PRESENTAZIONE - Città di Torino

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PRESENTAZIONE - Città di Torino
PRESENTAZIONE
La Regione Piemonte – Direzione regionale Formazione professionale-Lavoro è capofila del
Progetto “Transalp Lavoro senza frontiere” nell’ambito del Programma di iniziativa comunitaria Interreg
III A-Alcotra, e ha affidato all’ente strumentale Agenzia Piemonte Lavoro, l’attuazione del progetto, al
quale partecipano tra gli altri, oltre al partner francese dell’ Anpe Rhône-Alpes, la Provincia di Torino, la
Città di Torino ed Eures Transalp.
L’obiettivo strategico del progetto è creare un sistema strutturato di cooperazione transfrontaliera,
al fine di contribuire a realizzare nei territori interessati un vero e proprio mercato comune
dell’occupazione, al fine di porre in rete i servizi per l’Impiego della Provincia di Torino e della Savoia.
La ricerca evidenzia come importanti cambiamenti siano in atto tra le due regioni transfrontaliere
Piemonte e Rhône-Alpes. L’impatto sui rispettivi mercati del lavoro dei grandi eventi come i Giochi
Olimpici invernali 2006 a Torino e la costruzione della linea ferroviaria ad alta capacità Torino Lione
generano occupazione. La costruzione delle opere olimpiche ha prodotto tra i 7 e 10 mila posti di lavoro
in Provincia di Torino nel 2004, e si stima che in corrispondenza dei giochi lavoreranno nei settori
turismo e alberghiero-ristorazione 10-11 mila addetti aggiuntivi.
La ricerca analizza l’impatto sul mercato del lavoro sia sul versante francese, sia su quello
italiano dei grandi avvenimenti, rilevando alcuni orientamenti, che aprono la possibilità di miglioramento
delle sinergie e del livello di cooperazione tra le istituzioni.
Guardando avanti, le risorse comuni, il possibile interscambio, la cooperazione tra le due Regioni,
costituiranno un asse strategico dello sviluppo, di utilità anche per i rispettivi paesi.
Nell’attuale crisi economica piemontese in proiezione la ricerca costituisce sicuramente un
elemento in più nell’eventuale riapertura di un tavolo di confronto con i soggetti interessati che ponga al
centro del dibattito la realizzazione di un nuovo patto per il lavoro e la coesione sociale.
Teresa Angela Migliasso
Assessore al Lavoro della Regione Piemonte
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PREMESSA
La Regione Piemonte attraverso l’Agenzia Piemonte Lavoro, la Direzione regionale ANPE Rhône Alpes
ed Eures Transalp sono tra i promotori del progetto “Transalp. Lavoro senza frontiere", finanziato dal
programma di iniziativa comunitaria Interreg IIIA Alcotra, al quale hanno aderito tra gli altri anche la
Provincia di Torino e la Città di Torino.
Tale progetto si propone di rendere sempre più vicini il Piemonte e la Francia, con particolare riferimento
al territorio della Provincia di Torino ed a quello del Dipartimento della Savoia, che saranno interessati a
breve da grandi avvenimenti, come la costruzione della linea ferroviaria dell'alta velocità Torino-Lione ed
i Giochi Olimpici invernali nel 2006.
L’obiettivo generale è quello di creare una rete dei servizi pubblici per l'impiego per favorire
l'occupazione e il coinvolgimento di imprese e associazioni.
In questo contesto si prevede la messa in rete degli sportelli transfrontalieri dei servizi per l'impiego di
Torino e di Susa con i corrispondenti uffici francesi dell’ ANPE della Savoia per realizzare un mercato
comune dell'occupazione a sostegno dello sviluppo competitivo del territorio, diminuendo il rischio del
lavoro irregolare e della proliferazione di una domanda sotterranea di servizi.
Due gli obiettivi specifici legati alla presente ricerca:
1. Prevedere, anticipare e gestire i grandi movimenti di manodopera che saranno mobilitati dai
grandi eventi di riferimento.
2. Individuare e pianificare azioni di riconversione delle maestranze, durante ed al termine delle
grandi opere.
Le finalità della ricerca hanno riguardato particolarmente da una parte il forte e positivo impatto che si sta
realizzando nei mercati del lavoro locali, dall’altra l’attenzione alle Azioni in grado di migliorare
l’impatto stesso per aumentare gli effetti positivi e di sviluppo. Gli eventi hanno e avranno collocazioni
temporali diverse, sono intervenuti e interverranno comunque su un processo di trasformazione del
territorio e dell’economia, già in atto da oltre un decennio, che è stato ulteriormente accelerato.
Tutte queste attività di riassetto hanno provocato numerosi cantieri e attività nel settore dei servizi.
Questi aspetti sono stati approfonditi con un’attenta analisi di ciò che è successo nei comparti
dell’edilizia, del turismo ed in alcuni ambiti del terziario (servizi recettivi e logistici) in riferimento alla
manodopera generata dalle Olimpiadi.
Si segnala così un comparto edile che ha prodotto tra il 2003- 2005 dai 7.000 ai 10.000 posti di lavoro,
anche se oggi in leggera flessione ed un turistico–alberghiero che toccherà in corrispondenza dei Giochi
10/11.000 addetti aggiuntivi, e che si sta caratterizzando in Piemonte come settore emergente.
Quanta di questa manodopera potrà essere utilizzata nel 2010 nella Torino-Lione? Le previsoni che
emergono dallo studio fanno riferimento ad un coinvolgimento di unità 5000/6000 sul versante francese e
di 2500/3000 sul versante italiano.
L’individuazione di nuova manodopera o la riconversione dell’attuale richiederà un ripensamento della
programmazione dei sistemi di formazione professionale francese e italiano rispetto in particolare alle
qualifiche di difficile reperibilità indicate dalla ricerca.
Lucia Mollica
Direttore Agenzia Piemonte Lavoro
Giuseppe De Pascale
Direttore regionale Direzione Formazione professionale-Lavoro
Patrik Lescure
Direttore ANPE Rhone Alpes
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INTRODUZIONE
Le due ricerche di seguito presentate sono state realizzate nell’ambito del progetto InterregIIIA Alcotra
“Transalp - Lavoro senza frontiere”.
Le ricerche hanno fatto il punto sulla macro-area Piemonte Rhone-Alpes riguardo all’impatto che
avranno sui mercati del lavoro i grandi eventi, che interesseranno le due regioni transfrontaliere. E’ stata
dedicata particolare attenzione alle Olimpiadi 2006 e alla costruzione della linea ad alta capacità Torino
Lione, che in prospettiva futura cambierà le possibilità di scambio e interazione economica e sociale a
cavallo della frontiera. Guardando avanti, le risorse comuni, il possibile interscambio, la cooperazione tra
le due Regioni, costituiscono un asse strategico dello sviluppo, utile anche ai rispettivi paesi.
I risultati delle ricerche possono essere articolati su due livelli:
1. il primo riguarda una diagnosi dell’impatto forte e positivo che ci si attende sui mercati locali
del lavoro dai grandi eventi programmati;
2. il secondo è invece relativo alla consonanza di attenzioni e strumenti con cui, da entrambe i lati
delle Alpi, si guarda a questi eventi e si tenta di aumentarne gli effetti positivi e di sviluppo. Tra i
molti aspetti che questi eventi coinvolgono, il progetto è concentrato sulle tematiche del lavoro e
della formazione.
Riguardo al primo punto, bisogna precisare che l’impatto di eventi come la realizzazione delle olimpiadi
o la costruzione della linea ferroviaria transfrontaliera può essere esaminato almeno su tre livelli:
• esiste innanzitutto un impatto diretto: la costruzione delle opere, la gestione della recettività e
della logistica, richiedono lavoro e generano occupazione, reddito, e in alcuni ambiti crescita
professionale. Quest’area di occupazione è quella più facilmente quantificabile, ma anche quella
che termina una volta che l’opera è costruita o i giochi sono chiusi. La costruzione delle opere
olimpiche ha innalzato l’occupazione in Provincia di Torino tra il 2003 e il 2005, generando tra i
7 e i 10 mila posti di lavoro nell’anno di punta, il 2004. Questa occupazione ha saturato la
capacità produttiva delle imprese locali e ha attenuato l’impatto negativo sull’area della crisi di
altri settori industriali. E’ cresciuta anche l’occupazione nei settori turismo e alberghieroristorazione, perché sono state aperte nuove strutture alberghiere, ma il settore toccherà la sua
punta in corrispondenza dei giochi, quando lavoreranno 10-11 mila addetti aggiuntivi, in gran
parte, almeno i tre/quarti, con contratti temporanei di breve durata, che sono peraltro tipici del
settore, che ha una forte mobilità del lavoro. Nel 2004, su 37.000 avviamenti al lavoro, quasi il
70% ha avuto durata inferiore ai 7 giorni e solo il 13% è stato a tempo indeterminato. La
costruzione della ferrovia Torino-Lione, che verrà avviata a pieno regime nel 2010, quando
saranno concluse tutte le opere preliminari e preparatorie, coinvolgerà in Italia per 7 anni migliaia
di lavoratori edili, con un impiego di 2500 - 3000 addetti negli anni tra il 2011 e il 2015. Per parte
francese, stante che la tratta da costruire è più lunga, attraverso la ‘Maurienne’, si prevede
l’impiego di un numero doppio di lavoratori, tra 5500 e 6000, per il periodo tra il 2011 e il 2015,
e di qualche migliaio fino al 2018. Su questa necessità di lavoratori le ricerche hanno indagato,
per analizzare quali caratteristiche professionali dovranno avere i lavoratori e quale disponibilità
esiste di trovarli nelle aree coinvolte. Nell’edilizia, riguardo alle olimpiadi, la disponibilità di
manodopera in Piemonte non è stata sufficiente, è stata utilizzata anche manodopera straniera
(30% nel lavoro regolare dipendente, 80% nelle nuove microimprese) e proveniente da altre
regioni d’Italia (60% dei lavoratori impiegati nella costruzione alta capacità Torino-Milano). Al
momento della costruzione della Torino-Lione, tuttavia, se l’edilizia sarà in una fase più calma, le
imprese edili della provincia impiegheranno certamente molta più manodopera locale. In Francia,
in vista della Torino-Lione, si prevede che oltre la metà della manodopera impiegata negli anni
centrali di lavoro (3500 persone) arrivi dall’esterno della regione.
• Il secondo livello di impatto è quello sull’occupazione indiretta, ma collegata all’evento. I
materiali di costruzione per le opere edili, i servizi per i lavoratori che arrivano, il giro d’affari
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•
generato dagli acquisti dei turisti sono esempi di impatto indiretto. Questo impatto è molto
rilevante, sia per le costruzioni, sia nel settore turistico. Le ricerche non si sono concentrate su
quest’aspetto, perché, diversamente dalla manodopera direttamente impiegata negli eventi, il
lavoro indiretto non è facilmente prevedibile, e quindi non è oggetto specifico di piani di
reclutamento e formazione. Per dare un’idea della sua rilevanza, citiamo il dato dello studio
francese sulla Torino-Lione, che stima essere tra il doppio e il triplo il volume di occupazione
indiretta rispetto a quella diretta. Ciò significa che per ogni operaio che costruisce la linea, ce
ne sono altri due o tre che lavorano per produrre i materiali o i servizi collegati.
Il terzo livello di impatto, di gran lunga più importante, riguarda l’impatto sull’occupazione
locale che deriva da cambiamenti di tipo strategico legati all’evento. Questi impatti sono molto
difficili da calcolare, perché hanno a che fare con la dinamica di sviluppo dell’area e in qualche
modo ne determinano la traiettoria. Inoltre, dipendono molto dalla gestione stessa dell’evento, da
come l’evento viene valorizzato in modo integrato con altre risorse e opportunità dell’area.
Osservatori qualificati, ad esempio, hanno stimato nel 2,5-3% del PIL del Piemonte la
potenzialità di sviluppo indotta dalla presenza dell’alta capacità. Ciò significa incrementare in
modo strutturale e permanente le potenzialità di crescita dell’occupazione, su ordini di grandezza
di decine di migliaia di posti di lavoro. Analogamente, l’impatto delle infrastrutture nella città
di Torino cambia le potenzialità di sviluppo e ha un effetto permanente nel tempo e
moltiplicatore rispetto al ventaglio dei settori economici. Le olimpiadi possono giocare un effetto
strutturale sull’immagine di Torino e sul trend dell’attrattività della città, che comincia a mostrare
risultati interessanti. Lo studio tecnico realizzato da una società specializzata (THR) sullo
sviluppo turistico di Torino ipotizzava, nel 2002, tassi annui di crescita delle presenze fino al 5%,
nel periodo 2003-2011, e considerava l’effetto olimpiadi come una variazione aggiuntiva tra il
2% e il 4% negli anni intorno all’evento. Questo scenario ottimistico sembra per ora trovare
conforto negli ultimi dati relativi al 2004. Crescono le presenze (+7% nel 2003 rispetto all’anno
precedente e +14% nel 2004 rispetto al 2003), crescono i congressisti (+37% nel 2004 con
100.000 presenze aggiuntive), crescono gli eventi che si svolgeranno a Torino (24 eventi rilevanti
programmati tra il 2005 e il 2008), si delinea una possibilità di continuità rispetto alle olimpiadi,
con le paraolimpiadi del 2006 e le universiadi del 2007, che useranno gli stessi impianti, avranno
lo stesso numero di discipline e coinvolgeranno 50 paesi e oltre 400.000 spettatori. Anche le
universiadi saranno preparate da una decina di eventi tra il 2005 e il 2007. Ciascuna di queste
occasioni apre opportunità di crescita, su cui gli esempi non si contano: il riutilizzo delle
infrastrutture sportive olimpiche può essere un problema, ma anche un’opportunità (ad esempio
gli allenamenti delle centinaia di squadre nazionali del mondo, per gli impianti più sofisticati), le
universiadi possono lanciare il Piemonte come sede di campus universitari, con un target di
milioni di studenti delle università del mondo. Proprio la crescita continua e prospettica delle
presenze e degli eventi è la miglior garanzia per la crescita dell’occupazione dipendente e
autonoma nel settore turistico e alberghiero, che è cominciata in modo cauto, e che assumerà
livelli diversi, proprio in relazione alle tendenze di medio periodo del settore. Un problema per il
settore turistico alberghiero è la debole ‘domanda interna’, espressa dai torinesi, che avvertono le
difficoltà occupazionali di altri settori e il quadro critico dell’economia nazionale. Se la strategia
esterna è attirare i visitatori e migliorare l’immagine nel mondo, la strategia interna
dev’essere l’innovazione e il rafforzamento sistemico del settore. Su questo le ricerche, che
entrano nel merito delle politiche pubbliche relative all’incontro domanda e offerta e alla
formazione, danno indicazioni chiare di necessità di attenzione e investimento, segnalando figure
e competenze professionali da rafforzare e servizi da erogare.
Riguardo al secondo punto – quali azioni per migliorare l’impatto sul mercato del lavoro - le ricerche
sottolineano, sia sul versante francese, sia su quello italiano, alcuni orientamenti, che hanno una forte
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sintonia, e che aprono la possibilità di migliorare le sinergie e il livello di cooperazione tra le istituzioni
che dalle due parti della frontiera si occupano di incontro domanda-offerta di lavoro e formazione.
• Intanto viene confermata l’importanza di un approccio proattivo ai grandi eventi. I grandi eventi
si costruiscono, e attraverso le politiche del lavoro e della formazione che vengono sviluppate è
possibile rafforzare le ricadute positive e migliorare alcuni aspetti del mercato locale. Non è un
lavoro facile, per la fortissima frammentazione e precarizzazione del lavoro che caratterizza, in
generale, tutti i mercati. L’esperienza del Piemonte sui cantieri olimpici e sull’alta capacità
Torino-Milano, tuttavia, indica una direzione positiva: per migliorare la sicurezza nei cantieri,
combattere la presenza del lavoro irregolare, molto elevata nel settore, facilitare l’inserimento
delle persone nel lavoro, aumentare la quota locale di occupati serve agire, in modo coordinato
con le parti sociali, per fornire servizi efficaci alle imprese e alle persone.
• Per fare questo bisogna passare dalla costruzione di scenari di previsione, come fanno le
ricerche, alla costruzione di modelli di servizio, adatti al mercato e rispondenti alle esigenze
delle imprese e delle persone. Sia nel caso dell’edilizia, sia nel caso dell’alberghiero, si deve agire
in un contesto dove le grandi imprese sono abituate a fare a meno dei servizi pubblici e le piccole
utilizzano per il reclutamento del personale canali familiari e personali. Esiste in questi settori un
profondo bisogno di competenze qualificate, di figure professionali nuove, di rafforzamento
delle capacità competitive. Però molte imprese non hanno risorse per investire, non hanno una
cultura che valorizza o promuove la formazione, devono misurarsi con un mercato che lascia
pochi spazi e margini di manovra, che pratica massicciamente la concorrenza sleale attraverso
l’utilizzo del lavoro irregolare e che favorisce la moltiplicazione delle posizioni di lavoro
autonomo individuale, senza spessore imprenditoriale; inoltre, in ampia parte anche i dirigenti
hanno difficoltà a guardare il futuro con visione strategica. Questi limiti sono diffusi soprattutto
tra le piccole e le piccolissime imprese. Un modo, quindi, per sostenere lo sviluppo strategico di
questi settori, approfittando della spinta all’occupazione che i grandi eventi possono creare, è
sviluppare servizi sempre più rispondenti ai bisogni e capaci di intercettare una parte della
domanda effettiva di competenze e di innovazione delle imprese.
• Sia in Francia che in Italia il progetto lavorerà sul miglioramento dei servizi, in ottica di macroarea. Ciò consentirà scambi utili dal punto di vista degli strumenti – sia in Italia che in Francia
sono stati sviluppati modelli di descrizione delle figure professionali e di analisi delle competenze
–, dal punto di vista delle strategie di gestione dei servizi e di promozione dello sviluppo locale –
in Francia, in vista della costruzione della Torino-Lione, si propongono di fare una valutazione
sistematica delle competenze professionali disponibili sul territorio, per avviare piani di
formazione per far entrare nel settore delle costruzioni un numero consistente di personale locale,
in Italia si lavorerà a perfezionare i servizi alle imprese con sportelli specializzati dal punto di
vista settoriale, già sperimentati con lo sportello SPEDITO in Edilizia e con il Nuovo sportello
dedicato all’area turistico-alberghiera. Una rete di servizi sulla macro-area potrà anche essere
utile a gestire eventuali squilibri nei mercati locali del lavoro favorendo, ad esempio, il
reclutamento di lavoratori di imprese piemontesi per i cantieri nella Maurienne, nel caso che il
mercato in Italia sia debole al momento dell’avvio dei lavori.
Roberto Di Monaco
S.R.F. Società Ricerca e Formazione
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Si ringraziano:
Per l’Agenzia Piemonte Lavoro
Giampietro Ferrarese, Coordinatore del progetto
Massimo Tamiatti, Responsabile Area studi e ricerche
Per l’ANPE Rhone Alpes
Jean Maurice Mouette, Coordinatore partner francesi
Bernadette Cubier
Per la Regione Piemonte - Direzione Lavoro-Formazione professionale
Leonardo Angelini
Per la Provincia di Torino – Servizio Lavoro
Aldo Dutto
Per la Città di Torino – Divisione Lavoro Orientamento Formazione
Guido Gulino
Per la società CARTESA LYON
Catherine Montal
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1 - Obiettivi della ricerca
La ricerca, nell’ambito del progetto, si propone di fornire indicazioni rispetto ai movimenti di
manodopera connessi allo svolgimento di grandi eventi che interesseranno il Piemonte, ed in particolare
la provincia di Torino nella sua area di confine con la Francia.
Tra questi spiccano, ovviamente, le Olimpiadi 2006 e la costruzione della linea Torino-Lione.
L’incarico prevede che il lavoro venga svolto sulla base dell’analisi delle fonti istituzionali e degli studi
disponibili e che sulla base di queste informazioni, con la maggior approssimazione possibile, si tenti di
prevedere le caratteristiche della manodopera che sarà impegnata in relazione ai grandi eventi, con
attenzione al loro numero, alla qualifica, al luogo e ai tempi di coinvolgimento.
Lo studio non riguarda tutti i settori, ma è circoscritto alle attività economiche più sollecitate dagli eventi:
edilizia, turismo e alcuni ambiti del terziario (servizi recettivi e logistici).
2 – Strategia di analisi
I due eventi principali di cui ci si occupa hanno una collocazione temporale molto diversa. Riguardo alle
olimpiadi, l’evento è relativamente vicino e la fase di preparazione dell’evento, in cui si sviluppa la parte
più consistente dell’impatto occupazionale, si avvia alla conclusione.
In questo caso è utile fare il punto della situazione rispetto alle previsioni formulate in passato e
identificare aspetti rilevanti di quanto sta avvenendo sul mercato del lavoro locale rispetto all’evento e
rispetto alle azioni tese a favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro. Verranno anche sviluppate alcune
considerazioni sulle Universiadi 2007.
Riguardo alla costruzione della linea Torino Lione, dato che nella migliore delle ipotesi l’avvio dei lavori
di costruzione è programmato per il 2010-2011, si tratta di formulare previsioni, facendo tesoro di quanto
osservato, in termini di funzionamento del mercato locale, nell’esperienza dei cantieri olimpici e delle
grandi opere (passante e ferrovia Torino-Milano).
Come è noto, per entrare nel merito dell’incontro domanda offerta in relazione ad un evento, occorre
focalizzare l’attenzione su due aspetti.
Il primo riguarda il fabbisogno teorico di manodopera collegato all’evento, articolato in figure
professionali e in tempi di coinvolgimento. La chiarezza di questo fabbisogno non è sempre scontata;
infatti mentre riguardo ai lavori edilizi è possibile utilizzare standard consolidati, per prevedere il
personale impiegato dal TOROC o il cui utilizzo è legato agli appalti del medesimo, non si può che
dipendere dalle decisioni degli attori coinvolti, che possono anche cambiare rapidamente, essere
modificate o semplicemente non essere rese note in anticipo.
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Il secondo aspetto riguarda l’impatto della domanda teorica sul mercato locale. La risultante è
condizionata da diversi fattori, innanzitutto l’effettiva disponibilità locale delle figure professionali
cercate, in secondo luogo l’orientamento del soggetto che assume (ad assumere localmente in modo
diretto, subappaltare localmente, far arrivare personale proprio da fuori, appaltare a soggetti esterni), in
terzo luogo la presenza o meno di flussi migratori in ingresso, che possono, anche in presenza di offerta
locale, modificare l’impatto della domanda sul mercato. La mobilità transfrontaliera, su cui il progetto
interreg potrebbe svolgere un ruolo, si colloca in questo contesto, e potrebbe rispondere a bisogni di
domanda teorica non soddisfatti dall’offerta locale, gestiti in accordo con i soggetti interessati.
Questo quadro piuttosto complesso è reso ancor meno lineare da tre fenomeni ulteriori, che hanno un
grande rilievo rispetto agli eventi considerati.
Il primo è la presenza di lavoro sommerso, irregolare. Questa tipologia di lavoro può drenare e far
scomparire una parte del fabbisogno teorico di manodopera, rendendo in parte incomprensibili i numeri
del mercato.
Il secondo, riguardo all’evento olimpico (e alle universiadi), è l’ampio uso che si presume di fare del
lavoro volontario o del lavoro comandato di personale di altri enti. Curiosamente, questo lavoro non
formalizzato, molto positivo per il coinvolgimento dei cittadini, per lo spirito che lo anima e anche per il
bilancio del TOROC, rappresenta comunque un’incertezza dal punto di vista dell’impatto occupazionale
dell’evento olimpico.
Il terzo è la forte presenza di lavoro autonomo, che può certo evidenziare una crescita del numero delle
imprese, ma che può anche costituire una semplice modalità di reclutamento diverso del lavoro
individuale, che passa attraverso la richiesta al dipendente di prendere partita iva. Anche in questo caso
risulta più difficile ritrovare nei numeri del mercato la domanda di lavoro teorica ipotizzata.
In questo scenario problematico, la strategia di analisi si è mossa in tre direzioni.
In primo luogo sono state raccolte le fonti istituzionali e i dati che, da diversi punti di vista, hanno a che
fare con l’incontro domanda offerta in relazione ai grandi eventi. Si tratta delle fonti sul mercato del
lavoro (ISTAT, Osservatorio Regionale e Provinciale), sui fabbisogni formativi (Excelsior, Organismi
Bilaterali, Associazioni imprenditoriali), sulla formazione professionale erogata (archivio regionale sui
corsi), sui flussi di uscita dal sistema scolastico e della formazione professionale (n. allievi registrati),
sull’andamento delle imprese e dei settori economici (CCIAA, Associazioni imprenditoriali). Inoltre sono
state raccolte ed esaminate fonti specifiche, come l’archivio regionale sulla sicurezza del lavoro, che
raccoglie il censimento dei lavoratori nei cantieri delle grandi opere, e ricerche svolte da altri soggetti
(Comitato Rota, SITI-Politecnico di Torino).
In secondo luogo è stato fatto un lavoro specifico sui dati dei Centri per l’impiego in provincia di Torino.
Come è noto, i dati dei CPI rappresentano l’universo dei movimenti in ingresso e in uscita sul mercato, e
sono l’unica fonte attualmente disponibile che consente di osservare le caratteristiche socio-anagrafiche e
professionali dei lavoratori che entrano nel mercato, nei diversi comparti e settori e nei diversi contesti
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territoriali, fino al dettaglio comunale. Dai CPI è anche possibile avere informazioni sull’offerta di lavoro
disponibile sul mercato del lavoro locale, attraverso l’analisi dei dati relativi a lavoratori e lavoratrici
registrati negli elenchi dei disponibili al lavoro e di quelli in mobilità.
Infine, sono stati interpellati molti attori che si stanno muovendo direttamente sulla scena, per identificare
domande esplicite legate ai fabbisogni e alla ricerca di figure professionali e per comprendere alcuni
meccanismi tipici di funzionamento del mercato, che possono condizionare il rapporto tra domanda
teorica e assunzioni effettive e che possono orientare l’azione di chi si occupa di incontro domandaofferta sul mercato del lavoro 1.
3 – Il settore delle costruzioni
3.1 – La domanda teorica di lavoro per la realizzazione delle opere olimpiche
Questo lavoro si colloca in continuità con la ricerca svolta nel 20022, e mira a fornire una
rappresentazione aggiornata dell’impatto dell’evento olimpico sul mercato locale.
La ricerca svolta era di tipo microeconomico, ovvero non si poneva l’obiettivo di misurare l’impatto
dell’evento sull’occupazione complessiva nella regione, ma piuttosto mirava a identificare l’occupazione
che sarebbe stata creata dalle specifiche iniziative necessarie e prevedibili per la realizzazione
dell’evento, in particolare la costruzione delle opere olimpiche, l’accrescimento della capacità recettiva in
concomitanza con l’evento e la gestione organizzativa e logistica dell’evento (Toroc).
Questa impostazione consentiva di formulare previsioni specifiche sulla domanda teorica, quantità e
qualità della manodopera necessaria, sui tempi e sulle figure professionali coinvolte, indipendentemente
dall’andamento complessivo dell’economia regionale, su cui hanno un significativo impatto eventi diversi
dalle olimpiadi, quali la crisi dell’auto, la debolezza della domanda interna, il cambio del dollaro, ecc.
Le previsioni formulate nel 2002 erano le seguenti3:
Tabella 2.1 Settore costruzioni
Opere olimpiche
Totale anni /lavoro
2003
2004
2005
7.004
11.917
5.406
1
Sono stati incontrati/sentiti, nel corso della ricerca, i vertici dei seguenti 30 enti/società: Toroc, LTF, Colomion, Sestrieres,
CavToMi, Meridian, Csar, Collegio costruttori provincia Torino, Scuola Edile Torino, CNA, Coldiretti Torino, Coldiretti Susa,
Ascom Torino, Ascom Susa, ATL Turismo Torino, Servizio Igiene Sicurezza Regione Piemonte, Confesercenti, Aica grandi
alberghi, Epat pubblici esercizi, ANCE, Cresme, Torino Internazionale, Politecnico SITI, Comitato Rota, Organismi bilaterali
dell’Edilizia e del Turismo, Sportello Spedito, CSI Universiadi 2007, CPI Susa, Federalbergatori
2
Roberto Di Monaco e altri, Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta
del mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006.
3
Le previsioni realizzate con metodologia macroeconomica dall’Università La Sapienza di Roma, per conto dell’Unione
industriale di Torino, nel 2001 calcolavano un incremento del PIL regionale dello 0,3-0,4% annuo, con una spesa sulle
costruzioni al culmine nel 2004, con un volume pari a quasi 500 milioni di euro. Se ad un milione si attribuiscono circa 15 anni
uomo di lavoro, si arriva a circa 7500 unità aggiuntive.
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Figura professionale
Necessità
stimata 2003
Necessità
stimata 2004
Necessità
stimata 2005
Figure qualificate da reperire sul mercato locale
3200
5400
2400
Ingegneri e tecnici, periti, responsabili di cantiere
Personale amministrativo qualificato
Muratori e intonacatori
Carpentieri e ferraioli
Piastrellisti
Decoratori
Elettricisti
Idraulici
Lattonieri e saldatori
Gruisti e conducenti macchine movimento terra
Conducenti camion e autisti
Operai meccanici e manutentori
130
130
550
140
30
40
330
160
40
50
70
120
220
210
920
230
60
70
550
270
80
90
110
200
90
90
410
100
40
40
250
120
30
40
50
90
Secondo queste previsioni il massimo impiego di manodopera sarebbe avvenuto nel 2004, con il
coinvolgimento nei cantieri olimpici di oltre 5000 figure specializzate. Nel 2005 il bisogno si sarebbe
dimezzato.
3.2 - L’andamento del settore delle costruzioni in Provincia di Torino
Osservando il mercato del lavoro, è possibile riscontrare una gamma di effetti positivi sull’occupazione. Il
2003 è l’anno dell’apertura di una parte dei cantieri delle opere olimpiche, mentre i rimanenti sono stati
avviati nel 2004. Per comprendere come si è collocato il lavoro nei cantieri olimpici nel quadro più ampio
del settore, conviene partire dall’esame dei dati del CRESME4, che evidenziano un trend in aumento
degli investimenti in costruzioni a Torino (provincia), anche se alcuni ambiti come i rinnovi in edilizia
residenziale e gli investimenti privati in edilizia non residenziale hanno un andamento riflessivo tra il
2002 e il 2004. Nel complesso, tra il 2002 e il 2003 e fino al 2005 crescono gli investimenti in nuove
costruzioni (a prezzi costanti) e tengono gli investimenti in rinnovi. La differenza tra il livello del 2002
(circa 4500 miliardi di lire a prezzi 1995) e quello del 2004 (4800 miliardi, 3.130 milioni di euro),
evidenzia una crescita totale di 300 miliardi, che riportata a valori del 2004 (numero indice 126 contro
1995=100) raggiungerebbe i 380 miliardi, ovvero i 200 milioni di euro circa, cifra che pare essere
effettivamente molto inferiore alla quota aggiuntiva di investimenti che le opere olimpiche hanno
comportato (circa 1100 milioni di euro per le opere fondamentali e 350 per le opere connesse). D’altro
lato vi è stata un’impennata molto forte nel volume degli appalti a livello regionale, con una crescita pari
a quasi 3 milioni di euro tra il 2002 e il 2003, ridimensionata di oltre un milione di euro nel 2004.
4
Cresme, Il mercato delle costruzioni a Torino, tra trasformazione urbana e sviluppo. Presentazione
14
Ciò significa che il settore ha avuto un forte sviluppo tra il 2002 e il 2004, ma che ci si può attendere un
impatto occupazionale molto inferiore a quello che era prevedibile considerando totalmente aggiuntivo
l’investimento nelle opere olimpiche. Il motivo è che la crescita netta degli investimenti è stata inferiore
al volume dei cantieri olimpici, e quindi c’è stata una parziale sostituzione degli appalti in grandi opere
rispetto agli altri investimenti.
La tendenza positiva allo sviluppo del settore è confermata anche dall’indagine dell’ANCE5
su 348
imprese edili piemontesi (Il 50% lavora negli appalti pubblici). Le imprese agli inizi del 2004
manifestano saldi attivi (ottimisti-pessimisti) riguardo alle previsioni di crescita dell’occupazione e del
portafoglio ordini. Manifestano anche difficoltà reperimento manodopera, in provincia di Torino espressa
dal 50% delle imprese per i qualificati e dal 12% per i generici. Cresce il ricorso a manodopera esterna.
L’indagine ci dice anche che il 70% delle imprese è sotto i 20 addetti e che gli extracomunitari sono l’8%
dei dipendenti. Questo scenario positivo viene ribadito dall’indagine successiva (seconda parte 2004), con
ulteriori tendenze alla crescita e la dichiarazione di un portafoglio ordini medio delle imprese oltre i 14
mesi.6 Bisogna arrivare all’inizio del 2005 per avvertire un cambiamento prospettico di clima, che ci
avverte del giro di boa rispetto al picco raggiunto dal settore nel 2004, sia sul versante delle associazioni
imprenditoriali, che segnalano il rischio di una caduta del volume di affari e dell’occupazione in assenza
di sforzi per mantenere la continuità dei lavori pubblici, sia sul versante delle imprese, che nella indagine
del primo semestre 2005 vedono azzerarsi il saldo tra ottimisti e pessimisti nello sviluppo del volume
d’affari per l’anno in corso e vedono ridursi la durata media del portafoglio ordini da 14,4 a 12 mesi. In
questo senso vanno anche interpretati gli sforzi di diverse associazioni imprenditoriali rivolti a lanciare
idee di continuità, dall’elenco di opere pubbliche non ancora realizzate, alla promozione del project
financing, alla sottolineatura delle necessità di recupero e restauro dei centri storici. Peraltro, nella
provincia di Torino, l’incertezza generale e la crisi economica cominciano ad avere effetto sul mercato
privato dell’edilizia. La medesima tensione del settore nel 2004 si riscontra nei dati del sistema camerale
sulla natimortalità delle imprese. Nel 2004 il numero di imprese del settore delle costruzioni registrate in
provincia di Torino è cresciuto in modo eccezionale (+6,4%, 1900 nuove imprese)7. La Camera di
Commercio attribuisce questa crescita allo stimolo dei cantieri olimpici e non all’impatto della sistematica
destrutturazione del settore che da molti anni genera una forte frammentazione e riduzione della
dimensione media delle imprese8, sintomo quindi di debolezza, o al massimo di estrema flessibilità, più
che di forza. Tuttavia non vi sono elementi empirici per essere sicuri di questa interpretazione ottimistica,
soprattutto in presenza di una fortissima prevalenza di ditte individuali tra le nuove imprese (53% su tutti
i settori) o di società di persone (ulteriore 31%) e con una fortissima presenza di stranieri (80% dei nuovi
imprenditori in forma individuale sono stranieri, in gran parte rumeni tra gli edili).
5
6
7
Ance, Indagine congiunturale tra le imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta, marzo 2004
Ance, Indagine congiunturale tra le imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta, settembre 2004
CCIAA Torino, comunicato stampa del 6.4.2005
15
La fonte ISTAT 2003 segnala una crescita dell’occupazione in Piemonte nel 2003 del 2,2%, pari a
40.000 unità aggiuntive. Ciò avviene nonostante il forte calo dell’industria e della P.A.. I comparti in
maggiore crescita sono le costruzioni e l’alberghiero.
In provincia di Torino il saldo dell’industria 2003 su 2002 è positivo: + 12000 occupati nelle costruzioni a
fronte di – 9000 occupati nell’industria, dove si registra un’impennata di ore CIGS (37,5 milioni in
provincia di Torino, massimo storico, pari al 35% del monte ore nazionale).
Ciò è significativo anche se l’incremento in termini di ore lavorate è meno rilevante, e si associa ad un
leggero calo della disoccupazione in provincia di Torino.
Nel complesso nella provincia di Torino crescono sia gli occupati dipendenti che quelli indipendenti.
Tabella 3.1 Provincia di Torino - Occupati in migliaia
2000
702
215
dipendenti
Indipendenti
2001
707
209
2002
692
219
2003
700
224
Il settore delle costruzioni da un contributo determinante ad entrambe le aree di occupazione.
Tabella 3.2 Costruzioni
dipendenti
indipendenti
2000
24
21
2001
23
21
2002
22
22
2003
28
27
Grafico 3.3
Anche la fonte IRES Piemonte9, riprendendo i dati della CCIAA di Torino, segnala tra il 2002 e
il 2003, in relazione all’avvicinarsi dell’evento olimpico, una crescita del numero di imprese
nelle costruzioni: + 1102 imprese +3,9% (totale 2003 = 29583). In questo contesto viene ripresa
la sostanziale ambiguità del dato, perché è anche connesso a fenomeni di frammentazione e di
diminuzione della dimensione media delle imprese.Gli scenari elaborati dall’IRES Piemonte
8
9
CSAR, Edilizia e artigianato in Piemonte. Organizzazione produttiva, regolazione dei mercati, integrazione sociale.
IRES Piemonte, Considerazioni sull’impatto socio-economico e territoriale dei giochi del 2006
16
mettono in evidenza il problema della continuità dei lavori. Su questo viene evidenziata la
possibilità positiva della prosecuzione di grandi lavori nell’area torinese anche in prossimità e
dopo la realizzazione dell’evento olimpico (dal passante, alla metropolitana, al piano di opere del
Comune di Torino, alla Torino-Lione, ecc.). La nuova rilevazione delle forze di lavoro dell’ISTAT
(2004), tuttavia, introduce elementi contraddittori in questo quadro, che andranno certamente compresi
meglio nel tempo. Come è noto, l’ISTAT ha modificato radicalmente la struttura della rilevazione delle
forze di lavoro, a partire dal 2004. La rilevazione viene ora fatta in continuo e con un questionario
diverso, i cui risultati non sono direttamente confrontabili con la serie precedente. Dal momento che
questa fonte è quella che permette di conoscere lo stock degli occupati per provincia e settore, il suo
contributo è determinante per verificare gli effettivi riflessi aggregati sull’occupazione dei lavori olimpici,
anche se attraverso questa fonte non ci è possibile identificare l’incremento netto che è possibile attribuire
specificamente ai lavori.
Grafico 3.4
Piemonte - Industria
Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000)
Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT
750
730
710
Nuova serie
690
Vecchia serie
670
650
'93
'94
'95
'96
'97
'98
'99
'00
'01
'02
Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro
17
'03
.
Grafico 3.5
Piemonte - Costruzioni - Dipendenti
Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000)
Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT
100
90
80
Nuova serie
70
60
Vecchia serie
50
40
'93
'94
'95
'96
'97
'98
'99
'00
'01
'02
'03
.
Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro
Grafico 3.6
Piemonte - Costruzioni - Indipendenti
Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000)
Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT
65
60
N
uo
va
cch
50
rie
Ve
se
55
ia s
eri
e
45
40
'93
'94
'95
'96
'97
'98
'99
'00
'01
'02
Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro
18
'03
.
Nella ricostruzione dell’andamento nel tempo dell’occupazione, sulla base della nuova rilevazione,
appena pubblicata, scopriamo che tra il 2002 e il 2003 l’industria in Piemonte ha perso addetti, e che
quindi l’incremento delle costruzioni che figurava nella vecchia serie in realtà è molto più modesto, e
comunque non tale da compensare la caduta dell’industria. Inoltre le due serie danno risultati diversi sullo
stock di occupazione (altezza della riga nera e grigia), e quindi non possiamo semplicemente confrontare
numeri vecchi e numeri nuovi per vedere l’andamento, ma dobbiamo affidarci alle serie confrontabili
pubblicate dall’ISTAT, per ora solo a livello regionale. Questo confronto, come è chiaro osservando la
tabella seguente, mette in evidenza forti diversità. Nell’ambito delle costruzioni, secondo la nuova serie,
il calo dell’occupazione dipendente in Piemonte è progressivo ed è in atto dal 2001, mentre la crescita
dell’occupazione indipendente è una vera e propria impennata, che ha fatto crescere le ‘imprese’
individuali, gli occupati indipendenti, del 20% in quattro anni.
Tabella 3.7
Piemonte – Occupati nelle Costruzioni – nuova serie ISTAT
2001
2002
2003
2004
Dipendenti
85
83
79
74
Indipendenti
52
52
57
62
Totale
137
136
135
136
Se passiamo alla provincia di Torino, per cui non vi è ancora il ricalcolo vecchia-nuova serie, possiamo
trarre due considerazioni. Da un lato la tendenza rilevata a livello regionale è molto difficile che sia
ribaltata. Quindi la tendenza anche in provincia di Torino sarebbe segnata da una riduzione
dell’occupazione dipendente (dal 2001) e da una forte crescita del lavoro autonomo (dal 2002). Inoltre, i
valori assoluti sarebbero diversi: 39mila dipendenti nel 2004 (nuova serie, 53% del Piemonte) contro
28mila nel 2003 (vecchia serie) e 26mila autonomi nel 2004 (nuova serie, 42% del Piemonte) contro i
27mila nel 2003 (vecchia serie). A questo possiamo aggiungere che tra il 2003 e il 2004 sono quasi
raddoppiati gli ingressi in lista di mobilità per lavoratori edili dipendenti in provincia di Torino, passando
da 271 a 500 unità, fenomeno che contribuisce a evidenziare un’erosione del lavoro dipendente nelle
costruzioni. Secondo la rappresentazione che esce da questi dati l’incremento di lavoro prodotto dai
cantieri olimpici si sarebbe affiancato a una fortissima crescita del lavoro autonomo, tanto che le massicce
assunzioni nei cantieri non avrebbero ribaltato la tendenza generale, per la contemporanea massiccia
sostituzione di lavoratori dipendenti con lavoratori autonomi in altre imprese e in altri cantieri. Data la
frattura tra le due serie non riusciamo a rilevare l’incremento netto di occupati nella sola provincia di
Torino.
19
Un altro punto di osservazione fondamentale sul mercato del lavoro provinciale è costituito dai
dati dei CPI sulle assunzioni10, soprattutto perchè ci consente di osservare la localizzazione e il
profilo professionale delle persone assunte. Utilizzando la serie degli avviamenti che può
includere il Comune di Torino, successiva al 2002, notiamo una forte crescita dagli avviamenti al
lavoro in edilizia, che passano da 15124 nel 2002, a 15840 nel 2003, fino a 20581 nel 2004, con
una crescita complessiva di oltre 5400 avviamenti, 700 nel 2003 e 4700 nel 2004. Inoltre,
distinguendo gli avviamenti per area in cui ha sede l’impresa, emergono significative differenze
tra Torino e le valli olimpiche, dove sono stati aperti tra la fine del 2003 e il 2004 i cantieri
olimpici, e il resto della provincia. In termini percentuali gli avviamenti in edilizia sono cresciuti
del 36% nella provincia, ma questo dato è una media tra l’incremento del 79% nelle valli
olimpiche e del 38% a Torino, contro il 22% del resto della provincia.
Grafico 3.9 – Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
2002
2003
2004
Area olimpica montana e pedemontana
1782
1709
3192
Comune di Torino
6955
7167
9571
Resto provincia
6387
6964
7818
10
Anche rispetto a questa fonte non mancano problemi nel confronto tra 2004 e anni precedenti. Il caricamento dei dati del
2004 si è concluso da pochi giorni e i dati non sono ancora completi, in quanto non sono ancora disponibili le cessazioni.
Inoltre, nel passaggio alla proceduta di registrazione on-line degli avviamenti, introdotta nel 2004 progressivamente in vari CPI,
la qualità dei dati probabilmente è diminuita, in quanto alcune informazioni, cruciali per la comprensione e il monitoraggio del
mercato del lavoro, non sempre vengono caricate. Infine, i dati relativi al Comune di Torino non sono affidabili per gli anni
precedenti al 2002
20
Grafico 3.10 Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni
Differenza % 2002-2004
Totale provincia
36,1
Resto provincia
22,4
Comune di Torino
37,6
Area olimpica montana e
pedemontana
79,1
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
Grafico 3.11 Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni
Percentuale sul totale
Non qualificati
62,4
Interinali
9,6
T.D.sotto i 7 giorni
0,8
Tempo determinato
53
Stranieri
32,5
0
10
20
30
21
40
50
60
70
Guardando alle caratteristiche di questi avviamenti, possiamo dire che quasi due su tre sono di personale
non qualificato e circa 1 su tre di stranieri. Peraltro, come è stato accertato da precedenti analisi, gli
stranieri tendono ad essere sottoinquadrati all’assunzione, e la significativa presenza di stranieri potrebbe
ridurre il livello medio di qualificazione all’assunzione.
L’interinale è poco presente e i contratti molto brevi (sotto i 7 giorni) quasi assenti. Circa la metà delle
assunzioni sono a tempo indeterminato.
Se osserviamo il triennio 2002-2004, vediamo che la quota degli stranieri è leggermente inferiore ma
sempre elevata (31,6%). Di questi 16.500 avviamenti, solo 36 sono di persone dell’Unione Europea e al
loro interno 9 sono di francesi (due impiegati, cinque manuali qualificati e due generici). Questo
conferma come al momento la mobilità transfrontaliera in edilizia non esista. Sono invece più numerosi i
cittadini dell’Europa dell’est (4150, pari al 12,4%), dell’Africa (3000, pari al 9%), seguiti da pochi
provenienti dall’America meridionale (0,8%) e dall’Asia (0,17%).
Se si escludono gli arrivi da lontano però, la manodopera è piuttosto stanziale. Infatti sul triennio meno di
900 lavoratori provengono dall’esterno della provincia, pari al 3,2%. Un’eccezione a questo è
rappresentata, come vedremo, dalla forza lavoro impegnata nei cantieri dell’alta velocità Torino-Milano,
proveniente dal meridione in percentuali molto più ampie.
3.3 – La questione della provenienza della manodopera e della presenza di lavoro irregolare
Rispetto al problema della gestione dell’incontro domanda offerta di lavoro, nel quadro del progetto
interreg, assumono notevole rilievo la questione della provenienza della manodopera – se esiste un
transito a cavallo della frontiera francese – e la questione della presenza del lavoro irregolare, che
naturalmente è rilevante perchè in tanto quanto è presente crea uno scostamento tra il lavoro atteso e il
lavoro rilevato dalle fonti ufficiali, intermediato dai servizi pubblici.
La presenza di lavoro irregolare è anche importante per la gestione dei servizi di incontro domandaofferta, perchè tende a tenere lontane le imprese dai servizi pubblici per il lavoro, e le spinge a servirsi
maggiormente di canali di reclutamento informali e caratterizzati da sistemi fiduciari. E’ noto che in
edilizia esiste una tradizione di reclutamento che si vale di questi sistemi: si tratta di catene di conoscenze
e relazioni che consentono di assicurarsi molte collaborazioni attraverso l’instaurazione di rapporti con ‘la
persona giusta’, fino ad arrivare ad assumere un caposquadra o un capocantiere prendendo insieme il suo
sistema di relazioni. Questo meccanismo si ripropone, attraverso le catene etniche, anche rispetto al
reclutamento degli stranieri. E’ anche vero che l’esistenza e il peso di canali fiduciari per il reclutamento
è una caratterizzazione del mercato del lavoro che non riguarda solo l’edilizia, ma in forme più o meno
marcate tutti i settori e tutti i paesi. Inoltre, utilizzare conoscenze per il reclutamento non implica affatto
in modo automatico privilegiare forme irregolari di relazioni di lavoro.
22
Certamente, nei numeri del mercato del lavoro provinciale, pur considerando le numerose incertezze
derivate dalla fase di transizione che interessa le fonti statistiche più importanti, si rileva un
sottodimensionamento dell’impatto dei lavoro olimpici.
Questo in parte è coerente con un’effetto di sostituzione che gli investimenti olimpici hanno esercitato
rispetto ad altri investimenti nel settore, come appare dai dati aggregati del CRESME e come viene
ipotizzato nei modelli macroeconomici.
Il lavoro creato, però, appare insufficiente non solo se consideriamo il lavoro aggiuntivo, ma anche se
guardiamo il lavoro impiegato rispetto al volume di investimenti. E’ quindi utile entrare nel merito dei
dati disponibili circa il funzionamento dei cantieri.
Grafico 3.12
?
nei cantieri
nel mercato locale
10000-11000
7000-7500
?
Riduzione dei dipendenti e crescita degli indipendenti
rilevata da ISTAT, nuova serie 2004
nuova
occupazione
prevista
2004 su 2003
Occupazione
teorica
nei
cantieri
olimpici
2004
3000-3500
dipendenti
3000-3500
recupero
sostituzione altra
occupazione
1900
indipendenti
Crescita dell'occupazione nella provincia
rilevata da CPI e CCIAA
?
3000
dipendenti
?
Presenza nei cantieri censita
dal monitoraggio regionale
?
Per una valutazione più analitica dell’andamento della costruzione delle opere olimpiche, possiamo
utilizzare i dati del Settore prevenzione sanitaria della Regione Piemonte11, che ha implementato un
monitoraggio di tutti i cantieri olimpici. Si tratta dei dati di 96 cantieri, per i quali la stazione appaltante è
quasi sempre l’Agenzia Torino 2006.
Le nostre elaborazioni sui dati ci dicono che l’importo medio per cantiere è di 9,5 milioni di euro e
l’importo totale di 913 milioni di euro. Il 40% dei cantieri è stato avviato nel 2003. Ci sono cantieri brevi,
soprattutto quelli avviati a fine 2004 e cantieri lunghi.
In realtà, sono stati inseriti dati occupazionali solo su 54 cantieri contro 96. Quindi i cantieri considerati
riguardano appalti per un totale di 782 milioni di euro e un importo medio di 14 milioni di euro.
11
I dati sono stati forniti dall’Ufficio competente dell’Amministrazione Regionale. La responsabilità delle elaborazioni e delle
considerazioni è solo nostra
23
In questi cantieri sarebbero occupati, sulla base dei dati del monitoraggio, 3026 lavoratori, ma vari indizi
fanno pensare che questo dato sottostimi il numero di addetti effettivamente impiegati, che secondo le
nostre stime potrebbe arrivare a 10000 addetti.
Ogni cantiere ha registrato una forza lavoro da 1 a 294 lavoratori, con una media di 55 lavoratori a
cantiere. Basandoci sugli standard utilizzati per le previsioni formulate nella ricerca (15-17 lavoratori per
milione di euro con cantieri annuali), ci saremmo aspettati in media oltre 200 lavoratori a cantiere.
Se esaminiamo i 54 cantieri, confrontando la forza lavoro attesa con quella impiegata:
•
In 11 il numero di registrati è superiore a quello atteso
•
In 33 è nettamente inferiore
comunque
•
in 9 cantieri la differenza tra la stima e la dichiarazione è inferiore al 30%, e quindi li possiamo
ritenere allineati;
•
in 40 cantieri la stima è fortemente inferiore alle attese;
•
in 5 la stima è molto superiore
Per andare a fondo della differenza, andrebbe esaminato, oltre che l’importo del cantiere, anche il tipo di
lavoro e la durata, perché un cantiere programmato per sei mesi, a parità di importo, può avere un numero
doppio di lavoratori rispetto a un cantiere di durata annuale.
La durata media dei cantieri è di circa 11-12 mesi, ma vi sono vari cantieri brevi 3-6 mesi e alcuni lunghi,
24-30 mesi.
Certamente la registrazione sottostima i lavoratori impiegati, non solo perché il numero è molto inferiore
alle attese, ma anche perché alcuni sono platealmente sottodimensionati. Ci sono casi di cantieri con base
d’asta di 8 milioni o di 22 milioni di euro con un solo lavoratore registrato, o di 29 milioni con 5
lavoratori registrati.
La sottostima può nascondere errori di registrazione (il software era particolarmente macchinoso), ma
anche la mancata registrazione di lavoro autonomo individuale o di piccole imprese, o ancora l’utilizzo di
lavoro irregolare.
Tra i lavoratori registrati, quasi 80% sono italiani, il 8% rumeni, il 6% albanesi, il 3% marocchini. Il 75%
è assunto a tempo indeterminato.
Riguardo alla qualifica: il 1,6% dirigenti, il 12,4% impiegati e il 86% operai.
Il 99% sono maschi, il 54% ha la scuola media o elementare, quasi il 40% è stato assunto prima del 2003,
e quindi prima dell’avvio del cantiere. 157 hanno già cessato l’attività.
E’ abbastanza evidente che viene registrata soprattutto la forza lavoro italiana, operaia, maschile e stabile.
Dei registrati, possiamo vedere la residenza, che, tolta una miriade di piccoli comuni del Piemonte,
ricalca soprattutto i siti olimpici:
•
800 residenti a Torino
•
140 Sestriere
24
•
450 Cesana
•
120 Bardonecchia
•
70 Pinerolo
•
120 Pragelato
•
70 Villar Perosa.
Un altro punto di osservazione sui cantieri, anche se non delle opere olimpiche, viene dai dati del
monitoraggio contenuti nel Terzo rapporto luglio-dicembre 2003 del sistema di sorveglianza linea
Torino-Milano12.
Il sistema calcola che siano coinvolte nella costruzione quasi 700 imprese. Di queste imprese,108 sono
state selezionate quali imprese per la costruzione del monitoraggio, ed hanno inviato tutti i registri sulla
manodopera (48 sono piemontesi); esse coprono il 95% della manodopera.
Al 31.12.2003 erano attivi sulla tratta Torino Milano 5682 lavoratori. Nel complesso 1/3 della forza
lavoro è meridionale, l’80% sono operai.
Nei cantieri c’è un elevato turn over, pari al 20% in un semestre di sola rotazione. Gli stranieri sono più
presenti nelle imprese più piccole, sotto i 100 addetti.
La composizione del personale per nascita è
•
Estero 14%
•
Isole 17%
•
Sud 36%
•
Centro 5%
•
Nord 8%
•
Piemonte 17%.
La composizione per residenza evidenzia che il 38% dei lavoratori proviene dal mercato regionale del
lavoro:
•
Isole 12%
•
Sud 30%
•
Centro 5%
•
Nord 12%
•
Piemonte 38%
•
N.d.3%.
Il monitoraggio ha rilevato più infortuni del normale. L’indice di frequenza è di 16 incidenti ogni 100
addetti, contro 6 del dato medio piemontese per lavori analoghi. Non è chiaro se questo sia solo un effetto
della maggior attenzione, che porta a non nascondere o mimetizzare incidenti, visto l’elevato
investimento sulla formazione e sulla sicurezza nei cantieri che è stato sviluppato in questa tratta.
12
TAV – Regione Piemonte, Io scelgo la sicurezza. Linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Novara, Terzo rapporto.
25
E’ stata anche svolta attività ispettiva. In Provincia di Torino sono state realizzate 50 ispezioni, che hanno
rilevato 15 tipologie diverse di violazioni alla legislazione e hanno comportato 500.000 euro di recuperi
salariali e contributivi. Il rapporto non specifica il numero dei lavoratori o la quantità di lavoro irregolare
rilevato.
Bisogna notare che ciò avviene anche se queste ispezioni, a detta degli specialisti, non sono realizzate con
tecniche e dispiegamento di forze tali da scoprire davvero tutto il lavoro irregolare eventualmente
presente in cantiere.
Ulteriori informazioni vengono dalla Relazione sull’attività dei servizi di prevenzione e sicurezza regione
Piemonte 200313.
Nell’anno 2003 sono stati controllati 148 cantieri nell’asl 1 di Torino, il che ha comportato la verifica di
199 imprese e 17 lavoratori autonomi: in 95 casi (64%) c’è stata segnalazione di reato all’A.G.
Sono anche stati fatti 35 controlli in cantieri Torino 2006. Di questi 22 hanno segnalato irregolarità e sono
stati trasmessi 39 verbali all’A.G., di cui 27 a carico di imprese e 1 a carico di lavoro Autonomo. Nei 35
sopralluoghi sono state controllate 64 imprese e 1 lavoratore autonomo. Quindi in un cantiere viene di
norma controllata una sola o due imprese. I rapporti non specificano numero di lavoratori irregolari
eventualmente scoperti e volume di lavoro sommerso individuato.
Ciò che parrebbe ovvio sulla base di questi dati è la presenza ampia e frastagliata di lavoro irregolare, tale
da incidere sulla dimensione del lavoro visibile e rilevato.
Rispetto a questo le opinioni delle parti sociali sono molto diverse.
Il collegio costruttori, a fronte dell’elevato volume di infrazioni contestate dagli ispettori nei cantieri, fa
notare che si tratta di ispezioni su denuncia, e che quindi per definizione erano destinate a trovare delle
irregolarità. Il punto debole di questa constatazione, se è vero che queste ispezioni sono state effettuate su
denuncia, è la possibilità della prova contraria, ovvero dei risultati di ispezioni svolte a sorpresa in
cantieri apparentemente regolari.
Peraltro le stesse associazioni imprenditoriali nei loro studi sottolineano la grande frammentazione e
fluidità del settore ed evidenziano le presenze ‘grigie’ del lavoro indipendente14.
Molto più netta la posizione delle organizzazioni sindacali, che denunciano in modo circostanziato la
forte presenza di lavoro irregolare nel settore e le varie forme che assume l’evasione contributiva. La
CGIL stima la presenza degli immigrati in edilizia al 28%, contro il 16% di regolari. Ciò equivale a dire
che uno straniero su due che lavora in edilizia è in posizione non regolare15. Peraltro il lavoro irregolare
non riguarda solo gli stranieri.
Una distinzione importante che sembra emergere è quella tra grandi e piccole imprese e tra cantieri
importanti e piccoli cantieri. I direttori dei lavori di importanti opere in corso, come la Torino-Milano,
13
Regione Piemonte, Assessorato alla sanità, Relazione sull’attività svolta dai servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti
di lavoro, ottobre 2004
14
CRF, CSAR, Edilizia e artigianato in Piemonte
15
Il colore dei diritti. 2° dossier fillea CGIL su lavoro ed immigrati in edilizia. Anno 2004
26
sostengono l’assoluta irragionevolezza circa la presenza di posizioni irregolari di lavoratori nell’organico
delle imprese primarie o nei grandi cantieri, dove anche le imprese subappaltatrici rischiano gravissime
sanzioni i caso di scoperta di posizioni irregolari nei loro ranghi. Sulla effettiva presenza del lavoro
irregolare, quindi, le posizioni sono piuttosto diverse, e, anche accettando la prevalente regolarità nei
grandi cantieri e nelle grandi imprese, certamente un’incognita è rappresentata dalla soglia di dimensione
d’impresa e di caratteristiche del cantiere in cui comincia a diventare sistematica e rilevante la presenza
del lavoro irregolare.
Ciò si constata nonostante si debba riconoscere che il settore ha sempre dato prova di notevole
convergenza tra organizzazioni imprenditoriali e sindacali rispetto alle questioni della sicurezza e
regolarità dell’impiego e della formazione e nonostante il notevole investimento realizzato da tutti i
soggetti coinvolti in previsione dell’apertura dei cantieri olimpici per assicurare la massima regolarità del
lavoro.
Considerato questo quadro, occorre sottolineare che non stupisce la significativa sottostima
dell’occupazione dipendente nei cantieri e nel mercato locale che i dati ufficiali sono in grado di fornire.
3.4 – Le figure professionali critiche nell’incontro domanda-offerta
Entriamo ora nel merito delle caratteristiche professionali dell’occupazione. Ciò è rilevante sia dal punto
di vista del funzionamento dei servizi dedicati all’incontro domanda e offerta di lavoro, sia dal punto di
vista della previsione dei fabbisogni professionali e formativi del sistema.
Bisogna sottolineare innanzitutto che il 2004 rappresenta l’anno di svolta rispetto all’occupazione in
edilizia, e quindi gli approfondimenti che condurremo ci indicano le caratteristiche qualitative
dell’assorbimento in manodopera, ma vanno collocate in un contesto di progressiva riduzione della
tensione sul mercato.
Inoltre, se è vero che il modello di occupazione in crescita è quello del lavoro indipendente, bisogna
pensare in termini più estesi sia alla questione della formazione, sia a quella dell’incontro domandaofferta. Probabilmente i bisogni crescenti di servizi si collocano in un’area nuova che è quella delle
imprese individuali, spesso costituite da stranieri, che tentano di coniugare la forma d’impresa con il
lavoro sul mercato in posizioni pseudo dipendenti o in relazioni di rete.
Per analizzare le figure professionali richieste dal mercato abbiamo catalogato gli avviamenti degli ultimi
tre anni in Provincia di Torino, distinguendo le diverse fasce professionali.
Come si può notare nel 2004 (grafico 3.13), con l’avanzamento dei cantieri, è diminuito l’ingresso di
tecnici specializzati, mentre è aumentato il numero di operai generici e specializzati, come pure di
impiegati.
27
Per entrare più nel merito delle professioni assorbite dalle imprese abbiamo focalizzato l’attenzione sulle
professioni specializzate di livello intermedio, sia di tipo tecnico-intellettuale, sia di tipo manuale,
selezionando quelle più frequenti.
Tra le prime (grafico 3.14) sono significativamente presenti i tecnici delle costruzioni civili, i tecnici di
cantiere e i disegnatori. Il livello di istruzione è quello del diploma di scuola superiore ed in particolare di
geometra.
Tra le professioni manuali (grafico 3.15) troviamo soprattutto muratori, installatori e riparatori di impianti
elettromeccanici, carpentieri, montatori e idraulici.
Grafico 3.13 Avviamenti al lavoro in provincia di Torino per qualifica e anno
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
Dirigenti
Professionisti e tecnici
2002
2003
24
12
2004
19
1188
1119
931
Impiegati
614
719
1110
Operai specializzati e conducenti
7716
7830
10641
Operai generici
5570
6102
7737
28
Grafico 3.14 – Numero medio di avviamenti al lavoro per professione (anni 2002-4)
Tecnici dei processi industriali
32
Tecnici delle costruzioni civili
137
Elettrotecnici ed esperti
telecomunicazioni
32
Disegnatori
35
Tecnici informatici
14
Tecnici di cantiere
92
0
20
40
60
80
100
120
140
160
Grafico 3.15 - Numero medio di avviamenti al lavoro per professione (anni 2002-4)
COND. DI GRU E DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO
157
COND. DI MACCHINARI PER IL MOVIMENTO TERRA
99
AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
389
1230
INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
455
OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI
635
PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
224
IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
521
569
CARPENTIERI E FALEGNAMI NELL'EDILIZIA (ESCLUSI I PARCHETTIST
MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
2054
0
29
500
1000
1500
2000
2500
Grafico 3.16 – Previsioni formulate nel 2002 e assorbimenti del mercato 2002-2004
100%
90%
80%
70%
Operai meccanici e manutentori
Conducenti camion e autisti
Gruisti e conducenti macchine movimento terra
Idraulici, lattonieri e saldatori
Elettricisti
Decoratori
Carpentieri e ferraioli
Muratori e intonacatori
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
previsioni 2002
assorbimento medio effettivo
Il paniere di professioni è quindi piuttosto chiaro. Peraltro, osservando la composizione del gruppo di
lavoratori manuali qualificati previsto nel 200216 ed effettivamente assorbito dal mercato provinciale nel
2003 e nel 2004 (grafico 3.16) rileviamo differenze contenute. Questo anche perchè, come era già stato
osservato allora, l’insieme delle opere olimpiche proponeva un mix di attività abbastanza simile a quello
dell’edilizia tradizionale, unendo le opere stradali all’edilizia residenziale dei villaggi.
Che queste siano le figure chiave del mercato è anche in parte evidenziato dalle indagini sui fabbisogni
formativi.
L’indagine realizzata con la metodologia degli organismi bilaterali17 indicava per l’edilizia quattro figure
in tensione:
• carpentieri
• operatori polivalenti edili: opere murarie e finiture
• operatori polivalenti macchine
• tecnici di conduzione cantiere
Queste figure effettivamente sono tra quelle che sono state assunte di più. Altre figure, che pure sono state
molto richieste, come elettricisti e idraulici, avevano invece punteggi minimi (5). Un motivo di questa
16
Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in
relazione alle olimpiadi del 2006, tabella pag.45.
17
www.sisform.piemonte.it
30
valutazione potrebbe anche risiedere nel fatto che queste figure, ancor più che le altre, vengono pensate
come autonome esterne all’impresa, e quindi non vengono citate nelle indagini tra quelle ‘da assumere’,
anche se, in realtà, ormai nell’edilizia la distinzione tra lavoro autonomo e lavoro dipendente è molto
sfumata.
Tabella 3.17 – I punteggi delle figure professionali più richieste per la Regione Piemonte
Punteggio max = >
60
16 - Edilizia
01
ascensoristi
5
02
carpentieri ferraioli (saldatori)
50
03
conduttori impianti betonaggio e preparazione malte
10
04
decoratori
5
06
elettricisti impiantisti (inclusa elettronica di consumo)
5
07
gessisti
5
08
idraulici-termoidraulici (incluso condizionamento)
5
09
operatori di contabilita' (industriale)
20
10
operatori polivalenti edili: opere murarie e finiture
60
11
operatori polivalenti macchine
50
12
parquettisti
20
13
pontatori
30
14
posatori/piastrellisti
30
15
progettisti costruzioni edili
5
16
scalpellini ornatisti
20
17
sondatori/trivellatori
20
18
stuccatori intonacatori
10
19
tecnici acquisti (approvvigionamenti)
40
20
tecnici commerciale-analisi di mercato (acquisizione commesse)
40
21
tecnici di conduzione cantiere
60
22
tecnici di progettazione gestione controllo processo produttivo
20
23
tecnici gestione commessa
40
24
tecnici gestione manutenzioni
40
25
tecnici gestione sicurezza igiene del lavoro ambiente
40
31
Più corrette dal punto di vista della composizione delle figure richieste appaiono le previsioni formulate
dal sistema camerale, che davano un ruolo molto forte agli elettricisti, elettromeccanici e installatori e
manutentori di impianti.
Queste ultime, tuttavia, si sono rivelate completamente sottodimensionate rispetto alle quantità. Infatti la
previsione era di 2867 assunzioni, di cui 1629 per sostituzione e 1238 per incremento, quando gli
avviamenti al lavoro sono stati oltre 20.500, di cui il 47% a tempo indeterminato. Inoltre le imprese
avevano dichiarato di assumere molti apprendisti (29%), cosa che non si è verificata.
Tabella 3.18 Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia
TOTALE
ASSUNZIONI
2004
(v.a.)
in imprese
con meno
di 50 dip.
27.165
50,0
57,8
50,7
32,1
41,3
23.791
96
109
1.580
396
310
182
159
127
125
114
105
19,8
23,9
93,4
87,6
53,9
54,4
67,9
91,3
68,0
79,8
70,5
76,0
61,5
66,3
33,3
41,3
31,9
13,8
83,5
56,8
21,1
85,7
9,4
17,4
51,5
62,1
59,4
61,0
13,8
15,0
32,8
40,4
8,6
59,4
76,1
47,0
33,6
21,6
13,7
61,0
91,3
36,0
71,1
82,9
60,4
79,8
28,4
6,8
13,5
44,0
20,8
15,0
48,0
15,8
69,5
77
70
596
710
116
75
124
15
50
289
48
TOTALE
Specialisti e tecnici dell'ingegneria civile
Conducenti di auto, taxi e furgoni
Muratori e assimilati
Installatori di impianti elettrici ed elettricisti
Carpentieri e costruttori strutture in metallo
Lattonieri, lamieristi e assimilati
Saldatori, tagliatori e assimilati
Installatori e manutentori linee elettriche e telefoniche
Installatori e manutentori di apparecchiature elettromeccaniche
Falegnami e assimilati
Installatori e manutentori apparecchiature elettroniche
a tempo
indeterminato
di cui (valori %)
senza
di difficile
esperienza
reperispecifica
mento
TOTALE
in sostit. ASSUNZIONI
di analoga
2003
figura
(v.a.)
Grafico 3.19 Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia
-500
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
Saldo assunzioni - cessazioni
1143
1-9
10-49
129
-34
50 e oltre
1.238
TOTALE
Assunzioni
Dirigenti
Quadri, imp. e tecnici
7
320
1.720
Operai
apprendisti
820
Movimenti
2.867
Entrate
1.629
Uscite
Saldo
1.238
32
3500
Grafico 3.20 - Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia
0
10
20
30
40
50
60
70
Assunzioni per età
fino a 24
33
da 25 a 29 anni
10
da 30 a 35 anni
19
12
oltre 35 anni
25
non rilevante
Assunzioni per contratto
58
T.determinato
13
T indeterminato
29
Apprendistato
Assunzioni
58
con esperienza
senza
42
extracomunitari
43
di cui senza esperienza
50
Grafico 3.21 - Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia
0
10
20
30
40
50
per difficoltà reperimento
5
18
per incertezza mercato
8
per strategia aziendale
5
per ricorso a esterni
63
perché completi
Difficoltà di reperimento
49
su totale assunzioni
7
mancanza strutture formative
40
mancanza qualificazione
0
46
scarsità figura
altro
70
63
Imprese che non assumono
basse retribuzioni
60
7
33
Gli scarti rilevati tra previsioni e flussi di mercato confermano l’importanza di formulare previsioni
considerando anche i numeri rilevati sul mercato del lavoro.
E’ interessante notare che 63 imprese su 100 avevano dichiarato di non assumere perché complete
nell’organico, e che chi non assume attribuisce questa decisione all’incertezza del mercato, o alla strategia
aziendale, e solo in piccola misura alla difficoltà di reperimento delle figure. Per contro, le imprese che
assumono lamentano la scarsa qualificazione del personale disponibile, rispetto ai propri desiderata, e la
scarsità delle figure. Ciò significa che il personale è mediamente meno qualificato di quel che le imprese
vorrebbero, ma che il dislivello non è tale da impedire l’assunzione. Certamente segnala l’utilità di
investimenti formativi e di rafforzamento delle competenze finanziati con i fondi regionali, che, come si
può osservare nella tabella 3.23, sono stati cospicui ed hanno toccato oltre 1900 persone in un anno.
L’analisi del mercato evidenzia anche la disponibilità continua sul mercato di centinaia lavoratori edili
qualificati in mobilità (tabella 3.24), probabilmente licenziati a causa di difficoltà o fallimenti di imprese,
e di altrettanti lavoratori disponibili (tabella 3.25 e 3.26) che dichiarano esperienze e qualificazioni
significative. Questi numeri chiamano in causa l’utilità e l’importanza dei servizi per il lavoro, che sono
la via attraverso cui può essere accertata la reale qualificazione e attraverso cui sia i lavoratori che le
imprese potrebbero rapidamente incontrarsi.
Tabella 3.22 – Le figure professionali previste nel sistema regionale SINFOD
Biennio orientamento - laboratorio edile
Preparazione al lavoro - edilizia
Muratore strutturista
Operaio edile polivalente
Operaio CAD edile
Operatore di cantiere
Tecnico di sistemi CAD - edile
Tecnico d'impresa edile - cantiere
Operatore CAD edile - architettonico
Assistente tecnico di cantiere
Quadro d'impresa edile - project management
Tecnico di amministrazione per piccola e media impresa - impresa edile
34
Tabella 3.23 – Corsi realizzati in Piemonte per numero di allievi iscritti
EDILIZIO COSTRUZIONI
Totale EDILIZIO COSTRUZIONI
ADDETTO AL CABLAGGIO STRUTTURATO DEGLI EDIFICI
14
ADDETTO RIMOZIONE, BONIFICA E SMALTIMENTO RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO
13
ARCHITETTURA TECNICA A
40
ARCHITETTURA TECNICA B
40
ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE
26
BIENNIO INTEGRATO DI ORIENTAMENTO
25
CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: ESTIMO
34
CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: FISICA TECNICA
34
CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: RAPPRESENTAZIONE
34
CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: STRUTTURE III
34
CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO ESTIMO
27
CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO RILIEVO DELL'ARCHITETTURA/RILIEVO URBANO AMBIENTALE
27
CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO STORIA DELL'URBANISTICA
27
CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA I
27
CORSO OPZIONALE: NORMATIVA TECNICA PER L'EDILIZIA
34
CORSO OPZIONALE: STIMA DEI LAVORI
27
DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
12
DISEGNO INDUSTRIALE 1A/1B
40
ECONOMIA URBANA E AMBIENTALE
19
ELEMENTI DI BILANCIO
12
ELEMENTI DI CARTOGRAFIA
38
ESTIMO
34
ESTIMO A
38
ESTIMO B
12
FISICA TECNICA AMBIENTALE
38
GRANDI OPERE: RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
31
IDRAULICA
38
INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO
26
LABORATORIO DI ANALISI, INTERPRETAZIONI E RAPPRESENTAZIONI TERRITORIALI
19
LABORATORIO DI ARCHITETTURA TECNOLOGICA
34
LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO
27
LABORATORIO DI INFORMATICA
40
MASTER IN PROJECT MANAGEMENT
23
MURATORE STRUTTURISTA
86
OPERAIO EDILE POLIVALENTE
14
OPERATORE CAD
16
OPERATORE DEL RESTAURO
30
OPERATORE EDILE
41
PREPARAZIONE AL LAVORO
58
PRODUZIONE EDILIZIA A
12
PRODUZIONE EDILIZIA B
12
PROGETTAZIONE EDILE A
38
PROGETTAZIONE EDILE B
38
PROGETTAZIONE INTEGRALE
12
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A
38
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI B
38
SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI
12
SICUREZZA PER PREPOSTI E TECNICI NEI CANTIERI DELLE OLIMPIADI E GRANDI OPERE
31
TECNICA DEL CONTROLLO AMBIENTALE
12
TECNICA DELLE COSTRUZIIONI A
38
TECNICA DELLE COSTRUZIONI B
12
TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE
78
TECNICO DI SISTEMI CAD
28
TECNICO D'IMPRESA EDILE
44
TECNOLOGIA DEI MATERIALI A
38
TECNOLOGIA II
34
TIROCINIO
46
URBANISTICA
27
WORKSHOP I
40
WORKSHOP: APPLICARE LE NORME PER LE PROCEDURE EDILIZIE
27
WORKSHOP: PROGETTARE LA SICUREZZA IN CANTIERE (I PARTE)
27
WORKSHOP: PROGETTARE LA SICUREZZA IN CANTIERE (II PARTE)
34
1905
35
Tabella 3.24 - Lavoratori in mobilità 31.12.2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
6200 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
6237 MECCANICI COLLAUDATORI
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
7129 ALTRI CONDUTTORI DI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E LAVORAZ
7200 OPERAI SU MACCHINARI FISSI PER LAVORAZIONI IN SERIE E ADDETT
7271 ADD. ALL'ASSEMBLAGGIO INDUSTRIALE DI PARTI DI MACCHINE
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
2114 INFORMATICI E TELEMATICI
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
7232 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI I
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
6244 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI TELELGRAFICI E TELEFON
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
6238 VERNICIATORI ARTIGIANI ED INDUSTRIALI
6239 ALTRI MECCANICI ARTIGIANALI, MONTATORI, RIPARATORI E MANUTEN
2514 SPECIALISTI DI RAPPORTI CON IL MERCATO
6218 LASTROFERRATORI
3349 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE COMMERCIALI
7239 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTIC
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
3121 TECNICI MECCANICI
6535 BIANCHERISTI, RICAMATORI A MANO ED ASSIMILATI
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
6233 MECCANICI E MONTATORI DI MACCHINARIO FISSO PER LAVORAZIONI I
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
2113 MATEMATICI E STATISTICI
7272 ASSEMBLATORI.CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
7233 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PLAS
7259 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER CARTOTECNICA
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
4123 PERSONALE ADDETTO A COMPITI DI CONTROLLO, VERIFICA ED ASSIMI
6511 MACELLAI, PESCAIOLI ED ASSIMILATI
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
7262 OPERATORI DI TELAI MECCANICI PER LA TESSITURA E LA MAGLIERIA
3124 TECNICI ELETTRONICI E IN TELECOMUNICAZIONI
36
18470
4995
1771
1072
916
622
439
426
404
329
312
239
210
186
168
167
163
160
149
148
142
136
134
132
130
130
123
123
110
108
104
104
97
93
90
87
81
81
76
74
73
71
66
65
63
63
62
61
59
58
57
55
54
54
52
51
48
48
47
46
46
45
42
41
41
41
39
38
37
36
34
33
33
31
Tabella 3.25 - Disponibili al 31.12.2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI
5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
8311 BIDELLI ED ASSIMILATI
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
3335 TECNICI DEL MARKETING
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI)
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI
5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO
5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
5532 PERSONALE DI COMPAGNIA E PERSONALE QUALIFICATO DI SERVIZIO A
6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER
8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C
5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI
6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI
3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO
8511 BRACCIANTI AGRICOLI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
8229 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI TURISTICI
2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI
37
22267
9754
1127
1048
903
886
398
265
226
217
211
200
194
192
178
177
174
166
156
137
133
129
125
124
121
120
102
101
93
93
87
86
84
80
80
74
74
71
68
65
63
60
59
57
56
55
54
54
52
51
50
48
48
47
46
42
41
41
40
40
40
38
38
38
38
37
37
35
35
34
34
33
33
31
Tabella 3.26 - Disponibili 2004 dati di flusso (persone diventate disoccupate nel corso dell’anno)
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI
5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA
5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI
8311 BIDELLI ED ASSIMILATI
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI)
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI
3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO
4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C
3335 TECNICI DEL MARKETING
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
3419 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE
4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI
5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO
6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
8511 BRACCIANTI AGRICOLI
6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI
6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER
3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI
6123 CARPENTIERI E FALEGNAMI NELL'EDILIZIA (ESCLUSI I PARCHETTIST
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
38
17868
7646
1031
620
598
544
358
229
209
201
190
169
167
152
151
143
139
134
132
130
130
120
115
110
97
96
94
81
79
79
79
77
76
76
72
69
66
62
61
61
60
53
49
49
49
48
46
46
44
43
42
42
42
41
40
39
39
38
38
37
36
36
36
35
35
34
31
31
30
30
28
28
28
3.5 – La domanda teorica di manodopera per la costruzione della linea Torino-Lione
Dall’avvio dei lavori della Torino Lione ci separano ancora 5-6 anni. Le previsioni di personale riportate di seguito
sono state da noi elaborate sulla base delle cifre di fabbisogno complessivo di manodopera fornito da LTF e RFI e
sono state calcolate, per quanto riguarda la composizione per figure professionali, con criteri omogenei a quelli
utilizzati dalla Società Cartesa per l’analisi della tratta Internazionale e Francese. Ciò per consentire una valutazione
comparata della previsione sulle due tratte, anche se secondo i nostri standard il personale amministrativo ci pare
sovradimensionato.
Le previsioni riportate, quindi, si riferiscono sia alla tratta internazionale (km.72), per quanto di pertinenza italiana,
sia alla tratta di connessione tra Bruzolo e Settimo Torinese (km.55). Nel corso dell’incontro con i vertici italiani di
LTF ci è stato spiegato che lo studio per definire in modo più preciso le figure professionali necessarie è in corso e
non è ancora disponibile. Ci è anche stato detto che le previsioni quantitative formulate possono essere ancora
soggette a variazione, presumibilmente con un leggero incremento. A nostro avviso, però, al momento sono più che
sufficienti per prefigurare le necessità professionali e gli ordini di grandezza dell’impatto sul mercato del lavoro
locale.
Certamente all’avvicinarsi dell’evento sarà necessario passare dalla previsione di scenario al modello di servizio,
che tuttavia esige di sviluppare la ricerca delle figure sul mercato del lavoro locale o esterno in accordo e in stretto
contatto con il consorzio.
Tabella 3.27 – Fabbisogno complessivo di persone – anno sulla tratta italiana e sulla frazione italiana della tratta
internazionale
3500
2989
3000
2856
2675
2506
2500
2423
2000
1500
1000
750
500
459
0
2010
2011
2012
2013
39
2014
2015
2016
Tabella 3.28 – Fabbisogno complessivo di persone – anno sulla tratta italiana e sulla frazione italiana della tratta
internazionale, distinte per settori
1600
1400
1200
1000
Galleria (tratta LTF)
Aperto (tratta LTF)
Linea (tratta LTF)
Aperto (tratta RFI)
Linea (tratta RFI)
800
600
400
200
0
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Galleria (tratta LTF)
459
1017
1191
1098
995
325
0
Aperto (tratta LTF)
0
259
298
259
143
0
0
Linea (tratta LTF)
0
0
0
0
210
659
236
Aperto (tratta RFI)
0
1400
1500
1500
700
0
0
Linea (tratta RFI)
0
0
0
0
458
1438
514
Tabella 3.29 - Figure necessarie alle opere – Classificate da Cartesa
Pour le personnel opérationnel, n°rome
• Manœuvres 42 111
• Poseurs de voies et canalisations 42 112
• Bétonneurs coffreurs ferrailleurs 42 113
• Charpentiers métalliques 42 121
• Mineurs 42 131
• Chauffeurs PL 43 114
• Conducteurs d’engins TP 43 211
• Electro mécaniciens 44 212
• Elecro mécaniciens HQ 44 212
• Electriciens électroniciens 44 213
40
Grafico 3.30 Figure complessivamente necessarie per parte italiana
3500
3000
Cadres et ingenieurs
Agents administrattifs
Elettriciens electroniciens
Electro mecaniciens HQ
Electro mecaniciens
Conducteurs d'engines
Cheuffeurs
Mineurs
Charpentiers metalliques
Betonneurs coffreurs ferraileurs
Poseures de voies et canalisations
Manceuvres
2500
2000
1500
1000
500
0
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Cadres et ingenieurs
23
184
203
196
184
226
2016
75
Agents administrattifs
46
334
371
356
338
410
135
Elettriciens electroniciens
0
0
0
0
167
524
187
Electro mecaniciens HQ
9
20
24
22
20
7
0
Electro mecaniciens
60
165
191
178
220
273
82
Conducteurs d'engines
64
275
311
294
213
67
7
Cheuffeurs
0
33
36
35
17
0
0
Mineurs
46
102
119
110
99
33
0
Charpentiers metalliques
14
97
108
103
84
73
22
Betonneurs coffreurs ferraileurs
37
413
455
440
248
26
0
Poseures de voies et canalisations
9
87
96
92
107
174
60
3.6 – Le previsioni di impatto occupazionale in Provincia di Torino
L’articolazione per famiglie professionali della domanda legata alla Torino Lione, per ordini di
grandezza, non è molto diversa da quella espressa dalla Torino Novara. La maggiore diversità è relativa
alla presenza di minatori, connessa al lavoro in galleria.
Complessivamente il personale di cantiere impegnato nella costruzione in Italia corrisponderà alla metà di
quello impiegato nella costruzione del tratto Torino-Novara e in un terzo del personale impegnato nei
cantieri per la costruzione delle opere olimpiche.
Se dovesse ripetersi l’esperienza della Torino-Novara, circa il 60% della manodopera arriverebbe da fuori
Piemonte, e circa il 14% degli operai sarebbe straniero, pur se residente in Piemonte. Il consorzio ha
avuto difficoltà di reclutamento locale, a causa dell’elevato numero di persone da impiegare in tempi
ristretti e della concomitanza dei molti lavori nell’area.
Da questo punto di vista, presumibilmente lo scenario in cui si realizzeranno i lavori della Torino Lione
sarà diverso, perché una serie di combinazioni che hanno creato la punta di occupazione nell’edilizia non
ci saranno più e il cantiere rappresenta, rispetto alla dimensione del mercato, uno sforzo compatibile con
l’elasticità fisiologica del settore.
41
Ciò non toglie che è possibile utilizzare questa occasione per accrescere e perfezionare le capacità dei
servizi di rispondere alle necessità delle imprese e delle persone. Infatti i grandi cantieri possono
consentire di stabilire rapporti diretti con le imprese grandi, di entrare in relazione con le imprese
subappaltatrici, di selezionare in modo finalizzato centinaia di persone, testando strumenti e metodologie
di analisi.
Il cantiere avrà una parte italiana e una parte francese. Mentre in Italia e nostre valutazioni escludono che
la domanda di manodopera possa mettere in crisi il mercato per carenza di offerta di lavoro, in Francia
l’analisi evidenzia la necessità di attrarre manodopera dall’esterno. Questo squilibrio apre delle possibilità
interessanti di spostamento di manodopera a cavallo della frontiera, nel quadro di un accordo per la
gestione comune della preselezione e della diagnosi delle competenze.
Un’altra differenza rilevante tra Italia e Francia riguarda lo spostamento con la famiglia. Secondo le
nostre stime a spostarsi con la famiglia al seguito dei cantieri saranno poche persone, solo dell’area
dirigenziale e impiegatizia. Questo vuol dire che ci possiamo attendere su 3000 persone il 15% di
personale di staff e meno del 5% con la famiglia al seguito. Ciò ridimensiona molto le necessità di servizi
connesse alla realizzazione dei cantieri.
Grafico 3.32 professioni operaie impiegate nel cantiere CAV ToMi
altre mansioni
0,5
operaio generico
16,9
montatori impalcature
0,4
canneggiatore
0,5
saldatore
0,6
pompista
0,6
magazziniere
0,8
elettricista
1
palista
1,1
1,7
meccanico
gruista
2,8
4,2
escavatorista
operatore macchine edili
7,4
9,3
ferraiolo
muratore
10,9
14,3
autista
carpentiere
27
0
5
10
15
42
20
25
30
3.7 – Sintesi e linee di azione
L’analisi di quanto è avvenuto sul mercato del lavoro torinese con i cantieri olimpici è di grande interesse
per le politiche del lavoro e della formazione, e certamente può essere utile per fornire indicazioni rispetto
a quel che deve essere ancora gestito dell’esperienza olimpica e rispetto all’impatto della costruzione
dell’alta capacità Torino-Lione.
Ricordiamo che quest’analisi prescinde dalle ricadute indirette e dai benefici di lungo periodo delle opere
infrastrutturali, che sia nel caso dei cambiamenti nell’area torinese legati alle olimpiadi, sia nel caso della
Torino Lione, sono così rilevanti da risultare una condizione essenziale per la competitività futura
dell’area18.
I lavori olimpici si sono collocati in una fase di massimo sviluppo del settore delle costruzioni e di
contemporanea contrazione di altri comparti essenziali dell’industria. Questo da un lato a reso
estremamente benefico l’impatto positivo occupazionale del settore sul mercato locale, dall’altro ha
spinto in alto la punta occupazionale del settore, nonostante il lavoro nei cantieri olimpici abbia in parte
sostituito il trend espansivo degli investimenti ‘ordinari’.
Questa punta ha saturato il portafoglio ordini delle imprese locali, ha accresciuto il volume di
occupazione dipendente in ingresso, ha moltiplicato le nuove imprese individuali. La forza lavoro è
effettivamente arrivata anche da fuori, ma questo fenomeno è visibile nitidamente solo nei cantieri della
Torino-Milano, dove il monitoraggio è stato più efficace e dove risulta che solo il 40% della manodopera
era residente in Piemonte, sostanzialmente, a detta dei dirigenti del consorzio, per la difficoltà di
reclutamento locale. Portare forza lavoro da lontano costa (25-30 euro a persona al giorno), e quindi,
salvo specializzazioni particolari, è del tutto ovvia la preferenza per il reclutamento locale.
Il settore dal punto di vista dei movimenti in ingresso e in uscita e dal punto di vista del passaggio dal
lavoro autonomo al lavoro dipendente e viceversa è molto fluido. In questo periodo di ‘piena
occupazione’, sotto la spinta dei cantieri olimpici, sono cresciuti tutti i numeri del lavoro regolare, 3-4
mila lavoratori dipendenti regolari tra gli avviati e 2000 nuove imprese, in ampia parte individuali. E’
anche cresciuto il lavoro irregolare, che presumibilmente è stato più presente e utilizzato nei cantieri
minori di edilizia tradizionale, lontani dai riflettori e dai controlli. Proprio i lavoratori stranieri, regolari e
irregolari, sono stati i più mobili negli arrivi da fuori, stabilendosi in Provincia di Torino: infatti le
assunzioni di residenti fuori provincia sono modeste tra le assunzioni regolari in Provincia di Torino,
limitate a poco più del 3% del totale. Fa eccezione a questa regola il cantiere della Torino-Milano.
Nei momenti di massima tensione del mercato, quando erano stati previsti arrivi di forze di lavoro esterne
sul mercato locale e forti difficoltà di reclutamento delle imprese, la Provincia di Torino ha dedicato uno
43
sportello all’incontro domanda-offerta nel settore, con una strategia che puntava ad affrontare il nodo
centrale del mercato.
Questo sportello ha focalizzato opportunamente la sua attenzione sui due punti qualificanti, ed in qualche
modo deboli nell’azione tradizionale dei servizi pubblici: il rapporto con le imprese e l’analisi delle
competenze professionali dei lavoratori. Senza una relazione efficace con le imprese un servizio di
incontro domanda offerta non può funzionare. Quel che le imprese chiedono è soprattutto una
preselezione tempestiva ed efficace nell’identificazione delle competenze effettivamente possedute dal
lavoratore. La vera difficoltà per le imprese, infatti, è distinguere tra i candidati disponibili quelli davvero
qualificati, senza perdere tempo e soldi in prove e in avviamenti fallimentari. Per stabilire il rapporto con
le imprese si è partiti dalla banca dati sugli appalti delle opere olimpiche, creando operatori dedicati al
rapporto con le imprese. Per realizzare un’analisi efficace delle competenze ci si è valsi della
collaborazione della Scuola Edile di Torino, che ha una grande esperienza di rapporto diretto con le
imprese e di diagnosi e formazione delle competenze.
Quest’azione rappresenta quindi l’applicazione di una strategia esemplare di supporto allo sviluppo
locale. Inoltre, segnala una direzione di sviluppo dei servizi, che prende atto della necessità di agire
direttamente nel mercato costruendo risposte adeguate per le imprese e le persone. Dalla crescita di questa
cultura della qualità del servizio ci si può anche attendere lo stimolo più importante per le altre politiche,
come quelle orientate a formare o facilitare l’inserimento sociale delle persone, che devono essere fondate
sulla conoscenza diretta del mercato.
Lo sportello è diventato operativo con un certo ritardo rispetto alle previsioni; i dati di attività dello
sportello SPEDITO, rilevati a ottobre 2004, dopo alcuni mesi di effettiva attività, evidenziano che 94
imprese hanno richiesto 432 lavoratori (quasi tutti qualificati), cui lo sportello ha risposto con 1325
segnalazioni di lavoratori qualificati, preselezionati, giudicati in linea con le richieste. Lo sportello non
dispone di una valutazione sistematica degli esiti delle segnalazioni (se vengono contattati, assunti, o
scartati dalle imprese), ma valuta di aver risposto in modo adeguato alle richieste. La conoscenza degli
esiti sarebbe utile, oltre che per orientare il servizio, anche per valutare l’effettiva tensione delle diverse
figure sul mercato e i giudizi di difficoltà di reperimento espressi dalle imprese, che, se molto accentuati,
costituiscono un freno all’espansione del settore e limitano le ricadute positive sull’occupazione.
Si tratta in sostanza di passare da previsioni di ‘scenario’ sulla domanda di lavoro, che vengono formulate
in anticipo, con metodologie diverse, e che delineano alcune caratteristiche della domanda futura in un
settore o in un territorio, alla costruzione di relazioni di servizio con gli attori coinvolti.
Nel caso delle olimpiadi, lo sportello consentiva di passare dalle previsioni di figure necessarie ai cantieri
formulate nel 2002 alla ricerca diretta di manodopera per le imprese impegnate nei cantieri. In
quest’ottica, la relazione di servizio diventa centrale, e intorno a questa occorre costruire strategie e
18
Una stima Unioncamere quantifica nel 3% del pil piemontese l’aumento possibile indotto dalla Torino-Lione e dalla Genova
Rotterdam
44
strumenti di supporto efficaci, dalla identificazione della missione, dell’immagine, alla cultura e alle
competenze degli operatori, fino alla messa a punto di un sistema di erogazione efficace.
Quest’esperienza di specializzazione sul mercato viene ritenuta utile dalle imprese e dalle loro
associazioni e viene ritenuta importante dalle grandi imprese, che assicurano di essere interessate al
servizio. Si tratta quindi di procedere lungo la stessa impostazione strategica, identificando e
perfezionando, con adeguati strumenti, i punti deboli del servizio.
A partire dai primi mesi del 2005 il quadro del settore cambierà, perché la chiusura contemporanea di
decine di grandi cantieri abbasserà nettamente i volumi dell’occupazione. Questo cambiamento di
tensione sul mercato modificherà in parte i problemi delle imprese, ma continuerà ad aprire spazi di
azione ai servizi per l’incontro domanda –offerta.
Un aspetto da tenere presente riguarda il rapporto dei servizi alle imprese con il lavoro autonomo e con le
piccole imprese. Il lavoro autonomo è apparentemente separato dalle problematiche del lavoro
dipendente, ma in realtà le stesse persone si muovono tra i due contesti, al variare delle opportunità e
della congiuntura. Le piccole imprese, che assumono dipendenti, sono gli interlocutori più lontani dai
servizi per la gestione dell’incontro domanda-offerta, come pure dalla formazione professionale. Queste
imprese sono abituate a servirsi delle reti di conoscenze per il reclutamento, è ciò è fisiologico data la loro
dimensione.
Peraltro, se il mercato attraverserà una fase meno intensa, crescerà il numero di persone disponibili sulla
piazza, e aumenterà anche l’esigenza di gestire in modo fluido le uscite e i reingressi per sostenere le
persone ed evitare periodi di disoccupazione prolungati a coloro che sono meno qualificati.
La cooperazione a livello transnazionale potrebbe risultare utile a diversi livelli. Da un lato potrebbe
offrire interessanti occasioni di confronto e perfezionamento delle metodologie di analisi delle
competenze e di servizio alle persone e alle imprese.
D’altro canto potrebbe realizzarsi il caso di una situazione asincrona dei mercati locali del lavoro del
Piemonte e della Rhone Alpes, al momento della costruzione della ferrovia. Dal momento che in Francia
si prevede di ‘importare’ manodopera dall’esterno, mentre in Piemonte è difficile che si riesca a
mantenere il livello di occupazione raggiunto con il picco dei cantieri olimpici, potrebbe essere possibile
gestire, attraverso la rete tra i servizi per il lavoro nelle due aree, transiti di occupazione dal Piemonte
verso la Francia per la costruzione della linea.
45
4 – Il settore turismo e recettività
4.1 – La domanda teorica di lavoro nel settore recettivo-alberghiero legata alla gestione
dell’evento olimpico
Anche rispetto al settore turismo – recettività questo lavoro si colloca in continuità con la ricerca svolta
nel 200219, che non si poneva l’obiettivo di misurare l’impatto dell’evento sull’occupazione complessiva
nella regione, ma piuttosto mirava a identificare l’occupazione aggiuntiva che sarebbe stata creata dalle
specifiche iniziative necessarie e prevedibili per la realizzazione dell’evento, in particolare
l’accrescimento della capacità recettiva in concomitanza con l’evento e la gestione organizzativa e
logistica dell’evento (Toroc).
Questa impostazione consentiva di formulare previsioni specifiche sulla domanda teorica, quantità e
qualità della manodopera necessaria, sui tempi e sulle figure professionali coinvolte, indipendentemente
dall’andamento complessivo dell’economia regionale, su cui hanno un significativo impatto eventi diversi
dalle olimpiadi.
Le previsioni formulate nel 2002 erano le seguenti20:
Tabella 4.1
Stima del personale necessario al funzionamento delle strutture ricettive (villaggi) di Torino 2006
Personale in Alberghi 4 stelle
Fabbisogno di personale
(Stima su 100 ospiti)
(Ospiti previsti 9800)
Qualifica
Addetti Ospiti
Addetti
Amministrazione.
1,7
100
167
Sala
5
100
490
Cucina
2,7
100
265
100
Servizi Alberghieri:
12
Reception - Commerciale - Manutenzione - Lavanderia
1176
Addetti pulizie
6
100
588
Totale nuovi addetti
27,4
100
2685
Stima del personale necessario al funzionamento delle strutture ricettive (alberghi) di Torino 2006
Personale in Alberghi 4 stelle
Fabbisogno di personale
(Stima su 100 ospiti)
(Posti letto 1260)
Qualifica
Addetti Ospiti
Addetti
Amministrazione.
1,7
100
21
Sala
5
100
63
Cucina
2,7
100
34
100
Servizi Alberghieri:
19
Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in
relazione alle olimpiadi del 2006.
20
Le previsioni realizzate con metodologia macroeconomica dall’Università La Sapienza di Roma, per conto dell’Unione
industriale di Torino, nel 2001 calcolavano un incremento del PIL regionale dello 0,3-0,4% annuo, con una spesa sulle
costruzioni al culmine nel 2004, con un volume pari a quasi 500 milioni di euro. Se ad un milione si attribuiscono circa 15 anni
uomo di lavoro, si arriva a circa 7500 unità aggiuntive.
46
12
6
27,4
Reception - Commerciale - Manutenzione - Lavanderia
Addetti pulizie
Totale nuovi addetti
100
100
151
76
345
A tutt’oggi potremmo aumentare questa previsione, considerando che è stato creato un numero di posti
letto superiore a quello che ipotizzato dalle imprese e dagli esperti del settore 3 anni or sono. Infatti i posti
letto aggiuntivi nell’area metropolitana (secondo ATL Turismo Torino) sono cresciuti di 2500 unità e in
valle di 800. Ciò implica una previsione di impatto di addetti diretti quantificabile in 900 posti in più,
invece che 345, cui aggiungere 2700 addetti per l’operatività dei villaggi.
Vanno sottolineati due aspetti. La creazione di posti letto, per tradursi in occupazione stabile, richiede che
l’afflusso dei turisti sia vivace e crescente. Viceversa possiamo avere alberghi che occupano un cameriere
ai piani, invece di 5, ovvero che tengono al minimo il loro personale. Quindi il rapporto nuove
strutture/nuova occupazione è fortemente influenzato dall’andamento effettivo del turismo nel medio
periodo. Nei giorni delle olimpiadi tutte le strutture alberghiere di un’ampia area del Piemonte saranno al
completo di personale, con un utilizzo molto ampio di personale temporaneo. Si tratta di una punta
eccezionale, tuttavia, di durata molto breve.
Il numero degli ospiti attesi è notevole21:
•
2.500 atleti;
•
2.500 tecnici e accompagnatori delle nazionali;
•
2.300 rappresentanti del CIO, Comitati Olimpici Nazionali e Federazioni;
•
650 giudici e arbitri;
•
10.000 media;
•
6.000 ospiti degli sponsor;
Altrettanto elevato è il numero delle camere che dovranno essere disponibili:
Le richieste complessive per i clienti Olimpici ammontano a circa 20.500 camere, di cui circa 5.000
collocate in area montana e 15.500 nella città di Torino, suddivise nelle seguenti categorie:
21
•
Atleti e Officials: 4.000 posti letto
•
CIO: 1.250 camere
•
Comitati Olimpici Nazionali: 1.600 camere
•
Federazioni Internazionali: 500 camere
•
AS (Extra Officials): 1.000 camere
•
Media: 4.000 camere + 4.600 nei Villaggi Media
•
Sponsors: 3.700 camere
Fonte TOROC
47
Una parte consistente di queste sistemazioni è stata reperita attraverso una ricerca di disponibilità di
strutture preesistenti in tutto il Piemonte e attraverso l’affitto di alloggi per il periodo di punta. Per questo
tutte le strutture interessate tenderanno ad essere a organico pieno dal punto di vista del personale
stagionale per i giorni delle gare. L’interrogativo decisivo, quindi, riguarda due aspetti: la crescita dei
flussi turistici e l’effetto di rafforzamento indotto dalle olimpiadi, non per l’evento in sé, ma per il
miglioramento dell’immagine e della notorietà nazionale e internazionale.
Rispetto a questi interrogativi possiamo fare due verifiche: osservare cosa è accaduto finora ed esaminare
le valutazioni prospettiche degli attori coinvolti e gli studi sul futuro.
4.2 - L’andamento del settore alberghiero-ristorazione in Provincia di Torino
Pur essendo ancora lontani dall’evento, è possibile riscontrare alcuni effetti positivi sull’occupazione,
rispetto a cui sarà decisiva la valutazione dei dati dei prossimi anni. Tra il 2003 e il 2004 è cresciuto lo
sforzo per influenzare le scelte di investimento degli operatori della recettività, in connessione alla
crescita di visibilità dell’evento olimpico. La fonte ISTAT segnala un aumento dell’occupazione in
Piemonte nel 2003 del 2,2%, pari a
40.000 unità aggiuntive. Ciò avviene nonostante il forte calo
dell’industria. I comparti in maggiore crescita sono le costruzioni, come abbiamo visto, e l’alberghieroristorazione. In provincia di Torino il saldo 2003 su 2002 è positivo: + 4000 occupati in turismorecettività. Ciò è significativo anche se l’incremento in termini di ore lavorate è meno rilevante, e si
associa ad un leggero calo della disoccupazione in provincia di Torino. Nel complesso nella provincia di
Torino crescono sia gli occupati dipendenti che quelli indipendenti. Il settore recettivo-alberghiero dà un
contributo determinante ad entrambe le aree di occupazione.
Tabella 4.2
Provincia di Torino
Occupati in migliaia
2000
dipendenti
702
indipendenti
215
2001
707
209
Alberghi e ristoranti
2000
2001
2002
11
12
14
10
10
11
2002
692
219
Grafico 4.3
48
2003
17
12
In assestamento invece tra 2002 e 2003 l’area dei servizi alle imprese, che era cresciuta in modo netto
negli anni precedenti, e che è meno direttamente connessa all’evento olimpico.
Tabella 4.4
servizi alle imprese
dipendenti
indipendenti
2000
49
28
2001
57
30
2002
63
31
2003
62
33
Grafico 4.5
I dati ISTAT 2004 nel caso dell’alberghiero, diversamente dalle costruzioni, non ci sono utili, perché non
sono ancora stati pubblicati con disaggregazioni settoriali e perché non è disponibile la ricostruzione della
serie storia pregressa (necessaria perché nel 2004 è cambiato il metodo di rilevazione e il questionario).
Con i dati degli avviamenti al lavoro in provincia di Torino (dati dei CPI provinciali) possiamo fare due
ulteriori verifiche:
•
osservare i dati dei centri più direttamente insediati sull’area olimpica, sui quali si dispone di una
serie storica lunga,
•
considerare i dati dell’intera provincia distinte per zone, che però sono limitati all’arco temporale
2002-2004, perché i dati precedenti al 2002 relativi al centro per l’impiego di Torino non
risultano essere completi
Grafico 4.6
49
Nei centri dell’area notiamo una crescita del volume di avviamenti al lavoro, in qualche caso nel 2002 e
in qualche altro nel 2003.
Se passiamo all’osservazione del periodo 2002-2004, utilizzando la serie completa dei dati provinciali,
notiamo un andamento riflessivo tra il 2002 e il 2003 e in ripresa tra il 2003 e il 2004.
Bisogna sottolineare che l’effetto diretto dei giochi si svilupperà soltanto tra la fine del 2005 e l’inizio del
2006. Quindi i movimenti che notiamo adesso sono determinati dal trend di lungo periodo nel settore.
Grafico 4.7
Numero avviamenti settore alberghiero-ristorazione
40000
38952
39000
38000
37000
36810
36000
35363
35000
34000
33000
2002
2003
2004
Se guardiamo all’interno degli avviamenti del settore, troviamo una caduta marcata del personale non
qualificato e dei tecnici, che ad una verifica risultano essere soprattutto personale amministrativo e
operatori dello spettacolo (ballerini e cantanti assunti da alberghi e ristoranti).
Sono invece in ripresa, anche se su valori inferiori al 2002, le assunzioni delle professioni tipiche
turistico-alberghiere, in particolare camerieri, cuochi e baristi.
Bisogna anche considerare che il settore ha un elevatissimo grado (67% misurato sul triennio, grafico 4.9)
di avviamenti per periodi di lavoro brevissimi, sotto i 7 giorni. La percentuale di avviamenti a tempo
indeterminato è del 13% sul totale, mentre gli avviamenti stagionali, più o meno lunghi, sono pari al 20%.
Sul triennio il numero medio di avviamenti a tempo indeterminato nel settore è di 4.300 l’anno, su un
settore che ha circa 17.000 dipendenti in Provincia (ISTAT 2003).
50
Grafico 4.8 – avviamenti settore alberghiero ristorazione per qualifiche
35000
30000
25000
20000
15000
10000
5000
0
2002
2003
19
17
19
1310
760
734
Dirigenti
Professionisti e tecnici
Impiegati
Professioni turistico alberghiere
2004
556
646
785
31890
29458
31137
Operai qualificati
171
184
154
Personale non qualificato
5006
4298
3981
Grafico 4.9 - avviamenti settore alberghiero 2002-2004 ristorazione per qualifiche
67546
Tempo determinato fino a 7 giorni
Tempo determinato tra 8 e 90 giorni
6633
Tempo determinato oltre i 3 mesi
13511
Tempo indeterminato
13260
0
10000
20000
30000
51
40000
50000
60000
70000
80000
Grafico 4.10 – avviamenti nel settore delle agenzie di viaggio per qualifiche.
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
2002
2003
0
1
1
Impiegati amministrativi e contabili
118
107
62
Tecnici marketing e pubblicità
14
4
3
Animatori, operatori e agenti viaggio
54
62
80
Dirigenti
2004
Addetti sportello
77
59
43
Impiegati esecutivi e di segreteria
137
122
184
Grafico 4.11 - avviamenti nel settore delle attività culturali, ricreative e sportive per qualifiche
14000
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
2002
2003
Dirigenti
27
26
2004
29
Impiegati amministrativi e contabili
390
448
384
Professionisti e tecnici specializzati
11699
10698
7623
Esperti di servizi alla persona
114
117
213
Impiegati esecutivi e di segreteria
650
633
888
Personale non qualificato
1363
1192
1452
52
Nel settore delle agenzie di viaggio cresce l’assorbimento di agenti e animatori, come di personale di
segreteria, mentre diminuisce l’avviamento di personale
amministrativo e di addetti a sportello e
biglietteria.
Nel settore delle attività culturali, ricreative e sportive si nota una crescita di assorbimento di addetti ai
servizi alla persona (istruttori, animatori, insegnanti), mentre calano i professionisti, che sono soprattutto
personale dello spettacolo (cantanti, ballerini, registi, musicisti, ecc.), che per la quasi totalità ha contratti
brevissimi.
Nel complesso non si notano chiari trend di crescita, ma piuttosto significative variazioni di
composizione, che occorrerà osservare su periodi più lunghi, per comprenderne la portata e il significato.
Dal punto di vista delle imprese, la fonte IRES Piemonte, riprendendo i dati della CCIAA di Torino,
segnala tra il 2002 e il 2003, in relazione all’avvicinarsi dell’evento olimpico, una crescita del numero di
imprese in due ambiti che hanno attinenza con l’evento:
Turismo
+ 264 imprese +2,8%
(totale 2003 = 9582)
Servizi alle imprese
+ 661 imprese +2,1%
(totale 2003 = 51531)
Anche in questo settore, la crescita del numero di imprese è un dato che conserva una sostanziale
ambiguità, perché è connesso a fenomeni di frammentazione e di diminuzione della dimensione media
delle imprese e al moltiplicarsi di imprese individuali.
Gli scenari elaborati dall’IRES Piemonte mettono in evidenza il problema della continuità, che anche noi
abbiamo sottolineato. Su questo viene evidenziata la possibilità del moltiplicarsi di eventi e la comparsa
di un effetto di attrazione determinato dalla crescita di visibilità della città.
L’incremento di lavoro nel settore del Turismo si inserisce in un trend positivo.
Secondo la ricostruzione dell’IRES Piemonte nel 2003 i dati del settore sono in crescita nella regione e
nella provincia di Torino:
•
Area metropolitana torinese (2003 su 2002) +7,04% arrivi
+0,76%
presenze
•
Valle Susa Pinerolo
+21,34% arrivi
+24,03%
presenze
•
Canavese e valli Lanzo
+21,81% arrivi
+12,6%
presenze
Si tratta della migliore stagione dal 1990.
Tutti i dati più recenti, di diverse fonti, evidenziano tendenze positive:
La federalberghi evidenzia che negli ultimi 5 anni sono state realizzate 3.100 camere in più nella città di
Torino, portando il totale a oltre 10.600. La crescita delle strutture è stata più veloce della crescita di
presenze effettive: del 17%, contro quella dell’8% delle presenze.
In Piemonte ci sono 152.000 posti letto, cresciuti di 11.000 unità negli ultimi 5 anni.
La crescita del turismo congressuale è segnalata dal Convention Bureau, che registra nel 2004 100.000
presenze in più, soprattutto legate ai grandi convegni.
53
Tabella 4.12
convegni
congressisti
eventi > 50 partecipanti
eventi < 50 partecipanti
2004
6620
438650
2990
3630
2003
6319
320000
2632
3687
%
4,8
37,1
13,6
-1,5
Sono stati acquisiti per gli anni a venire, tra il 2005 e il 2008, 24 eventi importanti con ricadute da loro
calcolate per 40 milioni di euro.
Gli ultimi dati presentati dalla Città di Torino, sulle presenze nel 2004, confermano un’ottima crescita
dell’area metropolitana.
Tabella 4.13
Presenze 2004
2.845.077
2.631.718
1.036.746
757.105
508.465
306.387
286.642
269.583
264.727
242.671
192.522
distretto turistico dei laghi
Area metropolitana di Torino
Valli olimpiche
Cuneo
Alessandria
Valsesia e Vercelli
Novara
Canavese e valli Lanzo
Langhe e Roero
Biella
Asti
%
-1,35
14,66
3,43
-0,62
12,21
1,87
-8,41
2,21
10,63
2,17
-0,47
Riguardo alla stima dell’impatto dell’evento olimpico, il modello macroeconomico dell’Università La
Sapienza di Roma22 ipotizza un aumento del valore aggiunto del settore nel 2006 di circa 300 milioni
euro.
Quindi l’evento avrà un impatto significativo, misurato sia in termini di lavoro diretto indotto nel settore
(3.400 posti di lavoro sulle nuove strutture più migliaia di contratti brevi sulle vecchie), sia di valore
aggiunto generato nel settore. Inoltre, l’evento si inserisce in un trend positivo.
La vera sfida per l’occupazione, tuttavia, come abbiamo detto, riguarda il trend di lungo periodo degli
arrivi e l’effetto benefico che su questo potrà giocare l’evento olimpico. Riguardo a questo, è indicativo lo
studio del mercato turistico nell’area metropolitana di Torino23
Esiste una crescita di lungo periodo, dal 1990. Nonostante il peso ancora molto forte del segmento affari
(70%) e l’andamento contrastato del segmento fieristico.
22
23
S. Fachin, Valutazione degli effetti economici dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006
Studio del mercato turistico nell’area metropolitana di Torino, Turismo Torino - società THR, giugno 2002
54
Sulla base dello studio, realizzato nel 2002, si presume una crescita della domanda alberghiera del 3,5%
medio annuo fino al 2011, con un incremento complessivo del totale arrivi da 718.000 (2001) a 857.000
(2006) e a 1.014.000 (2011). Uno scenario ottimistico potrebbe prevedere incrementi fino al 5%.
Questo dovrebbe garantire solidità alla crescita occupazionale del settore e dei comparti connessi, e
dovrebbe dare un contesto positivo alla crescita di occupazione connessa all’evento, stabilizzandone una
parte.
L’aspetto più incerto della previsione formulata dallo studio è data dalle stime positive dell’andamento
del reddito disponibile nell’area bacino di attrazione, che è praticamente l’Europa. Queste stime purtroppo
non sono scontate, stante l’andamento incerto dei tassi di crescita dei paesi più importanti dell’unione.
I dati più recenti, però, sembrano avvalorare la possibilità di una crescita strutturale delle presenze, e
quindi dell’occupazione, anche se a questo punto diventa molto importante l’effetto di immagine
dell’evento olimpico, che nello studio si presume possa avere un effetto trainante, collocato in una
forchetta di incremento aggiuntivo indotto tra il 2% e il 4% del tasso di crescita degli arrivi nel 2006, e un
effetto minore negli anni immediatamente precedenti e successivi.
Bisogna anche mettere in conto un possibile effetto saturazione immediatamente successivo all’evento,
che però non è rilevante per le tendenze strutturali di medio periodo.
Inoltre, la crescita è strettamente legata alle politiche di promozione realizzate su diversi versanti (rapporti
e accordi con grandi tour operator, azione delle catene alberghiere, attività di promozione dell’immagine
e della conoscenza del Piemonte sui diversi mercati, ecc.) e al miglioramento dell’offerta integrata di
servizi nella Provincia, che vanno dalla gestione della mobilità alla capacità di connettere in itinerari e
offerte le varie attrattività del territorio.
Attualmente un punto debole per il settore a Torino è la debolezza della ‘domanda interna’, che risente
del momento economico delicato e contrastato, per l’incertezza e la crisi del settore automotive, oltre che
per la più complessiva difficoltà dell’economia nazionale.
Nell’ottica della continuità è importante considerare due eventi direttamente collegati alle olimpiadi: le
paraolimpiadi 2006 e le universiadi 2007.
Le paraolimpiadi si svolgeranno dopo le olimpiadi, dal 10 al 19 marzo 2006, dureranno una decina di
giorni, e riguarderanno oltre 40 paesi e 5 discipline: Biathlon, Hockey su ghiaccio, Sci di fondo, Sci
alpino e Curling. Per questo evento non sono disponibili stime di spettatori, ma saranno certamente
migliaia.
Le universiadi si svolgeranno a Torino nel 2007. Si tratta di una sorta di Olimpiade universitaria, con il
marchio FISU, che si svolge con cadenza biennale, si articola in 11 discipline invernali e coinvolge i 130
paesi affiliati.
L’organo referente per l’Italia è il CUSI Centro Universitario Sportivo Italiano, che rappresenta un mondo
universitario che conta 1.700.000 studenti
55
Si tratta di un evento di portata mondiale secondo solo alle olimpiadi, che verrà celebrato nello stesso
luogo e con gli stessi impianti.
I numeri previsti per le universiadi sono:
•
50 paesi partecipanti
•
2200 atleti 18-28 anni
•
1200 dirigenti e tecnici
•
302 giornalisti 164 fotografi accreditati
•
88 radio accreditate sul campo
•
82 richieste per dirette internet
•
60 paesi in cui viene trasmesso l’evento
•
1600 volontari
•
800 personale organizzatore molto club 80 dipendenti
•
427.000 pubblico totale
Sono previsti una decina di eventi preparatori negli anni 2005, 2006, 2007.
L’evento comporterà milioni di contatti con i giovani universitari nel mondo e sono previsti 350.000
visitatori in ‘casa universiade’, la sede di Torino. Il budget è di 20M euro, ma con una modalità
organizzativa che prevede un ampio coinvolgimento non oneroso delle federazioni sportive. Tra le
probabili eredità significative la creazione di un campus a Bardonecchia di 200 posti, in cui potrebbero
passare 4000/5000 studenti del mondo l’anno per la frequenza a eventi formativi.
4.3 – Le figure professionali critiche nell’incontro domanda-offerta
Per trarre delle conclusioni circa l’impatto dell’evento olimpico e il ruolo che il progetto interreg può
svolgere rispetto al reperimento delle figure critiche occorre esaminare i seguenti elementi:
a) i flussi ordinari di assorbimento di figure qualificate del mercato locale, nel settore alberghiero
ristorazione e in quelli laterali delle agenzie di viaggio e delle attività culturali, ricreative e
sportive;
b) i flussi previsti dai sistemi istituzionali di previsione dei fabbisogni formativi e occupazionali;
c) i flussi di transito nel sistema della formazione professionale e dell’istruzione;
d) l’entità dell’offerta disponibile sul mercato locale;
e) il punto di vista degli operatori, distinguendo le specificità delle valli rispetto a Torino e dei
piccoli operatori rispetto ai grandi;
f)
le dimensioni della punta di domanda creata dall’evento;
E’ anche utile tenere distinti i due problemi che abbiamo identificato:
56
•
il primo riguarda la punta temporanea della domanda per il breve periodo dell’evento. La gestione
di questa punta è un problema di mobilitazione e ottimizzazione di risorse localmente già disponibili
e di attrazione di figure dall’esterno per il breve periodo di gestione dell’evento;
•
il secondo si riferisce invece alla crescita stabile e strutturale del settore nel medio periodo. In
questo caso è importante la qualificazione professionale del bacino locale di risorse e l’arricchimento
delle competenze deboli, per sostenere la crescita strutturale del settore (sperando che effettivamente
avvenga, in linea che le migliori previsioni e i dati incoraggianti di cui disponiamo).
a) Il grafico 4.14 evidenzia l’assorbimento annuo medio del mercato della provincia di Torino delle
diverse figure professionali specifiche del settore.
Alcune figure, come il cameriere, il cuoco e il barista, sono centrali nell’organizzazione delle strutture, e
sono anche le figure in gioco per i contratti brevissimi, che servono a rafforzare la struttura nei momenti
di punta. Quindi il loro livello di transito sul mercato è molto alto e riguarda anche il personale
qualificato. Altre figure, come il concierge, l’addetto al ricevimento, la guida e l’animatore, o l’addetto
marketing, fanno parte della struttura e quindi hanno livelli di rotazione su contratti brevi molto minori.
Infine, le figure di intrattenimento (ballerini, cantanti) compaiono tra le figure del settore solo quando
sono assunti direttamente da imprese del settore, mentre non compaiono se lavorano per conto di imprese
specializzate.
A queste bisogna aggiungere le figure non specifiche (grafico 4.7), come il personale amministrativo
(circa 1.500 avviamenti l’anno), il personale di manutenzione (150) e il personale non qualificato e di
pulizia (4.000), che peraltro può anche essere ‘esternalizzato’, cioè in parte non comparire negli
avviamenti del settore.
E’ un settore dove la presenza di uomini e donne è piuttosto bilanciato, anche se con un’accentazione di
genere su alcune figure.
Rispetto ai pesi teorici di impiego nelle strutture (tabella 4.1), quindi, possiamo presumere che l’evento
olimpico amplifichi molto l’impiego di figure temporanee tipiche del settore, con diversi livelli di
specializzazione, camerieri, cuochi e baristi.
I tassi di arrivo del personale dall’esterno della provincia sono piuttosto bassi. Circa il 3% del personale
risulta reclutato tra persone residenti fuori provincia. Proprio le valli olimpiche, però, sono un’area dove
questo fenomeno è più marcato, per il reclutamento di personale stagionale che fa la stagione estiva in
località marine (Sardegna e Romagna) e quella invernale in montagna.
A queste provenienze nazionali occorre aggiungere un 10% di stranieri che arricchiscono l’offerta
disponibile sul mercato del lavoro locale.
Tra questi, quelli di provenienza diretta dalla Francia sono pochissimi (93 nel triennio, soprattutto cuochi,
camerieri e disk jokey), in primo luogo a causa della contemporaneità della punta stagionale turistica sui
due versanti delle alpi.
57
Grafico 4.14 – Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore alberghiero ristorazione
Professionisti dell'intrattenimento (ballerini, musicisti, coreografi, cantanti, disk
jokey)
576
Addetti servizi interni (guardarobiere, ecc.)
244
Concierge, portieri
63
Addetti all'accoglienza e receptionist
236
Addetti alla cassa
157
Pasticcieri e gelatai
72
Barisri
3198
Camerieri
14597
Addetti cibi e cucina
10023
Cuochi
1905
Tecnici dell'accoglienza, animatori, guide
137
Tecnici nei rapporti con il mercato
66
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
Grafico 4.16 Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore agenzie di viaggi
TECNICO DI AGENZIA DI VIAGGIO
6
OPERATORE TURISTICO
9
ADD. PRENOTAZ.
11
ADD. BIGLIETTERIA
41
BANCONISTA DI AGENZIA VIAGGI
18
0
5
10
15
20
58
25
30
35
40
45
Grafico 4.17 Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore cultura, ricreazione e sport
1282
Personale non qualificato
Addetti alle pulizie
54
Addetti alla cura della persona (parrucchieri)
64
119
Conducenti di auto e mezzi
62
Manovratori di impianti, funivie
Sarti e modellisti
35
Allevatori e agricoltori
27
206
Operai specializzati, installatori e manutentori impianti e apparati elettromeccanici
Personale addetto alla sicurezza
22
Addetti alla cura della persona (assistenza anziani, baby sitter)
22
72
Istruttori e allenatori
1145
Professioni alberghiere
282
Commessi e addetti alla cassa e allo sportello
419
Impiegati esecutivi
3740
Tecnici dello spettacolo e della comunicazione
54
Animatori e insegnanti
139
Tecnici di vendita
407
Esperti amministrativi, impiegati e contabili
133
Tecnici elettronici, di produzione e di comunicazioni
4252
Registi, musicisti, ballerini e cantanti
65
Fotografi, giornalisti e disegnatori
19
Professionisti
27
Dirigenti
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
L’assorbimento delle agenzie di viaggi è molto modesto, nell’ordine di qualche decina di assunzioni
all’anno, soprattutto sulle figure ‘strategiche’, che dovrebbero inventare l’offerta e attrarre i turisti
dall’estero. Probabilmente questo è uno dei punti deboli strutturali del nostro sistema locale.
Nel variegato mondo delle attività culturali e ricreative (grafico 4.17) la parte del leone negli avviamenti e
svolta dalle figure dello spettacolo, che però lavorano su contratti brevissimi, e dalle figure
dell’alberghiero, che lavorano per società di questo settore alla gestione di eventi. Anche in questo caso
sono poche le figure strategiche, i tecnici del settore, gli specialisti del mercato e della vendita, gli
educatori, gli animatori, gli istruttori.
b) Le previsioni formulate con la metodologia degli enti bilaterali evidenziano le seguenti figure, sulle
quali orientare gli investimenti formativi.
Alberghi:
•
cuochi
•
operatori ai servizi vari
•
tecnici di gestione dei servizi congressuali
•
tecnici di gestione dei servizi: ricevimento
•
tecnici di gestione dei servizi: sala/bar (maitre/barman)
59
Attività turistiche:
•
operatori front-office agenzia turistica
Pubblici esercizi:
•
barman
Possiamo notare che tra le figure manuali specializzate ci sono solo il cuoco e il barman, mentre congressi
e ricevimenti vengono collegati al bisogno di tecnici, che quindi non si limitano alla pur importante
gestione del front office, ma sono anche personale con una preparazione a più ampio spettro, capace di
promuovere il servizio, la relazione con il cliente e l’organizzazione delle risorse. Occorre anche notare
che si tratta di figure a cavallo tra il lavoro dipendente e il lavoro autonomo, nel senso che, racchiudendo
la professionalità distintiva dell’esercizio, se sono effettivamente qualificati, possono anche optare per
l’attività in proprio. Non si fa cenno alla figura del cameriere, che negli avviamenti al lavoro risulta
centrale. Per le agenzie turistiche, invece, questo spessore professionale non viene sottolineato, facendo
solo riferimento alla figura dell’operatore. In realtà il confronto tra i flussi reali e le previsioni è molto
difficile, perchè traducendo la dizione operatore nel linguaggio ISTAT si dovrebbe parlare di addetto alla
sportello e biglietteria, limitando molto il profilo commerciale di questa figura. Effettivamente negli
avviamenti al lavoro questa figura è abbastanza frequente per le agenzie di viaggio (grafico 4.16), anche
se forse proprio sulle competenze aggiuntive di questa figura e sulla presenza di professionalità più alte si
giuca il profilo e l’intraprendenza del sistema turistico locale.
Grafico 4.18
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
Saldo assunzioni - cessazioni
666
1-9
10-49
15
1150
50 e oltre
TOTALE
1.238
Assunzioni
Dirigenti
1
225
Quadri, imp. e tecnici
Operai
apprendisti
1.046
155
Movimenti
1.427
Entrate
1.140
Uscite
Saldo
287
60
Grafico 4.19
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Assunzioni per età
fino a 24
28
da 25 a 29 anni
da 30 a 35 anni
25
1
12
oltre 35 anni
34
non rilevante
Assunzioni per contratto
33
T.determinato
55
T indeterminato
11
Apprendistato
Assunzioni
45
con esperienza
senza
55
extracomunitari
26
di cui senza esperienza
72
Grafico 4.20
0
10
20
30
40
50
60
70
65
Imprese che non assumono
per difficoltà reperimento
0
33
per incertezza mercato
5
per strategia aziendale
per ricorso a esterni
0
61
perché completi
61
Le previsioni formulate per il 2004 – le ultime disponibili – dal sistema camerale excelsior, danno
ulteriori indicazioni sul settore.
Il volume di assunzioni previsto è di 1238, di cui un terzo in microimprese e due terzi in imprese grandi.
In realtà, tuttavia, le assunzioni aggiuntive sono 287, mentre 1140 rappresentano il turn over. La gran
parte delle assunzioni sono rivolte a personale con qualificazione manuale, ovvero le figure che abbiamo
visto costituiscono la gran parte dei transiti sul mercato (camerieri, cuochi, barman).
Tra le assunzioni, il 55% veniva indicato a tempo indeterminato e il 45% di personale con esperienza.
L’attenzione delle imprese è rivolta soprattutto ai giovani, anche se per un terzo delle assunzioni le
imprese affermano che l’età è indifferente. Per un quarto delle assunzioni si pensa a personale
extracomunitario. Queste informazioni sono interessanti perché, indipendentemente dalla grande
sottovalutazione degli ingressi, che nel 2004 sono stati 36.800, di cui 4.300 a tempo indeterminato,
evidenziano un flusso strutturale previsto di turn over di oltre 1000 unità, che rappresenta un dato
verosimile rispetto a una popolazione di 17000 occupati. In realtà il mercato del lavoro del settore è molto
più mobile, e alla mobilità strutturale programmata si aggiunge una forte rotazione non prevista del
personale e un uso esteso e certamente non programmabile con anni di anticipo di contratti temporanei
brevi e brevissimi. Questi due fenomeni fanno lievitare moltissimo il volume delle assunzioni reali,
rispetto a quelle previste. Peraltro, nelle previsioni, solo il 50% delle imprese dichiarava che avrebbe
utilizzato negli anni successivi contratti temporanei
Altri tre aspetti di interesse possono essere notati attraverso le previsioni di excelsior.
Il primo aspetto riguarda la competenza linguistica che è considerata essenziale per le imprese nel 70%
delle assunzioni. Il secondo aspetto riguarda la difficoltà di reperimento del personale. Sul totale di 1400
candidati da assumere nel 2004, circa 300 erano considerati di difficile reperimento
(21%). Questa
difficoltà, tuttavia, viene descritta dalle imprese come una difficoltà che non arriva mai a mettere in
discussione l’assunzione, perché alla fine il candidato da assumere si trova. Quel che invece, secondo le
imprese, ostacola davvero le assunzioni è l’incertezza del mercato e la pressione fiscale e dei costi, che
spinge a tenere leggere le strutture e ad assumere solo quando è strettamente necessario.
Riguardo al reclutamento, bisogna osservare che i canali utilizzati dalle numerose microimprese e dalle
catene di grandi operatori sono completamente diversi. Per le microimprese è centrale il sistema di
relazioni e le conoscenze, mentre le grandi usano propri sistemi di selezione sulle autocandidature,
agenzie specializzate, tra cui le interinali, e la mobilità all’interno della propria rete aziendale.
In terzo luogo, tra le assunzioni previste, 707 fanno riferimento a candidati con qualificazione
professionale turistico alberghiera e 255 a candidati con diploma.
c) Se guardiamo il flusso in uscita dagli istituti specializzati in Provincia di Torino, 1200 all’anno
nell’area turistica e 1000 nell’area alberghiera, vediamo che essi non sembrano troppo sottodimensionati
rispetto al turn over di settore, che quindi dovrebbe beneficiare di un flusso sistematico di giovani
62
qualificati in ingresso. Bisogna dire che parte dei giovani in uscita potrebbe orientarsi verso il lavoro
autonomo o verso la mobilità territoriale, per fare esperienza in altre zone d’Italia o all’estero.
Tabella 4.21 – Iscritti all’ultimo anno in Provincia di Torino nei settori Turismo recettività
Dati sui flussi d'uscita dagli Istituti di Istruzione Superiore della Provincia di Torino anno accademico
Istituti professionali Commerciali - Settore Turismo
Operatore Impresa Turistica (3 anni)
Tecnico Servizi Turistici (5 anni)
Tot.
Istituti professionali - Settore Alberghiero e Ristorazione
Operatore Servizi di Ricevimento (3 anni)
Operatore Servizi Cucina (3 anni)
Operatore Sala Bar (3 anni)
Tecnico Servizi Ristorazione (5 anni)
tot.
Fonte: Ossevatorio Scolastico Provinciale
697
567
1264
136
330
188
347
1001
Grafico 4.22 – Allievi iscritti alla Formazione professionale in Piemonte 2004-2005
NUMERO DI ALLIEVI ISCRITTI PER COMPARTO
Somma di Numero allievi iscritti
Comparto
ATTIVITA' RISTORAZIONE
Totale ATTIVITA' RISTORAZIONE
ATTIVITA' TURISTICHE
Denominazione corso
ADDETTO ALLA RISTORAZIONE
ADDETTO CUCINA
ADDETTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
ADDETTO SALA/BAR
AGGIORNAMENTO CUCINA
AGGIORNAMENTO INFORMATICO
AZIONE DI SOSTEGNO INDIVIDUALE PER PREPARAZIONE AL LAVORO INDIRIZZO BANCO BAR E TAVOLA FREDDA
FORMAZIONE AL LAVORO
FORMAZIONE E REINSERIMENTO NEL LAVORO
INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO FORMATIVO
INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO
INTRODUZIONE AI PROCESSI PRODUTTIVI
OPERATORE CONDUZIONE SERVIZI RISTORATIVI
OPERATORE SERVIZI RISTORATIVI
OPERATORE VALORIZZAZIONE FILIERE AGROALIMENTARI
PRELAVORATIVO
PREPARAZIONE AL LAVORO
TECNICO GESTIONE SERVIZI - CUCINA/FOOD AND BEVERAGE
VINI DEL TERRITORIO - DEGUSTAZIONE ED ABBINAMENTI
ADDETTO SERVIZI ALL'IMPRESA
AZIONE DI SOSTEGNO INDIVIDUALE PER ADDETTO AI SERVIZI ALL'IMPRESA INDIRIZZO AGENZIA VIAGGI
INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO
OPERATORE AGENZIA TURISTICA
OPERATORE DEI SERVIZI INFORMATIVI ARTISTICI E CULTURALI
OPERATORE PROMOZIONE EVENTI
OPERATORE RICEVIMENTO E ASSISTENZA AL CLIENTE
PROMOTORE SERVIZI CULTURALI
TECNICO DEL MARKETING TERRITORIALE E PROMOTORE ENOGASTRONOMICO
TECNICO DEL TURISMO SOCIALE
TECNICO DEL TURISMO SOSTENIBILE
TECNICO DI ACCOGLIENZA E PROMOZIONE TURISTICA
TECNICO DI ASSISTENZA TURISTICA
TECNICO GESTIONE EVENTI
TECNICO GESTIONE SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
TECNICO PROGETTAZIONE E GESTIONE SISTEMI QUALITA' NEL SETTORE TURISTICO
TECNICO SVILUPPO E INNOVAZIONE DEL PRODOTTO TURISTICO
TECNICO SVILUPPO SERVIZI TURISTICI
TURISMO DELL'ACCOGLIENZA
Totale ATTIVITA' TURISTICHE
63
Totale
15
100
24
54
43
17
1
28
25
24
185
32
25
266
20
47
30
36
21
993
40
1
66
73
21
34
18
15
26
23
16
48
18
18
15
19
18
31
12
512
Un altro canale per la qualificazione del personale è la formazione professionale.
Sono circa un migliaio gli allievi di corsi programmati l’ultimo anno dal sistema della formazione
professionale sul settore alberghiero e 500 su quello turistico.
C’è da notare che un certo numero di corsi introduce elementi di conoscenza e formazione su competenze
professionali indispensabili a far crescere il settore, come l’attenzione al mercato, la valorizzazione di
risorse locali, lo sviluppo integrato e strategico dei servizi.
Questi corsi, rispetto al reale assorbimento del mercato, sembrano rappresentare più una scommessa che
la risposta a un bisogno pressante. Probabilmente è una scommessa necessaria, perché proprio rafforzare
le competenze di orientamento al mercato e di efficacia delle imprese grandi e piccole è una delle leve più
forti per alimentare il trend positivo di sviluppo che pare caratterizzare l’area torinese.
d) Le figure del settore alberghiero - ristorazione sono anche presenti nell’offerta di lavoro in cerca di
occupazione. Possiamo rinvenire centinaia di camerieri, cuochi e baristi nelle liste di mobilita (tabella
4.23); un numero ancora maggiore sono quelli registrati tra i disponibili al lavoro (tabella 4.24).
Questa constatazione suggerisce alcune riflessioni. La prima è che il mercato è molto mobile, ma
presumibilmente nell’offerta vi sono sia molti giovani che sperimentano l’ingresso nel mercato del lavoro
facendo esperienza con contratti brevi negli esercizi alberghieri, nella ristorazione e negli esercizi
pubblici, sia lavoratori non più giovanissimi che, pur senza avare professionalità molto spiccate, lavorano
da anni nel settore e subiscono l’elevata mobilità e instabilità.
Da questo punto di vista le azioni di riqualificazione, che possono essere una leva strategica per introdurre
nel settore nuove competenze tali da innalzare le capacità competitive delle imprese, sono anche una via
per rafforzare le persone all’interno del settore che subiscono gli effetti dell’elevato turn over e della
difficoltà di alcune imprese.
La presenza di persone qualificate e disponibili sollecita anche l’attenzione dei servizi che gestiscono
l’incontro domanda-offerta. Infatti, siamo in presenza del solito problema relativo alla necessità di
verificare le effettive competenze dei candidati disponibili, e di costruire canali e legami di servizio con le
imprese, che sono però molto diversificate.
64
Tabella 4.23 – lavoratori e lavoratrici in mobilità in provincia di Torino al 31.12.2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
6200 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
6237 MECCANICI COLLAUDATORI
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
7129 ALTRI CONDUTTORI DI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E LAVORAZ
7200 OPERAI SU MACCHINARI FISSI PER LAVORAZIONI IN SERIE E ADDETT
7271 ADD. ALL'ASSEMBLAGGIO INDUSTRIALE DI PARTI DI MACCHINE
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
2114 INFORMATICI E TELEMATICI
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
7232 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI I
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
6244 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI TELELGRAFICI E TELEFON
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
6238 VERNICIATORI ARTIGIANI ED INDUSTRIALI
6239 ALTRI MECCANICI ARTIGIANALI, MONTATORI, RIPARATORI E MANUTEN
2514 SPECIALISTI DI RAPPORTI CON IL MERCATO
6218 LASTROFERRATORI
3349 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE COMMERCIALI
7239 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTIC
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
3121 TECNICI MECCANICI
6535 BIANCHERISTI, RICAMATORI A MANO ED ASSIMILATI
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
6233 MECCANICI E MONTATORI DI MACCHINARIO FISSO PER LAVORAZIONI I
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
2113 MATEMATICI E STATISTICI
7272 ASSEMBLATORI.CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
7233 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PLAS
7259 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER CARTOTECNICA
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
4123 PERSONALE ADDETTO A COMPITI DI CONTROLLO, VERIFICA ED ASSIMI
6511 MACELLAI, PESCAIOLI ED ASSIMILATI
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
7262 OPERATORI DI TELAI MECCANICI PER LA TESSITURA E LA MAGLIERIA
3124 TECNICI ELETTRONICI E IN TELECOMUNICAZIONI
65
18470
4995
1771
1072
916
622
439
426
404
329
312
239
210
186
168
167
163
160
149
148
142
136
134
132
130
130
123
123
110
108
104
104
97
93
90
87
81
81
76
74
73
71
66
65
63
63
62
61
59
58
57
55
54
54
52
51
48
48
47
46
46
45
42
41
41
41
39
38
37
36
34
33
33
31
Tabella 4.24 – lavoratori e lavoratrici disponibili al lavoro in provincia di Torino al 31.12.2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI
5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
8311 BIDELLI ED ASSIMILATI
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
3335 TECNICI DEL MARKETING
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI)
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI
5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO
5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
5532 PERSONALE DI COMPAGNIA E PERSONALE QUALIFICATO DI SERVIZIO A
6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER
8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C
5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI
6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI
3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO
8511 BRACCIANTI AGRICOLI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
8229 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI TURISTICI
2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI
66
22267
9754
1127
1048
903
886
398
265
226
217
211
200
194
192
178
177
174
166
156
137
133
129
125
124
121
120
102
101
93
93
87
86
84
80
80
74
74
71
68
65
63
60
59
57
56
55
54
54
52
51
50
48
48
47
46
42
41
41
40
40
40
38
38
38
38
37
37
35
35
34
34
33
33
31
Tabella disponibili flusso 2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI
5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA
5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI
8311 BIDELLI ED ASSIMILATI
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI)
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI
3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO
4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C
3335 TECNICI DEL MARKETING
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
3419 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE
4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI
5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO
6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
8511 BRACCIANTI AGRICOLI
6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI
6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER
67
17868
7646
1031
620
598
544
358
229
209
201
190
169
167
152
151
143
139
134
132
130
130
120
115
110
97
96
94
81
79
79
79
77
76
76
72
69
66
62
61
61
60
53
49
49
49
48
46
46
44
43
42
42
42
41
40
39
39
38
38
37
36
36
36
35
35
34
31
31
30
30
Bisogna pensare al rapporto con le microimprese e al rapporto con le grandi catene alberghiere e con gli
operatori e i gruppi più strutturati.
e) Nella rappresentazione che gli operatori del settore hanno del problema del reperimento del personale
troviamo alcuni tratti ricorrenti:
•
Servono di più, sono più difficili da reperire sul mercato, le figure a media qualificazione: cuoco
cameriere maitre. Quelli che si trovano sul mercato hanno poca esperienza e formazione di basso
livello
•
La fascia dirigenziale ha un profilo medio basso, è carente nel settore la visione strategica
•
C’è movimento e necessità anche sulle figure commerciali
•
E’ molto difficile assumere gli immigrati, per tutte le note difficoltà. Contemporaneamente gli
italiani non vogliono fare alcuni lavori.
•
C’è un costante divario tra le alte aspirazioni dei giovani in ingresso e il loro effettivo grado di
qualificazione ed esperienza
•
Nel settore esistono problemi rispetto ai canali di reperimento, anche perché il lavoro interinale è
ritenuto molto costoso per il settore;
Riguardo alle figure, vi sono due ordini di necessità:
Per le strutture più grandi l’attenzione è sulle figure a manualità semplice, dove il compito si impara in
fretta, come l’addetto al ricevimento, il facchino, il portiere, il cameriere ai piani. Riguardo a queste
figure è centrale l’attitudine al mestiere, la capacità di relazione con la clientela, la conoscenza delle
lingue. Le figure manageriali e operative più qualificate vengono reperite su mercati anche lontani e
attraverso le reti aziendali. A volte essi stessi si costruiscono una squadra di propria fiducia, in cucina o in
sala.
Per le strutture piccole, che sono l’assoluta maggioranza (il 95% ha 2-3 dipendenti), la prospettiva di
osservazione è diversa, perché sono proprio le figure centrali, il cuoco, il tramezzinista, lo chef, il capo
ricevimento, cameriere e il barman ad essere al centro dell’attenzione. Da queste imprese viene ritenuta
molto importante e utile la preparazione di base fornita dall’alberghiero ed eventualmente ottenuta
attraverso la formazione professionale, anche se spesso non è sufficiente a reggere il ruolo, se manca
adeguata esperienza.
Rispetto alle competenze, oltre a quelle tecniche, sempre centrali, si conferma l’importanza delle lingue e
si sottolinea l’importanza della ‘presenza’, oltre all’attitudine.
Tra le figure trasversali viene sottolineata l’importanza del contabile, dell’EDP manager e del
manutentore.
Un segmento specifico di domanda è legato alla gestione degli impianti e delle piste di gara. Riguardo a
questo è importante il punto di vista delle società di gestione Colomion e Sestriere.
68
Queste società hanno già pianificato con molta attenzione le problematiche poste dall’evento olimpico.
Innanzitutto occorre considerare che le società avrebbero comunque operato nel periodo olimpico a
organico pieno, e da questo punto di vista le olimpiadi costituiscono solo un’accentuazione. In particolare,
esiste un problema di gestione di eventuali sostituzioni di personale per indisponibilità o malattia, ed
esiste un problema di rafforzamento degli organici per la gestione di orari prolungati per un mese.
Tutto il personale che occupa posti chiave nella gestione e manutenzione degli impianti, nel
funzionamento di quelli di innevamento e nel presidio delle piste da un lato è quello strutturato e sempre
utilizzato, dall’altro è già in addestramento per le funzioni specifiche richieste (ad esempio le squadre per
le piste e le gare sono già complete, maestri di sci + volontari, e si addestrano da tempo).
La gamma di personale specializzato impiegato è ampia:
•
Addetti impianti risalita
•
Elettricisti e manutentori
•
Addetti innevamento
•
Battipista
•
Soccorso e prevenzione
•
Area amministrativa, biglietteria
•
Area sportiva, preparazione gare e cronometraggio
Però la necessità di rafforzamento riguarda solo eventuali emergenze o il reperimento di alcune figure di
supporto e riserva rispetto a questi compiti (battipista, soccorso). Si presume che, nel caso, siano figure di
difficile reperimento, anche perché se sono qualificate non sono in genere interessate a contratti troppo
brevi, come sarebbero quelli legati ai soli giorni delle gare (un mese).
Un’area di rafforzamento degli organici, che potrebbe riguardare alcune decine di persone (Sestriere),
riguarda l’assistenza agli impianti di risalita. Si tratta di personale non qualificato di supporto e di compiti
che si apprendono in due giorni, con un corso breve svolto dalla società stessa.
Nel caso della Colomion tutto il personale con funzioni chiave è fisso, nel caso della Sestriere, gli
stagionali sono comunque collaudati, perché conosciuti e utilizzati in tutte le stagioni. Quindi si presume
che siano poche le integrazioni e gli arrivi da fuori.
Il problema maggiore non riguarda, quindi, il reperimento del personale, ma il suo alloggiamento. Infatti,
la carenza di accomodazioni e la forte speculazione sui prezzi ha reso impossibile trovare normali
alloggiamenti in alta valle per il personale.
f) per tentare di quantificare le dimensioni della punta di domanda creata dall’evento olimpico, possiamo
distinguere tre tipi di strutture
•
le strutture nuove che esprimeranno una domanda netta e aggiuntiva di personale
•
le strutture che sarebbero state comunque nel picco stagionale, che lavoreranno a pieno ritmo, ma
che avrebbero comunque espresso una domanda stagionale
69
•
le strutture mobilitate a supporto dell’evento, che non si sarebbero trovate in un picco stagionale,
e che invece esprimeranno una domanda temporanea di manodopera
Rispetto alle strutture nuove, la nostra stima di assorbimento formulata in apertura è di 3-4 mila addetti, di
cui una parte temporanei.
Rispetto alle strutture con picco stagionale invernale, la nostra stima è di un modesto rafforzamento
Rispetto alle strutture fuori dal picco stagionale, ma mobilitate dall’evento, possiamo presumere che si
esprima una domanda aggiuntiva netta di personale temporaneo. Il flusso mensile di personale
temporaneo nella provincia nel settore è di 2-3mila avviamenti. Questo flusso potrebbe anche
moltiplicarsi per due-tre volte nel periodo olimpico, per la saturazione delle strutture in città e in altre aree
della provincia. Considerando l’ampia mobilitazione di strutture sul territorio provinciale e il rapporto tra
camere disponibili in montagna (5000) e camere reperite fuori dalle aree del turismo invernale (15.500)
solo per gli arrivi ufficialmente previsti, abbiamo come minimo tre strutture su quattro che non sarebbero
state in periodo di punta. Considerando un alone di arrivi non programmati e l’azione cautelativapromozionale delle strutture che non vorranno rischiare di essere scoperte in caso di arrivi maggiori delle
aspettative, è lecito presumere una impennata della domanda temporanea di manodopera – concentrata sui
giorni dell’evento e quindi delle presenze – che potrebbe arrivare a 8-9 mila addetti.
Questo ampio movimento di personale nel settore potrebbe anche portare al rafforzamento o al
consolidamento di alcune strutture, sia nell’area direttamente alberghiera e della ristorazione, sia nell’area
della gestione dei servizi turistici. Questo però non per l’evento in sé, ma se si percepirà una crescita
prospettica delle opportunità offerte dal settore.
4.4 – La domanda connessa all’azione del Toroc: l’organizzazione dell’evento
Il Toroc è la fonte per conoscere l’effetto occupazionale diretto della realizzazione dei giochi, per quel
che riguarda la gestione della logistica, della tecnologia e dell’immagine-comunicazione dell’evento.
A fine 2003 erano occupate al Toroc 400 persone, nel terzo quadrimestre 2004 il volume di occupati è
arrivato a 705 persone e a maggio 2005 a 925 persone.
La previsione era di arrivare sopra i 1000 nel 2005 e a fine periodo, agli inizi del 2006, a quasi 1800
persone.
Le persone assunte fino al terzo quadrimestre 2004 (700) erano:
•
per il 60% maschi
•
per il 22 % sotto i 29 anni e per il 54% tra 29 e 39 anni
•
72% laureato, altri diplomati
•
22% dirigenti e quadri
Si tratta di occupazioni pregiate nelle diverse direzioni in cui si articola il Toroc, ovvero mansioni
connesse a tecnologie, relazioni internazionali, marketing e immagine, organizzazione e logistica.
70
Il 70% proviene dal Piemonte e quindi si può presumere un impatto locale forte, sia per il lavoro che si
crea per manodopera locale, sia per il successivo effetto di fertilizzazione locale legato al reinpiego di
queste competenze.
Successivamente le assunzioni sono state bloccate per diversi mesi, a causa della crisi dei vertici
dell’organismo.
Nel momento in cui è stato interpellato (maggio 2005) il TOROC non ha fornito alcuna previsione di
assunzione di personale, né diretto, per completare i propri organici, né indiretto, legato ai contratti che il
TOROC stesso ha stipulato per l’organizzazione dell’evento sul territorio, dalla gestione della mobilità,
alla predisposizione delle infrastrutture mediatiche e alla gestione dei 28 siti - competitivi e non - in cui si
articola la struttura organizzativa. L’informazione che è stata fornita riguarda il fatto che i 320
responsabili che avranno un ruolo manageriale di primo livello sono già stati assunti, che la macchina
organizzativa è stata rodata con la realizzazione dei test event e che le figure critiche richieste in gran
numero per la gestione della logistica, come gli autisti, sono già disponibili.
Il motivo addotto circa l’impossibilità di fornire all’esterno la pianificazione dettagliata delle assunzioni
previste direttamente e di quelle generate attraverso gli incarichi e gli appalti riguarda il fatto che il nuovo
budget verrà approvato a fine giugno, che la pianificazione è in corso e non è conclusa e che lo sforzo
della direzione consiste nel completamento organigramma anche con distacco di dipendenti pubblici da
Comune, Provincia e Regione e con volontari. Questo sforzo dovrebbe portare ad una riduzione del
volume complessivo di personale impiegato, inferiore ai 1800 addetti previsti nella pianificazione
iniziale. La mobilitazione di personale volontario, appartenente a gruppi sociali o professionali
significativi, come gli anziani Fiat o i vigili in pensione, potrebbe aiutare ad affrontare in modo efficace
alcuni problemi posti dall’organizzazione dell’evento.
Peraltro bisogna considerare che il TOROC ha stabilito un accordo con Adecco, cui ha delegato 24 tutta la
problematica del reperimento delle figure professionali necessarie alla gestione dell’evento, salvo le
assunzioni dirette, che il Toroc ha dichiarato di gestire internamente. Quindi è Adecco, per conto del
TOROC, che – senza farsi anticipare la notizia - ha reso noti i fabbisogni professionali indotti dalla
macchina organizzativa allestita dal Toroc, lanciando a giugno 200525 una azione promozionale pubblica
di ricerca di 10.000 persone da impiegare, presumibilmente in modo temporaneo. Si tratta delle seguenti
figure:
Settore turistico alberghiero
•
Accompagnatore turistico
•
Hostess steward
•
Addetto al booking
•
Interprete
24
Adecco è anche incaricata della gestione del programma Next, attraverso cui verranno offerte opportunità di ricollocazione a
tutte le figure assunte in Toroc fino a marzo 2005.
71
•
Receptionist
•
Aiuto cuoco
•
Cameriere ai piani
•
Addetto al catering e al fast food
•
Governante
•
Runner
Settore commerciale vendita
•
Merchandiser
•
Addetto vendita
Settore progettazione produzione manutenzione
•
Manutentore
Settore trasporti-magazzino-acquisti
•
Magazziniere
•
Addetto carico-scarico, mulettista
•
Autista
Requisiti richiesti
•
Domicilio in Piemonte,
•
disponibilità a lavorare per gli sponsor dei giochi
•
conoscenza lingua inglese
•
patente B o D
Questo ventaglio di richieste da un lato conferma quanto detto circa le necessità legate all’area del
turismo-recettività, dall’altro deve essere tenuta in attenta considerazione nell’organizzazione dello
sportello previsto dal progetto, dedicato al settore turismo-recettività.
4.5 – Sintesi e linee di azione
La ricerca rispetto al settore turismo recettività fornisce alcune indicazioni per il progetto e per l’azione
prevista con lo sportello di intermediazione domanda – offerta dedicato al settore.
Intanto, esiste un potenziale spazio di mercato sul settore, che avrà un momento di punta in concomitanza
con l’evento olimpico. Si tratta di uno spazio in cui si stanno muovendo anche altri soggetti, tra i quali il
più significativo per la consolidata posizione sul mercato e per la posizione di sponsor e di braccio
operativo del Toroc è Adecco.
Lo spazio di mercato deve essere distinto almeno in due importanti segmenti, che richiedono servizi
diversi, e in due tipi di domanda, che meritano strategie di azione diverse.
25
Apprendiamo di questa iniziativa, a ricerca conclusa, dal volantino promozionale di Adecco.
72
Esiste il segmento degli operatori importanti e strutturati, che hanno propri canali e strategie di
reclutamento, fondate sulla propria notorietà e attrattività, che attira autocandidature sufficienti.
Questi operatori sono tuttavia più scoperti sulle figure non particolarmente qualificate, definite a
manualità semplice, per preselezionare le quali si potrebbero pensare modelli di servizio, studiati con le
imprese.
Esiste poi il segmento delle microimprese, che cercano figure specializzate e che tradizionalmente non si
rivolgono a nessun mediatore. In questo caso occorrerebbe mettere a punto forme di preselezione e
verifica delle esperienze e delle competenze efficaci, accompagnate da rapidità di azione e da forme di
visibilità e promozione orientate a fasce mirate di operatori da conquistare e fidelizzare, contando anche
sull’elevato turn-over del settore.
Da parte di entrambe questi segmenti esiste una domanda centrata sull’evento, temporanea e molto
difficile da gestire, che richiede una pianificazione ad hoc e che mira ad affrontare la punta eccezionale di
fabbisogni, quando per alcune settimane le figure necessarie potrebbero risultare introvabili.
Più interessante, in una prospettiva di medio periodo, è il sostegno alla riqualificazione e rafforzamento
del settore, attraverso l’attenzione alle nuove competenze richieste per gestire in modo innovativo un
ventaglio di imprese e di figure. In questo caso la scommessa riguarda la crescita effettiva del settore, data
dalla crescita degli arrivi e della domanda interna, e la promozione di circoli virtuosi, che si potrebbero
concretizzare se molti operatori cominciassero a investire su competenze legate al miglioramento e alla
gestione strategica dei servizi.
In questo caso il modello di servizio su cui si dovrebbe posizionare lo sportello pubblico è centrato sul
servizio all’innovazione del settore, creando e cercando relazioni con le imprese più dinamiche, con le
figure nuove, con i settori in espansione, con le imprese leader. Vorrebbe dire curare esperienze di
tirocinio qualificato, concatenazioni formazione-lavoro su competenze nuove, mobilità internazionale di
figure qualificate, ricollocazione di competenze pregiate, studio delle aree di integrazione da coltivare nei
diversi contesti locali, potenziamento del rapporto tra le scuole e le imprese, creazione di iniziative di
stimolo e investimento con le associazioni imprenditoriali e sindacali, il tutto per costruire ambiti di
imprese innovative con cui sviluppare azioni qualificate e stabili di servizio e supporto.
Da questo punto di vista il contesto internazionale e il riferimento alla macro area creato dal progetto può
fornire ulteriori stimoli. Può favorire il potenziamento degli strumenti di valutazione delle competenze, il
confronto e la crescita riguardo ai modelli di servizio alle imprese e la promozione dell’innovazione.
Un aspetto specifico di lavoro sul settore e di potenziamento dell’innovazione potrebbe riguardare i
progetti per il rafforzamento della continuità olimpica. Riguardo a questo esistono molte potenzialità, dal
coinvolgimento di Sviluppo Italia per la gestione degli impianti olimpici allo sviluppo dell’immagine di
Torino come Città delle Alpi. Rispetto a progetti strutturati e interlocutori di dimensione rilevante il ruolo
dello sportello dovrebbe essere orientato alla cooperazione, alla costruzione di una collaborazione
strutturata rispetto al reperimento del personale.
73
74
PRESENTATION
La région Piémont – Direction Régionale pour la Formation Professionnelle et l’Emploi est le
chef de file du projet “Transalp Emploi sans frontières” dans le cadre du programme d’initiative
communautaire Interreg III A-Alcotra et a confié à l’Agence Piémontaise pour l’Emploi, la mise en
oeuvre du projet auquel participent, entre autres, en plus de son partenaire français, l’ANPE Rhône-Alpes,
la province de Turin, la ville de Turin et Eures Transalp.
L’objectif stratégique du projet est de créer un système structuré de coopération transfrontalière
afin de contribuer à la réalisation sur les territoires concernés d’un véritable marché commun de l’emploi
en vue de mettre en réseau les services pour l’Emploi de la Savoie et de la province de Turin.
La recherche souligne que d’importants changements sont en cours entre les deux régions
transfrontalières, Rhône Alpes et le Piémont. L’impact sur les marchés de l’emploi concernés des grands
événements comme les Jeux Olympiques d’hiver 2006 à Turin et la construction de la liaison ferroviaire à
haute capacité Turin-Lyon créent des emplois. La construction des structures olympiques a créé en 2004
entre 7 et 10 000 emplois dans la province de Turin et on estime qu’à l’occasion des Jeux, 10 à 11 000
travailleurs supplémentaires seront employés dans les secteurs du tourisme, de l’hôtellerie et de la
restauration.
La recherche analyse l’impact des grands événements sur le marché de l’emploi aussi bien du
côté français que du côté italien, mettant en évidence certaines orientations qui offrent la possibilité
d’améliorer les synergies et le niveau de coopération entre les institutions.
A l’avenir, les ressources communes, les échanges possibles, la coopération entre les deux
régions constitueront un axe stratégique de développement, utile pour chacun des pays.
Dans le contexte de la crise économique actuelle piémontaise, la recherche constitue certainement
un élément en plus dans le cadre d’une éventuelle réouverture de négociations comparées entre les sujets
concernés, qui pose au centre du débat la réalisation d’un nouveau pacte pour l’emploi et la cohésion
sociale.
Teresa Angela Migliasso
Assesseur pour l’emploi de la Région Piémont
77
78
PRÉAMBULE
La Région Piémont, à travers l’Agence Piemonte Lavoro, la Direction régionale ANPE Rhône-Alpes et
Eures Transalp figurent parmi les promoteurs du projet “Transalp. Travail sans frontières” financé par le
programme d’initiative communautaire Interreg IIIA Alcotra auquel ont également adhéré la Province de
Turin et la Ville de Turin.
Ce projet se propose de rapprocher de plus en plus le Piémont de la France en prêtant une attention
particulière au territoire de la Province de Turin et à celui du Département de la Savoie qui seront bientôt
concernés par de grands évènements tels que la construction de la ligne ferroviaire à grande vitesse TurinLyon et les Jeux Olympiques d’Hiver de 2006.
L’objectif général est de créer un réseau de services publics pour l’emploi afin de favoriser ce dernier
ainsi que la participation d’entreprises et d’associations.
Dans ce contexte, nous prévoyons la mise en réseau des guichets transfrontaliers des services pour
l’emploi de Turin et de Suse ainsi que des bureaux français de l’ANPE de la Savoie correspondants afin
de réaliser un marché commun de l’emploi à l’appui du développement compétitif du territoire, faisant
ainsi diminuer le risque d’emplois irréguliers et la prolifération d’une demande souterraine de services.
Les objectifs spécifiques liés à cette recherche sont les deux suivants :
1. Prévoir, anticiper et gérer les grands mouvements de main-d’œuvre qui seront mobilisés par les grands
événements cités
2. Déterminer et planifier des actions de reconversion des salariés pendant et suite à la réalisation de
ces grands travaux.
Les objectifs de cette recherche concernent aussi bien l’impact positif qui est en train de se concrétiser sur
les marchés locaux de l’emploi que l’attention prêtée aux actions en mesure d’améliorer et d’augmenter
les effets positifs et de développement des deux régions transfrontalières. Les évènements présentent des
dispositions temporelles différentes et interviendront dans un processus de transformation du territoire et
de l’économie déjà en cours depuis plus d’une décennie et connaissant une phase ultérieure
d’accélération.
Ces activités de réorganisation ont donné naissance à de nombreux chantiers et à de nombreuses activités
dans le secteur des services. Ces aspects ont été approfondis à travers une analyse attentive des secteurs
du bâtiment, du tourisme et de certains domaines du secteur tertiaire (services réceptifs et logistiques) se
référant à la main-d’œuvre requise pour les Jeux Olympiques.
Ainsi, nous signalons que le secteur du bâtiment qui a produit, entre 2003 et 2005, de 7.000 à 10.000
emplois connaît actuellement une légère baisse tandis que le secteur touristico-hôtelier – qui comptera, en
vue des Jeux Olympiques, de 10.000 à 11.000 travailleurs supplémentaires – apparaît comme étant le
secteur émergent du Piémont.
Quelle quantité de main-d’oeuvre pourra être utilisée en 2010 pour la ligne Turin-Lyon ? Les prévisions
issues de notre étude révèlent l’implication de 2500 à 3000 personnes sur le versant français et de 5000 à
6000 sur le versant italien.
La détermination d’une nouvelle main-d’oeuvre ou la reconversion de la main-d’oeuvre actuelle
nécessitera une réflexion sur la programmation des systèmes de formation professionnelle français et
italiens concernant notamment les qualifications difficilement trouvables indiquées par la recherche.
Lucia Mollica
Directeur Agence Piemonte Lavoro
Giuseppe De Pascale
Directeur régional Direction Formation professionnelle-Emploi
Patrick Lescure
Directeur ANPE Rhône-Alpes
79
80
INTRODUCTION
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Les deux recherches présentées ci-après ont été réalisées dans le cadre du projet InterregIIIA
Alcotra “Transalp – Travail sans frontières”.
Ces recherches ont porté sur la région Piémont Rhône-Alpes et notamment sur l’impact des
grands événements sur le marché du travail, événements qui concerneront les deux régions
transfrontalières. L’attention s’est notamment portée sur les Jeux Olympiques 2006 et la
construction de la liaison ferroviaire Turin Lyon, qui dans un avenir proche, fera évoluer les
possibilités d’échange et d’interaction économique et sociale entre les deux frontières. A l’avenir,
les ressources communes, les possibilités d’échange et la coopération entre les deux Régions
constitueront un axe stratégique de développement, qui profitera également aux pays respectifs.
Les résultats des recherches peuvent s’articuler sur deux niveaux :
1.
le premier niveau concerne le diagnostic de l’impact à la fois fort et positif attendu sur les
marchés régionaux de l’emploi suite aux grands événements programmés ;
2.
le second niveau concerne, en revanche, la correspondance d’attentions et d’outils avec
lesquels sont perçus ces événements des deux côtés des Alpes, pour tenter d’augmenter ses effets
positifs et son développement. Parmi les nombreux aspects que ces événements impliquent, le
projet se concentre sur les thèmes de l’emploi et de la formation.
Concernant le premier point, il convient de préciser que l’impact d’événements tels que
l’organisation des Jeux Olympiques ou la construction de la ligne ferroviaire transfrontalière peut
être examiné au moins sur trois niveaux :
• il existe tout d'abord un impact direct : la construction des ouvrages, la gestion de la réception et
la logistique, exigent du travail et génèrent de l’emploi, des revenus, voire une certaine croissance
professionnelle. Ces emplois sont le plus facilement quantifiables, mais sont aussi ceux qui
prennent fin dès lors que l’ouvrage est construit ou que les jeux sont finis. La construction des
ouvrages olympiques a donné un sérieux coup de pouce au marché du travail dans la Province de
Turin entre 2003 et 2005, en créant entre 7 et 10 000 emplois en 2004, année la plus prospère. Un
regain qui a saturé la capacité de production des entreprises régionales et a attenué l’impact
négatif de la crise d’autres secteurs industriels sur la région. L’emploi a également augmenté dans
le tourisme, l’hôtellerie et la restauration, après l’ouverture de nouvelles structures hôtellières,
mais ce secteur n’atteindra son apogée que lorsque les jeux commenceront, tandis que
travailleront 10 à 11 000 personnes supplémentaires, dont une grande partie (au moins les troisquarts), sera embauchée en contrat temporaire de courte durée, contrat par ailleurs typique de ce
secteur caractérisé par une forte mobilité du travail. En 2004, sur 37 000 contrats de travail,
environ 70% ont eu une durée inférieure à 7 jours et seuls 13% des contrats ont été signés pour
une durée indéterminée. La construction de la ligne ferroviaire Turin-Lyon, qui atteindra son
plein régime en 2010, tandis que tous les travaux préliminaires et préparatoires seront achevés,
mobilisera en Italie pendant 7 ans, des milliers d’ouvriers, avec une mobilisation de 2 500 à 3 000
personnes entre 2011 et 2015. Côté français, compte-tenu du fait que la portion à construire est
plus longue à travers la “Maurienne”, il est prévu de mobiliser le double d’ouvriers, (entre 5 500
et 6 000), entre 2011 et 2015, puis quelques milliers jusqu’en 2018. Les besoins en maind’oeuvre ont été étudiés pour analyser les compétences que devront posséder les ouvriers et leur
disponibilité dans les régions concernées. Dans le bâtiment, concernant les Jeux Olympiques, où
la main-d'oeuvre dans le Piémont ne s’est pas révélée suffisante, la main-d'oeuvre étrangère a
également été mobilisée (30% en tant que salariés, 80% dans les nouvelles micro-entreprises)
ainsi que celle provenant d’autres régions d’Italie (60% des ouvriers ont été mobilisés dans la
construction de la ligne Turin-Milan). Lors de la construction de la ligne Turin-Lyon, si le
bâtiment connaît une phase plus calme, les entreprises du secteur de la province emploieront
certainement beaucoup plus de main-d'oeuvre régionale. En France, pour la liaison Turin-Lyon,
81
•
•
plus de la moitié de la main-d'oeuvre utilisée au beau milieu du chantier (3 500 personnes)
arrivera d’une autre région.
• Le second niveau d’impact concerne l’emploi créé indirectement, bien qu’étant lié à
l’événement. Les matériaux de construction destinés aux ouvrages du bâtiment, les services
proposés aux ouvriers nouvellement arrivés et le chiffre d’affaires généré par les achats des
touristes sont des exemples d’impact indirect. Ce niveau d’impact est très important, tant pour le
bâtiment que dans le tourisme. Les recherches ne se sont pas concentrées sur cet aspect, car,
contrairement à la main-d'oeuvre directement utilisée dans les événements, le travail indirect n’est
pas facilement prévisible, et ne fait donc pas objet de programmes spécifiques de recrutement et
de formation. Pour donner une idée de son importance, nous citerons les données de l’étude
française sur la liaison Turin-Lyon, selon laquelle le volume d’emploi indirect serait deux à trois
fois supérieur à l’emploi direct. Cela signifie que pour chaque ouvrier qui travaille sur la liaison,
deux ou trois autres travaillent pour produire les matériaux ou services correspondants.
• Le troisième niveau d’impact, de loin le plus important, concerne l’impact sur l’emploi régional
qui découle de changements de type stratégique, liés à l’événement. Ces impacts sont très
difficiles à calculer, car ils dépendent de la dynamique de développement de la zone en question
et déterminent en quelque sorte sa trajectoire. En outre, ils dépendent en grande partie de la
gestion même de l’événement, de la façon dont celui-ci est valorisé avec d’autres ressources et
opportunités de la région. Des experts ont ainsi estimé entre 2,5 et 3% du PIB du Piémont, le
potentiel de développement induit par la présence de cette liaison ferroviaire grande capacité.
Cela signifie augmenter de façon structurelle et permanente les potentiels de croissance de
l’emploi, sur une échelle de plusieurs dizaines de milliers d’emplois. D’une façon analogue,
l’impact des infrastructures dans la ville de Turin modifie le potentiel de développement et
produit un effet permanent et multiplicateur au fil des ans, par rapport à l’éventail des secteurs
économiques. Les Jeux Olympiques peuvent jouer un effet structurel sur l’image de Turin et sur
l’attractivité de la ville, qui commence à montrer des résultats intéressants. L’étude technique
réalisée par une société spécialisée (THR) sur le développement touristique de Turin tablait en
2002, sur des taux annuels de croissance des implantations d’entreprises atteignant jusqu’à 5%
entre 2003 et 2011, et considérait “l’effet Jeux Olympiques” comme une variation supplémentaire
de 2 à 4% dans les années suivant l’événement. Un scénario optimiste qui pour l’heure, semble se
révéler exact si l’on en croit les dernières données 2004. Les nouvelles implantations augmentent
(+7% en 2003 par rapport à l’année précédente et +14% en 2004 par rapport à 2003), les chiffres
des congressistes sont en hausse (+37% en 2004 avec 100 000 présences supplémentaires), les
événements qui se dérouleront à Turin se multiplient (24 grands événements programmés entre
2005 et 2008), et l’on perçoit une possibilité de continuité par rapport aux Jeux Olympiques, avec
les jeux paraolympiques de 2006 et les jeux universitaires de 2007, qui utiliseront les mêmes
structures, auront le même nombre de disciplines et mobiliseront 50 pays regardés par plus de
400 000 spectateurs. Les jeux universitaires seront également marqués par une dizaine
d’événements entre 2005 et 2007. Chacune de ces occasions ouvre des opportunités de
croissance, sur lesquelles les exemples sont nombreux : la réutilisation des infrastructures
sportives olympiques peut poser un certain nombre de problèmes, mais constituer également une
opportunité (comme pour les entraînements de centaines d’équipes nationales venues du monde
entier pour disposer des structures les plus modernes), les jeux universitaires peuvent promouvoir
le Piémont en tant que siège de Campus universitaires, avec pour cible les millions d’étudiants
venus des universités du monde entier. La croissance constante et prévisible des implantations,
présences et événements est la meilleure garantie pour la croissance de l’emploi salarié et
indépendant dans le tourismpe et l’hôtellerie, qui a démarré prudemment, et qui atteindra
différents niveaux, en rapport justement avec les tendances du secteur sur le moyen terme. Le
problème, pour l’hôtellerie, est la faible “demande interne”, exprimée par les turinois, qui
ressentent les problèmes d’emploi d’autres secteurs et les difficultés rencontrées par l’économie à
l’échelle nationale. Si la stratégie externe consiste à attirer les visiteurs et améliorer l’image dans
le monde, la stratégie interne doit, elle, se traduire par une innovation permanente et un
renforcement systémique du secteur. Sur ce point, les recherches qui entrent dans le cadre des
politiques publiques relatives à la rencontre entre l’offre, la demande et la formation, apportent
82
des indications claires quant à la nécessité d’attention et d’investissement, en signalant les
compétences professionnelles à renforcer et les services à distribuer.
•
•
•
•
•
Concernant le second point – comme les actions destinées à améliorer l’impact sur le marché du
travail – les recherches soulignent, tant du côté français qu’italien, certaines orientations ayant
généré un fort consensus et ouvrant la possibilité de renforcer les synergies et le niveau de
coopération entre les institutions qui, des deux côtés de la frontière prennent en charge la
rencontre entre l’offre et la demande, sans oublier la formation.
• En attendant, l’importance d’une approche proactive face aux grands événements se confirme.
Les grands événements se construisent, et il est possible, à travers les politiques d’embauche et de
formation mises en place, de renforcer les retombées positives et d’améliorer certains aspects du
marché régional. Ce n’est pas un travail facile, de par la très grande fragmentation et précarisation
du travail qui caractérise, d’une façon générale, l’ensemble des marchés. Toutefois, l’expérience
du Piémont sur les chantiers olympiques et sur la ligne ferroviaire à haute capacité Turin-Milan,
indique une direction positive : pour renforcer la sécurité sur les chantiers, combattre le travail au
noir, très présent dans ce secteur, faciliter l’insertion des gens dans le monde du travail,
augmenter la part régionale d’emplois, il faut agir de façon coordonnée avec les partenaires
sociaux pour fournir des services efficaces aux entreprises et aux personnes.
• Pour cela, il nous faut passer de la mise en place de scénarii de prévision, comme le font les
recherches, à la construction de modèles de service, adaptés au marché et répondant aux
exigences des entreprises et des personnes. Qu’il s’agisse du bâtiment ou de l’hôtellerie, il nous
faut agir dans un contexte où les grandes entreprises sont habituées à se passer des services
publics et où les petites entreprises utilisent pour leur recrutement des ressources familiales et
personnelles. Ces secteurs se caractérisent par un profond besoin de compétences qualifiées, de
nouvelles figures professionnelles, un renforcement des capacités compétitives. Mais bon nombre
d’entreprises qui ne disposent pas de ressources pour investir, ou de culture valorisant ou incitant
la formation, doivent affronter un marché qui laisse peu de place et de marge de manoeuvre, qui
pratique massivement la concurrence déloyale en ayant recours au travail au noir et qui favorise
la prolifération des situations de travail indépendant et individuel, sans création d’entreprise ; en
outre, bon nombre de dirigeants éprouvent des difficultés à voir l’avenir avec une vision
stratégique. Des limites que l’on rencontre surtout chez les petites entreprises. Pour soutenir le
développement stratégique de ces secteurs, en profitant de la croissance de l’emploi que ces
grands événements peuvent générer, il faut par exemple développer des services qui répondent de
plus en plus aux besoins des gens, et qui soient capables d’intercepter une partie de la demande
effective de compétences et d’innovation des entreprises.
• Tant en France qu’en Italie, ce projet travaillera sur l’amélioration des services, dans une
optique de macro-zone. Cela permettra de mettre en place des échanges utiles du point de vue des
équipements – l’Italie et la France ont développé des modèles de description des figures
professionnelles et d’analyses des compétences –, et des stratégies de gestion des services et de
promotion du développement régional. En France, en vue de la construction de la ligne TurinLyon, on se propose de faire une évaluation systématique des compétences professionnelles
disponibles sur le territoire, pour lancer des programmes de formation et attirer dans le bâtiment
un grand nombre de personnes natives de la région. L’Italie travaillera quant à elle à
l’amélioration des services aux entreprises avec des guichets spécialisés par secteurs, déjà testés
avec le guichet “SPEDITO" pour le Bâtiment et le Nouveau guichet consacré au tourisme et à
l’hôtellerie. Un réseau de services sur la macro-zone pourra également s’avérer utile pour gérer
d’éventuels déséquilibres sur les marchés régionaux de l’emploi, en favorisant, par exemple, le
recrutement de salariés d’entreprises piémontaises pour les chantiers de la Maurienne, si le
marché italien reste faible lors du démarrage des travaux.
Roberto Di Monaco
83
S.R.F. Società Ricerca e Formazione
84
Nous remercions:
Pour l’agence pour l’Emploi du Piémont
Giampietro Ferrarese, Coordinateur du projet
Massimo Tamiatti, Responsable de la Zone études et recherches
Pour l’ANPE Rhône-Alpes
Jean Maurice Mouette, Coordinateur des partenaires français
Bernadette Cubier
Pour la Région Piémont – Direction du Travail-Formation professionnelle
Leonardo Angelini
Pour la Province de Turin – Service Emploi
Aldo Dutto
Pour la Ville de Turin – Division Emploi Orientation Formation
Guido Gulino
Pour la société CARTESA LYON
Catherine Montal
85
86
1 – Objectifs de la recherche
Dans le cadre du projet, la recherche se propose de fournir des indications sur les mouvements de main
d’œuvre liés à la réalisation des grands événements qui intéresseront le Piémont, et plus particulièrement
le territoire de la province de Turin qui confine avec la France.
Parmi ces grands événements, ressortent tout particulièrement les Jeux Olympiques d’Hiver 2006 et la
construction de la ligne Turin-Lion.
Le travail doit être effectué sur la base de l’analyse des sources institutionnelles et des études disponibles
et l’on tentera, à partir de ces informations, qui devront être les plus précises possibles, de prévoir les
caractéristiques de la main d’œuvre qui sera impliquée dans ces grands événements, pour ce qui est de
leur nombre, de leur qualification, du lieu et des temps de participation.
L’étude ne concerne pas tous les secteurs, mais se circonscrit autour des activités économiques les plus
sollicitées par les événements: bâtiment, tourisme et certains secteurs du tertiaire (services d’accueil et de
logistique).
2 – Stratégie d’analyse
Les deux événements principaux ont une localisation temporelle très différente. En ce qui concerne les
jeux olympiques d’hiver, il s’agit d’un événement relativement proche dont la phase de préparation, qui
représente la partie la plus consistante de l’impact sur l’emploi, est sur le point de se conclure.
Dans ce cas, il est utile de faire le point sur les prévisions formulées par le passé et d’identifier les aspects
importants de l’état actuel du marché du travail local par rapport à l’événement et par rapport aux actions
visant à favoriser la rencontre de l’offre et de la demande de travail. Des réflexions seront également
formulées sur les Universiades 2007.
Pour ce qui est de la construction de la ligne Turin Lion, étant donné que dans le meilleur des cas le
démarrage des travaux de construction est prévu pour 2010-2011, il s’agit de formuler des prévisions, en
mettant à profit ce que l’on a observé, en termes de fonctionnement du marché local, durant l’expérience
des chantiers olympiques et des grands ouvrages (réseau urbain inter-gares et chemin de fer Turin-Milan).
Comme on le sait, pour aborder la question de la rencontre de l’offre et de la demande en relation à un
événement, il faut focaliser son attention sur deux aspects :
Le premier concerne
le besoin théorique de main d’œuvre lié à l’événement, divisé en catégories
professionnelles et en temps de participation. La clarté de ce besoin n’est pas toujours escomptée. En
effet, à la différence des travaux du bâtiment où il est possible d’utiliser des standard consolidés, pour
prévoir le personnel employé par le TOROC dont l’utilisation est liée à des appels d’offres, on ne peut
87
que dépendre des décisions des acteurs impliqués, qui peuvent changer rapidement, être modifiées ou tout
simplement ne pas être divulguées à l’avance.
Le second aspect concerne l’impact de la demande théorique sur le marché local. Le résultat est
conditionné par différents facteurs, parmi lesquels l’effective disponibilité locale des profils
professionnels créés, en second lieu l’orientation de l’acteur qui engage (que celui-ci engage localement
de manière directe, sous-traite localement, fasse arriver du personnel de l’extérieur ou encore adjuge à des
acteurs externes), et enfin la présence ou non de flux migratoires en entrée, qui peuvent, même en
présence d’une offre locale, modifier l’impact de la demande sur le marché. La mobilité transfrontalière,
sur laquelle le projet interreg pourrait jouer un rôle important, se situe dans ce contexte, et pourrait
répondre à des besoins de demande théorique non satisfaits par l’offre locale, gérés en accord avec les
acteurs concernés. Ce tableau plutôt complexe est d’autant moins linéaire que trois phénomènes ultérieurs
jouent un rôle important sur les événements pris en considération.
Le premier est la présence de travail irrégulier, au noir. Cette typologie de travail peut drainer et faire
disparaître une partie du besoin théorique de main d’œuvre, rendant les chiffres du marché en partie
incompréhensibles. Le second, concernant l’événement olympique (et les universiades), est la grande
utilisation que l’on envisage de faire du travail bénévole ou détaché. Curieusement, ce travail non
formalisé, extrêmement positif pour l’implication des citoyens, pour l’esprit qui l’anime, mais aussi pour
le budget du TOROC, n’en représente pas moins une incertitude du point de vue de l’impact sur l’emploi
de l’événement olympique. Le troisième est la forte présence de travail autonome, qui peut certes mettre
en évidence une augmentation du nombre des entreprises, mais qui peut également constituer une autre
modalité de recrutement du travail individuel, qui passe à travers la demande au salarié de prendre un
numéro de TVA. Là encore, il est difficile de retrouver dans les chiffres du marché la demande de travail
théorique présumée. Dans ce scénario problématique, la stratégie d’analyse s’est orientée vers trois
directions. En premier lieu, on a recueilli les sources institutionnelles et les données qui, de différents
points de vue, ont un rapport avec la rencontre de l’offre et de la demande en relation aux grands
événements. Il s’agit des sources sur le marché du travail ISTAT, Observatoire Régional et Provincial),
sur les besoins de formation (Excelsior, Organismes Bilatéraux, Patronat), sur la formation
professionnelle fournie (archives régionales sur les cours), sur les flux sortant du système scolaire et de la
formation professionnelle (nombre d’élèves enregistrés), sur l’évolution des entreprises et des secteurs
économiques (CCIAA, Patronat). En outre, on a recueilli et examiné des sources spécifiques, telles que
les archives régionales sur la sécurité du travail, qui comprend le recensement des travailleurs dans les
chantiers des grands ouvrages, ainsi que des recherches effectuées par d’autres acteurs (Comitato Rota,
SITI-Politecnico di Torino). En second lieu, un travail spécifique a été effectué sur les données des
” Centri per l’impiego” (ANPE) dans la province de Turin. Les données des CPI représentent l’univers
des mouvements en entrée et en sortie sur le marché et sont l’unique source actuellement disponible qui
permette d’observer les caractéristiques sociologiques, civiles et professionnelles des travailleurs qui
88
entrent sur le marché, dans les différentes branches et secteurs et dans les différents contextes territoriaux,
jusqu’au détail communal. Les CPI fournissent également des informations sur l’offre de travail
disponible sur le marché du travail local, à travers l’analyse des données relatives aux travailleurs
hommes et femmes figurant dans les listes des personnes à la recherche d’un emploi et “en mobilité”.
Enfin, de nombreux acteurs, qui se déplacent directement sur la scène de l’emploi, ont été interpellés afin
d’identifier les demandes explicites liées aux besoins et à la recherche des profils professionnels et
comprendre les mécanismes typiques de fonctionnement du marché pouvant conditionner le rapport entre
demande théorique et embauches effectives et pouvant orienter l’action de ceux qui s’occupent de la
rencontre de l’offre et de la demande sur le marché du travail1.
3 – Le secteur des constructions
3.1 – La demande théorique de travail pour la réalisation des ouvrages olympiques
Ce travail se place en continuité avec la recherche réalisée en 2002 2, et vise à fournir une représentation
actualisée de l’impact de l’événement olympique sur le marché local.
La recherche effectuée était de type micro-économique, ce qui signifie qu’elle n’avait pas pour
but de mesurer l’impact de l’événement sur l’emploi global dans la région, mais visait plutôt à
identifier l’emploi qui aurait été créé par les initiatives spécifiques, nécessaires et prévisibles
pour la réalisation de l’événement, en particulier la construction des ouvrages olympiques,
l’augmentation de la capacité d’accueil en concomitance avec l’événement et la gestion
organisationnelle et logistique de l’événement (Toroc). Cette approche permettait de formuler
des prévisions spécifiques sur la demande théorique, quantité et qualité de la main d’œuvre
nécessaire, sur les temps et sur les profils professionnels impliqués, indépendamment de
l’évolution générale de l’économie régionale, sur laquelle d’autres événements que les jeux
olympiques, comme la crise du secteur automobile, la faiblesse de la demande interne, le change
avec le dollar, etc., ont un impact important.
Les prévisions formulées en 2002 étaient les suivantes3:
1
Sono stati incontrati/sentiti, nel corso della ricerca, i vertici dei seguenti 30 enti/società: Toroc, LTF, Colomion, Sestrieres,
CavToMi, Meridian, Csar, Collegio costruttori provincia Torino, Scuola Edile Torino, CNA, Coldiretti Torino, Coldiretti Susa,
Ascom Torino, Ascom Susa, ATL Turismo Torino, Servizio Igiene Sicurezza Regione Piemonte, Confesercenti, Aica grandi
alberghi, Epat pubblici esercizi, ANCE, Cresme, Torino Internazionale, Politecnico SITI, Comitato Rota, Organismi bilaterali
dell’Edilizia e del Turismo, Sportello Spedito, CSI Universiadi 2007, CPI Susa, Federalbergatori
2
Roberto Di Monaco e altri, Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del
mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006.
3
Le previsioni realizzate con metodologia macroeconomica dall’Università La Sapienza di Roma, per conto dell’Unione
industriale di Torino, nel 2001 calcolavano un incremento del PIL regionale dello 0,3-0,4% annuo, con una spesa sulle
costruzioni al culmine nel 2004, con un volume pari a quasi 500 milioni di euro. Se ad un milione si attribuiscono circa 15 anni
uomo di lavoro, si arriva a circa 7500 unità aggiuntive.
89
Tabella 2.1 Settore costruzioni
Opere olimpiche
Totale anni /lavoro
Figura professionale
2003
2004
2005
7.004
11.917
5.406
Necessità
stimata 2003
Necessità
stimata 2004
Necessità
stimata 2005
Figure qualificate da reperire sul mercato locale
3200
5400
2400
Ingegneri e tecnici, periti, responsabili di cantiere
Personale amministrativo qualificato
Muratori e intonacatori
Carpentieri e ferraioli
Piastrellisti
Decoratori
Elettricisti
Idraulici
Lattonieri e saldatori
Gruisti e conducenti macchine movimento terra
Conducenti camion e autisti
Operai meccanici e manutentori
130
130
550
140
30
40
330
160
40
50
70
120
220
210
920
230
60
70
550
270
80
90
110
200
90
90
410
100
40
40
250
120
30
40
50
90
Selon ces prévisions, le pic d’emploi de main d’œuvre aurait eu lieu en 2004, avec la participation dans
les chantiers olympiques de plus de 5000 profils spécialisés. En 2005 le besoin aurait diminué de moitié.
3.2 - L’évolution du secteur des constructions dans la Province de Turin
Si l’on observe le marché du travail, on trouve tout une gamme d’effets positifs sur l’emploi. 2003 est
l’année de l’ouverture d’une partie des chantiers des ouvrages olympiques, les autres ayant été ouverts en
2004. Pour comprendre comment le travail dans les chantiers olympiques s’est positionné dans le cadre
plus large de ce secteur, il convient de partir de l’examen des données du CRESME4, qui soulignent une
tendance à la hausse des investissements en constructions à Turin (province), même si certains domaines
comme les ravalements d’immeubles résidentiels et les investissements privés dans les constructions non
résidentielles connaissent en conséquence une évolution positive entre 2002 et 2004. Dans l’ensemble,
entre 2002 et 2003 et jusqu’en 2005, les investissements en nouvelles constructions (à des prix constants)
augmentent et les investissements en rénovations demeurent stables. La différence entre le niveau de 2002
(environ 4500 milliards de lires aux prix de 1995) et celui de 2004 (4800 milliards, 3.130 millions
d’euros), fait ressortir une croissance totale de 300 milliards qui, si on la rapporte aux valeurs de 2004
(indice 126 contre 1995=100) atteindrait les 380 milliards, soit environ 200 millions d’euros, chiffre qui
semble être effectivement très inférieur à la part supplémentaire d’investissements que les ouvrages
4
Cresme, Il mercato delle costruzioni a Torino, tra trasformazione urbana e sviluppo. Presentazione
90
olympiques ont comporté (environ 1100 millions d’euros pour les ouvrages fondamentaux et 350 pour les
ouvrages liés). D’autre part, le volume des appels d’offres au niveau régional a fait un bond en avant,
avec une croissance de presque 3 millions d’euros entre 2002 et 2003, redimensionnée de plus d’un
million d’euros en 2004. Cela signifie que ce secteur a connu un fort développement entre 2002 et 2004,
mais que l’on peut s’attendre à un impact sur l’emploi très inférieur à celui qui était prévisible, si l’on
considère l’investissement dans les ouvrages olympiques totalement additionnel. Cela s’explique par le
fait que la croissance nette des investissements a été inférieure au volume des chantiers olympiques, et
qu’il y a donc eu une substitution partielle des appels d’offres dans les grands ouvrages par rapport aux
autres investissements. La tendance positive au développement du secteur est également confirmée par
l’enquête de l’ANCE5
sur 348 entreprises de construction piémontaises (dont 50% travaillent dans les
appels d’offres publics). Au début de 2004, les entreprises manifestent des soldes actifs (optimistespessimistes) quant aux prévisions de croissance de l’emploi et du portefeuille de commandes.
Elles manifestent également des difficultés à se procurer de la main d’œuvre dans la province de Turin
(concernant 50% des entreprises pour les emplois qualifiés et 12% pour les emplois non spécialisés).
Le recours à une main d’œuvre externe augmente. L’enquête nous révèle également que 70% des
entreprises compte moins de 20 salariés et que les non ressortissants de la Communauté européenne
représentent 8% des salariés. Ce scénario positif est confirmé par l’enquête suivante (deuxième partie de
2004), avec d’ultérieures tendances à la croissance et à la déclaration d’un portefeuille de commandes
moyen des entreprises au-delà de 14 mois.6
Il faut arriver au début de 2005 pour percevoir un changement de climat en perspective, signalant
une inversion de tendance après le pic atteint par le secteur en 2004, provenant aussi bien du
patronat, qui craint une baisse du chiffre d’affaires et de l’emploi faute d’efforts pour maintenir
la continuité des travaux publics, que des entreprises qui, dans l’enquête du premier semestre
2005, voient s’équilibrer le solde entre optimistes et pessimistes dans le développement du
chiffre d’affaires pour l’année en cours et voient se réduire la durée moyenne du portefeuille de
commandes de 14,4 à 12 mois. C’est également dans ce sens qu’il faut interpréter les efforts de
plusieurs associations d’entrepreneurs visant à lancer des idées de continuité, de la liste
d’ouvrages publics pas encore réalisés, à l’affirmation de la nécessité de récupérer et de restaurer
les centres historiques, en passant par la promotion du ‘project financing’. Par ailleurs, dans la
province de Turin, l’incertitude générale et la crise économique commencent à avoir un effet sur
le marché privé du bâtiment. On perçoit la même tension du secteur en 2004 dans les données du
système de la Chambre de Commerce sur la mortinatalité des entreprises. En 2004, le nombre
5
6
Ance, Indagine congiunturale tra le imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta, marzo 2004
Ance, Indagine congiunturale tra le imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta, settembre 2004
91
d’entreprises du secteur du bâtiment enregistrée dans la province de Turin a augmenté de
manière exceptionnelle (+6,4%, 1900 nouvelles entreprises)7.
La Chambre de Commerce
attribue cette croissance à la stimulation des chantiers olympiques, mais pas à l’impact de la
déstructuration systématique du secteur qui génère depuis de nombreuses années une forte
fragmentation et réduction de la dimension moyenne des entreprises8, qui est donc un symptôme
de faiblesse, ou au maximum d’extrême flexibilité, plus que de force. Toutefois, on ne dispose
pas d’éléments empiriques pour être sûrs de cette interprétation optimiste, surtout en présence
d’une très forte majorité de sociétés unipersonnelles parmi les nouvelles entreprises (53% sur
tous les secteurs) ou de sociétés de personnes (31%) et avec une très forte présence d’étrangers
(80% des nouveaux chefs d’entreprises unipersonnelles sont étrangers, pour la plupart roumains
dans le secteur du bâtiment). La source ISTAT 2003 signale une croissance de l’emploi en
Piémont en 2003 de 2,2%, soit 40.000 unités supplémentaires. Cela se produit malgré la forte
baisse de l’industrie et de la P.A.. Les secteurs qui connaissent une plus forte croissance sont le
bâtiment et le secteur hôtelier. Dans la province de Turin, le solde de l’industrie 2003 sur 2002
est positif: + 12000 emplois dans les constructions face à – 9000 emplois dans l’industrie, où
l’on enregistre une hausse des heures CIGS (37,5 millions dans la province de Turin, maximum
historique, soit 35% du total des heures nationales).
Cela est significatif même si l’augmentation en termes d’heures de travail est moins marquante, et
s’associe à une légère baisse du chômage dans la province de Turin.
Dans l’ensemble, la province de Turin connaît une augmentation aussi bien des emplois salariés que des
emplois indépendants.
Tabella 3.1 Provincia di Torino - Occupati in migliaia
2000
702
215
dipendenti
Indipendenti
2001
707
209
2002
692
219
2003
700
224
Le secteur des constructions apporte une contribution déterminante aux deux secteurs d’emploi.
Tabella 3.2 Costruzioni
dipendenti
Indipendenti
7
8
2000
24
21
2001
23
21
2002
22
22
CCIAA Torino, comunicato stampa del 6.4.2005
CSAR, Edilizia e artigianato in Piemonte. Organizzazione produttiva, regolazione dei mercati, integrazione sociale.
92
2003
28
27
Grafico 3.3
La source IRES Piemonte9, reprenant les chiffres de la CCIAA de Turin, signale elle aussi, entre
2002 et 2003, à l’approche de l’événement olympique, une augmentation du nombre
d’entreprises dans les constructions: + 1102 entreprises +3,9%
(total 2003 = 29583). Dans ce
contexte, la substantielle ambiguïté de cette donnée est réitérée car elle est également liée à des
phénomènes de fragmentation et de diminution de la dimension moyenne des entreprises. Les
scénarios élaborés par IRES Piemonte mettent en évidence le problème de la continuité des
travaux. Sur ce point, on souligne la possibilité positive de la poursuite de grands travaux à Turin
et dans ses alentours, et ce aussi bien parallèlement qu’après la réalisation de l’événement
olympique (du réseau urbain inter-gares au métro, en passant par le plan d’ouvrages de la
Commune de Turin, la Turin-Lion, etc.). Cependant, le nouveau relevé de la population active de
l’ISTAT (2004) introduit dans ce tableau des éléments contradictoires que l’on pourra certainement
mieux comprendre avec le temps. Comme on le sait, l’ISTAT a radicalement modifié la structure du
relevé de la population active à partir de 2004. Le relevé est actuellement effectué en continu et avec un
questionnaire différent, dont les résultats ne peuvent pas être directement comparés avec la série
précédente. Etant donné que cette source permet de connaître le stock des personnes actives par province
et par secteur, sa contribution est déterminante pour vérifier les retombées sur l’emploi des travaux
olympiques, même si à travers celle-ci il ne nous est pas possible d’identifier l’augmentation nette que
l’on peut attribuer de manière spécifique à ces travaux.
9
IRES Piemonte, Considerazioni sull’impatto socio-economico e territoriale dei giochi del 2006
93
Grafico 3.4
Piemonte - Industria
Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000)
Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT
750
730
710
Nuova serie
690
Vecchia serie
670
650
'93
'94
'95
'96
'97
'98
'99
'00
'01
'02
'03
.
Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro
Grafico 3.5
Piemonte - Costruzioni - Dipendenti
Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000)
Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT
100
90
80
Nuova serie
70
60
Vecchia serie
50
40
'93
'94
'95
'96
'97
'98
'99
'00
'01
'02
Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro
94
'03
.
Grafico 3.6
Piemonte - Costruzioni - Indipendenti
Dinamica dell’occupazione 1993-2003 (x1000)
Confronto vecchia serie-nuova serie statistica ISTAT
65
60
N
uo
va
50
cch
rie
Ve
se
55
ia s
eri
e
45
40
'93
'94
'95
'96
'97
'98
'99
'00
'01
'02
'03
.
Elaborazioni ORML su dati ISTAT - Rilevazioni delle Forze di lavoro
Si l’on reconstruit l’évolution de l’emploi dans le temps sur la base du nouveau relevé qui vient d’être
publié, on s’aperçoit qu’entre 2002 et 2003 l’industrie du Piémont a perdu des travailleurs. Par
conséquent, la croissance des constructions qui figurait dans la vieille série est en réalité beaucoup plus
modeste, et n’est pas en mesure de compenser la baisse de l’industrie.
En outre, les deux séries donnent des résultats différents sur le stock d’emploi (hauteur de la ligne noire et
grise) ; de ce fait, on ne peut pas comparer les anciens chiffres aux nouveaux pour voir l’évolution, mais
l’on doit s’en remettre aux séries comparables publiées par l’ISTAT, pour l’instant uniquement au niveau
régional. Cette comparaison, comme le révèle l’observation du tableau suivant, fait ressortir de grandes
différences. Dans le domaine des constructions, selon la nouvelle série, la baisse de l’emploi des salariés
en Piémont est progressive et se poursuit depuis 2001, tandis que la croissance de l’emploi indépendant
connaît une hausse spectaculaire, qui a fait croître les ‘entreprises’ individuelles, soit les travailleurs
indépendants, de 20% en quatre ans.
Tabella 3.7
Piemonte – Occupati nelle Costruzioni – nuova serie ISTAT
2001
2002
2003
2004
Dipendenti
85
83
79
74
Indipendenti
52
52
57
62
Totale
137
136
135
136
95
Si l’on passe à la province de Turin, où il n’y a pas encore de recalcul vieille-nouvelle série, on peut
émettre deux observations. Tout d’abord, il est extrêmement difficile que la tendance relevée au niveau
régional soit inversée. Par conséquent, dans la province de Turin également, la tendance serait marquée
par une réduction de l’emploi salarié (depuis 2001) et par une forte croissance du travail autonome
(depuis 2002). En outre, les valeurs absolues seraient différentes: 39.000 salariés en 2004 (nouvelle série,
53% du Piémont) contre 28.000 en 2003 (vieille série) et 26.000 autonomes en 2004 (nouvelle série, 42%
du Piémont) contre 27.000 en 2003 (vieille série).
On peut ajouter à cela qu’entre 2003 et 2004 les entrées dans les « listes de mobilité » pour les travailleurs
salariés du bâtiment dans la province de Turin ont presque doublé, passant de 271 à 500 unités,
phénomène qui contribue à souligner une érosion de l’emploi des salariés dans le bâtiment.
Selon la représentation qui ressort de ces données, l’augmentation de travail générée par les chantiers
olympiques se serait associée à une très forte croissance du travail autonome; au point que les
recrutements massifs dans les chantiers n’auraient pas renversé la tendance générale à cause du
remplacement massif parallèle de travailleurs salariés par des travailleurs autonomes dans d’autres
entreprises et dans d’autres chantiers. Etant donné la fracture entre les deux séries, il n’est pas possible de
relever l’augmentation nette d’actifs dans la seule province de Turin.
Un autre point d’observation fondamental sur le marché du travail de la province de Turin est constitué
par les données des CPI sur les embauches10, parce qu’il nous permet d’observer la localisation et le
profil professionnel des personnes engagées.
Si l’on utilise la série des placements au travail que peut inclure la Commune de Turin, après 2002, on
remarque une forte croissance des ces derniers dans le bâtiment, passant de 15.124 en 2002 à 15.840 en
2003, jusqu’à 20.581 en 2004, avec une croissance générale de plus de 5400 placements, 700 en 2003 et
4700 en 2004. En outre, si l’on distingue les placements par zone d’implantation de l’entreprise, il ressort
des différences significatives entre Turin et les vallées olympiques, où les chantiers olympiques ont été
ouverts entre la fin de 2003 et 2004, et le reste de la province.
En termes de pourcentages, les placements dans le secteur du bâtiment ont augmenté de 36% dans la
province, mais cette donnée est une moyenne entre l’augmentation de 79% dans les vallées olympiques et
de 38% à Turin, contre 22% dans le reste de la province.
10
Anche rispetto a questa fonte non mancano problemi nel confronto tra 2004 e anni precedenti. Il caricamento dei dati del 2004
si è concluso da pochi giorni e i dati non sono ancora completi, in quanto non sono ancora disponibili le cessazioni. Inoltre, nel
passaggio alla proceduta di registrazione on-line degli avviamenti, introdotta nel 2004 progressivamente in vari CPI, la qualità
dei dati probabilmente è diminuita, in quanto alcune informazioni, cruciali per la comprensione e il monitoraggio del mercato del
lavoro, non sempre vengono caricate. Infine, i dati relativi al Comune di Torino non sono affidabili per gli anni precedenti al
2002
96
Grafico 3.9 – Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
2002
2003
2004
Area olimpica montana e pedemontana
1782
1709
3192
Comune di Torino
6955
7167
9571
Resto provincia
6387
6964
7818
Grafico 3.10 Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni
Differenza % 2002-2004
Totale provincia
36,1
Resto provincia
22,4
Comune di Torino
37,6
Area olimpica montana e
pedemontana
79,1
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
97
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
Grafico 3.11 Avviati in provincia di Torino 2002-2004 settore costruzioni
Percentuale sul totale
Non qualificati
62,4
Interinali
9,6
T.D.sotto i 7 giorni
0,8
Tempo determinato
53
Stranieri
32,5
0
10
20
30
40
50
60
70
Si l’on examine les caractéristiques de ces placements, on s’aperçoit que presque deux sur trois concerne
du personnel non qualifié et qu’environ 1 sur trois concerne des étrangers. Par ailleurs, comme les
précédentes analyses l’ont démontré, les étrangers ont tendance à être sous-encadrés lors de leur
recrutement et leur présence significative pourrait réduire le niveau moyen de qualification à l’embauche.
Le travail intérimaire est peu présent et les contrats très brefs (moins de 7 jours) presque absents. Environ
la moitié des contrats d’embauche sont à durée indéterminée. Si l’on observe la période 2002-2004, on
s’aperçoit que la part des étrangers est légèrement inférieure mais qu’elle est reste élevée (31,6%). De ces
16.500 placements, seuls 36 concernent des ressortissants de l’Union européenne, 9 d’entre eux étant
français (deux employés, cinq ouvriers manuels qualifiés et deux non spécialisés). Cela confirme
qu’actuellement, la mobilité transfrontalière dans le secteur du bâtiment n’existe pas. Sont en revanche
plus nombreux les ressortissants de l’Europe de l’Est (4150, soit 12,4%), d’Afrique (3000, soit 9%),
suivis de quelques ressortissants d’Amérique du Sud (0,8%) et d’Asie (0,17%).
Si l’on exclut ceux qui arrivent de loin, la main d’œuvre est plutôt sédentaire. En effet, durant ces trois
années, moins de 900 travailleurs proviennent de l’extérieur de la province, soit 3,2%. Comme on le
verra, une exception est représentée par la main d’œuvre engagée dans les chantiers de la grande vitesse
Turin-Milan, provenant du sud de l’Italie en pourcentages beaucoup plus marquants.
98
3.3 – La question de la provenance de la main d’œuvre et de la présence de travail irrégulier
En ce qui concerne le problème de la gestion de la rencontre de l’offre et de la demande de travail, dans le
cadre du projet interreg, la question de la provenance de la main d’œuvre – s’il existe un passage entre la
France et l’Italie – et la question de la présence du travail irrégulier, qui crée un écart entre le travail
attendu et le travail relevé par les sources officielles, au travers des services publics, revêtent toutes deux
une importance particulière.
La présence de travail irrégulier est importante pour la gestion des services de rencontre de l’offre et de la
demande car elle tend à maintenir les entreprises éloignées des services publics pour l’emploi, et les
pousse à se servir davantage de canaux de recrutement informels et caractérisés par des rapports de
confiance. Chacun sait que dans le bâtiment il existe une tradition de recrutement qui se sert de tels
systèmes: il s’agit de chaînes de connaissances et de relations qui permettent de s’assurer de nombreuses
collaborations à travers l’instauration de rapports avec ‘la personne appropriée’, et pouvant aller jusqu’à
engager un chef d’équipe ou un chef de chantier en prenant avec lui tout son système de relations. On
retrouve ce mécanisme, à travers les chaînes ethniques, dans le recrutement des étrangers. Il est vrai que
l’existence et le poids de canaux de confiance pour le recrutement est une caractéristique du marché du
travail qui ne concerne pas seulement le bâtiment mais aussi, dans des formes plus ou moins marquées,
tous les secteurs et tous les pays. En outre, le fait d’utiliser des connaissances pour le recrutement
n’implique pas de manière automatique que l’on privilégie les formes irrégulières de relations de travail.
Dans les chiffres du marché du travail de la province de Turin, même si l’on tient compte des nombreuses
incertitudes provenant de la phase de transition que connaissent les sources statistiques les plus
importantes, on relève un sous-dimensionnement de l’impact des travaux olympiques.
Cela est en partie lié à l’effet de substitution que les investissements olympiques ont exercé par rapport
aux autres investissements dans le secteur, comme le révèlent les données regroupées du CRESME et
comme le présument les modèles macroéconomiques.
Pourtant, l’emploi créé semble insuffisant, si l’on tient compte non seulement du travail supplémentaire,
mais aussi du travail employé par rapport au volume d’investissements. Il est donc utile d’entrer dans le
cœur des données disponibles concernant le fonctionnement des chantiers.
99
Grafico 3.12
?
nei cantieri
nel mercato locale
?
10000-11000
Riduzione dei dipendenti e crescita degli indipendenti
rilevata da ISTAT, nuova serie 2004
7000-7500
nuova
occupazione
prevista
2004 su 2003
Occupazione
teorica
nei
cantieri
olimpici
2004
3000-3500
dipendenti
3000-3500
recupero
sostituzione altra
occupazione
1900
indipendenti
Crescita dell'occupazione nella provincia
rilevata da CPI e CCIAA
?
3000
dipendenti
?
Presenza nei cantieri censita
dal monitoraggio regionale
?
Pour une évaluation plus analytique de l’évolution de la construction des ouvrages olympiques, on peut
utiliser les données du Settore prevenzione sanitaria della Regione Piemonte11, qui a effectué un
monitorage de tous les chantiers olympiques. Il s’agit des données de 96 chantiers, pour lesquels
l’adjudicateur est presque toujours l’Agenzia Torino 2006.
Nos élaborations sur ces données nous indiquent que le coût moyen par chantier est de 9,5 millions
d’euros et le coût total de 913 millions d’euros. 40% des chantiers ont démarré en 2003. Il y a des
chantiers courts, surtout ceux mis en place à la fin de 2004 et des chantiers longs.
En réalité, les chiffres concernant l’emploi ont été introduits uniquement sur 54 chantiers contre 96. Par
conséquent, les chantiers pris en considération concernent des appels d’offres pour un total de 782
millions d’euros et un coût moyen de 14 millions d’euros.
Sur ces chantiers seraient employés, sur la base des données du monitorage, 3026 travailleurs, mais
plusieurs indices font penser que ce chiffre sous-estime le nombre de travailleurs effectivement employés,
qui, selon nos estimations, pourrait atteindre les 10.000 travailleurs.
Chaque chantier a enregistré une main d’œuvre de 1 à 294 travailleurs, avec une moyenne de 55
travailleurs par chantier. En se basant sur les standards utilisés pour les prévisions formulées dans notre
recherche (15-17 travailleurs par million d’euros sur des chantiers annuels), on se serait attendu en
moyenne à plus de 200 travailleurs par chantier.
11
I dati sono stati forniti dall’Ufficio competente dell’Amministrazione Regionale. La responsabilità delle elaborazioni e delle
considerazioni è solo nostra
100
Si l’on examine les 54 chantiers et que l’on compare la main d’œuvre attendue à celle engagée:
•
dans 11 chantiers le nombre de travailleurs enregistrés est supérieur à celui attendu
•
dans 33 il est nettement inférieur
toujours est-il que :
•
dans 9 chantiers la différence entre l’estimation et la déclaration est inférieure à 30%, et on peut
donc les considérer alignés;
•
dans 40 chantiers l’estimation est fortement inférieure aux attentes;
•
dans 5 l’estimation est fortement supérieure
Pour aller à fond de cette différence, il faudrait examiner, outre le coût du chantier, le type de travail et sa
durée, car un chantier programmé pour six mois, à parité de coût, peut avoir deux fois plus de travailleurs
qu’un chantier d’une durée annuelle.
La durée moyenne des chantiers est d’environ 11-12 mois, mais il y a des chantiers brefs, 3-6 mois et des
longs, 24-30 mois.
Certes, les chiffres enregistrés sous-estiment les travailleurs employés, non seulement parce qu’ils sont
fortement inférieurs aux attentes, mais aussi parce que certains sont sous-dimensionnés de manière
évidente. Il y a des cas de chantiers qui ont une base d’adjudication de 8 millions ou de 22 millions
d’euros et un seul travailleur enregistré, ou encore de 29 millions avec 5 travailleurs enregistrés.
Cette sous-estimation peut cacher des erreurs d’enregistrement (le logiciel était particulièrement
compliqué), mais aussi l’absence d’enregistrement de travail autonome individuel ou de petites
entreprises, ou encore l’utilisation de travail irrégulier.
Parmi les travailleurs enregistrés, presque 80% sont italiens, 8% sont roumains, 6% albanais, 3%
marocains. 75% sont engagés à durée indéterminée.
En ce qui concerne leur qualification, on trouve 1,6% de dirigeants, 12,4% d’employés et 86% d’ouvriers.
99% sont des hommes, 54% ont le niveau du certificat d’études primaires ou secondaires, et presque 40%
ont été engagés avant 2003, et donc avant l’ouverture du chantier. 157 ont déjà terminé leur activité.
De toute évidence, c’est surtout la main d’œuvre italienne, ouvrière, masculine et stable qui est
enregistrée.
Quant à la résidence des personnes enregistrées, outre de nombreuses petites villes du Piémont, ce sont
les sites olympiques qui prédominent:
•
800 résidents à Turin
•
140 à Sestriere
•
450 à Cesana
•
120 à Bardonecchia
•
70 à Pinerolo
•
120 à Pragelato
•
70 à Villar Perosa.
101
Un autre point d’observation sur les chantiers, même s’il ne concerne par les ouvrages olympiques,
provient des données du monitorage contenues dans le Troisième rapport juillet-décembre 2003 du
sistema di sorveglianza linea Torino-Milano12.
Ce système calcule que presque 700 entreprises sont impliquées dans la construction de la ligne TurinMilan. Parmi ces entreprises, 108 ont été sélectionnées pour la réalisation du monitorage et ont envoyé
tous les registres sur la main d’œuvre (48 sont piémontaises); elles couvrent 95% de la main d’œuvre.
Le 31/12/2003, sur le parcours Turin Milan, on comptait 5682 travailleurs. 1/3 de ces travailleurs
proviennent du sud de l’Italie et 80% sont ouvriers.
Dans les chantiers il y a un turnover élevé, équivalant à 20% de seule rotation en un semestre. Les
étrangers sont plus présents dans les petites entreprises qui comptent moins de 100 employés.
La composition du personnel par naissance est :
•
Etranger 14%
•
Iles 17%
•
Sud 36%
•
Centre 5%
•
Nord 8%
•
Piémont 17%.
La composition par résidence révèle que 38% des travailleurs proviennent du marché régional du travail:
•
Iles 12%
•
Sud 30%
•
Centre 5%
•
Nord 12%
•
Piémont 38%
•
N.d.3%.
Le monitorage a relevé plus d’accidents du travail qu’en règle générale. L’indice de fréquence est de 16
accidents sur 100 travailleurs, contre 6, chiffre moyen en Piémont pour des travaux analogues. On ne sait
pas avec certitude s’il ne s’agit là que d’un effet de la plus grande attention portée sur les chantiers, qui
pousse à ne pas cacher ou camoufler les accidents, étant donné l’important investissement qui a été fait
sur la formation et sur la sécurité dans les chantiers. Une activité d’inspection a également été entreprise.
Dans la Province de Turin, 50 inspections ont ainsi été effectuées, elles ont relevé 15 typologies
différentes de violations à la législation et ont entraîné 500.000 euros de recouvrements de salaires et de
cotisations. Le rapport ne précise pas le nombre de travailleurs ni la quantité de travail irrégulier
identifiée. Il faut souligner qu’au dire de plusieurs spécialistes, ces inspections ne sont pas réalisées avec
des techniques et un déploiement de forces suffisant pour mettre au jour tout le travail irrégulier
12
TAV – Regione Piemonte, Io scelgo la sicurezza. Linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Novara, Terzo rapporto.
102
éventuellement présent sur le chantier. D’ultérieures informations proviennent de la Relazione
sull’attività dei servizi di prevenzione e sicurezza regione Piemonte 2003 13.
Au cours de l’année 2003, 148 chantiers ont été contrôlés dans l’asl 1 de Turin (organismes locaux du
système sanitaire), ce qui a comporté la vérification de 199 entreprises et de 17 travailleurs autonomes:
dans 95 cas (64%), un délit a été signalé à l’A.G. (Autorité Judiciaire).
35 contrôles ont également été effectués sur des chantiers de Turin 2006. Parmi ceux-ci 22 ont
signalé des irrégularités et 39 procès-verbaux ont été transmis à l’A.G., dont 27 à la charge
d’entreprises et 1 à la charge du travail autonome. Dans les 35 descentes sur les lieux, 64
entreprises et 1 travailleur autonome ont été contrôlés. Par conséquent, sur un chantier on
contrôle normalement une seule ou deux entreprises. Les rapports ne précisent pas le nombre de
travailleurs irréguliers éventuellement découverts ni le volume de travail au noir démasqué. Ce
qui semble évident sur la base de ces données est la présence élevée et dissymétrique de travail
irrégulier, à même de peser sur la dimension du travail visible et identifié.
Sur ce sujet, les opinions des parties sociales divergent.
Le conseil des constructeurs, face au volume élevé d’infractions notifiées par les inspecteurs dans les
chantiers, fait remarquer qu’il s’agit d’inspections sur dénonciation, et qu’elles sont donc par définition
destinées à trouver des irrégularités. Le point faible de cette constatation, s’il est vrai que ces inspections
ont été effectuées sur dénonciation, est la possibilité de la preuve contraire, c’est-à-dire des résultats
d’inspections effectuées par surprise dans des chantiers apparemment réguliers.
Par ailleurs, le Patronat lui-même souligne dans ses études la grande fragmentation et la fluidité du
secteur et met en évidence les présences ‘grises’ du travail indépendant14.
La position des organisations syndicales est beaucoup plus nette, dénonçant de manière circonstanciée la
forte présence de travail irrégulier dans le secteur et les différentes formes que revêt la fraude des
cotisations patronales. La CGIL estime que les immigrés représentent 28% des travailleurs du bâtiment,
contre 16% de réguliers. Cela revient à dire qu’un étranger sur deux qui travaille dans le bâtiment est en
situation non régulière15. Du reste, le travail irrégulier ne concerne pas seulement les étrangers.
Une distinction importante semble ressortir entre les grandes et les petites entreprises et entre les chantiers
importants et les petits chantiers. En effet, les responsables des travaux d’importants ouvrages en cours,
comme la ligne Turin-Milan, soutiennent que la possibilité qu’il y aient des travailleurs irréguliers parmi
les effectifs des entreprises de premier plan ou dans les grands chantiers est totalement absurde, car même
les entreprises sous-traitantes risquent de très graves sanctions si l’on découvre des emplois irréguliers
dans leurs rangs. Les avis divergent donc sur l’effective présence de travailleurs irréguliers et, même si
13
Regione Piemonte, Assessorato alla sanità, Relazione sull’attività svolta dai servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti
di lavoro, ottobre 2004
14
CRF, CSAR, Edilizia e artigianato in Piemonte
15
Il colore dei diritti. 2° dossier fillea CGIL su lavoro ed immigrati in edilizia. Anno 2004
103
l’on accepte le fait que la régularité prédomine dans les grands chantiers et dans les grandes entreprises,
on ne connaît pas le seuil de dimension de l’entreprise ni les caractéristiques du chantier où la présence de
travailleurs irréguliers commence à devenir systématique et déterminante. Cela est donc une constatation,
même s’il faut admettre que le secteur a toujours fait preuve d’une grande convergence entre le Patronat
et les organisations syndicales pour ce qui est des questions liées à la sécurité et régularité de l’emploi et à
la formation, et malgré l’investissement considérable réalisé par tous les acteurs impliqués en prévision de
l’ouverture des chantiers olympiques pour assurer un maximum de régularité du travail.
Cela dit, il faut encore souligner que la significative sous-estimation du travail salarié dans les chantiers et
dans le marché local que les données officielles sont en mesure de fournir n’est pas étonnante.
3.4 – Les profils professionnels critiques dans la rencontre de l’offre et de la demande
Entrons à présent au cœur des caractéristiques professionnelles de l’emploi. Cela est important aussi bien
du point de vue du fonctionnement des services dédiés à la rencontre de l’offre et de la demande de
travail, que du point de vue de la prévision des besoins professionnels et formatifs du système.
Il faut souligner en premier lieu que 2004 représente une année décisive pour l’emploi dans le bâtiment.
Par conséquent, les approfondissements que nous effectuerons nous indiquent les caractéristiques
qualitatives de l’absorption en main d’œuvre, mais il faut les placer dans un contexte de progressive
réduction de la tension sur le marché. En outre, s’il est vrai que le modèle d’emploi en hausse est celui du
travail indépendant, il faut penser en termes plus étendus à la question de la formation, mais aussi à celle
de la rencontre de l’offre et de la demande. Les besoins croissants de services se situent dans une zone
nouvelle qui est celle des entreprises individuelles, souvent constituées d’étrangers, qui tentent d’allier
cette forme d’entreprise au travail sur le marché sous formes de postes pseudo salariés ou de relations de
réseau. Pour analyser les profils professionnels requis par le marché nous avons dressé la liste des
placements des trois dernières années dans la Province de Turin, en distinguant les différentes catégories
professionnelles. Comme on le voit, en 2004 (graphique 3.13), avec l’avancement des chantiers, l’entrée
de techniciens spécialisés a diminué, tandis que le nombre d’ouvriers spécialisés et non spécialisés a
augmenté, ainsi que le nombre d’employés.
Pour mieux cerner les professions absorbées par les
entreprises, nous avons focalisé notre attention sur les profils spécialisés de niveau intermédiaire, aussi
bien de type technique et intellectuel, que de type manuel, en sélectionnant les plus fréquents.
Parmi les premiers (graphique 3.14), on remarque la présence significative de techniciens des
constructions civiles, techniciens de chantier et dessinateurs. Le niveau d’instruction correspond au
diplôme de l’enseignement secondaire et en particulier au diplôme de géomètre.
Parmi les professions manuelles (graphique 3.15), on trouve principalement des maçons, installateurs et
réparateurs de machines électromécaniques, charpentiers, monteurs et plombiers.
104
Grafico 3.13 Avviamenti al lavoro in provincia di Torino per qualifica e anno
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
Dirigenti
Professionisti e tecnici
2002
2003
24
12
2004
19
1188
1119
931
Impiegati
614
719
1110
Operai specializzati e conducenti
7716
7830
10641
Operai generici
5570
6102
7737
Grafico 3.14 – Numero medio di avviamenti al lavoro per professione (anni 2002-4)
Tecnici dei processi industriali
32
Tecnici delle costruzioni civili
137
Elettrotecnici ed esperti
telecomunicazioni
32
Disegnatori
35
Tecnici informatici
14
Tecnici di cantiere
92
0
20
40
60
80
105
100
120
140
160
Grafico 3.15 - Numero medio di avviamenti al lavoro per professione (anni 2002-4)
COND. DI GRU E DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO
157
COND. DI MACCHINARI PER IL MOVIMENTO TERRA
99
AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
389
1230
INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
455
OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI
635
PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
224
IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
521
569
CARPENTIERI E FALEGNAMI NELL'EDILIZIA (ESCLUSI I PARCHETTIST
MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
2054
0
500
1000
1500
2000
2500
Grafico 3.16 – Previsioni formulate nel 2002 e assorbimenti del mercato 2002-2004
100%
90%
80%
70%
Operai meccanici e manutentori
Conducenti camion e autisti
Gruisti e conducenti macchine movimento terra
Idraulici, lattonieri e saldatori
Elettricisti
Decoratori
Carpentieri e ferraioli
Muratori e intonacatori
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
previsioni 2002
assorbimento medio effettivo
106
Le panier de professions est donc assez clair. Par ailleurs, si l’on observe la composition du groupe de
travailleurs manuels qualifiés prévu en 2002 16 et effectivement absorbé par le marché de la Province de
Turin en 2003 et en 2004 (graphique 3.16), on relève des différences minimes. Cela est dû au fait que,
comme on l’avait déjà observé à l’époque, l’ensemble des ouvrages olympiques proposait une panoplie
d’activités assez semblable à celle du bâtiment traditionnel, alliant les ouvrages routiers à la construction
résidentielle de villages.
Il s’agit là des profils clé du marché, comme le soulignent également les enquêtes sur les besoins de
formation.
L’enquête réalisée avec la méthodologie des organismes bilatéraux 17 indiquait pour le bâtiment quatre
catégories professionnelles en tension:
•
charpentiers
•
ouvriers polyvalents du bâtiment: ouvrages de maçonnerie et finitions
•
ouvriers polyvalents machines
•
techniciens de conduite chantier
Ces catégories figurent effectivement parmi celles qui ont été les plus embauchées. D’autres catégories,
qui ont été également très recherchées, comme les électriciens et les plombiers, avaient en revanche des
scores beaucoup plus bas (5). Une raison de cette évaluation pourrait résider dans le fait que ces
catégories professionnelles, encore plus que les autres, sont considérées comme autonomes et externes à
l’entreprise, et ne sont donc pas citées dans les études parmi les catégories ‘à engager’, même si, en
réalité, la distinction entre le travail autonome et le travail salarié est désormais très estompée dans le
secteur du bâtiment.
16
Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in
relazione alle olimpiadi del 2006, tabella pag.45.
17
www.sisform.piemonte.it
107
Tabella 3.17 – I punteggi delle figure professionali più richieste per la Regione Piemonte
Punteggio max = >
60
16 - Edilizia
01
ascensoristi
5
02
carpentieri ferraioli (saldatori)
50
03
conduttori impianti betonaggio e preparazione malte
10
04
decoratori
5
06
elettricisti impiantisti (inclusa elettronica di consumo)
5
07
gessisti
5
08
idraulici-termoidraulici (incluso condizionamento)
5
09
operatori di contabilita' (industriale)
20
10
operatori polivalenti edili: opere murarie e finiture
60
11
operatori polivalenti macchine
50
12
parquettisti
20
13
pontatori
30
14
posatori/piastrellisti
30
15
progettisti costruzioni edili
5
16
scalpellini ornatisti
20
17
sondatori/trivellatori
20
18
stuccatori intonacatori
10
19
tecnici acquisti (approvvigionamenti)
40
20
tecnici commerciale-analisi di mercato (acquisizione commesse)
40
21
tecnici di conduzione cantiere
60
22
tecnici di progettazione gestione controllo processo produttivo
20
23
tecnici gestione commessa
40
24
tecnici gestione manutenzioni
40
25
tecnici gestione sicurezza igiene del lavoro ambiente
40
Les prévisions formulées par le système Excelsior, qui donnaient un rôle très fort aux électriciens,
électromécaniciens, installateurs et préposés à l’entretien de machines, semblent plus correctes du point
de vue de la composition des profils recherchés.
Ces prévisions se sont toutefois révélées totalement sous-dimensionnées pour ce qui est des quantités. En
effet, la prévision était de 2867 embauches, dont 1629 pour des remplacements et 1238 pour de nouveaux
emplois, alors que les placements ont dépassé les 20.500, dont 47% à durée indéterminée. De plus, les
entreprises avaient déclaré qu’elles engageraient beaucoup d’apprentis (29%), chose qui ne s’est pas
produite.
108
Tabella 3.18 Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia
TOTALE
ASSUNZIONI
2004
(v.a.)
in imprese
con meno
di 50 dip.
27.165
50,0
57,8
50,7
32,1
41,3
23.791
96
109
1.580
396
310
182
159
127
125
114
105
19,8
23,9
93,4
87,6
53,9
54,4
67,9
91,3
68,0
79,8
70,5
76,0
61,5
66,3
33,3
41,3
31,9
13,8
83,5
56,8
21,1
85,7
9,4
17,4
51,5
62,1
59,4
61,0
13,8
15,0
32,8
40,4
8,6
59,4
76,1
47,0
33,6
21,6
13,7
61,0
91,3
36,0
71,1
82,9
60,4
79,8
28,4
6,8
13,5
44,0
20,8
15,0
48,0
15,8
69,5
77
70
596
710
116
75
124
15
50
289
48
TOTALE
Specialisti e tecnici dell'ingegneria civile
Conducenti di auto, taxi e furgoni
Muratori e assimilati
Installatori di impianti elettrici ed elettricisti
Carpentieri e costruttori strutture in metallo
Lattonieri, lamieristi e assimilati
Saldatori, tagliatori e assimilati
Installatori e manutentori linee elettriche e telefoniche
Installatori e manutentori di apparecchiature elettromeccaniche
Falegnami e assimilati
Installatori e manutentori apparecchiature elettroniche
a tempo
indeterminato
di cui (valori %)
senza
di difficile
esperienza
reperispecifica
mento
TOTALE
in sostit. ASSUNZIONI
di analoga
2003
figura
(v.a.)
Grafico 3.19 Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia
-500
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
Saldo assunzioni - cessazioni
1143
1-9
10-49
129
-34
50 e oltre
1.238
TOTALE
Assunzioni
Dirigenti
Quadri, imp. e tecnici
7
320
1.720
Operai
apprendisti
820
Movimenti
2.867
Entrate
1.629
Uscite
Saldo
1.238
109
3500
Grafico 3.20 - Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia
0
10
20
30
40
50
60
70
Assunzioni per età
fino a 24
33
da 25 a 29 anni
10
da 30 a 35 anni
19
12
oltre 35 anni
25
non rilevante
Assunzioni per contratto
58
T.determinato
13
T indeterminato
29
Apprendistato
Assunzioni
58
con esperienza
senza
42
extracomunitari
43
di cui senza esperienza
50
Grafico 3.21 - Le previsioni per il 2004 del sistema Excelsior delle Camere di Commercio - Edilizia
0
10
20
30
40
50
per difficoltà reperimento
5
18
per incertezza mercato
8
per strategia aziendale
5
per ricorso a esterni
63
perché completi
Difficoltà di reperimento
49
su totale assunzioni
7
mancanza strutture formative
40
mancanza qualificazione
0
46
scarsità figura
altro
70
63
Imprese che non assumono
basse retribuzioni
60
7
110
Les écarts relevés entre prévisions et flux de marché confirment l’importance de formuler des prévisions
en tenant compte des chiffres relevés sur le marché du travail.
Il est intéressant de remarquer que 63 entreprises sur 100 avaient déclaré qu’elles n’engageraient
personne car leurs effectifs étaient au complet, et que ceux qui n’embauchent pas attribuent cette décision
à l’incertitude du marché ou à la stratégie d’entreprise, et seulement en moindre mesure à la difficulté de
se procurer de la main d’œuvre. Par contre, les entreprises qui engagent se plaignent du niveau de
qualification du personnel disponible qui est inférieur à leurs attentes et de la pénurie de travailleurs.
Cela signifie que le personnel est en moyenne moins qualifié que ce que les entreprises voudraient, mais
que la différence ne suffit pas à entraver l’embauche. Cela indique clairement l’utilité des investissements
en formation et du renforcement des compétences financées avec les fonds régionaux, qui, comme on
peut l’observer dans le tableau 3.23, ont été considérables et ont touché plus de 1900 personnes en un an.
L’analyse du marché souligne également la disponibilité continue sur le marché de centaines d’ouvriers
du bâtiment qualifiés « en mobilité » (tableau 3.24), probablement licenciés à cause de difficultés ou de
faillites d’entreprises, et d’autant de travailleurs disponibles (tableau 3.25 et 3.26) qui déclarent avoir des
expériences et des qualifications significatives. Ces chiffres mettent en cause l’utilité et l’importance des
services pour l’emploi, qu sont la voie à travers laquelle on peut évaluer la réelle qualification et à travers
laquelle les travailleurs comme les entreprises pourraient rapidement se rencontrer.
Tabella 3.22 – Le figure professionali previste nel sistema regionale SINFOD
Biennio orientamento - laboratorio edile
Preparazione al lavoro - edilizia
Muratore strutturista
Operaio edile polivalente
Operaio CAD edile
Operatore di cantiere
Tecnico di sistemi CAD - edile
Tecnico d'impresa edile - cantiere
Operatore CAD edile - architettonico
Assistente tecnico di cantiere
Quadro d'impresa edile - project management
Tecnico di amministrazione per piccola e media impresa - impresa edile
111
Tabella 3.23 – Corsi realizzati in Piemonte per numero di allievi iscritti
EDILIZIO COSTRUZIONI
Totale EDILIZIO COSTRUZIONI
ADDETTO AL CABLAGGIO STRUTTURATO DEGLI EDIFICI
14
ADDETTO RIMOZIONE, BONIFICA E SMALTIMENTO RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO
13
ARCHITETTURA TECNICA A
40
ARCHITETTURA TECNICA B
40
ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE
26
BIENNIO INTEGRATO DI ORIENTAMENTO
25
CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: ESTIMO
34
CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: FISICA TECNICA
34
CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: RAPPRESENTAZIONE
34
CONTRIBUTI AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA: STRUTTURE III
34
CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO ESTIMO
27
CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO RILIEVO DELL'ARCHITETTURA/RILIEVO URBANO AMBIENTALE
27
CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO STORIA DELL'URBANISTICA
27
CONTRIBUTO AL LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA I
27
CORSO OPZIONALE: NORMATIVA TECNICA PER L'EDILIZIA
34
CORSO OPZIONALE: STIMA DEI LAVORI
27
DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
12
DISEGNO INDUSTRIALE 1A/1B
40
ECONOMIA URBANA E AMBIENTALE
19
ELEMENTI DI BILANCIO
12
ELEMENTI DI CARTOGRAFIA
38
ESTIMO
34
ESTIMO A
38
ESTIMO B
12
FISICA TECNICA AMBIENTALE
38
GRANDI OPERE: RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
31
IDRAULICA
38
INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO
26
LABORATORIO DI ANALISI, INTERPRETAZIONI E RAPPRESENTAZIONI TERRITORIALI
19
LABORATORIO DI ARCHITETTURA TECNOLOGICA
34
LABORATORIO DI ARCHITETTURA-RESTAURO
27
LABORATORIO DI INFORMATICA
40
MASTER IN PROJECT MANAGEMENT
23
MURATORE STRUTTURISTA
86
OPERAIO EDILE POLIVALENTE
14
OPERATORE CAD
16
OPERATORE DEL RESTAURO
30
OPERATORE EDILE
41
PREPARAZIONE AL LAVORO
58
PRODUZIONE EDILIZIA A
12
PRODUZIONE EDILIZIA B
12
PROGETTAZIONE EDILE A
38
PROGETTAZIONE EDILE B
38
PROGETTAZIONE INTEGRALE
12
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A
38
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI B
38
SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI
12
SICUREZZA PER PREPOSTI E TECNICI NEI CANTIERI DELLE OLIMPIADI E GRANDI OPERE
31
TECNICA DEL CONTROLLO AMBIENTALE
12
TECNICA DELLE COSTRUZIIONI A
38
TECNICA DELLE COSTRUZIONI B
12
TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE
78
TECNICO DI SISTEMI CAD
28
TECNICO D'IMPRESA EDILE
44
TECNOLOGIA DEI MATERIALI A
38
TECNOLOGIA II
34
TIROCINIO
46
URBANISTICA
27
WORKSHOP I
40
WORKSHOP: APPLICARE LE NORME PER LE PROCEDURE EDILIZIE
27
WORKSHOP: PROGETTARE LA SICUREZZA IN CANTIERE (I PARTE)
27
WORKSHOP: PROGETTARE LA SICUREZZA IN CANTIERE (II PARTE)
34
1905
112
Tabella 3.24 - Lavoratori in mobilità 31.12.2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
6200 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
6237 MECCANICI COLLAUDATORI
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
7129 ALTRI CONDUTTORI DI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E LAVORAZ
7200 OPERAI SU MACCHINARI FISSI PER LAVORAZIONI IN SERIE E ADDETT
7271 ADD. ALL'ASSEMBLAGGIO INDUSTRIALE DI PARTI DI MACCHINE
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
2114 INFORMATICI E TELEMATICI
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
7232 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI I
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
6244 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI TELELGRAFICI E TELEFON
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
6238 VERNICIATORI ARTIGIANI ED INDUSTRIALI
6239 ALTRI MECCANICI ARTIGIANALI, MONTATORI, RIPARATORI E MANUTEN
2514 SPECIALISTI DI RAPPORTI CON IL MERCATO
6218 LASTROFERRATORI
3349 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE COMMERCIALI
7239 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTIC
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
3121 TECNICI MECCANICI
6535 BIANCHERISTI, RICAMATORI A MANO ED ASSIMILATI
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
6233 MECCANICI E MONTATORI DI MACCHINARIO FISSO PER LAVORAZIONI I
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
2113 MATEMATICI E STATISTICI
7272 ASSEMBLATORI.CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
7233 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PLAS
7259 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER CARTOTECNICA
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
4123 PERSONALE ADDETTO A COMPITI DI CONTROLLO, VERIFICA ED ASSIMI
6511 MACELLAI, PESCAIOLI ED ASSIMILATI
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
7262 OPERATORI DI TELAI MECCANICI PER LA TESSITURA E LA MAGLIERIA
3124 TECNICI ELETTRONICI E IN TELECOMUNICAZIONI
113
18470
4995
1771
1072
916
622
439
426
404
329
312
239
210
186
168
167
163
160
149
148
142
136
134
132
130
130
123
123
110
108
104
104
97
93
90
87
81
81
76
74
73
71
66
65
63
63
62
61
59
58
57
55
54
54
52
51
48
48
47
46
46
45
42
41
41
41
39
38
37
36
34
33
33
31
Tabella 3.25 - Disponibili al 31.12.2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI
5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
8311 BIDELLI ED ASSIMILATI
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
3335 TECNICI DEL MARKETING
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI)
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI
5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO
5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
5532 PERSONALE DI COMPAGNIA E PERSONALE QUALIFICATO DI SERVIZIO A
6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER
8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C
5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI
6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI
3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO
8511 BRACCIANTI AGRICOLI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
8229 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI TURISTICI
2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI
114
22267
9754
1127
1048
903
886
398
265
226
217
211
200
194
192
178
177
174
166
156
137
133
129
125
124
121
120
102
101
93
93
87
86
84
80
80
74
74
71
68
65
63
60
59
57
56
55
54
54
52
51
50
48
48
47
46
42
41
41
40
40
40
38
38
38
38
37
37
35
35
34
34
33
33
31
Tabella 3.26 - Disponibili 2004 dati di flusso (persone diventate disoccupate nel corso dell’anno)
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI
5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA
5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI
8311 BIDELLI ED ASSIMILATI
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI)
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI
3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO
4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C
3335 TECNICI DEL MARKETING
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
3419 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE
4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI
5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO
6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
8511 BRACCIANTI AGRICOLI
6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI
6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER
3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI
6123 CARPENTIERI E FALEGNAMI NELL'EDILIZIA (ESCLUSI I PARCHETTIST
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
115
17868
7646
1031
620
598
544
358
229
209
201
190
169
167
152
151
143
139
134
132
130
130
120
115
110
97
96
94
81
79
79
79
77
76
76
72
69
66
62
61
61
60
53
49
49
49
48
46
46
44
43
42
42
42
41
40
39
39
38
38
37
36
36
36
35
35
34
31
31
30
30
28
28
28
3.5 – La demande théorique de main d’œuvre pour la construction de la ligne Turin-Lion
5 à 6 ans nous séparent encore de l’ouverture des travaux de la ligne Turin-Lion. Les prévisions de personnel
indiquées ci-dessous ont été élaborées par nos soins sur la base des chiffres du besoin global en main d’œuvre fourni
par LTF et RFI et ont été calculées, pour ce qui est de la composition par catégories professionnelles, avec des
critères homogènes à ceux utilisés par la Société Cartesa pour l’analyse de la ligne internationale et française. Cela
permet une évaluation comparée de la prévision sur les deux parcours, même si selon nos standards le personnel
administratif nous semble surdimensionné.
Les prévisions reportées se réfèrent donc aussi bien au parcours international (km.72), qui est de compétence
italienne, qu’à la section qui relie Bruzolo à Settimo Torinese (km.55). Au cours de la réunion avec les autorités
italiennes de LTF on nous a expliqué que l’étude visant à définir de manière plus précise les catégories
professionnelles nécessaires est en cours mais qu’elle n’est pas encore disponible. On nous a également dit que les
prévisions quantitatives formulées peuvent être sujettes à des modifications, probablement légèrement à la hausse. A
notre avis, pour le moment elles sont plus que suffisantes pour préfigurer les nécessités professionnelles et les ordres
de grandeur de l’impact sur le marché du travail local.
Il est certain qu’à l’approche de l’événement, il faudra passer de la prévision au modèle de service, qui exige
toutefois de développer la recherche de personnel sur le marché du travail local ou externe en accord et en contact
étroit avec le consortium.
Tabella 3.27 – Fabbisogno complessivo di persone – anno sulla tratta italiana e sulla frazione italiana della tratta
internazionale
3500
2989
3000
2856
2675
2506
2500
2423
2000
1500
1000
750
500
459
0
2010
2011
2012
2013
116
2014
2015
2016
Tabella 3.28 – Fabbisogno complessivo di persone – anno sulla tratta italiana e sulla frazione italiana della tratta
internazionale, distinte per settori
1600
1400
1200
1000
Galleria (tratta LTF)
Aperto (tratta LTF)
Linea (tratta LTF)
Aperto (tratta RFI)
Linea (tratta RFI)
800
600
400
200
0
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Galleria (tratta LTF)
459
1017
1191
1098
995
325
0
Aperto (tratta LTF)
0
259
298
259
143
0
0
Linea (tratta LTF)
0
0
0
0
210
659
236
Aperto (tratta RFI)
0
1400
1500
1500
700
0
0
Linea (tratta RFI)
0
0
0
0
458
1438
514
Tabella 3.29 - Figure necessarie alle opere – Classificate da Cartesa
Pour le personnel opérationnel, n°rome
•
Manœuvres 42 111
•
Poseurs de voies et canalisations 42 112
•
Bétonneurs coffreurs ferrailleurs 42 113
•
Charpentiers métalliques 42 121
•
Mineurs 42 131
•
Chauffeurs PL 43 114
•
Conducteurs d’engins TP 43 211
•
Electro mécaniciens 44 212
•
Elecro mécaniciens HQ 44 212
•
Electriciens électroniciens 44 213
117
Grafico 3.30 Figure complessivamente necessarie per parte italiana
3500
3000
Cadres et ingenieurs
Agents administrattifs
Elettriciens electroniciens
Electro mecaniciens HQ
Electro mecaniciens
Conducteurs d'engines
Cheuffeurs
Mineurs
Charpentiers metalliques
Betonneurs coffreurs ferraileurs
Poseures de voies et canalisations
Manceuvres
2500
2000
1500
1000
500
0
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Cadres et ingenieurs
23
184
203
196
184
226
2016
75
Agents administrattifs
46
334
371
356
338
410
135
Elettriciens electroniciens
0
0
0
0
167
524
187
Electro mecaniciens HQ
9
20
24
22
20
7
0
Electro mecaniciens
60
165
191
178
220
273
82
Conducteurs d'engines
64
275
311
294
213
67
7
Cheuffeurs
0
33
36
35
17
0
0
Mineurs
46
102
119
110
99
33
0
Charpentiers metalliques
14
97
108
103
84
73
22
Betonneurs coffreurs ferraileurs
37
413
455
440
248
26
0
Poseures de voies et canalisations
9
87
96
92
107
174
60
3.6 – Les prévisions de l’impact sur l’emploi dans la Province de Turin
L’articulation par familles professionnelles de la demande liée à la ligne Turin Lion, par ordre de
grandeur, n’est pas très différente de celle exprimée par la ligne Turin Novare. La principale diversité
concerne la présence de mineurs, liée aux travaux dans le tunnel.
Dans l’ensemble, le personnel de chantier employé dans la construction en Italie correspondra à la moitié
de celui engagé dans la construction de la ligne Turin-Novare et à un tiers du personnel employé dans les
chantiers pour la construction des ouvrages olympiques.
Si l’expérience du parcours Turin-Novare devait se répéter, environ 60% de la main d’œuvre arriverait de
l’extérieur du Piémont, et environ 14% des ouvriers seraient étrangers, bien que résidant en Piémont. Le
consortium a eu des difficultés de recrutement local, à cause du nombre élevé de personnes à engager
dans des délais très brefs et de la concomitance des nombreux travaux dans la région.
De ce point de vue, on présume que le scénario selon lequel les travaux de la ligne Turin Lion seront
réalisés sera différent, car une série de combinaisons qui ont créé le pic d’emploi dans le bâtiment
n’existeront plus et que le chantier représente, par rapport à la dimension du marché, un effort compatible
avec l’élasticité physiologique du secteur.
118
Toujours est-il que l’on peut utiliser cette occasion pour accroître et perfectionner les capacités des
services à répondre aux nécessités des entreprises et des personnes. En effet, les grands chantiers peuvent
permettre d’établir des rapports directs avec les grandes entreprises, d’entrer en relation avec les
entreprises sous-traitantes, de sélectionner de manière finalisée des centaines de personnes, en testant des
instruments et des méthodologies d’analyse.
Le chantier aura une partie italienne et une partie française. Alors qu’en Italie nos estimations excluent
que la demande de main d’œuvre puisse mettre en crise le marché par carence d’offre d’emplois, en
France l’analyse souligne la nécessité d’attirer de la main d’œuvre de l’extérieur. Ce déséquilibre ouvre
des opportunités intéressantes de déplacement de main d’œuvre de part et d’autre de la frontière, dans le
cadre d’un accord pour la gestion commune de la présélection et du diagnostic des compétences.
Une autre différence importante entre l’Italie et la France concerne le déplacement avec la famille. Selon
nos estimations, peu de personnes se déplaceront avec leur famille dans les chantiers, hormis quelques
dirigeants et employés de bureau. Cela signifie que l’on peut attendre sur 3000 personnes 15% de
personnel de bureau dont moins de 5% accompagnés de leur famille. Cela redimensionne beaucoup les
nécessités de services liées à la réalisation des chantiers.
Grafico 3.32 professioni operaie impiegate nel cantiere CAV ToMi
altre mansioni
0,5
operaio generico
16,9
montatori impalcature
0,4
canneggiatore
0,5
saldatore
0,6
pompista
0,6
magazziniere
0,8
elettricista
1
palista
1,1
1,7
meccanico
gruista
2,8
4,2
escavatorista
operatore macchine edili
7,4
9,3
ferraiolo
muratore
10,9
14,3
autista
carpentiere
27
0
5
10
15
119
20
25
30
3.7 – Synthèses et lignes d’action
L’analyse de ce qui s’est passé sur le marché du travail turinois avec les chantiers olympiques est
extrêmement intéressante pour les politiques du travail et de la formation, et peut certainement être utile
pour fournir des indications sur ce que l’on peut encore gérer de l’expérience olympique et sur l’impact
de la construction de la ligne à grande vitesse Turin-Lion.
Rappelons que cette analyse fait abstraction des retombées indirectes et des bénéfices à long terme des
ouvrages infrastructuraux qui, dans le cas des changements sur le territoire turinois liés aux jeux
olympiques d’hiver, comme dans celui de la ligne Turin Lion, constituent de par leur importance une
condition essentielle à la compétitivité future du territoire18.
Les travaux olympiques se sont situés dans une phase de développement maximal du secteur des
constructions qui s’est accompagnée d’une réduction d’autres secteurs essentiels de l’industrie. D’un côté,
cela a rendu extrêmement bénéfique l’impact positif sur l’emploi du bâtiment sur le marché local, et de
l’autre côté, cela a fait monter le pic d’emploi de ce secteur, en dépit du fait que le travail dans les
chantiers olympiques a en partie remplacé la tendance expansive des investissements ‘ordinaires’.
Ce pic a saturé le portefeuille de commandes des entreprises locales, a accru le volume de travail salarié
en entrée, a multiplié les nouvelles entreprises individuelles. Les travailleurs sont effectivement arrivés de
l’extérieur, mais ce phénomène n’est nettement visible que dans les chantiers de la ligne Turin-Milan, où
le monitorage a été plus efficace et où il résulte que seuls 40% de la main d’œuvre étaient résidents en
Piémont, au dire des dirigeants du consortium, à cause de la difficulté de recrutement local. Faire venir
des travailleurs de loin représente un coût (25-30 euros par personne et par jour), et donc, sauf en cas de
spécialisations particulières, la préférence pour le recrutement local est totalement évidente.
Du point de vue des mouvements en entrée et en sortie et du passage du travail autonome au travail
salarié et vice-versa, le secteur est extrêmement fluide. En cette période de ‘plein emploi’, sous
l’impulsion des chantiers olympiques, tous les chiffres du travail régulier ont augmenté : 3-4 mille
travailleurs salariés réguliers parmi les placements et 2000 nouvelles entreprises, pour la plupart
individuelles. Le travail irrégulier a également augmenté, surtout dans les petits chantiers de construction
traditionnelle, loin des projecteurs et des contrôles. Ce sont précisément les travailleurs étrangers,
réguliers et irréguliers, qui ont été les plus mobiles, en s’installant dans la Province de Turin: en effet,
parmi les personnes engagées régulièrement dans la Province de Turin, les engagements de résidents hors
de la province sont modestes, s’élevant à guère plus de 3% du total. Le chantier de la ligne Turin-Milan
fait exception à cette règle.
Au moment de la tension maximale du marché, lorsqu’on prévoyait des arrivées importantes de
travailleurs venant de l’extérieur sur le marché local et de fortes difficultés de recrutement des entreprises,
18
Una stima Unioncamere quantifica nel 3% del pil piemontese l’aumento possibile indotto dalla Torino-Lione e dalla Genova
Rotterdam
120
la Province de Turin a ouvert une agence dédiée à la rencontre de l’offre et de la demande dans le secteur,
avec une stratégie qui visait à affronter le nœud central du marché.
Cette agence a focalisé son attention sur deux points forts, dont l’action traditionnelle des services publics
n’en demeure pas moins faible: il s’agit du rapport avec les entreprises et de l’analyse des compétences
professionnelles des travailleurs. Sans une relation efficace avec les entreprises, un service de rencontre
de l’offre et de la demande ne peut pas fonctionner. Ce que les entreprises demandent est avant tout une
présélection opportune et efficace dans l’identification des compétences effectivement possédées par le
travailleur. En effet, la véritable difficulté pour les entreprises consiste à distinguer parmi les candidats
disponibles ceux qui sont véritablement qualifiés, sans perdre de temps ni d’argent en essais et en
placements ratés. Pour créer un rapport avec les entreprises on est parti de la banque de données sur les
appels d’offres des ouvrages olympiques, en formant des opérateurs dédiés au rapport avec les
entreprises. La réalisation d’une analyse efficace des compétences a été possible grâce à la collaboration
de la ‘Scuola Edile di Torino’, qui a une grande expérience dans le rapport direct avec les entreprises ainsi
que dans le diagnostic et la formation des compétences.
Cette action représente donc l’application d’une stratégie exemplaire de support au développement local.
Elle signale en outre une tendance au développement des services, qui prend acte de la nécessité d’agir
directement sur le marché en concevant des réponses adaptées pour les entreprises et les personnes. De la
croissance de cette culture de la qualité du service on peut également s’attendre à une plus grande
impulsion pour les autres politiques, comme celles visant à former ou à faciliter l’insertion sociale des
personnes, qui doivent être fondées sur la connaissance directe du marché.
L’agence est devenue opérationnelle avec un certain retard par rapport aux prévisions. Les chiffres
concernant l’activité de l’agence SPEDITO, relevés en octobre 2004, après quelques mois de
fonctionnement, indiquent que 94 entreprises ont recherché 432 travailleurs (presque tous qualifiés),
demandes auxquelles l’agence a répondu par 1325 propositions de travailleurs qualifiés, présélectionnés
et correspondant aux demandes. L’agence ne dispose pas d’un système d’évaluation systématique des
résultats des propositions (si les personnes ont été contactées, engagées ou écartées par les entreprises),
mais estime avoir répondu de manière adéquate aux demandes. La connaissance des résultats serait utile,
non seulement pour orienter le service, mais aussi pour évaluer l’effective tension des différentes
catégories professionnelles sur le marché et les difficultés de recrutement exprimées par les entreprises
qui, si elles sont particulièrement accentuées, constituent un frein à l’expansion du secteur et limitent les
retombées positives sur l’emploi.
Il s’agit en substance de passer de prévisions sur la demande de travail, formulées à l’avance, effectuées
avec différentes méthodologies et traçant les caractéristiques de la demande future dans un secteur ou
dans un territoire, à l’établissement de rapports de service avec les acteurs impliqués.
Dans le cas des jeux olympiques, l’agence permettait de passer des prévisions du personnel nécessaire
aux chantiers, formulées en 2002, à la recherche directe de main d’œuvre pour les entreprises impliquées
121
dans les chantiers. De ce point de vue, le rapport de service devient central, et il faut construire des
stratégies et des outils de support efficaces autour de celui-ci, de l’identification de la mission et de
l’image à la culture et aux compétences des opérateurs, en passant par la mise au point d’un système de
distribution efficace.
Cette expérience de spécialisation sur le marché est jugée utile par les entreprises et par leurs associations
et est considérée importante par les grandes entreprises, qui confirment leur intérêt pour ce service. Il
s’agit donc de poursuivre la même organisation stratégique, en identifiant et en perfectionnant, à l’aide
d’outils adaptés, les points faibles du service.
Dès les premiers mois de 2005, le cadre général du secteur changera, car la fermeture simultanée de
dizaines de grands chantiers fera nettement baisser les volumes de l’emploi. Ce changement de tension
sur le marché modifiera en partie les problèmes des entreprises, mais continuera d’offrir des espaces
d’action aux services pour la rencontre de l’offre et de la demande.
Un aspect à ne pas négliger concerne le rapport des services aux entreprises avec le travail autonome et
avec les petites entreprises. Le travail autonome est apparemment séparé des problématiques du travail
salarié, bien qu’en réalité les mêmes personnes se déplacent d’un contexte à l’autre, en fonction des
opportunités et de la conjoncture. Les petites entreprises, qui engagent des salariés, sont les interlocuteurs
les plus éloignés des services pour la gestion de la rencontre de l’offre et de la demande, mais aussi de la
formation professionnelle. Ces entreprises sont habituées à recruter au moyen des réseaux de
connaissances, et cela est physiologique étant donné leur dimension.
D’autre part, si le marché traverse une phase moins intense, le nombre de personnes disponibles
augmentera, de même que la nécessité de gérer de manière fluide les sorties et les rentrées pour soutenir
les personnes et éviter les périodes de chômage prolongé aux travailleurs les moins qualifiés.
La coopération au niveau transnational pourrait être utile à plusieurs niveaux. D’un côté, elle pourrait
offrir d’intéressantes occasions de confrontation et de perfectionnement des méthodologies d’analyse des
compétences et de service aux personnes et aux entreprises.
De l’autre, il pourrait se produire le cas d’une situation asynchrone des marchés locaux du travail du
Piémont et de la région Rhône Alpes, au moment de la construction du chemin de fer. A partir du moment
où en France on prévoit d’ ‘importer’ de la main d’œuvre, tandis qu’en Piémont on aura du mal à
maintenir le niveau d’emploi atteint avec le pic des chantiers olympiques, il pourrait être possible de
gérer, au travers du réseau entre les services pour l’emploi sur les deux territoires, des passages de
travailleurs du Piémont vers la France pour la construction de la ligne.
122
4 – Le secteur tourisme et accueil
4.1 – La demande théorique de travail dans le secteur accueil-hébergement liée à la gestion de
l’événement olympique
En ce qui concerne le secteur tourisme, accueil et hébergement, ce travail se place encore une fois en
continuité avec la recherche réalisée en 2002 19, qui se fixait pour objectif de mesurer l’impact de
l’événement sur l’emploi global dans la région, mais visait surtout à identifier l’emploi supplémentaire
qui serait créé par les initiatives spécifiques nécessaires et prévisibles pour la réalisation de l’événement,
et tout particulièrement l’accroissement de la capacité d’accueil en concomitance avec l’événement et la
gestion organisationnelle et logistique de celui-ci (Toroc).
Cette recherche permettait de formuler des prévisions spécifiques sur la demande théorique, la quantité et
la qualité de la main d’œuvre nécessaire, sur les temps et sur les profils professionnels impliqués,
indépendamment de l’évolution générale de l’économie régionale, sur laquelle d’autres événements que
les jeux olympiques ont un impact significatif.
Les prévisions formulées en 2002 étaient les suivantes20:
19
Le Olimpiadi a Torino. Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in
relazione alle olimpiadi del 2006.
20
Le previsioni realizzate con metodologia macroeconomica dall’Università La Sapienza di Roma, per conto dell’Unione
industriale di Torino, nel 2001 calcolavano un incremento del PIL regionale dello 0,3-0,4% annuo, con una spesa sulle
costruzioni al culmine nel 2004, con un volume pari a quasi 500 milioni di euro. Se ad un milione si attribuiscono circa 15 anni
uomo di lavoro, si arriva a circa 7500 unità aggiuntive.
123
Tabella 4.1
Stima del personale necessario al funzionamento delle strutture ricettive (villaggi) di Torino 2006
Personale in Alberghi 4 stelle
Fabbisogno di personale
(Stima su 100 ospiti)
(Ospiti previsti 9800)
Qualifica
Addetti Ospiti
Addetti
Amministrazione.
1,7
100
167
Sala
5
100
490
Cucina
2,7
100
265
100
Servizi Alberghieri:
12
Reception - Commerciale - Manutenzione - Lavanderia
1176
Addetti pulizie
6
100
588
Totale nuovi addetti
27,4
100
2685
Stima del personale necessario al funzionamento delle strutture ricettive (alberghi) di Torino 2006
Personale in Alberghi 4 stelle
Fabbisogno di personale
(Stima su 100 ospiti)
(Posti letto 1260)
Qualifica
Addetti Ospiti
Addetti
Amministrazione.
1,7
100
21
Sala
5
100
63
Cucina
2,7
100
34
100
Servizi Alberghieri:
12
Reception - Commerciale - Manutenzione - Lavanderia
151
Addetti pulizie
Totale nuovi addetti
6
27,4
100
100
76
345
Aujourd’hui, on pourrait revoir cette prévision à la hausse, étant donné qu’un nombre de lits supérieur à
celui qui avait été envisagé par les entreprises et par les experts du secteur il y a 3 ans a été créé. En effet,
les lits supplémentaires dans la zone métropolitaine (selon ‘ATL Turismo Torino’) ont augmenté de 2500
unités et de 800 dans la vallée. Cela implique une prévision de travailleurs directs correspondant à 900 lits
en plus, au lieu de 345, plus 2700 travailleurs pour le fonctionnement des villages.
Il faut souligner deux aspects. Pour que la création de lits se traduise en emplois stables, il faut que
l’afflux des touristes soit soutenu et croissant. Vice-versa, on peut trouver des hôtels qui emploient un
garçon d’étage au lieu de 5 ou qui réduisent leur personnel au minimum. Par conséquent, le rapport
nouvelles structures/nouveaux emplois est fortement influencé par l’évolution effective du tourisme à
moyen terme. Pendant les jeux olympiques, toutes les structures hôtelières d’une grande partie du
territoire piémontais auront leur personnel au complet, avec une grande utilisation de personnel
temporaire. Il s’agit d’une pointe exceptionnelle, mais de très brève durée.
124
Le nombre des hôtes attendus est considérable21:
•
2.500 athlètes;
•
2.500 techniciens et accompagnateurs des nationales;
•
2.300 représentants du CIO, Comités Olympiques Nationaux et Fédérations;
•
650 juges et arbitres;
•
10.000 médias;
•
6.000 invités des sponsors;
Le nombre des chambres qui devront être disponibles est tout aussi élevé:
Les demandes globales pour les clients olympiques s’élèvent à environ 20.500 chambres, dont environ
5.000 chambres dans les localités de montagne et 15.500 dans la ville de Turin, réparties de la manière
suivante:
•
Athlètes et Officiels: 4.000 lits
•
CIO: 1.250 chambres
•
Comités Olympiques Nationaux: 1.600 chambres
•
Fédérations Internationales: 500 chambres
•
AS (Extra Officials): 1.000 chambres
•
Médias: 4.000 chambres + 4.600 dans les Villages des Médias
•
Sponsors: 3.700 chambres
Une grande partie de ces hébergements a été trouvée grâce à une recherche de disponibilité des structures
préexistantes du Piémont et à la location de logements pour la période de pointe. Toutes les structures
concernées tendront donc à avoir leurs effectifs au complet pour ce qui est du personnel saisonnier
pendant les journées des compétitions.
La question décisive concerne donc deux aspects: la croissance des flux touristiques et l’effet de
renforcement créé par les jeux olympiques, non pas pour l’événement en soi, mais pour l’amélioration de
l’image et de la notoriété nationale et internationale.
Sur ces deux questions, on peut faire deux analyses: observer ce qui s’est passé jusqu’à présent et
examiner les estimations prévisionnelles des acteurs impliqués ainsi que les études sur le futur.
4.2 - L’évolution du secteur hôtelier-restauration dans la Province de Turin
Bien que beaucoup de temps nous sépare encore de l’événement olympique, il est possible de relever
certains effets positifs sur l’emploi, à propos desquels l’évaluation des données des années à venir sera
décisive.
21
Fonte TOROC
125
Entre 2003 et 2004, l’effort pour influencer les choix d’investissement des opérateurs du secteur accueilhébergement s’est accentué, en rapport avec la croissance de visibilité de l’événement olympique.
L’ISTAT signale une augmentation de l’emploi en Piémont en 2003 de 2,2%, soit 40.000 unités
supplémentaires. Et ce malgré la forte baisse de l’industrie. Les secteurs en plus forte hausse sont le
secteur des constructions, comme on l’a vu, et le secteur hôtelier-restauration.
Dans la province de Turin, le solde 2003 est positif par rapport à 2002: + 4000 emplois dans le secteur
tourisme et accueil.
Cela est significatif même si en termes d’heures travaillées cette hausse est moins éclatante et s’associe à
une légère baisse du chômage dans la province de Turin.
Dans l’ensemble, la province de Turin connaît une augmentation aussi bien des travailleurs salariés que
des travailleurs indépendants. Le secteur accueil-hôtellerie apporte une contribution déterminante à ces
deux secteurs d’emploi.
Tabella 4.2
Provincia di Torino
Occupati in migliaia
2000
dipendenti
702
indipendenti
215
2001
707
209
2002
692
219
2000
11
10
Alberghi e ristoranti
2001
2002
12
14
10
11
2003
17
12
Grafico 4.3
En revanche, entre 2002 et 2003 le secteur des services aux entreprises, qui est lié de manière moins
directe à l’événement olympique, a connu un léger tassement, après une hausse marquée au cours des
années précédentes.
Tabella 4.4
servizi alle imprese
dipendenti
indipendenti
2000
49
28
2001
57
30
126
2002
63
31
2003
62
33
Grafico 4.5
Les chiffres ISTAT 2004, dans le cas de l’hôtellerie, à la différence du bâtiment, ne nous sont pas utiles,
parce qu’ils n’ont pas encore été publiés avec les désagrégations sectorielles et parce que la reconstruction
de l’historique précédent n’est pas disponible (nécessaire car en 2004 la méthode de relevé ainsi que le
questionnaire ont changé).
Avec les données concernant les placements dans la province de Turin (données des CPI de la province)
on peut faire deux analyses ultérieures:
•
Observer les données des centres les plus proches du territoire olympique, sur lesquelles on
dispose d’un long historique,
•
Examiner les données de toute la province, divisées par zones, même si elles sont circonscrites à
la période 2002-2004, car les données précédentes à 2002 relatives au centre pour l’emploi de
Turin ne sont pas complètes
Grafico 4.6
Dans les centres du territoire concerné on remarque une croissance du volume des placements, aussi bien
en 2002 qu’en 2003.
Si l’on passe à l’observation de la période 2002-2004, en utilisant la série complète des données de la
province, on s’aperçoit qu’entre 2002 et 2003 il y a eu une évolution conséquente et une reprise entre
2003 et 2004.
127
Il faut souligner que l’effet direct des jeux se développera uniquement entre la fin de 2005 et le début de
2006. Par conséquent, les mouvements que l’on remarque actuellement sont déterminés par une
orientation à long terme dans le secteur.
Grafico 4.7
Numero avviamenti settore alberghiero-ristorazione
40000
38952
39000
38000
37000
36810
36000
35363
35000
34000
33000
2002
2003
2004
Si l’on regarde avec attention les placements du secteur, on remarque un effondrement du personnel non
qualifié et des techniciens, concernant tout particulièrement le personnel administratif et les opérateurs du
spectacle (danseurs et chanteurs engagés par les hôtels et les restaurants).
En revanche, les engagements des professions typiques du tourisme et de l’hôtellerie, et en particulier les
serveurs, cuisiniers et barmen, sont en reprise, même si ces valeurs sont inférieures à 2002.
Il faut également tenir compte du fait que le secteur connaît un très grand nombre de placements (de
l’ordre de 67% sur les trois années, graphique 4.9) pour des périodes de travail très brèves, de moins de 7
jours. Le pourcentage de placements à durée indéterminée est de 13% sur le total, tandis que les
placements saisonniers, plus ou moins longs, représentent 20%. Sur les trois ans, le nombre moyen de
placements à durée indéterminée dans le secteur est de 4.300 par an, sur un secteur qui compte environ
17.000 salariés dans la Province (ISTAT 2003).
128
Grafico 4.8 – avviamenti settore alberghiero ristorazione per qualifiche
35000
30000
25000
20000
15000
10000
5000
0
Dirigenti
Professionisti e tecnici
Impiegati
Professioni turistico alberghiere
2002
2003
19
17
2004
19
1310
760
734
556
646
785
31890
29458
31137
Operai qualificati
171
184
154
Personale non qualificato
5006
4298
3981
Grafico 4.9 - avviamenti settore alberghiero 2002-2004 ristorazione per qualifiche
67546
Tempo determinato fino a 7 giorni
Tempo determinato tra 8 e 90 giorni
6633
Tempo determinato oltre i 3 mesi
13511
Tempo indeterminato
13260
0
10000
20000
30000
129
40000
50000
60000
70000
80000
Grafico 4.10 – avviamenti nel settore delle agenzie di viaggio per qualifiche.
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
2002
2003
0
1
1
Impiegati amministrativi e contabili
118
107
62
Tecnici marketing e pubblicità
14
4
3
Animatori, operatori e agenti viaggio
54
62
80
Dirigenti
2004
Addetti sportello
77
59
43
Impiegati esecutivi e di segreteria
137
122
184
Grafico 4.11 - avviamenti nel settore delle attività culturali, ricreative e sportive per qualifiche
14000
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
2002
2003
Dirigenti
27
26
2004
29
Impiegati amministrativi e contabili
390
448
384
Professionisti e tecnici specializzati
11699
10698
7623
Esperti di servizi alla persona
114
117
213
Impiegati esecutivi e di segreteria
650
633
888
Personale non qualificato
1363
1192
1452
130
Dans le secteur des agences de voyage, l’absorption d’agents et d’animateurs augmente, de même que
celui du personnel de secrétariat, tandis que le placement de personnel administratif et d’agents de
guichet et billetterie diminue.
Dans le secteur des activités culturelles, récréatives et sportives on remarque une augmentation du
personnel chargé des services aux personnes (instructeurs, animateurs, enseignants), tandis que les
professionnels du spectacle (chanteurs, danseurs, metteurs en scène, musiciens, etc.), dont la quasi totalité
a des contrats très brefs, diminuent.
Dans l’ensemble, on ne remarque pas de nettes tendances de croissance, mais de significatives variations
de composition, qu’il faudra observer sur des périodes plus longues, pour en comprendre la portée et la
signification.
Du point de vue des entreprises, la source IRES Piemonte, reprenant les données de la CCIAA de Turin,
signale entre 2002 et 2003, en concomitance avec l’approche de l’événement olympique, une
augmentation du nombre d’entreprises dans deux domaines qui sont en rapport avec l’événement:
Tourisme
+ 264 entreprises +2,8%
(total 2003 = 9582)
Services aux entreprises
+ 661 entreprises +2,1%
(total 2003 = 51531)
Dans ce secteur, la croissance du nombre d’entreprises est une donnée qui conserve une substantielle
ambiguïté, car elle est liée à des phénomènes de fragmentation et de diminution de la dimension moyenne
des entreprises et à la multiplication des entreprises individuelles.
Les scénarios élaborés par IRES Piemonte mettent en évidence le problème de la continuité, que nous
avons également souligné. Sur ce point, on insiste sur la possibilité d’une multiplication des événements
et sur l’apparition d’un effet d’attraction déterminé par la visibilité croissante de la ville.
L’augmentation de travail dans le secteur du Tourisme s’insère dans une tendance positive.
Selon la reconstruction d’IRES Piemonte, en 2003, les chiffres du secteur sont en hausse dans la région et
dans la province de Turin:
•
Zone métropolitaine turinoise (2003 par rapport à 2002) +7,04% arrivées +0,76%
•
Vallée Susa Pinerolo
+21,34% arrivées
•
Canavese et vallées de Lanzo
+21,81% arrivées +12,6%
présences
+24,03% présences
présences
Il s’agit de la meilleure saison depuis 1990.
Toutes les données les plus récentes, provenant de différentes sources, relèvent des tendances positives:
La ‘federalberghi’ précise qu’au cours des 5 dernières années, 3.100 chambres en plus ont été créées dans
la ville de Turin, portant le total à plus de 10.600. La croissance des structures a été plus rapide que la
croissance de présences effectives: de l’ordre de 17% contre 8% pour les présences.
En Piémont, on compte 152.000 lits, dont 11.000 unités ont été créées au cours des 5 dernières années.
La croissance du tourisme de congrès nous est signalée par le ‘Convention Bureau’, qui enregistre en
2004 100.000 présences en plus, surtout liées aux grands congrès.
131
Tabella 4.12
convegni
congressisti
eventi > 50 partecipanti
eventi < 50 partecipanti
2004
6620
438650
2990
3630
2003
6319
320000
2632
3687
%
4,8
37,1
13,6
-1,5
Pour les prochaines années, entre 2005 et 2008, 24 événements importants ont déjà été obtenus, avec des
retombées estimées par les organismes à 40 millions d’euros.
Les dernières données présentées par la Ville de Turin, sur les présences en 2004, confirment une
excellente croissance de la zone métropolitaine.
Tabella 4.13
Presenze 2004
2.845.077
2.631.718
1.036.746
757.105
508.465
306.387
286.642
269.583
264.727
242.671
192.522
distretto turistico dei laghi
Area metropolitana di Torino
Valli olimpiche
Cuneo
Alessandria
Valsesia e Vercelli
Novara
Canavese e valli Lanzo
Langhe e Roero
Biella
Asti
%
-1,35
14,66
3,43
-0,62
12,21
1,87
-8,41
2,21
10,63
2,17
-0,47
En ce qui concerne l’estimation de l’impact de l’événement olympique, le modèle macroéconomique de
l’Università La Sapienza di Roma22 prévoit une augmentation de la valeur ajoutée du secteur en 2006
d’environ 300 millions d’euros.
L’événement aura donc un impact significatif, mesuré aussi bien en termes de travail direct induit dans le
secteur (3.400 emplois sur les nouvelles structures plus des milliers de contrats brefs sur les vieilles
structures), que de valeur ajoutée générée dans le secteur. De plus, l’événement s’insère dans une
tendance positive.
Toutefois, le véritable défi pour l’emploi concerne l’orientation à long terme des arrivées et l’effet
bénéfique que pourra avoir l’événement olympique sur celui-ci. A ce propos, le ‘studio del mercato
turistico nell’area metropolitana di Torino23’ est significatif.
Il existe une croissance à long terme, depuis 1990, et ce malgré le poids encore très fort du segment des
affaires (70%) et l’évolution contrastée du segment relatif aux foires et congrès.
Sur la base de cette étude, réalisée en 2002, on envisage une croissance de la demande hôtelière de 3,5%
de moyenne annuelle jusqu’en 2011, avec une augmentation générale du total des arrivées de 718.000
22
S. Fachin, Valutazione degli effetti economici dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006
132
(2001) à 857.000 (2006) et à 1.014.000 (2011). Un scénario optimiste pourrait prévoir des augmentations
pouvant aller jusqu’à 5%.
Cela devrait solidifier la croissance de l’emploi du secteur ainsi que d’autres secteurs liés à celui-ci et
devrait assurer un contexte positif à la croissance de l’emploi liée à l’événement, stabilisant une partie de
cette dernière.
L’aspect le plus incertain de la prévision formulée par cette étude est constitué par les estimations
positives de l’évolution du revenu disponible dans l’ensemble de la zone d’attraction, qui est
pratiquement l’Europe. Ces estimations ne sont hélas pas escomptées, vu l’évolution incertaine des taux
de croissance des pays les plus importants de l’union.
Les données les plus récentes semblent pourtant confirmer la possibilité d’une croissance structurelle des
présences, et donc de l’emploi, même si l’effet d’image de l’événement olympique devient très important.
Selon l’étude, cet effet pourrait avoir un effet remorqueur, se situant dans une fourchette de croissance
additionnelle induite de 2% à 4% du taux de croissance des arrivées en 2006, et un effet mineur dans les
années immédiatement précédentes et successives,
Il faut également tenir compte de la possibilité d’un effet de saturation tout de suite après l’événement,
qui ne devrait toutefois pas être déterminant pour les tendances structurelles à moyen terme.
En outre, la croissance est strictement liée aux politiques de promotion réalisées sur plusieurs versants
(rapports et accords avec les grands tour opérateurs, action des chaînes hôtelières, activités de promotion
de l’image et de la connaissance du Piémont sur les différents marchés, etc.) et à l’amélioration de l’offre
intégrée de services dans la Province de Turin, qui vont de la gestion de la mobilité à la capacité d’allier
itinéraires et offres aux nombreuses attractivités du territoire. Actuellement, à Turin, un des points faibles
du secteur est représenté par la faiblesse de la ‘demande interne’, qui se ressent de la période économique
délicate et contrastée, due à l’incertitude et à la crise du secteur automobile, mais aussi à la difficulté plus
générale de l’économie nationale. Dans une optique de continuité, il est important de considérer deux
événements directement liés aux jeux olympiques: les jeux paralympiques 2006 et les universiades 2007.
Les jeux paralympiques se dérouleront après les jeux olympiques, du 10 au 19 mars 2006, dureront une
dizaine de jours et concerneront plus de 40 pays et 5 disciplines: Biathlon, Hockey sur glace, Ski de fond,
Ski alpin et Curling. Pour cet événement, on ne dispose pas d’estimations concernant le nombre de
spectateurs, mais il s’agira certainement de milliers de personnes. Les universiades se dérouleront à Turin
en 2007. Il s’agit d’une sorte de Jeux Olympiques universitaires, avec la marque FISU, qui ont lieu tous
les deux ans, se déclinent en 11 disciplines hivernales et impliquent les 130 pays affiliés.
L’organe de référence pour l’Italie est le CUSI Centro Universitario Sportivo Italiano, qui représente un
monde universitaire comptant 1.700.000 étudiants. Il s’agit d’un événement d’une portée mondiale, qui se
situe par ordre d’importance juste après les jeux olympiques, et qui sera célébré dans le même lieu et avec
les mêmes installations sportives.
23
Studio del mercato turistico nell’area metropolitana di Torino, Turismo Torino - società THR, giugno 2002
133
Les chiffres prévus pour les universiades sont:
•
50 pays participants
•
2200 athlètes 18-28 ans
•
1200 dirigeants et techniciens
•
302 journalistes 164 photographes accrédités
•
88 radios accréditées sur le terrain
•
82 demandes de directes sur Internet
•
60 pays où l’événement est transmis
•
800 organisateurs clubs 80 salariés
•
public total 427.000 personnes
Une dizaine d’événements préparatoires sont prévus au cours des années 2005, 2006, 2007.
L’événement comportera des millions de contacts avec les jeunes universitaires du monde entier et
350.000 visiteurs sont prévus dans la ‘casa universiade’, le siège de Turin. Le budget est de 20M d’euros,
mais compte la participation, peu coûteuse, des fédérations sportives. Parmi les héritages probables, la
création d’un campus de 200 places à Bardonecchia, où pourraient passer 4000/5000 étudiants du monde
entier par an pour des événements formatifs.
4.3 – Les profils professionnels critiques dans la rencontre de l’offre et de la demande
Pour tirer des conclusions sur l’impact de l’événement olympique et sur le rôle que le projet interreg peut
remplir dans la recherche des professions critiques il faut examiner les éléments suivants:
a) les flux ordinaires d’absorption de professions qualifiées du marché local, dans le secteur de
l’hôtellerie-restauration et dans les secteurs latéraux des agences de voyage et des activités
culturelles, récréatives et sportives;
b) les flux prévus par les systèmes institutionnels de prévision des besoins de formation et d’emploi;
c) les flux de transit dans le système de la formation professionnelle et de l’instruction;
d) l’entité de l’offre disponible sur le marché local;
e) le point de vue des opérateurs, en distinguant les spécificités des vallées par rapport à Turin et des
petits opérateurs par rapport aux grands;
f)
les dimensions du pic de demande créé par l’événement;
Il est également utile de distinguer les deux problèmes que nous avons identifiés:
•
le premier concerne le pic temporaire de la demande à court terme de l’événement. La gestion de
ce pic est un problème de mobilisation et d’optimisation des ressources déjà disponibles localement et
d’attraction de catégories professionnelles provenant de l’extérieur pour la courte période de gestion
de l’événement;
134
•
le second se réfère en revanche à la croissance stable et structurelle du secteur à moyen terme.
Dans ce cas, la qualification professionnelle du bassin local de ressources et l’enrichissement des
compétences sont importants pour soutenir la croissance structurelle du secteur (en espérant qu’elle
ait effectivement lieu, dans la lignée des meilleures prévisions et des données encourageantes dont
nous disposons).
a) Le graphique 4.14 met en évidence l’absorption annuelle moyenne du marché de la province de Turin
des différentes catégories professionnelles spécifiques du secteur.
Certaines professions, tels que les serveurs, cuisiniers et barmen sont centrales dans
l’organisation des structures ; on leur propose des contrats très courts et servent à renforcer la
structure dans les périodes de pointe. Leur niveau de transit sur le marché est donc très élevé et
concerne également le personnel qualifié. D’autres professions telles que concierge,
réceptionniste, guide et animateur, ou encore préposé au marketing, font partie de la structure et
ont donc des niveaux de rotation moins élevée sur des contrats courts. Enfin, les professions du
spectacle (danseurs, chanteurs) apparaissent parmi les catégories professionnelles du secteur
uniquement lorsqu’elles sont engagées directement par des entreprises du secteur, mais
n’apparaissent pas si elles travaillent pour le compte d’entreprises spécialisées.
Il faut encore ajouter les professions non spécifiques (graphique 4.7), comme le personnel administratif
(environ 1.500 placements par an), le personnel chargé de l’entretien (150) et le personnel non qualifié et
chargé du ménage (4.000), qui peut aussi être ‘délocalisé’, c’est-à-dire ne pas apparaître entièrement dans
les placements du secteur.
C’est un secteur où la présence des hommes et des femmes est plutôt équilibrée, même si dans certaines
professions les hommes ou les femmes dominent. En ce qui concerne les poids théoriques d’emploi dans
les structures (tableau 4.1), on peut donc présumer que l’événement olympique amplifie beaucoup
l’emploi de profils temporaires typiques du secteur, avec différents niveaux de spécialisation, tels que les
serveurs, cuisiniers et barmen.
Les taux de travailleurs arrivant de l’extérieur de la province sont plutôt bas. Environ 3% du personnel est
recruté parmi des personnes résidant en dehors de la province de Turin. Ce sont les vallées olympiques où
ce phénomène est le plus marqué, à cause du recrutement de personnel saisonnier qui passe la saison
estivale à la mer (Sardaigne et Romagne) et la saison hivernale à la montagne.
A ces provenances nationales il faut ajouter 10% d’étrangers qui enrichissent l’offre disponible sur le
marché du travail local.
Parmi eux, peu de personnes proviennent directement de la France (93 dans les trois années, surtout des
cuisiniers, serveurs et disc-jockey), principalement à cause de la contemporanéité de la pointe saisonnière
touristique sur les deux versants des alpes.
135
Grafico 4.14 – Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore alberghiero ristorazione
Professionisti dell'intrattenimento (ballerini, musicisti, coreografi, cantanti, disk
jokey)
576
Addetti servizi interni (guardarobiere, ecc.)
244
Concierge, portieri
63
Addetti all'accoglienza e receptionist
236
Addetti alla cassa
157
Pasticcieri e gelatai
72
Barisri
3198
Camerieri
14597
Addetti cibi e cucina
10023
Cuochi
1905
Tecnici dell'accoglienza, animatori, guide
137
Tecnici nei rapporti con il mercato
66
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
Grafico 4.16 Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore agenzie di viaggi
TECNICO DI AGENZIA DI VIAGGIO
6
OPERATORE TURISTICO
9
ADD. PRENOTAZ.
11
ADD. BIGLIETTERIA
41
BANCONISTA DI AGENZIA VIAGGI
18
0
5
10
15
20
136
25
30
35
40
45
Grafico 4.17 Numero medio annuo avviamenti 2002-2004 – settore cultura, ricreazione e sport
1282
Personale non qualificato
Addetti alle pulizie
54
Addetti alla cura della persona (parrucchieri)
64
119
Conducenti di auto e mezzi
62
Manovratori di impianti, funivie
Sarti e modellisti
35
Allevatori e agricoltori
27
206
Operai specializzati, installatori e manutentori impianti e apparati elettromeccanici
Personale addetto alla sicurezza
22
Addetti alla cura della persona (assistenza anziani, baby sitter)
22
72
Istruttori e allenatori
1145
Professioni alberghiere
282
Commessi e addetti alla cassa e allo sportello
419
Impiegati esecutivi
3740
Tecnici dello spettacolo e della comunicazione
54
Animatori e insegnanti
139
Tecnici di vendita
407
Esperti amministrativi, impiegati e contabili
133
Tecnici elettronici, di produzione e di comunicazioni
4252
Registi, musicisti, ballerini e cantanti
65
Fotografi, giornalisti e disegnatori
19
Professionisti
27
Dirigenti
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
L’absorption des agences de voyages est très modeste, de l’ordre de quelques dizaines d’engagements par
an, surtout sur les catégories professionnelles ‘stratégiques’, qui devraient créer l’offre et attirer les
touristes de l’étranger. Il s’agit probablement là d’un des points faibles structurels de notre système local.
Dans le monde varié des activités culturelles et récréatives (graphique 4.17), la part du lion dans les
placements appartient aux professions du spectacle, qui travaillent pourtant sur des contrats très brefs, et
aux professions de l’hôtellerie, qui travaillent pour des sociétés de ce secteur à la gestion d’événements.
Dans ce cas également, les profils stratégiques sont peu nombreux, il s’agit des techniciens du secteur, des
spécialistes du marché et de la vente, des éducateurs, des animateurs et des instructeurs.
b) Les prévisions formulées avec la méthodologie des organismes bilatéraux font ressortir les catégories
professionnelles suivantes, sur lesquelles il faut orienter les investissements en formation.
Hôtels:
•
cuisiniers
•
opérateurs de services divers
•
techniciens de gestion des services liés aux congrès
•
techniciens de gestion des services: réception
•
techniciens de gestion des services: salle/bar (maître d’hôtel/barman)
137
Activités touristiques:
•
opérateurs front-office agence de tourisme
Etablissements publics:
•
barmen
On s’aperçoit que dans les professions manuelles spécialisées, il n’y a que les cuisiniers et les barmen,
tandis que les congrès et les réceptions sont liés au besoin de techniciens, qui ne se limitent donc pas à la
seule gestion du ‘front office’, mais ont aussi une préparation plus étendue, à même de promouvoir le
service, la relation avec le client et l’organisation des ressources.
Il faut ajouter qu’il s’agit de professions à cheval entre le travail salarié et le travail autonome, en ce sens
que ceux qui disposent d’un haut niveau de qualification peuvent également choisir de se mettre à leur
compte. On ne mentionne pas la profession de serveur, qui est centrale dans les placements.
Pour les agences de tourisme, en revanche, ce haut niveau de qualification professionnelle n’est pas
souligné, n’étant indiqué que la profession d’opérateur. En réalité, la confrontation entre les flux réels et
les prévisions est très difficile, car si l’on traduit le terme opérateur dans le langage de l’ISTAT on devrait
parler d’agent de guichet et billetterie, limitant beaucoup le profil commercial de cette catégorie
professionnelle. Il s’agit d’une profession qui est effectivement assez fréquente dans les placements des
agences de voyages (graphique 4.16), même si c’est justement sur les compétences supplémentaires de
cette profession et sur la présence de professionnalismes plus élevés que l’on juge probablement le profil
et le caractère entreprenant du système touristique local.
Grafico 4.18
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
Saldo assunzioni - cessazioni
666
1-9
10-49
15
1150
50 e oltre
TOTALE
1.238
Assunzioni
Dirigenti
1
225
Quadri, imp. e tecnici
Operai
apprendisti
1.046
155
Movimenti
1.427
Entrate
1.140
Uscite
Saldo
287
138
Grafico 4.19
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Assunzioni per età
fino a 24
28
da 25 a 29 anni
da 30 a 35 anni
25
1
12
oltre 35 anni
34
non rilevante
Assunzioni per contratto
33
T.determinato
55
T indeterminato
11
Apprendistato
Assunzioni
45
con esperienza
senza
55
extracomunitari
26
di cui senza esperienza
72
Grafico 4.20
0
10
20
30
40
50
60
70
65
Imprese che non assumono
per difficoltà reperimento
0
33
per incertezza mercato
5
per strategia aziendale
per ricorso a esterni
0
61
perché completi
139
Les prévisions formulées pour 2004 – les dernières dont on dispose – par le système excelsior, donnent
d’ultérieures indications sur le secteur.
Le volume d’embauches prévu est de 1238, dont un tiers en micro-entreprises et deux tiers en grandes
entreprises. En réalité, les engagements supplémentaires s’élèvent à 287, car 1140 représentent le
turnover. La plupart des embauches concernent des travailleurs ayant une qualification manuelle, ceux
qui, comme nous l’avons vu, constituent la majorité des transits sur le marché (serveurs, cuisiniers,
barmen).
Parmi les engagements, 55% concernaient des contrats à durée indéterminée et 45% du personnel ayant
de l’expérience. L’attention des entreprises est surtout portée sur les jeunes, même si pour un tiers des
engagements les entreprises affirment que l’âge ne compte pas. Pour un quart des engagements on pense à
du personnel non ressortissant de la communauté européenne.
Ces informations sont intéressantes car, indépendamment de la grande sous-évaluation des
entrées, qui en 2004 ont été de 36.800, dont 4.300 à durée indéterminée, elles soulignent un flux
structurel prévu de turnover de plus de 1000 unités, qui représente un chiffre vraisemblable par
rapport à une population de 17000 travailleurs. En réalité, le marché du travail du secteur est
beaucoup plus mobile, et à la mobilité structurelle programmée s’ajoute une forte rotation non
prévue du personnel et une utilisation étendue et certainement non programmable avec des
années d’avance de contrats temporaires courts et très courts.
Ces deux phénomènes accroissent énormément le volume des engagements réels, par rapport à ceux
prévus. Par ailleurs, dans les prévisions, 50% des entreprises seulement déclaraient qu’elles auraient
utilisé des contrats temporaires dans les années suivantes.
On peut remarquer trois autres aspects intéressants à travers les prévisions d’excelsior.
Le premier aspect concerne la compétence linguistique qui est considérée essentielle pour les entreprises
dans 70% des embauches.
Le second aspect concerne la difficulté à trouver du personnel. Sur le total de 1400 candidats à engager en
2004, environ 300 étaient considérés comme étant difficiles à trouver
(21%). Cette difficulté est
cependant décrite par les entreprises comme une difficulté qui n’arrive jamais à mettre en discussion
l’engagement, car elles finissent toujours par trouver le candidat à engager. Ce qui au contraire, selon les
entreprises, entrave véritablement les engagements est l’incertitude du marché et la pression fiscale et des
coûts, qui pousse à maintenir les structures les plus légères possibles et à engager uniquement quand c’est
strictement nécessaire. A propos du recrutement, on s’aperçoit que les canaux utilisés par les nombreuses
micro-entreprises et par les chaînes de grands opérateurs diffèrent totalement. Pour les micro-entreprises,
le système de relations et de connaissances est primordial, tandis que les grandes entreprises utilisent
leurs propres systèmes de sélection sur les auto-candidatures, agences spécialisées, dont font partie les
agences d’intérim, et la mobilité au sein de leur propre réseau.
140
En troisième lieu, parmi les engagements prévus, 707 concernent des candidats ayant une qualification
professionnelle dans le tourisme et l’hôtellerie et 255 des candidats ayant un équivalent du baccalauréat.
c) Si l’on regarde le flux sortant des instituts spécialisés dans la Province de Turin, 1200 par an dans le
secteur du tourisme et 1000 dans le secteur de l’hôtellerie, on s’aperçoit qu’ils ne semblent pas
particulièrement sous-dimensionnés par rapport au turnover du secteur, qui devrait donc bénéficier d’un
flux systématique de jeunes qualifiés en entrée. Il faut dire qu’une partie des jeunes en entrée pourrait
s’orienter vers le travail autonome ou vers la mobilité territoriale, pour acquérir de l’expérience dans
d’autres régions italiennes ou à l’étranger.
Tabella 4.21 – Iscritti all’ultimo anno in Provincia di Torino nei settori Turismo recettività
Dati sui flussi d'uscita dagli Istituti di Istruzione Superiore della Provincia di Torino anno accademico
Istituti professionali Commerciali - Settore Turismo
Operatore Impresa Turistica (3 anni)
Tecnico Servizi Turistici (5 anni)
Tot.
Istituti professionali - Settore Alberghiero e Ristorazione
Operatore Servizi di Ricevimento (3 anni)
Operatore Servizi Cucina (3 anni)
Operatore Sala Bar (3 anni)
Tecnico Servizi Ristorazione (5 anni)
tot.
Fonte: Ossevatorio Scolastico Provinciale
697
567
1264
136
330
188
347
1001
Grafico 4.22 – Allievi iscritti alla Formazione professionale in Piemonte 2004-2005
NUMERO DI ALLIEVI ISCRITTI PER COMPARTO
Somma di Numero allievi iscritti
Comparto
ATTIVITA' RISTORAZIONE
Totale ATTIVITA' RISTORAZIONE
ATTIVITA' TURISTICHE
Denominazione corso
ADDETTO ALLA RISTORAZIONE
ADDETTO CUCINA
ADDETTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
ADDETTO SALA/BAR
AGGIORNAMENTO CUCINA
AGGIORNAMENTO INFORMATICO
AZIONE DI SOSTEGNO INDIVIDUALE PER PREPARAZIONE AL LAVORO INDIRIZZO BANCO BAR E TAVOLA FREDDA
FORMAZIONE AL LAVORO
FORMAZIONE E REINSERIMENTO NEL LAVORO
INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO FORMATIVO
INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO
INTRODUZIONE AI PROCESSI PRODUTTIVI
OPERATORE CONDUZIONE SERVIZI RISTORATIVI
OPERATORE SERVIZI RISTORATIVI
OPERATORE VALORIZZAZIONE FILIERE AGROALIMENTARI
PRELAVORATIVO
PREPARAZIONE AL LAVORO
TECNICO GESTIONE SERVIZI - CUCINA/FOOD AND BEVERAGE
VINI DEL TERRITORIO - DEGUSTAZIONE ED ABBINAMENTI
ADDETTO SERVIZI ALL'IMPRESA
AZIONE DI SOSTEGNO INDIVIDUALE PER ADDETTO AI SERVIZI ALL'IMPRESA INDIRIZZO AGENZIA VIAGGI
INTEGRAZIONE SCUOLA E FORMAZIONE - OBBLIGO SCOLASTICO
OPERATORE AGENZIA TURISTICA
OPERATORE DEI SERVIZI INFORMATIVI ARTISTICI E CULTURALI
OPERATORE PROMOZIONE EVENTI
OPERATORE RICEVIMENTO E ASSISTENZA AL CLIENTE
PROMOTORE SERVIZI CULTURALI
TECNICO DEL MARKETING TERRITORIALE E PROMOTORE ENOGASTRONOMICO
TECNICO DEL TURISMO SOCIALE
TECNICO DEL TURISMO SOSTENIBILE
TECNICO DI ACCOGLIENZA E PROMOZIONE TURISTICA
TECNICO DI ASSISTENZA TURISTICA
TECNICO GESTIONE EVENTI
TECNICO GESTIONE SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
TECNICO PROGETTAZIONE E GESTIONE SISTEMI QUALITA' NEL SETTORE TURISTICO
TECNICO SVILUPPO E INNOVAZIONE DEL PRODOTTO TURISTICO
TECNICO SVILUPPO SERVIZI TURISTICI
TURISMO DELL'ACCOGLIENZA
Totale ATTIVITA' TURISTICHE
141
Totale
15
100
24
54
43
17
1
28
25
24
185
32
25
266
20
47
30
36
21
993
40
1
66
73
21
34
18
15
26
23
16
48
18
18
15
19
18
31
12
512
La formation professionnelle représente un autre canal pour la qualification du personnel.
L’année dernière, un millier de personnes ont fréquenté des cours programmés par le système de la
formation professionnelle dans le secteur de l’hôtellerie et 500 dans celui du tourisme.
Un certain nombre de cours introduit en effet des éléments de connaissance et de formation sur des
compétences professionnelles indispensables à la croissance du secteur, comme l’attention au marché, la
valorisation de ressources locales, le développement intégré et stratégique des services. En ce qui
concerne la réelle absorption du marché, ces cours semblent davantage représenter un pari que la réponse
à un besoin pressant. Il s’agit probablement d’un pari nécessaire, car le fait de renforcer les compétences
d’orientation au marché et d’efficacité des entreprises grandes et petites est un des leviers les plus forts
pour alimenter la tendance positive au développement qui semble caractériser le territoire turinois.
d) Les professions du secteur hôtellerie - restauration sont également présentes dans les offres de travail
adressées aux personnes à la recherche d’un emploi. On peut trouver des centaines de serveurs, cuisiniers
et barmen dans les listes de mobilité (tableau.23) et le nombre des personnes disponibles est encore plus
élevé (tableau 4.24).
Cette constatation suggère plusieurs réflexions. La première est que le marché est très mobile, mais qu’il
y a probablement dans l’offre beaucoup de jeunes qui expérimentent leur entrée sur le marché du travail
en acquérant de l’expérience avec des contrats de courte durée dans les établissements hôteliers, la
restauration et les établissements publics, mais aussi des travailleurs qui ne sont plus très jeunes et qui,
même s’ils n’ont pas une technicité très marquée, travaillent depuis des années dans le secteur et en
subissent la mobilité élevée et l’instabilité.
De ce point de vue, les actions de recyclage professionnel, qui peuvent être un levier stratégique pour
introduire dans le secteur de nouvelles compétences à même d’élever les capacités compétitives des
entreprises, représentent un moyen de renforcer les personnes qui, au sein même du secteur, subissent les
effets du turnover élevé et la difficulté de certaines entreprises.
La présence de personnes qualifiées et disponibles sollicite également l’attention des services qui gèrent
la rencontre de l’offre et de la demande. En effet, nous sommes en présence de l’habituel problème relatif
à la nécessité de vérifier les compétences effectives des candidats disponibles, et de créer des canaux et
des liens de service avec des entreprises qui sont très diversifiées les unes des autres.
142
Tabella 4.23 – lavoratori e lavoratrici in mobilità in provincia di Torino al 31.12.2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
6200 OPERAI ED ARTIGIANI METALMECCANICI
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
6237 MECCANICI COLLAUDATORI
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
7129 ALTRI CONDUTTORI DI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E LAVORAZ
7200 OPERAI SU MACCHINARI FISSI PER LAVORAZIONI IN SERIE E ADDETT
7271 ADD. ALL'ASSEMBLAGGIO INDUSTRIALE DI PARTI DI MACCHINE
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
2114 INFORMATICI E TELEMATICI
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
7232 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI I
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
6244 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI TELELGRAFICI E TELEFON
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
6238 VERNICIATORI ARTIGIANI ED INDUSTRIALI
6239 ALTRI MECCANICI ARTIGIANALI, MONTATORI, RIPARATORI E MANUTEN
2514 SPECIALISTI DI RAPPORTI CON IL MERCATO
6218 LASTROFERRATORI
3349 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE COMMERCIALI
7239 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTIC
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
3121 TECNICI MECCANICI
6535 BIANCHERISTI, RICAMATORI A MANO ED ASSIMILATI
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
6233 MECCANICI E MONTATORI DI MACCHINARIO FISSO PER LAVORAZIONI I
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
2113 MATEMATICI E STATISTICI
7272 ASSEMBLATORI.CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
7233 COND. DI MACCHINARI PER LA FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PLAS
7259 ALTRI CONDUTTORI DI MACCHINARI PER CARTOTECNICA
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
4123 PERSONALE ADDETTO A COMPITI DI CONTROLLO, VERIFICA ED ASSIMI
6511 MACELLAI, PESCAIOLI ED ASSIMILATI
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
7262 OPERATORI DI TELAI MECCANICI PER LA TESSITURA E LA MAGLIERIA
3124 TECNICI ELETTRONICI E IN TELECOMUNICAZIONI
143
18470
4995
1771
1072
916
622
439
426
404
329
312
239
210
186
168
167
163
160
149
148
142
136
134
132
130
130
123
123
110
108
104
104
97
93
90
87
81
81
76
74
73
71
66
65
63
63
62
61
59
58
57
55
54
54
52
51
48
48
47
46
46
45
42
41
41
41
39
38
37
36
34
33
33
31
Tabella 4.24 – lavoratori e lavoratrici disponibili al lavoro in provincia di Torino al 31.12.2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI
5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
8311 BIDELLI ED ASSIMILATI
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
3335 TECNICI DEL MARKETING
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI)
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
6136 IDRAULICI E POSATORI DI TUBAZIONI IDRAULICHE E DI GAS
6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
3125 TECNICI DELLE COSTRUZIONI CIVILI ED ASSIMILATI
5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO
5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
5532 PERSONALE DI COMPAGNIA E PERSONALE QUALIFICATO DI SERVIZIO A
6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER
8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C
5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI
6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI
3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO
8511 BRACCIANTI AGRICOLI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
8229 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI TURISTICI
2511 ESPERTI AMMINISTRATIVI
144
22267
9754
1127
1048
903
886
398
265
226
217
211
200
194
192
178
177
174
166
156
137
133
129
125
124
121
120
102
101
93
93
87
86
84
80
80
74
74
71
68
65
63
60
59
57
56
55
54
54
52
51
50
48
48
47
46
42
41
41
40
40
40
38
38
38
38
37
37
35
35
34
34
33
33
31
Tabella disponibili flusso 2004
Totale
8639 MANOVALI A ALTRO PERS. NON QUAL. ATTIV. IND. E ASSIMIL.
5121 COMMESSI E ASSIMILATI
4114 PERSONALE DI SEGRETERIA
3300 TECNICI INTERMEDI DI UFFICIO
4100 IMPIEGATI ESECUTIVI D'UFFICIO
8423 ADD. NON QUALIFICATI A SERVIZI DI PULIZIA IN IMPRESE ED ENTI
5223 CAMERIERI ED ASSIMILATI
8421 COLLABORATORI DOMESTICI ED ASSIMILATI
5224 ESERCENTI DI BAR E BARISTI
4229 ALTRI ADDETTI ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INFORMAZIONE ED ALLA ASSI
7422 AUTISTI DI TAXI, CONDUTTORI DI AUTOMOBILI E DI FURGONI
3319 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE AMMINISTRATIVE E ORGANIZZATIVE
7211 OPERATORI DI MACCHINE UTENSILI AUTOMATICHE E SEMIAUTOMATICHE
8621 MANOVALI E PERSONALE NON QUALIFICATO DELL'EDILIZIA CIVILE
3100 TECNICI E PERITI INDUSTRIALI
3311 SEGRETARI, ARCHIVISTI, TECNICI DEGLI AFFARI GENERALI
8632 MANOVALI DELLE MANIFATTURE ED AFFINI
6241 INSTALLATORI E RIPARATORI DI APPARATI ELETTROMECCANICI
5521 PERSONALE QUALIFICATO DI TIPO ESECUTIVO NEI SERVIZI DI PULIZ
8111 USCIERI, COMMESSI ED ASSIMILATI
8439 ALTRO PERS. NON QUALIFICATO ADDETTO AI SERVIZI PERSONALI
4131 IMPIEGATI NELLA GESTIONE DEGLI STOCKS, MAGAZZINI E ASSIMILAT
8122 PERSONALE AUSILIARIO ADDETTO ALL'IMBALLAGGIO, AL MAGAZZINO E
4224 CENTRALINISTI E TELEFONISTI
5531 PARRUCCHIERI, SPECIALISTI DELLE CURE DI BELLEZZA ED ASSIMILA
3312 CONTABILI ED ASSIMILATI
5533 ADD. ALLA SORVEGLIANZA DI BAMBINI ED ASSIMILATI
5114 ESERCENTI ED ADDETTI AD ATTIVITA' DI IMPORTAZIONE ED ESPORTA
5530 PROFESSIONI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI CON PARTICOLARI SPECI
8311 BIDELLI ED ASSIMILATI
4112 OPERATORI SU MACCHINE DI CALCOLO E DI ELABORAZIONE DATI
5221 CUOCHI IN ALBERGHI E RISTORANTI
6231 MECCANICI ARTIGIANALI, RIPARATORI E MANUTENTORI DI AUTOMOBIL
8631 MANOVALI DELL'ASSEMBLAGGIO MECCANICO
7424 COND. DI MEZZI PESANTI E CAMION
6121 MURATORI IN PIETRA, MATTONI, REFRATTARI
7444 COND. DI CARRELLI ELEVATORI
3113 TECNICI INFORMATICI-PROGRAMMATORI
3316 RAGIONIERI (PROFESSIONISTI)
3129 TECNICI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E ALTRI TECNICI E PERITI IN
6214 MONTATORI DI CARPENTERIA METALLICA
5222 ESERCENTI ED ALTRI ADDETTI ALLA PREPARAZIONE DI CIBI IN ALBE
6223 ATTREZZISTI DI MACCHINE UTENSILI E AFFINI
7171 COND. DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
6141 PITTORI, STCCATORI, LACCATORI E DECORATORI
3116 DISEGNATORI INDUSTRIALI ED ASSIMILATI
5534 ADD. ALL'ASSISTENZA PERSONALE IN ISTITUZIONI
6533 SARTI E TAGLIATORI ARTIGIANALI, MODELLISTI E CAPPELLAI
7273 ASSEMBLATORI-CABLATORI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE E TEL
3341 TECNICI DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
4119 ALTRO PERS. DI UFFICIO CON COMPITI GENERALI DI TIPO ESECUTIV
7263 OPERATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI PER CONFEZIONI DI ABBIGL
3334 TECNICI DI VENDITA E DISTRIBUZIONE
8424 SPAZZINI E ALTRI RACCOGLITORI DI RIFIUTI ED ASSIMILATI
3429 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELL'INSEGNAMENTO
4122 PERSONALE ADDETTO ALLE RILEVAZIONI ELEMENTARI (IN MERITO A C
3335 TECNICI DEL MARKETING
6212 SALDATORI E TAGLIATORI A FIAMMA
3331 APPROVVIGIONATORI E RESPONSABILI ACQUISTI
3419 ALTRE PROFESSIONI INTERMEDIE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE
4121 AIUTO CONTABILI E ASSIMILATI
5122 ESERCENTI E ADDETTI VENDITE AL MINUTO (ESCLUSA LA PREPARAZIO
6513 PASTICCERI, GELATAI E CONSERVIERI ARTIGIANALI
7269 ALTRI OPERATORI DI MACCHINARI DELL'INDUSTRIA TESSILE E DELLE
5536 ADD. AI SERVIZI DI ASSISTENZA PERSONALE ED ASSIMILATI
7143 COND. DI IMPIANTI PER LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
8511 BRACCIANTI AGRICOLI
6413 AGRICOLTORI E LAVORATORI AGRICOLI DI FIORI E PIANTE DI VIVAI
6522 EBANISTI, FALEGNAMI ED OPERATORI ARTIGIANALI DI MACCHINE PER
17868
7646
1031
620
598
544
358
229
209
201
190
169
167
152
151
143
139
134
132
130
130
120
115
110
97
96
94
81
79
79
79
77
76
76
72
69
66
62
61
61
60
53
49
49
49
48
46
46
44
43
42
42
42
41
40
39
39
38
38
37
36
36
36
35
35
34
31
31
30
30
Il faut penser au rapport avec les micro-entreprises ainsi qu’au rapport avec les grandes chaînes hôtelières
et avec les opérateurs et les groupes les plus structurés.
e) Dans la représentation que les opérateurs du secteur ont du problème de recherche de personnel,
plusieurs éléments reviennent souvent:
145
•
Les professions de qualification moyenne comme les cuisiniers, serveurs, maîtres d’hôtel, servent
plus et sont plus difficiles à trouver. Ceux que l’on trouve sur le marché ont peu d’expérience et une
formation de bas niveau.
•
Les cadres dirigeants ont un profil moyen à bas, et le secteur manque de vision stratégique
•
Sur les professions commerciales il y a également du mouvement et des besoins
•
Il est très difficile d’engager des immigrés, à cause des difficultés que l’on connaît. En même
temps, les Italiens ne veulent pas faire certains travaux.
•
Il y a un constant écart entre les aspirations élevées des jeunes qui entrent sur le marché du travail
et leur degré effectif de qualification et d’expérience.
•
Il existe dans le secteur des problèmes concernant les canaux de recherche, car le travail
intérimaire est considéré très coûteux pour le secteur;
En ce qui concerne les profils professionnels, il y a deux ordres de nécessité:
Pour les plus grandes structures l’attention est portée sur les professions à manualité simple, où le travail
s’apprend rapidement, comme réceptionniste, porteur, gardien, garçon d’étage. Pour ces professions,
l’aptitude au métier, la capacité de relation avec la clientèle et la connaissance des langues étrangères sont
fondamentales. Les professions managériales et opérationnelles plus qualifiées sont recherchées
également sur des marchés éloignés et à travers les réseaux d’entreprises. Parfois, elles constituent leur
propre équipe de confiance, en cuisine ou en salle.
Pour les petites structures, qui représentent la grande majorité (95% ont 2-3 employés), la perspective
d’observation est différente, car ce sont les professions centrales, comme les cuisiniers, préparateurs de
sandwiches, chefs, chargés de réception, serveurs et barmen qui sont au centre de l’attention. Ces
entreprises considèrent que la préparation de base fournie par l’école hôtelière, et éventuellement obtenue
à travers la formation professionnelle, est très importante et utile, même si elle ne suffit pas toujours à
remplacer une bonne expérience sur le terrain.
En ce qui concerne les compétences, outre les capacités techniques, toujours fondamentales, on confirme
l’importance des langues étrangères et on souligne l’importance d’avoir une bonne présentation associée à
l’aptitude.
Parmi les professions transversales, on souligne l’importance du comptable, de l’EDP manager et du
personnel chargé de l’entretien.
Un segment de demande spécifique est lié à la gestion des installations sportives et des pistes de
compétition. A ce propos, le point de vue des sociétés de gestion Colomion et Sestriere est important.
Ces sociétés ont déjà envisagé avec une grande attention les problématiques posées par l’événement
olympique. On notera tout d’abord le fait que les effectifs de ces deux sociétés auraient de toute façon été
au complet pendant la période olympique, les jeux olympiques ne constituant donc pour elles qu’une
accentuation. En particulier, il existe un problème de gestion d’éventuels remplacements de personnel en
146
cas d’indisponibilité ou de maladie, et un problème de renforcement des effectifs pour la gestion
d’horaires prolongés pour un mois.
Tout le personnel qui occupe des postes clé dans la gestion et la maintenance des installations sportives,
dans le fonctionnement des systèmes d’enneigement artificiel et dans la présence sur les pistes est en
partie structuré et toujours utilisé, et en partie en cours de formation pour les fonctions spécifiques
requises (par exemple, pour les pistes et les compétitions les équipes sont déjà au complet, moniteurs de
ski + volontaires sont formés depuis longtemps).
Le personnel spécialisé employé est vaste:
•
Préposés aux remonte-pentes
•
Electriciens et préposés à la maintenance
•
Préposés à l’enneigement artificiel
•
Traceurs de pistes
•
Secours et prévention
•
Zone administrative, billetterie
•
Zone sportive, préparation compétitions et chronométrage
Pourtant, le besoin de renforcement concerne uniquement les éventuelles urgences ou la recherche de
certaines catégories professionnelles de support et de réserve comme les traceurs de pistes et les
secouristes. On présume que dans ce cas il s’agit de professions difficiles à trouver, car si elles sont
qualifiées, elles ne sont généralement pas intéressées par des contrats trop brefs, comme le seraient ceux
liés aux seules journées des compétitions (un mois).
Une zone de renforcement des effectifs, qui pourrait toucher plusieurs dizaines de personnes (Sestriere),
concerne l’assistance aux remonte-pentes. Il s’agit de personnel non qualifié de support, dont les tâches
s’apprennent en deux jours, avec un cours bref réalisé par la société elle-même.
Dans le cas de Colomion, tout le personnel ayant des fonctions clé est fixe et dans le cas de Sestriere, les
saisonniers ont tous fait leurs preuves car ils sont connus et utilisés dans toutes les saisons. On présume
donc qu’il y aura peu d’intégrations et d’arrivées de l’extérieur.
Le problème principal ne concerne donc pas la recherche de personnel, mais son logement. En effet, le
manque de structures d’hébergement et la forte spéculation sur les prix a rendu impossible la recherche de
logements normaux en haute vallée pour le personnel.
f) pour tenter de quantifier les dimensions du pic de demande créé par l’événement olympique, on peut
distinguer trois types de structures
•
les structures nouvelles qui exprimeront une demande nette et additionnelle de personnel
•
les structures qui auraient été de toute façon dans le pic saisonnier, qui travailleront à plein
rythme, mais qui auraient quand même exprimé une demande saisonnière
147
•
les structures mobilisées comme support à l’événement, qui n’auraient pas été dans un pic
saisonnier, et qui exprimeront une demande temporaire de main d’œuvre.
En ce qui concerne les structures nouvelles, l’estimation d’absorption que nous avons formulée en
ouverture s’élève à 3-4 mille travailleurs, dont une partie est temporaire.
En ce qui concerne les structures qui connaissent un pic saisonnier en hiver, nous prévoyons un modeste
renforcement.
Pour ce qui est des structures qui ne sont pas touchées par le pic saisonnier, mais mobilisées par
l’événement, on peut envisager une demande supplémentaire nette de personnel temporaire. Le flux
mensuel de personnel temporaire lié au secteur dans la province est de 2-3 mille placements. Ce flux
pourrait même doubler ou tripler pendant la période olympique, en raison de la saturation des structures
en ville et dans d’autres zones de la province de Turin. Etant donné la grande mobilisation de structures
sur tout le territoire de la province et le rapport entre les chambres disponibles à la montagne (5000) et les
chambres situées en dehors des zones du tourisme d’hiver (15.500) uniquement pour les arrivées
officiellement prévues, on compte au minimum trois structures sur quatre qui n’auraient pas été en
période de pointe. Si l’on tient compte d’un mouvement d’arrivées non programmées et de l’action
promotionnelle ainsi que des mesures de précaution des structures qui ne voudront pas risquer d’être
prises au dépourvu en cas d’arrivées supérieures aux attentes, on peut s’attendre à juste titre à une montée
en flèche de la demande temporaire de main d’œuvre – concentrée sur les jours de l’événement et donc
des présences – qui pourrait atteindre 8-9 mille travailleurs.
Ce grand mouvement de personnel dans le secteur pourrait également entraîner le renforcement ou la
consolidation de certaines structures directement concernées comme l’hôtellerie et la restauration, mais
aussi de celles liées à la gestion des services touristiques. Cela n’est pourtant pas dû à l’événement en soi,
mais à la perspective de développement des opportunités offertes par le secteur.
4.4 – La demande liée à l’action du Toroc: l’organisation de l’événement
Le Toroc représente la source permettant de connaître l’effet direct de la réalisation des jeux sur l’emploi,
pour ce qui est de la gestion de la logistique, de la technologie et de l’image-communication de
l’événement.
A la fin de 2003, 400 personnes travaillaient pour le Toroc, au cours du troisième quadrimestre 2004 les
effectifs sont passés à 705 et en mai 2005 à 925 personnes.
On prévoyait de dépasser les 1000 personnes en 2005 et à la fin de la période, au début de 2006, à presque
1800 personnes.
Les personnes engagées jusqu’au troisième quadrimestre 2004 (700) étaient:
•
60% d’hommes
•
22 % de moins de 29 ans et 54% entre 29 et 39 ans
148
•
72% munis d’une maîtrise, les autres du niveau bac
•
22% de dirigeants et cadres
Il s’agit d’emplois de haut niveau dans les différentes directions où le Toroc oeuvre, soit des fonctions
liées aux technologies, relations internationales, marketing et image, organisation et logistique.
70% des personnes employées proviennent du Piémont et l’on peut donc présumer un fort impact local,
aussi bien pour le travail qui se crée pour la main d’œuvre locale, que pour l’effet de fertilisation locale
liée au réemploi de ces compétences.
Par la suite, les recrutements ont été bloqués pendant plusieurs mois, à cause de la crise des dirigeants de
l’organisme. Au moment où il a été interpellé (mai 2005), le TOROC n’a fourni aucune prévision de
recrutement de personnel, ni direct, pour compléter ses propres effectifs, ni indirect, lié aux contrats qu’il
a lui-même stipulés pour l’organisation de l’événement sur le territoire, de la gestion de la mobilité, à la
préparation et à la mise en place des infrastructures médiatiques, jusqu’à la gestion des 28 sites - de
compétition ou pas - à travers lesquels la structure organisationnelle s’articule. L’information qui a été
fournie concerne le fait que les 320 responsables qui auront un rôle directorial de premier plan ont déjà
été engagés, que la machine organisationnelle a été rôdée avec la réalisation de ‘test events’ et que les
profils critiques particulièrement recherchés pour la gestion de la logistique, comme les chauffeurs, sont
déjà disponibles. L’impossibilité de divulguer la planification détaillée des recrutements directs et créés
au travers des attributions et des appels d’offres est due au fait que le nouveau budget sera approuvé à la
fin de juin, que la planification est en cours mais qu’elle n’est pas terminée, et que l’effort de la direction
consiste à compléter l’organigramme avec le détachement de fonctionnaires de la Commune, Province et
Région et la participation de bénévoles. Cet effort devrait entraîner une réduction du volume global de
personnel employé, inférieur aux 1800 travailleurs prévus dans la planification initiale. La mobilisation de
bénévoles, appartenant à des groupes sociaux ou professionnels importants, comme les retraités de Fiat ou
les agents de police à la retraite, pourrait aider à renforcer un certain nombre de problèmes posés par
l’organisation de l’événement.
Par ailleurs, il faut tenir compte du fait que le TOROC a passé un accord avec la société Adecco, à
laquelle il a délégué24 toute la problématique liée à la recherche des catégories professionnelles
nécessaires à la gestion de l’événement, à l’exception des recrutements directs, que le Toroc gère en
interne. C’est donc Adecco, pour le compte du TOROC, qui a rendu public en premier les besoins
professionnels créés par la machine organisationnelle mise au point par le Toroc, lançant en juin 200525
une action promotionnelle publique de recherche de 10.000 personnes à employer de manière temporaire.
Il s’agit des professions suivantes:
24
Adecco è anche incaricata della gestione del programma Next, attraverso cui verranno offerte opportunità di ricollocazione a
tutte le figure assunte in Toroc fino a marzo 2005.
149
Secteur tourisme hôtellerie
•
Accompagnateur touristique
•
Hôtesse steward
•
Agent de réservation
•
Interprète
•
Réceptionniste
•
Aide cuisinier
•
Garçon d’étage
•
Préposé au catering et au fast-food
•
Nourrice
•
Démarcheur
Secteur commercial vente
•
Spécialiste des techniques marchandes
•
Préposé aux ventes
Secteur projet production maintenance
•
Préposé à la maintenance
Secteur transports-magasin-achats
•
Magasinier
•
Préposé au chargement-déchargement, conducteur de chariot-élévateur
•
Chauffeur
Conditions requises
•
Etre domicilié en Piémont,
•
Accepter de travailler pour les sponsors des jeux
•
connaître l’anglais
•
Avoir le permis B ou D
Cet éventail de demandes confirme ce qui a été dit sur les nécessités liées au secteur tourisme-accueil, et
doit être pris en compte dans l’organisation de l’agence prévue par le projet, dédiée au secteur tourismeaccueil.
25
Apprendiamo di questa iniziativa, a ricerca conclusa, dal volantino promozionale di Adecco.
150
4.5 – Synthèse et lignes d’action
En ce qui concerne le secteur tourisme-accueil, la recherche fournit plusieurs indications pour le projet et
pour l’action prévue avec l’agence d’intermédiation de l’offre et de la demande dédiée au secteur.
Tout d’abord, il existe un espace de marché potentiel sur le secteur qui connaîtra un pic en concomitance
avec l’événement olympique. Il s’agit d’un espace dans lequel on trouve également d’autres acteurs ;
Adecco représente le plus significatif d’entre eux, de par sa position consolidée sur le marché et son rôle
de sponsor et de bras opérationnel du Toroc.
L’espace de marché doit être bien distinct, au moins dans deux segments importants qui requièrent des
services différents, et dans deux types de demande, qui méritent des stratégies d’action différentes.
Il existe le segment des opérateurs importants et structurés, qui ont leurs propres canaux et stratégies de
recrutement fondées sur leur propre notoriété et attractivité, qui attirent suffisamment d’autocandidatures. Ces opérateurs sont toutefois plus démunis en ce qui concerne les profils moins qualifiés, ‘à
manualité simple’. Pour présélectionner ces derniers, on pourrait envisager de créer des modèles de
service, pensés avec les entreprises.
Il existe également le segment des micro-entreprises, qui recherchent des profils spécialisés et qui,
normalement, ne s’adressent à aucun médiateur. Dans ce cas, il faudrait mettre au point des formes de
présélection et de vérification des expériences et des compétences, accompagnées de rapidité d’action et
de formes de visibilité et de promotion orientées vers des catégories ciblées d’opérateurs à conquérir et à
fidéliser, tout en tenant compte du turn-over élevé du secteur.
Pour chacun de ces segments, il existe une demande centrée sur l’événement, temporaire et très difficile à
gérer, qui nécessite une planification ad hoc et qui vise à affronter la pointe exceptionnelle de besoins,
lorsque pendant plusieurs semaines, les catégories professionnelles nécessaires pourraient être
introuvables. Dans une perspective à moyen terme, le soutien à la requalification et au renforcement du
secteur, à travers l’attention portée aux nouvelles compétences requises pour gérer de manière innovante
un large éventail d’entreprises et de catégories professionnelles, nous semble plus intéressant. Dans ce
cas, le défi concerne la croissance effective du secteur - déterminée par la croissance des arrivées et de la
demande interne - et la promotion de cercles vertueux, qui pourraient se concrétiser si un grand nombre
d’opérateurs commençaient à investir sur des compétences liées à l’amélioration et à la gestion
stratégique des services.
Dans ce cas, le modèle de service sur lequel l’agence publique devrait se positionner repose sur le service
à l’innovation du secteur, en créant et en recherchant des relations avec les entreprises les plus
dynamiques, avec les profils professionnels nouveaux, avec les secteurs en expansion, avec les entreprises
leader. Bref, promouvoir des expériences d’apprentissage qualifié, des liens formation-travail sur des
compétences nouvelles, une mobilité internationale de personnes qualifiées, le replacement de
compétences de valeur, l’étude des zones d’intégration à cultiver dans les différents contextes locaux, le
151
développement du rapport entre les écoles et les entreprises, la création d’initiatives de stimulation et
d’investissement avec le patronat et les associations syndicales, le tout pour construire des domaines
d’entreprises innovantes avec qui développer des actions qualifiées et stables de service et de support.
De ce point de vue, le contexte international et la référence au macro-espace créé par le projet peut fournir
d’ultérieure stimulations. Cela peut favoriser le développement des outils d’évaluation des compétences,
la confrontation et la croissance en ce qui concerne les modèles de service aux entreprises et la promotion
de l’innovation.
Un aspect spécifique de travail sur le secteur et de développement de l’innovation pourrait
concerner les projets pour le renforcement de la continuité olympique. A ce propos, il existe de
nombreuses potentialités, de la participation de Sviluppo Italia à la gestion des installations
olympiques, au développement de l’image de Turin comme Ville des Alpes. En ce qui concerne les
projets structuraux et les interlocuteurs de grande dimension, le rôle de l’agence devrait se focaliser
sur la coopération et l’établissement d’une collaboration structurée sur la recherche de personnel.
152
Projet TRANSALP
Frontière
Travail
Sans
ALCOTRA France Italie
Synthèse globale du projet de liaison
ferroviaire Lyon Turin
A
AN
NPPE
ER
Rhhôônnee--A
Allppeess
C
C
A
R
T
E
A
E
CA
AR
RT
TE
ESSSA
A SSSuuuddd E
Esssttt
JJJuuuiiinnn 222000000555
153
154
11èèèrrreee ppaarrttiiee ––C
Coonnssttaattss aassppeeccttss qquuaannttiittaattiiffss
II.. O
Obbjjeeccttiiff eett pphhaasseess ddee ll’’ééttuuddee
L’objectif de cette étude est l’évaluation des impacts en termes d’occupation générée par les investissements
prévus sur le corridor Lyon – Turin.
 La première phase
Porte sur la collecte des données concernant les chantiers (coût, durée et calendrier, localisation, etc) et les
caractéristiques du secteur de la construction en France et en Italie (salaires moyens du secteur, degré de
spécialisation régionale).
 La deuxième phase
Explicite l’estimation des impacts en termes d’emploi directement générés par les différents chantiers
qui sont prévus sur le corridor ferroviaire.
Le nombre de personnes travaillant sur les chantiers de la section internationale a été estimé par l’étude
TSE sur la base d’une analyse technique des chantiers et des besoins respectifs de main-d’œuvre.
 La troisième phase
Consiste à évaluer l’estimation de la capacité des territoires directement concernés par le corridor de
satisfaire directement le besoin de main-d’œuvre, en différenciant la part de la main-d’œuvre non qualifiée
(qu’on suppose de pouvoir de toute façon embaucher localement), de la main d’oeuvre composée de
chômeurs pouvant être formés localement aux fonctions qualifiées, et de la main d’œuvre qualifiée.
Sur la base de cela, la nécessité d’embaucher de la main-d’œuvre hors de ces territoires a été déterminée.
 La quatrième phase
Aborde l’évaluation de la typologie des travailleurs à transférer dans la zone des chantiers avec ou sans
leur famille.
155
IIII.. LLee ccoonncceepptt dd’’uunniittééss ddee ttrraavvaaiill aaccttiivveess
Définition
Il s’agit de l’estimation des impacts en termes d’emplois directement générés par les différents sites des chantiers
Lyon Turin.
Il s’agit d’évaluer les emplois générés, les besoins de main d’oeuvre générés pour chaque chantier pour chaque
année à partir de l’étude TSE sur la base d’une analyse technique des chantiers et des besoins respectifs de main
d’œuvre.
Remarques

La difficulté de déterminer si les emplois pour la construction d’infrastructures doivent être considérés
comme des emplois nouvellement créés, ou réaffectées, à long ou à court termes.

Le risque de saturation de la main d’eouvre locale :
Lorsqu’une impulsion exogène crée une sensible augmentation de la demande de travail dans le secteur,
on peut avoir un effet de saturation des ressources locales disponibles dans cette région.
Cela peut se produire très rapidement si la région est caractèrisée par une dispersion de la population dans
l’espace ou par l’absence de force travail ayant une spécialisation déterminée.

Le besoin de définir une politique de l’emploi :
Quand le nombre et la dimension des entreprises de construction locales ne sont pas suffisantes pour
répondre aux demandes des autorités locales, des ressources externes à la région deviennent nécessaires.

Quelle politique d’emploi des autorités locales sera diligentée ?

L’estimation possible de la capacité des territoires à satisfaire le besoin de main d’œuvre en
différenciant main d’œuvre qualifiée, non qualifiée, possibilités de former les chômeurs localement
aux fonctions qualifiées, la nécessité d’embaucher de la main d’œuvre hors territoire

Est ce que les secteurs du BTP sont susceptibles de répondre au nombre et type d’emplois ?

Est ce que les ressources locales disponibles seront saturées ?

Le recrutement local sera-t-il favorisé au maximum ?

Comment se réalisera la désignation des travailleurs d’autres zones ?

Quelles sont les capacités des entreprises locales de pouvoir répondre aux caractéristiques d’emploi ?

Quelles sont les entreprises retenues pour les différents travaux ?
156
22..11.. LLeess oouuvvrraaggeess
Cette étude concerne l’impact sur l’emploi de tous les ouvrages envisagés sur le corridor ferroviaire Lyon –
Turin ; outre à la section internationale St-Jean-de-Maurienne – Bruzolo, les ouvrages suivants ont été donc pris
en compte :

Plates-formes de l’autoroute ferroviaire d’Ambérieu et de Lyon Est

LGV Lyon – Sillon Alpin

Accès au tunnel de Chartreuse, ligne fret Lyon – St.-André-le-Gaz

Tunnel de Chartreuse

Tunnel de Belledonne

Nouvelle ligne Caprie – Bruzolo

“Gronda di Torino” Settimo – Caprie

Plate-forme de l’autoroute ferroviaire (Chivasso ou autre site)

Données statistiques réunion du 14 septembre 2004 – Conseil Général Savoie
Trois grands types de travaux sont concernés :

Travaux de génie civil souterrain

Travaux de génie civil aérien

Equipements ferroviaires ou non
157
22..22.. LLeess eem
mppllooiiss ccoonncceerrnnééss
2.2.1. Typologie des emplois
Pour le personnel opérationnel, n°rome
• Manœuvres 42 111
• Poseurs de voies et canalisations 42 112
• Bétonneurs coffreurs ferrailleurs 42 113
• Charpentiers métalliques 42 121
• Mineurs 42 131
• Chauffeurs PL 43 114
• Conducteurs d’engins TP 43 211
• Electro mécaniciens 44 212
• Elecro mécaniciens HQ 44 212
• Electriciens électroniciens 44 213
2.2.2. Statistiques des besoins par emplois, qualifications
Travaux de génie civil souterrain sur la section LTF
manœuvres
33%
conducteurs d'engins
de TP
14%
mineurs
10%
électromécaniciens
HQ
2%
bétonneurs-coffreursferrailleurs
8%
cadres et ingénieurs
5%
agents administratifs
10%
électromécaniciens
13%
chauffeurs de poids
lourds
3%
poseurs de voies canalisations
2%
3 135
2 889
2 676
2 618
Bruzolo
12%
Sain-Jean-deMaurienne
10%
Saint-Martin-laPorte
15%
1 209
856
2006
2007
2008
2009
2010
2011
La Praz
17%
Val Cenischia
26%
Modane
20%
2012
158
Travaux de génie civil aérien sur la section LTF
conducteurs
d'engins de
TP
8%
manœuvres
38%
cadres et
ingénieurs
8%
bétonneurscoffreursferrailleurs
20%
agents
administratifs
14%
électromécani
ciens
2%
chauffeurs de
poids lourds
charpentiers
2%
métalliques
4%
poseurs de
voies canalisations
4%
496
431
431
238
-
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Bruzolo
33%
Sain-Jean-deMaurienne
40%
Val Cenischia
27%
159
Travaux de voies et d’équipements sur la section LTF
1 883
673
600
-0
2006
-0
2007
-0
2008
-0
2009
2010
2011
2012
Saint-Jean-deMaurienne
65%
Bruzolo
35%
160
Résultat global pour la section LTF
en hypothèse non phasée
4 500
Cadres et ingénieurs
Agents administratifs
4 000
Electromécaniciens
3 500
Electriciens - électroniciens
3 000
Poseurs de voies /
canalisations
Charpentiers métalliques
2 500
Chauffeurs poids lourds
2 000
Bétonneurs-coffreursferrailleurs
1 500
Electromécaniciens HQ
Mineurs
1 000
Conducteurs d'engins de TP
500
Manœuvres
2006
2007
2008
2009
2010
161
2011
2012
Résultat global pour la section LTF
en hypothèse phasée
4 500
4 000
3 500
3 000
2 500
2 000
1 500
1 000
500
Conducteurs d'engins de TP
Mineurs
Electromécaniciens HQ
Bétonneurs-coffreurs-ferrailleurs
Chauffeurs poids lourds
Charpentiers métalliques
Poseurs de voies / canalisations
Electriciens - électroniciens
Electromécaniciens
A gents administratifs
Cadres et ingénieurs
162
30
29
Manœuvres
20
28
20
27
20
26
20
25
20
24
20
23
20
22
20
21
20
20
20
19
20
18
20
17
20
16
20
15
20
14
20
13
20
12
20
11
20
10
20
09
20
08
20
07
20
20
20
06
-
22..33.. LLeess uunniittééss ddee ttrraavvaaiill aaccttiivveess
2.3.1. Constats
Définitions des travaux réalisés pour la section internationale et les ouvrages liés
Pendant les années de construction (période 2003-2030).
C 13 travaux non phasés
C 5 travaux phasés
Dans le cas de la configuration C13, les pointes maximales sont supérieures à 6.000 UTA pour la France,
et à 2.800 UTA pour l’Italie, avec un total dépassant 9.000 UTA en 2010 (pour cette année, la section
internationale nécessite environ 3.400 UTA, donc l’importance des besoins de main-d’œuvre des autres
ouvrages est évidente).
Dans le cas de la configuration C5, l’activation d’emploi est davantage étalée dans le temps, avec des
pointes maximales supérieures à 5.000 UTA pour la France et autour de 2.400 UTA pour l’Italie, ce qui
donne un total dépassant le 7.000 UTA en 2009 et 2010.
163
Impact en terme d’emplois directs
Maurienne
Combe de Savoie
Grésivaudan
Avant-Pays
Savoyard
La Motte-Servolex
Année 1
Année 2
Année 3
Année 4
Année 5
Année 6
Année 7
Année 8
Année 9
Année 10
Année 11
Année 12
Année 13
Année 14
Année 15
Année 16
700
1 800
2 200
2 200
2 500
2 500
1 200
600
400
100
100
200
200
200
600
1 300
1 000
600
400
100
200
500
600
800
1 100
1 400
600
200
100
300
300
300
200
100
TOTAL :
14 200
4 700
5 400
1 300
164
Nord Isère Lyon
TOTAL France
dont Savoie
Italie
200
1 600
2 000
1 900
1 200
200
100
100
100
0
0
100
100
600
1 000
200
1 200
4 200
5 300
5 400
5 700
5 600
3 000
1 500
900
200
0
100
100
600
1 000
200
1 000
2 600
3 300
3 500
4 500
5 400
2 900
1 400
800
200
0
0
0
0
0
0
700
2 300
2 800
2 800
2 800
1 500
300
100
100
100
9 400
35 000
25 600
13 500
Répartition des foyers liés aux emplois directs
Main d'œuvre en Savoie
Main d'œuvre provenant
de Savoie
Main d'oeuvre
d'autres zones
venant seul
transférant leur famille
Année 1
Année 2
Année 3
Année 4
Année 5
Année 6
Année 7
Année 8
Année 9
Année 10
1 000
2 600
3 300
3 500
4 500
5 400
2 900
1 400
800
200
300
700
1 100
1 100
1 500
1 900
1 100
600
500
100
700
1 900
2 200
2 400
3 000
3 500
1 800
800
300
100
550
1 450
1 700
1 850
2 300
2 700
1 400
600
200
50
150
450
500
550
700
800
400
200
100
50
TOTAL :
25 600
8 900
16 700
12 800
3 900
100%
35%
65%
50%
15%
165
Estimation des emplois indirects
Emplois DIRECTS
TOTAL France
dont Savoie
Année 1
Année 2
Année 3
Année 4
Année 5
Année 6
Année 7
Année 8
Année 9
Année 10
Année 11
Année 12
Année 13
Année 14
Année 15
Année 16
1 200
4 200
5 300
5 400
5 700
5 600
3 000
1 500
900
200
0
100
100
600
1 000
200
1 000
2 600
3 300
3 500
4 500
5 400
2 900
1 400
800
200
TOTAL :
35 000
25 600
Emplois INDIRECTS
% Savoie
TOTAL France
80%
60%
60%
60%
75%
95%
95%
90%
85%
100%
166
Total Emplois Directs
+ Indirects
2 700
9 600
12 100
12 400
13 100
12 800
6 900
3 400
2 100
400
0
200
200
1 400
2 300
400
3 900
13 800
17 400
17 800
18 800
18 400
9 900
4 900
3 000
600
0
300
300
2 000
3 300
600
80 000
115 000
2.3.2. Estimation des besoins de main d’oeuvre
a. Evaluation de la main d’œuvre non qualifiée
La part de la main-d’œuvre non qualifiée, constituée par le personnel employé dans des tâches non
spécifiques (secrétaires, chauffeurs, etc) ou par le personnel utilisé dans la construction mais dans des
tâches qui ne requièrent pas une qualification particulière, est supposée être égale à 20% des UTA
totales, pour tous les chantiers considérés.
On fait l’hypothèse que cette part puisse être de toute façon recrutée sur le marché du travail local (avec
référence au territoire de la province pour le chantier côté Italie, et du département, coté France).
b. Estimation des chômeurs à former pour des fonctions de type qualifié
Il s’agit de recruter de la main-d’œuvre locale et de la former aux fonctions qualifiées relativement au
secteur de la construction de grandes infrastructures.
Vues les exigences des organismes publics locaux par rapport au recours prioritaire de main-d’œuvre
locale, une gestion des ressources humaines est possible afin d’optimiser l’effet positif sur le chômage de
la zone intéressée.
Cela passe à travers des programmes de formation de grande portée, réalisés en collaboration avec les
entreprises de construction et avec le concours, même financier, des institutions locales.
Les étapes de la procédure sont donc les suivantes :
1.
Détermination du bassin des chômeurs potentiellement à former pour chacune des zones
intéressées
2.
Evaluation du nombre de chômeurs qui participeront effectivement aux cours de formation
3.
Evaluation du nombre de chômeurs qui trouveront effectivement un travail dans les chantiers
de la Lyon – Turin après avoir participé aux cours de formation (taux de réussite).
4.
Répartition des chômeurs formés sur les différents chantiers.
Pour chaque chantier, on fait l’hypothèse qu’une part minimale de la main-d’œuvre qualifiée ne peut pas
être repérée en formant des chômeurs. Il s’agit, par exemple, du personnel d’encadrement ou responsable
des fonctions qui nécessitent une qualification ou expérience particulière.
Sur la base des données fournies par TSE, cette part est estimée au minimum à :

18% de la main-d’œuvre totale pour les ouvrages en tunnel

23% de la main-d’œuvre totale pour les ouvrages à ciel ouvert (où le pourcentage du personnel
d’encadrement est plus important)
Remarques
167

Part des chômeurs ayant les qualités demandées qui participeront aux cours de formation: 10% pour
la France et 4% pour le côté italien parce qu’il faut considérer la forte spécialisation des ouvriers
piémontais dans les secteurs mécaniques ou, de toute façon, différentes de celui de la construction.

Taux de réussite des cours : 70%.
c. Main d’œuvre qualifiée

Main-d’œuvre qualifiée formée localement

Main-d’œuvre qualifiée à repérer parmi les travailleurs du secteur de la construction (part
égale au minimum à 18 - 23% du total)

Pour la configuration 13 des besoins importants de main-d’œuvre qualifiée existent dans la période
de 2006 à 2013 -2014 (avec une pointe maximale de 4.000 UTA en 2011) pour la France, et de 1700
UTA en Italie en 2009 - 2010, non satisfaits par la formation de chômeurs recrutés localement.

Pour la configuration 5, demeurent des besoins importants de main-d’œuvre qualifiée qui n’est pas
satisfaite par la formation de chômeurs recrutés dans le domaine local, dans la période de 2006 à
2014 (avec une pointe de 2.700 UTA en 2011), que, même si en manière moins forte, dès 2023 à
2027 (avec une pointe de 950 UTA environ en 2026).
Pour l’Italie, il y a des besoins importants de main-d’œuvre qualifiée dans la période dès 2006 à
2013 (avec une pointe de 1.370 UTA en 2010) et encore mais en manière moins forte, dès 2021 à
2028 (avec une pointe de 109 UTA environ en 2024).
L’analyse des flux de travailleurs provenant d’autres zones est donc opportun.
2.3.3. Estimation des zones de provenance de la main d’oeuvre
Cette phase est plus complexe ; elle porte sur la détermination de la distribution probable de la provenance
géographique des travailleurs des chantiers, notamment afin d’estimer le nombre qui devra se déplacer
d’autres régions et qui donc représentera de la population nouvelle (même si temporaire) pour la zone des
chantiers.
Le type de main-d’œuvre, n’ayant pas une qualification spécifique, est supposé pouvoir être repéré
localement.
Concernant la main-d’œuvre qualifiée, on a d’abord déterminé le potentiel local en termes de chômeurs
pouvant être formés à des fonctions de type qualifiées.
Il faut mettre en évidence aussi que dans les premières années des chantiers (de 2004 à 2007), on n’a pas
considéré les chômeurs formés. Ensuite, en supposant une action des institutions locales visant à favoriser
l’emploi de main d’œuvre de la zone, une partie des besoins de main d’œuvre spécialisée pourra être
satisfaite par des chômeurs à former localement.
168
Distribution territoriale de la provenance de la main-d’œuvre qualifiée restante
La part de la main-d’œuvre qualifiée qui n’est pas embauchée au moyen de la formation de chômeurs sera
repérée parmi les salariés déjà actifs dans le secteur de la construction, aussi bien localement qu’en
provenance d’autres zones.
Concernant la propension à transférer la famille, un aspect essentiel doit être souligné, il s’agit des
conditions de logement prévues en Italie et en France.
Pour l’Italie, en effet, le logement des ouvriers est prévu dans des locaux construits sur le chantier, alors
qu’en France une indemnité pour payer un loyer est donnée aux ouvriers des chantiers.
Dans le cas italien, évidemment, les ouvriers seront donc moins orientés à transférer leurs familles dans la
zone du chantier, car cela impliquerait la recherche d’un logement à l’extérieur de des locaux construits sur
le chantier.
169
22èèèmmmeee ppaarrttiiee –– AAnnaallyyssee aassppeeccttss qquuaalliittaattiiffss
II.. IIddeennttiiffiiccaattiioonn ddeess iinntteerrllooccuutteeuurrss rreennccoonnttrrééss oouu ccoonnttaaccttééss
Mme GORSE ANPE Régionale
le 12 janvier 2005
M. RAMBAUD, Chargé de mission auprès du préfet de la Savoie, grands projets
M. BARNEOUD Chargé de mission Lyon Turin, Conseil Général Savoie,
Direction de l’environnement et de l’aménagement
M. BORNAREL, Secrétaire Général, FBTP Savoie
M. GRANNEC, Chargé de mission Lyon Turin, FBTP Savoie
le 14 janvier 2005
Support des entretiens : le guide d’entretien
IIII.. PPrreesseennttaattiioonn ddeess éévvèènneem
meennttss
• La liaison ferroviaire Lyon Turin
• Les jeux olympiques de Turin 2006
• Le biathlon Maurienne 2007
Les championnats du Monde de ski alpin Val d’Isère 2009 (*)
Les épreuves mondiales interuniversitaires 2010 - 2011 (*)
Ces évènements ne sont pas tous de la même ampleur et ont pour certains des spécificités locales et un impact
géographique circonscrit (*) en terme de conséquences : sur les emplois, sur les entreprises, sur le
développement économique, sur les compétences techniques sollicitées, sur la nature des constructions à
envisager, sur les besoins d’hébergement.
L’évènement majeur : la liaison ferroviaire Lyon Turin
La liaison ferroviaire Lyon Turin est classée comme une démarche de grands chantiers depuis le 18 décembre
2003.
Une cellule de coordination s’est créée avec deux coordonnateurs M. RAMBAUD, chargé de mission à la
Préfecture de Savoie, et M. BARNEOUD, chargé de mission au Conseil Général de la Savoie.
Cette cellule est chargée de porter le projet, de veiller à son avancement, de suivre les aspects techniques, de
créer et veiller au lien entre les partenaires, d’amener les acteurs à se positionner et d’accompagner les
collectivités locales concernées.
Une logique de partenariat se développe avec les collectivités : Région Rhône-Alpes, Conseil Général Isère,
Conseil Général Rhône, Conseil Général Savoie.
170
Les chantiers vont intervenir dans quatre départements français :
• Département de la Savoie : 7 communes de Modane, Saint Jean de Maurienne, Laissaud, Saint Thibaud
de Couz, Saint Beron Dormessin, La Motte Servollex, Avressieux
• Département de l’Isère : 3 communes : Chapareillan, La Tour du Pin, L’isle d’Abeau
• Département du Rhône : Lyon et la communauté lyonnaise
• Département de l’Ain : 1 commune : Ambérieu
La société LTF est une société binationale, société par actions simplifiée binationale, ses actionnaires sont pour
50 % Réseau Ferré de France (RFF) et Rete Ferrovia Italliana (RFI). LTF a été créée en octobre 2001 à la suite
de l’accord conclu entre les républiques françaises et italiennes en janvier 2001, ratifié par les parlements italiens
et français en 2002.
Par cet accord, les gouvernements des deux pays se sont engagés à construire les ouvrages de la partie commune
italo française nécessaires à la réalisation d’une nouvelle communication ferroviaire mixte marchandises /
voyageurs entre Lyon et Turin (extrait de l’article 1 de l’accord).
LTF travaille sous la responsabilité de la commission intergouvernementale (C.G.I) créée en 1996. M. Louis
BESSON préside la CGI depuis 2004. LTF est présidée par le Préfet M. LEPINE. La société est basée à
Chambéry (siège) et à Turin. Le projet de la liaison ferroviaire Lyon Turin est constitué de trois sections mixtes
fret et voyageurs :
• Section française : agglomération lyonnaise à St Jean de Maurienne confiée à RFF
• Partie commune franco italienne : St Jean de Maurienne à Bruzzolo confiée à LTF
• Section italienne : Bruzzolo à l’agglomération de Turin confiée à RFI
Des sociétés comme EPHAGE, RAZEL, BOUYGUES seront concessionnaires, les entreprises locales seront
sous traitantes des concessionnaires.
Ce grand chantier représente un montage financier de 15,2 milliards d’euros en cours de finalisation.
• 2,3 milliards d’euros pour la section italienne de Bussolino à Turin
• 6,2 milliards d’euros pour la section française communauté d’agglomération lyonnaise à St Jean de
Maurienne
• 6,7 milliards d’euros pour la section internationale (tunnel entre St Jean de Maurienne et Bussolino).
Actuellement
Un consultant, M. Michel GUILLOT, structure, mandaté par l’ETAT, réalise une étude de préfiguration de la
démarche grands chantiers. Cette étude n’est pas encore validée.
Les éléments opérationnels ne sont pas encore extraits, l’objectif fixé est celui du 1er semestre 2005.
Le consultant souligne les conditions de réussite d’une démarche grands chantiers, elle repose sur deux axes :
• Emploi – formation des demandeurs d’emploi et des salariés locaux,
• Assistance des entreprises locales pour accéder à la commande.
171
Les 6 grandes thématiques soulevées par le projet sont les suivantes :
1.
2.
3.
4.
5.
6.
L’acquisition des terrains fonciers
Les besoins d’hébergement et les possibilités existantes,
Les typologies des chantiers et techniques sollicitées
Les emplois : type, nombre, compétences requises, ressources humaines existantes localement salariées
ou demandeurs d’emploi, compétences acquises par les ressources humaines, mesure des écarts en
quantitatif et qualitatif
Les formations à diligenter pour former les ressources humaines existantes aux compétences des
emplois ciblés par les chantiers
L’accompagnement des collectivités locales
172
IIIIII.. LL’’aaccttiivviittéé ttrraannssffrroonnttaalliièèrree dduu ddééppaarrtteem
meenntt ddee llaa SSaavvooiiee
L’existence même d’une activité transfrontalière en terme d’activité économique et d’emploi est à vérifier
dans le cadre de cette étude.
Des flux touristiques et une activité économique liée au tourisme se sont développés ce qui engendre des
flux économiques, financiers, humains.
La clientèle italienne s’est notamment fortement développée en une vingtaine d’années dans les stations de
ski. Les italiens investissent dans les biens immobiliers français.
Le flux France –Italie (Turin, région du Piémont, plaine du Pô) reste assez faible, peu de touristes français.
Les JO rendront plus lisibles et attractifs ce territoire italien.
Il conviendrait de vérifier si l’autoroute A 43 de la Maurienne a favorisé les flux d’activités économiques.
Il serait souhaitable de dresser un bilan des flux transfrontaliers sur deux points :
• Les effets engendrés par la construction des chantiers
• Les effets provoqués suite à la réalisation des chantiers
M. BARNEOUD, qui a occupé la place de Secrétaire Général du District de Haute Maurienne, précise que
la vallée de la Haute Maurienne représente 40 kilomètres et compte 2500 habitants, tandis que de l’autre
côté de la frontière la vallée di Susa compte 40 communes avec 60.000 habitants.
Les deux territoires sont très différents et il lui semble que seule la ville de Modane pour la Haute
Maurienne développe des liens avec l’Italie (activités douanière, du tunnel du Fréjus). La barrière Alpine est
encore une vraie barrière.
Les JO de Turin n’ont pas donné lieu à des échanges entre les entreprises ou à une mobilité de personnel.
Par ailleurs, des études conduites sur le concept de l’impact d’une frontière par rapport aux échanges
économiques et de transports permettent de mesurer le flux moyen d’échanges entre deux pays en présence
d’une frontière nationale.
Les flux sont divisés par quatre en présence d’une frontière nationale, ils seraient ici entre la France et
l’Italie divisés par 12.
Les flux transfrontaliers sont limités entre la France et l’Italie malgré les atouts de la vallée de la Maurienne
avec le tunnel du Fréjus, l’autoroute A 43, outil de désenclavement de la vallée.et le col du Mont Cenis qui
permet une viabilité sûre.
La vallée de la Maurienne et celle de la Tarentaise sont reliées par deux cols : le col de l’Iseran entre Val
d’Isère et Bonneval, puis le col de la Madeleine entre St François Longchamp et Celliers Bonneval.
Ces deux vallées connaissent un développement économique différent, les activités touristiques liées au ski
alpin sont davantage concentrées dans la vallée de la Tarentaise, domaine des trois vallées. Les stations de la
vallée de la Maurienne se développent moins massivement, elles ont gardées l’attrait de stations villages
authentiques comme celles de Valloire, St François Longchamp, Val Cenis…
173
Pour le FBTP le bassin économique de la Savoie est fort, cependant il serait intéressant de travailler sur les
barrières qui gênent le développement du bassin. Il s’agit de développer une dynamique du bassin
d’emplois, des activités des entreprises locales.
Par rapport au projet de la liaison ferroviaire Lyon Turin, les entreprises locales vont être contactées pour
être sous traitantes des groupes positionnés sur les marchés publics. Le FBTP Savoie pense qu’il faudra
affronter un manque de compétences sur les départements Savoie, Haute Savoie, Isère.
Cette branche professionnelle connaît une certaine tension sur ces emplois, et par ailleurs devra traiter les
questions liées au départ en retraite de nombreux salariés ainsi que le niveau faible de qualification de la
population salariée.
Actuellement, le personnel est peu formé pour intervenir lors de la construction des tunnels, il y aurait un
déficit de personnel sur les métiers chaudronnier, manuel explosif, conducteur robot force…
Pour le FBTP Savoie, les échanges transfrontaliers sont très faibles car chaque pays a eu suffisamment
d’activités jusqu’ à présent, le FBTP Savoie relève une bonne activité pour les entreprises du BTP de Savoie
depuis 4 ans.
IIV
V.. LLaa pprroobblléém
maattiiqquuee dduu tteerrrriittooiirree
Si on effectue une projection à 20 ou 30 ans des impacts de la liaison ferroviaire Lyon Turin, il est certain
que cette liaison aura un impact sur le territoire. L’économe savoyarde sera amenée à évoluer. Les secteurs
économiques de l’industrie et du tourisme vont être sollicités.
En fonction du projet final de tracé de la construction, certains territoires vont se démarquer comme moteur.
Que va permettre le TGV entre deux métropoles ? Est ce que le tracé va permettre un développement
économique de la vallée de la Maurienne comme par exemple pour le secteur tertiaire ?
Il faut distinguer deux types d’impact :
•
•
Les effets liés à la construction des chantiers
Les effets liés au développement des transports : quels seront la nature des échanges
développés ?
Quel sera le mode d’exploitation de la ligne ? (SNCF ou autre partenaire ? Un ou quatre TGV par jour ?
TGV « tourisme neige » ou / et TGV « affaires économiques » fréquences et horaires adaptés ?)
Pour l’instant les discussions portent sur le tracé géographique du TGV.
Si on raisonne en terme de stratégie à long terme, la question de la disparition de la frontière se pose. A long
terme, quelle sera la nécessité d’évolution de la région Rhône-Alpes, et de la région du Piémont ? Quel sera
le positionnement de la région Rhône-Alpes ? Quel sera le positionnement du département de la Savoie ?
Pour le FBTP Savoie, la problématique du territoire repose principalement sur deux axes :
174
•
Le déficit de main d’œuvre sur les deux vallées, Tarentaise et Maurienne, plus précisément sur
les travaux de gros œuvre que le second œuvre. La population salariée est peu mobile.
•
Le déficit de logement pour accueillir une population salariée supplémentaire lié au coût du
logement
Les deux axes s’amplifient l’un l’autre et forment une spirale négative.
Le grand chantier ferroviaire de Lyon Turin dont la part la plus importante va se dérouler en Maurienne est
une opportunité pour assurer l’avenir de ces territoires par un développement global social, économique,
environnemental, humain.
Les facteurs de développement d’un territoire sont :
• Les ressources humaines : niveau de qualification, variété, spécificité des qualifications, effectif
• Les ressources en savoir : centres de formation, entreprises, centres de recherche, associations liées
au développement économique
• Les ressources en capital : taux d’épargne, taxe professionnelle
• Les ressources physiques : bois, production hydroélectrique
• Les infrastructures : routes, autoroutes, voie ferrée, écoles, équipements sportifs, touristiques,
habitat
• L’infrastructure ferroviaire peut être utilisée comme un levier de développement en agissant sur
chacune de ces ressources. Les impacts du projet seront liés aux travaux, à l’exploitation de
l’infrastructure ainsi qu’à son existence au sein du territoire.
Les impacts du chantier sont de plusieurs ordres :
• Environnementaux
• Economiques : retombées financières locales pour les entreprises de travaux et de services locales,
les collectivités territoriales, commerces, hébergement
• Sociaux : diminution du nombre de demandeurs d’emploi, acquisition de savoir faire
175
V
V.. LL’’eexxiisstteennccee dd’’uunn m
maarrcchhéé dduu ttrraavvaaiill ttrraannssffrroonnttaalliieerr
Aujourd’hui sur le territoire de Savoie, les emplois du BTP représentent 10 000 emplois selon Messieurs
RAMBAUD et BARNEOUD.
Il semble que le BTP soit aussi un secteur en tension du côté italien, ces tensions s’expriment notamment
dans le cadre des grands travaux : liaison ferroviaire Transpadane, liaison Rome Naples, le détroit de
Messine.
Pour la liaison ferroviaire Lyon Turin, maître d’ouvrage, Réseau Ferré de France, maître d’oeuvre, ils
considèrent deux marchés du travail distincts. Mais pour l’instant, il y a peu de transparence.
Pour le FBTP Savoie, il existe peu de frontière liée à la langue, le dialecte est des deux côtés semblable.
La mentalité de la population locale est prête, à l’origine les entreprises françaises sont créées par des
populations venant d’Italie.
Le FBTP Savoie développe des liens avec les homologues italiens sur les vallées d’Aoste et du Piémont à
travers le projet INTERREG.
La branche professionnelle en Italie est représentée au niveau régional. Le FBTP Savoie et la branche
professionnelle ont tissé des liens au niveau du CFA et des centres d’apprentissage italiens.
V
VII.. LLaa ccrrééaattiioonn dd’’uunnee m
maaiissoonn ddee ll’’eem
mppllooii ffrraannccoo iittaalliieennnnee
Pour ce qui concerne la création d’une maison de l’emploi franco italienne transfrontalière, le partenariat
avec les italiens est en phase de construction.
Il conviendrait de mieux connaître les pratiques des partenaires et leur savoir faire en matière d’emploi.
La maison de l’emploi pourrait être un outil qui correspond aux besoins d’une réalité, laquelle reste à
apprécier pour ce qui concerne l’existence d’un marché d’emploi transfrontalier.
Pour le FBTP Savoie, il parait important dans un premier temps de faire fonctionner ce qui existe avant
d’envisager la création d’une structure supplémentaire.
176
V
VIIII.. LLeess eennttrreepprriisseess àà rreennccoonnttrreerr aayyaanntt ppaarrttiicciippééeess aauuxx JJO
O ddee 11999922
L’expérience des JO d’Albertville semble un peu ancienne. Certes, il y a eu un développement de l’activité
pour les entreprises, mais aujourd’hui beaucoup d’entre elles n’existent plus.
Pour la réalisation de l’autoroute de St Jean de Maurienne, il a été mis en place un accompagnement des
entreprises. Un comité de coordination a été mis en place pour accompagner le projet autoroutier dans ses
principaux aspects : travaux, contraintes d’environnement, intégration socio économique du projet dans
l’activité de la Maurienne.
Ce comité se réunissait deux fois par an sous la présidence de Monsieur le Préfet de Savoie et regroupait les
députés et sénateurs de Savoie, le conseil général, le conseil régional, les services de l’Etat et du conseil
général, l’association des maires de Maurienne, la société française du tunnel routier du Fréjus.
Un comité permanent a été crée avec un coordonnateur pour l’animer afin de faciliter l’intégration socio
économique du projet. Il avait pour mission de préparer le travail sur le terrain en fonction des grandes
orientations retenues par le comité de coordination et de rendre compte à celui ci des actions menées.
Les membres de ce comité étaient le sous Préfet de St Jean de Maurienne, la DATAR, le Conseil Général de
Savoie, l’association des maires de Maurienne, la société française du tunnel routier du Fréjus, l’agence
économique de la Savoie, la direction départementale de l’équipement de la Savoie, la société d’économie
mixte Maurienne expansion, le coordonnateur.
Selon les acteurs avec lesquels nous avons échangé, il serait intéressant de rencontrer les entreprises qui ont
participé à la réalisation de l’autoroute A43 Maurienne (même si les travaux ne sont pas comparables de par
les aspects techniques et par leur ampleur) et les grandes entreprises concessionnaires (EPHAGE, REZAL,
BOUYGUES) pour connaître leurs besoins en terme d’emplois et compétences, leurs pratiques en matière
de gestion des ressources humaines (recrutement, formation, mobilité, rémunération, hébergement …).
Nos interlocuteurs constatent que la construction de l’autoroute de Maurienne a permis une intégration des
chômeurs dans le monde du travail.
La SFTRF, société française du tunnel routier du Fréjus) assumait la maîtrise d’ouvrage du dispositif de la
construction de l’A43, elle confia à l’ANPE des Pays de Savoie la maîtrise d’œuvre de l’action. L’ANPE
géra l’ensemble des opérations et assura le reclassement en s’appuyant sur les entreprises du chantier et sur
son unité technique de reclassement des pays de Savoie.
L’enchaînement des formations a permis à certains d’acquérir un niveau de qualification plus élevé (de 2 à 3
paliers de qualification), même si on a constaté que la population locale de demandeurs d’emploi n’a pas
joué le jeu de la mobilité géographique.
Pour la liaison ferroviaire Lyon Turin, des grands groupes vont se positionner et sous traiter à des
entreprises locales, vraisemblablement pour les travaux les moins spécialisés.
Les entreprises pressenties sont : EPHAGE (M. PUPIGNAN à RAZEL, M. CUEILLE à St Martin La Porte),
BOUYGUES.
Pour les entreprises locales, les deux chargés de mission conseillent de contacter la FBTP Savoie pour
rencontrer celles sollicitées par la construction de l’A43.
177
V
VIIIIII.. LLeess pprroobbllèèm
meess rreeppéérrééss ppoouurr aappppoorrtteerr ddeess rrééppoonnsseess eenn tteerrm
meess dd’’eem
mppllooiiss àà ll’’éévvèènneem
meenntt
m
a
j
e
u
r
majeur
88..11.. LLeess pprroobbllèèm
meess rreeppéérrééss
88..11..11.. BBeessooiinn ddee ppeerrssoonnnneell qquuaalliiffiiéé
Comment aborder les questions emplois / formation ? Sur quels emplois, combien de personnes à
former, à quel moment ?
Personnel formé localement
Personnel formé provenant d’autres départements français ou de l’étranger
VVooiirr ééttuuddee TTSSFF
88..11..22.. RRiissqquuee ddee m
maannqquuee ddee m
maaiinn dd’’ooeeuuvvrree
Est ce que cela va créer des flux entre la France et l’Italie ? Si ces flux ne sont pas équilibrés, quelles
seront les conséquences ?
Le risque de « siphonage » de la main d’oeuvre française par l’Italie est-il important?
Le risque de débauche du personnel employé dans les entreprises locales par les entreprises nationales
ou internationales est également présent.
Comment pallier à ces risques ?
Comment amener une main d’œuvre qualifiée au bon moment ?
Comment gérer la reconversion de la main d’oeuvre à l’intérieur du grand chantier, entre les différents
chantiers ?
Comment amener les entreprises locales à se positionner par rapport à la commande en terme
• D’emplois directs
• D’emplois indirects
Nous constatons qu’avec le démarrage des deux descenderies, le « siphonage » du personnel du BTP a
été rapide.
Une descenderie est un tunnel de grande dimension qui permet de rejoindre le niveau du tunnel de base
depuis la surface. (Modane, St Martin La Porte).
Pour les deux descenderies, le personnel issu de l’ANPE représenterait un taux inférieur à 10 % de la
main d’œuvre totale.
Les travaux de la liaison ferroviaire Lyon Turin ont-ils un lien avec les JO de Turin ? Il faudrait vérifier
cette hypothèse, car il existe un décalage dans le temps, la date de démarrage de la liaison ferroviaire
Lyon Turin serait vraisemblablement 2010.
178
La question de l’accueil de la population active importée pour réaliser les travaux reste à traiter.
La mobilité géographique de la population locale des demandeurs d’emploi ou des salariés pour se
rendre d’un chantier à un autre sera à étudier.
La mobilité professionnelle : la bi activité annuelle de la population locale : activité séquentielle
saisonnière. Quel sera le comportement de la population locale ? (Questions de choix de vie, de
rationalité économique ?).
L’emploi en Maurienne est très marqué par le phénomène de pluriactivité lié à la saisonnalité de
certaines activités comme le tourisme (été / hiver), l’agriculture, le BTP et le tertiaire marchand.
88..11..33.. LLaa dduurrééee ddeess ttrraavvaauuxx ((ll’’ééttaalleem
meenntt ddaannss llee tteem
mppss))
Cet aspect soulève certaines questions :
•
•
•
•
•
La possibilité de mobilité d’un emploi à un autre en fonction de l’évolution des chantiers pour
permettre une certaine sédentarisation de la population salariée
La durée d’occupation des emplois par chantier dépendra de l’étalement de la réalisation des
chantiers
Les formations nécessaires pour permettre des passerelles entre les emplois
L’affectation de la population active par les chantiers à la fin des chantiers : quelles
reconversions ?
Comment sédentariser la population importée en Savoie ?
88..22.. LLeess ssoolluuttiioonnss pprrééccoonniissééeess
Investigations supplémentaires : voir à la fin du document les besoins d’investigations supplémentaires dans
l’objectif de formuler des solutions.
179
IIX
X.. LL’’iim
mppaacctt ééccoonnoom
miiqquuee ddeess éévvèènneem
meennttss qquuii eennttoouurreenntt llee pprroojjeett eett lleeuurr iim
mppaacctt eenn tteerrm
mee ddee
bbeessooiinnss eenn eem
p
l
o
i
s
mplois
99..11.. LLaa lliiaaiissoonn ffeerrrroovviiaaiirree LLyyoonn TTuurriinn 22001100
Démarche française de type grand chantier :
Grande ampleur sur un plan technique, durée, emplois, coût financier.
Ces travaux devraient s’étaler sur 10 ans, mais des incertitudes techniques demeurent liées au tracé et au
phasage des ouvrages.
Par exemple pour le phasage de la réalisation des ouvrages entre les différents chantiers (simultanée ou
successive), pour la réalisation d’un ouvrage lui-même (ex : pour la construction d’un tunnel à deux tubes
soit simultanée soit successive).
Le traité international prévoit deux galeries parallèles monotube mais ne précise pas si leur réalisation doit
être simultanée dès le début ou phasée.
Les travaux en tunnel sont localisés, ils impliquent la présence d’un effectif nombreux relativement constant
pendant une période longue et situé sur une zone géographique à la fois peu étendue comme la vallée de la
Maurienne.
Le chantier Lyon Turin représente une création de 115 000 emplois selon l’étude TSE, sur la base des
données de LTF et RFF.
•
•
80 000 emplois indirects sur 16 ans
35 000 emplois directs sur 16 ans pour le département de la Savoie
•
•
75 500 emplois indirects sur 10 ans
25 600 directs sur 10 ans pour le département de la Savoie
Sur une durée de 10 ans de chantier
Le démarrage est prévu entre 2010 et 2015 selon le contenu de l’enquête.
Rappel des définitions des emplois :
• Emplois directs : personnes travaillant sur les chantiers de l'ouvrage, ainsi que dans son entretien et
son exploitation
• Emplois indirects : emplois nécessaires à la production des biens et des services nécessaires
180
Sur le premier tableau
Pour les emplois directs (personnes travaillant sur les chantiers de l'ouvrage, ainsi que dans son entretien et
son exploitation).
35 000 emplois dont 25 600 sont générés en Savoie.
14 200 en Maurienne soit 40 % représentent des emplois directs à pourvoir car les ouvrages importants
sont réalisés sur les chantiers en Savoie comme le tunnel de Belledonne à St Jean de Maurienne et Laissaud,
le tunnel de chartreuse à St Thibaud de Couz et St Beron Domessin, tunnels de Dullin et de l’Epine à la
Motte Servollex et Avressieux.
Pointe en France : lors de la cinquième année de construction, une pointe à 5 7OO emplois total France soit
16,28 %, soit 4 500 emplois pour la Savoie soit 17,57%.
Pointe en Savoie : lors de la sixième année il est relevé une pointe de 5 4OO emplois (unité de travail
actives), soit 21,09%.
Pendant quatre ans, de la deuxième année à la sixième année, les emplois vont représenter de 2 200 emplois
soit 15,50 % à 2 500 emplois soit 17,50 % sur le territoire de la Maurienne (Croissance des emplois dans la
durée).
Le FBTP Savoie annonce actuellement la présence de 9 472 salariés soit 37 % des besoins en emploi prévus,
en supposant qu’il s’agit des même emplois que ceux activés dans les entreprises locales de Savoie. Cela
reste à vérifier.
9 472 salariés, dont 7 748 des entreprises du bâtiment et 1 724 des entreprises de travaux publics (Chiffres
de 2002) pour la Savoie.
Sur le deuxième tableau
25 600 personnes vont être concernés par les emplois directs.
Ce tableau montre comment la main d’œuvre locale va pouvoir répondre à ce défi à hauteur de 8 900
personnes soit 35 %.
Avec un pic de 1 900 personnes employées localement la sixième année soit 7,5 % du besoin total
d’emplois directs sur une année.
Cette projection nous montre que 16 700 personnes devront être attirées vers la Savoie pour répondre à ces
besoins d’emplois directs avec un pic la sixième année de 5 400 emplois dont 3 500 emplois viendront de
l’extérieur.
Donc il conviendra de trouver des solutions de logement pour la main d’œuvre seule et pour la main
d’œuvre accompagnée de leur famille. En effet, selon l’étude LTF RFF :
• 3 900 salariés viendraient avec leur famille
• 12 800 salariés viendraient seuls
181
Certains employeurs prévoient peut être des aspects logistiques de logement, en tout cas il est nécessaire de
vérifier la demande d’hébergement, les possibilités de scolarisation, de transports…
Troisième tableau
Pour les emplois indirects (emplois nécessaires à la production des biens et des services nécessaires).
Pour toute la France, 80 000 emplois indirects créés sur 16 ans soit 70 % du total des emplois créés par le
chantier de la liaison ferroviaire de Lyon Turin.
Il est relevé une pointe de 13 100 emplois lors de la cinquième année de construction soit 16,37 %.
35 000 emplois directs sur la même période soit 30 % du total des emplois créés par le chantier Lyon Turin.
Les emplois indirects n’ont pas été estimés par département.
Quatrième tableau
Etude sur la typologie des emplois directs crées pendant la cinquième année, pic d’activité total France
avec 5 700 emplois soit 16,28 % des emplois directs.
Les emplois directs se répartissent entre 35 % pour les ouvriers spécialisés soit 2 000 emplois et 25 % pour
les postes d’encadrement soit 1 400 emplois.
Les ouvriers spécialisés, les postes d’encadrement intermédiaires génèrent 3 400 emplois soit 60 % des
emplois.
3 100 besoins d’emplois soit 900 pour les encadrants (29 %) soit 1 500 pour les ouvriers spécialisés (48,38
%) ne seront pas pourvus par les entreprises locales ou générales soit 54,38 % à recruter et / ou à former.
Il serait nécessaire d’affiner le besoin de main d’œuvre qualifiée quantitativement (effectif) et
qualitativement (compétences) sur les emplois concernés par le grand chantier de la liaison ferroviaire de
Lyon Turin.
Il conviendrait d’étudier le contenu de ces emplois en terme de compétences, de préciser le contenu des
emplois classés sous le label ouvrier spécialisé et d’encadrant et de prévoir les formations nécessaires pour
les demandeurs d’emploi et les salariés des entreprises locales.
Les emplois de maçons, conducteurs, électriciens et mineurs représentent 76 % des emplois.
182
Grand Chantier LYON – TURIN
Impact en terme d'EMPLOIS DIRECTS
Estimations août 2004
Combe de Savoie –
Grésivaudan
Maurienne
Avant-Pays
Savoyard
Année 1
700
100
200
Année 2
1 800
200
500
Année 3
2 200
200
Année 4
2 200
Année 5
La MotteServolex
Nord Isère –
Lyon
TOTAL France
dont Savoie
Italie
200
1 200
1 000
700
100
1 600
4 200
2 600
2 300
600
300
2 000
5 300
3 300
2 800
200
800
300
1 900
5 400
3 500
2 800
2 500
600
1 100
300
1 200
5 700
4 500
2 800
Année 6
2 500
1 300
1 400
200
200
5 600
5 400
1 500
Année 7
1 200
1 000
600
100
100
3 000
2 900
300
Année 8
600
600
200
100
1 500
1 400
100
Année 9
400
400
100
900
800
100
Année 10
100
100
0
200
200
100
Année 11
0
0
0
Année 12
100
100
0
Année 13
100
100
0
Année 14
600
600
0
Année 15
1 000
1 000
0
Année 16
200
200
0
9 400
35 000
25 600
TOTAL :
Unité :
14 200
4 700
5 400
1 300
UTA = Unité de Travail globalement Activée
Tableau établi à partir des éléments recueillis auprès de RFF et LTF.
13 500
= pic d'activité
La simulation ci-dessus correspond à un scénario volontariste, avec une simultanéité de
réalisation des différents ouvrages.
Les valeurs indiquées sont à consulter avec beaucoup de prudence et méritent encore de nombreuses vérifications de la part des opérateurs, en raison notamment des incertitudes existantes sur les
tracés.
183
Grand Chantier LYON – TURIN
Estimations août 2004
Répartition des FOYERS liés aux EMPLOIS DIRECTS
Main d'œuvre en Savoie
Main d'œuvre provenant
De Savoie
Main d'oeuvre
D'autres zones
Venant seul
Transférant leur famille
Année 1
1 000
300
700
550
150
Année 2
2 600
700
1 900
1 450
450
Année 3
3 300
1 100
2 200
1 700
500
Année 4
3 500
1 100
2 400
1 850
550
Année 5
4 500
1 500
3 000
2 300
700
Année 6
5 400
1 900
3 500
2 700
800
Année 7
2 900
1 100
1 800
1 400
400
Année 8
1 400
600
800
600
200
Année 9
800
500
300
200
100
Année 10
200
100
100
50
50
TOTAL :
25 600
8 900
16 700
12 800
3 900
100%
35%
65%
50%
15%
Unité :
UTA = Unité de Travail Activée
La création d'une UTA correspond à un emploi créé pendant un an.
= pic d'activité
Tableau établi à partir des éléments recueillis auprès de RFF et LTF.
184
Grand Chantier LYON – TURIN
Estimation des EMPLOIS INDIRECTS
Estimations août 2004
Emplois DIRECTS
TOTAL France
Dont Savoie
Emplois INDIRECTS
% Savoie
Total Emplois Directs
+ Indirects
TOTAL France
Année 1
1 200
1 000
80%
2 700
3 900
Année 2
4 200
2 600
60%
9 600
13 800
Année 3
5 300
3 300
60%
12 100
17 400
Année 4
5 400
3 500
60%
12 400
17 800
Année 5
5 700
4 500
75%
13 100
18 800
Année 6
5 600
5 400
95%
12 800
18 400
Année 7
3 000
2 900
95%
6 900
9 900
Année 8
1 500
1 400
90%
3 400
4 900
Année 9
900
800
85%
2 100
3 000
Année 10
200
200
100%
400
600
Année 11
0
0
0
Année 12
100
200
300
Année 13
100
200
300
Année 14
600
1 400
2 000
Année 15
1 000
2 300
3 300
Année 16
200
400
600
TOTAL :
35 000
80 000
115 000
Unité :
25 600
UTA = Unité de Travail globalement Activée
= pic d'activité
Emplois directs :
Personnes travaillant sur les chantiers de l'ouvrage, ainsi que dans son entretien et son
exploitation.
Emplois indirects :
Emplois nécessaires à la production des biens et des services nécessaires
+
Economiques.
Tableau établi à partir des éléments recueillis auprès de RFF et LTF.
185
Grand Chantier LYON – TURIN
Estimations août 2004
Typologie des EMPLOIS :
Par qualification :
Origine
TOTAL
France
Direction
Entreprises
générales
Entreprises
locales
Besoins
résiduels
3%
200
200
Cadres
22%
1 200
700
100
400
Encadrement des équipes
25%
1 400
300
200
900
Spécialistes
15%
900
300
300
300
O.S
35%
2 000
500
1 500
100%
5 700
1 100
3 100
TOTAL :
1 500
(pic d'activité : Année 5)
Par activité :
Cadres
9%
Topo – Géotechniciens
1%
Mineurs
15%
Conducteurs
30%
Electriciens
16%
Maçons coffreurs
20%
Ferrailleurs
5%
O.S. divers
4%
TOTAL :
100%
Ratios proposés par la Fédération du BTP Savoie
186
En parallèle, des risques d’étalement des travaux sur la Maurienne peuvent amener ces chiffres à varier. Le
bassin de la Maurienne est le moins peuplé.
Si nous comparons les travaux de la liaison ferroviaire Lyon Turin et de l’autoroute de la Maurienne, le
chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin présente légèrement un nombre supérieur d’emplois avec une
croissance plus lente et longue dans le temps. Pour l’autoroute A43, il avait été relevé un pic d’activité en
2000 et une croissance rapide d’emplois sur 2 ans.
Pour les travaux de descenderie, (à Modane et à St Martin La Porte) une prévision de 400 emplois par
descenderie avait été analysée, en réalité le besoin a été de 100 emplois.
Qu’est ce qui peut expliquer cet écart de prévisions ?
99..22.. LLeess JJO
O ddee TTuurriinn 22000066
Actuellement les travaux sont dans une phase de validation, ils sont dans une phase de pré qualification.
Turin est une ville en phase de reconversion, nombreux travaux au cœur de la ville, l’entreprise FIAT subit
des turbulences. Quels seront les impacts des événements sportifs sur la ville ?
Les JO de Turin, la piste de bobsleigh
La piste de bobsleigh construite pour les JO d’Albertville avait été pressentie comme déménageable,
l’entretien de la piste est difficile, néanmoins les italiens ont décidé de construire une piste.
99..33.. LLee bbiiaatthhlloonn ddee M
Maauurriieennnnee eenn 22000077
Cet évènement a moins d’impact en terme de développement économique et d’emplois par rapport au
chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin.
Des infrastructures importantes existent déjà, les travaux vont concernés des travaux d’aménagement
extérieur sur des terrains. Ces travaux nécessitent un savoir faire technique spécialisé, lesquels vont être
réalisés par des entreprises locales et les réseaux des professionnels organisant les évènements sportifs.
Il serait intéressant de se poser la question : quel sera l’impact sur l’aspect touristique ?
187
99..44.. LLeess cchhaam
mppiioonnnnaattss dduu m
moonnddee ddee sskkii aallppiinn àà VVaall dd’’IIssèèrree eenn 22000099
Cet évènement est moins impactant en terme de développement économique et d’emplois par rapport au
chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin.
Les travaux concernent des pistes de ski en plein air. Des questions d’aspect logistique vont se poser comme
par exemple l’accueil des journalistes, des sportifs. Il s’agit de travaux pour compléter les infrastructures
existantes.
Il est possible que cela entraîne une compétition de main d’œuvre entre les deux vallées plus que la création
d’emplois supplémentaires.
Il serait intéressant de se poser la question : quel sera l’impact sur l’aspect touristique ?
La structure qui gère cet évènement est l’agence touristique de la Savoie (qui avait également géré les JO
d’Albertville).
99..55.. LLeess éépprreeuuvveess m
moonnddiiaalleess iinntteerruunniivveerrssiittaaiirreess 22001100 -- 22001111
Cet évènement est moins impactant en terme de développement économique et d’emplois par rapport au
chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin.
Il s’agit davantage d’un marché local avec un impact sur les savoir faire spécialisés locaux.
Il serait intéressant de se poser la question : quel sera l’impact sur l’aspect touristique ?
XX.. LLeess sseecctteeuurrss dd’’aaccttiivviittééss ccoonncceerrnnééss,, lleess ttyyppeess dd’’eem
mppllooiiss,, nnoom
mbbrree,, qquuaalliiffiiccaattiioonn
Deux objectifs :
1.
2.
Pour la liaison ferroviaire Lyon Turin se rapprocher du Réseau Ferré Français pour connaître le
détail des chantiers, des ouvrages d’art, les dates, les caractéristiques
Connaître le volume des effectifs concernés et la spécificité des emplois
La FBTP Savoie, à travers son rôle fédérateur et d’observation, donne une lecture sur l’existant, la
prospective et la formation.
Emplois directs
Affiner les effectifs par type de travaux par type d’emplois,
• Travaux voie
• Travaux d’ouvrage d’art ( entreprises locales ?)
• Travaux tunnel ( entreprises locales ?)
Concerneraient peut être davantage la population locale.
188
Emplois indirects
•
•
Répartition Savoie
Répartition toute France
Le FBTP Savoie annonce actuellement la présence de 9 472 salariés, dont 7 748 des entreprises du
bâtiment et 1 724 des entreprises de travaux publics.
Sur le département de Savoie, il existe 3 182 entreprises dont 3 008 de bâtiment et 174 de travaux publics
(sources INSEE au 1er janvier 2003 et ASSEDIC au 31 décembre 2002).
L’impact de la construction de la liaison ferroviaire Lyon Turin va est très fort, risque de « siphonage » de
la main d’œuvre.
XXII.. LLeess ddiiffffiiccuullttééss rreennccoonnttrrééeess
La date de début des travaux n’est pas connue, le montage financier n’est pas bouclé. La question du tracé
définitif de la liaison ferroviaire Lyon Turin reste imprécise tout comme la question du phasage du chantier.
La fiabilité des chiffres annoncés par l’étude « de la liaison ferroviaire Lyon Turin » Réseau Ferré Français
de 2003, en terme de volume d’emplois, durée, tracé technique est une difficulté. L’étude devra être
réactualisée au regard des études actuelles.
Il existe un risque de former trop tôt le personnel et ne pas l’employer immédiatement après les formations :
il est donc nécessaire d’organiser l’articulation dans le temps entre la formation et le début des travaux.
Il existe également un risque de ne pas anticiper assez tôt les besoins en compétences par rapport aux
besoins des entreprises et aux compétences détenues par le personnel.
Les deux chargés de mission, de la Préfecture et du Conseil Général Savoie, relèvent le manque
d’informations côté italien sur les chantiers, les entreprises potentiellement concernées, les besoins en
emplois, et la question du recrutement de la main d’œuvre….
Le chantier de la liaison ferroviaire Lyon Turin connaît un contexte différent des autres grands chantiers
comme par exemple celui du TGV sous la manche :
• La géologie est difficilement prévisible (importance des travaux de descenderie)
• Le taux de chômage de la Savoie est moins important que celui qui existait dans le bassin de
Valésie (TGV sous la manche) soit 20 %.
• L’accueil de la population importée face à la capacité de logement.
189
33èèèmmmeee ppaarrttiiee -- PPrrééccoonniissaattiioonnss eett ccoonncclluussiioonnss
II.. LLeess bbeessooiinnss dd’’iinnffoorrm
maattiioonnss ccoom
mpplléém
meennttaaiirreess
11..11.. LLaa ddiim
meennssiioonn ttrraannssffrroonnttaalliièèrree
•
•
•
•
•
Existe-t-il une activité transfrontalière ?
Enquêter sur les flux transfrontaliers
Eclairer les flux entre départements, entre vallées
Les bassins d’emplois coté français sont ils perméables ? Quelle fluidité ?
Comment bâtir les fondations saines et prudentes d’un marché transfrontalier : travail de
coopération entre la France et l’Italie et les autres pays européens. Des réponses aux besoins en
compétences techniques pointues peuvent se trouver dans l’un des pays européens, exemple des
tunneliers, nombreux sont polonais.
11..22.. LLeess ttrraavvaauuxx
Les travaux de la liaison ferroviaire Lyon Turin ont-ils un lien avec les JO de Turin ? Il faudrait vérifier
cette hypothèse, car la date de démarrage de la liaison ferroviaire Lyon Turin serait vraisemblablement
2010.
Coté italien de nombreux chantiers sont en cours
• Les JO de Turin commencent en 2006, maintenant les travaux sont en cours de validation
• Liaison France Slovanie : Transpadane
• Liaison Rome Naples
• Pont de Messine
• Enquêter sur les constructions italiennes commencées
• Quels emplois sont repérés ?
• Quels ouvriers sont sollicités et comment se traite le recrutement ?
• Est-ce que ces ouvriers vont être mobiles ?
• Il faudrait vérifier si le côté italien va devenir un pays importateur de main d’œuvre des pays de
l’Est. Il est possible que des flux internationaux de main d’œuvre venant des pays de l’Est
transitent par l’Italie. Que deviendrait le flux de main d’œuvre internationale ?
• Repérage d’une difficulté : on ignore ce qu’il se passe du coté italien pour les travaux engagés,
emplois concernés, besoins de main d’œuvre, type d’entreprises concernées, modes de
recrutement.
11..33.. LLeess ppoolliittiiqquueess ddeess RReessssoouurrcceess H
Huum
maaiinneess ddeess eennttrreepprriisseess iittaalliieennnneess eett ffrraannççaaiisseess
•
•
•
•
Comparer les politiques des ressources humaines des entreprises italiennes et des entreprises
françaises
Approfondir la politique des ressources humaines des entreprises (conditions sociales,
recrutement, hébergement, rémunérations, formation, mobilité, qualification …) Connaître la
politique de gestion des ressources humaines des groupes intervenant sur le Lyon Turin pour
mieux cibler les critères de recrutement
Etablir des rapprochements entre les entreprises côté français / les entreprises côté italien sur les
modes de travail (heures, sécurité, qualification, salaire….)
Comment seront gérées les différences ? Quels effets attractifs?
190
11..44.. LLeess bbeessooiinnss ddeess eennttrreepprriisseess
•
•
•
•
•
•
Réaliser une analyse prévisionnelle de l’évolution de l’effectif par grande masse de métiers serait
un outil qui permettrait de cerner la problématique liée aux besoins en compétences
Réaliser un recensement fiable des besoins des entreprises retenues sur ce projet en terme
quantitatif, qualitatif (compétences, date)
A partir de l’expression de la réalité de leurs besoins, quid de la réalité de la formation ?
Quel parcours et programme de formations peuvent être élaborés pour les travaux concernant des
activités dites traditionnelles et pour les activités spécifiques Lyon Turin ?
Importance de la formation côté français, le FBTP Savoie pense que nous sommes en sous
capacité
Sur la question de la formation,
• Qu’est ce qu’il existe en parallèle du CFA Savoyard :
• Est-ce que les italiens se forment ?
• Comment ? Sur quels métiers ? Quelles personnes sont concernées ?
Pour la FBTP Savoie, deux points sont soulignés :
• Développer la capacité d’accueil du CFA de Chambéry
• Devancer les besoins des entreprises pour les besoins de formation continue et initiale des salariés
qu’elles auront besoin de recruter
11..55.. LLaa ssééddeennttaarriissaattiioonn ddee llaa m
maaiinn dd’’ooeeuuvvrree
Etudier le comportement de la population locale, demandeurs d’emploi et salariés, sur la mobilité entre les
emplois et sur la mobilité géographique. L’activité séquentielle saisonnière existe, il serait intéressant
d’étudier l’intérêt de la population locale pour ce type d’activité.
Il apparaîtrait par exemple que la même main d’œuvre puisse occuper une partie de l’année un emploi dans
le BTP et l’autre partie de l’année un emploi lié aux activités touristiques.
Il serait intéressant de savoir si les personnes formées pendant la construction de l’A43 sont restées travailler
localement.
11..66.. AAuuttrreess ppooiinnttss
•
Il existe un vieillissement de la population Mauriennaise, entre 1975 et 1990 la part des plus de 60
ans représente 20,8 % et pour les moins de 20 ans soit 25,3%. Ce vieillissement est aussi la
conséquence d’un exode des jeunes vers des territoires offrant des possibilités d’emploi et
d’études.
•
Quel est le taux de chômage en Savoie, en Rhône Alpes ?
• Le taux de chômage Mauriennais
• Le taux de chômage du département de Savoie
• Le taux de chômage de la région Rhône Alpes
•
Les entreprises d’intérim sont elle intégrées dans le projet ? Être vigilant à ce qu’elles n’attirent
pas le marché à elles.
191
•
M. RAMBAUD cite le chantier TGV Lyon Marseille. Il a fait des recherches pour connaître ce
qui avait été développé pour le logement. Il a constaté que les entreprises sont venues avec leurs
supports logistiques « logements hors sol ». Ce chantier ne relevait pas d’une démarche type
grands chantiers, il n’y a pas eu de volonté d’impacter le développement de la France à travers le
biais de ce chantier.
IIII.. SSyynntthhèèssee eennttrreettiieenn dduu 2211 fféévvrriieerr 22000055
22..11.. LLooggiiqquuee dduu ddoossssiieerr IIN
NTTEERRRREEG
G
Domaine 1 « Recueil des données existantes sur le marché transfrontalier »
Des études d’impact sur l’emploi ont été conduites concernant le chantier de la liaison ferroviaire Lyon
Turin.
Aucune étude n’a été repérée pour les autres évènements visés :
 Les championnats du Monde de ski alpin Val d’Isère 2009
 Le biathlon Maurienne 2007
 Les épreuves mondiales interuniversitaires 2010 - 2011
Pour rappel le domaine 2 s’intitule « Organisation des services publics pour l’emploi création d’une
agence transfrontalière pour l’emploi » Susa, Torino, Chambéry, Saint Jean de Maurienne.
Nous proposons un basculement des ressources du domaine 1 dans le domaine 2 pour rentrer dans une phase
active opérationnelle.
En effet, il s’agit de cerner l’impact emploi de ces évènements, de manière concrète, avec les professionnels
et les acteurs locaux français et italiens dans un second temps.
Ainsi, une étude - action conduite avec les acteurs de l’ANPE Chambéry et Saint Jean de Maurienne,
permettra de mesurer l’impact emplois des trois évènements, et de pré configurer une fonction de veille,
d’observation et de traitement anticipé des besoins en emplois.
Objectifs
•
•
•
Analyser le contenu des emplois et les compétences associées, des emplois directs et indirects, liés
aux événements
Accompagner les professionnels de l’ANPE à construire une cartographie des emplois et des
compétences pour répondre aux besoins en main d’oeuvre liés aux trois événements et de celui en
toile de fond de la liaison ferroviaire Lyon Turin 2010 (impact emplois 110 000 directs et indirects)
Pérenniser l’emploi localement en facilitant la mobilité professionnelle des demandeurs d’emploi
d’un événement à un autre
192
Méthode
•
•
•
•
Etude action avec les professionnels de l’ANPE Chambéry et Saint Jean de Maurienne
Phase opérationnelle, tangible, à court terme, sur les aspects quantitatifs et qualitatifs des emplois et
des compétences générés par les trois évènements
Elaboration d’une cartographie des emplois et des compétences pour les emplois directs et indirects
Accompagnement à l’appropriation des outils et à la gestion de la mobilité professionnelle des
demandeurs d’emploi en développant la construction de parcours qualifiant au service des
demandeurs d’emploi d’un territoire
Données de sortie
•
•
Cartographie des emplois directs et indirects et des compétences générés par les événements, le
travail permettrait à l’ANPE Rhône-Alpes de capitaliser son investissement au titre de son partenariat
dans le cadre du projet EQUAL ITEC CGPME Rhône-Alpes. Cette expérimentation pourra être par la
suite diffusée au plan des agences pour l’emploi au niveau régional et opérationnel, et dans le réseau
national ANPE.
Les supports de base d’une maison de l’emploi seront alors établis
22..22.. SSttrraattééggiiee eett eennjjeeuuxx ddee ll’’eexxppéérriim
meennttaattiioonn vviissééee
Il s’agit de conduire une réflexion qui permettra, in fine, de clarifier le positionnement stratégique de
l’ANPE au regard de l’émergence des dispositifs de maison de l’emploi, face aux opérateurs privés qui
interviennent dorénavant dans le placement des publics demandeurs d’emploi.
Dans le cadre d’une logique d’offre de service aux entreprises, l’ANPE Rhône-Alpes peut se saisir de ce
projet, pour professionnaliser ses acteurs et conduire un changement des pratiques professionnelles.
A travers ce projet, l’ANPE peut être reconnue comme moteur et acteur de la dynamique créée autour de la
maison de l’emploi.
L’ANPE se positionnerait alors par rapport aux partenaires publics et privés dans un rôle incontournable, de
veille, d’observation et de traitement anticipé des besoins en emplois et en compétences des entreprises au
plan des territoires.
L’ANPE apporterait une réelle plus value et renforcerait sa crédibilité au service des entreprises et des
demandeurs d’emploi en favorisant d’une part la lisibilité des besoins en emplois et compétences des
entreprises, et d’autre part une meilleure connaissance des compétences disponibles des demandeurs
d’emploi pour un meilleur placement.
193
IIIIII.. D
Dooccuum
meennttaattiioonn rreem
miissee
Projet LTF RRF
Document sur la réalisation de l’A43 St jean de Maurienne : bilan de la mission de coordination par le
coordinateur René Maréchal date du 10 septembre 2001
Charte de Pays Maurienne
194
ANNEXE 1
Guide d’entretien
IIddeennttiiffiiccaattiioonn
Structure / Organisme :
Nom de l’interlocuteur :
Titre :
Fonction :
Date de l’entretien :
195
I.
Quelle est votre vision de l’activité transfrontalière du territoire ?
 Quelle est selon vous la problématique de votre territoire ?
II. Stratégie, champs d’intervention et organisation dans le domaine du développement territorial,
économie, emploi, insertion
III. Quelle est votre vision de l’existence d’un marché du travail transfrontalier ?
IV. Que pensez-vous de l’idée de créer une maison de l’emploi franco italienne ?
 Condition, critères à remplir ?
 Moyens et ressources ?
 Difficultés pressenties ?
V. Quelles entreprises peut-on rencontrer ayant participées aux JO de 1992 ?
196
VI. Quels problèmes repérez-vous pour apporter des réponses en termes d’emploi à des trois évènements
suivants ?
 L’organisation des JO Turin 2006
 La tenue des jeux du biathlon 2007 en Maurienne
 Le lancement de la ligne ferroviaire Lyon Turin dite LTF
 Quelles solutions préconisez-vous ?
VII. Quel est selon vous l’impact économique des trois évènements qui entourent le projet et leur impact
en terme de besoins en emplois ?
VIII.
Quels secteurs d’activités concernés, quels types d’emplois, nombre, qualification ?
IX. Les difficultés rencontrées et les axes d’amélioration à apporter par rapport à l’expérience des JO de
1992 ou autres
X. Documentation mise à disposition
 Etudes d’impact sur l’emploi et l’économie locale (hôtellerie, santé…) existants par rapport aux
évènements contractuels du projet voir des JO de 1992
 Notes sur des propositions d’actions à mettre en œuvre (partenariat, ressources à mobiliser…)
197
ANNEXE 2
Méthodologie d’accompagnement
198
II --
C
Coonntteexxttee ddee llaa ddeem
maannddee
L’ANPE Régionale demande au cabinet CARTESA Lyon de concevoir un dispositif de formation
d’accompagnement des conseillers de l’ANPE de St Jean de Maurienne à repérer et à qualifier les besoins en
emplois et en compétences des entreprises locales au regard des trois évènements qui sont :
•
•
•
Les jeux olympiques de Turin 2006
Le biathlon Maurienne 2007
Les championnats du Monde de ski alpin Val d’Isère 2009
Ces évènements ne sont pas tous de la même ampleur et ont pour certains des spécificités locales et un impact
géographique circonscrit en terme de conséquences : sur les emplois, sur les entreprises, sur le développement
économique, sur les compétences techniques sollicitées, sur la nature des constructions à envisager, sur les
besoins d’hébergement.
Ce travail est une étape préliminaire au traitement des besoins en emploi qui seront générés par le chantier de
liaison ferroviaire Lyon Turin qui débute en 2010.
Il s’agit de mettre en œuvre un traitement anticipé et progressif de la qualification de la main d’œuvre locale au
regard de la succession d’événements qui vont s’étaler dans le temps de 2006 à 2010.
IIII -- C
Coonntteennuu ddee llaa pprrooppoossiittiioonn dd’’iinntteerrvveennttiioonn
Nous proposons d’articuler ce dispositif autour des 5 étapes suivantes :
EEttaappee 11 ::
R
Reennccoonnttrree ddeess rreessppoonnssaabblleess ddeess ttrrooiiss éévvèènneem
meennttss
EEttaappee 22 ::
IInnssttaalllaattiioonn eett llaanncceem
meenntt dd’’uunn ggrroouuppee tteecchhnniiqquuee pprroojjeett eem
mppllooii
EEttaappee 33 ::
FFoorrm
meerr eett oouuttiillleerr lleess ccoonnsseeiillleerrss ddee ll’’A
AN
NPPEE àà ll’’ééllaabboorraattiioonn dd’’uunnee ffiicchhee
ddeessccrriippttiivvee ddeess ccoom
mppéétteenncceess dd’’uunn eem
mppllooii,, dd’’uunn rrééfféérreennttiieell eem
mppllooii,, àà
ll’’ééllaabboorraattiioonn dd’’uunnee ccaarrttee eem
p
l
o
i
s
e
t
d
e
s
c
o
m
p
é
t
e
n
c
e
s
mplo is et des compétences
EEttaappee 44 ::
FFoorrm
maattiioonn aaccttiioonn àà ll’’ééllaabboorraattiioonn ddeess ssuuppppoorrttss ddee ggeessttiioonn ddeess eem
mppllooiiss eett ddeess
ccoom
p
é
t
e
n
c
e
s
mpétences
EEttaappee 55 ::
FFoorrm
maattiioonn aaccttiioonn àà ll’’aannaallyyssee eett àà llaa ggeessttiioonn ddee llaa m
moobbiilliittéé eennttrree eem
mppllooiiss
sseennssiibblleess
199
EEttaappee 11 -- RReennccoonnttrree ddeess rreessppoonnssaabblleess ddeess ttrrooiiss éévvéénneem
meennttss
Objectif
o
Rencontrer les responsables des évènements pour préciser la typologie des emplois directs et indirects
générés par ces trois évènements.
 Les jeux olympiques de Turin 2006
 Le biathlon Maurienne 2007
 Les championnats du Monde de ski alpin Val d’Isère 2009
Contenu
Il s’agit d’identifier les secteurs d’activité et les emplois qui peuvent être potentiellement générés par ces
trois évènements.
Méthode

Un entretien guidé sera conduit par la consultante avec chacun des responsables
Données de sortie

Typologie des emplois cibles, directs et indirects, par secteur d’activité, induits par les évènements
Durée
1 jour
200
EEttaappee 22 -- IInnssttaallllaattiioonn eett llaanncceem
meenntt dd’’uunn ggrroouuppee tteecchhnniiqquuee pprroojjeett eem
mppllooii
Objectifs



Arrêter un échantillon d’entreprises
Repérer les secteurs d’activités concernés
Identifier les emplois principaux de ces secteurs en séance collective
 Métiers du bâtiment
 Métiers du tourisme
 Métiers de la logistique
 Autres Métiers du tertiaire
Contenu
Le groupe technique projet emploi sera constitué de quatre conseillers ANPE de St Jean de Maurienne.
Il s’agit de rencontrer les quatre conseillers pour apprécier à partir de leur expérience, des JO d’Albertville
et de la construction de l’autoroute de la Maurienne (A 43), les impacts de ces événements, notamment
en terme d’emplois indirects sur les secteurs du tourisme, hôtellerie, restauration …
Méthode
Séance collective
Données de sortie


Liste des entreprises concernées (nombre, taille, secteur, localisation)
Liste d’emplois cibles par secteur d’activité
Durée
1 jour
201
EEttaappee 33 -- FFoorrm
meerr eett oouuttiilllleerr lleess ccoonnsseeiilllleerrss ddee ll’’A
AN
NPPEE àà ll’’ééllaabboorraattiioonn dd’’uunnee ffiicchhee
ddeessccrriippttiivvee ddeess ccoom
p
é
t
e
n
c
e
s
d
’
u
n
e
m
p
l
o
i
,
d
’
u
n
r
é
f
é
r
e
n
mpétences d’un emploi, d’un référenttiieell eem
mppllooii,, àà ll’’ééllaabboorraattiioonn dd’’uunnee
ccaarrttee dd’’eem
mppllooiiss eett ddeess ccoom
mppéétteenncceess
Objectif

Transmettre aux conseillers ANPE une méthodologie d’analyse des emplois et d’élaboration de
supports
Contenu
Il s’agit de présenter et de transmettre une méthodologie de gestion des emplois et des compétences aux
acteurs de l’emploi.
L’élaboration, ensemble, des différents éléments composants une carte des emplois facilite la
compréhension, la mise en pratique, et l’articulation des supports. Ces supports sont construits en
cohérence des supports existants à l’ANPE, comme par exemple celui du ROME.
Méthode
Trois séances collectives se dérouleront chacune devant permettre d’aborder une présentation de l’outil,
de ses finalités et une mise en pratique.
Des exercices seront conduits sur chaque thème pour permettre à chaque participant à l’issue de la journée
d’être capable de :
 Concevoir et rédiger une fiche descriptive de l’emploi cible et des compétences
 Elaborer et structurer un référentiel de compétences de l’emploi cible
 Planifier et formaliser une carte des emplois cibles
Données de sortie
Des fiches descriptives d’emploi cibles et des référentiels de compétences, une carte des emplois et des
compétences
Durée
3 jours
202
EEttaappee 44 -- FFoorrm
maattiioonn aaccttiioonn àà ll’’ééllaabboorraattiioonn ddeess ssuuppppoorrttss ddee ggeessttiioonn ddeess eem
mppllooiiss eett ddeess
ccoom
p
é
t
e
n
c
e
s
mpétences
Objectifs


Mettre en application, réelle et concrète, la méthodologie délivrée lors de l’étape précédente
Clarifier le contenu des emplois existants et les caractéristiques de la population salariée (age, lieu de
résidence, qualification, compétences, mobilité…) des entreprises locales
Contenu
La consultante supervise les rencontres effectuées par les conseillers ANPE auprès des entreprises.
A partir de l’échantillon d’entreprises dressé au cours de l’étape 2, les conseillers ANPE rencontrent les
entreprises sur leur site et collectent des informations leur permettant de construire les fiches descriptives
des emplois cibles et les référentiels des emplois cibles.
Ces entretiens permettent d’affiner les renseignements en terme de besoins en emplois, en compétences,
en recrutement des entreprises locales. Ainsi, la liste des emplois cibles préalablement définie en étape 2
peut être éventuellement corrigée ou complétée.
Méthode



Elaboration de deux fiches emplois cibles par conseiller
Elaboration de deux référentiels emplois cibles
Suivi personnalisé individualisé de chaque conseiller sous la forme de deux rencontres individuelles
par conseiller.
Données de sortie


Fiches descriptives des emplois cibles et des compétences
Référentiels des emplois cibles et des compétences
Durée
1 jour d’accompagnement suivi par conseiller sur la base d’un groupe composé de 4 conseillers soit 4
jours pour 4 groupes
203
EEttaappee 55 -- FFoorrm
maattiioonn aaccttiioonn àà ll’’aannaallyyssee eett àà llaa ggeessttiioonn ddee llaa m
moobbiilliittéé eennttrree eem
mppllooiiss cciibblleess
Objectifs




Identifier les aires de mobilité entre emplois cibles
Positionner les compétences des demandeurs d’emploi par rapport aux emplois cibles des secteurs
d’activité concernés
Elaborer les parcours de qualification pour les demandeurs d’emploi
Accompagner les acteurs de l’ANPE dans la gestion de la mobilité professionnelle des demandeurs
d’emploi grâce à une carte des emplois et des compétences sur les quatre grands domaines ciblés :
 Métiers du bâtiment
 Métiers du tourisme
 Métiers de la logistique
 Autres Métiers du tertiaire
Contenu
Il s’agit de présenter un mode de lecture et d’analyse de transfert de compétences entre les emplois cibles.
Cette analyse est utile en matière de recrutement, de gestion de mobilité interne dans l’entreprise, de
gestion de la mobilité entre entreprises, d’analyse du besoin de formation et de mise en œuvre de
formation.
Ainsi, il pourra être identifié des passerelles de compétences entre les emplois pour permettre aux
titulaires de ces emplois de naviguer d’un emploi à un autre.
Méthode
Lors des séances collectives avec les quatre conseillers ANPE, la consultante présentera l’articulation des
supports entre eux et le mode de lecture et d’analyse de transfert de compétences.
A partir des fiches descriptives des emplois cibles, des référentiels de compétences des emplois cibles, de
la carte des métiers et des compétences, la consultante et les conseillers dresseront pour chaque emploi
cible les passerelles possibles vers les autres emplois cibles. Cette construction est réalisée en cohérence
avec le support ROME.
Données de sortie


Carte des emplois cibles
Passerelles entre les emplois cibles
Durée
3 jours
204
Projet TRANSALP
Frontière
Travail
Sans
ALCOTRA France Italie
Synthèse globale du projet de liaison
ferroviaire Lyon Turin
A
AN
NPPE
ER
Rhhôônnee--A
Allppeess
C
C
A
R
T
E
A
E
CA
AR
RT
TE
ESSSA
A SSSuuuddd E
Esssttt
JJJuuuiiinnn 222000000555
205
206
11ªª ppaarrttee –– C
Coonnssttaattaazziioonnii aassppeettttii qquuaannttiittaattiivvii
II.. O
Obbiieettttiivvii ee ffaassii ddeelllloo ssttuuddiioo
L’obiettivo di questo studio è la valutazione degli impatti in termini di occupazione generata dagli
investimenti previsti sul corridoio Lione – Torino.
 La prima fase
Porta sulla raccolta dei dati riguardanti i cantieri (costo, durata e calendario, localizzazione, ecc) e le
caratteristiche del settore delle costruzioni in Francia e in Italia (salari medi del settore, grado di
specializzazione regionale) .
 La seconda fase
Esplicita la stima degli impatti in termini di occupazione direttamente generati dai differenti cantieri che
sono previsti sul corridoio ferroviario.
Il numero di persone che lavorano sui cantieri della sezione internazionale è stato stimato dallo studio TSE
sulla base di un’analisi tecnica dei cantieri e dei bisogni rispettivi di manodopera.
 La terza fase
Consiste nel valutare la stima della capacità dei territori direttamente interessati dal corridoio di
soddisfare direttamente il bisogno di manodopera, differenziando la parte della manodopera non
qualificata (che si suppone di poter in ogni modo assumere localmente), dalla manodopera composta da
disoccupati che potranno essere formati localmente alle funzioni qualificate, e dalla manodopera
qualificata.
Sulla base di questo, è stata determinata la necessità di assumere della manodopera fuori da questi territori.
 La quarta fase
Affronta la valutazione della tipologia di lavoratori da trasferire nella zona dei cantieri con o senza la
loro famiglia.
207
IIII.. IIll ccoonncceettttoo ddii uunniittàà ddii llaavvoorroo aattttiivvee
Definizione
Si tratta della stima degli impatti in termini d’occupazione direttamente generati dai diversi siti dei cantieri Lione
– Torino.
Si tratta di valutare gli impieghi generati, i bisogni di manodopera generati per ogni cantiere per ogni anno a
partire dallo studio TSE sulla base di un’analisi tecnica dei cantieri e dei bisogni rispettivi di manodopera.
Annotazioni

La difficoltà di determinare se gli impieghi per la costruzione di infrastrutture devono essere considerati
come degli impieghi di recente creazione, o riassegnati, a lungo o a breve termine.

Il rischio di saturazione della manodopera locale :
Quando un impulso esogeno crea un sensibile aumento della domanda di lavoro nel settore, si può avere
un effetto di saturazione delle risorse locali disponibili in questa regione.
Ciò può verificarsi molto rapidamente qualora la regione sia caratterizzata dalla dispersione della
popolazione nello spazio o dall’assenza di forza lavoro avente una specializzazione determinata.

Il bisogno di definire una politica dell’impiego :
Quando il numero e la dimensione delle imprese di costruzione locali non sono sufficienti per rispondere
alle domande delle autorità locali, diventano necessarie delle risorse esterne alla regione.

Quale politica del lavoro delle autorità locali sarà prediletta ?

La stima possibile della capacità dei territori di soddisfare il bisogno di manodopera differenziando
manodopera qualificata, non qualificata, possibilità di formare i disoccupati localmente alle
funzioni qualificate, la necessità di assumere della manodopera fuori territorio.

I settori dell’Edilizia e Lavori Pubblici sono suscettibili di rispondere al numero e al tipo d’impieghi ?

Le risorse locali disponibili saranno saturate ?

Il reclutamento locale sarà favorito al massimo ?

Come si realizzerà la designazione dei lavoratori di altre zone ?

Quali sono le capacità delle imprese locali di poter rispondere alle caratteristiche d’impiego ?

Quali sono le imprese prese in considerazione per i diversi lavori ?
208
22..11.. LLee ooppeerree
Questo studio concerne l’impatto sull’occupazione di tutte le opere previste sul corridoio ferroviario Lione –
Torino ; oltre alla sezione internazionale St-Jean-de-Maurienne – Bruzolo, le opere seguenti sono state quindi
prese in conto :

Piattaforme dell’autostrada ferroviaria di Ambérieu e di Lione Est

LGV Lione – Sillon Alpin

Accesso al tunnel della Chartreuse, linea trasporto Lione – St.-André-le-Gaz

Tunnel della Chartreuse

Tunnel di Belledonne

Nuova linea Caprie – Bruzolo

“Gronda di Torino” Settimo – Caprie

Piattaforma dell’autostrada ferroviaria (Chivasso o altro sito)

Dati statistici riunione del 14 settembre 2004 – Conseil Général Savoie
Tre grandi tipi di lavori sono interessati :

Lavori di genio civile sotterraneo

Lavori di genio civile aereo

Equipaggiamenti ferroviari e non
209
22..22.. G
Gllii iim
mppiieegghhii iinntteerreessssaattii
2.2.1. Tipologia degli impieghi
Per il personale operativo, n°rome
• Manovali 42 111
• Posatori di binari e canalizzazioni 42 112
• Betonisti, addetti al rivestimento in cemento, ferraioli 42 113
• Carpentieri metallici 42 121
• Minatori 42 131
• Autisti mezzi pesanti 43 114
• Conduttori di macchine Lavori Pubblici 43 211
• Elettromeccanici 44 212
• Elettromeccanici alta qualità 44 212
• Elettricisti, tecnici elettronici 44 213
2.2.2. Statistiche dei bisogni per impieghi, qualifiche
Lavori di genio civile sotterraneo sulla sezione LTF
manœuvres
33%
conducteurs d'engins
de TP
14%
mineurs
10%
électromécaniciens
HQ
2%
bétonneurs-coffreursferrailleurs
8%
cadres et ingénieurs
5%
agents administratifs
10%
électromécaniciens
13%
poseurs de voies canalisations
2%
chauffeurs de poids
lourds
3%
3 135
2 889
2 676
2 618
Bruzolo
12%
Sain-Jean-deMaurienne
10%
Saint-Martin-laPorte
15%
1 209
856
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
La Praz
17%
Val Cenischia
26%
Modane
20%
210
Lavori di genio civile aereo sulla sezione LTF
conducteurs
d'engins de
TP
8%
manœuvres
38%
cadres et
ingénieurs
8%
bétonneurscoffreursferrailleurs
20%
agents
administratifs
14%
électromécani
ciens
2%
poseurs de
voies canalisations
4%
chauffeurs de
poids lourds
charpentiers
2%
métalliques
4%
Bruzolo
33%
Sain-Jean-deMaurienne
40%
Val Cenischia
27%
211
Lavori di binari e di equipaggiamenti sulla sezione LTF
carpentieri
metallici
3%
conduttori di
macchinari di TP
1%
posatore di binari canalizzazioni
8%
manovali
24%
elettricisti-tecnici
elettronici
25%
quadri e ingegneri
10%
elettromeccanici
11%
agenti
amministrativi
18%
1 883
673
600
-0
-0
2006
2007
-0
2008
-0
2009
2010
2011
2012
Saint-Jean-deMaurienne
65%
Bruzolo
35%
212
Risultato globale per la sezione LTF in ipotesi non in fasi
4 500
Quadri e ingegneri
Agenti amministrativi
4 000
Elettromeccanici
3 500
Elettricisti – tecnici
elettronici
3 000
Posatori di binari /
canalizzazioni
2 500
Carpentieri metallici
2 000
Conducenti mezzi
pesanti
Betonisti-addeti
rivestimenti in
cemento
ferraioli
1 500
Elettromeccanici HQ
1 000
Minatori
500
Conducenti di macchinari TP
Manovali
2006
2007
2008
2009
2010
213
2011
2012
Risultato globale per la sezione LTF in ipotesi in fasi
4.500
4.000
3.500
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
20
15
20
16
20
17
20
18
20
19
20
20
20
21
20
22
20
23
20
24
20
25
20
26
20
27
20
28
20
29
20
30
-
Manœuvres
Conducteurs d'engins de TP
Mineurs
Electromécaniciens HQ
Bétonneurs-coffreurs-ferrailleurs
Chauffeurs poids lourds
Charpentiers métalliques
Poseurs de voies / canalisations
Electriciens - électroniciens
Electromécaniciens
Agents administratifs
Cadres et ingénieurs
214
22..33.. LLee uunniittàà ddii llaavvoorroo aatttiivvee
2.3.1. Constatazioni
Definizioni dei lavori realizzati per la sezione internazionale e le opere collegate
Durante gli anni di costruzione (periodo 2003-2030).
C 13 lavori non fasati
C 5 lavori fasati
Nel caso della configurazione C13, le punte massime sono superiori a 6.000 UTA per la Francia, e a 2.800
UTA per l’Italia, con un totale superante 9.000 UTA nel 2010 (per questo anno, la sezione internazionale
necessita circa 3.400 UTA, quindi l’importanza dei bisogni di manodopera delle altre opere è evidente).
Nel caso della configurazione C5, l’attivazione d’impiego è ulteriormente scaglionata nel tempo, con delle
punte massime superiori a 5.000 UTA per la Francia e intorno alle 2.400 UTA per l’Italia, che dà un totale
superante le 7.000 UTA nel 2009 e 2010.
215
Impatto in termini di impieghi diretti
Maurienne
Combe de Savoie
Grésivaudan
Avant-Pays
Savoyard
La Motte-Servolex
Anno 1
Anno 2
Anno 3
Anno 4
Anno 5
Anno 6
Anno 7
Anno 8
Anno 9
Anno 10
Anno 11
Anno 12
Anno 13
Anno 14
Anno 15
Anno 16
700
1 800
2 200
2 200
2 500
2 500
1 200
600
400
100
100
200
200
200
600
1 300
1 000
600
400
100
200
500
600
800
1 100
1 400
600
200
100
300
300
300
200
100
TOTALE :
14 200
4 700
5 400
1 300
216
Nord Isère Lyon
TOTALE
Francia
di cui Savoia
Italia
200
1 600
2 000
1 900
1 200
200
100
100
100
0
0
100
100
600
1 000
200
1 200
4 200
5 300
5 400
5 700
5 600
3 000
1 500
900
200
0
100
100
600
1 000
200
1 000
2 600
3 300
3 500
4 500
5 400
2 900
1 400
800
200
0
0
0
0
0
0
700
2 300
2 800
2 800
2 800
1 500
300
100
100
100
9 400
35 000
25 600
13 500
Ripartizione dei nuclei familiari legati agli impieghi diretti
Manodopera in Savoia
Manodopera proveniente
dalla Savoia
Manodopera
da altre zone
che viene sola
che trasferisce la famiglia
Anno 1
Anno 2
Anno 3
Anno 4
Anno 5
Anno 6
Anno 7
Anno 8
Anno 9
Anno 10
1 000
2 600
3 300
3 500
4 500
5 400
2 900
1 400
800
200
300
700
1 100
1 100
1 500
1 900
1 100
600
500
100
700
1 900
2 200
2 400
3 000
3 500
1 800
800
300
100
550
1 450
1 700
1 850
2 300
2 700
1 400
600
200
50
150
450
500
550
700
800
400
200
100
50
TOTALE :
25 600
8 900
16 700
12 800
3 900
100%
35%
65%
50%
15%
217
Stima degli impieghi indiretti
Impieghi DIRETTI
TOTALE Francia
di cui Savoia
Anno 1
Anno 2
Anno 3
Anno 4
Anno 5
Anno 6
Anno 7
Anno 8
Anno 9
Anno 10
Anno 11
Anno 12
Anno 13
Anno 14
Anno 15
Anno 16
1 200
4 200
5 300
5 400
5 700
5 600
3 000
1 500
900
200
0
100
100
600
1 000
200
1 000
2 600
3 300
3 500
4 500
5 400
2 900
1 400
800
200
TOTALE :
35 000
25 600
Impieghi INDIRETTI
% Savoia
TOTALE Francia
80%
60%
60%
60%
75%
95%
95%
90%
85%
100%
218
Totale Impieghi Diretti
+ Indiretti
2 700
9 600
12 100
12 400
13 100
12 800
6 900
3 400
2 100
400
0
200
200
1 400
2 300
400
3 900
13 800
17 400
17 800
18 800
18 400
9 900
4 900
3 000
600
0
300
300
2 000
3 300
600
80 000
115 000
2.3.2. Stima dei bisogni di manodopera
a. Valutazione della manodopera non qualificata
La parte della manodopera non qualificata, costituita dal personale impiegato con compiti non specifici
(segretarie, autisti, ecc) o dal personale utilizzato nella costruzione ma con compiti che non richiedono
una qualifica particolare, è supposta essere pari al 20% delle UTA totali, per tutti i cantieri considerati.
Si fa l’ipotesi che questa parte possa essere in ogni modo reclutata sul mercato del lavoro locale (con
riferimento al territorio della provincia per il cantiere lato Italia, e del dipartimento, lato Francia).
b. Stima dei disoccupati da formare per delle funzioni di tipo qualificato
Si tratta di reclutare della manodopera locale e di formarla alle funzioni qualificate relativamente al
settore della costruzione di grandi infrastrutture.
Viste le esigenze degli organismi pubblici locali rispetto al ricorso prioritario alla manodopera locale, una
gestione delle risorse umane è possibile al fine di ottimizzare l’effetto positivo sulla disoccupazione della
zona interessata.
Questo passa attraverso dei programmi di formazione di grande portata, realizzati in collaborazione con
le imprese di costruzioni e con il concorso, anche finanziario, delle istituzioni locali.
Le tappe della procedura sono quindi le seguenti :
1.
Determinazione del bacino di disoccupati potenzialmente da formare per ciascuna delle zone
interessate
2.
Valutazione del numero di disoccupati che parteciperanno effettivamente ai corsi di
formazione
3.
Valutazione del numero di disoccupati che troveranno effettivamente un lavoro nei cantieri
della Lione – Torino dopo aver partecipato ai corsi di formazione (tasso di riuscita).
4.
Ripartizione dei disoccupati formati sui diversi cantieri.
Per ogni cantiere, si fa l’ipotesi che una parte minima della manodopera qualificata non possa essere
reperita formando dei disoccupati. Si tratta, per esempio, del personale dirigente o responsabile delle
funzioni che necessitano una qualifica o esperienza particolare.
Sulla base dei dati forniti da TSE, questa parte è stimata per lo meno a :

18% della manodopera totale per le opere in tunnel

23% della manodopera totale per le opere a cielo aperto (dove la percentuale del personale
dirigente è più importante)
219
Annotazioni

Parte dei disoccupati aventi le qualità richieste che parteciperanno ai corsi di formazione : 10% per
la Francia e 4% per il lato italiano perché bisogna considerare la forte specializzazione degli operai
piemontesi nei settori meccanici o, in ogni modo, differenti da quello delle costruzioni.

Tasso di riuscita dei corsi : 70%.
c. Manodopera qualificata

Manodopera qualificata formata localmente

Manodopera qualificata da reperire tra i lavoratori del settore delle costruzioni (parte uguale
per lo meno al 18 - 23% del totale)

Per la configurazione 13 esistono dei bisogni notevoli di manodopera qualificata per il periodo dal
2006 al 2013 – 2014 (con una punta massima di 4.000 UTA nel 2011) per la Francia, e di 1700 UTA
in Italia nel 2009 – 2010, non soddisfatti dalla formazione di disoccupati reclutati localmente.

Per la configurazione 5, restano dei bisogni notevoli di manodopera qualificata che non sono
soddisfatti dalla formazione di disoccupati reclutati in campo locale, nel periodo dal 2006 al 2014
(con una punta di 2.700 UTA nel 2011), che, anche se in maniera meno forte, a partire dal 2023 al
2027 (con una punta di 950 UTA circa nel 2026).
Per l’Italia, ci sono dei bisogni notevoli di manodopera qualificata nel periodo a partire dal 2006 al
2013 (con una punta di 1.370 UTA nel 2010) e ancora ma in maniera meno forte, a partire dal 2021
al 2028 (con una punta di 109 UTA circa nel 2024)
L’analisi dei flussi di lavoratori provenienti da altre zone è quindi opportuna.
220
2.3.3. Stima delle zone di provenienza della manodopera
Questa fase è più complessa ; essa verte sulla determinazione della probabile distribuzione della provenienza
geografica dei lavoratori dei cantieri, in particolare al fine di stimare il numero che dovrà spostarsi da altre
regioni e che quindi rappresenterà la popolazione nuova (anche se temporanea) per la zona dei cantieri.
Il tipo di manodopera non avente una qualifica specifica, è supposto poter essere reperito localmente.
Circa la manodopera qualificata, si è innanzitutto determinato il potenziale locale in termini di disoccupati
che possono essere formati per funzioni di tipo qualificato.
Bisogna anche mettere in evidenza che nei primi anni dei cantieri (dal 2004 al 2007), non si sono considerati
i disoccupati formati. In seguito, supponendo un’azione delle istituzioni locali rivolta a favorire l’impiego di
manodopera della zona, una parte dei bisogni di manodopera specializzata potrà essere soddisfatta da dei
disoccupati da formare localmente.
Distribuzione territoriale della provenienza della manodopera qualificata restante
La parte della manodopera qualificata che non è assunta per mezzo della formazione di disoccupati sarà
reperita tra i salariati gia attivi nel settore delle costruzioni, sia localmente che in provenienza da altre zone.
Circa la propensione a trasferire la famiglia, un aspetto essenziale deve essere sottolineato, si tratta delle
condizioni di alloggio previste in Italia e in Francia.
Per l’Italia, in effetti, l’alloggio degli operai è previsto in locali costruiti sul cantiere, mentre in Francia
un’indennità per pagare l’affitto è data agli operai dei cantieri.
Nel caso italiano, evidentemente, gli operai saranno quindi meno orientati a trasferire le loro famiglie nella
zona del cantiere, poiché questo implicherebbe la ricerca di un alloggio all’esterno dei locali costruiti sul
cantiere.
221
22ªª ppaarrttee –– AAnnaalliissii aassppeettttii qquuaalliittaattiivvii
II.. IIddeennttiiffiiccaazziioonnee ddeeggllii iinntteerrllooccuuttoorrii iinnccoonnttrraattii oo ccoonnttaattttaattii
Mme GORSE ANPE Régionale
il 12 gennaio 2005
M. RAMBAUD, Incaricato di missione presso il prefetto della Savoia, grandi progetti
M. BARNEOUD Incaricato di missione Lione – Torino, Conseil Général
Savoie, Direzione dell’ambiente e della pianificazione
M. BORNAREL, Segretario Generale, FBTP Savoie
M. GRANNEC, Incaricato di missione Lione - Torino, FBTP Savoie
il 14 gennaio 2005
Supporto dei colloqui : la guida del colloquio
IIII.. PPrreesseennttaazziioonnee ddeeggllii aavvvveenniim
meennttii
• Il collegamento ferroviario Lione Torino
• I giochi olimpici di Torino 2006
• Il biathlon Maurienne 2007
I campionati del Mondo di sci alpino Val d’Isère 2009 (*)
Le prove mondiali interuniversitarie 2010 - 2011 (*)
Questi avvenimenti non sono tutti della stessa ampiezza e hanno per certo delle specificità locali e un impatto
geografico circoscritto (*) in termini di conseguenze : sugli impieghi, sulle imprese, sullo sviluppo economico,
sulle competenze tecniche sollecitate, sulla natura delle costruzioni da prevedere, sui bisogni d’alloggio.
L’avvenimento maggiore : il collegamento ferroviario Lione Torino
Il collegamento ferroviario Lione Torino è classificato come un modo di procedere a grandi cantieri dal 18
dicembre 2003.
Una cellula di coordinazione si è creata con due coordinatori M. RAMBAUD, incaricato di missione alla
Prefettura della Savoia, e M. BARNEOUD, incaricato di missione al Conseil Général della Savoia.
Questa cellula è incaricata di sostenere il progetto, di sorvegliarne l’avanzamento, di seguire gli aspetti tecnici, di
creare e sorvegliare i legami tra i partner, di condurre gli attori a posizionarsi e di accompagnare le collettività
locali interessate.
Una logica di partenariato si sviluppa con le collettività : Région Rhône-Alpes, Conseil Général Isère, Conseil
Général Rhône, Conseil Général Savoie.
222
I cantieri interverranno in quattro dipartimenti francesi :
• Département de la Savoie : 7 comuni : Modane, Saint Jean de Maurienne, Laissaud, Saint Thibaud de
Couz, Saint Beron Dormessin, La Motte Servollex, Avressieux
• Département de l’Isère : 3 comuni : Chapareillan, La Tour du Pin, L’isle d’Abeau
• Département du Rhône : Lione e la comunità lionese
• Département de l’Ain : 1 comune : Ambérieu
La società LTF è una società bi-nazionale, società per azioni semplificata bi-nazionale, i suoi azionisti sono per il
50% Réseau Ferré de France (RFF) e Rete Ferrovia Italiana (RFI). LTF è stata creata nell’ottobre 2001 in seguito
all’accordo concluso tra le repubbliche francese e italiana nel gennaio 2001, ratificato dai parlamenti italiano e
francese nel 2002.
Con questo accordo, i governi dei due paesi si sono impegnati a costruire le opere della parte comune italo
francese necessarie alla realizzazione di una nuova comunicazione ferroviaria mista merci / passeggeri tra Lione
e Torino (estratto dell’articolo 1 dell’accordo).
LTF lavora sotto la responsabilità della commissione intergovernativa (CGI) creata nel 1996. M. Louis BESSON
presiede la CGI dal 2004. LTF è presieduta dal Prefetto M. LEPINE. La società è basata a Chambéry (sede) e a
Torino. Il progetto del collegamento ferroviario Lione Torino è costituito da tre sezioni miste trasporto e
passeggeri :
• Sezione francese : agglomerazione lionese a St Jean de Maurienne affidata a RFF
• Parte comune franco italiana : St Jean de Maurienne a Bruzolo affidata a LTF
• Sezione italiana: Bruzolo all’agglomerazione di Torino affidata a RFI
Società come EPHAGE, RAZEL, BOUYGUES saranno concessionarie, le imprese locali saranno subappaltatrici
delle concessionarie.
Questo grande cantiere rappresenta un innalzamento finanziario di 15,2 miliardi di euro in corso di
completamento.
• 2,3 miliardi di euro per la sezione italiana da Bussoleno a Torino
• 6,2 miliardi di euro per la sezione francese comunità di agglomerazione lionese a St Jean de Maurienne
• 6,7 milardi di euro per la sezione internazionale (tunnel tra St Jean de Maurienne e Bussoleno).
Attualmente
Un consulente, M. Michel GUILLOT, struttura, mandatario dello STATO, realizza uno studio di prefigurazione
del procedimento grandi cantieri. Questo studio non è ancora convalidato.
Gli elementi operativi non sono ancora stati estratti, l’obiettivo fissato è quello del 1° semestre 2005.
Il consulente sottolinea le condizioni di riuscita del procedimento grandi cantieri, che riposa su due assi :
• Impiego – formazione dei richiedenti lavoro e dei salariati locali,
• Assistenza delle imprese locali per accedere all’ordine.
223
Le 6 grandi tematiche sollevate dal progetto sono le seguenti :
1.
2.
3.
4.
5.
6.
L’acquisizione dei terreni fondiari
I bisogni di alloggio e le possibilità esistenti
Le tipologie dei cantieri e tecniche sollecitate
Gli impieghi : tipo, numero, competenze richieste, risorse umane esistenti localmente salariate o in
cerca d’occupazione, competenze acquisite dalle risorse umane, misura degli scarti in quantitativo e
qualitativo
Le formazioni da premurare per formare le risorse umane esistenti alle competenze degli impieghi
mirati dai cantieri
L’accompagnamento delle collettività locali
224
IIIIII.. LL’’aattttiivviittàà ttrraannssffrroonnttaalliieerraa ddeell ddiippaarrttiim
meennttoo ddeellllaa SSaavvooiiaa
L’esistenza stessa di un’attività transfrontaliera in termini di attività economica e d’impiego è da verificare
nell’ambito di questo studio.
Si sono sviluppati dei flussi turistici e un’attività economica legata al turismo, il che genera dei flussi
economici, finanziari, umani.
La clientela italiana si è in particolare fortemente sviluppata in una ventina d’anni nelle stazioni sciistiche.
Gli italiani investono nei beni immobili francesi.
Il flusso Francia – Italia (Torino, regione Piemonte, pianura padana) resta abbastanza debole, pochi turisti
francesi. I Giochi Olimpici renderanno più leggibile e attrattivo questo territorio italiano.
Converrebbe verificare se l’autostrada A 43 della Maurienne abbia favorito i flussi d’attività economiche.
Sarebbe auspicabile stilare un bilancio dei flussi transfrontalieri su due punti :
• Gli effetti generati dalla costruzione dei cantieri
• Gli effetti provocati in seguito alla realizzazione dei cantieri
M. BARNEOUD, che ha occupato il posto di segretario Generale del Distretto della Haute Maurienne,
precisa che la valle della Haute Maurienne rappresenta 40 chilometri e conta 2500 abitanti, mentre dall’altra
parte della frontiera la valle di Susa conta 40 comuni con 60.000 abitanti.
I due territori sono molto differenti e gli sembra che solo la città di Modane per la Haute Maurienne sviluppi
dei legami con l’Italia (attività doganali, del tunnel del Fréjus). La barriera Alpina è ancora una vera
barriera.
I Giochi Olimpici di Torino non hanno dato luogo agli scambi tra le imprese o ad una mobilità di personale.
Peraltro, degli studi condotti sul concetto dell’impatto di una frontiera rispetto agli scambi economici e di
trasporto permettono di misurare il flusso medio di scambi tra due paesi in presenza di una frontiera
nazionale.
I flussi sono divisi in quattro in presenza di una frontiera nazionale, qui tra la Francia e l’Italia sarebbero
divisi in 12.
I flussi transfrontalieri sono limitati tra la Francia e l’Italia malgrado le carte vincenti della valle della
Maurienne con il tunnel del Fréjus, l’autostrada A 43, strumento per far uscire dall’isolamento la valle e il
Colle del Moncenisio che permette una viabilità sicura.
La valle della Maurienne e quella della Tarentaise sono collegate da due colli : il colle dell’Iseran tra Val
d’Isère e Bonneval, poi il colle della Madeleine tra St François Longchamp e Celliers Bonneval.
Queste due valli conoscono uno sviluppo economico diverso, le attività turistiche legate allo sci alpino sono
ulteriormente concentrate nella valle della Tarentaise, dominio delle tre valli. Le stazioni della valle della
Maurienne si sviluppano meno massicciamente, hanno conservato l’attrattiva di stazioni villaggio autentiche
come quelle di Valloire, St François Longchamp, Val Cenis…
225
Per il FBTP il bacino economico della Savoia è forte, nonostante questo sarebbe interessante lavorare sulle
barriere che ostacolano lo sviluppo del bacino. Si tratta di sviluppare una dinamica del bacino d’impieghi,
delle attività delle imprese locali.
Circa il progetto del collegamento ferroviario Lione - Torino, le imprese locali saranno contattate per essere
subappaltanti dei gruppi posizionati sui mercati pubblici. Il FBTP Savoie pensa che sarà necessario
affrontare una mancanza di competenze sui dipartimenti Savoie, Haute Savoie, Isère.
Questo ramo professionale conosce una certa tensione su questi impieghi, e peraltro dovrà trattare le
questioni legate al pensionamento di numerosi salariati così come il livello debole di qualificazione della
popolazione salariata.
Attualmente, il personale è poco formato per intervenire al momento della costruzione dei tunnel, ci sarebbe
un deficit di personale sui mestieri calderaio, manuale esplosivo, conduttore robot forza…
Per il FBTP Savoie, gli scambi transfrontalieri sono molto deboli poiché ogni paese ha avuto fino ad oggi
un’attività sufficiente, il FBTP Savoie rileva una buona attività per le imprese dell’Edilizia Lavori Pubblici
della Savoia da 4 anni.
IIV
V.. LLaa pprroobblleem
maattiiccaa ddeell tteerrrriittoorriioo
Se si effettua una proiezione di 20 o 30 anni degli impatti del collegamento Lione Torino, è certo che questo
collegamento avrà un impatto sul territorio. L’economia savoiarda sarà portata a evolvere. I settori
economici dell’industria e del turismo saranno sollecitati.
In funzione del progetto finale di tracciato della costruzione, certi territori si smarcheranno come motore.
Cosa permetterà il TGV tra due metropoli ? il tracciato permetterà uno sviluppo economico della valle della
Maurienne come per esempio per il settore terziario ?
Bisogna distinguere due tipi di impatto :
•
•
Gli effetti legati alla costruzione dei cantieri
Gli effetti legati allo sviluppo dei trasporti : quale sarà la natura degli scambi sviluppati ?
Quale sarà il modo di sfruttamento della linea ? (SNCF o altro partner ? Uno o quattro TGV al giorno ?
TGV « turismo neve » o / e TGV « affari economici » frequenze e orari adatti ?)
Per il momento le discussioni vertono sul tracciato geografico del TGV.
Se si ragiona in termini di strategia a lungo termine, la questione della sparizione della frontiera si pone. A
lungo termine, quale sarà la necessità di evoluzione della regione Rhône-Alpes, e dellla regione Piemonte ?
Quale sarà il posizionamento della regione Rhône-Alpes ? Quale sarà il posizionamento del dipartimento
della Savoia ?
226
Per il FBTP Savoie, la problematica del territorio riposa principalmente su due assi :
•
Il deficit di manodopera sulle due valli, Tarentaise e Maurienne, più precisamente sui lavori di
fondamenta che la seconda opera. La popolazione salariata è poco mobile.
•
Il deficit di alloggi per accogliere una popolazione salariata supplementare legata al costo
dell’alloggio
I due assi si amplificano l’un l’altro e formano una spirale negativa.
Il gran cantiere ferroviario di Lione Torino di cui la parte più importante si svolgerà in Maurienne è
un’opportunità per assicurare l’avvenire di questi territori con uno sviluppo globale sociale, economico,
ambientale, umano.
I fattori di sviluppo di un territorio sono :
• Le risorse umane : livello di qualificazione, varietà, specificità delle qualificazioni, effettivi
• Le risorse in sapere : centri di formazione, imprese, centri di ricerca, associazioni legate allo
sviluppo economico
• Le risorse in capitale : tasso di risparmio, tassa professionale
• Le risorse fisiche : legno, produzione idroelettrica
• Le infrastrutture : strade, autostrade, ferrovie, scuole, attrezzature sportive, turistiche, habitat
• L’infrastruttura ferroviaria può essere utilizzata come una leva di sviluppo agendo su ciascuna di
queste risorse. Gli impatti del progetto saranno legati ai lavori, allo sfruttamento dell’infrastruttura
così come alla sua esistenza in seno al territorio.
Gli impatti del cantiere sono di diversi ordini :
• Ambientali
• Economici : ricadute finanziarie locali per le imprese di lavori e di servizi locali, le collettività
territoriali, commerci, ospitalità
• Sociali : diminuzione del numero delle persone in cerca d’occupazione, acquisizione di savoir faire
227
V
V.. LL’’eessiisstteennzzaa ddii uunn m
meerrccaattoo ddeell llaavvoorroo ttrraannssffrroonnttaalliieerroo
Oggi sul territorio della Savoia, gli impieghi dell’Edilizia Lavori Pubblici rappresentano 10 000 impieghi
secondo i signori RAMBAUD e BARNEOUD.
Sembra che l’Edilizia Lavori Pubblici sia anche un settore in tensione dal lato italiano, queste tensioni si
esprimono in particolare nell’ambito dei grandi lavori : collegamento ferroviario Transpadano, collegamento
Roma Napoli, lo stretto di Messina.
Per il collegamento ferroviario Lione Torino, committente (maître d’ouvrage), Réseau Ferré de France,
direttore lavori (maître d’oeuvre), considerano due mercati del lavoro distinti. Ma per il momento, c’è poca
trasparenza.
Per il FBTP Savoie, esistono poche frontiere legate alla lingua, il dialetto è dai due lati simile.
La mentalità della popolazione locale è pronta, in origine le imprese francesi sono create da popolazioni
provenienti dall’Italia.
Il FBTP Savoie sviluppa dei legami con gli omologhi italiani delle valli d’Aosta e del Piemonte attraverso il
progetto INTERREG.
Il settore professionale in Italia è rappresentato a livello regionale. Il FBTP Savoie e il settore professionale
hanno intessuto dei legami a livello del CFA e dei centri di apprendimento italiani.
V
VII.. LLaa ccrreeaazziioonnee ddii uunnaa ccaassaa ddeellll’’iim
mppiieeggoo ffrraannccoo iittaalliiaannaa
Per quanto riguarda la creazione di una casa dell’impiego franco-italiana transfrontaliera, il partenariato con
gli italiani è in fase di costruzione.
Converrebbe conoscere meglio le pratiche dei partner e il loro savoir faire in materia d’impiego.
La casa dell’impiego potrebbe essere uno strumento che corrisponda ai bisogni di una realtà, la quale resta
da apprezzare per quanto riguarda l’esistenza di un mercato d’impiego transfrontaliero.
Per il FBTP Savoie, pare importante in un primo tempo far funzionare quello che esiste prima di progettare
la creazione di una struttura supplementare.
228
V
VIIII.. LLee iim
mpprreessee ddaa iinnccoonnttrraarree aavveennttii ppaarrtteecciippaattoo aaii G
Giioocchhii O
Olliim
mppiiccii ddeell 11999922
L’esperienza dei Giochi Olimpici di Albertville sembra un po’ antica. Certo, c’è stato uno sviluppo
dell’attività per le imprese, ma oggi molte di loro non esistono più.
Per la realizzazione dell’autostrada di St Jean de Maurienne, è stato messo in atto un accompagnamento
delle imprese. Un comitato di coordinamento è stato messo in atto per accompagnare il progetto autostradale
nei suoi principali aspetti : lavori, costrizioni ambientali, integrazione socio-economica del progetto
nell’attività della Maurienne.
Questo comitato si riuniva due volte all’anno sotto la presidenza del Prefetto della Savoia e raggruppava i
deputati e senatori della Savoia, il consiglio provinciale, il consiglio regionale, i servizi dello Stato e del
consiglio provinciale, l’associazione dei sindaci della Maurienne, la società francese del tunnel stradale del
Fréjus.
Un comitato permanente è stato creato con un coordinatore per animarlo al fine di facilitare l’integrazione
socio-economica del progetto. La sua missione consisteva nel preparare il lavoro sul campo in funzione dei
grandi orientamenti fissati dal comitato di coordinamento e di rendere conto a quest’ultimo delle azioni
condotte.
I membri di questo comitato erano il sotto Prefetto di St Jean de Maurienne, la DATAR, il Conseil Général
de Savoie, l’associazione dei sindaci della Maurienne, la società francese del tunnel stradale del Fréjus,
l’agenzia economica della Savoia, la direzione dipartimentale dell’attrezzatura della Savoia, la società
d’economia mista Maurienne expansion, il coordinatore.
Secondo gli attori con i quali abbiamo parlato, sarebbe interessante incontrare le imprese che hanno
partecipato alla realizzazione dell’autostrada A43 Maurienne (anche se i lavori non sono confrontabili per
gli aspetti tecnici e per la loro ampiezza) e le grandi imprese concessionarie (EPHAGE, REZAL,
BOUYGUES) per conoscere i loro bisogni in termini di impieghi e competenze, le loro pratiche in materia
di gestione delle risorse umane (reclutamento, formazione, mobilità, remunerazione, sistemazione …).
I nostri interlocutori constatano che la costruzione dell’autostrada della Maurienne ha permesso
un’integrazione dei disoccupati nel mondo del lavoro.
La SFTRF, società francese del tunnel stradale del Fréjus , assumeva la committenza (maîtrise d’ouvrage)
del dispositivo della costruzione dell’A43, affidò all’ANPE des Pays de Savoie la direzione lavori (maîtrise
d’œuvre) dell’azione. L’ANPE gestì l’insieme delle operazioni e assicurò la riqualificazione appoggiandosi
alle imprese del cantiere e sulla sua unità tecnica di riqualificazione dei paesi di Savoia.
La concatenazione delle formazioni ha permesso ad alcuni di acquisire un livello di qualifica più elevato (da
2 a 3 livelli di qualifica), anche se si è constatato che la popolazione locale di richiedenti lavoro non ha
sostenuto il gioco della mobilità geografica.
Per il collegamento ferroviario Lione Torino, dei grandi gruppi si posizioneranno e subappalteranno a delle
imprese locali, verosimilmente per i lavori meno specializzati.
Le imprese interpellate sono : EPHAGE (M. PUPIGNAN a RAZEL, M. CUEILLE a St Martin La Porte),
BOUYGUES.
Per le imprese locali, i due incaricati di missione consigliano di contattare la FBTP Savoie per incontrare
quelle sollecitate dalla costruzione dell’A43.
229
V
VIIIIII..II pprroobblleem
mii rriissccoonnttrraattii ppeerr ppoorrttaarree ddeellllee rriissppoossttee iinn tteerrm
miinnii dd’’iim
mppiieeggoo aallll’’aavvvveenniim
meennttoo
m
maaggggiioorree
88..11.. II pprroobblleem
mii rriissccoonnttrraattii
88..11..11.. BBiissooggnnoo ddii ppeerrssoonnaallee qquuaalliiffiiccaattoo
Come abbordare la questione impieghi / formazione ? Su quali impieghi, quante persone da formare, in
quale momento ?
Personale formato localmente
Personale formato proveniente da altri dipartimenti francesi o dall’estero
VVeeddeerree ssttuuddiioo TTSSFF
88..11..22.. RRiisscchhiioo ddii m
maannccaannzzaa ddii m
maannooddooppeerraa
Questo creerà dei flussi tra la Francia e l’Italia ? se questi flussi non sono equilibrati, quali saranno le
conseguenze ?
Il rischio di « sifonaggio » della manodopera francese dall’Italia è notevole ?
Il rischio di sbocco del personale impiegato nelle imprese locali dalle imprese nazionali o internazionali
è ugualmente presente.
Come rimediare a questi rischi ?
Come portare manodopera qualificata al momento giusto ?
Come gestire la riconversione della manodopera all’interno del gran cantiere, tra i diversi cantieri ?
Come portare le imprese locali a posizionarsi rispetto all’ordine in termini
• D’impieghi diretti
• D’impieghi indiretti
Constatiamo che con l’inizio delle due discenderie, il « sifonaggio» del personale dell’Edilizia Lavori
Pubblici è stato rapido.
Una discenderia è un tunnel di grandi dimensioni che permette di raggiungere il livello del tunnel di
base dalla superficie. (Modane, St Martin La Porte).
Per le due discenderie, il personale proveniente dall’ANPE rappresenterebbe un tasso inferiore al 10%
della manodopera totale.
I lavori del collegamento ferroviario Lione Torino hanno un legame con i Giochi Olimpici di Torino ?
Bisognerebbe verificare questa ipotesi, poiché esiste uno scarto nel tempo, la data d’inizio del
collegamento Lione Torino sarebbe verosimilmente 2010.
230
La questione dell’accoglienza della popolazione importata per realizzare i lavori resta da trattare.
La mobilità geografica della popolazione locale dei richiedenti lavoro o dei salariati per spostarsi da
un cantiere a un altro sarà da studiare.
La mobilità professionale : la bi attività annuale della popolazione locale : attività sequenziale
stagionale. Quale sarà il comportamento della popolazione locale ? (Questioni di scelta di vita, di
razionalità economica ?).
L’impiego in Maurienne è molto segnato dal fenomeno della pluri-attività legata alla stagionalità di
certe attività come il turismo (estate / inverno), l’agricoltura, l’Edilizia Lavori Pubblici e il terziario
commerciale.
88..11..33.. LLaa dduurraattaa ddeeii llaavvoorrii ((rriippaarrttiizziioonnee nneell tteem
mppoo))
questo aspetto solleva alcune questioni:
•
•
•
•
•
La possibilità di mobilità da un impiego a un altro in funzione dell’evoluzione dei cantieri per
permettere una certa sedentarizzazione della popolazione salariata
La durata d’occupazione degli impieghi per cantiere dipenderà dalla ripartizione della
realizzazione dei cantieri
Le formazioni necessarie per permettere delle passerelle tra gli impieghi
La destinazione della popolazione attiva dai cantieri alla fine dei cantieri : quale riconversione ?
Come sedentarizzare la popolazione importata in Savoia ?
88..22.. LLee ssoolluuzziioonnii rraaccccoom
maannddaattee
Indagini supplementari : vedere alla fine del documento i bisogni d’indagini supplementari nell’obiettivo di
formulare delle soluzioni.
231
IIX
X.. LL’’iim
mppaattttoo eeccoonnoom
miiccoo ddeeggllii aavvvveenniim
meennttii cchhee cciirrccoonnddaannoo iill pprrooggeettttoo ee iill lloorroo iim
mppaattttoo iinn
tteerrm
i
n
i
d
i
b
i
s
o
g
n
i
i
n
i
m
p
i
e
g
h
i
mini di bisogni in impieghi
99..11.. IIll ccoollleeggaam
meennttoo ffeerrrroovviiaarriioo LLiioonnee TToorriinnoo 22001100
Modo di procedere francese di tipo gran cantiere:
Grande ampiezza su un piano tecnico, durata, impieghi, costo finanziario.
Questi lavori dovrebbero ripartirsi su 10 anni, ma delle incertezze tecniche restano legate al tracciato e alla
divisione in fasi dell’opera.
Per esempio per la divisione in fasi della realizzazione delle opere tra i diversi cantieri (simultanea o
successiva), per la realizzazione di un’opera stessa (es : per la costruzione di un tunnel a due tubi sia
simultanea sia successiva ).
Il trattato internazionale prevede due gallerie parallele monotubo ma non precisa se la loro realizzazione
debba essere simultanea fin dall’inizio o divisa in fasi.
I lavori in tunnel sono localizzati, implicano la presenza di un effettivo numeroso relativamente costante per
un periodo lungo e situato su una zona geografica talvolta poco estesa come la valle della Maurienne.
Il cantiere Lione Torino rappresenta una creazione di 115 000 impieghi secondo lo studio TSE, sulla base
dei dati di LTF e RFF.
•
•
80 000 impieghi indiretti su 16 anni
35 000 impieghi diretti su 16 anni per il dipartimento della Savoia
•
•
75 500 impieghi indiretti su 10 anni
25 600 diretti su 10 anni per il dipartimento della Savoia
Su una durata di 10 anni di cantiere
L’inizio è previsto tra 2010 e 2015 secondo il contenuto dell’inchiesta.
Richiamo delle definizioni degli impieghi :
• Impieghi diretti : persone che lavorano nei cantieri dell’opera, così come nella sua manutenzione e
nel suo sfruttamento
• Impieghi indiretti : impieghi necessari alla produzione dei beni e dei servizi necessari
232
Sulla prima tabella
Per gli impieghi diretti (persone che lavorano nei cantieri dell’opera, così come nella sua manutenzione e
nel suo sfruttamento).
35 000 impieghi di cui 25 600 sono generati in Savoia.
14 200 in Maurienne cioè il 40 % rappresentano degli impieghi diretti da assegnare poiché le opere
importanti sono realizzate sui cantieri in Savoia come il tunnel da Belledonne a St Jean de Maurienne e
Laissaud, il tunnel della Chartreuse a St Thibaud de Couz e St Beron Domessin, tunnel di Dullin e
dell’Epine a La Motte Servollex e Avressieux.
Punta in Francia : al momento del quinto anno di costruzione, una punta da 5 700 impieghi totali Francia
cioè il 16.28%, cioè 4 500 impieghi per la Savoia cioè il 17.57%.
Punta in Savoia : al momento del sesto anno è rilevata una punta di 5 400 impieghi (unità di lavoro attive),
cioè il 21.09%.
Per quattro anni, dal secondo anno al sesto anno, gli impieghi rappresenteranno da 2 200 impieghi cioè il
15.50% a 2 500 impieghi cioè il 17.50% sul territorio della Maurienne (Crescita degli impieghi nella
durata).
Il FBTP Savoie annuncia attualmente la presenza di 9472 salariati cioè il 37% dei bisogni in impieghi
previsti, supponendo che si tratti degli stessi impieghi attivati nelle imprese locali della Savoia. Questo resta
da verificare.
9 472 salariati, di cui 7 748 delle imprese di costruzioni e 1 724 delle imprese di lavori pubblici (Cifre del
2202) per la Savoia.
Sulla seconda tabella
25 600 persone saranno interessate dagli impieghi diretti.
Questa tabella mostra come la manodopera locale potrà rispondere a questa sfida con orientativamente
8 900 persone cioè il 35 %.
Con un picco di 1 900 persone impiegate localmente il sesto anno cioè il 7.5% del bisogno totale di
impieghi diretti in un anno.
Questa proiezione ci mostra che 16 700 persone dovranno essere attirate verso la Savoia per rispondere a
questi bisogni d’impieghi diretti con un picco il sesto anno di 5 400 impieghi di cui 3500 impieghi verranno
dall’esterno.
Quindi converrà trovare delle soluzioni d’alloggio per la manodopera sola e per la manodopera
accompagnata dalla famiglia. In effetti, secondo lo studio LTF RFF :
• 3 900 salariati verrebbero con la famiglia
• 12 800 salariati verrebbero soli
233
Alcuni datori di lavoro prevedono forse degli aspetti logistici di alloggio, in ogni caso è necessario verificare
la domanda di ospitalità, le possibilità di scolarità, di trasporti …
Terza tabella
Per gli impieghi indiretti (impieghi necessari per la produzione dei beni e dei servizi necessari).
Per tutta la Francia, 80 000 impieghi indiretti creati in 16 anni cioè il 70 % del totale degli impieghi creati
dal cantiere del collegamento ferroviario di Lione Torino.
E’ rilevata una punta di 13 100 impieghi al momento del quinto anno di costruzione cioè il 16,37 %.
35 000 impieghi diretti sullo stesso periodo cioè il 30% del totale degli impieghi creati dal cantiere Lione
Torino.
Gli impieghi indiretti non sono stati stimati per dipartimento.
Quarta tabella
Studio sulla tipologia degli impieghi diretti creati durante il quinto anno, picco d’attività totale Francia con
5 700 impieghi cioè il 16,28 % degli impieghi diretti.
Gli impieghi diretti si ripartiscono tra il 35% per gli operai specializzati cioè 2 000 impieghi e il 25% per i
posti di dirigenza cioè 1 400 impieghi.
Gli operai specializzati, i posti di dirigenza intermediari generano 3 400 impieghi cioè il 60% degli
impieghi.
3 100 bisogni d’impieghi cioè 900 per i dirigenti (29 %) e 1 500 per gli operai specializzati (48,38%) non
saranno assegnati dalle imprese locali o generati cioè il 54,38 % da reclutare e / o formare.
Sarebbe necessario affinare il bisogno di manodopera qualificata quantitativamente (effettivi) e
qualitativamente (competenze) per gli impieghi interessati dal gran cantiere del collegamento ferroviario di
Lione Torino.
Converrebbe studiare il contenuto di questi impieghi in termini di competenze, precisare il contenuto degli
impieghi classificati sotto la denominazione operaio specializzato e dirigente e prevedere le formazioni
necessarie per i richiedenti lavoro e i salariati delle imprese locali.
Gli impieghi di muratori, conduttori, elettricisti e minatori rappresentano il 76% degli impieghi.
234
Gran Cantiere LIONE – TORINO
Impatto in termini di IMPIEGHI DIRETTI
Stime agosto 2004
Combe de Savoie –
Grésivaudan
Maurienne
Avant-Pays
Savoyard
Anno 1
700
100
200
Anno 2
1 800
200
500
Anno 3
2 200
200
Anno 4
2 200
Anno 5
La MotteServolex
Nord Isère –
Lyon
TOTALE
Francia
di cui Savoia
Italia
200
1 200
1 000
700
100
1 600
4 200
2 600
2 300
600
300
2 000
5 300
3 300
2 800
200
800
300
1 900
5 400
3 500
2 800
2 500
600
1 100
300
1 200
5 700
4 500
2 800
Anno 6
2 500
1 300
1 400
200
200
5 600
5 400
1 500
Anno 7
1 200
1 000
600
100
100
3 000
2 900
300
Anno 8
600
600
200
100
1 500
1 400
100
Anno 9
400
400
100
900
800
100
Anno 10
100
100
0
200
200
100
Anno 11
0
0
0
Anno 12
100
100
0
Anno 13
100
100
0
Anno 14
600
600
0
Anno 15
1 000
1 000
0
Anno 16
200
200
0
9 400
35 000
25 600
TOTALE :
Unità :
14 200
4 700
5 400
1 300
UTA = Unità di Lavoro globalmente Attivata
Tabella stabilita a partire dagli elementi raccolti presso RFF e LTF.
13 500
= picco di attività
La simulazione di cui sopra corrisponde ad uno scenario volontarista, con una simultaneità di
realizzazione di differenti opere.
I valori indicati sono da consultare con molta prudenza e meritano ancora numerose verifiche da parte degli operatori, particolarmente in ragione delle incertezze esistenti sui tracciati.
235
Gran Cantiere LIONE – TORINO
Stime agosto 2004
Ripartizione dei NUCLEI FAMILIARI legati agli IMPIEGHI DIRETTI
Manodopera in Savoia
Manodopera proveniente
Dalla Savoia
Manodopera
Da altre zone
Che viene sola
Che trasferisce la famiglia
Anno 1
1 000
300
700
550
150
Anno 2
2 600
700
1 900
1 450
450
Anno 3
3 300
1 100
2 200
1 700
500
Anno 4
3 500
1 100
2 400
1 850
550
Anno 5
4 500
1 500
3 000
2 300
700
Anno 6
5 400
1 900
3 500
2 700
800
Anno 7
2 900
1 100
1 800
1 400
400
Anno 8
1 400
600
800
600
200
Anno 9
800
500
300
200
100
Anno 10
200
100
100
50
50
25 600
8 900
16 700
12 800
3 900
100%
35%
65%
50%
15%
TOTALE :
Unità :
UTA = Unità di Lavoro Attivata
La creazione di una UTA corrisponde a un impiego creato nel corso di un anno.
= picco di attività
Tabella stabilita a partire dagli elementi raccolti presso RFF e LTF.
236
Gran Cantiere LIONE – TORINO
Stima degli IMPIEGHI INDIRETTI
Stime agosto 2004
Impieghi DIRETTI
TOTALE Francia
Di cui Savoia
Impieghi INDIRETTI
% Savoia
Totale Impieghi
Diretti + Indiretti
TOTALE Francia
Anno 1
1 200
1 000
80%
2 700
3 900
Anno 2
4 200
2 600
60%
9 600
13 800
Anno 3
5 300
3 300
60%
12 100
17 400
Anno 4
5 400
3 500
60%
12 400
17 800
Anno 5
5 700
4 500
75%
13 100
18 800
Anno 6
5 600
5 400
95%
12 800
18 400
Anno 7
3 000
2 900
95%
6 900
9 900
Anno 8
1 500
1 400
90%
3 400
4 900
Anno 9
900
800
85%
2 100
3 000
Anno 10
200
200
100%
400
600
Anno 11
0
0
0
Anno 12
100
200
300
Anno 13
100
200
300
Anno 14
600
1 400
2 000
Anno 15
1 000
2 300
3 300
Anno 16
200
400
600
80 000
115 000
TOTALE :
Unità :
35 000
25 600
UTA = Unità di Lavoro globalmente Attivata
= picco di attività
Impieghi diretti :
Persone lavoranti su dei cantieri dell’opera, così come nella sua manutenzione e nel suo
sfruttamento.
Impieghi indiretti :
Impieghi necessari alla produzione dei beni e dei servizi necessari.
+
Economici
Tabella stabilita a partire dagli elementi raccolti presso RFF e LTF.
237
Gran Cantiere LIONE – TORINO
Stime agosto 2004
Tipologia degli IMPIEGHI :
Per qualifica :
Origine
TOTALE
Francia
Direzione
Imprese
generali
Imprese locali
Bisogni
residui
3%
200
200
Quadri
22%
1 200
700
100
400
Inquadramento squadre
25%
1 400
300
200
900
Specialisti
15%
900
300
300
300
O.S
35%
2 000
500
1 500
100%
5 700
1 100
3 100
TOTALE :
1 500
(picco di attività : Anno 5)
Per attività :
Quadri
9%
Topo – Geotecnici
1%
Minatori
15%
Conduttori
30%
Elettricisti
16%
Muratori add. casseforme
20%
Ferraioli
5%
O.S. diversi
4%
TOTALE :
100%
Rapporti proposti dalla Fédération du BTP Savoie
238
In parallelo, dei rischi di scaglionamento dei lavori sulla Maurienne possono portare queste cifre a variare. Il
bacino della Maurienne è il meno popolato.
Se compariamo i lavori del collegamento ferroviario Lione Torino e dell’autostrada della Maurienne, il
cantiere del collegamento ferroviario Lione Torino presenta un numero leggermente superiore di impieghi
con una crescita più lenta e lunga nel tempo. Per l’autostrada A43, era stato rilevato un picco d’attività nel
2000 e una crescita rapida d’impieghi in 2 anni.
Per i lavori di discenderia, (a Modane e a St Martin La Porte) una previsione di 400 impieghi per discenderia
era stata analizzata, in realtà il bisogno è stato di 100 impieghi.
Chi può spiegare questo scarto nelle previsioni ?
99..22.. II G
Giioocchhii O
Olliim
mppiiccii ddii TToorriinnoo 22000066
Attualmente i lavori sono in una fase di convalida, sono in una fase di pre-qualifica.
Torino è una città in fase di riconversione, numerosi lavori nel cuore della città, l’impresa FIAT subisce
delle turbolenze. Quali saranno gli impatti degli avvenimenti sportivi sulla città ?
I Giochi Olimpici di Torino, la pista di bobsleigh
La pista di bobsleigh costruita per i Giochi Olimpici di Albertville era stata intuita come traslocabile, la
manutenzione della pista è difficile, ciò nonostante gli italiani hanno deciso di costruire una pista.
99..33.. IIll bbiiaatthhlloonn ddeelllaa M
Maauurriieennnnee nneell 22000077
Questo avvenimento ha meno impatto in termini di sviluppo economico e d’impieghi rispetto al cantiere del
collegamento ferroviario Lione Torino.
Infrastrutture importanti esistono già, i lavori concerneranno lavori di sistemazione esterna sui terreni.
Questi lavori necessitano un savoir faire tecnico specializzato, questi saranno realizzati dalle imprese locali
e dalle reti dei professionisti organizzanti gli avvenimenti sportivi.
Sarebbe interessante porsi la domanda : quale sarà l’impatto sull’aspetto turistico ?
239
99..44.. II ccaam
mppiioonnaattii ddeell m
moonnddoo ddii ssccii aallppiinnoo aa VVaall dd’’IIssèèrree nneell 22000099
Questo avvenimento è meno d’impatto in termini di sviluppo economico e d’impiego rispetto al cantiere del
collegamento ferroviario Lione Torino.
I lavori interessano le piste da sci all’aperto. Delle questioni di aspetto logistico si porranno come per
esempio l’accoglienza dei giornalisti, degli sportivi. Si tratta di lavori per completare le infrastrutture
esistenti.
E’ possibile che questo comporti una competizione di manodopera tra le due valli più che la creazione
d’impieghi supplementari.
Sarebbe interessante porsi la domanda : quale sarà l’impatto sull’aspetto turistico ?
La struttura che gestisce questo avvenimento è l’agenzia turistica della Savoia (che aveva ugualmente
gestito i Giochi Olimpici di Albertville).
99..55.. LLee pprroovvee m
moonnddiiaallii iinntteerruunniivveerrssiittaarriiee 22001100 -- 22001111
Questo avvenimento è meno d’impatto in termini di sviluppo economico e d’impieghi rispetto al cantiere del
collegamento ferroviario Lione Torino.
Si tratta inoltre di un mercato locale con un impatto sui savoir faire specializzati locali.
Sarebbe interessante porsi la domanda : quale sarà l’impatto sull’aspetto turistico ?
XX.. II sseettttoorrii ddii aattttiivviittàà iinntteerreessssaattii,, ii ttiippii dd’’iim
mppiieegghhii,, nnuum
meerroo,, qquuaalliiffiiccaa
Due obiettivi :
1.
2.
Per il collegamento ferroviario Lione Torino avvicinarsi al Réseau Ferré Français per conoscere il
dettaglio dei cantieri, delle opere d’arte, le date, le caratteristiche
Conoscere il volume degli effettivi interessati e la specificità degli impieghi
La FBTP Savoie, attraverso il suo ruolo federatore e di osservazione, dà una lettura sull’esistente, la
futurologia e la formazione.
Impieghi diretti
Affinare gli effettivi per tipo di lavori per tipo d’impieghi,
• Lavori binario
• Lavori d’opera d’arte ( imprese locali ?)
• Lavori tunnel ( imprese locali ?)
Interesserebbe forse di più la popolazione locale.
240
Impieghi indiretti
•
•
Ripartizione Savoia
Ripartizione tutta Francia
Il FBTP Savoie annuncia attualmente la presenza di 9 472 salariati, di cui 7 748 delle imprese di
costruzione e 1 724 delle imprese di lavori pubblici.
Sul dipartimento della Savoia, esistono 3 182 imprese di cui 3 008 di costruzioni e 174 di lavori pubblici
(fonti INSEE al 1° gennaio 2003 e ASSEDIC al 31 dicembre 2002).
L’impatto della costruzione del collegamento ferroviario Lione Torino sarà molto forte, rischio di
« sifonaggio » della manodopera.
XXII.. LLee ddiiffffiiccoollttàà iinnccoonnttrraattee
La data d’inizio dei lavori non è conosciuta, il montaggio finanziario non è chiuso. La questione del
tracciato definitivo del collegamento ferroviario Lione Torino resta imprecisa così come la questione della
divisione in fasi del cantiere.
L’affidabilità delle cifre annunciate dallo studio « del collegamento ferroviario Lione Torino » Réseau Ferré
Français del 2003, in termini di volume d’impieghi, durata, tracciato tecnico è una difficoltà. Lo studio
dovrà essere nuovamente attualizzato rispetto agli studi attuali.
Esiste il rischio di formare troppo presto il personale e non impiegarlo immediatamente dopo le formazioni :
è quindi necessario organizzare l’articolazione nel tempo tra la formazione e l’inizio dei lavori.
Esiste ugualmente il rischio di non prevedere abbastanza presto i bisogni in competenze rispetto ai bisogni
delle imprese e alle competenze possedute dal personale.
I due incaricati di missione, della Prefettura e del Conseil Général Savoie, rilevano la mancanza
d’informazioni lato italiano sui cantieri, le imprese potenzialmente interessate, i bisogni in impieghi, e la
questione del reclutamento della manodopera…
Il cantiere del collegamento ferroviario Lione Torino conosce un contesto diverso dagli altri grandi cantieri
come per esempio quello del TGV sotto la Manica :
• La geologia è difficilmente prevedibile (importanza dei lavori di discenderia)
• Il tasso di disoccupazione della Savoia è meno importante di quello che esiste nel bacino di
Valésie (TGV sotto la Manica) cioè il 20 %.
• L’accoglienza della popolazione importata a fronte della capacità di alloggio.
241
33ªª ppaarrttee –– R
Raaccccoom
maannddaazziioonnii ee ccoonncclluussiioonnii
II.. LLaa nneecceessssiittàà ddii iinnffoorrm
maazziioonnii ccoom
mpplleem
meennttaarrii
11..11.. LLaa ddiim
meennssiioonnee ttrraannssffrroonnttaalliieerraa
•
•
•
•
•
Esiste un’attività transfrontaliera ?
Indagare sui flussi transfrontalieri
Chiarire i flussi tra dipartimenti, tra valli
I bacini d’impieghi lato francese sono permeabili ? Quale fluidità ?
Come costruire le fondamenta sane e prudenti di un mercato transfrontaliero : lavoro di
cooperazione tra la Francia e l’Italia e gli altri paesi europei. Delle risposte ai bisogni in
competenze tecniche specifiche possono trovarsi in uno dei paesi europei, esempio dei traforatori,
numerosi sono polacchi.
11..22.. II llaavvoorrii
I lavori del collegamento ferroviario Lione Torino hanno un legame con i Giochi Olimpici di Torino?
Bisognerebbe verificare questa ipotesi, poiché la data d’inizio del collegamento ferroviario Lione Torino
sarebbe verosimilmente 2010.
Lato italiano numerosi cantieri sono in corso
• I Giochi Olimpici di Torino cominciano nel 2006, adesso i lavori sono in corso di convalida
• Collegamento Francia Slovenia : Transpadana
• Collegamento Roma Napoli
• Ponte di Messina
• Indagare sulle costruzioni italiane cominciate
• Quali impieghi sono reperiti ?
• Quali operai sono sollecitati e come si tratta il reclutamento ?
• Questi operai saranno mobili ?
• Bisognerebbe verificare se il lato italiano diventerà un paese importatore di manodopera dei paesi
dell’Est. E’ possibile che dei flussi internazionali di manodopera proveniente dai paesi dell’Est
transitino in Italia. Cosa diventerebbe il flusso di manodopera internazionale ?
• Reperimento di una difficoltà : si ignora cosa succeda dal lato italiano per i lavori avviati,
impieghi interessati, bisogni di manodopera, tipo d’imprese interessate, modi di reclutamento.
11..33.. LLee ppoolliittiicchhee ddeelllee RRiissoorrssee U
Um
maannee ddeelllee iim
mpprreessee iittaalliiaannee ee ffrraanncceessii
•
•
•
•
•
Confrontare le politiche delle risorse umane delle imprese italiane e delle imprese francesi
Approfondire la politica delle risorse umane delle imprese (condizioni sociali, reclutamento,
alloggio, remunerazione, formazione, mobilità, qualifica …)
Conoscere la politica di gestione delle risorse umane dei gruppi che intervengono sul Lione
Torino per mirare meglio i criteri di reclutamento
Stabilire degli avvicinamenti tra le imprese lato francese / le imprese lato italiano sui modi di
lavoro (ore, sicurezza, qualifica, salario…)
Come saranno gestite le differenze ? Quali effetti attrattivi ?
242
11..44.. II bbiissooggnnii ddeelllee iim
mpprreessee
•
•
•
•
•
•
Realizzare un’analisi preventiva dell’evoluzione dell’effettivo per grande massa di mestieri
sarebbe uno strumento che permetterebbe di circoscrivere la problematica legata ai bisogni in
competenze
Realizzare un censimento affidabile dei bisogni delle imprese prese in considerazione per questo
progetto in termini quantitativi e qualitativi (competenze, date)
A partire dall’espressione della realtà dei loro bisogni, che ne è della realtà della formazione ?
Quale percorso e programma di formazione possono essere elaborati per i lavori concernenti delle
attività dette tradizionali e per le attività specifiche Lione Torino ?
Importanza della formazione lato francese, il FBTP Savoie pensa che siamo in sotto capacità
Sulla questione della formazione,
• Che cosa esiste in parallelo al CFA Savoiardo ?
• Gli italiani si formano ?
• Come ? Su quali mestieri ? Quali persone sono interessate ?
Per la FBTP Savoie, due punti sono sottolineati :
• Sviluppare la capacità di accoglienza del CFA di Chambéry
• Precorrere i bisogni delle imprese per i bisogni di formazione continua e iniziale dei salariati che
esse avranno bisogno di reclutare
11..55.. LLaa sseeddeennttaarriizzzzaazziioonnee ddeelllaa m
maannooddooppeerraa
Studiare il comportamento della popolazione locale, richiedenti lavoro e salariati, sulla mobilità tra gli
impieghi e sulla mobilità geografica. L’attività sequenziale stagionale esiste, sarebbe interessante studiare
l’interesse della popolazione locale per questo tipo di attività.
Apparirebbe per esempio come la stessa manodopera possa occupare una parte dell’anno un impiego
nell’Edilizia Lavori Pubblici e l’altra parte dell’anno un impiego legato alle attività turistiche.
Sarebbe interessante sapere se le persone formate durante la costruzione dell’A43 sono rimaste a lavorare
localmente.
11..66.. AAllttrrii ppuunnttii
•
Esiste un invecchiamento della popolazione Maurienese, tra il 1975 e il 1990 la parte dei più di 60
anni rappresenta il 20.8% e per i meno di 20 anni il 25.3%. Questo invecchiamento è anche la
conseguenza di un esodo dei giovani verso dei territori che offrono delle possibilità d’impiego e
di studi.
•
Qual è il tasso di disoccupazione in Savoia, in Rhône Alpes ?
• Il tasso di disoccupazione Maurienese
• Il tasso di disoccupazione del dipartimento della Savoia
• Il tasso di disoccupazione della regione Rhône Alpes
243
•
Le imprese interinali sono integrate nel progetto ? Essere vigilanti che non attirino a loro il
mercato.
•
M. RAMBAUD cita il cantiere TGV Lione Marsiglia. Ha fatto delle ricerche per conoscere cosa
era stato sviluppato per l’alloggio. Ha constatato che le imprese sono venute con i loro supporti
logistici « alloggi fuori suolo ». Questo cantiere non rileva un modo di procedere grandi cantieri,
non c’è stata la volontà di impattare lo sviluppo della Francia attraverso la scappatoia di questo
cantiere.
IIII.. SSiinntteessii ccoollllooqquuiioo ddeell 2211 ffeebbbbrraaiioo 22000055
22..11.. LLooggiiccaa ddeell ddoossssiieerr IIN
NTTEERRRREEG
G
Settore 1 « Raccolta dei dati esistenti sul mercato transfrontaliero »
Sono stati condotti alcuni studi dell’impatto sull’impiego concernenti il cantiere del collegamento
ferroviario Lione Torino.
Nessuno studio è stato reperito per gli altri avvenimenti presi in considerazione :
 I campionati del Mondo di sci alpino Val d’Isère 2009
 Il biathlon Maurienne 2007
 Le prove mondiali interuniversitarie 2010 - 2011
Per richiamo il settore 2 s’intitola « Organizzazione dei servizi pubblici per l’impiego creazione di
un’agenzia transfrontaliera per l’impiego » Susa, Torino, Chambéry, Saint Jean de Maurienne.
Proponiamo un’oscillazione delle risorse dal settore 1 al settore 2 per entrare in una fase attiva operativa.
In effetti, si tratta di circoscrivere l’impatto occupazionale di questi avvenimenti, in modo concreto, con i
professionisti e gli attori locali francesi e italiani in un secondo tempo.
Così, uno studio – azione condotta con gli attori dell’ANPE Chambéry e Saint Jean de Maurienne,
permetterà di misurare l’impatto occupazionale dei tre avvenimenti, e di preconfigurare una funzione di
guardia, d’osservazione e di trattamento anticipato dei bisogni in impieghi.
Obiettivi
•
•
•
Analizzare il contenuto degli impieghi e le competenze associate, degli impieghi diretti e indiretti,
legati agli avvenimenti
Accompagnare i professionisti dell’ANPE a costruire una cartografia degli impieghi e delle
competenze per rispondere ai bisogni di manodopera legati ai tre avvenimenti e di quello in sfondo
del collegamento ferroviario Lione Torino 2010 (impatto impieghi 110 000 diretti e indiretti)
Perpetuare l’impiego localmente facilitando la mobilità professionale dei richiedenti lavoro da un
avvenimento all’altro
244
Metodo
•
•
•
•
Studio azione con i professionisti dell’ANPE Chambéry e Saint Jean de Maurienne
Fase operativa, tangibile, a corto termine, sugli aspetti quantitativi e qualitativi degli impieghi e delle
competenze generati dai tre avvenimenti
Elaborazione di una cartografia degli impieghi e delle competenze per gli impieghi diretti e indiretti
Accompagnamento all’appropriazione degli strumenti e alla gestione della mobilità professionale dei
richiedenti lavoro sviluppando la costruzione di percorsi qualificanti al servizio dei richiedenti lavoro
di un territorio
Dati di uscita
•
•
Cartografia degli impieghi diretti e indiretti e delle competenze generati dagli avvenimenti, il lavoro
permetterebbe all’ANPE Rhône-Alpes di capitalizzare il suo investimento a titolo del suo partenariato
nell’ambito del progetto EQUAL ITEC CGPME Rhône-Alpes. Questa sperimentazione potrà essere
in seguito diffusa dal punto di vista delle agenzie per l’impiego a livello regionale e operativo, e nella
rete nazionale ANPE.
I supporti di base di una casa dell’impiego saranno allora stabiliti
22..22.. SSttrraatteeggiiee ee ppoossttee iinn ggiiooccoo ddeelllaa ssppeerriim
meennttaazziioonnee m
miirraattaa
Si tratta di condurre una riflessione che permetterà, infine, di chiarire il posizionamento strategico
dell’ANPE rispetto all’emergenza dei dispositivi di casa dell’impiego, di fronte agli operatori privati che
interverranno d’ora in avanti nel collocamento dei pubblici richiedenti lavoro.
Nell’ambito di una logica di offerta di servizi alle imprese, l’ANPE Rhône-Alpes può impossessarsi di
questo progetto, per professionalizzare i suoi attori e condurre un cambiamento delle pratiche professionali.
Attraverso questo progetto l’ANPE può essere riconosciuta come motore e attore della dinamica creata
intorno alla casa dell’impiego.
L’ANPE si posizionerebbe allora rispetto ai partner pubblici e privati in un ruolo inevitabile, di guardia,
d’osservazione e di trattamento anticipato dei bisogni in impieghi e in competenze delle imprese dal punto
di vista dei territori.
L’ANPE apporterebbe un reale plusvalore e rinforzerebbe la sua credibilità al servizio delle imprese e dei
richiedenti lavoro favorendo da un lato la leggibilità dei bisogni in impieghi e competenze delle imprese, e
dall’altro lato una migliore conoscenza delle competenze disponibili dei richiedenti lavoro per un miglior
collocamento.
245
IIIIII.. D
Dooccuum
meennttaazziioonnee ccoonnsseeggnnaattaa
Progetto LTF RRF
Documento sulla realizzazione dell’A43 St Jean de Maurienne : bilancio della missione di coordinazione del
coordinatore René Maréchal datato 10 settembre 2001
Carta del Pays Maurienne
246
ALLEGATO 1
Guida del colloquio
IIddeennttiiffiiccaazziioonnee
Struttura / Organismo :
Nome dell’interlocutore :
Titolo :
Funzione :
Data del colloquio :
247
I.
Qual è la sua visione dell’attività transfrontaliera del territorio ?
 Qual’è secondo lei la problematica del suo territorio ?
II. Strategia, campi d’intervento e organizzazione nel campo dello sviluppo territoriale, economia,
impiego, inserimento
III. Qual è la sua visione dell’esistenza di un mercato del lavoro transfrontaliero ?
IV. Che cosa pensa dell’idea di creare una casa dell’impiego franco italiana ?
 Condizioni, criteri da soddisfare ?
 Mezzi e risorse ?
 Difficoltà intuite ?
V. Quali imprese si possono incontrare aventi partecipato ai Giochi Olimpici del 1992 ?
248
VI. Quali problemi riscontra per portare delle risposte in termini d’impiego ai tre avvenimenti seguenti ?
 L’organizzazione dei Giochi Olimpici Torino 2006
 La conduzione dei giochi del biathlon 2007 in Maurienne
 Il lancio della linea ferroviaria Lione Torino detta LTF
 Quali soluzioni raccomanda?
VII. Qual è secondo lei l’impatto economico dei tre avvenimenti che circondano il progetto e il loro impatto
in termini di bisogni in impieghi ?
VIII.
Quali settori d’attività interessati, quali tipi d’impieghi, numero, qualifica ?
IX. Le difficoltà incontrate e gli assi di miglioramento da portare rispetto all’esperienza dei Giochi
Olimpici del 1992 o altre
X. Documentazione messa a disposizione
 Studi d’impatto sull’impiego e l’economia locale (ramo alberghiero, salute…) esistenti rispetto agli
avvenimenti contrattuali del progetto o dei Giochi Olimpici del 1992
 Note su delle proposte d’azione da mettere in atto (partenariato, risorse da mobilizzare…)
249
ALLEGATO 2
Metodologia d’accompagnamento
250
II --
C
Coonntteessttoo ddeellllaa ddoom
maannddaa
L’ANPE Regionale domanda allo studio CARTESA Lyon di concepire un dispositivo di formazione
d’accompagnamento dei consiglieri dell’ANPE di St Jean de Maurienne per reperire e per qualificare i bisogni in
impieghi e in competenze delle imprese locali rispetto ai tre avvenimenti che sono :
•
•
•
I Giochi Olimpici di Torino 2006
Il biathlon Maurienne 2007
I campionati del Mondo di sci alpino Val d’Isère 2009
Questi avvenimenti non sono tutti della stessa ampiezza e hanno per alcuni delle specificità locali e un impatto
geografico circoscritto in termini di conseguenze : sugli impieghi, sulle imprese, sullo sviluppo economico, sulle
competenze tecniche sollecitate, sulla natura delle costruzioni da progettare, sui bisogni d’alloggio.
Questo lavoro è una tappa preliminare al trattamento dei bisogni in impieghi che saranno generati dal cantiere di
collegamento ferroviario Lione Torino che inizia nel 2010.
Si tratta di mettere in atto un trattamento anticipato e progressivo della qualifica della manodopera locale rispetto
alla successione di avvenimenti che si ripartiranno nel tempo dal 2006 al 2010.
IIII -- C
Coonntteennuuttoo ddeellllaa pprrooppoossttaa dd’’iinntteerrvveennttoo
Proponiamo di articolare questo dispositivo intorno alle 5 seguenti tappe :
TTaappppaa 11 ::
IInnccoonnttrroo ddeeii rreessppoonnssaabbiillii ddeeii ttrree aavvvveenniim
meennttii
TTaappppaa 22 ::
IInnssttaalllaazziioonnee ee llaanncciioo ddii uunn ggrruuppppoo tteeccnniiccoo pprrooggeettttoo iim
mppiieeggoo
TTaappppaa 33 ::
FFoorrm
maarree ee aattttrreezzzzaarree ii ccoonnssiigglliieerrii ddeelll’’A
AN
NPPEE aalll’’eellaabboorraazziioonnee ddii uunnaa
sscchheeddaa ddeessccrriittttiivvaa ddeelllee ccoom
mppeetteennzzee ddii uunn iim
mppiieeggoo,, ddii uunn rreeffeerreennzziiaallee
iim
p
i
e
g
o
,
a
l
l
’
e
l
a
b
o
r
a
z
i
o
n
e
d
i
u
n
a
c
a
r
t
a
d
e
g
l
i
i
m
p
mpiego, a l’elabora zione di una ca rta deg li impiieegghhii ee ddeelllee ccoom
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TTaappppaa 55 ::
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251
TTaappppaa 11 –– IInnccoonnttrroo ddeeii rreessppoonnssaabbiillii ddeeii ttrree aavvvveenniim
meennttii
Obiettivo
o
Incontrare i responsabili degli avvenimenti per precisare la tipologia degli impieghi diretti e indiretti
generati da questi tre avvenimenti.
 I Giochi Olimpici di Torino 2006
 Il biathlon Maurienne 2007
 I campionati del Mondo di sci alpino Val d’Isère 2009
Contenuto
Si tratta d’identificare i settori d’attività e gli impieghi che possono essere potenzialmente generati da
questi tre avvenimenti.
Metodo

Un colloquio guidato sarà condotto dalla consulente con ognuno dei responsabili
Dati d’uscita

Tipologia degli impieghi obiettivo, diretti e indiretti, per settore d’attività, indotti dagli avvenimenti
Durata
1 giorno
252
TTaappppaa 22 –– IInnssttaallllaazziioonnee ee llaanncciioo ddii uunn ggrruuppppoo tteeccnniiccoo pprrooggeettttoo iim
mppiieeggoo
Obiettivi



Fermare un campione d’imprese
Reperire i settori d’attività interessati
Identificare gli impieghi principali di questi settori in seduta collettiva
 Mestieri delle costruzioni
 Mestieri del turismo
 Mestieri della logistica
 Altri Mestieri del terziario
Contenuto
Il gruppo tecnico progetto impiego sarà costituito da quattro consiglieri ANPE di St Jean de Maurienne.
Si tratta di incontrare i quattro consiglieri per apprezzare a partire dalla loro esperienza, dei Giochi
Olimpici di Albertville e della costruzione dell’autostrada della Maurienne (A43), gli impatti di questi
avvenimenti, in particolare in termini d’impieghi indiretti sui settori del turismo, alberghiero,
ristorazione…
Metodo
Seduta collettiva
Dati d’uscita


Lista delle imprese interessate (numero, taglia, settore, localizzazione)
Lista d’impieghi obiettivo per settore d’attività
Durata
1 giorno
253
TTaappppaa 33 -- FFoorrm
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Obiettivo

Trasmettere ai consiglieri ANPE una metodologia d’analisi degli impieghi e d’elaborazione di
supporti.
Contenuto
Si tratta di presentare e di trasmettere una metodologia di gestione degli impieghi e delle competenze agli
attori dell’impiego.
L’elaborazione, insieme, dei diversi elementi componenti una carta degli impieghi facilita la
comprensione, la messa in pratica, e l’articolazione dei supporti. Questi supporti sono costruiti in coerenza
ai supporti esistenti all’ANPE, come per esempio quello del ROME.
Metodo
Tre sedute collettive si svolgeranno ognuna dovrà permettere di abbordare una presentazione dello
strumento, delle sue finalità e una messa in pratica.
Degli esercizi saranno condotti su ogni tema per permettere a ogni partecipante al termine della giornata
di essere capace di :
 Concepire e redigere una scheda descrittiva dell’impiego obiettivo e delle competenze
 Elaborare e strutturare un referenziale di competenze dell’impiego obiettivo
 Pianificare e formalizzare una carta degli impieghi obiettivo
Dati d’uscita
Delle schede descrittive d’impiego obiettivo e dei referenziali di competenze, una carta degli impieghi e
delle competenze
Durata
3 giorni
254
TTaappppaa 44 -- FFoorrm
maazziioonnee aazziioonnee aallll’’eellaabboorraazziioonnee ddeeii ssuuppppoorrttii ddii ggeessttiioonnee ddeeggllii iim
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mppeetteennzzee
Obiettivi


Mettere in pratica, reale e concreta, la metodologia consegnata in occasione della tappa precedente
Chiarire il contenuto degli impieghi esistenti e le caratteristiche della popolazione salariata (età, luogo
di residenza, qualifica, competenze, mobilità…) delle imprese locali
Contenuto
La consulente soprintende gli incontri effettuati dai consiglieri ANPE presso le imprese.
A partire dal campione di imprese stilato nel corso della tappa 2, i consiglieri ANPE incontrano le imprese
sul loro sito e raccolgono delle informazioni che permetteranno loro di costruire le schede descrittive degli
impieghi obiettivo e i referenziali degli impieghi obiettivo.
Questi incontri permettono d’affinare le informazioni in termini di bisogni in impieghi, in competenze, in
reclutamento delle imprese locali. Così, la lista degli impieghi obiettivo preliminarmente definita nella
tappa 2 può essere eventualmente corretta o completata.
Metodo



Elaborazione di due schede impieghi obiettivo per consigliere
Elaborazione di due referenziali impieghi obiettivo
Controllo personalizzato individualizzato di ogni consigliere sotto forma di due incontri individuali
per consigliere.
Dati d’uscita


Schede descrittive degli impieghi obiettivo e delle competenze
Referenziali degli impieghi obiettivo e delle competenze
Durata
1 giorno di accompagnamento seguito per consigliere sulla base di un gruppo composto da 4 consiglieri
ossia 4 giorni per 4 gruppi
255
TTaappppaa 55 -- FFoorrm
maazziioonnee aazziioonnee aallll’’aannaalliissii ee aallllaa ggeessttiioonnee ddeellllaa m
moobbiilliittàà ttrraa iim
mppiieegghhii oobbiieettttiivvoo
Obiettivi




Identificare le aree di mobilità tra impieghi obiettivo
Posizionare le competenze dei richiedenti lavoro rispetto agli impieghi obiettivo dei settori d’attività
interessati
Elaborare i percorsi di qualifica per i richiedenti lavoro
Accompagnare gli attori dell’ANPE nella gestione della mobilità professionale dei richiedenti lavoro
grazie a una carta degli impieghi e delle competenze sui quattro grandi settori presi di mira :
 Mestieri delle costruzioni
 Mestieri del turismo
 Mestieri della logistica
 Altri Mestieri del terziario
Contenuto
Si tratta di presentare un modo di lettura e d’analisi del trasferimento di competenze tra gli impieghi
obiettivo.
Questa analisi è utile in materia di reclutamento, di gestione della mobilità interna nell’impresa, di
gestione della mobilità tra imprese, d’analisi del bisogno di formazione e di messa in atto della
formazione.
Così, potranno essere identificate delle passerelle di competenze tra gli impieghi per permettere ai titolari
di questi impieghi di navigare da un impiego all’altro.
Metodo
Al momento delle sedute collettive con i quattro consiglieri dell’ANPE, la consulente presenterà
l’articolazione dei supporti tra di loro e il modo di lettura e d’analisi del trasferimento di competenze.
A partire dalle schede descrittive degli impieghi obiettivo, dai referenziali di competenze degli impieghi
obiettivo, dalla carta dei mestieri e delle competenze, la consulente e i consiglieri stileranno per ogni
impiego obiettivo le passerelle possibili verso gli altri impieghi obiettivo. Questa costruzione è realizzata
in coerenza con il supporto ROME.
Dati d’uscita


Carta degli impieghi obiettivo
Passerelle tra gli impieghi obiettivo
Durata
3 giorni
256
Grandi eventi e occupazione.
Il punto sulle Olimpiadi e sulla costruzione della Torino-Lione
Indice
Presentazione ......................................................................................................................................................... 1
Premessa ................................................................................................................................................................ 3
Introduzione........................................................................................................................................................... 5
Ringraziamenti ...................................................................................................................................................... 9
I - Obiettivi della ricerca....................................................................................................................................... 11
2 - Strategia di analisi ........................................................................................................................................... 11
3 - Il settore delle costruzioni ............................................................................................................................... 13
3.1 - La domanda teorica di lavoro per la realizzazione delle opere olimpiche................................................ 13
3.2 - L'andamento del settore delle costruzioni in Provincia di Torino ............................................................. 14
3.3 - La questione della provenienza della manodopera e della presenza di lavoro irregolare........................ 22
3.4 - Le figure professionali critiche nell'incontro domanda-offerta ................................................................. 27
3.5 - La domanda teorica di manodopera per la costruzione della linea Torino-Lione .................................... 39
3.6 - Le previsioni di impatto occupazionale in Provincia di Torino ................................................................ 41
3.7 - Sintesi e linee di azione................................................................................................................................ 40
4 - II settore turismo e recettività ......................................................................................................................... 43
4.1 - La domanda teorica di lavoro net settore recettivo-alberghiero
legata alla gestione dell'evento olimpico.................................................................................................... 46
4.2 - L'andamento del settore alberghiero-ristorazione in Pro vincia di Torino................................................ 48
4.3 - Le figure pro fessionali critiche nell'incontro domanda-offerta ................................................................ 56
4.4 - La domanda connessa all'azione del Toroc: l'organizzazione dell'evento ................................................ 70
4.5 - Sintesi e linee di azione................................................................................................................................ 72
Grands événements et emploi: le point sur le Jeux Olympiques
et sur la construction de la ligne Turin-Lyon
Sommaire
Presentation ........................................................................................................................................................... 77
Préambule .............................................................................................................................................................. 79
Introduction ........................................................................................................................................................... 81
Ringraz .................................................................................................................................................................. 85
1 – Objectifs de la recherche ................................................................................................................................ 87
2 – Stratégie d’analyse .......................................................................................................................................... 87
3 – Le secteur des constructions........................................................................................................................... 89
3.1 – La demande théorique de travail pour la réalisation des ouvrages olympiques....................................... 89
3.2 - L’évolution du secteur des constructions dans la Province de Turin ........................................................ 90
3.3 – La question de la provenance de la main d’œuvre et de la présence de travail irrégulier....................... 99
3.4 – Les profils professionnels critiques dans la rencontre de l’offre et de la demande ................................. 104
3.5 – La demande théorique de main d’œuvre pour la construction de la ligne Turin-Lion ............................ 116
3.6 – Les prévisions de l’impact sur l’emploi dans la Province de Turin ......................................................... 118
3.7 – Synthèses et lignes d’action ........................................................................................................................ 120
4 – Le secteur tourisme et accueil ........................................................................................................................ 123
4.1 – La demande théorique de travail dans le secteur accueil-hébergement
liée à la gestion de l’événement olympique ............................................................................................... 123
4.2 - L’évolution du secteur hôtelier-restauration dans la Province de Turin ................................................... 125
4.3 – Les profils professionnels critiques dans la rencontre de l’offre et de la demande ................................. 134
4.4 – La demande liée à l’action du Toroc: l’organisation de l’événement ...................................................... 148
4.5 – Synthèse et lignes d’action .......................................................................................................................... 151
Projet TRANSALP - Travail Sans Frontière
Sommaire
1ère partie – Constat aspects quantitatifs
I. Objectif et phases de l’étude ............................................................................................................................. 155
II. Le concept d’unités de travail actives ............................................................................................................. 156
2.1. Les ouvrages................................................................................................................................................... 157
2.2. Les emplois concernés................................................................................................................................... 158
2.2.1. Typologie des emplois................................................................................................................................ 158
2.2.2. Statistiques des besoins par emplois, qualifications ................................................................................. 158
2.3. Les unités de travail actives ......................................................................................................................... 163
2.3.1. Constats ....................................................................................................................................................... 163
2.3.2. Estimation des besoins de Main d’œuvre.................................................................................................. 167
a. Main d’oeuvre non qualifiée............................................................................................................................. 167
b. Chômeurs à former pour des fonctions qualifiées .......................................................................................... 167
c. Main d’œuvre qualifiée..................................................................................................................................... 168
2.3.3. Estimation des zones de provenance de la Main d’œuvre........................................................................ 168
2ème partie – Analyse aspects qualitatifs
I. Identification des interlocuteurs rencontrés ou contactés ............................................................................... 170
II. Présentation des évènements ........................................................................................................................... 170
III. L’activité transfrontalière du département de la Savoie............................................................................... 173
IV. La problématique du territoire ....................................................................................................................... 174
V. L’existence d’un marché du travail transfrontalier ........................................................................................ 176
VI. La création d’une maison de l’emploi franco italienne ................................................................................ 176
VII. Les entreprises à rencontrer ayant participées aux JO de 1992.................................................................. 177
VIII. Les problèmes repérés pour apporter des réponses en termes d’emploi à ces évènements .................... 178
8.1. Les problèmes repérés ................................................................................................................................... 178
8.1.1. Besoin de personnel qualifié ...................................................................................................................... 178
8.1.2. Risque de manque de main d’œuvre.......................................................................................................... 178
8.1.3. La durée des travaux (l’étalement dans le temps)..................................................................................... 179
8.2. Les solutions préconisées .............................................................................................................................. 179
IX. L’impact économique des évènements qui entourent le projet et
leur impact en terme de besoins en emplois.................................................................................................. 180
9.1. La liaison ferroviaire Lyon Turin 2010 ........................................................................................................ 180
9.2. Les JO de Turin 2006 .................................................................................................................................... 187
9.3. Le biathlon de Maurienne en 2007 ............................................................................................................... 187
9.4. Les championnats du monde de ski alpin à Val d’Isère en 2009................................................................ 188
9.5. Les épreuves mondiales interuniversitaires 2010 – 2011............................................................................ 188
X. Les secteurs d’activités concernés, les types d’emplois, nombre, qualification .......................................... 188
XI. Les difficultés rencontrées ............................................................................................................................. 189
3ème partie – Préconisations et conclusions
I. Les besoins d’informations complémentaires.................................................................................................. 190
1.1. La dimension transfrontalière ....................................................................................................................... 190
1.2. Les travaux ..................................................................................................................................................... 190
1.3. Les politiques des Ressources Humaines des entreprises italiennes et françaises..................................... 190
1.4. Les besoins des entreprises............................................................................................................................ 191
1.5. La sédentarisation de la main d’œuvre ......................................................................................................... 191
1.6. Autres points .................................................................................................................................................. 191
II. Synthèse entretien du 21 février 2005............................................................................................................. 192
2.1. Logique du dossier INTERREG ................................................................................................................... 192
2.2. Stratégie et enjeux de l’expérimentation visée............................................................................................. 193
III. Documentation remise .................................................................................................................................... 194
Annexe 1 – Guide d’entretien............................................................................................................................... 195
Annexe 2 – Méthodologie d’accompagnement................................................................................................... 198
Progetto TRANSALP – Lavoro Senza Frontiere
Indice
1ª parte – Constatazioni aspetti quantitativi
I. Obiettivi e fasi dello studio ............................................................................................................................... 207
II. Il concetto di unità di lavoro attive.................................................................................................................. 208
2.1. Le opere .......................................................................................................................................................... 209
2.2. Gli impieghi interessati.................................................................................................................................. 210
2.2.1. Tipologia degli impieghi ............................................................................................................................ 210
2.2.2. Statistiche dei bisogni per impieghi, qualifiche........................................................................................ 210
2.3. Le unità di lavoro attive................................................................................................................................. 215
2.3.1. Constatazioni............................................................................................................................................... 215
2.3.2. Stima dei bisogni di manodopera............................................................................................................... 219
a. Manodopera non qualificata ............................................................................................................................. 219
b. Disoccupati da formare per delle funzioni qualificate.................................................................................... 219
c. Manodopera qualificata .................................................................................................................................... 220
2.3.3. Stima delle zone di provenienza della manodopera ................................................................................. 220
2ª parte – Analisi aspetti qualitativi
I. Identificazione degli interlocutori incontrati o contattati ............................................................................... 222
II. Presentazione degli avvenimenti .................................................................................................................... 222
III. L’attività transfrontaliera del dipartimento della Savoia ............................................................................. 225
IV. La problematica del territorio ....................................................................................................................... 226
V. L’esistenza di un mercato del lavoro transfrontaliero .................................................................................. 228
VI. La creazione di una casa dell’impiego franco italiana ................................................................................ 228
VII. Le imprese da incontrare aventi partecipato ai Giochi Olimpici del 1992 ................................................ 229
VIII. I problemi reperiti per portare delle risposte in termini d’impiego a questi avvenimenti ....................... 230
8.1. I problemi riscontrati ..................................................................................................................................... 230
8.1.1. Bisogno di personale qualificato................................................................................................................ 230
8.1.2. Rischio di mancanza di manodopera ......................................................................................................... 230
8.1.3. La durata dei lavori (ripartizione nel tempo) ............................................................................................ 231
8.2. Le soluzioni raccomandate............................................................................................................................ 231
IX. L’impatto economico degli avvenimenti che circondano il progetto
e il loro impatto in termini di bisogni nel lavoro ......................................................................................... 32
9.1. Il collegamento ferroviario Lione Torino 2010 ........................................................................................... 232
9.2. I Giochi Olimpici di Torino 2006 ................................................................................................................. 239
9.3. Il biathlon della Maurienne nel 2007............................................................................................................ 239
9.4. I campionati del mondo di sci alpino a Val d’Isère nel 2009...................................................................... 240
9.5. Le prove mondiali interuniversitarie 2010 – 2011....................................................................................... 240
X. I settori di attività interessati, i tipi d’impieghi, numero, qualifica .............................................................. 240
XI. Le difficoltà incontrate ................................................................................................................................... 241
3ª parte – Raccomandazioni e conclusioni
I. Le necessità d’informazioni complementari .................................................................................................. 242
1.1. La dimensione transfrontaliera...................................................................................................................... 242
1.2. I lavori............................................................................................................................................................. 242
1.3. Le politiche delle Risorse Umane delle imprese italiane e francesi .......................................................... 242
1.4. I bisogni delle imprese .................................................................................................................................. 243
1.5. La sedentarizzazione della manodopera ....................................................................................................... 243
1.6. Altri punti ....................................................................................................................................................... 243
II. Sintesi colloquio del 21 febbraio 2005 ........................................................................................................... 244
2.1. Logica del dossier INTERREG..................................................................................................................... 244
2.2. Strategia e poste in gioco della sperimentazione mirata ............................................................................ 245
III. Documentazione consegnata ......................................................................................................................... 246
Allegato 1 – Guida del colloquio ......................................................................................................................... 247
Allegato 2 – Metodologia d’accompagnamento ................................................................................................. 250