 8 900 personnes soit 35 %. Avec un pic de 1 900 personnes employées localement la sixième année soit 7,5 % du besoin total d’emplois directs sur une année. Cette projection nous montre que 16 700 personnes devront être attirées vers la Savoie pour répondre à ces besoins d’emplois directs avec un pic la sixième année de 5 400 emplois dont 3 500 emplois viendront de l’extérieur. Donc il conviendra de trouver des solutions de logement pour la main d’œuvre seule et pour la main d’œuvre accompagnée de leur famille. En effet, selon l’étude LTF RFF : • 3 900 salariés viendraient avec leur famille • 12 800 salariés viendraient seuls 181 Certains employeurs prévoient peut être des aspects logistiques de logement, en tout cas il est nécessaire de vérifier la demande d’hébergement, les possibilités de scolarisation, de transports… Troisième tableau Pour les emplois indirects (emplois nécessaires à la production des biens et des services nécessaires). Pour toute la France, 80 000 emplois indirects créés sur 16 ans soit 70 % du total des emplois créés par le chantier de la liaison ferroviaire de Lyon Turin. Il est relevé une pointe de 13 100 emplois lors de la cinquième année de construction soit 16,37 %. 35 000 emplois directs sur la même période soit 30 % du total des emplois créés par le chantier Lyon Turin. Les emplois indirects n’ont pas été estimés par département. Quatrième tableau Etude sur la typologie des emplois directs crées pendant la cinquième année, pic d’activité total France avec 5 700 emplois soit 16,28 % des emplois directs. Les emplois directs se répartissent entre 35 % pour les ouvriers spécialisés soit 2 000 emplois et 25 % pour les postes d’encadrement soit 1 400 emplois. Les ouvriers spécialisés, les postes d’encadrement intermédiaires génèrent 3 400 emplois soit 60 % des emplois. 3 100 besoins d’emplois soit 900 pour les encadrants (29 %) soit 1 500 pour les ouvriers spécialisés (48,38 %) ne seront pas pourvus par les entreprises locales ou générales soit 54,38 % à recruter et / ou à former. Il serait nécessaire d’affiner le besoin de main d’œuvre qualifiée quantitativement (effectif) et qualitativement (compétences) sur les emplois concernés par le grand chantier de la liaison ferroviaire de Lyon Turin. Il conviendrait d’étudier le contenu de ces emplois en terme de compétences, de préciser le contenu des emplois classés sous le label ouvrier spécialisé et d’encadrant et de prévoir les formations nécessaires pour les demandeurs d’emploi et les salariés des entreprises locales. Les emplois de maçons, conducteurs, électriciens et mineurs représentent 76 % des emplois. 182 Grand Chantier LYON – TURIN Impact en terme d'EMPLOIS DIRECTS Estimations août 2004 Combe de Savoie – Grésivaudan Maurienne Avant-Pays Savoyard Année 1 700 100 200 Année 2 1 800 200 500 Année 3 2 200 200 Année 4 2 200 Année 5 La MotteServolex Nord Isère – Lyon TOTAL France dont Savoie Italie 200 1 200 1 000 700 100 1 600 4 200 2 600 2 300 600 300 2 000 5 300 3 300 2 800 200 800 300 1 900 5 400 3 500 2 800 2 500 600 1 100 300 1 200 5 700 4 500 2 800 Année 6 2 500 1 300 1 400 200 200 5 600 5 400 1 500 Année 7 1 200 1 000 600 100 100 3 000 2 900 300 Année 8 600 600 200 100 1 500 1 400 100 Année 9 400 400 100 900 800 100 Année 10 100 100 0 200 200 100 Année 11 0 0 0 Année 12 100 100 0 Année 13 100 100 0 Année 14 600 600 0 Année 15 1 000 1 000 0 Année 16 200 200 0 9 400 35 000 25 600 TOTAL : Unité : 14 200 4 700 5 400 1 300 UTA = Unité de Travail globalement Activée Tableau établi à partir des éléments recueillis auprès de RFF et LTF. 13 500 = pic d'activité La simulation ci-dessus correspond à un scénario volontariste, avec une simultanéité de réalisation des différents ouvrages. Les valeurs indiquées sont à consulter avec beaucoup de prudence et méritent encore de nombreuses vérifications de la part des opérateurs, en raison notamment des incertitudes existantes sur les tracés. 183 Grand Chantier LYON – TURIN Estimations août 2004 Répartition des FOYERS liés aux EMPLOIS DIRECTS Main d'œuvre en Savoie Main d'œuvre provenant De Savoie Main d'oeuvre D'autres zones Venant seul Transférant leur famille Année 1 1 000 300 700 550 150 Année 2 2 600 700 1 900 1 450 450 Année 3 3 300 1 100 2 200 1 700 500 Année 4 3 500 1 100 2 400 1 850 550 Année 5 4 500 1 500 3 000 2 300 700 Année 6 5 400 1 900 3 500 2 700 800 Année 7 2 900 1 100 1 800 1 400 400 Année 8 1 400 600 800 600 200 Année 9 800 500 300 200 100 Année 10 200 100 100 50 50 TOTAL : 25 600 8 900 16 700 12 800 3 900 100% 35% 65% 50% 15% Unité : UTA = Unité de Travail Activée La création d'une UTA correspond à un emploi créé pendant un an. = pic d'activité Tableau établi à partir des éléments recueillis auprès de RFF et LTF. 184 Grand Chantier LYON – TURIN Estimation des EMPLOIS INDIRECTS Estimations août 2004 Emplois DIRECTS TOTAL France Dont Savoie Emplois INDIRECTS % Savoie Total Emplois Directs + Indirects TOTAL France Année 1 1 200 1 000 80% 2 700 3 900 Année 2 4 200 2 600 60% 9 600 13 800 Année 3 5 300 3 300 60% 12 100 17 400 Année 4 5 400 3 500 60% 12 400 17 800 Année 5 5 700 4 500 75% 13 100 18 800 Année 6 5 600 5 400 95% 12 800 18 400 Année 7 3 000 2 900 95% 6 900 9 900 Année 8 1 500 1 400 90% 3 400 4 900 Année 9 900 800 85% 2 100 3 000 Année 10 200 200 100% 400 600 Année 11 0 0 0 Année 12 100 200 300 Année 13 100 200 300 Année 14 600 1 400 2 000 Année 15 1 000 2 300 3 300 Année 16 200 400 600 TOTAL : 35 000 80 000 115 000 Unité : 25 600 UTA = Unité de Travail globalement Activée = pic d'activité Emplois directs : Personnes travaillant sur les chantiers de l'ouvrage, ainsi que dans son entretien et son exploitation. Emplois indirects : Emplois nécessaires à la production des biens et des services nécessaires + Economiques. Tableau établi à partir des éléments recueillis auprès de RFF et LTF. 185 Grand Chantier LYON – TURIN Estimations août 2004 Typologie des EMPLOIS : Par qualification : Origine TOTAL France Direction Entreprises générales Entreprises locales Besoins résiduels 3% 200 200 Cadres 22% 1 200 700 100 400 Encadrement des équipes 25% 1 400 300 200 900 Spécialistes 15% 900 300 300 300 O.S 35% 2 000 500 1 500 100% 5 700 1 100 3 100 TOTAL : 1 500 (pic d'activité : Année 5) Par activité : Cadres 9% Topo – Géotechniciens 1% Mineurs 15% Conducteurs 30% Electriciens 16% Maçons coffreurs 20% Ferrailleurs 5% O.S. divers 4% TOTAL : 100% Ratios proposés par la Fédération du BTP Savoie 186 En parallèle, des risques d’étalement des travaux sur la Maurienne peuvent amener ces chiffres à varier. Le bassin de la Maurienne est le moins peuplé. Si nous comparons les travaux de la liaison ferroviaire Lyon Turin et de l’autoroute de la Maurienne, le chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin présente légèrement un nombre supérieur d’emplois avec une croissance plus lente et longue dans le temps. Pour l’autoroute A43, il avait été relevé un pic d’activité en 2000 et une croissance rapide d’emplois sur 2 ans. Pour les travaux de descenderie, (à Modane et à St Martin La Porte) une prévision de 400 emplois par descenderie avait été analysée, en réalité le besoin a été de 100 emplois. Qu’est ce qui peut expliquer cet écart de prévisions ? 99..22.. LLeess JJO O ddee TTuurriinn 22000066 Actuellement les travaux sont dans une phase de validation, ils sont dans une phase de pré qualification. Turin est une ville en phase de reconversion, nombreux travaux au cœur de la ville, l’entreprise FIAT subit des turbulences. Quels seront les impacts des événements sportifs sur la ville ? Les JO de Turin, la piste de bobsleigh La piste de bobsleigh construite pour les JO d’Albertville avait été pressentie comme déménageable, l’entretien de la piste est difficile, néanmoins les italiens ont décidé de construire une piste. 99..33.. LLee bbiiaatthhlloonn ddee M Maauurriieennnnee eenn 22000077 Cet évènement a moins d’impact en terme de développement économique et d’emplois par rapport au chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin. Des infrastructures importantes existent déjà, les travaux vont concernés des travaux d’aménagement extérieur sur des terrains. Ces travaux nécessitent un savoir faire technique spécialisé, lesquels vont être réalisés par des entreprises locales et les réseaux des professionnels organisant les évènements sportifs. Il serait intéressant de se poser la question : quel sera l’impact sur l’aspect touristique ? 187 99..44.. LLeess cchhaam mppiioonnnnaattss dduu m moonnddee ddee sskkii aallppiinn àà VVaall dd’’IIssèèrree eenn 22000099 Cet évènement est moins impactant en terme de développement économique et d’emplois par rapport au chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin. Les travaux concernent des pistes de ski en plein air. Des questions d’aspect logistique vont se poser comme par exemple l’accueil des journalistes, des sportifs. Il s’agit de travaux pour compléter les infrastructures existantes. Il est possible que cela entraîne une compétition de main d’œuvre entre les deux vallées plus que la création d’emplois supplémentaires. Il serait intéressant de se poser la question : quel sera l’impact sur l’aspect touristique ? La structure qui gère cet évènement est l’agence touristique de la Savoie (qui avait également géré les JO d’Albertville). 99..55.. LLeess éépprreeuuvveess m moonnddiiaalleess iinntteerruunniivveerrssiittaaiirreess 22001100 -- 22001111 Cet évènement est moins impactant en terme de développement économique et d’emplois par rapport au chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin. Il s’agit davantage d’un marché local avec un impact sur les savoir faire spécialisés locaux. Il serait intéressant de se poser la question : quel sera l’impact sur l’aspect touristique ? XX.. LLeess sseecctteeuurrss dd’’aaccttiivviittééss ccoonncceerrnnééss,, lleess ttyyppeess dd’’eem mppllooiiss,, nnoom mbbrree,, qquuaalliiffiiccaattiioonn Deux objectifs : 1. 2. Pour la liaison ferroviaire Lyon Turin se rapprocher du Réseau Ferré Français pour connaître le détail des chantiers, des ouvrages d’art, les dates, les caractéristiques Connaître le volume des effectifs concernés et la spécificité des emplois La FBTP Savoie, à travers son rôle fédérateur et d’observation, donne une lecture sur l’existant, la prospective et la formation. Emplois directs Affiner les effectifs par type de travaux par type d’emplois, • Travaux voie • Travaux d’ouvrage d’art ( entreprises locales ?) • Travaux tunnel ( entreprises locales ?) Concerneraient peut être davantage la population locale. 188 Emplois indirects • • Répartition Savoie Répartition toute France Le FBTP Savoie annonce actuellement la présence de 9 472 salariés, dont 7 748 des entreprises du bâtiment et 1 724 des entreprises de travaux publics. Sur le département de Savoie, il existe 3 182 entreprises dont 3 008 de bâtiment et 174 de travaux publics (sources INSEE au 1er janvier 2003 et ASSEDIC au 31 décembre 2002). L’impact de la construction de la liaison ferroviaire Lyon Turin va est très fort, risque de « siphonage » de la main d’œuvre. XXII.. LLeess ddiiffffiiccuullttééss rreennccoonnttrrééeess La date de début des travaux n’est pas connue, le montage financier n’est pas bouclé. La question du tracé définitif de la liaison ferroviaire Lyon Turin reste imprécise tout comme la question du phasage du chantier. La fiabilité des chiffres annoncés par l’étude « de la liaison ferroviaire Lyon Turin » Réseau Ferré Français de 2003, en terme de volume d’emplois, durée, tracé technique est une difficulté. L’étude devra être réactualisée au regard des études actuelles. Il existe un risque de former trop tôt le personnel et ne pas l’employer immédiatement après les formations : il est donc nécessaire d’organiser l’articulation dans le temps entre la formation et le début des travaux. Il existe également un risque de ne pas anticiper assez tôt les besoins en compétences par rapport aux besoins des entreprises et aux compétences détenues par le personnel. Les deux chargés de mission, de la Préfecture et du Conseil Général Savoie, relèvent le manque d’informations côté italien sur les chantiers, les entreprises potentiellement concernées, les besoins en emplois, et la question du recrutement de la main d’œuvre…. Le chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin connaît un contexte différent des autres grands chantiers comme par exemple celui du TGV sous la manche : • La géologie est difficilement prévisible (importance des travaux de descenderie) • Le taux de chômage de la Savoie est moins important que celui qui existait dans le bassin de Valésie (TGV sous la manche) soit 20 %. • L’accueil de la population importée face à la capacité de logement. 189 33èèèmmmeee ppaarrttiiee -- PPrrééccoonniissaattiioonnss eett ccoonncclluussiioonnss II.. LLeess bbeessooiinnss dd’’iinnffoorrm maattiioonnss ccoom mpplléém meennttaaiirreess 11..11.. LLaa ddiim meennssiioonn ttrraannssffrroonnttaalliièèrree • • • • • Existe-t-il une activité transfrontalière ? Enquêter sur les flux transfrontaliers Eclairer les flux entre départements, entre vallées Les bassins d’emplois coté français sont ils perméables ? Quelle fluidité ? Comment bâtir les fondations saines et prudentes d’un marché transfrontalier : travail de coopération entre la France et l’Italie et les autres pays européens. Des réponses aux besoins en compétences techniques pointues peuvent se trouver dans l’un des pays européens, exemple des tunneliers, nombreux sont polonais. 11..22.. LLeess ttrraavvaauuxx Les travaux de la liaison ferroviaire Lyon Turin ont-ils un lien avec les JO de Turin ? Il faudrait vérifier cette hypothèse, car la date de démarrage de la liaison ferroviaire Lyon Turin serait vraisemblablement 2010. Coté italien de nombreux chantiers sont en cours • Les JO de Turin commencent en 2006, maintenant les travaux sont en cours de validation • Liaison France Slovanie : Transpadane • Liaison Rome Naples • Pont de Messine • Enquêter sur les constructions italiennes commencées • Quels emplois sont repérés ? • Quels ouvriers sont sollicités et comment se traite le recrutement ? • Est-ce que ces ouvriers vont être mobiles ? • Il faudrait vérifier si le côté italien va devenir un pays importateur de main d’œuvre des pays de l’Est. Il est possible que des flux internationaux de main d’œuvre venant des pays de l’Est transitent par l’Italie. Que deviendrait le flux de main d’œuvre internationale ? • Repérage d’une difficulté : on ignore ce qu’il se passe du coté italien pour les travaux engagés, emplois concernés, besoins de main d’œuvre, type d’entreprises concernées, modes de recrutement. 11..33.. LLeess ppoolliittiiqquueess ddeess RReessssoouurrcceess H Huum maaiinneess ddeess eennttrreepprriisseess iittaalliieennnneess eett ffrraannççaaiisseess • • • • Comparer les politiques des ressources humaines des entreprises italiennes et des entreprises françaises Approfondir la politique des ressources humaines des entreprises (conditions sociales, recrutement, hébergement, rémunérations, formation, mobilité, qualification …) Connaître la politique de gestion des ressources humaines des groupes intervenant sur le Lyon Turin pour mieux cibler les critères de recrutement Etablir des rapprochements entre les entreprises côté français / les entreprises côté italien sur les modes de travail (heures, sécurité, qualification, salaire….) Comment seront gérées les différences ? Quels effets attractifs? 190 11..44.. LLeess bbeessooiinnss ddeess eennttrreepprriisseess • • • • • • Réaliser une analyse prévisionnelle de l’évolution de l’effectif par grande masse de métiers serait un outil qui permettrait de cerner la problématique liée aux besoins en compétences Réaliser un recensement fiable des besoins des entreprises retenues sur ce projet en terme quantitatif, qualitatif (compétences, date) A partir de l’expression de la réalité de leurs besoins, quid de la réalité de la formation ? Quel parcours et programme de formations peuvent être élaborés pour les travaux concernant des activités dites traditionnelles et pour les activités spécifiques Lyon Turin ? Importance de la formation côté français, le FBTP Savoie pense que nous sommes en sous capacité Sur la question de la formation, • Qu’est ce qu’il existe en parallèle du CFA Savoyard : • Est-ce que les italiens se forment ? • Comment ? Sur quels métiers ? Quelles personnes sont concernées ? Pour la FBTP Savoie, deux points sont soulignés : • Développer la capacité d’accueil du CFA de Chambéry • Devancer les besoins des entreprises pour les besoins de formation continue et initiale des salariés qu’elles auront besoin de recruter 11..55.. LLaa ssééddeennttaarriissaattiioonn ddee llaa m maaiinn dd’’ooeeuuvvrree Etudier le comportement de la population locale, demandeurs d’emploi et salariés, sur la mobilité entre les emplois et sur la mobilité géographique. L’activité séquentielle saisonnière existe, il serait intéressant d’étudier l’intérêt de la population locale pour ce type d’activité. Il apparaîtrait par exemple que la même main d’œuvre puisse occuper une partie de l’année un emploi dans le BTP et l’autre partie de l’année un emploi lié aux activités touristiques. Il serait intéressant de savoir si les personnes formées pendant la construction de l’A43 sont restées travailler localement. 11..66.. AAuuttrreess ppooiinnttss • Il existe un vieillissement de la population Mauriennaise, entre 1975 et 1990 la part des plus de 60 ans représente 20,8 % et pour les moins de 20 ans soit 25,3%. Ce vieillissement est aussi la conséquence d’un exode des jeunes vers des territoires offrant des possibilités d’emploi et d’études. • Quel est le taux de chômage en Savoie, en Rhône Alpes ? • Le taux de chômage Mauriennais • Le taux de chômage du département de Savoie • Le taux de chômage de la région Rhône Alpes • Les entreprises d’intérim sont elle intégrées dans le projet ? Être vigilant à ce qu’elles n’attirent pas le marché à elles. 191 • M. RAMBAUD cite le chantier TGV Lyon Marseille. Il a fait des recherches pour connaître ce qui avait été développé pour le logement. Il a constaté que les entreprises sont venues avec leurs supports logistiques « logements hors sol ». Ce chantier ne relevait pas d’une démarche type grands chantiers, il n’y a pas eu de volonté d’impacter le développement de la France à travers le biais de ce chantier. IIII.. SSyynntthhèèssee eennttrreettiieenn dduu 2211 fféévvrriieerr 22000055 22..11.. LLooggiiqquuee dduu ddoossssiieerr IIN NTTEERRRREEG G Domaine 1 « Recueil des données existantes sur le marché transfrontalier » Des études d’impact sur l’emploi ont été conduites concernant le chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin. Aucune étude n’a été repérée pour les autres évènements visés : Les championnats du Monde de ski alpin Val d’Isère 2009 Le biathlon Maurienne 2007 Les épreuves mondiales interuniversitaires 2010 - 2011 Pour rappel le domaine 2 s’intitule « Organisation des services publics pour l’emploi création d’une agence transfrontalière pour l’emploi » Susa, Torino, Chambéry, Saint Jean de Maurienne. Nous proposons un basculement des ressources du domaine 1 dans le domaine 2 pour rentrer dans une phase active opérationnelle. En effet, il s’agit de cerner l’impact emploi de ces évènements, de manière concrète, avec les professionnels et les acteurs locaux français et italiens dans un second temps. Ainsi, une étude - action conduite avec les acteurs de l’ANPE Chambéry et Saint Jean de Maurienne, permettra de mesurer l’impact emplois des trois évènements, et de pré configurer une fonction de veille, d’observation et de traitement anticipé des besoins en emplois. Objectifs • • • Analyser le contenu des emplois et les compétences associées, des emplois directs et indirects, liés aux événements Accompagner les professionnels de l’ANPE à construire une cartographie des emplois et des compétences pour répondre aux besoins en main d’oeuvre liés aux trois événements et de celui en toile de fond de la liaison ferroviaire Lyon Turin 2010 (impact emplois 110 000 directs et indirects) Pérenniser l’emploi localement en facilitant la mobilité professionnelle des demandeurs d’emploi d’un événement à un autre 192 Méthode • • • • Etude action avec les professionnels de l’ANPE Chambéry et Saint Jean de Maurienne Phase opérationnelle, tangible, à court terme, sur les aspects quantitatifs et qualitatifs des emplois et des compétences générés par les trois évènements Elaboration d’une cartographie des emplois et des compétences pour les emplois directs et indirects Accompagnement à l’appropriation des outils et à la gestion de la mobilité professionnelle des demandeurs d’emploi en développant la construction de parcours qualifiant au service des demandeurs d’emploi d’un territoire Données de sortie • • Cartographie des emplois directs et indirects et des compétences générés par les événements, le travail permettrait à l’ANPE Rhône-Alpes de capitaliser son investissement au titre de son partenariat dans le cadre du projet EQUAL ITEC CGPME Rhône-Alpes. Cette expérimentation pourra être par la suite diffusée au plan des agences pour l’emploi au niveau régional et opérationnel, et dans le réseau national ANPE. Les supports de base d’une maison de l’emploi seront alors établis 22..22.. SSttrraattééggiiee eett eennjjeeuuxx ddee ll’’eexxppéérriim meennttaattiioonn vviissééee Il s’agit de conduire une réflexion qui permettra, in fine, de clarifier le positionnement stratégique de l’ANPE au regard de l’émergence des dispositifs de maison de l’emploi, face aux opérateurs privés qui interviennent dorénavant dans le placement des publics demandeurs d’emploi. Dans le cadre d’une logique d’offre de service aux entreprises, l’ANPE Rhône-Alpes peut se saisir de ce projet, pour professionnaliser ses acteurs et conduire un changement des pratiques professionnelles. A travers ce projet, l’ANPE peut être reconnue comme moteur et acteur de la dynamique créée autour de la maison de l’emploi. L’ANPE se positionnerait alors par rapport aux partenaires publics et privés dans un rôle incontournable, de veille, d’observation et de traitement anticipé des besoins en emplois et en compétences des entreprises au plan des territoires. L’ANPE apporterait une réelle plus value et renforcerait sa crédibilité au service des entreprises et des demandeurs d’emploi en favorisant d’une part la lisibilité des besoins en emplois et compétences des entreprises, et d’autre part une meilleure connaissance des compétences disponibles des demandeurs d’emploi pour un meilleur placement. 193 IIIIII.. D Dooccuum meennttaattiioonn rreem miissee Projet LTF RRF Document sur la réalisation de l’A43 St jean de Maurienne : bilan de la mission de coordination par le coordinateur René Maréchal date du 10 septembre 2001 Charte de Pays Maurienne 194 ANNEXE 1 Guide d’entretien IIddeennttiiffiiccaattiioonn Structure / Organisme : Nom de l’interlocuteur : Titre : Fonction : Date de l’entretien : 195 I. Quelle est votre vision de l’activité transfrontalière du territoire ? Quelle est selon vous la problématique de votre territoire ? II. Stratégie, champs d’intervention et organisation dans le domaine du développement territorial, économie, emploi, insertion III. Quelle est votre vision de l’existence d’un marché du travail transfrontalier ? IV. Que pensez-vous de l’idée de créer une maison de l’emploi franco italienne ? Condition, critères à remplir ? Moyens et ressources ? Difficultés pressenties ? V. Quelles entreprises peut-on rencontrer ayant participées aux JO de 1992 ? 196 VI. Quels problèmes repérez-vous pour apporter des réponses en termes d’emploi à des trois évènements suivants ? L’organisation des JO Turin 2006 La tenue des jeux du biathlon 2007 en Maurienne Le lancement de la ligne ferroviaire Lyon Turin dite LTF Quelles solutions préconisez-vous ? VII. Quel est selon vous l’impact économique des trois évènements qui entourent le projet et leur impact en terme de besoins en emplois ? VIII. Quels secteurs d’activités concernés, quels types d’emplois, nombre, qualification ? IX. Les difficultés rencontrées et les axes d’amélioration à apporter par rapport à l’expérience des JO de 1992 ou autres X. Documentation mise à disposition Etudes d’impact sur l’emploi et l’économie locale (hôtellerie, santé…) existants par rapport aux évènements contractuels du projet voir des JO de 1992 Notes sur des propositions d’actions à mettre en œuvre (partenariat, ressources à mobiliser…) 197 ANNEXE 2 Méthodologie d’accompagnement 198 II -- C Coonntteexxttee ddee llaa ddeem maannddee L’ANPE Régionale demande au cabinet CARTESA Lyon de concevoir un dispositif de formation d’accompagnement des conseillers de l’ANPE de St Jean de Maurienne à repérer et à qualifier les besoins en emplois et en compétences des entreprises locales au regard des trois évènements qui sont : • • • Les jeux olympiques de Turin 2006 Le biathlon Maurienne 2007 Les championnats du Monde de ski alpin Val d’Isère 2009 Ces évènements ne sont pas tous de la même ampleur et ont pour certains des spécificités locales et un impact géographique circonscrit en terme de conséquences : sur les emplois, sur les entreprises, sur le développement économique, sur les compétences techniques sollicitées, sur la nature des constructions à envisager, sur les besoins d’hébergement. Ce travail est une étape préliminaire au traitement des besoins en emploi qui seront générés par le chantier de liaison ferroviaire Lyon Turin qui débute en 2010. Il s’agit de mettre en œuvre un traitement anticipé et progressif de la qualification de la main d’œuvre locale au regard de la succession d’événements qui vont s’étaler dans le temps de 2006 à 2010. IIII -- C Coonntteennuu ddee llaa pprrooppoossiittiioonn dd’’iinntteerrvveennttiioonn Nous proposons d’articuler ce dispositif autour des 5 étapes suivantes : EEttaappee 11 :: R Reennccoonnttrree ddeess rreessppoonnssaabblleess ddeess ttrrooiiss éévvèènneem meennttss EEttaappee 22 :: IInnssttaalllaattiioonn eett llaanncceem meenntt dd’’uunn ggrroouuppee tteecchhnniiqquuee pprroojjeett eem mppllooii EEttaappee 33 :: FFoorrm meerr eett oouuttiillleerr lleess ccoonnsseeiillleerrss ddee ll’’A AN NPPEE àà ll’’ééllaabboorraattiioonn dd’’uunnee ffiicchhee ddeessccrriippttiivvee ddeess ccoom mppéétteenncceess dd’’uunn eem mppllooii,, dd’’uunn rrééfféérreennttiieell eem mppllooii,, àà ll’’ééllaabboorraattiioonn dd’’uunnee ccaarrttee eem p l o i s e t d e s c o m p é t e n c e s mplo is et des compétences EEttaappee 44 :: FFoorrm maattiioonn aaccttiioonn àà ll’’ééllaabboorraattiioonn ddeess ssuuppppoorrttss ddee ggeessttiioonn ddeess eem mppllooiiss eett ddeess ccoom p é t e n c e s mpétences EEttaappee 55 :: FFoorrm maattiioonn aaccttiioonn àà ll’’aannaallyyssee eett àà llaa ggeessttiioonn ddee llaa m moobbiilliittéé eennttrree eem mppllooiiss sseennssiibblleess 199 EEttaappee 11 -- RReennccoonnttrree ddeess rreessppoonnssaabblleess ddeess ttrrooiiss éévvéénneem meennttss Objectif o Rencontrer les responsables des évènements pour préciser la typologie des emplois directs et indirects générés par ces trois évènements. Les jeux olympiques de Turin 2006 Le biathlon Maurienne 2007 Les championnats du Monde de ski alpin Val d’Isère 2009 Contenu Il s’agit d’identifier les secteurs d’activité et les emplois qui peuvent être potentiellement générés par ces trois évènements. Méthode Un entretien guidé sera conduit par la consultante avec chacun des responsables Données de sortie Typologie des emplois cibles, directs et indirects, par secteur d’activité, induits par les évènements Durée 1 jour 200 EEttaappee 22 -- IInnssttaallllaattiioonn eett llaanncceem meenntt dd’’uunn ggrroouuppee tteecchhnniiqquuee pprroojjeett eem mppllooii Objectifs Arrêter un échantillon d’entreprises Repérer les secteurs d’activités concernés Identifier les emplois principaux de ces secteurs en séance collective Métiers du bâtiment Métiers du tourisme Métiers de la logistique Autres Métiers du tertiaire Contenu Le groupe technique projet emploi sera constitué de quatre conseillers ANPE de St Jean de Maurienne. Il s’agit de rencontrer les quatre conseillers pour apprécier à partir de leur expérience, des JO d’Albertville et de la construction de l’autoroute de la Maurienne (A 43), les impacts de ces événements, notamment en terme d’emplois indirects sur les secteurs du tourisme, hôtellerie, restauration … Méthode Séance collective Données de sortie Liste des entreprises concernées (nombre, taille, secteur, localisation) Liste d’emplois cibles par secteur d’activité Durée 1 jour 201 EEttaappee 33 -- FFoorrm meerr eett oouuttiilllleerr lleess ccoonnsseeiilllleerrss ddee ll’’A AN NPPEE àà ll’’ééllaabboorraattiioonn dd’’uunnee ffiicchhee ddeessccrriippttiivvee ddeess ccoom p é t e n c e s d ’ u n e m p l o i , d ’ u n r é f é r e n mpétences d’un emploi, d’un référenttiieell eem mppllooii,, àà ll’’ééllaabboorraattiioonn dd’’uunnee ccaarrttee dd’’eem mppllooiiss eett ddeess ccoom mppéétteenncceess Objectif Transmettre aux conseillers ANPE une méthodologie d’analyse des emplois et d’élaboration de supports Contenu Il s’agit de présenter et de transmettre une méthodologie de gestion des emplois et des compétences aux acteurs de l’emploi. L’élaboration, ensemble, des différents éléments composants une carte des emplois facilite la compréhension, la mise en pratique, et l’articulation des supports. Ces supports sont construits en cohérence des supports existants à l’ANPE, comme par exemple celui du ROME. Méthode Trois séances collectives se dérouleront chacune devant permettre d’aborder une présentation de l’outil, de ses finalités et une mise en pratique. Des exercices seront conduits sur chaque thème pour permettre à chaque participant à l’issue de la journée d’être capable de : Concevoir et rédiger une fiche descriptive de l’emploi cible et des compétences Elaborer et structurer un référentiel de compétences de l’emploi cible Planifier et formaliser une carte des emplois cibles Données de sortie Des fiches descriptives d’emploi cibles et des référentiels de compétences, une carte des emplois et des compétences Durée 3 jours 202 EEttaappee 44 -- FFoorrm maattiioonn aaccttiioonn àà ll’’ééllaabboorraattiioonn ddeess ssuuppppoorrttss ddee ggeessttiioonn ddeess eem mppllooiiss eett ddeess ccoom p é t e n c e s mpétences Objectifs Mettre en application, réelle et concrète, la méthodologie délivrée lors de l’étape précédente Clarifier le contenu des emplois existants et les caractéristiques de la population salariée (age, lieu de résidence, qualification, compétences, mobilité…) des entreprises locales Contenu La consultante supervise les rencontres effectuées par les conseillers ANPE auprès des entreprises. A partir de l’échantillon d’entreprises dressé au cours de l’étape 2, les conseillers ANPE rencontrent les entreprises sur leur site et collectent des informations leur permettant de construire les fiches descriptives des emplois cibles et les référentiels des emplois cibles. Ces entretiens permettent d’affiner les renseignements en terme de besoins en emplois, en compétences, en recrutement des entreprises locales. Ainsi, la liste des emplois cibles préalablement définie en étape 2 peut être éventuellement corrigée ou complétée. Méthode Elaboration de deux fiches emplois cibles par conseiller Elaboration de deux référentiels emplois cibles Suivi personnalisé individualisé de chaque conseiller sous la forme de deux rencontres individuelles par conseiller. Données de sortie Fiches descriptives des emplois cibles et des compétences Référentiels des emplois cibles et des compétences Durée 1 jour d’accompagnement suivi par conseiller sur la base d’un groupe composé de 4 conseillers soit 4 jours pour 4 groupes 203 EEttaappee 55 -- FFoorrm maattiioonn aaccttiioonn àà ll’’aannaallyyssee eett àà llaa ggeessttiioonn ddee llaa m moobbiilliittéé eennttrree eem mppllooiiss cciibblleess Objectifs Identifier les aires de mobilité entre emplois cibles Positionner les compétences des demandeurs d’emploi par rapport aux emplois cibles des secteurs d’activité concernés Elaborer les parcours de qualification pour les demandeurs d’emploi Accompagner les acteurs de l’ANPE dans la gestion de la mobilité professionnelle des demandeurs d’emploi grâce à une carte des emplois et des compétences sur les quatre grands domaines ciblés : Métiers du bâtiment Métiers du tourisme Métiers de la logistique Autres Métiers du tertiaire Contenu Il s’agit de présenter un mode de lecture et d’analyse de transfert de compétences entre les emplois cibles. Cette analyse est utile en matière de recrutement, de gestion de mobilité interne dans l’entreprise, de gestion de la mobilité entre entreprises, d’analyse du besoin de formation et de mise en œuvre de formation. Ainsi, il pourra être identifié des passerelles de compétences entre les emplois pour permettre aux titulaires de ces emplois de naviguer d’un emploi à un autre. Méthode Lors des séances collectives avec les quatre conseillers ANPE, la consultante présentera l’articulation des supports entre eux et le mode de lecture et d’analyse de transfert de compétences. A partir des fiches descriptives des emplois cibles, des référentiels de compétences des emplois cibles, de la carte des métiers et des compétences, la consultante et les conseillers dresseront pour chaque emploi cible les passerelles possibles vers les autres emplois cibles. Cette construction est réalisée en cohérence avec le support ROME. Données de sortie Carte des emplois cibles Passerelles entre les emplois cibles Durée 3 jours 204 Projet TRANSALP Frontière Travail Sans ALCOTRA France Italie Synthèse globale du projet de liaison ferroviaire Lyon Turin A AN NPPE ER Rhhôônnee--A Allppeess C C A R T E A E CA AR RT TE ESSSA A SSSuuuddd E Esssttt JJJuuuiiinnn 222000000555 205 206 11ªª ppaarrttee –– C Coonnssttaattaazziioonnii aassppeettttii qquuaannttiittaattiivvii II.. O Obbiieettttiivvii ee ffaassii ddeelllloo ssttuuddiioo L’obiettivo di questo studio è la valutazione degli impatti in termini di occupazione generata dagli investimenti previsti sul corridoio Lione – Torino. La prima fase Porta sulla raccolta dei dati riguardanti i cantieri (costo, durata e calendario, localizzazione, ecc) e le caratteristiche del settore delle costruzioni in Francia e in Italia (salari medi del settore, grado di specializzazione regionale) . La seconda fase Esplicita la stima degli impatti in termini di occupazione direttamente generati dai differenti cantieri che sono previsti sul corridoio ferroviario. Il numero di persone che lavorano sui cantieri della sezione internazionale è stato stimato dallo studio TSE sulla base di un’analisi tecnica dei cantieri e dei bisogni rispettivi di manodopera. La terza fase Consiste nel valutare la stima della capacità dei territori direttamente interessati dal corridoio di soddisfare direttamente il bisogno di manodopera, differenziando la parte della manodopera non qualificata (che si suppone di poter in ogni modo assumere localmente), dalla manodopera composta da disoccupati che potranno essere formati localmente alle funzioni qualificate, e dalla manodopera qualificata. Sulla base di questo, è stata determinata la necessità di assumere della manodopera fuori da questi territori. La quarta fase Affronta la valutazione della tipologia di lavoratori da trasferire nella zona dei cantieri con o senza la loro famiglia. 207 IIII.. IIll ccoonncceettttoo ddii uunniittàà ddii llaavvoorroo aattttiivvee Definizione Si tratta della stima degli impatti in termini d’occupazione direttamente generati dai diversi siti dei cantieri Lione – Torino. Si tratta di valutare gli impieghi generati, i bisogni di manodopera generati per ogni cantiere per ogni anno a partire dallo studio TSE sulla base di un’analisi tecnica dei cantieri e dei bisogni rispettivi di manodopera. Annotazioni La difficoltà di determinare se gli impieghi per la costruzione di infrastrutture devono essere considerati come degli impieghi di recente creazione, o riassegnati, a lungo o a breve termine. Il rischio di saturazione della manodopera locale : Quando un impulso esogeno crea un sensibile aumento della domanda di lavoro nel settore, si può avere un effetto di saturazione delle risorse locali disponibili in questa regione. Ciò può verificarsi molto rapidamente qualora la regione sia caratterizzata dalla dispersione della popolazione nello spazio o dall’assenza di forza lavoro avente una specializzazione determinata. Il bisogno di definire una politica dell’impiego : Quando il numero e la dimensione delle imprese di costruzione locali non sono sufficienti per rispondere alle domande delle autorità locali, diventano necessarie delle risorse esterne alla regione. Quale politica del lavoro delle autorità locali sarà prediletta ? La stima possibile della capacità dei territori di soddisfare il bisogno di manodopera differenziando manodopera qualificata, non qualificata, possibilità di formare i disoccupati localmente alle funzioni qualificate, la necessità di assumere della manodopera fuori territorio. I settori dell’Edilizia e Lavori Pubblici sono suscettibili di rispondere al numero e al tipo d’impieghi ? Le risorse locali disponibili saranno saturate ? Il reclutamento locale sarà favorito al massimo ? Come si realizzerà la designazione dei lavoratori di altre zone ? Quali sono le capacità delle imprese locali di poter rispondere alle caratteristiche d’impiego ? Quali sono le imprese prese in considerazione per i diversi lavori ? 208 22..11.. LLee ooppeerree Questo studio concerne l’impatto sull’occupazione di tutte le opere previste sul corridoio ferroviario Lione – Torino ; oltre alla sezione internazionale St-Jean-de-Maurienne – Bruzolo, le opere seguenti sono state quindi prese in conto : Piattaforme dell’autostrada ferroviaria di Ambérieu e di Lione Est LGV Lione – Sillon Alpin Accesso al tunnel della Chartreuse, linea trasporto Lione – St.-André-le-Gaz Tunnel della Chartreuse Tunnel di Belledonne Nuova linea Caprie – Bruzolo “Gronda di Torino” Settimo – Caprie Piattaforma dell’autostrada ferroviaria (Chivasso o altro sito) Dati statistici riunione del 14 settembre 2004 – Conseil Général Savoie Tre grandi tipi di lavori sono interessati : Lavori di genio civile sotterraneo Lavori di genio civile aereo Equipaggiamenti ferroviari e non 209 22..22.. G Gllii iim mppiieegghhii iinntteerreessssaattii 2.2.1. Tipologia degli impieghi Per il personale operativo, n°rome • Manovali 42 111 • Posatori di binari e canalizzazioni 42 112 • Betonisti, addetti al rivestimento in cemento, ferraioli 42 113 • Carpentieri metallici 42 121 • Minatori 42 131 • Autisti mezzi pesanti 43 114 • Conduttori di macchine Lavori Pubblici 43 211 • Elettromeccanici 44 212 • Elettromeccanici alta qualità 44 212 • Elettricisti, tecnici elettronici 44 213 2.2.2. Statistiche dei bisogni per impieghi, qualifiche Lavori di genio civile sotterraneo sulla sezione LTF manœuvres 33% conducteurs d'engins de TP 14% mineurs 10% électromécaniciens HQ 2% bétonneurs-coffreursferrailleurs 8% cadres et ingénieurs 5% agents administratifs 10% électromécaniciens 13% poseurs de voies canalisations 2% chauffeurs de poids lourds 3% 3 135 2 889 2 676 2 618 Bruzolo 12% Sain-Jean-deMaurienne 10% Saint-Martin-laPorte 15% 1 209 856 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 La Praz 17% Val Cenischia 26% Modane 20% 210 Lavori di genio civile aereo sulla sezione LTF conducteurs d'engins de TP 8% manœuvres 38% cadres et ingénieurs 8% bétonneurscoffreursferrailleurs 20% agents administratifs 14% électromécani ciens 2% poseurs de voies canalisations 4% chauffeurs de poids lourds charpentiers 2% métalliques 4% Bruzolo 33% Sain-Jean-deMaurienne 40% Val Cenischia 27% 211 Lavori di binari e di equipaggiamenti sulla sezione LTF carpentieri metallici 3% conduttori di macchinari di TP 1% posatore di binari canalizzazioni 8% manovali 24% elettricisti-tecnici elettronici 25% quadri e ingegneri 10% elettromeccanici 11% agenti amministrativi 18% 1 883 673 600 -0 -0 2006 2007 -0 2008 -0 2009 2010 2011 2012 Saint-Jean-deMaurienne 65% Bruzolo 35% 212 Risultato globale per la sezione LTF in ipotesi non in fasi 4 500 Quadri e ingegneri Agenti amministrativi 4 000 Elettromeccanici 3 500 Elettricisti – tecnici elettronici 3 000 Posatori di binari / canalizzazioni 2 500 Carpentieri metallici 2 000 Conducenti mezzi pesanti Betonisti-addeti rivestimenti in cemento ferraioli 1 500 Elettromeccanici HQ 1 000 Minatori 500 Conducenti di macchinari TP Manovali 2006 2007 2008 2009 2010 213 2011 2012 Risultato globale per la sezione LTF in ipotesi in fasi 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 20 06 20 07 20 08 20 09 20 10 20 11 20 12 20 13 20 14 20 15 20 16 20 17 20 18 20 19 20 20 20 21 20 22 20 23 20 24 20 25 20 26 20 27 20 28 20 29 20 30 - Manœuvres Conducteurs d'engins de TP Mineurs Electromécaniciens HQ Bétonneurs-coffreurs-ferrailleurs Chauffeurs poids lourds Charpentiers métalliques Poseurs de voies / canalisations Electriciens - électroniciens Electromécaniciens Agents administratifs Cadres et ingénieurs 214 22..33.. LLee uunniittàà ddii llaavvoorroo aatttiivvee 2.3.1. Constatazioni Definizioni dei lavori realizzati per la sezione internazionale e le opere collegate Durante gli anni di costruzione (periodo 2003-2030). C 13 lavori non fasati C 5 lavori fasati Nel caso della configurazione C13, le punte massime sono superiori a 6.000 UTA per la Francia, e a 2.800 UTA per l’Italia, con un totale superante 9.000 UTA nel 2010 (per questo anno, la sezione internazionale necessita circa 3.400 UTA, quindi l’importanza dei bisogni di manodopera delle altre opere è evidente). Nel caso della configurazione C5, l’attivazione d’impiego è ulteriormente scaglionata nel tempo, con delle punte massime superiori a 5.000 UTA per la Francia e intorno alle 2.400 UTA per l’Italia, che dà un totale superante le 7.000 UTA nel 2009 e 2010. 215 Impatto in termini di impieghi diretti Maurienne Combe de Savoie Grésivaudan Avant-Pays Savoyard La Motte-Servolex Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Anno 11 Anno 12 Anno 13 Anno 14 Anno 15 Anno 16 700 1 800 2 200 2 200 2 500 2 500 1 200 600 400 100 100 200 200 200 600 1 300 1 000 600 400 100 200 500 600 800 1 100 1 400 600 200 100 300 300 300 200 100 TOTALE : 14 200 4 700 5 400 1 300 216 Nord Isère Lyon TOTALE Francia di cui Savoia Italia 200 1 600 2 000 1 900 1 200 200 100 100 100 0 0 100 100 600 1 000 200 1 200 4 200 5 300 5 400 5 700 5 600 3 000 1 500 900 200 0 100 100 600 1 000 200 1 000 2 600 3 300 3 500 4 500 5 400 2 900 1 400 800 200 0 0 0 0 0 0 700 2 300 2 800 2 800 2 800 1 500 300 100 100 100 9 400 35 000 25 600 13 500 Ripartizione dei nuclei familiari legati agli impieghi diretti Manodopera in Savoia Manodopera proveniente dalla Savoia Manodopera da altre zone che viene sola che trasferisce la famiglia Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 1 000 2 600 3 300 3 500 4 500 5 400 2 900 1 400 800 200 300 700 1 100 1 100 1 500 1 900 1 100 600 500 100 700 1 900 2 200 2 400 3 000 3 500 1 800 800 300 100 550 1 450 1 700 1 850 2 300 2 700 1 400 600 200 50 150 450 500 550 700 800 400 200 100 50 TOTALE : 25 600 8 900 16 700 12 800 3 900 100% 35% 65% 50% 15% 217 Stima degli impieghi indiretti Impieghi DIRETTI TOTALE Francia di cui Savoia Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Anno 11 Anno 12 Anno 13 Anno 14 Anno 15 Anno 16 1 200 4 200 5 300 5 400 5 700 5 600 3 000 1 500 900 200 0 100 100 600 1 000 200 1 000 2 600 3 300 3 500 4 500 5 400 2 900 1 400 800 200 TOTALE : 35 000 25 600 Impieghi INDIRETTI % Savoia TOTALE Francia 80% 60% 60% 60% 75% 95% 95% 90% 85% 100% 218 Totale Impieghi Diretti + Indiretti 2 700 9 600 12 100 12 400 13 100 12 800 6 900 3 400 2 100 400 0 200 200 1 400 2 300 400 3 900 13 800 17 400 17 800 18 800 18 400 9 900 4 900 3 000 600 0 300 300 2 000 3 300 600 80 000 115 000 2.3.2. Stima dei bisogni di manodopera a. Valutazione della manodopera non qualificata La parte della manodopera non qualificata, costituita dal personale impiegato con compiti non specifici (segretarie, autisti, ecc) o dal personale utilizzato nella costruzione ma con compiti che non richiedono una qualifica particolare, è supposta essere pari al 20% delle UTA totali, per tutti i cantieri considerati. Si fa l’ipotesi che questa parte possa essere in ogni modo reclutata sul mercato del lavoro locale (con riferimento al territorio della provincia per il cantiere lato Italia, e del dipartimento, lato Francia). b. Stima dei disoccupati da formare per delle funzioni di tipo qualificato Si tratta di reclutare della manodopera locale e di formarla alle funzioni qualificate relativamente al settore della costruzione di grandi infrastrutture. Viste le esigenze degli organismi pubblici locali rispetto al ricorso prioritario alla manodopera locale, una gestione delle risorse umane è possibile al fine di ottimizzare l’effetto positivo sulla disoccupazione della zona interessata. Questo passa attraverso dei programmi di formazione di grande portata, realizzati in collaborazione con le imprese di costruzioni e con il concorso, anche finanziario, delle istituzioni locali. Le tappe della procedura sono quindi le seguenti : 1. Determinazione del bacino di disoccupati potenzialmente da formare per ciascuna delle zone interessate 2. Valutazione del numero di disoccupati che parteciperanno effettivamente ai corsi di formazione 3. Valutazione del numero di disoccupati che troveranno effettivamente un lavoro nei cantieri della Lione – Torino dopo aver partecipato ai corsi di formazione (tasso di riuscita). 4. Ripartizione dei disoccupati formati sui diversi cantieri. Per ogni cantiere, si fa l’ipotesi che una parte minima della manodopera qualificata non possa essere reperita formando dei disoccupati. Si tratta, per esempio, del personale dirigente o responsabile delle funzioni che necessitano una qualifica o esperienza particolare. Sulla base dei dati forniti da TSE, questa parte è stimata per lo meno a : 18% della manodopera totale per le opere in tunnel 23% della manodopera totale per le opere a cielo aperto (dove la percentuale del personale dirigente è più importante) 219 Annotazioni Parte dei disoccupati aventi le qualità richieste che parteciperanno ai corsi di formazione : 10% per la Francia e 4% per il lato italiano perché bisogna considerare la forte specializzazione degli operai piemontesi nei settori meccanici o, in ogni modo, differenti da quello delle costruzioni. Tasso di riuscita dei corsi : 70%. c. Manodopera qualificata Manodopera qualificata formata localmente Manodopera qualificata da reperire tra i lavoratori del settore delle costruzioni (parte uguale per lo meno al 18 - 23% del totale) Per la configurazione 13 esistono dei bisogni notevoli di manodopera qualificata per il periodo dal 2006 al 2013 – 2014 (con una punta massima di 4.000 UTA nel 2011) per la Francia, e di 1700 UTA in Italia nel 2009 – 2010, non soddisfatti dalla formazione di disoccupati reclutati localmente. Per la configurazione 5, restano dei bisogni notevoli di manodopera qualificata che non sono soddisfatti dalla formazione di disoccupati reclutati in campo locale, nel periodo dal 2006 al 2014 (con una punta di 2.700 UTA nel 2011), che, anche se in maniera meno forte, a partire dal 2023 al 2027 (con una punta di 950 UTA circa nel 2026). Per l’Italia, ci sono dei bisogni notevoli di manodopera qualificata nel periodo a partire dal 2006 al 2013 (con una punta di 1.370 UTA nel 2010) e ancora ma in maniera meno forte, a partire dal 2021 al 2028 (con una punta di 109 UTA circa nel 2024) L’analisi dei flussi di lavoratori provenienti da altre zone è quindi opportuna. 220 2.3.3. Stima delle zone di provenienza della manodopera Questa fase è più complessa ; essa verte sulla determinazione della probabile distribuzione della provenienza geografica dei lavoratori dei cantieri, in particolare al fine di stimare il numero che dovrà spostarsi da altre regioni e che quindi rappresenterà la popolazione nuova (anche se temporanea) per la zona dei cantieri. Il tipo di manodopera non avente una qualifica specifica, è supposto poter essere reperito localmente. Circa la manodopera qualificata, si è innanzitutto determinato il potenziale locale in termini di disoccupati che possono essere formati per funzioni di tipo qualificato. Bisogna anche mettere in evidenza che nei primi anni dei cantieri (dal 2004 al 2007), non si sono considerati i disoccupati formati. In seguito, supponendo un’azione delle istituzioni locali rivolta a favorire l’impiego di manodopera della zona, una parte dei bisogni di manodopera specializzata potrà essere soddisfatta da dei disoccupati da formare localmente. Distribuzione territoriale della provenienza della manodopera qualificata restante La parte della manodopera qualificata che non è assunta per mezzo della formazione di disoccupati sarà reperita tra i salariati gia attivi nel settore delle costruzioni, sia localmente che in provenienza da altre zone. Circa la propensione a trasferire la famiglia, un aspetto essenziale deve essere sottolineato, si tratta delle condizioni di alloggio previste in Italia e in Francia. Per l’Italia, in effetti, l’alloggio degli operai è previsto in locali costruiti sul cantiere, mentre in Francia un’indennità per pagare l’affitto è data agli operai dei cantieri. Nel caso italiano, evidentemente, gli operai saranno quindi meno orientati a trasferire le loro famiglie nella zona del cantiere, poiché questo implicherebbe la ricerca di un alloggio all’esterno dei locali costruiti sul cantiere. 221 22ªª ppaarrttee –– AAnnaalliissii aassppeettttii qquuaalliittaattiivvii II.. IIddeennttiiffiiccaazziioonnee ddeeggllii iinntteerrllooccuuttoorrii iinnccoonnttrraattii oo ccoonnttaattttaattii Mme GORSE ANPE Régionale il 12 gennaio 2005 M. RAMBAUD, Incaricato di missione presso il prefetto della Savoia, grandi progetti M. BARNEOUD Incaricato di missione Lione – Torino, Conseil Général Savoie, Direzione dell’ambiente e della pianificazione M. BORNAREL, Segretario Generale, FBTP Savoie M. GRANNEC, Incaricato di missione Lione - Torino, FBTP Savoie il 14 gennaio 2005 Supporto dei colloqui : la guida del colloquio IIII.. PPrreesseennttaazziioonnee ddeeggllii aavvvveenniim meennttii • Il collegamento ferroviario Lione Torino • I giochi olimpici di Torino 2006 • Il biathlon Maurienne 2007 I campionati del Mondo di sci alpino Val d’Isère 2009 (*) Le prove mondiali interuniversitarie 2010 - 2011 (*) Questi avvenimenti non sono tutti della stessa ampiezza e hanno per certo delle specificità locali e un impatto geografico circoscritto (*) in termini di conseguenze : sugli impieghi, sulle imprese, sullo sviluppo economico, sulle competenze tecniche sollecitate, sulla natura delle costruzioni da prevedere, sui bisogni d’alloggio. L’avvenimento maggiore : il collegamento ferroviario Lione Torino Il collegamento ferroviario Lione Torino è classificato come un modo di procedere a grandi cantieri dal 18 dicembre 2003. Una cellula di coordinazione si è creata con due coordinatori M. RAMBAUD, incaricato di missione alla Prefettura della Savoia, e M. BARNEOUD, incaricato di missione al Conseil Général della Savoia. Questa cellula è incaricata di sostenere il progetto, di sorvegliarne l’avanzamento, di seguire gli aspetti tecnici, di creare e sorvegliare i legami tra i partner, di condurre gli attori a posizionarsi e di accompagnare le collettività locali interessate. Una logica di partenariato si sviluppa con le collettività : Région Rhône-Alpes, Conseil Général Isère, Conseil Général Rhône, Conseil Général Savoie. 222 I cantieri interverranno in quattro dipartimenti francesi : • Département de la Savoie : 7 comuni : Modane, Saint Jean de Maurienne, Laissaud, Saint Thibaud de Couz, Saint Beron Dormessin, La Motte Servollex, Avressieux • Département de l’Isère : 3 comuni : Chapareillan, La Tour du Pin, L’isle d’Abeau • Département du Rhône : Lione e la comunità lionese • Département de l’Ain : 1 comune : Ambérieu La società LTF è una società bi-nazionale, società per azioni semplificata bi-nazionale, i suoi azionisti sono per il 50% Réseau Ferré de France (RFF) e Rete Ferrovia Italiana (RFI). LTF è stata creata nell’ottobre 2001 in seguito all’accordo concluso tra le repubbliche francese e italiana nel gennaio 2001, ratificato dai parlamenti italiano e francese nel 2002. Con questo accordo, i governi dei due paesi si sono impegnati a costruire le opere della parte comune italo francese necessarie alla realizzazione di una nuova comunicazione ferroviaria mista merci / passeggeri tra Lione e Torino (estratto dell’articolo 1 dell’accordo). LTF lavora sotto la responsabilità della commissione intergovernativa (CGI) creata nel 1996. M. Louis BESSON presiede la CGI dal 2004. LTF è presieduta dal Prefetto M. LEPINE. La società è basata a Chambéry (sede) e a Torino. Il progetto del collegamento ferroviario Lione Torino è costituito da tre sezioni miste trasporto e passeggeri : • Sezione francese : agglomerazione lionese a St Jean de Maurienne affidata a RFF • Parte comune franco italiana : St Jean de Maurienne a Bruzolo affidata a LTF • Sezione italiana: Bruzolo all’agglomerazione di Torino affidata a RFI Società come EPHAGE, RAZEL, BOUYGUES saranno concessionarie, le imprese locali saranno subappaltatrici delle concessionarie. Questo grande cantiere rappresenta un innalzamento finanziario di 15,2 miliardi di euro in corso di completamento. • 2,3 miliardi di euro per la sezione italiana da Bussoleno a Torino • 6,2 miliardi di euro per la sezione francese comunità di agglomerazione lionese a St Jean de Maurienne • 6,7 milardi di euro per la sezione internazionale (tunnel tra St Jean de Maurienne e Bussoleno). Attualmente Un consulente, M. Michel GUILLOT, struttura, mandatario dello STATO, realizza uno studio di prefigurazione del procedimento grandi cantieri. Questo studio non è ancora convalidato. Gli elementi operativi non sono ancora stati estratti, l’obiettivo fissato è quello del 1° semestre 2005. Il consulente sottolinea le condizioni di riuscita del procedimento grandi cantieri, che riposa su due assi : • Impiego – formazione dei richiedenti lavoro e dei salariati locali, • Assistenza delle imprese locali per accedere all’ordine. 223 Le 6 grandi tematiche sollevate dal progetto sono le seguenti : 1. 2. 3. 4. 5. 6. L’acquisizione dei terreni fondiari I bisogni di alloggio e le possibilità esistenti Le tipologie dei cantieri e tecniche sollecitate Gli impieghi : tipo, numero, competenze richieste, risorse umane esistenti localmente salariate o in cerca d’occupazione, competenze acquisite dalle risorse umane, misura degli scarti in quantitativo e qualitativo Le formazioni da premurare per formare le risorse umane esistenti alle competenze degli impieghi mirati dai cantieri L’accompagnamento delle collettività locali 224 IIIIII.. LL’’aattttiivviittàà ttrraannssffrroonnttaalliieerraa ddeell ddiippaarrttiim meennttoo ddeellllaa SSaavvooiiaa L’esistenza stessa di un’attività transfrontaliera in termini di attività economica e d’impiego è da verificare nell’ambito di questo studio. Si sono sviluppati dei flussi turistici e un’attività economica legata al turismo, il che genera dei flussi economici, finanziari, umani. La clientela italiana si è in particolare fortemente sviluppata in una ventina d’anni nelle stazioni sciistiche. Gli italiani investono nei beni immobili francesi. Il flusso Francia – Italia (Torino, regione Piemonte, pianura padana) resta abbastanza debole, pochi turisti francesi. I Giochi Olimpici renderanno più leggibile e attrattivo questo territorio italiano. Converrebbe verificare se l’autostrada A 43 della Maurienne abbia favorito i flussi d’attività economiche. Sarebbe auspicabile stilare un bilancio dei flussi transfrontalieri su due punti : • Gli effetti generati dalla costruzione dei cantieri • Gli effetti provocati in seguito alla realizzazione dei cantieri M. BARNEOUD, che ha occupato il posto di segretario Generale del Distretto della Haute Maurienne, precisa che la valle della Haute Maurienne rappresenta 40 chilometri e conta 2500 abitanti, mentre dall’altra parte della frontiera la valle di Susa conta 40 comuni con 60.000 abitanti. I due territori sono molto differenti e gli sembra che solo la città di Modane per la Haute Maurienne sviluppi dei legami con l’Italia (attività doganali, del tunnel del Fréjus). La barriera Alpina è ancora una vera barriera. I Giochi Olimpici di Torino non hanno dato luogo agli scambi tra le imprese o ad una mobilità di personale. Peraltro, degli studi condotti sul concetto dell’impatto di una frontiera rispetto agli scambi economici e di trasporto permettono di misurare il flusso medio di scambi tra due paesi in presenza di una frontiera nazionale. I flussi sono divisi in quattro in presenza di una frontiera nazionale, qui tra la Francia e l’Italia sarebbero divisi in 12. I flussi transfrontalieri sono limitati tra la Francia e l’Italia malgrado le carte vincenti della valle della Maurienne con il tunnel del Fréjus, l’autostrada A 43, strumento per far uscire dall’isolamento la valle e il Colle del Moncenisio che permette una viabilità sicura. La valle della Maurienne e quella della Tarentaise sono collegate da due colli : il colle dell’Iseran tra Val d’Isère e Bonneval, poi il colle della Madeleine tra St François Longchamp e Celliers Bonneval. Queste due valli conoscono uno sviluppo economico diverso, le attività turistiche legate allo sci alpino sono ulteriormente concentrate nella valle della Tarentaise, dominio delle tre valli. Le stazioni della valle della Maurienne si sviluppano meno massicciamente, hanno conservato l’attrattiva di stazioni villaggio autentiche come quelle di Valloire, St François Longchamp, Val Cenis… 225 Per il FBTP il bacino economico della Savoia è forte, nonostante questo sarebbe interessante lavorare sulle barriere che ostacolano lo sviluppo del bacino. Si tratta di sviluppare una dinamica del bacino d’impieghi, delle attività delle imprese locali. Circa il progetto del collegamento ferroviario Lione - Torino, le imprese locali saranno contattate per essere subappaltanti dei gruppi posizionati sui mercati pubblici. Il FBTP Savoie pensa che sarà necessario affrontare una mancanza di competenze sui dipartimenti Savoie, Haute Savoie, Isère. Questo ramo professionale conosce una certa tensione su questi impieghi, e peraltro dovrà trattare le questioni legate al pensionamento di numerosi salariati così come il livello debole di qualificazione della popolazione salariata. Attualmente, il personale è poco formato per intervenire al momento della costruzione dei tunnel, ci sarebbe un deficit di personale sui mestieri calderaio, manuale esplosivo, conduttore robot forza… Per il FBTP Savoie, gli scambi transfrontalieri sono molto deboli poiché ogni paese ha avuto fino ad oggi un’attività sufficiente, il FBTP Savoie rileva una buona attività per le imprese dell’Edilizia Lavori Pubblici della Savoia da 4 anni. IIV V.. LLaa pprroobblleem maattiiccaa ddeell tteerrrriittoorriioo Se si effettua una proiezione di 20 o 30 anni degli impatti del collegamento Lione Torino, è certo che questo collegamento avrà un impatto sul territorio. L’economia savoiarda sarà portata a evolvere. I settori economici dell’industria e del turismo saranno sollecitati. In funzione del progetto finale di tracciato della costruzione, certi territori si smarcheranno come motore. Cosa permetterà il TGV tra due metropoli ? il tracciato permetterà uno sviluppo economico della valle della Maurienne come per esempio per il settore terziario ? Bisogna distinguere due tipi di impatto : • • Gli effetti legati alla costruzione dei cantieri Gli effetti legati allo sviluppo dei trasporti : quale sarà la natura degli scambi sviluppati ? Quale sarà il modo di sfruttamento della linea ? (SNCF o altro partner ? Uno o quattro TGV al giorno ? TGV « turismo neve » o / e TGV « affari economici » frequenze e orari adatti ?) Per il momento le discussioni vertono sul tracciato geografico del TGV. Se si ragiona in termini di strategia a lungo termine, la questione della sparizione della frontiera si pone. A lungo termine, quale sarà la necessità di evoluzione della regione Rhône-Alpes, e dellla regione Piemonte ? Quale sarà il posizionamento della regione Rhône-Alpes ? Quale sarà il posizionamento del dipartimento della Savoia ? 226 Per il FBTP Savoie, la problematica del territorio riposa principalmente su due assi : • Il deficit di manodopera sulle due valli, Tarentaise e Maurienne, più precisamente sui lavori di fondamenta che la seconda opera. La popolazione salariata è poco mobile. • Il deficit di alloggi per accogliere una popolazione salariata supplementare legata al costo dell’alloggio I due assi si amplificano l’un l’altro e formano una spirale negativa. Il gran cantiere ferroviario di Lione Torino di cui la parte più importante si svolgerà in Maurienne è un’opportunità per assicurare l’avvenire di questi territori con uno sviluppo globale sociale, economico, ambientale, umano. I fattori di sviluppo di un territorio sono : • Le risorse umane : livello di qualificazione, varietà, specificità delle qualificazioni, effettivi • Le risorse in sapere : centri di formazione, imprese, centri di ricerca, associazioni legate allo sviluppo economico • Le risorse in capitale : tasso di risparmio, tassa professionale • Le risorse fisiche : legno, produzione idroelettrica • Le infrastrutture : strade, autostrade, ferrovie, scuole, attrezzature sportive, turistiche, habitat • L’infrastruttura ferroviaria può essere utilizzata come una leva di sviluppo agendo su ciascuna di queste risorse. Gli impatti del progetto saranno legati ai lavori, allo sfruttamento dell’infrastruttura così come alla sua esistenza in seno al territorio. Gli impatti del cantiere sono di diversi ordini : • Ambientali • Economici : ricadute finanziarie locali per le imprese di lavori e di servizi locali, le collettività territoriali, commerci, ospitalità • Sociali : diminuzione del numero delle persone in cerca d’occupazione, acquisizione di savoir faire 227 V V.. LL’’eessiisstteennzzaa ddii uunn m meerrccaattoo ddeell llaavvoorroo ttrraannssffrroonnttaalliieerroo Oggi sul territorio della Savoia, gli impieghi dell’Edilizia Lavori Pubblici rappresentano 10 000 impieghi secondo i signori RAMBAUD e BARNEOUD. Sembra che l’Edilizia Lavori Pubblici sia anche un settore in tensione dal lato italiano, queste tensioni si esprimono in particolare nell’ambito dei grandi lavori : collegamento ferroviario Transpadano, collegamento Roma Napoli, lo stretto di Messina. Per il collegamento ferroviario Lione Torino, committente (maître d’ouvrage), Réseau Ferré de France, direttore lavori (maître d’oeuvre), considerano due mercati del lavoro distinti. Ma per il momento, c’è poca trasparenza. Per il FBTP Savoie, esistono poche frontiere legate alla lingua, il dialetto è dai due lati simile. La mentalità della popolazione locale è pronta, in origine le imprese francesi sono create da popolazioni provenienti dall’Italia. Il FBTP Savoie sviluppa dei legami con gli omologhi italiani delle valli d’Aosta e del Piemonte attraverso il progetto INTERREG. Il settore professionale in Italia è rappresentato a livello regionale. Il FBTP Savoie e il settore professionale hanno intessuto dei legami a livello del CFA e dei centri di apprendimento italiani. V VII.. LLaa ccrreeaazziioonnee ddii uunnaa ccaassaa ddeellll’’iim mppiieeggoo ffrraannccoo iittaalliiaannaa Per quanto riguarda la creazione di una casa dell’impiego franco-italiana transfrontaliera, il partenariato con gli italiani è in fase di costruzione. Converrebbe conoscere meglio le pratiche dei partner e il loro savoir faire in materia d’impiego. La casa dell’impiego potrebbe essere uno strumento che corrisponda ai bisogni di una realtà, la quale resta da apprezzare per quanto riguarda l’esistenza di un mercato d’impiego transfrontaliero. Per il FBTP Savoie, pare importante in un primo tempo far funzionare quello che esiste prima di progettare la creazione di una struttura supplementare. 228 V VIIII.. LLee iim mpprreessee ddaa iinnccoonnttrraarree aavveennttii ppaarrtteecciippaattoo aaii G Giioocchhii O Olliim mppiiccii ddeell 11999922 L’esperienza dei Giochi Olimpici di Albertville sembra un po’ antica. Certo, c’è stato uno sviluppo dell’attività per le imprese, ma oggi molte di loro non esistono più. Per la realizzazione dell’autostrada di St Jean de Maurienne, è stato messo in atto un accompagnamento delle imprese. Un comitato di coordinamento è stato messo in atto per accompagnare il progetto autostradale nei suoi principali aspetti : lavori, costrizioni ambientali, integrazione socio-economica del progetto nell’attività della Maurienne. Questo comitato si riuniva due volte all’anno sotto la presidenza del Prefetto della Savoia e raggruppava i deputati e senatori della Savoia, il consiglio provinciale, il consiglio regionale, i servizi dello Stato e del consiglio provinciale, l’associazione dei sindaci della Maurienne, la società francese del tunnel stradale del Fréjus. Un comitato permanente è stato creato con un coordinatore per animarlo al fine di facilitare l’integrazione socio-economica del progetto. La sua missione consisteva nel preparare il lavoro sul campo in funzione dei grandi orientamenti fissati dal comitato di coordinamento e di rendere conto a quest’ultimo delle azioni condotte. I membri di questo comitato erano il sotto Prefetto di St Jean de Maurienne, la DATAR, il Conseil Général de Savoie, l’associazione dei sindaci della Maurienne, la società francese del tunnel stradale del Fréjus, l’agenzia economica della Savoia, la direzione dipartimentale dell’attrezzatura della Savoia, la società d’economia mista Maurienne expansion, il coordinatore. Secondo gli attori con i quali abbiamo parlato, sarebbe interessante incontrare le imprese che hanno partecipato alla realizzazione dell’autostrada A43 Maurienne (anche se i lavori non sono confrontabili per gli aspetti tecnici e per la loro ampiezza) e le grandi imprese concessionarie (EPHAGE, REZAL, BOUYGUES) per conoscere i loro bisogni in termini di impieghi e competenze, le loro pratiche in materia di gestione delle risorse umane (reclutamento, formazione, mobilità, remunerazione, sistemazione …). I nostri interlocutori constatano che la costruzione dell’autostrada della Maurienne ha permesso un’integrazione dei disoccupati nel mondo del lavoro. La SFTRF, società francese del tunnel stradale del Fréjus , assumeva la committenza (maîtrise d’ouvrage) del dispositivo della costruzione dell’A43, affidò all’ANPE des Pays de Savoie la direzione lavori (maîtrise d’œuvre) dell’azione. L’ANPE gestì l’insieme delle operazioni e assicurò la riqualificazione appoggiandosi alle imprese del cantiere e sulla sua unità tecnica di riqualificazione dei paesi di Savoia. La concatenazione delle formazioni ha permesso ad alcuni di acquisire un livello di qualifica più elevato (da 2 a 3 livelli di qualifica), anche se si è constatato che la popolazione locale di richiedenti lavoro non ha sostenuto il gioco della mobilità geografica. Per il collegamento ferroviario Lione Torino, dei grandi gruppi si posizioneranno e subappalteranno a delle imprese locali, verosimilmente per i lavori meno specializzati. Le imprese interpellate sono : EPHAGE (M. PUPIGNAN a RAZEL, M. CUEILLE a St Martin La Porte), BOUYGUES. Per le imprese locali, i due incaricati di missione consigliano di contattare la FBTP Savoie per incontrare quelle sollecitate dalla costruzione dell’A43. 229 V VIIIIII..II pprroobblleem mii rriissccoonnttrraattii ppeerr ppoorrttaarree ddeellllee rriissppoossttee iinn tteerrm miinnii dd’’iim mppiieeggoo aallll’’aavvvveenniim meennttoo m maaggggiioorree 88..11.. II pprroobblleem mii rriissccoonnttrraattii 88..11..11.. BBiissooggnnoo ddii ppeerrssoonnaallee qquuaalliiffiiccaattoo Come abbordare la questione impieghi / formazione ? Su quali impieghi, quante persone da formare, in quale momento ? Personale formato localmente Personale formato proveniente da altri dipartimenti francesi o dall’estero VVeeddeerree ssttuuddiioo TTSSFF 88..11..22.. RRiisscchhiioo ddii m maannccaannzzaa ddii m maannooddooppeerraa Questo creerà dei flussi tra la Francia e l’Italia ? se questi flussi non sono equilibrati, quali saranno le conseguenze ? Il rischio di « sifonaggio » della manodopera francese dall’Italia è notevole ? Il rischio di sbocco del personale impiegato nelle imprese locali dalle imprese nazionali o internazionali è ugualmente presente. Come rimediare a questi rischi ? Come portare manodopera qualificata al momento giusto ? Come gestire la riconversione della manodopera all’interno del gran cantiere, tra i diversi cantieri ? Come portare le imprese locali a posizionarsi rispetto all’ordine in termini • D’impieghi diretti • D’impieghi indiretti Constatiamo che con l’inizio delle due discenderie, il « sifonaggio» del personale dell’Edilizia Lavori Pubblici è stato rapido. Una discenderia è un tunnel di grandi dimensioni che permette di raggiungere il livello del tunnel di base dalla superficie. (Modane, St Martin La Porte). Per le due discenderie, il personale proveniente dall’ANPE rappresenterebbe un tasso inferiore al 10% della manodopera totale. I lavori del collegamento ferroviario Lione Torino hanno un legame con i Giochi Olimpici di Torino ? Bisognerebbe verificare questa ipotesi, poiché esiste uno scarto nel tempo, la data d’inizio del collegamento Lione Torino sarebbe verosimilmente 2010. 230 La questione dell’accoglienza della popolazione importata per realizzare i lavori resta da trattare. La mobilità geografica della popolazione locale dei richiedenti lavoro o dei salariati per spostarsi da un cantiere a un altro sarà da studiare. La mobilità professionale : la bi attività annuale della popolazione locale : attività sequenziale stagionale. Quale sarà il comportamento della popolazione locale ? (Questioni di scelta di vita, di razionalità economica ?). L’impiego in Maurienne è molto segnato dal fenomeno della pluri-attività legata alla stagionalità di certe attività come il turismo (estate / inverno), l’agricoltura, l’Edilizia Lavori Pubblici e il terziario commerciale. 88..11..33.. LLaa dduurraattaa ddeeii llaavvoorrii ((rriippaarrttiizziioonnee nneell tteem mppoo)) questo aspetto solleva alcune questioni: • • • • • La possibilità di mobilità da un impiego a un altro in funzione dell’evoluzione dei cantieri per permettere una certa sedentarizzazione della popolazione salariata La durata d’occupazione degli impieghi per cantiere dipenderà dalla ripartizione della realizzazione dei cantieri Le formazioni necessarie per permettere delle passerelle tra gli impieghi La destinazione della popolazione attiva dai cantieri alla fine dei cantieri : quale riconversione ? Come sedentarizzare la popolazione importata in Savoia ? 88..22.. LLee ssoolluuzziioonnii rraaccccoom maannddaattee Indagini supplementari : vedere alla fine del documento i bisogni d’indagini supplementari nell’obiettivo di formulare delle soluzioni. 231 IIX X.. LL’’iim mppaattttoo eeccoonnoom miiccoo ddeeggllii aavvvveenniim meennttii cchhee cciirrccoonnddaannoo iill pprrooggeettttoo ee iill lloorroo iim mppaattttoo iinn tteerrm i n i d i b i s o g n i i n i m p i e g h i mini di bisogni in impieghi 99..11.. IIll ccoollleeggaam meennttoo ffeerrrroovviiaarriioo LLiioonnee TToorriinnoo 22001100 Modo di procedere francese di tipo gran cantiere: Grande ampiezza su un piano tecnico, durata, impieghi, costo finanziario. Questi lavori dovrebbero ripartirsi su 10 anni, ma delle incertezze tecniche restano legate al tracciato e alla divisione in fasi dell’opera. Per esempio per la divisione in fasi della realizzazione delle opere tra i diversi cantieri (simultanea o successiva), per la realizzazione di un’opera stessa (es : per la costruzione di un tunnel a due tubi sia simultanea sia successiva ). Il trattato internazionale prevede due gallerie parallele monotubo ma non precisa se la loro realizzazione debba essere simultanea fin dall’inizio o divisa in fasi. I lavori in tunnel sono localizzati, implicano la presenza di un effettivo numeroso relativamente costante per un periodo lungo e situato su una zona geografica talvolta poco estesa come la valle della Maurienne. Il cantiere Lione Torino rappresenta una creazione di 115 000 impieghi secondo lo studio TSE, sulla base dei dati di LTF e RFF. • • 80 000 impieghi indiretti su 16 anni 35 000 impieghi diretti su 16 anni per il dipartimento della Savoia • • 75 500 impieghi indiretti su 10 anni 25 600 diretti su 10 anni per il dipartimento della Savoia Su una durata di 10 anni di cantiere L’inizio è previsto tra 2010 e 2015 secondo il contenuto dell’inchiesta. Richiamo delle definizioni degli impieghi : • Impieghi diretti : persone che lavorano nei cantieri dell’opera, così come nella sua manutenzione e nel suo sfruttamento • Impieghi indiretti : impieghi necessari alla produzione dei beni e dei servizi necessari 232 Sulla prima tabella Per gli impieghi diretti (persone che lavorano nei cantieri dell’opera, così come nella sua manutenzione e nel suo sfruttamento). 35 000 impieghi di cui 25 600 sono generati in Savoia. 14 200 in Maurienne cioè il 40 % rappresentano degli impieghi diretti da assegnare poiché le opere importanti sono realizzate sui cantieri in Savoia come il tunnel da Belledonne a St Jean de Maurienne e Laissaud, il tunnel della Chartreuse a St Thibaud de Couz e St Beron Domessin, tunnel di Dullin e dell’Epine a La Motte Servollex e Avressieux. Punta in Francia : al momento del quinto anno di costruzione, una punta da 5 700 impieghi totali Francia cioè il 16.28%, cioè 4 500 impieghi per la Savoia cioè il 17.57%. Punta in Savoia : al momento del sesto anno è rilevata una punta di 5 400 impieghi (unità di lavoro attive), cioè il 21.09%. Per quattro anni, dal secondo anno al sesto anno, gli impieghi rappresenteranno da 2 200 impieghi cioè il 15.50% a 2 500 impieghi cioè il 17.50% sul territorio della Maurienne (Crescita degli impieghi nella durata). Il FBTP Savoie annuncia attualmente la presenza di 9472 salariati cioè il 37% dei bisogni in impieghi previsti, supponendo che si tratti degli stessi impieghi attivati nelle imprese locali della Savoia. Questo resta da verificare. 9 472 salariati, di cui 7 748 delle imprese di costruzioni e 1 724 delle imprese di lavori pubblici (Cifre del 2202) per la Savoia. Sulla seconda tabella 25 600 persone saranno interessate dagli impieghi diretti. Questa tabella mostra come la manodopera locale potrà rispondere a questa sfida con orientativamente 8 900 persone cioè il 35 %. Con un picco di 1 900 persone impiegate localmente il sesto anno cioè il 7.5% del bisogno totale di impieghi diretti in un anno. Questa proiezione ci mostra che 16 700 persone dovranno essere attirate verso la Savoia per rispondere a questi bisogni d’impieghi diretti con un picco il sesto anno di 5 400 impieghi di cui 3500 impieghi verranno dall’esterno. Quindi converrà trovare delle soluzioni d’alloggio per la manodopera sola e per la manodopera accompagnata dalla famiglia. In effetti, secondo lo studio LTF RFF : • 3 900 salariati verrebbero con la famiglia • 12 800 salariati verrebbero soli 233 Alcuni datori di lavoro prevedono forse degli aspetti logistici di alloggio, in ogni caso è necessario verificare la domanda di ospitalità, le possibilità di scolarità, di trasporti … Terza tabella Per gli impieghi indiretti (impieghi necessari per la produzione dei beni e dei servizi necessari). Per tutta la Francia, 80 000 impieghi indiretti creati in 16 anni cioè il 70 % del totale degli impieghi creati dal cantiere del collegamento ferroviario di Lione Torino. E’ rilevata una punta di 13 100 impieghi al momento del quinto anno di costruzione cioè il 16,37 %. 35 000 impieghi diretti sullo stesso periodo cioè il 30% del totale degli impieghi creati dal cantiere Lione Torino. Gli impieghi indiretti non sono stati stimati per dipartimento. Quarta tabella Studio sulla tipologia degli impieghi diretti creati durante il quinto anno, picco d’attività totale Francia con 5 700 impieghi cioè il 16,28 % degli impieghi diretti. Gli impieghi diretti si ripartiscono tra il 35% per gli operai specializzati cioè 2 000 impieghi e il 25% per i posti di dirigenza cioè 1 400 impieghi. Gli operai specializzati, i posti di dirigenza intermediari generano 3 400 impieghi cioè il 60% degli impieghi. 3 100 bisogni d’impieghi cioè 900 per i dirigenti (29 %) e 1 500 per gli operai specializzati (48,38%) non saranno assegnati dalle imprese locali o generati cioè il 54,38 % da reclutare e / o formare. Sarebbe necessario affinare il bisogno di manodopera qualificata quantitativamente (effettivi) e qualitativamente (competenze) per gli impieghi interessati dal gran cantiere del collegamento ferroviario di Lione Torino. Converrebbe studiare il contenuto di questi impieghi in termini di competenze, precisare il contenuto degli impieghi classificati sotto la denominazione operaio specializzato e dirigente e prevedere le formazioni necessarie per i richiedenti lavoro e i salariati delle imprese locali. Gli impieghi di muratori, conduttori, elettricisti e minatori rappresentano il 76% degli impieghi. 234 Gran Cantiere LIONE – TORINO Impatto in termini di IMPIEGHI DIRETTI Stime agosto 2004 Combe de Savoie – Grésivaudan Maurienne Avant-Pays Savoyard Anno 1 700 100 200 Anno 2 1 800 200 500 Anno 3 2 200 200 Anno 4 2 200 Anno 5 La MotteServolex Nord Isère – Lyon TOTALE Francia di cui Savoia Italia 200 1 200 1 000 700 100 1 600 4 200 2 600 2 300 600 300 2 000 5 300 3 300 2 800 200 800 300 1 900 5 400 3 500 2 800 2 500 600 1 100 300 1 200 5 700 4 500 2 800 Anno 6 2 500 1 300 1 400 200 200 5 600 5 400 1 500 Anno 7 1 200 1 000 600 100 100 3 000 2 900 300 Anno 8 600 600 200 100 1 500 1 400 100 Anno 9 400 400 100 900 800 100 Anno 10 100 100 0 200 200 100 Anno 11 0 0 0 Anno 12 100 100 0 Anno 13 100 100 0 Anno 14 600 600 0 Anno 15 1 000 1 000 0 Anno 16 200 200 0 9 400 35 000 25 600 TOTALE : Unità : 14 200 4 700 5 400 1 300 UTA = Unità di Lavoro globalmente Attivata Tabella stabilita a partire dagli elementi raccolti presso RFF e LTF. 13 500 = picco di attività La simulazione di cui sopra corrisponde ad uno scenario volontarista, con una simultaneità di realizzazione di differenti opere. I valori indicati sono da consultare con molta prudenza e meritano ancora numerose verifiche da parte degli operatori, particolarmente in ragione delle incertezze esistenti sui tracciati. 235 Gran Cantiere LIONE – TORINO Stime agosto 2004 Ripartizione dei NUCLEI FAMILIARI legati agli IMPIEGHI DIRETTI Manodopera in Savoia Manodopera proveniente Dalla Savoia Manodopera Da altre zone Che viene sola Che trasferisce la famiglia Anno 1 1 000 300 700 550 150 Anno 2 2 600 700 1 900 1 450 450 Anno 3 3 300 1 100 2 200 1 700 500 Anno 4 3 500 1 100 2 400 1 850 550 Anno 5 4 500 1 500 3 000 2 300 700 Anno 6 5 400 1 900 3 500 2 700 800 Anno 7 2 900 1 100 1 800 1 400 400 Anno 8 1 400 600 800 600 200 Anno 9 800 500 300 200 100 Anno 10 200 100 100 50 50 25 600 8 900 16 700 12 800 3 900 100% 35% 65% 50% 15% TOTALE : Unità : UTA = Unità di Lavoro Attivata La creazione di una UTA corrisponde a un impiego creato nel corso di un anno. = picco di attività Tabella stabilita a partire dagli elementi raccolti presso RFF e LTF. 236 Gran Cantiere LIONE – TORINO Stima degli IMPIEGHI INDIRETTI Stime agosto 2004 Impieghi DIRETTI TOTALE Francia Di cui Savoia Impieghi INDIRETTI % Savoia Totale Impieghi Diretti + Indiretti TOTALE Francia Anno 1 1 200 1 000 80% 2 700 3 900 Anno 2 4 200 2 600 60% 9 600 13 800 Anno 3 5 300 3 300 60% 12 100 17 400 Anno 4 5 400 3 500 60% 12 400 17 800 Anno 5 5 700 4 500 75% 13 100 18 800 Anno 6 5 600 5 400 95% 12 800 18 400 Anno 7 3 000 2 900 95% 6 900 9 900 Anno 8 1 500 1 400 90% 3 400 4 900 Anno 9 900 800 85% 2 100 3 000 Anno 10 200 200 100% 400 600 Anno 11 0 0 0 Anno 12 100 200 300 Anno 13 100 200 300 Anno 14 600 1 400 2 000 Anno 15 1 000 2 300 3 300 Anno 16 200 400 600 80 000 115 000 TOTALE : Unità : 35 000 25 600 UTA = Unità di Lavoro globalmente Attivata = picco di attività Impieghi diretti : Persone lavoranti su dei cantieri dell’opera, così come nella sua manutenzione e nel suo sfruttamento. Impieghi indiretti : Impieghi necessari alla produzione dei beni e dei servizi necessari. + Economici Tabella stabilita a partire dagli elementi raccolti presso RFF e LTF. 237 Gran Cantiere LIONE – TORINO Stime agosto 2004 Tipologia degli IMPIEGHI : Per qualifica : Origine TOTALE Francia Direzione Imprese generali Imprese locali Bisogni residui 3% 200 200 Quadri 22% 1 200 700 100 400 Inquadramento squadre 25% 1 400 300 200 900 Specialisti 15% 900 300 300 300 O.S 35% 2 000 500 1 500 100% 5 700 1 100 3 100 TOTALE : 1 500 (picco di attività : Anno 5) Per attività : Quadri 9% Topo – Geotecnici 1% Minatori 15% Conduttori 30% Elettricisti 16% Muratori add. casseforme 20% Ferraioli 5% O.S. diversi 4% TOTALE : 100% Rapporti proposti dalla Fédération du BTP Savoie 238 In parallelo, dei rischi di scaglionamento dei lavori sulla Maurienne possono portare queste cifre a variare. Il bacino della Maurienne è il meno popolato. Se compariamo i lavori del collegamento ferroviario Lione Torino e dell’autostrada della Maurienne, il cantiere del collegamento ferroviario Lione Torino presenta un numero leggermente superiore di impieghi con una crescita più lenta e lunga nel tempo. Per l’autostrada A43, era stato rilevato un picco d’attività nel 2000 e una crescita rapida d’impieghi in 2 anni. Per i lavori di discenderia, (a Modane e a St Martin La Porte) una previsione di 400 impieghi per discenderia era stata analizzata, in realtà il bisogno è stato di 100 impieghi. Chi può spiegare questo scarto nelle previsioni ? 99..22.. II G Giioocchhii O Olliim mppiiccii ddii TToorriinnoo 22000066 Attualmente i lavori sono in una fase di convalida, sono in una fase di pre-qualifica. Torino è una città in fase di riconversione, numerosi lavori nel cuore della città, l’impresa FIAT subisce delle turbolenze. Quali saranno gli impatti degli avvenimenti sportivi sulla città ? I Giochi Olimpici di Torino, la pista di bobsleigh La pista di bobsleigh costruita per i Giochi Olimpici di Albertville era stata intuita come traslocabile, la manutenzione della pista è difficile, ciò nonostante gli italiani hanno deciso di costruire una pista. 99..33.. IIll bbiiaatthhlloonn ddeelllaa M Maauurriieennnnee nneell 22000077 Questo avvenimento ha meno impatto in termini di sviluppo economico e d’impieghi rispetto al cantiere del collegamento ferroviario Lione Torino. Infrastrutture importanti esistono già, i lavori concerneranno lavori di sistemazione esterna sui terreni. Questi lavori necessitano un savoir faire tecnico specializzato, questi saranno realizzati dalle imprese locali e dalle reti dei professionisti organizzanti gli avvenimenti sportivi. Sarebbe interessante porsi la domanda : quale sarà l’impatto sull’aspetto turistico ? 239 99..44.. II ccaam mppiioonnaattii ddeell m moonnddoo ddii ssccii aallppiinnoo aa VVaall dd’’IIssèèrree nneell 22000099 Questo avvenimento è meno d’impatto in termini di sviluppo economico e d’impiego rispetto al cantiere del collegamento ferroviario Lione Torino. I lavori interessano le piste da sci all’aperto. Delle questioni di aspetto logistico si porranno come per esempio l’accoglienza dei giornalisti, degli sportivi. Si tratta di lavori per completare le infrastrutture esistenti. E’ possibile che questo comporti una competizione di manodopera tra le due valli più che la creazione d’impieghi supplementari. Sarebbe interessante porsi la domanda : quale sarà l’impatto sull’aspetto turistico ? La struttura che gestisce questo avvenimento è l’agenzia turistica della Savoia (che aveva ugualmente gestito i Giochi Olimpici di Albertville). 99..55.. LLee pprroovvee m moonnddiiaallii iinntteerruunniivveerrssiittaarriiee 22001100 -- 22001111 Questo avvenimento è meno d’impatto in termini di sviluppo economico e d’impieghi rispetto al cantiere del collegamento ferroviario Lione Torino. Si tratta inoltre di un mercato locale con un impatto sui savoir faire specializzati locali. Sarebbe interessante porsi la domanda : quale sarà l’impatto sull’aspetto turistico ? XX.. II sseettttoorrii ddii aattttiivviittàà iinntteerreessssaattii,, ii ttiippii dd’’iim mppiieegghhii,, nnuum meerroo,, qquuaalliiffiiccaa Due obiettivi : 1. 2. Per il collegamento ferroviario Lione Torino avvicinarsi al Réseau Ferré Français per conoscere il dettaglio dei cantieri, delle opere d’arte, le date, le caratteristiche Conoscere il volume degli effettivi interessati e la specificità degli impieghi La FBTP Savoie, attraverso il suo ruolo federatore e di osservazione, dà una lettura sull’esistente, la futurologia e la formazione. Impieghi diretti Affinare gli effettivi per tipo di lavori per tipo d’impieghi, • Lavori binario • Lavori d’opera d’arte ( imprese locali ?) • Lavori tunnel ( imprese locali ?) Interesserebbe forse di più la popolazione locale. 240 Impieghi indiretti • • Ripartizione Savoia Ripartizione tutta Francia Il FBTP Savoie annuncia attualmente la presenza di 9 472 salariati, di cui 7 748 delle imprese di costruzione e 1 724 delle imprese di lavori pubblici. Sul dipartimento della Savoia, esistono 3 182 imprese di cui 3 008 di costruzioni e 174 di lavori pubblici (fonti INSEE al 1° gennaio 2003 e ASSEDIC al 31 dicembre 2002). L’impatto della costruzione del collegamento ferroviario Lione Torino sarà molto forte, rischio di « sifonaggio » della manodopera. XXII.. LLee ddiiffffiiccoollttàà iinnccoonnttrraattee La data d’inizio dei lavori non è conosciuta, il montaggio finanziario non è chiuso. La questione del tracciato definitivo del collegamento ferroviario Lione Torino resta imprecisa così come la questione della divisione in fasi del cantiere. L’affidabilità delle cifre annunciate dallo studio « del collegamento ferroviario Lione Torino » Réseau Ferré Français del 2003, in termini di volume d’impieghi, durata, tracciato tecnico è una difficoltà. Lo studio dovrà essere nuovamente attualizzato rispetto agli studi attuali. Esiste il rischio di formare troppo presto il personale e non impiegarlo immediatamente dopo le formazioni : è quindi necessario organizzare l’articolazione nel tempo tra la formazione e l’inizio dei lavori. Esiste ugualmente il rischio di non prevedere abbastanza presto i bisogni in competenze rispetto ai bisogni delle imprese e alle competenze possedute dal personale. I due incaricati di missione, della Prefettura e del Conseil Général Savoie, rilevano la mancanza d’informazioni lato italiano sui cantieri, le imprese potenzialmente interessate, i bisogni in impieghi, e la questione del reclutamento della manodopera… Il cantiere del collegamento ferroviario Lione Torino conosce un contesto diverso dagli altri grandi cantieri come per esempio quello del TGV sotto la Manica : • La geologia è difficilmente prevedibile (importanza dei lavori di discenderia) • Il tasso di disoccupazione della Savoia è meno importante di quello che esiste nel bacino di Valésie (TGV sotto la Manica) cioè il 20 %. • L’accoglienza della popolazione importata a fronte della capacità di alloggio. 241 33ªª ppaarrttee –– R Raaccccoom maannddaazziioonnii ee ccoonncclluussiioonnii II.. LLaa nneecceessssiittàà ddii iinnffoorrm maazziioonnii ccoom mpplleem meennttaarrii 11..11.. LLaa ddiim meennssiioonnee ttrraannssffrroonnttaalliieerraa • • • • • Esiste un’attività transfrontaliera ? Indagare sui flussi transfrontalieri Chiarire i flussi tra dipartimenti, tra valli I bacini d’impieghi lato francese sono permeabili ? Quale fluidità ? Come costruire le fondamenta sane e prudenti di un mercato transfrontaliero : lavoro di cooperazione tra la Francia e l’Italia e gli altri paesi europei. Delle risposte ai bisogni in competenze tecniche specifiche possono trovarsi in uno dei paesi europei, esempio dei traforatori, numerosi sono polacchi. 11..22.. II llaavvoorrii I lavori del collegamento ferroviario Lione Torino hanno un legame con i Giochi Olimpici di Torino? Bisognerebbe verificare questa ipotesi, poiché la data d’inizio del collegamento ferroviario Lione Torino sarebbe verosimilmente 2010. Lato italiano numerosi cantieri sono in corso • I Giochi Olimpici di Torino cominciano nel 2006, adesso i lavori sono in corso di convalida • Collegamento Francia Slovenia : Transpadana • Collegamento Roma Napoli • Ponte di Messina • Indagare sulle costruzioni italiane cominciate • Quali impieghi sono reperiti ? • Quali operai sono sollecitati e come si tratta il reclutamento ? • Questi operai saranno mobili ? • Bisognerebbe verificare se il lato italiano diventerà un paese importatore di manodopera dei paesi dell’Est. E’ possibile che dei flussi internazionali di manodopera proveniente dai paesi dell’Est transitino in Italia. Cosa diventerebbe il flusso di manodopera internazionale ? • Reperimento di una difficoltà : si ignora cosa succeda dal lato italiano per i lavori avviati, impieghi interessati, bisogni di manodopera, tipo d’imprese interessate, modi di reclutamento. 11..33.. LLee ppoolliittiicchhee ddeelllee RRiissoorrssee U Um maannee ddeelllee iim mpprreessee iittaalliiaannee ee ffrraanncceessii • • • • • Confrontare le politiche delle risorse umane delle imprese italiane e delle imprese francesi Approfondire la politica delle risorse umane delle imprese (condizioni sociali, reclutamento, alloggio, remunerazione, formazione, mobilità, qualifica …) Conoscere la politica di gestione delle risorse umane dei gruppi che intervengono sul Lione Torino per mirare meglio i criteri di reclutamento Stabilire degli avvicinamenti tra le imprese lato francese / le imprese lato italiano sui modi di lavoro (ore, sicurezza, qualifica, salario…) Come saranno gestite le differenze ? Quali effetti attrattivi ? 242 11..44.. II bbiissooggnnii ddeelllee iim mpprreessee • • • • • • Realizzare un’analisi preventiva dell’evoluzione dell’effettivo per grande massa di mestieri sarebbe uno strumento che permetterebbe di circoscrivere la problematica legata ai bisogni in competenze Realizzare un censimento affidabile dei bisogni delle imprese prese in considerazione per questo progetto in termini quantitativi e qualitativi (competenze, date) A partire dall’espressione della realtà dei loro bisogni, che ne è della realtà della formazione ? Quale percorso e programma di formazione possono essere elaborati per i lavori concernenti delle attività dette tradizionali e per le attività specifiche Lione Torino ? Importanza della formazione lato francese, il FBTP Savoie pensa che siamo in sotto capacità Sulla questione della formazione, • Che cosa esiste in parallelo al CFA Savoiardo ? • Gli italiani si formano ? • Come ? Su quali mestieri ? Quali persone sono interessate ? Per la FBTP Savoie, due punti sono sottolineati : • Sviluppare la capacità di accoglienza del CFA di Chambéry • Precorrere i bisogni delle imprese per i bisogni di formazione continua e iniziale dei salariati che esse avranno bisogno di reclutare 11..55.. LLaa sseeddeennttaarriizzzzaazziioonnee ddeelllaa m maannooddooppeerraa Studiare il comportamento della popolazione locale, richiedenti lavoro e salariati, sulla mobilità tra gli impieghi e sulla mobilità geografica. L’attività sequenziale stagionale esiste, sarebbe interessante studiare l’interesse della popolazione locale per questo tipo di attività. Apparirebbe per esempio come la stessa manodopera possa occupare una parte dell’anno un impiego nell’Edilizia Lavori Pubblici e l’altra parte dell’anno un impiego legato alle attività turistiche. Sarebbe interessante sapere se le persone formate durante la costruzione dell’A43 sono rimaste a lavorare localmente. 11..66.. AAllttrrii ppuunnttii • Esiste un invecchiamento della popolazione Maurienese, tra il 1975 e il 1990 la parte dei più di 60 anni rappresenta il 20.8% e per i meno di 20 anni il 25.3%. Questo invecchiamento è anche la conseguenza di un esodo dei giovani verso dei territori che offrono delle possibilità d’impiego e di studi. • Qual è il tasso di disoccupazione in Savoia, in Rhône Alpes ? • Il tasso di disoccupazione Maurienese • Il tasso di disoccupazione del dipartimento della Savoia • Il tasso di disoccupazione della regione Rhône Alpes 243 • Le imprese interinali sono integrate nel progetto ? Essere vigilanti che non attirino a loro il mercato. • M. RAMBAUD cita il cantiere TGV Lione Marsiglia. Ha fatto delle ricerche per conoscere cosa era stato sviluppato per l’alloggio. Ha constatato che le imprese sono venute con i loro supporti logistici « alloggi fuori suolo ». Questo cantiere non rileva un modo di procedere grandi cantieri, non c’è stata la volontà di impattare lo sviluppo della Francia attraverso la scappatoia di questo cantiere. IIII.. SSiinntteessii ccoollllooqquuiioo ddeell 2211 ffeebbbbrraaiioo 22000055 22..11.. LLooggiiccaa ddeell ddoossssiieerr IIN NTTEERRRREEG G Settore 1 « Raccolta dei dati esistenti sul mercato transfrontaliero » Sono stati condotti alcuni studi dell’impatto sull’impiego concernenti il cantiere del collegamento ferroviario Lione Torino. Nessuno studio è stato reperito per gli altri avvenimenti presi in considerazione : I campionati del Mondo di sci alpino Val d’Isère 2009 Il biathlon Maurienne 2007 Le prove mondiali interuniversitarie 2010 - 2011 Per richiamo il settore 2 s’intitola « Organizzazione dei servizi pubblici per l’impiego creazione di un’agenzia transfrontaliera per l’impiego » Susa, Torino, Chambéry, Saint Jean de Maurienne. Proponiamo un’oscillazione delle risorse dal settore 1 al settore 2 per entrare in una fase attiva operativa. In effetti, si tratta di circoscrivere l’impatto occupazionale di questi avvenimenti, in modo concreto, con i professionisti e gli attori locali francesi e italiani in un secondo tempo. Così, uno studio – azione condotta con gli attori dell’ANPE Chambéry e Saint Jean de Maurienne, permetterà di misurare l’impatto occupazionale dei tre avvenimenti, e di preconfigurare una funzione di guardia, d’osservazione e di trattamento anticipato dei bisogni in impieghi. Obiettivi • • • Analizzare il contenuto degli impieghi e le competenze associate, degli impieghi diretti e indiretti, legati agli avvenimenti Accompagnare i professionisti dell’ANPE a costruire una cartografia degli impieghi e delle competenze per rispondere ai bisogni di manodopera legati ai tre avvenimenti e di quello in sfondo del collegamento ferroviario Lione Torino 2010 (impatto impieghi 110 000 diretti e indiretti) Perpetuare l’impiego localmente facilitando la mobilità professionale dei richiedenti lavoro da un avvenimento all’altro 244 Metodo • • • • Studio azione con i professionisti dell’ANPE Chambéry e Saint Jean de Maurienne Fase operativa, tangibile, a corto termine, sugli aspetti quantitativi e qualitativi degli impieghi e delle competenze generati dai tre avvenimenti Elaborazione di una cartografia degli impieghi e delle competenze per gli impieghi diretti e indiretti Accompagnamento all’appropriazione degli strumenti e alla gestione della mobilità professionale dei richiedenti lavoro sviluppando la costruzione di percorsi qualificanti al servizio dei richiedenti lavoro di un territorio Dati di uscita • • Cartografia degli impieghi diretti e indiretti e delle competenze generati dagli avvenimenti, il lavoro permetterebbe all’ANPE Rhône-Alpes di capitalizzare il suo investimento a titolo del suo partenariato nell’ambito del progetto EQUAL ITEC CGPME Rhône-Alpes. Questa sperimentazione potrà essere in seguito diffusa dal punto di vista delle agenzie per l’impiego a livello regionale e operativo, e nella rete nazionale ANPE. I supporti di base di una casa dell’impiego saranno allora stabiliti 22..22.. SSttrraatteeggiiee ee ppoossttee iinn ggiiooccoo ddeelllaa ssppeerriim meennttaazziioonnee m miirraattaa Si tratta di condurre una riflessione che permetterà, infine, di chiarire il posizionamento strategico dell’ANPE rispetto all’emergenza dei dispositivi di casa dell’impiego, di fronte agli operatori privati che interverranno d’ora in avanti nel collocamento dei pubblici richiedenti lavoro. Nell’ambito di una logica di offerta di servizi alle imprese, l’ANPE Rhône-Alpes può impossessarsi di questo progetto, per professionalizzare i suoi attori e condurre un cambiamento delle pratiche professionali. Attraverso questo progetto l’ANPE può essere riconosciuta come motore e attore della dinamica creata intorno alla casa dell’impiego. L’ANPE si posizionerebbe allora rispetto ai partner pubblici e privati in un ruolo inevitabile, di guardia, d’osservazione e di trattamento anticipato dei bisogni in impieghi e in competenze delle imprese dal punto di vista dei territori. L’ANPE apporterebbe un reale plusvalore e rinforzerebbe la sua credibilità al servizio delle imprese e dei richiedenti lavoro favorendo da un lato la leggibilità dei bisogni in impieghi e competenze delle imprese, e dall’altro lato una migliore conoscenza delle competenze disponibili dei richiedenti lavoro per un miglior collocamento. 245 IIIIII.. D Dooccuum meennttaazziioonnee ccoonnsseeggnnaattaa Progetto LTF RRF Documento sulla realizzazione dell’A43 St Jean de Maurienne : bilancio della missione di coordinazione del coordinatore René Maréchal datato 10 settembre 2001 Carta del Pays Maurienne 246 ALLEGATO 1 Guida del colloquio IIddeennttiiffiiccaazziioonnee Struttura / Organismo : Nome dell’interlocutore : Titolo : Funzione : Data del colloquio : 247 I. Qual è la sua visione dell’attività transfrontaliera del territorio ? Qual’è secondo lei la problematica del suo territorio ? II. Strategia, campi d’intervento e organizzazione nel campo dello sviluppo territoriale, economia, impiego, inserimento III. Qual è la sua visione dell’esistenza di un mercato del lavoro transfrontaliero ? IV. Che cosa pensa dell’idea di creare una casa dell’impiego franco italiana ? Condizioni, criteri da soddisfare ? Mezzi e risorse ? Difficoltà intuite ? V. Quali imprese si possono incontrare aventi partecipato ai Giochi Olimpici del 1992 ? 248 VI. Quali problemi riscontra per portare delle risposte in termini d’impiego ai tre avvenimenti seguenti ? L’organizzazione dei Giochi Olimpici Torino 2006 La conduzione dei giochi del biathlon 2007 in Maurienne Il lancio della linea ferroviaria Lione Torino detta LTF Quali soluzioni raccomanda? VII. Qual è secondo lei l’impatto economico dei tre avvenimenti che circondano il progetto e il loro impatto in termini di bisogni in impieghi ? VIII. Quali settori d’attività interessati, quali tipi d’impieghi, numero, qualifica ? IX. Le difficoltà incontrate e gli assi di miglioramento da portare rispetto all’esperienza dei Giochi Olimpici del 1992 o altre X. Documentazione messa a disposizione Studi d’impatto sull’impiego e l’economia locale (ramo alberghiero, salute…) esistenti rispetto agli avvenimenti contrattuali del progetto o dei Giochi Olimpici del 1992 Note su delle proposte d’azione da mettere in atto (partenariato, risorse da mobilizzare…) 249 ALLEGATO 2 Metodologia d’accompagnamento 250 II -- C Coonntteessttoo ddeellllaa ddoom maannddaa L’ANPE Regionale domanda allo studio CARTESA Lyon di concepire un dispositivo di formazione d’accompagnamento dei consiglieri dell’ANPE di St Jean de Maurienne per reperire e per qualificare i bisogni in impieghi e in competenze delle imprese locali rispetto ai tre avvenimenti che sono : • • • I Giochi Olimpici di Torino 2006 Il biathlon Maurienne 2007 I campionati del Mondo di sci alpino Val d’Isère 2009 Questi avvenimenti non sono tutti della stessa ampiezza e hanno per alcuni delle specificità locali e un impatto geografico circoscritto in termini di conseguenze : sugli impieghi, sulle imprese, sullo sviluppo economico, sulle competenze tecniche sollecitate, sulla natura delle costruzioni da progettare, sui bisogni d’alloggio. Questo lavoro è una tappa preliminare al trattamento dei bisogni in impieghi che saranno generati dal cantiere di collegamento ferroviario Lione Torino che inizia nel 2010. Si tratta di mettere in atto un trattamento anticipato e progressivo della qualifica della manodopera locale rispetto alla successione di avvenimenti che si ripartiranno nel tempo dal 2006 al 2010. IIII -- C Coonntteennuuttoo ddeellllaa pprrooppoossttaa dd’’iinntteerrvveennttoo Proponiamo di articolare questo dispositivo intorno alle 5 seguenti tappe : TTaappppaa 11 :: IInnccoonnttrroo ddeeii rreessppoonnssaabbiillii ddeeii ttrree aavvvveenniim meennttii TTaappppaa 22 :: IInnssttaalllaazziioonnee ee llaanncciioo ddii uunn ggrruuppppoo tteeccnniiccoo pprrooggeettttoo iim mppiieeggoo TTaappppaa 33 :: FFoorrm maarree ee aattttrreezzzzaarree ii ccoonnssiigglliieerrii ddeelll’’A AN NPPEE aalll’’eellaabboorraazziioonnee ddii uunnaa sscchheeddaa ddeessccrriittttiivvaa ddeelllee ccoom mppeetteennzzee ddii uunn iim mppiieeggoo,, ddii uunn rreeffeerreennzziiaallee iim p i e g o , a l l ’ e l a b o r a z i o n e d i u n a c a r t a d e g l i i m p mpiego, a l’elabora zione di una ca rta deg li impiieegghhii ee ddeelllee ccoom mppeetteennzzee TTaappppaa 44 :: FFoorrm maazziioonnee aazziioonnee aalll’’eellaabboorraazziioonnee ddeeii ssuuppppoorrttii ddii ggeessttiioonnee ddeeggllii iim mppiieegghhii ee ddeelllee ccoom p e t e n z e mpet enze TTaappppaa 55 :: FFoorrm maazziioonnee aazziioonnee aalll’’aannaalliissii ee aalllaa ggeessttiioonnee ddeelllaa m moobbiilliittàà ttrraa iim mppiieegghhii sseennssiibbiillii 251 TTaappppaa 11 –– IInnccoonnttrroo ddeeii rreessppoonnssaabbiillii ddeeii ttrree aavvvveenniim meennttii Obiettivo o Incontrare i responsabili degli avvenimenti per precisare la tipologia degli impieghi diretti e indiretti generati da questi tre avvenimenti. I Giochi Olimpici di Torino 2006 Il biathlon Maurienne 2007 I campionati del Mondo di sci alpino Val d’Isère 2009 Contenuto Si tratta d’identificare i settori d’attività e gli impieghi che possono essere potenzialmente generati da questi tre avvenimenti. Metodo Un colloquio guidato sarà condotto dalla consulente con ognuno dei responsabili Dati d’uscita Tipologia degli impieghi obiettivo, diretti e indiretti, per settore d’attività, indotti dagli avvenimenti Durata 1 giorno 252 TTaappppaa 22 –– IInnssttaallllaazziioonnee ee llaanncciioo ddii uunn ggrruuppppoo tteeccnniiccoo pprrooggeettttoo iim mppiieeggoo Obiettivi Fermare un campione d’imprese Reperire i settori d’attività interessati Identificare gli impieghi principali di questi settori in seduta collettiva Mestieri delle costruzioni Mestieri del turismo Mestieri della logistica Altri Mestieri del terziario Contenuto Il gruppo tecnico progetto impiego sarà costituito da quattro consiglieri ANPE di St Jean de Maurienne. Si tratta di incontrare i quattro consiglieri per apprezzare a partire dalla loro esperienza, dei Giochi Olimpici di Albertville e della costruzione dell’autostrada della Maurienne (A43), gli impatti di questi avvenimenti, in particolare in termini d’impieghi indiretti sui settori del turismo, alberghiero, ristorazione… Metodo Seduta collettiva Dati d’uscita Lista delle imprese interessate (numero, taglia, settore, localizzazione) Lista d’impieghi obiettivo per settore d’attività Durata 1 giorno 253 TTaappppaa 33 -- FFoorrm maarree ee aattttrreezzzzaarree ii ccoonnssiigglliieerrii ddeellll’’AAN NPPEE aallll’’eellaabboorraazziioonnee ddii uunnaa sscchheeddaa ddeessccrriittttiivvaa ddeellllee ccoom mppeetteennzzee ddii uunn iim mppiieeggoo,, ddii uunn rreeffeerreennzziiaallee iim mppiieeggoo,, aallll’’eellaabboorraazziioonnee ddii uunnaa ccaarrttaa ddeeggllii iim p i e g h i e d e l l e c o m p e t e n z e mpieghi e d elle co mpetenze Obiettivo Trasmettere ai consiglieri ANPE una metodologia d’analisi degli impieghi e d’elaborazione di supporti. Contenuto Si tratta di presentare e di trasmettere una metodologia di gestione degli impieghi e delle competenze agli attori dell’impiego. L’elaborazione, insieme, dei diversi elementi componenti una carta degli impieghi facilita la comprensione, la messa in pratica, e l’articolazione dei supporti. Questi supporti sono costruiti in coerenza ai supporti esistenti all’ANPE, come per esempio quello del ROME. Metodo Tre sedute collettive si svolgeranno ognuna dovrà permettere di abbordare una presentazione dello strumento, delle sue finalità e una messa in pratica. Degli esercizi saranno condotti su ogni tema per permettere a ogni partecipante al termine della giornata di essere capace di : Concepire e redigere una scheda descrittiva dell’impiego obiettivo e delle competenze Elaborare e strutturare un referenziale di competenze dell’impiego obiettivo Pianificare e formalizzare una carta degli impieghi obiettivo Dati d’uscita Delle schede descrittive d’impiego obiettivo e dei referenziali di competenze, una carta degli impieghi e delle competenze Durata 3 giorni 254 TTaappppaa 44 -- FFoorrm maazziioonnee aazziioonnee aallll’’eellaabboorraazziioonnee ddeeii ssuuppppoorrttii ddii ggeessttiioonnee ddeeggllii iim mppiieegghhii ee ddeellllee ccoom mppeetteennzzee Obiettivi Mettere in pratica, reale e concreta, la metodologia consegnata in occasione della tappa precedente Chiarire il contenuto degli impieghi esistenti e le caratteristiche della popolazione salariata (età, luogo di residenza, qualifica, competenze, mobilità…) delle imprese locali Contenuto La consulente soprintende gli incontri effettuati dai consiglieri ANPE presso le imprese. A partire dal campione di imprese stilato nel corso della tappa 2, i consiglieri ANPE incontrano le imprese sul loro sito e raccolgono delle informazioni che permetteranno loro di costruire le schede descrittive degli impieghi obiettivo e i referenziali degli impieghi obiettivo. Questi incontri permettono d’affinare le informazioni in termini di bisogni in impieghi, in competenze, in reclutamento delle imprese locali. Così, la lista degli impieghi obiettivo preliminarmente definita nella tappa 2 può essere eventualmente corretta o completata. Metodo Elaborazione di due schede impieghi obiettivo per consigliere Elaborazione di due referenziali impieghi obiettivo Controllo personalizzato individualizzato di ogni consigliere sotto forma di due incontri individuali per consigliere. Dati d’uscita Schede descrittive degli impieghi obiettivo e delle competenze Referenziali degli impieghi obiettivo e delle competenze Durata 1 giorno di accompagnamento seguito per consigliere sulla base di un gruppo composto da 4 consiglieri ossia 4 giorni per 4 gruppi 255 TTaappppaa 55 -- FFoorrm maazziioonnee aazziioonnee aallll’’aannaalliissii ee aallllaa ggeessttiioonnee ddeellllaa m moobbiilliittàà ttrraa iim mppiieegghhii oobbiieettttiivvoo Obiettivi Identificare le aree di mobilità tra impieghi obiettivo Posizionare le competenze dei richiedenti lavoro rispetto agli impieghi obiettivo dei settori d’attività interessati Elaborare i percorsi di qualifica per i richiedenti lavoro Accompagnare gli attori dell’ANPE nella gestione della mobilità professionale dei richiedenti lavoro grazie a una carta degli impieghi e delle competenze sui quattro grandi settori presi di mira : Mestieri delle costruzioni Mestieri del turismo Mestieri della logistica Altri Mestieri del terziario Contenuto Si tratta di presentare un modo di lettura e d’analisi del trasferimento di competenze tra gli impieghi obiettivo. Questa analisi è utile in materia di reclutamento, di gestione della mobilità interna nell’impresa, di gestione della mobilità tra imprese, d’analisi del bisogno di formazione e di messa in atto della formazione. Così, potranno essere identificate delle passerelle di competenze tra gli impieghi per permettere ai titolari di questi impieghi di navigare da un impiego all’altro. Metodo Al momento delle sedute collettive con i quattro consiglieri dell’ANPE, la consulente presenterà l’articolazione dei supporti tra di loro e il modo di lettura e d’analisi del trasferimento di competenze. A partire dalle schede descrittive degli impieghi obiettivo, dai referenziali di competenze degli impieghi obiettivo, dalla carta dei mestieri e delle competenze, la consulente e i consiglieri stileranno per ogni impiego obiettivo le passerelle possibili verso gli altri impieghi obiettivo. Questa costruzione è realizzata in coerenza con il supporto ROME. Dati d’uscita Carta degli impieghi obiettivo Passerelle tra gli impieghi obiettivo Durata 3 giorni 256 Grandi eventi e occupazione. Il punto sulle Olimpiadi e sulla costruzione della Torino-Lione Indice Presentazione ......................................................................................................................................................... 1 Premessa ................................................................................................................................................................ 3 Introduzione........................................................................................................................................................... 5 Ringraziamenti ...................................................................................................................................................... 9 I - Obiettivi della ricerca....................................................................................................................................... 11 2 - Strategia di analisi ........................................................................................................................................... 11 3 - Il settore delle costruzioni ............................................................................................................................... 13 3.1 - La domanda teorica di lavoro per la realizzazione delle opere olimpiche................................................ 13 3.2 - L'andamento del settore delle costruzioni in Provincia di Torino ............................................................. 14 3.3 - La questione della provenienza della manodopera e della presenza di lavoro irregolare........................ 22 3.4 - Le figure professionali critiche nell'incontro domanda-offerta ................................................................. 27 3.5 - La domanda teorica di manodopera per la costruzione della linea Torino-Lione .................................... 39 3.6 - Le previsioni di impatto occupazionale in Provincia di Torino ................................................................ 41 3.7 - Sintesi e linee di azione................................................................................................................................ 40 4 - II settore turismo e recettività ......................................................................................................................... 43 4.1 - La domanda teorica di lavoro net settore recettivo-alberghiero legata alla gestione dell'evento olimpico.................................................................................................... 46 4.2 - L'andamento del settore alberghiero-ristorazione in Pro vincia di Torino................................................ 48 4.3 - Le figure pro fessionali critiche nell'incontro domanda-offerta ................................................................ 56 4.4 - La domanda connessa all'azione del Toroc: l'organizzazione dell'evento ................................................ 70 4.5 - Sintesi e linee di azione................................................................................................................................ 72 Grands événements et emploi: le point sur le Jeux Olympiques et sur la construction de la ligne Turin-Lyon Sommaire Presentation ........................................................................................................................................................... 77 Préambule .............................................................................................................................................................. 79 Introduction ........................................................................................................................................................... 81 Ringraz .................................................................................................................................................................. 85 1 – Objectifs de la recherche ................................................................................................................................ 87 2 – Stratégie d’analyse .......................................................................................................................................... 87 3 – Le secteur des constructions........................................................................................................................... 89 3.1 – La demande théorique de travail pour la réalisation des ouvrages olympiques....................................... 89 3.2 - L’évolution du secteur des constructions dans la Province de Turin ........................................................ 90 3.3 – La question de la provenance de la main d’œuvre et de la présence de travail irrégulier....................... 99 3.4 – Les profils professionnels critiques dans la rencontre de l’offre et de la demande ................................. 104 3.5 – La demande théorique de main d’œuvre pour la construction de la ligne Turin-Lion ............................ 116 3.6 – Les prévisions de l’impact sur l’emploi dans la Province de Turin ......................................................... 118 3.7 – Synthèses et lignes d’action ........................................................................................................................ 120 4 – Le secteur tourisme et accueil ........................................................................................................................ 123 4.1 – La demande théorique de travail dans le secteur accueil-hébergement liée à la gestion de l’événement olympique ............................................................................................... 123 4.2 - L’évolution du secteur hôtelier-restauration dans la Province de Turin ................................................... 125 4.3 – Les profils professionnels critiques dans la rencontre de l’offre et de la demande ................................. 134 4.4 – La demande liée à l’action du Toroc: l’organisation de l’événement ...................................................... 148 4.5 – Synthèse et lignes d’action .......................................................................................................................... 151 Projet TRANSALP - Travail Sans Frontière Sommaire 1ère partie – Constat aspects quantitatifs I. Objectif et phases de l’étude ............................................................................................................................. 155 II. Le concept d’unités de travail actives ............................................................................................................. 156 2.1. Les ouvrages................................................................................................................................................... 157 2.2. Les emplois concernés................................................................................................................................... 158 2.2.1. Typologie des emplois................................................................................................................................ 158 2.2.2. Statistiques des besoins par emplois, qualifications ................................................................................. 158 2.3. Les unités de travail actives ......................................................................................................................... 163 2.3.1. Constats ....................................................................................................................................................... 163 2.3.2. Estimation des besoins de Main d’œuvre.................................................................................................. 167 a. Main d’oeuvre non qualifiée............................................................................................................................. 167 b. Chômeurs à former pour des fonctions qualifiées .......................................................................................... 167 c. Main d’œuvre qualifiée..................................................................................................................................... 168 2.3.3. Estimation des zones de provenance de la Main d’œuvre........................................................................ 168 2ème partie – Analyse aspects qualitatifs I. Identification des interlocuteurs rencontrés ou contactés ............................................................................... 170 II. Présentation des évènements ........................................................................................................................... 170 III. L’activité transfrontalière du département de la Savoie............................................................................... 173 IV. La problématique du territoire ....................................................................................................................... 174 V. L’existence d’un marché du travail transfrontalier ........................................................................................ 176 VI. La création d’une maison de l’emploi franco italienne ................................................................................ 176 VII. Les entreprises à rencontrer ayant participées aux JO de 1992.................................................................. 177 VIII. Les problèmes repérés pour apporter des réponses en termes d’emploi à ces évènements .................... 178 8.1. Les problèmes repérés ................................................................................................................................... 178 8.1.1. Besoin de personnel qualifié ...................................................................................................................... 178 8.1.2. Risque de manque de main d’œuvre.......................................................................................................... 178 8.1.3. La durée des travaux (l’étalement dans le temps)..................................................................................... 179 8.2. Les solutions préconisées .............................................................................................................................. 179 IX. L’impact économique des évènements qui entourent le projet et leur impact en terme de besoins en emplois.................................................................................................. 180 9.1. La liaison ferroviaire Lyon Turin 2010 ........................................................................................................ 180 9.2. Les JO de Turin 2006 .................................................................................................................................... 187 9.3. Le biathlon de Maurienne en 2007 ............................................................................................................... 187 9.4. Les championnats du monde de ski alpin à Val d’Isère en 2009................................................................ 188 9.5. Les épreuves mondiales interuniversitaires 2010 – 2011............................................................................ 188 X. Les secteurs d’activités concernés, les types d’emplois, nombre, qualification .......................................... 188 XI. Les difficultés rencontrées ............................................................................................................................. 189 3ème partie – Préconisations et conclusions I. Les besoins d’informations complémentaires.................................................................................................. 190 1.1. La dimension transfrontalière ....................................................................................................................... 190 1.2. Les travaux ..................................................................................................................................................... 190 1.3. Les politiques des Ressources Humaines des entreprises italiennes et françaises..................................... 190 1.4. Les besoins des entreprises............................................................................................................................ 191 1.5. La sédentarisation de la main d’œuvre ......................................................................................................... 191 1.6. Autres points .................................................................................................................................................. 191 II. Synthèse entretien du 21 février 2005............................................................................................................. 192 2.1. Logique du dossier INTERREG ................................................................................................................... 192 2.2. Stratégie et enjeux de l’expérimentation visée............................................................................................. 193 III. Documentation remise .................................................................................................................................... 194 Annexe 1 – Guide d’entretien............................................................................................................................... 195 Annexe 2 – Méthodologie d’accompagnement................................................................................................... 198 Progetto TRANSALP – Lavoro Senza Frontiere Indice 1ª parte – Constatazioni aspetti quantitativi I. Obiettivi e fasi dello studio ............................................................................................................................... 207 II. Il concetto di unità di lavoro attive.................................................................................................................. 208 2.1. Le opere .......................................................................................................................................................... 209 2.2. Gli impieghi interessati.................................................................................................................................. 210 2.2.1. Tipologia degli impieghi ............................................................................................................................ 210 2.2.2. Statistiche dei bisogni per impieghi, qualifiche........................................................................................ 210 2.3. Le unità di lavoro attive................................................................................................................................. 215 2.3.1. Constatazioni............................................................................................................................................... 215 2.3.2. Stima dei bisogni di manodopera............................................................................................................... 219 a. Manodopera non qualificata ............................................................................................................................. 219 b. Disoccupati da formare per delle funzioni qualificate.................................................................................... 219 c. Manodopera qualificata .................................................................................................................................... 220 2.3.3. Stima delle zone di provenienza della manodopera ................................................................................. 220 2ª parte – Analisi aspetti qualitativi I. Identificazione degli interlocutori incontrati o contattati ............................................................................... 222 II. Presentazione degli avvenimenti .................................................................................................................... 222 III. L’attività transfrontaliera del dipartimento della Savoia ............................................................................. 225 IV. La problematica del territorio ....................................................................................................................... 226 V. L’esistenza di un mercato del lavoro transfrontaliero .................................................................................. 228 VI. La creazione di una casa dell’impiego franco italiana ................................................................................ 228 VII. Le imprese da incontrare aventi partecipato ai Giochi Olimpici del 1992 ................................................ 229 VIII. I problemi reperiti per portare delle risposte in termini d’impiego a questi avvenimenti ....................... 230 8.1. I problemi riscontrati ..................................................................................................................................... 230 8.1.1. Bisogno di personale qualificato................................................................................................................ 230 8.1.2. Rischio di mancanza di manodopera ......................................................................................................... 230 8.1.3. La durata dei lavori (ripartizione nel tempo) ............................................................................................ 231 8.2. Le soluzioni raccomandate............................................................................................................................ 231 IX. L’impatto economico degli avvenimenti che circondano il progetto e il loro impatto in termini di bisogni nel lavoro ......................................................................................... 32 9.1. Il collegamento ferroviario Lione Torino 2010 ........................................................................................... 232 9.2. I Giochi Olimpici di Torino 2006 ................................................................................................................. 239 9.3. Il biathlon della Maurienne nel 2007............................................................................................................ 239 9.4. I campionati del mondo di sci alpino a Val d’Isère nel 2009...................................................................... 240 9.5. Le prove mondiali interuniversitarie 2010 – 2011....................................................................................... 240 X. I settori di attività interessati, i tipi d’impieghi, numero, qualifica .............................................................. 240 XI. Le difficoltà incontrate ................................................................................................................................... 241 3ª parte – Raccomandazioni e conclusioni I. Le necessità d’informazioni complementari .................................................................................................. 242 1.1. La dimensione transfrontaliera...................................................................................................................... 242 1.2. I lavori............................................................................................................................................................. 242 1.3. Le politiche delle Risorse Umane delle imprese italiane e francesi .......................................................... 242 1.4. I bisogni delle imprese .................................................................................................................................. 243 1.5. La sedentarizzazione della manodopera ....................................................................................................... 243 1.6. Altri punti ....................................................................................................................................................... 243 II. Sintesi colloquio del 21 febbraio 2005 ........................................................................................................... 244 2.1. Logica del dossier INTERREG..................................................................................................................... 244 2.2. Strategia e poste in gioco della sperimentazione mirata ............................................................................ 245 III. Documentazione consegnata ......................................................................................................................... 246 Allegato 1 – Guida del colloquio ......................................................................................................................... 247 Allegato 2 – Metodologia d’accompagnamento ................................................................................................. 250