Foglio Italiano

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Foglio Italiano
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Editoriale
MONACO, l’orgoglio italiano
Monaco e la Lista Grigia
Ci potrà mai essere una vera cooperazione fiscale internazionale?
2010: 150 anni fa Nizza sceglieva la Francia
Monica Vecchioni è già al lavoro per i festeggiamenti
Lo Stile Italiano di Carlo Ramello
Il successo del nuovo show room di Monte-Carlo
Uno Yacht Club da sogno
Un progetto che diventerà una costruzione simbolo
L’ex ministro Giuliano Amato a Monte-Carlo
Conferenza dedicata agli Europei ed alla crisi mondiale
Caap Afrika e Ebay:
operazione generosità sul WEB
sommario
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Da Monaco: quale futuro per l’informazione?
Incontro con il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Italiani
A Ginevra il premio “Foglio Italiano”
Esportato il Premio alla Professionalità degli Italiani nel Mondo
Protezione dell’ambiente:
dal passato una lezione per il futuro
L’istituto Mario Negri
Possibile partnership con il Principato
Brevi da...
Monte-Carlo e Costa Azzurra
Colophon
Il Foglio, dove trovarlo
www.foglioitaliano.com
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MONACO, l’orgoglio italiano
È il momento di dimostrarlo con i fatti
È
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ancora tempo di crisi quello che sta mettendo a dura
prova il mondo dell’economia. Lavoratori, imprenditori
in Italia e all’estero e, quindi, anche questo “dorato” Principato di Monaco, stanno tutt’ora facendo i conti con una
regressione che coinvolge ogni settore di tutte le comunità,
italiana compresa.
Una crisi internazionale che ha toccato drasticamente anche
il mondo dell’editoria nazionale e locale tant’è che due
testate di lingua italiana (e una terza si sta estinguendo)
hanno deciso di chiudere i battenti perché la ricca Costa
Azzurra e il Principato non sono più in grado di mantenere
sul piano pubblicitario quell’italica informazione cui eravamo affezionati.
E questa crisi la subisce naturalmente anche Il Foglio
Italiano (l’attuale versione internazionale) al punto che,
come abbiamo scritto a crisi iniziata, siamo passati da 11 a
4 numeri l’anno (uno per stagione), in attesa di intravvedere
qualche miglioramento: una sofferta trasformazione che ci
ha tuttavia indotto a fare una considerazione.
Da quando è nato Il Foglio Italiano abbiamo sempre trattato
principalmente argomenti di interesse legati alla nostra
comunità ottenendo buoni successi che ci hanno, in seguito,
spinti al salto di qualità.
Poi, travolti dagli eventi, ammettiamo anche di aver trascurato, nel frattempo, quella parte fondamentale costituita dalla nostra comunità che ci ha seguiti per anni e che adesso
vorremmo recuperare.
E allora, anche per rientrare nel titolo dell’orgoglio italiano, vogliamo reagire a questo brutto momento riprendendo
le pubblicazioni di un tempo per metterle esclusivamente
al servizio dei connazionali del Principato e della Costa
Azzurra.
Quello che state leggendo, perciò, altro non è che una sorta
di numero “O” (ma in realtà è la continuità) in attesa delle
vostre considerazioni e della partecipazione sulla quale contiamo molto. In questo senso ci rivolgiamo ai circa settemila
connazionali che qui vivono e lavorano, alle istituzioni come
il Com.It.Es, all’A.I.M. (Associazione Imprenditori Italiani
di Monaco), all’Associazione Dante Alighieri e all’Ambasciata d’Italia, affinché dimostrino lo stesso interesse
e passione come quello che ci stiamo mettendo tutti noi:
dalla tipografia ai nostri grafici, alla capo redattrice Maria
Bologna, ai nuovi collaboratori che stanno aderendo, al
sottoscritto, e alla paziente Renata Rivella, direttrice editoriale, affinché tutti assieme, si lavori per riprendere come ai
“vecchi tempi” quel dialogo in parte interrotto.
Gli altri sette/otto numeri seguiranno nell’anno sempre
che la comunità italiana, in primis, abbia compreso questo
messaggio e contribuisca a rafforzare questa ritrovata realtà
che consolida il prestigio dei connazionali e che continuerà
a prosperare quando i tempi lo permetteranno. Altra novità,
il “nuovo” magazine sarà pubblicato in due lingue: italiano
e francese e questo favorirà sicuramente un nuovo mercato.
Dal canto nostro segnaleremo doverosamente sui prossimi
numeri de Il Foglio Italiano - Edizione Monte Carlo, tutti
coloro i quali accoglieranno questo appello, ma segnaleremo
anche le motivazioni di coloro i quali non intendono aderire.
Il nostro sforzo sarà di mettere ogni imprenditore o commerciante nelle condizioni di essere presenti sul “proprio” giornale con vantaggiose proposte promozionali e pubblicitarie.
Dimostrare questo “orgoglio italiano” sarà lo spirito che accompagnerà questa faticosa ripresa: Il Foglio Italiano potrà
superare questo momento solo con la vostra partecipazione.
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Di Ilio Masprone
[email protected]
Monaco, L’orgueil italien?
C’est le moment
de le montrer, avec des faits
C’est toujours le temps de crise ce qui afflige le monde
de l’économie. Les travailleurs et les entrepreneurs en
Italie et à l’étranger, même dans la “dorée” Principauté
de Monaco, sont en train de faire face à une régression qui intéresse
toutes les communautés, communauté italienne incluse. Cette crise
internationale a si brutalement touché la presse nationale et locale
que deux journaux en langue italienne ont été fermé, car la riche cote
d’Azur et la Principauté ne peuvent pas entretenir ce genre d’information italique que nous aimons bien.
Cette crise a touché même Il Foglio Italiano jusqu’au point que nous
sommes passés de onze publications par an à quatre (une par saison), en attendant des conditions plus favorables. Cette transformation difficile nous a poussés à faire des considérations. Dès que Il
Foglio Italiano est né nous avons toujours traité des sujets liés à la
communauté italienne, le résultat était si bon que nous avons décidés
de nous ouvrir à l’étranger.
En suite, nous reconnaissons avoir un peu négligé la partie dédiée
spécialement à notre communauté, et nous aimerions bien réparer.
Nous avons donc décidé de réagir à cette mauvaise période en reprenant les anciennes publications, pour les mettre au service de nos
compatriotes qui vivent dans la Principauté et sur la Côte d’Azur. Ce
que vous êtes en train de lire n’est que le numéro zéro et nous attendons vos considérations et votre participation.
Nous faisons un appel à la population italienne qui vit et travaille ici,
aux instituts comme le Com.It.Es, l’A.I.M (association entrepreneurs
italiens de Monaco), l’Association Dante Alighieri et l’ambassade italienne, pour qu’ils montrent leur intérêt et leur passion. Nous sommes
motivés et dédiés au projet, de l’imprimerie, aux graphistes, de Mme
Maria Bologna rédactrice en chef, à Mme Renata Rivella directrice
éditoriale, des nouveaux collaborateurs à moi-même et nous nous
souhaitons de bien travailler ensemble pour reprendre ce dialogue en
partie interrompu.
Les numéros suivants sortiront si la communauté italienne aura compris le message et si elle voudra consolider cette institution qui valorise le prestige des compatriotes. Dernière nouveauté: le journal sera
écrit soit en italien soit en français, cela certainement facilitera un nouveau marché.
Dans les prochains numéros de «Il Foglio Italiano - Edizione Monte
Carlo» nous signalerons ceux qui accueilleront notre appel, mais nous
signalerons également les motivations de ceux qui n’entendent pas
participer. Notre but est de permettre a chaque entrepreneur ou commerçant d’être présent sur son journal avec des propositions promotionnelles et publicitaires avantageuses.
L’esprit qui caractérisera cette dure reprise sera de montrer le vrai “orgueil italien”. Il Foglio Italiano ne pourra dépasser ce moment difficile
que grâce à votre participation.
RISTORANTE
Vecchia Firenze
di Jacopo La Guardia
Monte-Carlo - Av. Prince Pierre, 4
Tel. +377 93302770-93255364
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Ristorante
Amici Miei
di Michele Florentino
Monaco - Port de Fontvieille - Quai Jean Charles Rey, 16
Tel. +377 92059214
editoriale - éditorial
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Monaco e
la Lista Grigia
Ci potrà mai essere una vera
cooperazione fiscale internazionale?
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A sinistra,
una veduta
del porto
di Fontvieille.
ECONOMIA
Di Maria Bologna
[email protected]
A
ll’inizio dell’aprile scorso Monaco è stata dichiarata
dall’OCDE (l’Organizzazione per lo Sviluppo e la Cooperazione Economica) parte dell’oramai nota “Lista Grigia”,
ossia tra i paesi che pur avendo promesso di far evolvere le
proprie pratiche fiscali, non hanno ancora adottato i provvedimenti necessari.
La notizia, accolta con preoccupazione dai cittadini dell’Unione Europea, è stata oltremodo criticata dai parlamentari del Principato come “ingiusta” e “ridicola”. “L’immagine offerta del Principato è falsa e ingiusta … sarà opportuno
lanciare una campagna di comunicazione quando il paese
uscirà dalla lista grigia, il che accadrà senza dubbio prima
della fine dell’anno”, ecco quanto dichiarato dal Primo
Ministro Jean - Paul Proust.
Ma anche la gestione dei negoziati con l’OCDE condotta dal
governo monegasco è stata fortemente criticata dai parlamentari del Paese. In un comunicato diffuso da ben 21 dei
24 parlamentari, accusavano il Governo del principato di
averli informati in ritardo e in modo superficiale delle proprie scelte e di non aver sufficientemente difeso l’immagine
di Monaco a livello internazionale.
Al punto che il principe Alberto stesso é intervenuto all’interno del quotidiano “Nice Matin” esortando all’unione dei
monegaschi e dei residenti intorno alle istituzioni, promettendo che “il Principato al momento opportuno s’impegnerà
a una giudiziosa politica di comunicazione affinché la sua
realtà sia meglio conosciuta e apprezzata”. Per comprendere
meglio quanto sta accadendo a livello internazionale, chiariamo il ruolo del G20 (conferenza internazionale delle venti
nazioni più industrializzate al mondo) tenutasi il 2 aprile
scorso a Londra.
Il ruolo cruciale di questa istituzione in questo particolare
momento storico-economico mondiale è quello di combattere la crisi finanziaria ed economica internazionale, ristabilire la stabilità finanziaria, condurre la ripresa economica e
assicurare un futuro sostenibile per tutte le nazioni del mondo. La Dichiarazione sul Rafforzamento del Sistema Fiscale
(documento emesso alla fine dei lavori), pone l’accento come
nell’intento di riformare l’ordinamento del settore finanziario, i principi sono: Rafforzare la trasparenza e la contabilizzazione promuovendo l’integrità dei mercati finanziari
e rinforzando la cooperazione internazionale. I metodi e i
principi sembrano ripetere quelli dei nostri organi nazionali
di vigilanza e controllo, Banca d’Italia, Consob e Comitati
di Contatto, dove i ruoli vengono svolti a livello globale da
FMI (Fondo Monetario Internazionale) e FSB, supportati da
un coordinamento stabile con Banche Centrali e autorità
nazionali (quelle appena citate appunto). Tra i principali
obiettivi, evitare rischi sistemici, ossia il rischio di fallimenti a catena di mercati, banche, società di tipo bancario, pool
privati di capitali (es. Hedge Funds); monitorare e aiutare
l’attuale crisi creditizia; ma anche combattere paradisi fiscali e giurisdizioni non-cooperative.
La Dichiarazione del G20 recita in proposito: Siamo pronti
Monaco et la liste grise:
Une vraie coopération fiscale
internationale sera possible?
Monaco a été placé début avril par l’Organisation de Coopération et de développement économique (OCDE) sur la
«liste grise» c’est-à-dire parmi les pays ayant promis de
faire évoluer leurs pratiques fiscales mais n’ayant pas encore traduit
leurs intentions dans les faits. La nouvelle, accueillie avec inquiétude,
a été critiquée par les parlementaires de la Principauté comme « injuste » et « ridicule ».
«L’image donnée de la Principauté est fausse et injuste […] Il sera
bon, en temps utile, de lancer une campagne de communication
quand il y aura la sortie de la principauté de la liste grise, certainement
vers la fin de l’année» a déclaré le ministre d’Etat Jean-Paul Proust.
Même la gestion des négociations avec l’OCDE conduites par le gouvernement monégasque a fait l’objet de critiques très virulentes des
parlementaires de la principauté.
Dans un communiqué 21 des 24 parlementaires accusaient le Gouvernement de la Principauté de les avoir informés en retard et superficiellement de ses choix et de n’avoir pas défendu l’image de Monaco
au niveau international. Prince Albert II a participé à la discussion
dans le quotidien « Nice Matin » en exhortant l’union des Monégasques et des résidents autour des institutions et en promettant que
«la Principauté engagera le moment venu une judicieuse politique de
communication afin que ses réalités soient enfin mieux connues et
appréciées».
Pour mieux comprendre ce qu’il se passe nous expliquons le rôle du
G20 (conférence internationale des vingt Pays les plus industrialisés
au monde) qui a eu lieu le 2 avril à Londres. Cette institution a le rôle
de combattre la crise économique internationale, favoriser la stabilité
financière, mener la reprise économique et assurer un futur soutenable pour toutes nations du monde.
La déclaration sur le renforcement du système financier (document
émis à la fin des travaux) a le but de réformer le système du secteur
financier, les principes consistent à renforcer la transparence et la
responsabilité, à établir une régulation solide, à promouvoir l’intégrité
des marchés financiers et à renforcer la coopération internationale.
Les méthodes et les principes semblent répéter ceux de nos organes nationaux de vigilance et contrôle: Banque d’Italie et CONSOB
(Commission nationale pour les sociétés et la bourse) qui au niveau
global sont représentés par FMI (Creux Monétaire Internationaux) et
FSB (Financial Stability Board), supportés d’une coordination stable
avec les Banques Centrales et les autorités nationales. Les objectifs
principaux consistent à éviter des risques systémique, c’est-à-dire le
risque de faillites en cascade de marchés, banques, sociétés de type
bancaires, pool privés de capitaux (Hedge Funds); contrôler l’actuelle
crise du crédit et encore à combattre les paradis fiscaux et les pays
non coopératifs.
La Déclaration du G20 récite en intention : « Nous sommes prêts
à agir contre les juridictions qui ne se conforment pas aux normes
internationales en matière de transparence fiscale. A cette fin, nous
sommes convenus de mettre au point une panoplie de contre-mesures efficaces à envisager par les pays, à savoir notamment: exiger
des contribuables et des institutions financières qu’ils fournissent davantage d’informations sur les transactions qui impliquent des juridictions non-coopératives; prélever des taxes sur une large gamme de
versements; refuser toute déduction sur les versements effectués au
profit de bénéficiaires résidant dans une juridiction non-coopérative;
réexaminer notre politique de conventions fiscales; demander aux institutions internationales et aux banques régionales de développement
de réexaminer leurs politiques d’investissement; accorder un poids
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Monte-Carlo & Costa Azzurra
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accru aux principes de transparence fiscale et d’échange d’informations lors de la conception des programmes d’aide bilatérale. »
Le but ultime de cette action de transparence internationale semble noble et justifie ce qu’il arrive. Angel Gurria, secrétaire général
de OCDE, déclare: « La lutte contre les paradis fiscaux et l’évasion
transfrontalière aidera les pays en développement à accroître ses propres revenus pour pouvoir se permettre des écoles, des routes et
des hôpitaux dont ils ont un extrême besoin ». Gurria a accueilli avec
satisfaction la déclaration de Monaco de vouloir faire une partie des
accords multilatéraux prévus pour l’échange d’information en champ
fiscal, selon les standards internationaux développés de OCDE (www.
oecd.org) et reconnus des Nations Unies.
La Principauté de Monaco a exprimé l’espoir que ces accords seront conclus en 2009. De cette façon le Pays pourra échanger des
informations de type fiscal avec tous les pays européens membres
de l’Accord. De plus il s’est déclaré prêt à collaborer avec les Pays
non européens, mieux s’ils sont membres du G20. Ceux-ci sont les
buts et les exigences de la communauté internationale, nous verrons
comment tout ça se développera dans les réalités régionales.
De ce qu’on peut comprendre des rapports de OCDE c’est clair que
notre Pays après avoir été identifié comme « paradis fiscal » en 2000,
il a fait partie de la liste des pays non collaboratifs en 2002. Maintenant dans la « Liste noire » il n’y a que peu de Pays, parmi lesquels
Costa Rica, Malaisie, Philippine et Uruguay ; alors que dans la nouvelle « Liste Grise » il y a bien 38 pays, parmi lesquels Suisse, Belgique
et Luxembourg !
Sotto,
una veduta
di Fontvieille.
10
ad adottare azioni concertate contro le giurisdizioni che non
corrispondono agli standard internazionali riguardanti la
trasparenza fiscale. A tal fine abbiamo concordato lo sviluppo di efficaci contromisure da sottoporre alle nazioni, quali:
maggiori e ulteriori richieste di apertura/visioni da parte dei
contribuenti e delle istituzioni finanziarie di fare rapporto su
transazioni che coinvolgono giurisdizioni non cooperative;
imposizione fiscale su una vasta varietà di pagamenti; negazione di detrazioni riguardanti spese effettuate da persone
residenti in paesi non cooperativi; revisione della politica
del trattato di tassazione; richiesta alle istituzioni internazionali e banche di sviluppo regionale di rivedere le loro
politiche di investimento; maggiore accentuazione dei principi di trasparenza fiscale e scambio d’informazione quando
si configurano dei programmi di aiuto bilaterali. Il fine
ultimo di tale azione di trasparenza internazionale sembrerebbe quanto mai nobile e giustificherebbe quanto accade.
“L’attacco ai paradisi fiscali e all’evasione transfrontaliera
aiuteranno i paesi in via di sviluppo ad elevare i propri
guadagni per potersi permettere scuole, strade e ospedali
di cui hanno estremo bisogno”, secondo quanto dichiara il
Segretario Generale dell’OCDE, Angel Gurria. Quest’ultimo ha quindi accolto con soddisfazione la dichiarazione di
Monaco di voler far parte degli accordi multilaterali previsti
per lo scambio d’informazione in campo fiscale, secondo gli
standard internazionali sviluppati dall’OCDE e riconosciuti
dalle Nazioni Unite (vedi sito OECD www.oecd.org).
Il Principato di Monaco ha, inoltre, espresso la speranza
che tali accordi siano finalizzati entro il 2009. In tal modo il
Paese potrà scambiare informazioni di tipo fiscale con tutti i
paesi europei membri dell’Accordo; ma si è anche dichiarato pronto a collaborare con Paesi non europei, specialmente
se membri del G20. Questi in pratica gli intenti e le esigenze della comunità internazionale. Come si combinerà tutto
questo con le realtà regionali staremo a vedere. Da quanto si
può evincere dai rapporti dell’OCDE parrebbe chiaro che il
nostro Paese dopo essere stato identificato come “paradiso
fiscale” nel 2000, ha fatto parte della lista dei paesi non
collaborazionisti nel 2002. Ora, nell’allora cosiddetta “Lista
nera”, non sono rimasti che pochi Paesi, tra cui Costa Rica,
Malesia, Filippine e Uruguay; mentre nella new entry “Lista
Grigia” ci sono ben 38 paesi, tra cui spiccano (oseremo dire)
Svizzera, Belgio e Lussemburgo!
Siamo nel Principato:
qui si lavora!
Questo è un Principato che lavora in equipe e che ha dei
risultati, nonostante tutto. E sarà soprattutto grazie all’immediata reattività del settore turistico che secondo quanto
comunicato recentemente dalla Direzione del Turismo di
Monaco, ci conferma che la frequentazione degli hotel del
Principato, nel Week-end di Pasqua, ha registrato un netto
aumento dell’8 % rispetto allo scorso anno, con una forte
presenza di italiani in primis, seguiti da francesi e britannici. Sarà merito del fascino che Monaco ha da sempre esercitato sui nostri connazionali, ma di certo l’amministrazione
monegasca non ha aspettato di essere soggetto passivo e da
tempo le nuove strategie e operazioni promozionali per permettere al principato di splendere ancora per tanto tempo
soprattutto in un settore, quello dell’industria turistica, che
da sempre risulta elemento cardine dell’economia monegasca. Infatti, secondo quanto espresso da Michel Bouquier,
Delegato Generale al Turismo, raggiungere risultati sod-
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disfacenti nonostante la crisi dell’economia mondiali e gli
ostacoli, non sarà possibile senza che l’industria del turismo
monegasco lavori in totale sinergia con l’aiuto di tutti. Una
missione che ha immediatamente realizzato attraverso l’elaborazione del “Feuille de Route 2009-2013”, vero e proprio
piano commerciale-strategico che prevede nell’arco dei
prossimi cinque anni ben 300 azioni mirate che permetteranno di concentrarsi su un turismo dedicato all’extra lusso
congressuale ma anche dedicato alla cultura, allo sport e
alla salute nell’ottica di uno sviluppo eco-responsabile.
Il progetto, promosso attraverso un vero e proprio road-show
che porterà Monaco ed il marchio Monte-Carlo a conoscenza delle amministrazioni di Paesi ove sono presenti i vari
uffici del Turismo monegasco: New York, Tokio, Hannover,
Milano, Londra e Shangai.
E se, in attesa di tempi migliori, la cosiddetta isola artificiale rimane in stand-by non dimentichiamo che l’occasione è stata propizia per effettuare nel frattempo studi di
fattibilità sugli effetti e gli impatti che la sua costruzione
potrebbe avere sull’ambiente marino. Dunque altro obiettivo
raggiunto per Alberto di Monaco il quale, perseguendo la
sua missione ecologica, ha anche acquisito il primato di
essere stato il primo Capo di Stato ad aver visitato entrambi i poli. Sarà dunque questa la vocazione di Monaco: un
Principato di Primati?
Maria BOLOGNA
C’est la Principauté, ici on travaille !
Ceci c’est une Principauté qui travaille en équipe et qui a des résultats, malgré tout. Selon la Direction du Tourisme de Monaco ce succès est du surtout au secteur touristique : les hôtels de la principauté
ont enregistré, le week-end de Pâques, une augmentation du 8 % par
rapport à l’année passée, avec une forte présence d’italiens, suivis
des français et britanniques. Monaco a toujours exercé un charme
irrésistible sur nos compatriotes, mais cette fois l’administration monégasque n’est pas restée un sujet passif et elle a mise en place des
nouvelles stratégies et des opérations publicitaires pour permettre à
la Principauté de briller encore, dans le secteur de l’industrie touristique spécialement. Michel Bouquier, Délégué Général au Tourisme, a
déclaré que ce sera possible de parvenir à des résultats satisfaisants,
malgré la crise de l’économie mondiale et les obstacles, à condition
que l’industrie du tourisme monégasque travaille en totale synergie
avec l’aide de tout le monde. Cette mission a été immédiatement
réalisée à travers l’élaboration du « Feuille de Route 2009-2013 », un
document commercial-stratégique qui prévoit, pour les cinq années
prochaines, 300 actions visant à lancer un tourisme de luxe, lié aux
congres, à la culture, au sport et à la santé. Ce projet sera promu à
travers un vrai « road-show » qui fera connaitre Monaco et la marque
«Monte-Carlo » aux administrations des Pays où les offices du Tourisme monégasque sont présents: New York, Tokyo, Hanover, Milan,
Londres et Shanghai. Et même si la presqu’île artificielle reste un rêve
pour l’instant, nous n’oublions pas que l’occasion a été propice pour
effectuer des études de faisabilité et des recherches sur les effets
et l’impact qu’une telle construction pourra avoir sur l’environnement
marine. C’est un autre objectif rejoint pour Albert II qui, en poursuivant
sa mission écologique, a établi un record : il est le premier Chef d’État
qui a visité tous les deux pôles. Peut être que la vocation de Monaco
est d’être la Principauté des records.
MESSAGGIO di S.A.S.
il Principe Alberto II
MESSAGE de S.A.S le Prince
Al termine delle prese di posizione che la stampa ha divulgato questa settimana a seguito del G2O, S.A.S. il Principe
desidera inviare il messaggio seguente: “Nel contesto della
crisi internazionale che impera da molti mesi, sono apparse
e si sono espresse delle preoccupazioni sulla situazione del
Principato, anche se questo, a causa del dinamismo e della
diversità della sua economia, come pure della buona salute
delle sue finanze pubbliche, ne è meno colpito di altri paesi.
In questa circostanza, l’unione dei Monegaschi e dei residenti attorno alle istituzioni è ancora più
necessaria e costituisce una garanzia di
successo per il futuro.
Le istruzioni che ho dato al mio Governo, in cui ho piena fiducia e che sono
già state applicate, hanno già raggiunto
dei risultati che permettono al nostro
paese di uscire da una lista nera nella
quale era ingiustamente classificato.
L’attuazione di questi orientamenti
dovrebbe permettere anche, al termine
delle discussioni internazionali in corso,
di fare infine riconoscere al principato
uno statuto identico agli altri paesi che
hanno già adottato gli standard internazionali in materia di cooperazione fiscale. Queste delicate e
complesse trattative non possono ovviamente essere dirette
sulla pubblica piazza. Tuttavia, il Consiglio Nazionale ne
sarà regolarmente informato dal governo. Il principato
avvierà al momento stabilito una politica giudiziosa di
comunicazione affinché le sue realtà siano infine meglio riconosciute e apprezzate. Il mio Governo, forte delle direttive
che gli ho dato, proseguirà la sua azione nell’interesse del
Principato, dei Monegaschi e della popolazione, nel rispetto
rigoroso delle istituzioni.
Au terme des prises de position dont la presse s’est faite l’écho cette
semaine à la suite du G2O, SAS le Prince souhaite adresser le message suivant :
«Dans le contexte de crise internationale qui prévaut depuis plusieurs
mois, sont apparues et se sont exprimées des inquiétudes sur la situation de la Principauté, même si celle-ci, du fait du dynamisme et
de la diversité de son économie, ainsi que de la bonne santé de ses
finances publiques, est moins affectée que d’autres pays.
Dans cette conjoncture, l’union des Monégasques et des résidents
autour des Institutions est encore plus nécessaire et constitue un
gage de réussite pour l’avenir. Les instructions que J’ai données à
Mon Gouvernement
en qui J’ai toute
confiance et qu’il a
appliquées ont déjà
abouti à des avancées permettant à
notre Pays de sortir
d’une liste noire dans
laquelle il était injustement classé.
La mise en œuvre de
ces orientations devrait permettre également, à l’issue des
discussions internationales en cours, de
faire enfin reconnaître à la Principauté
un statut identique aux autres pays qui ont d’ores et déjà adopté les
standards internationaux en matière de coopération fiscale.
Ces négociations délicates et complexes ne peuvent, à l’évidence,
être menées sur la place publique. Cependant, le Conseil National en
sera régulièrement tenu informé par le Gouvernement.
La Principauté engagera le moment venu une judicieuse politique de
communication afin que ses réalités soient enfin mieux reconnues et
appréciées.
Mon Gouvernement, fort des directives que Je lui ai données, poursuivra son action dans l’intérêt de la Principauté, des Monégasques et
de la population, dans le strict respect des Institutions.»
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Monte-Carlo & Costa Azzurra
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© YVAN ZEDDA | GITANA S.A.
Commento...
Des nouvelles
orientations pour
une Principauté
renouvelée :
faut-il remercier la crise?
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Les effets de la crise se font
sentir inexorables même à
Monaco. Depuis quelque mois
tous les protagonistes qui animent la vie de
la Principauté n’ont pas hésité à manifester
leur mauvaise humeur ou perplexité mais
ils ont même montré des succès presque
inattendus. Les temps ne sont pas faciles,
la peur de ne pas arriver à dépasser les obstacles invite à la prudence et le martèlement
médiatique n’aide pas ceux qui cherchent à
réagir en se proposant avec des nouvelles
stratégies sur le marché international.
Pour en revenir à la dorée Principauté nous
commençons donc par la position de la vox
populi, exprimée par les organes politiques
qui n’ont pas préservé Monaco des polémiques et des contradictions. En effet le mécontentement mal dissimulé n’est pas passé
inaperçu après la réunion du G20, lorsque le
système fiscal monégasque a changé positionnement, en passant de la `liste noire’
à la `liste grise’. Les réactions, bruyantes et
provocatrices, ont engendré des disputes
médiatiques animées d’une partie par le
Conseil National et de l’autre par le Gouvernement. La réaction n’a pas tardé à arriver
et l’immédiate réponse, ferme et résolue, du
Prince Albert II a réprimé les polémiques en
rapportant l’attention sur la nécessité d’unité et de solidarité dans la petite Principauté,
surtout à cette période délicate. Mais y avait
encore de l’eau dans le gaz et voilà que les
syndicats ont manifesté en organisant une
importante grève générale. Ils ont impliqué
les presque 3000 travailleurs qui revendiquaient leur droit au travail, comme dans
n’importe quel pays libre et démocratique.
Bien sûr que ce n’était ce qu’on attendait
d’un Pays erronément défini « paradis fiscal », mais tant mieux! Peut être que tout ce
bruit pourrait détourner l’attention de ceux
qui veulent ternir l’image de la Principauté
et élucider que Monaco a ses règles et ses
lois comme tous les pays démocrates du
monde. C’est un État catholique, gouverné
depuis un siècle par une monarchie constitutionnelle et qui a préféré une fiscalité légère
et facilement accessible. La Principauté était
connue partout pour le grand Gala, le Grand
Prix, le Master de Tennis ou le Yacht Show
ou les premières de l’Opéra, mais grâce à
son souverain, elle est devenue l’état défenseur de la Biodiversité, avec les activités
promues par ses Fondations; de la générosité, avec des actions concrètes dans les
Pays les plus besogneux; de l’innovation
architecturale, avec la tour Odeon; de l’environnement, avec l’8° Rimm et ses thématiques de l’Eau doux; de l’art, avec les ballets
russes et la 25° édition de « Printemps des
Arts »; porte-parole de causes nobles, avec
des congrès animées par des prix Nobel
comme Elie Wiesel (qui a reçu des mains
du Prince l’Olivier d’Or Paix Medicalis) et
avec les initiatives des associations qui ont
ramasser des fonds pour la reconstruction
des Abruzzes.
Monaco si rinnova in
conseguenza alla crisi
Elie Wiesel con SAS Alberto II,
durante la serata a lui dedicata.
(crédit: Charles Franch / Palais
Princier).
Lenti ma inesorabili, anche a Monaco,
gli effetti della crisi si fanno sentire.
Da qualche mese infatti e con risultati
diversi tutti gli attori e protagonisti
che animano la vita del Principato
non hanno esitato a manifestare il
proprio malumore o perplessità ma
anche a rendere noto, a sorpresa,
successi quasi inaspettati. I tempi non
sono facili se non altro perché la paura di non riuscire a superare ostacoli
invita alla prudenza, complice anche
il martellamento mediatico, indiscriminato e senza confini che non aiuta
chi invece sta cercando di reagire
proponendosi con nuove strategie sul
mercato. Per ritornare al Principato
iniziamo dalla posizione assunta dalla
vox populi, espressa dagli organi
politici che a sorpresa questa volta
non ha risparmiato Monaco da polemiche e contraddizioni. Non è passato
inosservato il malcelato malumore che
ha generato il cambio del colore del
Principato dopo la riunione del G20
quando il sistema fiscale monegasco
ha cambiato posizionamento, passando dalla ‘lista nera’ a quella ‘grigia’.
Le reazioni, rumorose e provocatorie,
hanno generato battibecchi mediatici,
resi pubblici a suon di comunicati stampa, animate da una parte il
Conseil National e dall’altra di riflesso
dal Governo monegasco. La reazione ufficiale però non ha tardato ad
arrivare e l’immediata risposta, ferma
e decisa del Principe Alberto ha
sedato immediatamente le polemiche
riportando l’attenzione sulla necessità
di unità e di solidarietà nel Principato. Ma nell’aria c’era ancora tensione
ed ecco che si sono manifestati i
sindacati i quali, organizzando un
importante sciopero generale, hanno
coinvolto i circa 3000 lavoratori che
rivendicavano come in un qualunque
paese democratico il diritto al lavoro e
la tutela dei propri diritti.
Certo che non era proprio quello che
ci si aspettava da un Paese erroneamente definito da sempre come
“paradiso fiscale”, ma da una parte
meno male! Se vogliamo, in qualche
modo, tanto clamore potrebbe distogliere l’attenzione di quanti vogliono
offuscare l’immagine del Principato
e chiarire, una volte per tutte, che
Monaco ha le sue regole e le sue
leggi come tutti i paesi democratici
del mondo. Uno Stato cattolico retto
da quasi un secolo da una monarchia
costituzionale e che semplicemente
si è dotato di una fiscalità leggera,
trasparente e di facile accesso.
Grazie a questo, infatti, se per la cronaca il Principato è conosciuto per i
grandi Galà, il Gran Premio, il Master
Series di Tennis o lo Yacht Show,
grazie al suo sovrano, è diventato
anche lo stato paladino della Bio-diversità con le attività promosse dalle
sue Fondazioni; della generosità, con
le sue azioni concrete nei Paesi più
bisognosi; portavoce di nobili cause,
ospitando numerosi convegni animati
da premi Nobel come Elie Wiesel che
ha ricevuto, per mano del Principe
Alberto, l’Olivier d’Or, simbolo della
pace attraverso il mondo della ricerca
grazie all’intervento di Luc Montagner
premio Nobel per la Medicina; dell’innovazione architettonica con la torre
Odeon, progetto che sarà ricordato per
la sua unicità; della difesa dell’ambiente, quando ha accolto l’8° Rimm
con le grandi tematiche dell’Acqua
dolce; dell’arte, con i balletti russi
all’onore del Nuovo Museo Nazionale
e con la folgorante 25° edizione del
Printemps des Arts; ed infine con le
tante iniziative delle associazioni,
italiane e non, che hanno cercato di
raccogliere fondi da destinare a ricostruire l’Abruzzo ed aiutare sopravvissuti al terremoto che ha gravemente
ferito la così fragile Italia.
Monte-Carlo & Costa Azzurra
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© YVAN ZEDDA | GITANA S.A.
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2010:
14
150 anni fa Nizza
sceglieva la Francia
Monica Vecchioni: è già al lavoro per i festeggiamenti
D
al 29 maggio al 2 giugno a Nizza,
al Jardin Albert I, si svolgerà,
come da diversi anni avviene, l’incontro “L’Italie a Table”. Si tratta di una
manifestazione nel corso della quale
le prelibatezze della Terra di Dante
sono esposte e proposte ai nizzardi,
ma potremmo aggiungere a tutti i
francesi, rappresentando il fior fiore
dell’ enogastronomia italiana.
Da quest’anno l’incontro viene ad
assumere un’ulteriore importanza
avendo ricevuto un concreto supporto
della “Mairie” di Nizza ed in particolare dell’assessorato alle Relazioni
Transfrontaliere diretto dalla giovane
avvocatessa Veronica Vecchioni, figlia
dell’ex Console Generale di Nizza e
oggi Ambasciatore italiano in Brasile.
Veronica ha la doppia cittadinanza:
quella italiana e francese. Nata in
Normandia, quando suo padre cominciò da quelle parti la carriera diplomatica, dopo la laurea in legge, per
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quattro anni ha operato nella Commissione Italiana della Corte Europea dei
Diritti dell’uomo che, come è noto, ha
sede a Strasburgo. Un lungo tirocinio
dunque che le ha permesso, facendo
tesoro dei dettami ispiratori della
Corte che poggiano, come si ricorderà,
sulla salvaguardia dei diritti e della
libertà dell’uomo, di conoscere a fondo i problemi specie delle comunità
straniere tra loro confinanti.
Eletta alle ultime elezioni amministrative di Nizza nel raggruppamento
del Nuovo Centro Christian Estrosi in
qualità di nuovo sindaco - non si stanca mai di ricordare che i suoi erano
piemontesi - ha pensato bene di chiamarla a dirigere in qualità di Subdéléguée aux Relations Transfrontaliéres,
un settore particolarmente importante
e che sta molto a cuore al Sindaco. Va
aggiunto che Veronica, quando suo
padre era ancora a Nizza, per diversi
anni ha curato i rapporti tra le varie
associazioni italiane che operano
nella Costa Azzurra; associazioni che,
da noi sentite, hanno manifestato un
particolare riconoscimento a nostro
“legale” che unisce al proprio lavoro
i doveri di amministratore pubblico.
L’abbiamo incontrarla al secondo
piano del municipio, di ritorno dal
Brasile, e pur essendo stressata dal
viaggio non ha mancato di riceverci.
Per chi immagina uffici pomposi deve
ricredersi, il suo è quello più razionale e modesto del… comune colletto
bianco. Per lei già si profila un duro
lavoro per il 2010 quando, come ha
già fatto sapere Estrosì, si festeggeranno i 150 anni del plebiscito con
il quale i nizzardi decisero di tornare
a far parte della Francia. Un anno
dunque importante che richiamerà
francesi e italiani un pò da ovunque,
tante saranno le iniziative che già
da tempo sono allo studio e tra le
quali spicca la messa in opera nelle
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A lato,
il Teatro
Nazionale
di Nizza
e il centro
della città.
NIZZA
Di Bruno Breschi
[email protected]
maggiori piazze di Nizza di grandi
alberi per ricordare il fatto. Dopo
averci ricordato i suoi compiti che
riguardano principalmente le relazioni
tra Costa Azzurra, Riviera dei Fiori
e Piemonte, Veronica si è a lungo
soffermata sui festeggiamenti che il 2
giugno dello scorso anno, in occasione
della Festa della Repubblica Italiana,
ebbero luogo a Nizza organizzati dal
Comune e dove tutto parlava italiano.
Dalle canzoni, agli incontri, ai temi
dibattuti a tutto ciò, insomma, che era
Made Italy. Una giornata, una serata
che è rimasta con piacere nei ricordi
delle migliaia di partecipanti. Per lei
fu, in un certo qual modo, il battesimo
con l’incarico da poco assunto.
Dal 12 al 14 giugno avrà luogo sempre al Giardino Alberto I° il Festival du Livre de Nice. Per la prima
volta, dopo tante edizioni, uno spazio
verrà riservato al Libro Italiano. E’
una manifestazione importantissima
impreziosita dalla presenza di molti
autori delle opere esposte. Tutto lascia
sperare che anche i nostri scrittori
non mancheranno all’appuntamento
per il quale lei si è molto impegnata.
Tra le sue carte Veronica ha però in
serbo, da quanto ci ha fatto capire, di
arrivare al gemellaggio del Festival
nizzardo del libro con la rassegna cuneese “Scrittori in città”. Così potrà
segnare un passo avanti nei rapporti,
già molto stretti, tra le due città.
Intanto a Nizza sta riscuotendo molto
successo la Mostra del giovane pittore
milanese (si chiuderà il 30 maggio,
salvo ulteriori prolungamenti) Luca
Pignatelli al quale la municipalità ha
messo a disposizione tre ampi spazi
espositivi: la Gallerie des Ponchettes,
la Gallerie de la Marine e la Gallerie
contemporaine du Mamac.
Un artista (è stato invitato alla
prossima Biennale di Venezia) che
utilizzando dei vecchi teloni ferroviari
è riuscito a fare delle grandi, sorprendenti opere d’arte.
Uno degli obiettivi della Vecchioni
è anche quello di arrivare a progetti
omogenei con diversi comuni italiani. Sarà un importante modo per il
rafforzamento (tanto sentito in questo
periodo di crisi economica mondiale)
di quell’unità europea - nel caso specifico italo/francese - che tra molte
difficoltà stà muovendosi. E chi più
di lei può dare un impulso concreto
perché questo avvenga.
Nizza con la nuova amministrazione
ha in progetto (e pian piano le sta
mettendo in opera) tante realizzazioni
che vanno dalla linea tranviaria fino al
porto, dal tracciato della linea due del
tram, all’utilizzazione razionale e moderna della vecchia e in disuso Gare
du Sud, alla bella piazza Garibaldi
(c’è chi parla di farne una piazza reale
come quella di Barcellona con ristoranti, attività culturali e altro ancora).
Tutta la città, non a caso vincitrice
alcuni anni fa del premio nazionale di
città fiorita francese sta vivendo, cosa
molto sentita in questo periodo di
ristagno economico, una sua rinascita
culturale e ambientale. Ed è in questo
quadro che la simpatica responsabile delle relazioni transfrontaliere è
destinata a avere un ruolo di primo
piano che non mancherà di avere - lo
vogliamo sperare - anche dei risvolti
positivi per la vicina Riviera dei Fiori
e dintorni.
In basso
a sinistra,
l’avvocato
Monica
Vecchioni.
En 2010 il y aura
150 ans dès que Nice
a choisi la France
Nous avons rencontré au
deuxième étage de la mairie de
Nice Veronica Vecchioni, la fille
de l’ex-consul général, maintenant ambassadeur italien au Brésil.Le maire actuel de
Nice, Christian Estrosi, lui a attribué la direction du secteur des Relations Transfrontalières. Docteur en loi, Veronica, a travaillé
pendant quatre ans pour la Commission
Italienne de la Cour européenne des Droits
des hommes à Strasbourg, et elle a soigné
longtemps les relations entre les nombreuses associations italiennes actives en Côte
d’Azur. Son but est d’arriver à des projets
homogènes avec de différentes communes
italiennes pour renforcer une souhaitable
unité européenne (en ce cas italo-français).
Le 2010 sera pour elle, et pour toute la
municipalité, une année défatigante, vu les
nombreuses initiatives qui sont à l’étude,
comme la pose de grands arbres dans les
plus grandes places de Nice.
La municipalité a aussi d’autres projets: le
prolongement de la ligne de tramways jusqu’au port, le rétablissement et la modernisation de la vieille Gare du Sud, l’embellissement de la place Garibaldi.
La ville est donc en train de vivre une renaissance culturelle et de l’environnement, qui
est encore plus appréciable à cette époque
de stagnation économique. Parmi les initiatives plus proche: “L’Italie à table”, le mieux
de l’œnogastronomie italienne (Jardin Albert
premier, 29 mai - 2 juin); le Festival du livre
de Nice, qui aura un espace dédié au livre
italien; (Jardin Albert premier, 12 -14 juin);
jusqu’au 30 mai, à la Galerie des Ponchettes, la Galerie de la Marine et la Galerie du
Mamac, a lieu l’exposition du jeune peintre
italien Luca Pignatelli, qui a un extraordinaire
succès et a été même invité à la Biennale
de Venice.
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Lo Stile Italiano
di Carlo
Ramello
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Sopra,
l’ultimo defilé
di Carlo
Ramello
all’Hotel
de Paris.
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I
l giovane stilista piemontese Carlo
Ramello, che da poco tempo ha
aperto il suo show room a Monte Carlo
nella Galleria di Park Palace, è figlio
d’arte. La sua azienda familiare da
oltre 40 anni si è sempre distinta per
avere la passione per la ricerca del
nuovo “bello e dell’unico” e soprattut-
to con l’innata voglia di creare sempre
capi unici e assolutamente esclusivi.
Lo stilista, infatti, interpreta la moda
come un artista che sà infondere tanta
di quella personalità da sembrare
uno scultore di abiti che desidera far
volare leggera la profonda e sexy integrità femminile. Creatore di tendenze
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In basso,
la showgil
e stilista
Valeria
Marini.
MODA
Di Tiziana Danzo
[email protected]
e di mode, attraverso i suoi viaggi,
Ramello riesce a scoprire e riscoprire
pellicce e pelli, prediligendone quelle
che rispettano la qualità certificata e
la provenienza.
Le sue creazioni sono frutto di analisi
e ricerche di mercato accurate e minuziose. Nulla viene lasciato al caso
perché, per essere creatori di sogni,
bisogna sempre rispettare l’immagine e l’armonia delle proporzioni.
nonostante l’estate sia alle porte carlo
ramello sta lavorando alla nuova
collezione inverno 2009/2010 con un
anteprima che verrà presentata questo
28 maggio con un cocktail nella sua
galleria, appunto, del “Park Palace”
nel tardo pomeriggio.
La nuova collezione sarà molto
diversa e innovativa rispetto a quella
dell’anno scorso perché lo stesso capo
adatto per essere portato durante il
giorno, grazie a delle zip invisibili po-
trà diventare un gilé per un pomeriggio sportivo, o un coprispalla per una
serata di gala. La collezione completa
verrà presentata poi a fine settembre
in un unico grande spettacolo presso
l’Hotel Fairmont, dove l’emozione e lo
stile del “Made in Italy” verranno illuminati da una innovazione stilistica
del tutto particolare.
In questo senso Ramello ha presentato a Milano lo scorso mese, con il nuovo brand “Seduzioni Diamond” della
famosa attrice e show girl italiana
Valeria Marini, 4 collezioni: impreziositi capi di pizzo e zibellino in linea
con le nuove idee dello stilista.
Inoltre, in questi mesi di maggio
e giugno, Carlo Ramello metterà a
disposizione i suoi laboratori per trasformare l’eventuale pelliccia demodé
in un nuovo capo con l’idea innovativa che deve combaciare perfettamente
con il gusto della più esigente cliente.
Carlo Ramello
Le jeune styliste piémontaise
Carlo Ramello, qui depuis
quelques temps a ouvert son
showroom à Monte Carlo dans la Galerie
du Park Palace, est un enfant de la balle:
son entreprise familiale se distingue depuis
plus de quarante ans par sa passion pour la
recherche du nouveau beau et de l’unique
et surtout par l’innée envie de créer toujours
des pièces d’habillement uniques et absolument exclusifs.
Le styliste, en effet, interprète la mode comme un artiste qui arrive à inspirer tellement
de personnalité qu’il semble un sculpteur
de vêtements qui désire faire voler légère la
profonde et sexy intégrité féminine.
Créateur de tendances et de modes, à travers ses voyages, Ramello arrive à découvrir
et redécouvrir fourrures et peaux, en préférant celles qui ont une qualité certifiée et une
provenance garantie.
Ses créations sont le résultat d’une analyse
et d’une recherche précise et minutieuse.
Rien n’est laissé au hasard parce que, pour
être créateur de rêves, il faut toujours respecter l’image et l’harmonie des proportions. Même si l’été est aux portes Carlo
Ramello travaille à la nouvelle collection
hiver 2009/2010 avec une avant-première
qui sera présentée ce 28 mai pendant un
cocktail dans sa galerie du « Park Palace ».
La nouvelle collection sera très différente et
innovatrice par rapport à celle de l’année
passé parce que’ le même pièce, parfait
pour être porté pendant la journée, grâce à
des fermeture à glissière invisibles, pourra
devenir un gilet pour un après-midi sportif,
ou un couvre-épaules pour une soirée de
gala.
La collection complète sera présentée à la
fin de septembre dans un grand spectacle
à l’hôtel Fairmont, où l’émotion et le style du
« made en Italy » seront éclairés par une innovation stylistique complètement originale.
En suivant cette idée d’innovation Ramello
a présenté à Milan, le mois passé, quatre
nouvelles collections enrichies de dentelle
et zibeline en collaboration avec le brand
« Seduzioni Diamond » de la célèbre actrice
et show girl italienne Valeria Marini.
En outre, dans les mois de mai et de juin,
Carlo Ramello mettra à disposition ses laboratoires pour transformer une éventuelle
fourrure démodé en une pièce différente et
plus innovatrice, toujours en respectant le
goûte du client le plus exigeant.
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Uno Yacht Club
da sogno
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A sinistra,
come sarà
il nuovo
interno dello
Yacht Club,
in basso la
facciata.
U
YACHTING
Di Melina Molinari
[email protected]
n progetto che diventerà una
costruzione simbolo destinato negli anni a venire a rianimare
il grande Porto di Monaco, non
solo, un luogo di incontro che sta
molto a cuore al Principe Alberto.
Con queste dichiarazioni ricche di enfasi e visto il periodo tumultuoso per
quanto riguarda le questioni economiche mondiali, di forte ottimismo per
il futuro, il Ministro dell’Urbanistica
e dell’Ambiente del Principato di
Monaco, Gilles Tonelli affiancato dal
Segretario Generale dello Yacht Club
de Monaco, Bernard D’Alessandri, ha
aperto la conferenza di presentazione
del nuovo Yacht Club de Monaco.
Un appuntamento atteso che ha visto
la partecipazione di personalità del
Principato, oltre ai soci dello YCM.
Presenti anche architetti e ingegneri
dei due studi a cui è stato affidato
il compito di realizzare l’ambizioso
progetto: Norman Foster di Londra,
che ha disegnato l’edificio avveniristico che sarà la sede del futuro YCM e
Alexandre Giraldi di Monaco.
“Non solo un simbolo di Montecarlo” come ha ribadito, il Ministro
Tonelli, ma una costruzione di straordinaria architettura che sarà realizzata nel rispetto dell’ambiente.
Un vero colpo d’occhio per chi arriverà a Monaco, via mare, ma anche per
chi giungerà nel cuore di Montecarlo
in auto, infatti la nuova sede sarà
situata sulla darsena di Port Hercule opposta a quella attuale, dunque
giusto sotto il Carré d’Or e in pieno
circuito di Formula1.
Un sogno o meglio un progetto
cominciato nel 2002 con vari disegni presentati dal Cabinet Foster e
vagliati negli anni da Alberto II, fino
a quello prescelto per l’opera finale
i cui lavori inizieranno nel 2010 per
essere ultimati nel 2012.
Il nuovo Yacht Club de Monaco sarà
una città in miniatura in un immobile
lungo 200 metri e alto 28, con terrazze
esposte al sole, ma costruite secondo
i criteri della durabilità: una grande
scalinata interna che collegherà tutti
i cinque piani dell’edificio perché lo
scopo sarà quello di fare incontrare
tutti coloro che vi si recheranno, mantenendo però la privacy delle singole
strutture.
All’interno ci saranno due ristoranti
di cui uno si affaccerà direttamente
sulla terrazza con piscina, un salone
d’onore per le feste e le premiazioni,
il Museo Navale, una biblioteca e una
Club House dove soci e loro ospiti
potranno rilassarsi e ammirare la
bacheca con i numerosi trofei dello
YCM, il tutto con una vista davvero
mozzafiato.
Nella nuova struttura ci sarà spazio
anche per il business, infatti sarà dotata di boutiques esclusive, sale riunioni e “cabine” che di sera potranno
essere trasformate in camere da letto.
Naturalmente tutto l’arredamento del
nuovo YCM è stato studiato nei minimi particolari, tenendo conto, come ha
spiegato il direttore dello Studio Foster, della tradizione del luogo unita a
nuovi materiali per un risultato che si
preannuncia davvero straordinario.
Inoltre sulla baia esterna al nuovo
YCM troverà posto la Scuola di Vela e
il Club Canottieri di Monaco e tutta la
nuova struttura potrà contare su 150
parcheggi i cui lavori cominceranno a
settembre, su due piani: uno esterno e
l’altro sottosuolo.
Un progetto faraonico, ma al tempo
stesso funzionale e moderno. “Un
dono da lasciare alle generazioni future” come ha sottolineato il
segretario dello YCM, D’Alessandri,
“un simbolo del Principato di
Monaco”, diceva il Ministro Tonelli, da sempre crocevia esclusivo e
prestigioso di storia, cultura, sport che
si appresta cosi, proprio con questa
nuova opera sul mare e per il mare, a
lanciare la sua sfida per il futuro.
Un Yacht Club
Monégasque de rêve
Gilles Tonelli, Ministre de l’Equipement, de l’Environnement
et de l’Urbanisme de la Principauté de Monaco, a ouvert la conférence
de présentation du nouveau Yacht Club de
Monaco avec le Secrétaire Général du Yacht
Club de Monaco, Bernard D’Alessandri.
C’est un grand projet qui, malgré la crise,
montre de l’optimisme vers le futur et l’envie
de sortir de cette période négative.
Le Prince Albert II a commencé l’examen
des projets en 2002 et enfin la réalisation de
ce rêve a été confiée à deux cabinets d’architecture, représentés par Norman Foster
et Alexandre Giraldi.
Selon M. Tonelli ce projet doit devenir un
symbole de Monte-Carlo, un lieu de rencontre et une occasion pour ranimer le port de
Monaco. Pour respecter cette expectative le
Yacht Club sera un exemple d’extraordinaire
architecture, réalisé en respectant l’environnement.
Le nouveau Yacht Club aura lieu sur la darse
de port Hercule opposée a le siège actuelle,
au dessous du Carré d’Or et directement au
centre du circuit du grand prix, cette position rendra le Club visible aux gents qui arrivent à Monaco par voiture ou par mer, en
leur donnant un vrai spectacle. Ce sera une
ville en miniature, dans un immeuble de 200
mètres de longueur et 28 de hauteur, avec
des terrasses exposées au soleil, construites selon les critères de la durabilité.
Un grand escalier interne reliera les cinq étages du bâtiment pour permettre aux gents
de se rencontrer, en maintenant l’individualité des structures.
À l’intérieur il y aura deux restaurants, un salon d’honneur pour les fêtes et les remises
des prix, le Musée Naval, une bibliothèque
et un Club House où les associés et les hôtes pourront se relaxer et admirer la vitrine
avec les nombreux trophées d’YCM.
Dans la nouvelle structure il y aura place
même pour le business car le bâtiment sera
doué de boutiques d’exclusives, salles réunions et de « cabines » qui pourront être
transformées en chambres de lit.
Une attention ponctuelle a été dédiée à
l’ameublement en tenant compte, comme le
directeur du Studio Foster a expliqué, de la
tradition du lieu unie à des nouveaux matériels pour un résultat qui s’annonce vraiment
extraordinaire. En plus sur la baie extérieure
il y aura l’École de Voile et le Club Canotiers
de Monaco et toute la nouvelle structure
pourra compter sur 150 places de parking.
Les travaux de cette projet pharaonique,
mais moderne et fonctionnel, commencerons en 2010 et ils termineront en 2012.
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L’ex ministro
Giuliano Amato
a Monte Carlo
I
20
nvitato dal Presidente della Monaco
Mediterranèe Foundation, l’ex
Presidente del Consiglio dei Ministri
Giuliano Amato ed attuale presidente
dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana
Treccani, ha tenuto, lo scorso 6
maggio, una conferenza dedicata agli
Europei ed alla crisi mondiale.
Accolto all’Hotel Hermitage, il pubblico e le personalità presenti, hanno
apprezzato l’esposizione di Amato il
quale, pur lontano per scelta dalle
scene politiche dal 2008 ha trattato
con chiarezza e spirito critico un tema
d’attualità come la crisi mondiale e
di come, di fronte ad una situazione
di emergenza economica e finanziaria
mondiale, si sia verificata l’inefficienza delle istituzione europee che,
per quanto unite o divise di fronte al
fenomeno della crisi, hanno preferito
non delegare decisioni strategiche
ad entità estranee ai propri governi
nazionali. Nel corso dell’intervista che
ha rilasciato ecco alcune interessanti
riflessioni e la risposta chiave ad una
domanda che non lo ha trovato impreparato, segno che, nonostante tutto,
Amato non ha perso il suo acume
politico ed il suo attendo modo di argomentare che gli ha fatto guadagnare
il titolo di Dottor Sottile, come l’aveva
battezzato Eugenio Scalfari. Gli europei uniti e divisi di fronte alla crisi
mondiale: il fallimento alle politiche
individualistiche europee.
Esistono strumenti ‘europei’ che consentano di trovare soluzioni alla crisi?
“La crisi ha dimostrato che i
Governi europei, avendo scelto di
non delegare all’Europa la politica economica nazionale, si sono
ritrovati senza una regia di difesa
atta a fronteggiare compatti, ed
in maniera collettiva, la crisi che
ha i Paesi del mondo; in tal senso,
fermo restando che la scelta dei
Governi è sempre stata quella di
coordinamento le politiche di ogni
stato membro, la realtà ha dimostrato purtroppo la supposta solidarietà “super partes” tra stati non
si è rafforzata quanto piuttosto,
con il tempo, ha indebolito l’intero
sistema economico dell’UE”.
Esistono delle soluzioni…
“Oggi i fatti sono l’esempio
lampante che non ci si deve più
permettere di ragionare a compartimenti stagni. Inoltre la storia
insegna che ogni secolo ha i suoi
scossoni per poi ricomporsi raccogliendo pezzi rimasti e progredendo allo stesso tempo. L’unico
ed infallibile sistema per evitare
simili crisi è il coordinamento
macroeconomico e finanziario
dei Paesi del Nord e del Sud del
mondo. Del resto l’effetto domino
a cui abbiamo assistito è stata la
ragione dell’uscita allo scoperto
di un’economia che ha speculato
per anni su ricchezze apparenti.
Semplicemente, nella pratica,
dovremmo applicare la regola
molto elementare che consiste nel
distribuire finanza solo se prima si
è raccolta, esattamente come ha
immediatamente applicato nei fatti
il gruppo Golden Sachs. Del resto,
c’è una cosa sorprende più di
tutte: nonostante tanti studi, statistiche e teorie, non è stato affatto
possibile ridurre e forse prevedere
una simile crisi e l’impatto che ha
avuto sul mondo economico.
È stato, come dire, che il sistema
speculativo occidentale ha fallito
platealmente. In compenso ora,
si spera, si potranno gettare le
basi per un ricalibramento ed un
risanamento dei sistemi e di economie inappropriate per avanzare, piuttosto rapidamente, verso
politiche etiche e sostenibili. Che
sia la panacea universale?”
m.b.
L’ex ministre Amato
Invité du Président de la Monaco Méditerranée, l’ex-président du Conseil des Ministres
Giuliano Amato, a tenu une conférence dédiée aux Européens et à la crise mondiale.
Accueillis à l’Hôtel Hermitage, le public et
les personnalités présents ont apprécié
l’exposition de Amato qui, même si loin des
scènes politiques de 2008 par son choix,
a traité avec clarté et esprit critique un sujet d’actualité comme la crise mondiale et
le fait que, devant à une situation d’émergence économique et financière mondiale,
on a vérifié l’inefficacité des institutions européennes qui ont préféré ne pas déléguer les
décisions stratégiques à entité étrangers à
ses gouvernements nationaux.
Au cours de l’interviewe qu’il a accordée
il a présenté quelques intéressantes réflexions et la réponse-clé à une question qui
l’a trouvé compétent, Amato n’a donc pas
perdu sa perspicacité politique et sa façon
d’argumenter qui lui a fait gagner le titre de
« Docteur Subtil », comme Eugenio Scalfari
l’avait baptisé.
Les européens unis et divisés face à la crise
mondiale : la faillite des politiques européennes individualistes.
ìExistent-ils des moyens `européens’ qui permettent de trouver des solutions à la crise ?
«La crise a montré que les Gouvernements
européens, en choisissant de ne pas déléguer à l’Europe la politique économique
nationale, se sont retrouvés sans un mur
défensif pour faire face à la crise de manière compacte et collective, dans ce sens,
même si le choix des Gouvernements a toujours été celui de coordination politiques de
chaque état membre, la réalité a malheureusement montré que la présumée solidarité
« super partes » entre les états ne s’est pas
renforcé, ou plutôt elle a affaibli l’entier système économique de l’EU».
Existent-ils des solutions ?
«Aujourd’hui les faits sont l’exemple évident
qu’on ne doit plus se permettre de raisonner de façon rigide. En outre l’histoire nous
enseigne que chaque siècle a ses écosses
pour se réorganiser ensuite en ramassant les
débris et au même temps en progressant.
Le seul et infaillible système pour éviter des
crises pareilles est la coordination macroéconomique et financière des Pays du Nord
et du Sud du monde. Du reste l’effet domino
auquel nous avons assisté a été la raison de
la découverte d’une économie qui a spéculé
pour plusieurs années sur des richesses apparentes. En pratique, nous devrions simplement appliquer la règle élémentaire qui
consiste en distribuer les finance seulement
si on les a déjà recueillie, exactement comme le groupe Golden Sachs a immédiatement appliqué. Il y a une chose qui surprend
plus que toutes: malgré tant d’études, statistiques et théories, il n’a pas été possible
réduire et peut-être prévoir une crise pareille
et l’impact qui elle a eu sur le monde économique. C’est à dire que le système spéculatif occidental a échoué ouvertement. Maintenant on espère de pouvoir jeter les bases
pour un redressement et un assainissement
des systèmes et des économies pour avancer, plutôt rapidement, vers des politiques
étiques et soutenables. Peut être qui c’est la
panacée universelle».
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CAAP AFRIKA
e EBAY:
operazione generosità sul WEB
È
partita lo scorso aprile una nuova iniziativa, ideata e
coordinata da Montecarlotime.com, il web journal del
Principato di Monaco dell’italiana Sabrina Agostini: CAAP
Afrika e Ebay, insieme per i bambini del Senegal. Quando
la solidarietà ha un solo obiettivo, aiutare davvero i bambini
africani.
Immaginate un team di persone animate dallo stesso obiettivo: aiutare i bambini sofferenti in Africa.
E così nasce nel 2004 un’associazione, CAAP Afrika, Organizzazione Non Governativa di diritto monegasco presieduta
da Massimo Michelis, recentemente decorato dal Principe
Alberto II dell’Ordre Associatif” di Monaco a nome del
collettivo umanitario.
CAAP Afrika ha iniziato cosi ad operare sul campo, nel vero
senso della parola: per mesi, ad intervalli regolari equipe
di medici si sono recati, soprattutto in Niger ed in Senegal,
per dare una chance di vita a tanti bambini affetti da gravi
patologie ortopediche. Ma le risorse economiche che sosten-
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A sinistra,
Loris
Capirossi.
In basso,
Capirossi
e Lucio
Cecchiniello.
CHARITY
Di Maria Bologna
[email protected]
gono gli interventi non sono mai sufficienti per permettere
di fare di più e così, appena si ricava qualcosa, ecco che si
concretizzava un nuovo intervento. Lo scorso anno la svolta
grazie ad un incontro casuale tra il Presidente Michelis e
Sabrina Agostani, editore del web journal, nasce un’idea
in qualche modo rivoluzionaria per Monaco: sensibilizzare
gli sportivi, star del motocross del calcio della Formula 1 e
altri personaggi e VIP del mondo dello spettacolo, a donare
qualche loro oggetto per poterlo mettere all’asta. Poco dopo,
parte anche il progetto che ha individuato come partner
ideale Ebay, primo sito d’aste on line al mondo il quale,
grazie al potente mondo del web, supporterà una maggiore
diffusione della causa promossa da CAAP Afrika.
Chi ha creduto a CAAP Afrika?
In tanti, e tutte persone di cuore: a cominciare dai Toto, storico gruppo rock statunitense, che ha donato i diritti della
canzone “Bottom of your Soul” per aiutare la causa dell’associazione, e messa on line sul sito www.caap-afrika.com.
E poi l’attrice Virginie Ledoyen che da poco è entrata nella
squadra dei sostenitori.
Lo scorso anno CAAP Afrika ha organizzato, per la seconda
volta e con grande successo, un concerto al Grimaldi Forum,
grazie all’intervento del gruppo ‘Five Peace Bande’, animato
da John McLaughlin et Chick Corea: una musica senza
tempo che ha supportato con gioia i musicisti e la causa ed i
progetti promossi da CAAP Afrika: le aste su Ebay.
A partire dall’aprile scorso sono state messe intanto on line
su http://shop.ebay.it/merchant/caap_afrika magliette ed
oggetti donati da importanti personalità del mondo sportivo e dello spettacolo. Le aste on line, hanno contribuito
a raccogliere fondi da destinare alle cure di una trentina
di bambini senegalesi affetti da gravi patologie ortopediche.
Al primo lotto molti articoli appartenevano ai giocatori
dell’AS Monaco e a giocatori di squadre internazionali e del
pugilato messi in vendita anche su CD e DVD. Loris Capirossi e CAAP Afrika, un altro testimonial d’eccezione.
È stato annunciato in Spagna, nel corso della presentazione
del team Suzuki: Loris Capirossi ha deciso di aiutare CAAP
Afrika diventando ufficialmente il suo Testimonial in Italia.
Infatti, sul sellino della sua moto capeggerà, durante le gare
del MotoGP, il logo dell’ONG monegasca: nei lotti EBAY è
in vendita anche la sua maglietta autografata. Sono tanti i
campioni dello sport che credono in CAAP Afrika come
dimostra la presenza, fin dalla sua fondazione, di Salif Diao,
calciatore internazionale senegalese tra i primi testimonial
di CAAP Afrika.
Inoltre, recentemente, dal mondo del Motocross si sono uniti
al gruppo il due volte campione del mondo Alex Puzar e
Lucio Cecchiniello, ex campione del Moto GP: grazie a loro
oltre a numerosi oggetti contesi dai Riders appartenenti dai
campioni di oggi, ci saranno ben due coppie di pass-paddock (completi di servizio Hospitality), oltre al casco e alla
tuta originale firmata da Randy de Puniet, unico corridore
francese del Moto GP della scuderia LCR.
CAAP AFRIKA A AVRIL SUR EBAY!!!
Un nouveau projet, coordonné par Montecarlotime.com,
web journal de la Principauté, sera lancé après les Pâques: CAAP Afrika et Ebay ensemble pour les enfants du
Sénégal. CAAP Afrika, la solidarité, dans le seul but d’aider les enfants
africains. Imaginez un groupe de personnes guidées par la même volonté: se mobiliser pour les enfants d’Afrique. Elles ont étudié ensemble un système de récolte de fonds, nécessaires pour atteindre les
objectifs de l’association CAAP Afrika Hyperlink www.caap-afrika.
com, ONG monégasque crée en 2004.
C’est ainsi qu’est né le projet conçu et promu par Montecarlotime et
basé sur la sensibilisation de sportifs, des champions du moto-cross,
du football, de la Formule 1 et de nombreuses autres personnalités
de la chanson et du cinema qui ont accepté de donner certains objets
personnels pour les vendre aux enchères. Puis, l’idée révolutionnaire:
utiliser Ebay, le premier site d’enchères on line, et organiser une opération médiatique qui contribuera à la diffusion de la cause soutenue
par CAAP Afrika et son Président Massimo Michelis grâce à la puissance du monde du web. Caap Afrika est une Organisation Non Gouvernementale du droit monégasque née en 2004. Cette association
est active sur le terrain avec des résultats tangibles. Elle est active en
particulier, au Niger et au Sénégal.
Qui a fait confiance à CAAP Afrika?
Beaucoup de gens : tout d’abord Toto, prestigieux groupe américain,
qui a cedé le droits de son titre succès “Bottom of your Soul” pour
soutenir l’association. Ensuite, l’actrice Virginie Ledoyen qui s’est déplacée en Afrique le mois dernier lors de la mission d’évaluation menée par Massimo Michelis et lionel Brun pour le compte de l’association en vu de préparer les intervantions chirurgicales prévues au mois
de Juin. Enfin, il faut rappeler qu’en Novembre dernier l’Association
a organisé pour la deuxième fois un concert au Grimaldi Forum qui
a obtenu un grand succès grâce à la participation de la ‘Five Peace
Band’ animée par John McLaughlin et Chick Corea. Leur musique
passionnante et intemporelle a captivé la salle bondée qui a soutenu
avec enthousiasme les musiciens ainsi que les projets promus par
CAAP Afrika.
Quelles sont les prochaines activités de CAAP Afrika
A l’initiative de Montecarlotime et grâce à la campagne Ebay, à partir
de la moitié du mois d’avril, on trouvera sur http://shop.ebay.it/merchant/caap_afrika des maillots ainsi que des objets donnés par des
personnalités du monde du sport et du spectacle. Les enchères en
ligne qui dureront une semaine vont permettre de récolter des fonds
qui seront destinés aux soins d’une trentaine d’enfants sénégalais
atteints par de graves pathologies orthopédiques. Le premier lot se
compose de plusieurs articles des joueurs de l’AS Monaco et de
prestigieuses équipes internationales, du monde de la boxe ainsi que
de un CD et DVD publiés par Caap Afrika.
Loris Capirossi et CAAP Afrika: un autre parrain d’exception. A la fin du
mois de mars, en Espagne, pendant la présentation du team Suzuki, il
a été annoncé que Loris Capirossi avait accepté d’aider CAAP Afrika
devenant officiellement son parrain en Italie. En effet, pendant le moto
GP, il affichera le Logo de l’ONG Monégasque sur la selle de sa moto
et son t-shirt signé par lui-même fera partie du premier lot Ebay. Les
champions qui font confiance à CAAP Afrika sont nombreux. Depuis
sa création, par exemple, CAAP Afrika a pu compter sur le soutien de
Salif Diao, international sénégalais qui a été l’un des premiers parrains
de l’association. Récemment, deux pilotes ont rejoint l’association,
Alex Puzar, deux fois champion du monde, et Lucio Cecchiniello, ex
champion du Moto GP. Grâce à eux, de nombreux objets qui appartiennent aux coureurs actuels que les riders se disputeront ainsi
que quatre pass-paddock (avec service Hospitality), le casque et la
combinaison signée par Randy de Puniet, le seul coureur français du
Moto GP du team LCR, seront vendus aux enchères.
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Da Monaco: quale futuro
per l’informazione?
Incontro con il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Italiani
Lorenzo Del Boca e Paolo Alberto Valenti
Sopra,
un’immagine
della platea
durante la
conferenza
stampa,
in primo piano
l’Ambasciatore
italiano
Franco
Mistretta
e (all’estrema
destra) l’organizzatrice
Liana Marabini.
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L
a crisi dell’Occidente e delle sue economie che effetti
avrà sull’informazione e sul business giornalistico?
Il nuovo ritmo imposto dal mondo virtuale di internet cambierà definitivamente le dinamiche della comunicazione?
A questa ed altre domande ha risposto Lorenzo del Boca,
Presidente dell’Ordine dei Giornalisti italiani, nel corso dell’incontro avvenuto il mese scorso presso la libreria Scripta
Manent di Monte Carlo.
Alla conferenza era presente anche Paolo Alberto Valenti,
Presidente di ClubMediaItalie, associazione di diritto francese che rappresenta, nell’area francofona europea, l’Ordine
Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della
Stampa Italiana. Valenti ha introdotto il dibattito facendo
cenno sulle motivazioni che hanno spinto al varo ClubMediaItalie come vetrina del giornalismo italiano in Europa.
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In basso,
Lorenzo
Del Boca
e Paolo
Alberto
Valenti.
COMUNICAZIONE
A cura di Alessandra Luti
[email protected]
Lorenzo Del Boca è Presidente dell’Ordine dal 21 giugno
2001 ed è stato rieletto recentemente per il terzo mandato
consecutivo. Professionista dal 1980, ha iniziato la carriera
giornalistica come cronista alla redazione de La Stampa
di Novara; nel 1989 è passato alla cronaca di Stampa Sera
dove ha seguito le vicende giudiziarie legate al terrorismo.
Insieme all’impegno giornalistico è anche studioso del Risorgimento Italiano ed è autore di diversi saggi e libri sulla
storia dell’Italia moderna.
Paolo Alberto Valenti è redattore della Televisione Europea
EuroNews ed opera in Francia dal 1995: ha fondato ClubMediaItalie (inizialmente denominata ClubMediaFrance)
nel 2004 col sostegno del Ministero degli Affari Esteri e
della Région Rhône-Alpes. ClubMediaItalie è un’associazione europea nata dalla necessità di coordinamento tra i
giornalisti italiani che esercitano la professione nei paesi
francofoni europei ed i loro omologhi di lingua francese,
presenti in Italia.
Del Boca: “uno degli spunti di riflessione e di scambio
è stato dato proprio dal posizionamento dei giornalisti di
fronte ai temi d’attualità e alle sfumature significative del
loro trattamento nei media dei vari Paesi. Questa riflessione
ci sembra cruciale di fronte al dilagare di tematiche che si
impongono sempre di più in un’ottica internazionale o transfrontaliera. Se il panorama globale dell’informazione non
Monaco :
quel est le futur de l’information ?
Rencontre avec le Président de l’ordre
des Journalistes Italiens Lorenzo
Del Boca et Paolo Alberto Valenti.
Quels effets aura la crise de l’Occident et de ses économies sur l’information et sur le business journalistique? Le
nouveau rythme imposé par le monde virtuel d’internet
changera définitivement le domaine de la communication? Lorenzo
de la Boca, Président de l’Ordre des Journalistes Italiens, a répondu
à ces questions et à d’autres au cours d’une rencontre qui a eu lieu le
mois passé prés de la librairie monégasque Scripta Manent.
Paolo Alberto Valenti était aussi présent à la conférence. M. Valenti est
le Président de ClubMediaItalie, association de droit français qui représente, dans les zones francophone européennes, l’Ordre National
des Journalistes et la Fédération Nationale de la Presse Italienne. Valenti a introduit le débat en mentionnant les motivations qui ont poussées le lancement de ClubMediaItalie comme vitrine du journalisme
italien en Europe.
Lorenzo de la Boca est Président de l’Ordre depuis le 21 juin 2001 et il
a été réélu récemment pour le troisième mandat consécutif. Journaliste professionnel depuis 1980, il a commencé sa carrière journalistique
comme chroniquer à la rédaction de La Stampa di Novara; en 1989
il est passé à La Stampa Sera où il a suivi les événements judiciaires
liés au terrorisme.
De la Boca est même studieux du Risorgimento Italien et il est auteur
de différents essais et livres sur l’histoire de l’Italie moderne. Paolo
Alberto Valenti est rédacteur de la Télévision Européenne EuroNews
et il travaille en France depuis 1995: il est fondateur de ClubMediaItalie (initialement nommé ClubMediaFrance) en 2004 avec l’aide du
Ministère des Affaires Etrangères et de la Région Rhône-Alpes. ClubMediaItalie est une association européenne née pour coordonner les
journalistes italiens qui travaillent dans les pays francophones en Europe et leurs homologues français présents en Italie.
De la Boca : « la position des journalistes face aux thèmes d’actualité et aux nuances de leur traitement dans les médias des plusieurs
Pays inspire une réflexion. Cette réflexion nous semble cruciale vue
la diffusion des thématiques qui de plus en plus s’imposent dans
d’une optique internationale ou transfrontalière. Au panorama global
de l’information doit répondre une multiplication des medias multilingues européens, ou il stagnera. ClubMediaItalie vise à alimenter un
débat constructif sur la nécessité d’encourager les canaux d’information parmi les Pays, surtout entre Italie, Belgique, France, Principauté
de Monaco, Luxembourg et Suisse, qui représentent les cultures de
frontière avec le nord Europe et qui peuvent promouvoir des rapports
harmonieux entre l’Europe méditerranéenne et celle septentrionale.
La collaboration entre collègues est impérative et peut être une nouvelle richesse pour trois raisons:
En premier lieu la mondialisation qui marche avec Internet a mis à dure
éprouve le schéma classique des rédactions, et même les bases de
ce métier: qui va chercher l’information à la source lorsque on peut la
trouver sur le pratique ordinateur grâce à Internet?
Ensuite l’emploi temporaire est une des conséquences néfastes de
ce système. On l’a bien vu avec la réduction drastique des bureaux
de correspondance. Réduction ou fermetures qui répondent aussi à
des mécanismes purement économiques et financiers. Le statut des
journalistes free-lance est le cœur de la bataille menée par ClubMediaItalie, qui représente à l’étranger le syndicat FNSI. Même sur ce
terrain les échanges entre collègues de pays différents peuvent être
extrêmement édifiants. Il suffit de confronter les tarifs pratiqués dans
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les diverses nations pour se rendre compte de l’existence de réalités
extrêmement différentes.
Enfin le dernier champ de bataille est celui de la qualité de l’information. Les journalistes de ClubMediaItalie se sont associés pour défendre l’identité culturelle italienne à l’étranger et celle française/francophone en Italie.
Valenti : « En Europe le besoin d’information pour les expatriés qui
veulent savoir qu’est-ce qui se passe dans leur pays est en augmentation. Un exemple est le vote des italiens à l’étranger qui impose un
nouveau type d’information visant à leur permettre de rester informés
sur la réalité du Pays d’origine et en même temps de voir comme ce
Pays interagisse avec le reste d’Europe. Il faut remarquer que la presse « d’émigration » italienne s’évolue avec difficulté. Enfin les journalistes doivent être encor plus reconnus par leur statuts professionnel, la
tutelle contractuelle des free-lances (qui ont substitué les correspondants permanents, sans acquérir les mêmes garanties), les services
sociaux de ceux qui travaillent en Europe mais qui ne sont pas sujet
aux lois du pays qui les reçoit. Ceux-ci sont les objectives de notre
association en faveur de la catégorie qui mène vers la création d’une
carte de presse européenne et une plus efficace collaboration parmi
les syndicats des différents Pays. ClubMediaItalie, qui fait référence
à l’Ordre National des Journalistes et à la Fédération Nationale de
la Presse Italienne, a l’intention de consolider les rapports privilégiés
avec les organes d’information, les institutions et les professionnels
du secteur en Europe dans une optique d’association qui pourra servir à tous et qui encouragera la qualité de l’information à l’avantage
des lecteurs, c’est-à-dire tous les usagers qui sont les destinataires
de nôtre travaille ».
Sopra,
la signora
Liana
Marabini
creatrice
della Scripta
Manent
con il
Professore
e storico
del Principato
di Monaco
Leonardo
Saviano.
conforta la moltiplicazione di efficaci media multilinguistici
europei, ristagna.
ClubMediaItalie punta ad alimentare un dibattito costruttivo
sulla necessità d’incentivare i canali di informazione tra i
vari Paesi e soprattutto fra Italia, Belgio, Francia, Principato
di Monaco, Lussemburgo, Svizzera che rappresentano le
culture di confine col nord Europa dalle quali potrebbero
nascere efficaci armonie tra l’Europa mediterranea e quella
settentrionale.
Fare rete fra colleghi è interessante e fonte di nuova ricchezza per almeno tre ragioni: la mondializzazione che va
a braccetto con Internet ha messo a dura prova gli schemi classici dell’organizzazione delle redazioni, e ancora
prima, le fondamenta del mestiere: chi va ancora a cercare
l’informazione alla fonte quando Internet la serve pronta sul
computer? Secondo, il precariato è una delle conseguenze
nefaste di questo sistema.
Lo si è visto con la riduzione drastica degli uffici di corrispondenza. Riduzione o chiusure che rispondono, ovviamente, anche a logiche meramente economiche e/o finanziarie. Fatto sta che lo statuto dei giornalisti free-lance in
particolare è il nocciolo di una lotta che ClubMediaItalie,
rappresentante all’estero del sindacato FNSI, sta conducendo. Anche su questo terreno gli scambi fra colleghi di
vari paesi possono essere estremamente edificanti. Basta
confrontare le tariffe praticate nelle varie nazioni per rendersi conto di realtà estremamente diverse fra loro. Infine,
l’ultimo campo di battaglia, è proprio quello della qualità
dell’informazione.
I giornalisti di ClubMediaItalie si sono associati anche per
difendere l’identità culturale italiana all’estero e quella
francese/francofona in Italia. Per combattere contro i luoghi
comuni e le svariate distorsioni che subisce la realtà tradotta da un’informazione approssimativa. Perché nello scenario
europeo come quello odierno non vorremmo più vedere i
nostri Paesi presentati sui media in modo folkloristico”.
Valenti: “nel panorama europeo aumenta anche il bisogno di
informazione per gli espatriati che vogliono seguire quanto
succede nel proprio paese.
Un esempio: il voto degli italiani all’estero che impone un
nuovo tipo di informazione tale da permettere loro di rimanere informati sulla realtà del Paese d’origine e contemporaneamente di vedere come questo interagisca col resto
d’Europa.
Da qui un’attenzione particolare anche alla stampa dell’emigrazione italiana che evolve con difficoltà.
In definitiva i giornalisti devono essere ancor più riconosciuti tramite il loro status professionale, la tutela contrattuale dei free-lance (che hanno sostituito i corrispondenti
permanenti, senza acquisirne le stesse garanzie), la copertura previdenziale di chi lavora in Europa ma non è soggetto
ai contratti del paese che lo ospita.
Questi sono fra gli altri obiettivi della nostra associazione
in favore della categoria che marcia naturalmente anche
verso la creazione di una tessera stampa europea ed una
più efficace collaborazione fra i sindacati dei diversi paesi.
ClubMediaItalie, che fa riferimento al gruppo di lavoro
dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti ed alla Federazione
Nazionale della Stampa Italiana, intende stringere rapporti
privilegiati con gli organi di informazione, le istituzioni ed
i professionisti del settore in Europa in un’ottica di aggregazione che possa essere utile a tutti e che promuova la
qualità dell’informazione a vantaggio dei lettori cioè tutti gli
utenti che sono gli importanti destinatari del nostro lavoro”.
Alessandra LUTI
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A Ginevra la prima
edizione del premio
“Foglio Italiano”
Sopra,
da destra,
la Principessa
Maria
Gabriella
di Savoia,
il cantautore
Amedeo
Minghi,
il presentatore
Daniele
Piombi e
la cantantegiornalista
Silvia Zanchi.
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A destra,
la cantautrice
italo svizzera
dANA Giò
che canterà
un brano
dedicato
all’Abruzzo.
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In basso
a sinistra,
l’hotel Le
Richemond,
sede del
Premio.
L
o avevamo messo in programma
da tempo, ma la crisi economica rischiava di mandare a monte il
progetto che prevede di esportare in
Europa (intanto) il “Foglio d’Oro”,
Premio alla Professionalità degli Italiani nel Mondo. Dopo mesi di lavoro
siamo finalmente pronti per affrontare
questa prima esperienza europea.
E la capitale europea prescelta è
Ginevra. La città svizzera du Lac sarà,
infatti, l’ideale location per questa
edizione del premio che non si chiamerà Foglio d’Oro, ma Premio Foglio
Italiano. Una sostanziale differenza,
quella del nome, perché non deve
creare confusione con il Foglio d’Oro
che continuerà a rimanere a MonteCarlo e che quest’anno festeggerà
il suo 10° anniversario sabato 5
dicembre nella Salle des Etoilè de Le
Sporting-Monte Carlo.
Ma torniamo a Ginevra e alla SERATA ITALIANA di venerdì 12 giugno
che si terrà all’Hotel Le Richemond
(5 stelle) della catena Rocco Forte
Collection, in pieno centro città.
La direzione dell’albergo si è detta
soddisfatta di tenere a battesimo il
prestigioso premio italiano mettendo
a disposizione la propria struttura a
costi del tutto promozionali. L’evento,
che vede la presenza istituzionale
dell’ENIT, Agenzia Nazionale del
Turismo, sarà come tutte le precedenti, una serata all’insegna di un Dinner
Gala con menù squisitamente italiano,
mentre il presentatore di Rai Uno Daniele Piombi intratterrà gli oltre 220
ospiti previsti tra autorità italiane,
ginevrine, tanti imprenditori e l’On.
Massimo Romagnoli, responsabile
degli italiani nel Mondo del PDL. Con
noi gli affezionati sponsors tecnici che
da anni ci seguono in queste avventure che, a crisi scongiurata, li porteremo anche oltre Oceano.
Con noi il cantautore romano Amedeo
Minghi e la giovane cantante-giornalista pop Silvia Zanchi. La serata
sarà anche allietata da alcuni quadri
moda degli stilisti Arasa Morelli che
a Ginevra propongono l’alta moda
Made in Italy, poi una presentazione
PREMIO
Di Susanna Gorga
[email protected]
A Genève la première
édition du Prix
“Foglio Italiano”
Nous l’avions mis en programme depuis longtemps, mais la
crise économique risquait de
faire capoter le projet qui prévoit d’exporter en Europe (pour commencer) le “Foglio
D’Oro”, le prix au professionalisme italien
dans le Monde. Après des mois de travail,
nous sommes enfin prêts pour affronter cette première expérience européenne.
Et la capitale européenne choisie est Genève. La “ville du lac Léman”, sera le siège
idéal pour cette édition du prix que ne s’appellera pas “Foglio D’Oro, mais Prix Foglio
Italiano. Un titre différent pour ne pas crééer
la confusion avec le “Foglio D’Oro” qui continuera a se dérouler à Monte-Carlo et qui
cette année fêtera son dixième anniversaire, samedi 5 décembre dans la Salle des
Etoiles du Sporting de Monte-Carlo (sur la
photo, le danseur étoile Maurizio Bollé, qui a
déjà reçu le Prix Foglio D’Oro avec Sabrina
Brazzo, danseuse étoile à la Scala de Milan,
qui recevra le Prix en décembre).
Mais revenons à Genève et à la SOIRÉE ITALIENNE de vendredi 12 juin que se tiendra
à l’Hôtel Richemond, de la chaîne Rocco
Forte Collection, sur les rives du lac.
La direction de l’Hôtel s’est déclarée satisfaite de participer au baptême du prestigieux
Prix italien et sera l’un des principaux sponsors de la soirée. L’événement qui voit la
présence institutionnelle de l’ENIT, Agence
Nationale du Tourisme, comme toutes les
précédentes éditions, évoluera autour d’un
dîner de Gala avec un menu délicieusement
italien. Le présentateur de Rai Uno, Daniele
Piombi, divertira les 220 participants, parmi
lequels les représentants les autorités italiennes et genevoises, nombreux entrepreneurs
et le parlementaire Massimo Romagnoli,
coordinateur des Italiens dans le monde
pour le Parti de la Liberté (PDL).
Participeront aussi nos sponsors techniques qui nous suivent depuis des années
dans cette aventure et qui, une fois la crise
passée, nous porterons aussi au-delà de
l’Océan. Les invités d’honneur de la Soirée genevoise, l’auteur et chanteur romain,
Amedeo Minghi et la jeune chanteuse pop
Silvia Zanchi. Seront présentés aussi les
somptueux “tableaux de mode” des stylistes Arasa Morelli qui proposent la Haute
Couture “Made in Italy” à Genève et une
présentation de bijoux artistiques du designer international, Mario Buzzanca, fils de
l’actuer Lando, qui le réjoindra pour cette
occasion.
Mais le moment le plus important de la soi-
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A sinistra,
i ballerini
Roberto
Bolle, già
premio Foglio
d’Oro, con
Sabrina
30
dei gioielli artistici di Mario Buzzanca
(figlio dell’attore Lando), designer
internazionale: per l’occasione sarà
raggiunto dal papà. Ma il momento
clou dell’incontro ginevrino saranno
i 4 o 5 grandi italiani premiati, selezionati dalla Commissione composta
dalle autorità istituzionali italiane
di Ginevra in collaborazione con la
nostra redazione e dal Conte Niccolò Caissotti di Chiusano presidente
del premio che ha ottenuto anche il
Patrocinio dell’Ordine Nazionale dei
Giornalisti Italiani e del suo Presidente Lorenzo Del Boca. Tra le “nomination” prestigiosi personaggi come
SAR la Principessa Maria Gabriella
di Savoia, l’attrice Sofia Loren (che
abita a Ginevra), l’A.D. della Fiat Sergio Marchionne, svizzero di adozione,
l’attore Lando Buzzanca, il Prof. Ugo
Amaldi, ricercatore CERN di fama
internazionale, l’ex Miss Svizzera
di origini italiane e oggi importante
presentatrice, Lolita Morena, Sir
Rocco Forte, proprietario della Rocco
Forte Collection, Massimo Lorenzi,
giornalista della Televisione Svizzera
Romanda, e non sarebbe finita perché
abbiamo scoperto che a Ginevra gli
italiani che si fanno onore sono davvero tantissimi.
Arriviamo al menù. Si comincerà con
lo Spumante Ferrari accompagnato da
vouletvents mignon ripieni di salsa
di tonno e salmone, per passare alla
rinomata pasta fresca dell’Azienda
Michelis di Mondovì che proporrà
Raviolini all’erbetta di borragine fresca, burro e salvia e le Trottole delizia
all’uovo trafilate al bronzo pomodoro
e basilico; per secondo piatto dell’ottima carne della Coalvi piemontese,
per concludere con i dolci di Michelis
(torta di frutta fresca), accompagnati
da alcuni prodotti della Ferrero. Tutto
all’insegna del Piemonte, quindi, con
piatti innaffiati da un ottimo Barbera
Bric Quercia della Tenuta Carretta di
Piobesi d’Alba, al Moscato d’Asti, e
alla delicata Grappa Barolo.
La serata si concluderà con l’estrazione benefica a favore delle vittime
del terremoto d’Abruzzo, in partenariato con il Com.It.Es di Ginevra
che ha messo a disposizione un fondo
d’emergenza; nel corso della serata
verrà presentata una novità musicale:
una canzone, dal titolo significativo,
visto dall’estero, “Hello Italia” interpretata dalla giovanissima cantante
italo-svizzera Dana Giò, composta da
Stelio Fongalez, autrice Stella Bartolomeo, madre di Dania, co-autore
Stelio Fongalez, mentre scorreranno
le immagini di un video creato da Stefania Celia per far ricordare nel tempo
il disastro del terremoto dell’Aquila
ed in parte della Regione d’Abruzzo.
Susanna GORGA
Brazzo,
prima
ballerina
della Scala
che sarà
premiata a
dicembre.
rée sera la rémise des Prix à des Italiens
qui se sont distingués pour leur succès à
l’étranger, séléctionnés par un Comité Spécial composé par les autorités istitutionnels
italiennes de Genève en collaboration avec
notre rédaction et le Cômte Niccolò Caisotto di Chiusano, président du Prix, qui a
obtenu le patronage de l’Ordre National Italien des Journalistes de la part de son Président Lorenzo Del Boca. Parmi les nominés,
des prestigeuses personnalités telle que
SAR la Princesse Marie Gabrielle de Savoie,
l’actrice Sophia Loren (qui habite Genève),
l’Administrateur Délégué de FIAT Sergio
Marchionne, suisse d’adoption, l’acteur
Lando Buzzanca, le Professeur Ugo Amaldi,
scientifique d’envergure internationale, l’ex
Miss Suisse d’origine italienne, Lolita Morena, Sir Rocco Forte, propriétaire de Rocco
Forte Collection Hotels, Massimo Lorenzi,
journaliste de la Télévision Suisse Romande,
et bien d’autres personnalités de succès,
d’origine italienne résidant à Genève.
Parlons du menù. Nous comencerons avec
un apéritif à base du Spumante Ferrari, accompagné par des vol-au-vents mignons
avec sauces au thon et au saumon, pour
passer aux pâtes fraiches de la Société De
Michelis de Mondovì qui propose des Raviolini aux petites herbes, au beurre et à la sauge, ainsi que des Trottole, délices aux oeufs
farcis à la tomate et au basilic. Pour le second plat l’excellente viande piémontaise de
Coalvi, et pour conclure un superbe gâteau
de fruits frais de De Michelis, les Rocher et le
Grand Soleil de Ferrero. Des spécialités du
Piémont, donc les mets seront arrosés avec
un excellent Barbera Bric Quercia de la Tenuta Carretta di Piobesi d’Alba, un Muscat
d’Asti et une délicate Grappa Barolo.
A la fin de la Soirée, sera organisée une
Tombola en faveur des victimes du récent
tremblement de terre des Abruzzes, en partenariat avec le Com.It.Es. qui a mis à disposition un fond d’urgence pour un projet
de reconstruction auquel sera versé aussi
le montant recueillie lors de notre Soirée de
Gala. Dans le cour de la Soirée sera présentée une nouveauté musicale, une chanson,
du titre significatif, vu de l’étranger, “Hello
Italia” interprété par la jeune chanteuse
italo-suisse Dana Giò, composé par Stelio
Fongalez, auteurs Stella Bartolomeo (mère
de Dania) et Stelio Fongalez, dédié à cette
catastrophe naturelle au même temps que
la présentation d’un dvd d’images, crée par
Stefania Celia, qui rappélera le désastre du
tremblement de terre de l’Aquila et de la Région des Abruzzes, .
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Protezione
dell’ambiente
Dal passato una lezione per il futuro
S
i è parlato d’idro-diplomazia e a trattarne i vari aspetti ci
ha pensato con autorevolezza Elisabeth Breaud, ideatrice del 5° Incontro Internazionale di Monaco e del Mediterraneo del RIMM (Rencontres Internationales Monaco et la
Méditerranée) che si è svolto il mese scorso, sotto il titolo di
“Gestion durable et équitable de l’EAU douce en Méditerranée”, al Museo Oceanografico.
In un momento in cui la questione dell’acqua s’impone
come sfida fondamentale nel Mediterraneo, trenta esperti di
cultura, scienza e tecnologie provenienti da sedici Paesi del
Mediterraneo si sono impegnati in una riflessione profonda
sulla dimensione civilizzatrice di un elemento che resta
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portatore di valori simbolici forti.
Tema fondamentale di queste conferenze, la presentazione
di realizzazioni e audaci progetti ispirati alle tradizioni del
passato che rispettano sapientemente i fondamenti dello sviluppo sostenibile. Discorso inaugurato nella prima
giornata da un nostro connazionale, il Professor Pietro
Laureano, architetto urbanista e consulente Unesco per le
zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo.
Dopo aver vissuto otto anni nel Sahara, lavorando allo studio
e al restauro delle oasi in Algeria, ha dimostrato come le
oasi siano frutto dell’ingegno umano, patrimonio di tecniche
e conoscenze per combattere l’aridità e modello di gestione
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A sinistra,
il Professor
Pietro
Laureano.
AMBIENTE
Di Silvia Zanchi
[email protected]
sostenibile per il pianeta intero.
Dalla constatazione che la desertificazione nelle sue forme
più intense interessa oltre 100 Paesi minacciando la sopravvivenza di più di un miliardo di persone. Non soltanto
nelle zone aride della terra (dove circa il 70% delle aree,
corrispondenti a 1/4 dell’intera superficie terrestre, sono
minacciate), ma essendo largamente presente anche nelle
aree temperate. Per esempio in Italia, da stime effettuate
dall’Unione Europea, risulta che il 27% del territorio è
esposto a un elevato rischio di erosione e in regioni quali
Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna mostrano un
processo di desertificazione già avanzato.
In Africa, nelle aree del Sahel, dove è più forte l’avanzata
del deserto, il processo di degrado è innescato e si estende
proprio a partire dalle aree di moderna e accelerata urbanizzazione che per le loro necessità depauperano il territorio
circostante.
A questa constatazione si affianca la soluzione proposta dal
Prof. Laureano e dagli altri partecipanti della conferenza:
l’inventario delle tecnologie, le conoscenze, il sapere fare e
le pratiche tradizionali e locali che contribuiscono al risparmio di risorse e alla lotta alla desertificazione.
La sapienza delle antiche civiltà nello sfruttamento e nella
canalizzazione del sottosuolo.
Presi ad esempio la civiltà romana, in Italia, a Nîmes, ad
Arles, a Roquefavour, dove gli acquedotti hanno sempre
garantito un certo quantitativo di approvvigionamento per
centro abitato. Interessante i casi delle Gallerie idrauliche,
canalizzazioni (fogarats in arabo) presenti nel sottosuolo
algerino che permette lo sviluppo delle Oasi.
Casi come le case create nel calcare nei numerosi villaggi
neolitici, quali Matera in Italia o i fossati del Gargano, sono
stati portati ad esempio come i sistemi di drenaggio e di
riciclaggio che erano già utilizzati in tempi antichi.
L’obiettivo, verificare la possibilità di una riproposizione
della logica tradizionale anche attraverso un uso appropriato
di tecnologie moderne per permettere lo sviluppo dell’agricoltura in vaste zone della terra: in Africa (dove vari progetti
sono in fase di attuazione), America del Sud, Asia e anche
nell’attuale zona siberiana, che sta con difficoltà combattendo i problemi legati di penuria d’acqua e quindi di mancanza alimentare.
A concludere gli incontri del RIMM la presenza del Principe Alberto, che, nel suo discorso, ha affrontato un altro
tema, quello della PACE in particolare in Medio Oriente.
E se l’acqua potesse avvicinare paesi confinanti attraverso uno strumento equo e concordato di questa preziosa
risorsa, la sua trasformazione da fonte di vita a fonte di pace
potrebbe essere la soluzione definitiva. L’acqua che ritorna
a essere un’autentica “fonte” di vita, quella cui tutti hanno
diritto: non è questa una sapienza per un domani migliore?
Per maggiori approfondimenti rimandiamo e consigliamo
la lettura del progetto IPOGEA sviluppato nel link www.
laureano.it.
Protection de l’environnement :
Du passé une leçon pour le futur
On a parlé de hydro diplomatie e ses plusieurs aspects
ont été traités par Mme Élisabeth Bréaud, Présidente et
Directrice des 5èmes RIMM, Rencontres Internationales
Monaco et la Méditerranée, qui ont eu lieu le mois passé au musée
Océanographique sous le titre “Gestion durable et équitable de l’EAU
douce en Méditerranée”. Dans une période où le problème de l’eau
s’impose comme un enjeu majeur en Méditerranée, experts de la
science et des technologies venant de seize Pais de la Méditerranée,
ont engagé une réflexion sur la dimension civilisatrice d’un élément
qui reste porteur de valeurs symboliques fortes. Le thème fondamental de ces conférences a été la présentation de projets et réalisation
inspirés aux traditions anciennes qui respectent les principes du développement équitable. La Première journée à été commencé par Pietro
Laureano, architecte urbaniste et consultant à l’UNESCO. Après avoir
vécu huit ans dans le désert du Sahara, en travaillant à l’étude et à la
restauration des oasis, il a démontré que les oasis sont le résultat de
l’action humaine, elles contiennent un patrimoine de connaissances
et techniques pour combattre l’aridité et peuvent être un modèle de
gestion équitable pour toute la planète.
La désertification intéresse plus de cent pays en menaçant la survie
de plus qu’un milliard de personnes pas seulement dans les zones
arides de la terre, mais en étant largement présent même dans les
aires tempérées.
Des études effectués par l’Union Européenne soutiennent que même
en Italie le 27% du territoire est exposé à un élevé risque d’érosion
et que régions comme les Pouilles, la Basilicate, la Calabre, la Sicile
et la Sardaigne montrent un procès de désertification déjà avancé.
En Afrique, dans la région du Sahel, où l’avancé du désert est plus
violente, le procès de dégradation est commencé et il s’étend à partir
de zones les plus urbanisées qui pour leurs nécessités paupérisent
leur territoire. Une réponse à ce problème pourra être la solution proposée par M. Laureano et par les autres experts qui ont participé à
cette conférence : l’ensemble des technologies, les connaissances, le
savoir faire et les pratiques traditionnelles des civilisations anciennes
pour l’épargne de ressources et pour la lutte contre la désertification.
Les sites romains en Italie et en France sont un exemple avec leurs
aqueducs qui ont toujours garanti l’approvisionnement d’eau nécessaire. Intéressants les cas des Galeries hydrauliques, les canalisations
(fogarats en arabe) présents dans le sous-sol algérien qui permettent
la formation des oasis.
De plus les habitations néolithiques réalisées dans le calcaire comme
celles de Matera en Italie ou les fossés du Gargano, ont été prises
comme modèle pour leur systèmes de drainage et de recyclage qui
étaient déjà utilisés dans l’antiquité.
L’objectif est de vérifier la possibilité d’une récupération de ces traditions même à l’aide des technologies modernes, pour permettre le
développement de l’agriculture dans les zones les plus arides comme l’Afrique (où plusieurs projets sont déjà en phase de réalisation),
l’Amérique du Sud, l’Asie et même la zone sibérienne, qui est en train
de combattre les problèmes liés à la pénurie d’eau et donc de manque alimentaire. Les rencontres Internationale Monaco et la Méditerranée ont été conclues par la présence de Prince Alberto, qui a abordé
un autre sujet dans son discours : celui de la PAIX, spécialement au
Moyen Orient. Si l’eau pouvait rapprocher des pays limitrophes grâce
à une gestion équitable et convenue de cette précieuse ressource,
sa transformation de source de vie en source de paix pourrait être la
solution définitive. L’eau qui redevient une vraie « source » de vie que
tout le monde mérite, celle-ci n’est pas une sagesse pour un demain
meilleur? Pour de plus amples renseignements nous vous conseillons
la lecture du projet IPOGEA bien développé au lien www.laureano.it
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L’istituto Mario Negri
Propulsore di sviluppo nella ricerca biomedica
Possibile partnership con il Principato
cliniche presenti sul territorio bergamasco, fondando un nuovo laboratorio
nelle vicinanze.
Gli scambi frequenti tra personale
ospedaliero e quello del laboratorio
permisero di migliorare le capacità
della ricerca scientifica aprendola a
nuove frontiere.
Poi si volle ampliare la presenza sul
territorio nazionale, cercando una
partnership con ospedali del Sud,
per cui si stabilì un altro centro a S.
Maria Imbaro in provincia di Chieti in
Abruzzo. Ora ci sono quattro laboratori in Italia che collaborano con decine
di ospedali.
Nel laboratorio “Mario Negri” si sono
36
I
l Principato consapevole e responsabile della sua posizione a livello
internazionale, da prova di voler promuovere un avanzamento scientificoculturale che possa essere all’altezza
del suo livello sociale ed economico.
La conferenza dell’Istituto Italiano di
Ricerca Farmacologica “Mario Negri”
del mese scorso è stata una vera
testimonianza di questa ferma volontà
monegasca. La presentazione, infatti,
era indirizzata ai Centri Scientifici
e Clinici di Monaco, ossia al Centro
Ospedaliero Princesse Grace (CHPG),
al Centro di Medicina Cardiotoracica
(dove il Principe Ranieri stesso fu
curato a suo tempo) e al Centro della
Medicina dello Sport, aveva il dichiarato scopo di valutare una possibile
partnership tra l’avanzato istituto di
ricerca e le cliniche di cura.
Per capire l’importanza dell’incontro e
il livello altisonante che si è toccato,
basta sapere che L’Istituto di Ricerca
Farmacologica “Mario Negri” è un
vero e proprio campus all’americana
che si estende per ben 30.000 mq
nella periferia di Milano, accogliendo
900 ricercatori e che a partire dalla
sua fondazione avvenuta nel 1961 ha
dato vita a ben 11.000 pubblicazioni
e 252 libri scientifici. Un luogo ben
conosciuto nell’ambiente medico
internazionale anche perché accoglie
ogni anno ricercatori provenienti da
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80 paesi diversi, offrendo a questi
ultimi la possibilità di borse di studio
e di alloggio “on campus”, ossia nel
residence appositamente costruito
nelle circostanze dei laboratori.
A presentare le innumerevoli attività
di quella che a giudicare dall’esposto
si direbbe una splendida organizzazione è stato l’ideatore e il fondatore
stesso dell’Istituto, il Professor emerito Silvio Garattini.
Quest’ultimo all’età di 80 anni con
risoluta capacità e dinamicità ha mostrato in lingua francese l’evoluzione
cinquantennale del suo progetto e la
sua composita realtà presente.
Il centro di ricerca ha avuto luce nel
1961 grazie alla donazione generosa
di Mario Negri, un gioielliere milanese che morendo decise di lasciare
parte del suo patrimonio per la realizzazione del progetto, nominandone direttore il professor Garattini. Questa
struttura fu attuata sottoforma di Fondazione, ossia a scopo non lucrativo e
finanziata da fondi privati. Le attività
iniziarono con ventidue ricercatori,
di cui numerose donne, ma fu tra il
1970 e il 1987 che grazie a ulteriori
donazioni il centro ebbe la possibilità
di espandersi notevolmente.
Un importante balzo in avanti avvenne nel 1983, quando alle ricerche puramente teoriche dell’istituto milanese
decise di affiancare la pratica di tre
potuti studiare importanti terapie
attualmente utilizzati nella pratica
delle cliniche, a partire da malattie
cardiovascolari, a malattie neurologiche, renali, ed anche cancerogene
ad una specializzazione in ben 6.000
malattie rare, per le quali il centro ha
la possibilità di indirizzare velocemente i malati al migliore ospedale di
competenza. Importanti tuttavia sono
anche ricerche sulla tossicodipendenza e sul rischio d’inquinamento
ambientale proveniente dall’uso di
droghe e farmaci in generale.
Tantissimi i successi: basta citare
studi molecolari, malattie senili, mutazioni, trapianti in persone anziane,
ricerche nelle cellule staminali ed
anche sviluppi nel campo tecnico degli strumenti di misurazione e analisi,
quali la luminosità nell’identifica-
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Sotto e nella
pagina a lato,
l’Istituto
Mario Negri
di Milano.
Al centro,
un momento
della
conferenza
del Com.It.Es.
zione delle metastasi ai mezzi della
risonanza magnetica. Essendo scopo
generale dell’Istituto Negri la Ricerca,
la Formazione e l’Informazione, si
comprende la necessità d’avvicinamento ad altre realtà ospedaliere e
a nuovi partner: il Principato non ha
mancato di esprimere il proprio interesse. Secondo quanto dichiarato dal
Professor Patrick Rampal, Presidente
del Centro Scientifico di Monaco, il
Principe Alberto ha chiesto che si
preveda una “mutazione”, ossia che
all’attività di cura nelle cliniche di
Monaco sia affiancata quella di ricerca a medio termine.
L’attuale Centro Scientifico essendosi
occupato solo di “Biologia Marina”,
si è fatto appello per un rilancio
della ricerca clinica, una formazione
strutturata e la creazione di un istituto
di ricerca biomedica. Quest’ultima,
dovendo essere particolarmente
incentrata su medicina transazionale,
biotecnologica e studio di malattie
neurologiche legate all’anzianità, le
strutture dell’Istituto Negri potrebbero
fungere da “incubatore”, in modo da
aiutare piccole imprese a iniziare le
loro attività per poi potersi distaccare e sviluppare in modo autonomo.
M. Jacques Boisson, Segretario di
Stato di Monaco ha, infine, ultimato
la conferenza lanciando la proposta
di un programma a medio termine
da far studiare a una delegazione
accreditata presso la sede della
Fondazione “Negri” a Milano e un
piano di collaborazione da attuare in
tempi brevi nell’ambito dell’Istituto di
Farmacologia.
MEDICINA
Di Susanna Cobucci
[email protected]
L’institut Mario Negri propulseur du projet
de developpement dans la recherche biomedicale
La Principauté responsable et
conscient de sa position au
niveau international, montre sa
volonté de promouvoir un progrès scientifique-culturel qui puisse être à la hauteur de
son niveau social et économique.
La conférence du mois passé de l’Institut Italien de Recherche Pharmacologique
« Mario Negri » a été un vrai témoignage de
cette ferme volonté monégasque.
La présentation était adressée aux Centres Scientifiques et Cliniciens de Monaco,
c’est-à-dire au Centre Hospitalier Princesse
Grace (CHPG), au Centre Cardio-Thoracique (où le Prince Rainier même fut soigné)
et au Centre de la Médicine Sportive (IM2S)
et son but était d’évaluer une possible collaboration entre l’avancé institut de recherche
et les cliniques de soin.
L’Institut de Recherche Pharmacologique
« Mario Negri » est un vrai campus à l’américaine qui s’étend pour 30.000 mètres-carrés dans la périphérie de Milan, il accueille
900 chercheurs et, depuis 1961 date de sa
fondation, il a produit 11.000 publications et
252 livres scientifiques.
C’est une structure bien connue dans le milieu médical international même parce qu’il
accueille chaque année des chercheurs
qui viennent de 80 pays différents, en leur
donnant la possibilité de bourses d’études
et de logement « on campus », c’est-à-dire
dans les résidences expressément construit
autour des laboratoires.
L’événement a été présenté par le créateur
et fondateur de l’Institut, Professeur Silvio
Garattini qui, à quatre-vingts ans, a montré
avec compétence et dynamisme l’évolution
qui dure cinquante ans de son projet et sa
réalité actuelle.
Le centre de recherche est né en 1961 grâce à la donation généreuse de Mario Negri,
un joaillier milanais qu’en mourant a décidée
de laisser une partie de son patrimoine pour
la réalisation de ce projet et il a nommé le
professeur Garattini son directeur.
Cette structure fut réalisée dans la forme de
Fondation, c’est-à-dire à but non lucratif et
financé de fonds privés.
Les activités sont commencées avec vingtdeux chercheurs, mais la possibilité de
s’étendre considérablement fut donnée a
l’institut entre 1970 et 1987 grâce à des ultérieures.
Un moment important fut l’an 1983, lorsqu’aux recherches purement théoriques de
l’institut milanais le directeur décida d’adjoindre la pratique de trois cliniques du territoire bergamasque, en fondant un nouveau
laboratoire dans les proximités. Les échanges fréquents entre personnel hospitalier et
celui du laboratoire permirent d’améliorer la
recherche scientifique en l’ouvrant des nouvelles frontières.
Ensuite on voulut augmenter la présence
de l’institut sur le territoire national, en cherchant une collaboration avec des hôpitaux
du Sud, le résultat fut la création d’un nouveau centre à Santa Maria Imbaro, Chieti,
dans les Abruzzes.
Maintenant en Italie il y a quatre laboratoires
qui collaborent avec des dizaines d’hôpitaux.
Dans le laboratoire « Mario Negri » on a pu
élaborer des importantes thérapies pour les
maladies cardio-vasculaires, neurologiques,
rénales, cancérigènes ; en plus le centre est
spécialisé en 6.000 maladies et donc c’est
possible d’adresser rapidement les malades
au meilleur hôpital compétent.
L’institut s’occupe aussi des recherches sur
la toxicomanie et sur le risque de pollution
du à l’emploi de drogues et de médicaments en général.
Les succès sont nombreux: il suffit de citer les études moléculaires, les maladies
séniles, les transplantations en personnes
âgées, les recherches sur les cellules staminales et même les développements dans
le milieu technicien des instruments d’analyse.
La Recherche, la Formation et l’Information
sont les objectives principaux de l’institut
Negri, et donc on peut bien comprendre la
nécessité de se rapprocher à d’autres réalités hospitaliers et nouveaux partenaires: La
Principauté a naturellement exprimer son
intérêt.
Selon Professeur Patrick Rampal, Président
de Centre Scientifique de Monaco, le Prince
Albert II a demandé qu’on prévoie une « mutation », c’est-à-dire qu’à l’activité de soin
dans les cliniques de Monaco soit adjointe
celle de recherche.
L’actuel Centre Scientifique s’est occupé
seulement de « Biologie Marine », mais il
cherche à relancer la recherche clinique.
L’Institut Nègres pourra aider les petites entreprises à commencer leurs activités pour
se détacher en futur et se développer de
façon autonome.
M. Jacques Boisson, Secrétaire d’État de
Monaco a conclu la conférence en lançant
la proposition d’un programme à moyen
terme à faire étudier à une délégation au
siège de la Fondation Negri à Milan et d’un
plan de collaboration à réaliser en temps
brefs dans le domaine de l’Institut de Pharmacologie.
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Brevi...
Il dissacrante Pinketts
Lo scrittore Pinketts con Luisella
Berrino.
Divertente, dissacrante ma anche
colto, intelligente e acuto: non c’erano
dubbi che con il suo facile eloquio
Andea G. Pinketts affascinasse la
platea accorsa numerosa all’iniziativa organizzata da Luisella Berrino,
in collaborazione con il Com.It.Es.
Pinketts ha parlato e approfondito il
concetto su Dashiell Hammet noto
scrittore americano, ispiratore della
letteratura poliziesca americana che
ha elaborato le basi di quello che in
seguito sarebbe diventato l’ambiente
ideale del romanzo noir.
I suoi libri sono ambientati nell’America contraddittoria degli anni 20
fino agli anni 30 e sono interpretati
da un investigatore che ha generato
personaggi come Humphrey Bogart,
ispirato dal volume “Il falcone Maltese” ben descritti dallo stesso Pinketts.
L’esperimento della Berrino è dunque
riuscito. Lei, infatti, si propone di
riscoprire autori un po’ dimenticati
attraverso la collaudata formula della
“conferenza spettacolo”, animata da
personaggi di grande carisma, come
appunto è stato Pinketts.
4 luglio: parte il Tour de France
38
Da qui ad alcune settimane il Tour
de France partirà da Monaco. In
quest’occasione la gendarmeria si
mobiliterà allo stesso tempo sulla
sicurezza della corsa
ciclistica, ma anche su
quella degli spettatori,
realizzando un dispositivo di prevenzione,
e ciò nella continuità
dell’operazione “permis piéton” (patente
pedonale). Durante
l’evento, vi proponiamo
di scoprire le soluzioni
messe a disposizione
(polizia dipartimentale,
garde républicaine…)
come anche i gendarmi presenti nella
carovana pubblicitaria
(presentazione del
mestiere di gendarme, prevenzione e
pérmis pieton). Potete annotare nella
vostra agenda che abbiamo anche la
possibilità di portare alcuni giornalisti
su una tappa (completa o una parte)
in uno dei nostri veicoli presenti
nella carovana pubblicitaria (la vostra
andata e il vostro ritorno saranno a
nostro carico). Se non potete muovervi, o se desiderate anticipare l’arrivo
del giro, possiamo
proporvi delle interviste per telefono prima
della partenza della
prova. Così potrete
entrare in contatto
con gli interlocutori
adeguati al vostro reportage (sicurezza del
giro, ruolo della garde
républicaine, informazioni sul mestiere
di gendarme, pérmis
pieton…). Lo stesso
vale per fotografie del
giro che possono essere gentilmente messe
a vostra disposizione.
Nell’attesa, v’invitiamo a leggere il
comunicato che troverete allegato, che
sarà seguito da qui ad alcuni giorni da
una cartella più completa, scaricabile
anche dal sito della gendarmeria.
www.gendarmerie.interieur.gouv.fr
L’irrévérencieux Pinketts
Amusant, irrévérencieux mais
même cultivé, intelligent et
subtil: il n’y avait pas de doutes qu’avec son élocution aisé Andea G.
Pinketts fascinait le public accouru pour
l’initiative organisée par Luisella Berrino, en
collaboration avec COMITES.
Pinketts a parlé et a approfondi le sujet de
Dashiell Hammet écrivain américain bien
connu, inspirateur de la littérature policière
américaine qui a élaboré les bases de ce
qui en suite serait devenu l’environnement
idéal du roman noir. Ses livres sont situés
dans l’Amérique contradictoire des années 20 et 30 et sont interprétés par un
investigateur qui a donné naissance à des
personnages comme Humphrey Bogart,
inspiré par le live « le faucon Maltais » bien
décrits du même Pinketts. L’expérience de
Mme Berrino a donc réussie. Elle, en effet,
a décidé de redécouvrir les auteurs un peu
oubliés à travers la formule bien rodée de
la « conférence spectacle », animée par des
personnages de grand charisme, comme
justement M. Pinketts.
Da Monaco
le Tour de France
D’ici quelques semaines le Tour
de France cycliste partira de
Monaco. A cette occasion la
gendarmerie nationale se mobilise à la fois
sur la sécurité de la course mais aussi sur
celle des spectateurs en mettant en place
un dispositif de prévention, et ce dans la
continuité de l’opération permis piéton.
Durant l’événement, nous vous proposons
de découvrir les moyens mis en place (gendarmerie départementale, garde républicaine…) ainsi que les gendarmes présents
dans la caravane publicitaire (présentation
du métier, prévention et permis piéton).
Vous pouvez noter dans votre agenda que
nous avons même la possibilité d’emmener quelques journalistes sur une étape
(complète ou une partie) dans l’un de nos
véhicules présents dans la caravane publicitaire (avec une prise en charge de votre
aller et de votre retour). Si vous ne pouvez
pas vous déplacer, ou que vous souhaitez
anticiper la venue du Tour, nous pouvons
vous proposer de réaliser des interviews par
téléphone avant le départ de l’épreuve. Ainsi
vous pourrez entrer en contact avec les interlocuteurs appropriés à votre reportage
(sécurité du tour, rôle de la garde républicaine, renseignements sur le métier de gendarme, permis piéton...). Il en est de même
pour des photos du Tour qui peuvent être
gracieusement mises à votre disposition.
Dans l’attente, nous vous prions de bien
vouloir trouver ci-joint un communiqué suivi
d’ici quelques jours d’un dossier de presse
plus complet qui sera également disponible
en téléchargement sur le site Internet de la
gendarmerie.
www.gendarmerie.interieur.gouv.fr
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Brevi...
I “Mezzotono” per la solidarietà
I Mezzotono con, al centro, Maurizio Di Maggio di RMC.
40
Si chiamano “Mezzotono” e sono 5
giovani professionisti che lo scorso
mese sono stati selezionati per esibirsi
in uno spettacolo canoro, nell’ambito
delle iniziative dell’Associazione
Monaco- Italie. Gli artisti, musicisti
a ‘cappella’ si sono però prestati con
generosità ad animare “Operazione 5
cantanti per 5 Bambini” sostenuta anche grazie alla donazione di Daniela
e Riccardo De Caria di Monte Carlo,
oltre che da numerosi altre generose
persone.
L’evento ha permesso di favorire
la raccolta fondi destinati ad una
famiglia, segnalata dai Servizi Sociali,
della vicina Ventimiglia, la quale,
vivendo in una situazione non proprio
agiata, ha purtroppo a suo carico
cinque bambini differentemente abili.
Tra gli applausi di consenso, sono stati comunque raccolti quasi 5000 Euro
che sono stati consegnati nel corso di
una cerimonia tenutasi lo scorso 19
maggio presso la Sala Consiliare del
Comune di Ventimiglia. Soddisfatti
sia la Presidente dell’Associazione
Monaco-Italie, Marina Grosoli Kerwat
,che il Sindaco di Ventimiglia, Antonio Gaetano Scullino. L’operazione
Mezzotono, prima del suo genere,
ha contribuito dunque a rinforzare
i legami che Monaco stringe con
Ventimiglia dove il Principe Alberto,
lo ricordiamo, ha ricevuto lo scorso
gennaio la cittadinanza onoraria.
Al Fairmont, si riparte con L’Horizon
Lo chef Gaydon.
È il nuovo concept proposto dalla
dinamica equipe dell’hotel Fairmont
di Monte-Carlo e per vederlo non
basterebbe avere il collo lungo di una
giraffa, l’elegnate simbolo de L’Horizon - Deck, Restaurant & Champagne
bar, ultimo nato tra i ristoranti proposti dall’hotel Fairmont. Sospeso tra il
cielo ed il mare, il bio Chef Gaydon
propone gusti nuovi ma reinterpretati secondo antiche tradizione. Gli
spazi, gradevoli e modulabili, a basso
impatto ambientale, consentono di
dominare il mare, a due passi dai
giardini del Casinò, al quale è collegato da una semplice porta scorrevole.
Per i menù solo carta riciclata ed i
vini rigorosamente bio, provenienti
esclusivamente dalla Provenza o
dal Piemonte per valorizzare l’esperienza della prossimità. Nel menù,
tra le diverse portate da segnalare
un assortimento di verdure e ortaggi
provenienti direttamente da un orto
biologico non lontano da Nizza. Ed il
week-end non mancheranno musiche
e fiumi di champagne in degustazione,
per vivere esperienze irripetibili Se
non è essere chic-etic cosi...
«Mezzotono» pour la
solidarieté
On les appelle « Mezzotono » et
ils sont 5 jeunes professionnels
qui le mois passé ont été sélectionnés pour s’exhiber dans un spectacle de
la chanson, dans le cadre des initiatives de
l’Association Monaco - Italie.
Les artistes, musiciens “a capella” se sont
prêtés avec générosité à animer l’« Opération 5 chanteurs pour 5 Enfants » soutenue
même grâce à la donation de Daniela et Riccardo De Caria de Monte Carlo, et de nombreuses autres généreuses personnes.
L’évènement a permis la collecte de fonds
destinés à une famille, signalée par les Services Sociaux, de la toute proche Vintimille,
qui, en vivant dans des conditions économiques difficiles, a malheureusement à son
charge cinq enfants diversement habiles.
Parmi les applaudissements d’approbation,
presque 5000 Euro ont étés ramassés et ils
ont été délivrés pendant une cérémonie qui
s’est tenue le 19 mai dans la saille du conseil de la Commune de Vintimille.
Le Président de l’Association Monaco-Italie,
Marina Grosoli Kerwat et le maire de Vintimille, Antonio Gaetano Scullino étaient satisfaits.
L’opération Mezzotono, la seule de ce genre,
a contribué à renforcer les liens que Monaco
serre avec Vintimille dont le Prince Albert II,
nous le rappelons, a reçu le 12 janvier la citoyenneté honoraire.
Le Fairmont redémarre
avec L’Horizon
C’est le nouveau concept proposé par la dynamique équipe
de l’hôtel Fairmont de MonteCarlo et pour le voir ne suffit pas d’avoir le
long cou d’une girafe, qui est l’élégant symbole de L’Horizon Deck, restaurant et champagne bar, dernier né parmi les restaurants
proposés par l’hôtel Fairmont
Suspendu entre ciel et mer, le Chef Gandon
propose des goûts nouveaux mais réinterprétés selon les traditions anciennes. Les
espaces, agréables et modulables, à bas
impact sur l’environnement, permettent de
dominer la mer, à deux pas des jardins du
Casino, auxquels il est relié par une simple
porte glissante. Pour les menus seul papier
recyclé et les vins sont rigoureusement bio,
originaires de la Provence ou du Piémont
pour valoriser l’expérience de la proximité.
Dans le menu, parmi les différents plats il
faut signaler un assortiment de légumes qui
viennent directement d’un jardin biologique
tout près de Nice. Et dans les week-ends
il y aura aussi de la musique et de fleuves
de champagne en dégustation, pour vivre
d’expériences uniques Ca c’est vraiment
être chic-éthique.
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Ancora Hidro-diplomazia
Questa volta a promuovere l’iniziativa
è stata la BEI, Banca Europea per gli
Investimenti. Due giorni di confronti, il 10 e l’11 maggio scorso, dove
non sono mancate testimonianze ed
esperienze raccontate dai protagonisti
del Nord e Sud del bacino del del
Mediterraneo.
La sete di soluzioni per l’annoso problema dell’Acqua, bisogno primario,
la sua tarifficazione e la gestione delle
risorse idriche nei paesi dell’Africa
Mediterranea sono stati i duri cardini
dei dibattiti. A volte accademici, ma
spesso concreti; molto interessante l’intervento di Monica Scatasta,
coordinatrice del programma del
l’Acqua 2007-2008 la quale ha voluto
sottolineare la necessità di superare
le comuni barriere, abitualmente
innalzate dalle politiche di ciascun
paese, per trovare finalmente, sulla
base di dati condivisi, un linguaggio
comune per dialogare e confrontarsi
al fine di pianificare un bene primario come l’acqua, essenziale per il
benessere e la sopravvivenza di ogni
specie vivente.
Altro successo per Marc Monnet
e il suo Festival Printemps des Arts
42
Marc Monet direttore della manifestazione e Jean Charles Curau,
direttore degli Affari Culturali a
Monaco.
Il Printemps des Arts di Monte-Carlo,
presieduto da Carolina di Hannover,
è tra le più interessanti e originali manifestazioni di musica contemporanea.
Tra esibizioni classiche del passato
e per le sapienti e accattivanti scelte
dei programmi che accostano avanguardia alla grande tradizione del
passato, ha aperto le “danze” proponendo decine di concerti. Quest’anno
il Festival era dedicato a Schubert,
ma anche compositori minori come
Reger, Hindemith, Dallapiccola, Schmitt, Koecklin, Albeniz. Tra concerti
dalle forme innovative come la “nuit
du violoncelle” alle “nuit rouge” e
le “nuit éclatée” si è arrivati infine
ad un’alternativa serata conclusiva
animata da 30 paia di scarpe azionate meccanicamente da un computer
programmato dall’artista Arno Fabre.
Oltre agli ardui confronti tra le sonorità spagnole di Revel proposte in
contrasto con le composizioni italiane
tormentate di Dalla il Festival, che
quest’anno ha festeggiato il 25°
compleanno, ha voluto presentare al
Musée Océanographique, la prima
mondiale di Francesco Filidei che con
la sua N.N (sulla morte dell’Anarchico Segantini) eseguita da percussione
di piatti, forchette e strumenti tradizionali come tamburi e grancasse.
Intanto nasce una nuova associazione
dedicata agli appassionati di musica.
Visto il successo ed il gran numero di
appassionati che dal 2003 attendono
con ansia il ritorno del Festival, d’ora
in poi potranno riunirsi e partecipare
alle iniziative promosse dalla nuova
Associazione degli ‘AMIS du Prin-
Rosella Mangeruca.
temps des Arts de Monte-Carlo, alla
cui presidenza siede Jean Castellini, affiancato dall’italiana Rosella
Mangeruca melomane dai raffinati
gusti classici. L’Associazione, creata
anche per sostenere il Printemps des
Arts, si propone di animare iniziative
artistiche non solo durante il periodo
del Festival, ma anche nel corso di
tutto l’anno.
Per informazioni sull’associazione:
www.printempsdesarts.com/amis
Encore hydro-Diplomatie
Cette fois l’initiative est promue
par BEI, Banque Européenne
pour les Investissements. Deux
jours de confrontations, le 10 et l’11 mai
derniers, où ne sont pas manquées de témoignages et d’expériences racontées des
protagonistes du Nord et du Sud du bassin
de la Méditerranée. La soif de solutions pour
le vieux problème de l’Eau, besoin primaire,
sa tarification et la gestion des ressources
hydriques dans les pays de l’Afrique Méditerranéenne ont été les fondements des
débats, parfois académiques, mais souvent
concrets. L’intervention de Monica Scatasta, coordinatrice du programme le de Eau
2007-2008 a été très intéressante, elle a
voulu souligner la nécessité de dépasser les
communes barrières, habituellement élevées des politiques de chaque pays, pour
trouver finalement, à partir des données
partagées, un langage commun pour dialoguer et se confronter au fin d’aménager un
bien primaire comme l’eau, essentiel pour
le bien-être et la survie de chaque espèce
vivante.
Marc Monnet
Le “Printemps des Arts”, présidé par Caroline Von Hanover,
est parmi les plus intéressantes et originaux manifestations de musique
contemporaine. Elle a inauguré la manifestation en proposant des dizaines de concerts qui rapprochent l’avant-garde à la
tradition. Cette année le Festival était dédié
à Schubert, mais aussi à des compositeurs
mineurs comme Reger, Hindemith, Dallapiccola, Schmitt, Kœchlin, Albéniz. Depuis les
concerts des formes innovatrices comme
« nuit du violoncelle », « nuit rouge » et « nuit
éclatée » on est arrivé à une soirée conclusive animée par 30 paires de chaussures
actionnées mécaniquement par un ordinateur programmé par l’artiste Arno Fabre. Le
Festival, qui cet an a fêté le 25° anniversaire
après les difficiles comparaisons entre les
sonorités espagnoles de Ravel proposées
dans le contraste avec les compositions
italiennes tourmentées de Dalla, a voulu
présenter aux Musée Océanographique, la
première mondiale de Francesco Filidei avec
son N.N (sur les mortes de l’Anarchique Segantini) exécutée par percussions d’assiettes, de fourchettes et de instrument comme
tambours et grosse caisse.
En même temps une nouvelle association
dédiée aux passionnés de musique est née.
Vu le succès et le grand nombre de passionnés qui attendent impatients depuis 2003 le
retour du Festival, dorénavant ils pourront se
réunir et participer aux initiatives promues
par la nouvelle Association des `AMIS du
Printemps des Arts de Monte-Carlo », présidé par Jean Castellini, secondé par l’italienne Rosella Mangeruca mélomane avec
des raffinés goûts classiques. L’Association,
aussi créée pour soutenir le Printemps des
Arts, se propose d’animer des initiatives artistiques pas seulement pendant la période
du Festival, mais même au cours de toute
l’année.
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È tornato il grande tennis
Le grand tennis
Il Monte-Carlo Master Series è da
sempre il torneo di tennis che dà
il via alla stagione sportiva e allo
stesso tempo mondana del Principato.
Questa edizione, la 104esima, è stata
caratterizzata dall’affluenza record di
124.000 mila spettatori, in maggioranza italiani che fa ben sperare per
il proseguo della stagione dopo un
inverno critico economicamente.
manifestazioni sportive del Principato: infatti a tifare sulle rinnovate
tribune del Country Club, Alberto II
in compagnia della fidanzata Charleen
Wittstock, Elisabeth-Ann de Massy,
presidente del torneo e cugina del
Sovrano monegasco; i Principi Carlo e
Camilla di Borbone e tanti campioni
dello sport attuali e del passato come
Lea Pericoli e Nicola Pietrangeli che
Dal punto di vista sportivo invece,
protagonista assoluto, è stato Rafael
Nadal che ha centrato una “cinquina”
storica iscrivendo per la quinta volta
consecutiva il suo nome nell’albo
d’oro di questo prestigioso torneo battendo in finale Novak Djokovic, n.3 al
mondo. Considerando poi che quella
di Monte-Carlo è la competizione che
fa da spartiacque tra le manifestazioni
d’Oltreoceano e quelle europee su
terra rossa, il campione maiorchino ha
già mostrato come sarà l’andamento
della stagione tennistica anche agli
Internazionali di Roma. Dunque
Monte-Carlo Rolex Master Series, una
settimana sotto il segno dello sport e
dei primi 9 tennisti al mondo, ma anche mondanità ospiti Vip e feste, mix
vincente che da sempre accomuna le
ogni giorno si divertiva a dare pronostici. Non sono mancate le sorprese e
questa edizione sarà ricordata anche
dalla melanconica uscita di scena sotto la pioggia, negli ottavi di finale, del
numero 2 al mondo, lo svizzero Roger
Federer eliminato dal connazionale
Stanislas Wawrinka, rivelazione del
Torneo. Anche per quanto riguarda
i nostri “colori” le speranze si sono
fermate , tra uno scroscio di pioggia
e l’altro al terzo turno, quando Fabio
Fognini ha dovuto cedere l’incontro
a Andy Murray, mentre per Stefano
Bolelli, conosciuto come “Bello e
Impossibile” è arrivata dalla racchetta
di Ivan Ljubicici. E per un torneo che
guarda già al prossimo anno, (edizione in programma dal 10 al 18 aprile
2010) ora i riflettori sono puntati sui
due prossimi straordinari appuntamenti: Il Gran Premio di Formula1 di
Monte-Carlo, da sempre considerato il
più famoso al mondo perché è il solo
in grado di racchiudere in un’ unica
gara, prestigio, agonismo, storia e
spettacolo, oltre alle emozioni che un
circuito cittadino sa regalare esaltando più le capacità del pilota rispetto
alle qualità delle monoposto e ed
infine il Tour de France che prenderà
il via dal Principato di Monaco ai
primi di luglio.
Le Monte-Carlo Master Series
est toujours le tournoi de tennis
qui ouvre la saison sportive et
mondaine de la Principauté. Cette édition (la
104ème) a été caractérisée par une affluence
record de 124.000 spectateurs, la plupart
italiens, fait qui est de bon augure pour la
continuation de la saison, surtout après un
hiver de crise.
Du point de vue sportif le protagoniste absolu a été Rafael Nadal, qui a inscrit pour
la cinquième fois son nome dans le tableau
d’or de ce prestigieux tournoi en battant en
finale Novak Djokovic, le numéro trois mondial. Vu que la compétition de Monte-Carlo
fait de trait d’union entre les manifestations
d’outre mer et celles d’Europe, le champion
majorquin a déjà montre comment la saison
se déroulera aux internationaux de Rome.
Le Monte-Carlo Rolex Master series n’est
pas seulement une semaine sous le signe
du sport, mais c’est aussi le symbole de la
mondanité, un mélange de hôtes prestigieux
et de fêtes, en effet sur les renouvelées tribunes du Country Club il y avait Prince Albert II avec sa fiancée Charleen Wittstock,
Elisabeth-Ann de Massy (présidente du
tournoi et cousine du Souverain monégasque), Prince Charles d’Angleterre et Camilla,
plus plusieurs champions d’aujourd’hui et
de hier, comme Lea Pericoli et Nicola Pietrangeli. Cette édition a eu aussi des surprises et sera rappelée par la mélancolique
sortie de scène sous la pluie du numéro
deux mondial, le suisse Roger Federer, qui
a été éliminé en huitièmes de finale par son
compatriote Stanislas Wawrinka, vraie révélation du tournoi.
Par contre les espoirs des italiens se sont
arrêtés parmi une averse de pluie et l’autre
au troisième tour, lorsque Fabio Fognini a du
céder la rencontre à Andy Murray, alors que
le « beau et impossible » Stefano Bolelli a
perdu contre Ivan Ljubicici.
Les tournoi de tennis regarde vers le futur, la
prochaine édition est déjà en programme du
10 au 18 avril 2010, mais maintenant l’attention est focalisée sur les deux grandes
événement futurs: le Grand Prix de Formula
1 monégasque, toujours considéré le plus
célèbre parce qu’il est le seul capable de
réunir dans une seule compétition le prestige, la rivalité, l’histoire et le spectacle qu’un
circuit urbain peut offrir en exaltant les capacités du pilote et non seulement la qualité
des monoplaces, et le Tour de France qui
partira de la Principauté de Monaco les premiers jours de juillet.
Melina MOLINARI
In alto,
il Principe
Alberto con
Novak
Djokovic
e Rafael
Nadal.
A sinistra,
Nicola
Pietrangeli
e Lea Pericoli.
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Biennale di Venezia:
benvenuta Monaco!
Biennal de Venise:
bienvenue Monaco !
Philippe Pastor che opera nel suo atelier.
46
Quest’anno, per la prima volta, il
Principato di Monaco parteciperà alla
53esima Biennale d’Arti Visive di
Venezia. Il prestigioso appuntamento,
che si svolgerà dal 7 giugno al 22
novembre 2009, sarà rappresentato dall’artista monegasco Philippe
Pastor.
Il Padiglione, dai colori monegaschi,
sarà situato presso il Presidio Militare
Esercito, Caserma Cornoldi, Riva
degli Schiavoni a Venezia e accoglierà un nucleo di tre grandi opere
realizzate dall’artista con pannelli
lignei disposti su rispettive strutture
in ferro. L’imponente scenografia dal
titolo “Il cielo guarda la Terra”, verrà
realizzato con materiali naturali, come
ad interpretare in qualche modo la
sua visione del Mondo.
Secondo quanto ha comunicato
Raffaella Stimamiglio, la mostra è
organizzata anche grazie alla collaborazione del Console Onorario del
Principato di Monaco a Venezia, la
Signora Anna Licia Balzan, che ha
dichiarato:
“Sono particolarmente orgogliosa
di aver contribuito alla creazione
del Primo Padiglione del Principato di Monaco alla Biennale
d’Arte di Venezia considerata una
delle manifestazioni internazionali di più ampio respiro culturale.
È un traguardo di eccellenza per
un paese che si pone come obiettivo l’eccellenza, nonostante le
sue dimensioni. Ricordo le parole
del principe Ranieri III: ‘non
occorre essere grandi per avere
grandi sogni; non occorre essere
tanti per realizzarli’. È un’eccellenza - prosegue la signora Balzan
- che si rispecchia nelle storiche
istituzioni del Principato come la
Filarmonica di Monte-Carlo che
abbiamo portato a festeggiare i
suoi 150 anni di attività al Teatro
La Fenice e la Compagnia dei
Balletti che ospiteremo sempre a
Venezia il prossimo anno.
La scelta di Philippe Pastor: è un
artista che è capace di parlare
direttamente al cuore, dei grandi
temi della vita, dell’amore, dell’ambiente. Ricordo che proprio
la preoccupazione della protezione dell’ambiente ha portato il
Principe Regnante Alberto II a
creare una propria Fondazione
per rispondere, in modo concreto, alla sfida che coinvolge oggi
l’intero pianeta: la ricerca di uno
sviluppo economico durevole che
salvaguardi la Terra per le future
generazioni.”
Non ci resta che attendere il 7 giugno… le sorprese non mancheranno
di certo, visto le premesse.
Mjryam Cantù
Cette année, pour la première
fois la Principauté de Monaco
participera à la 53ème Biennale
des Arts Visuels de Venise.
Le prestigieux rendez-vous aura lieu du 7
juin au 22 novembre 2009 et Monaco sera
représentée par l’artiste monégasque Philippe Pastor.
Le Pavillon avec les couleurs monégasques
sera situé prés de la Garnison Militaire de
l’Armée, de la Caserne Cornoldi sur la Riva
degli Schiavoni et accueillera un noyau de
trois grands œuvres réalisées par l’artiste
avec des panneaux de bois montés sur des
structures en fer.
Cette œuvre imposante intitulée « le ciel regarde la Terre », sera réalisée avec des matériels naturels, pour interpréter sa vision du
Monde. Selon ce que Raffaella Stimamiglio
a communiqué, l’exposition est organisée
grâce aussi à la collaboration du Consul Honoraire du Principauté de Monaco à Venise,
madame Anna Licia Balzan, qui a déclaré:
« Je suis particulièrement orgueilleuse avoir
contribué à la création du Premier Pavillon
de la Principauté de Monaco à la Biennale
d’Art de Venise qui est considérée une des
manifestations internationales de plus grande élévation culturelle.
C’est un point d’arrive excellent pour un
pays qui considère l’excellence son objectif,
malgré ses petites dimensions. Je rappelle
les mots du prince Rainier III : « n’est pas
nécessaire d’être un grand pays pour avoir
de grands rêves ni d’être nombreux pour les
réaliser». C’est une excellence » -madame
Balzan continue - « qui se reflète dans les
institutions historiques de la Principauté,
comme la Philarmonique de Monte - Carlo
que nous avons emmené au Théâtre la Fenice pour fêter ses 150 ans d’activité, et la
Compagnie des Ballets que nous recevrons
toujours à Venise l’année prochaine ».
À propos de Philippe Pastor elle dit: « il est
un artiste qui est capable de parler directement au cœur des grands thèmes de la vie,
de l’amour, de l’environnement. Je rappelle
que c’était bien le désire de protéger l’environnement qui a porté le Prince Albert II
à créer une Fondation pour répondre concrètement au défi qui regarde aujourd’hui la
planète entière: la recherche d’un développement économique durable qui sauvegarde la Terre pour les générations futures ».
Il nous reste à attendre le 7 juin… vues les
prémisses, il y aura beaucoup de surprises.
Pole Nord, 2008, 460 x 310 cm La lente agonie de l’ours polaire.
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de Banque 23, Av. de la Costa • HSBC Private
Bank 15/17, Av. D’Ostende • BNP Paribas Pri-
Colophon
Direttore Responsabile: Ilio MASPRONE
Tel. e Fax: (+39) 0184.266433 - Cell. (+39) 335.327111
E-mail: [email protected] - [email protected]
Redazione Monte-Carlo
Caporedattore: Maria BOLOGNA - E-mail: [email protected]
Collaboratori:
Deborah CHIAPPINI - E-mail: [email protected]
Myrjam CANTÙ - E-mail: [email protected]
Susanna COBUCCI - E-mail: [email protected]
Maurizio DI MAGGIO - E-mail: [email protected]
Jean-Louis GUILLOT - E-mail: [email protected]
Germana LAVAGNA - E-mail: [email protected]
Alessandra LUTI - E-mail: [email protected]
Melina MOLINARI - E-mail: [email protected]
Simona TAGLI - E-mail: [email protected]
Silvia ZANCHI - E-mail: [email protected]
Traduzioni a cura di:
Tiziana Danzo - E-mail: [email protected]
Fotografi:
Samantha ROSSO, PEPÈ, Andrea CABIALE
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