Incontro dei siti italiani Verbale

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Incontro dei siti italiani Verbale
Incontro dei siti italiani
11 luglio 2015 – Calco (Lecco, Italia)
Verbale
Presenti :
Federazione Europea dei Siti Cluniacensi
Armand Genoux, presidente
Christophe Voros, direttore
Magdalena Jamka, incaricata a progetto
Siti cluniacensi
Calco
Rita Mauri, vicesindaco
Maria Suraci, consigliere comunale con delega alla cultura
Carpignano Sesia
Maria Grazia Bernascone, consigliere comunale
Castelletto Cervo
Giuseppe Poma, vicesindaco
Ghemme
Piero Rossi, vicesindacosindaco
Provaglio d’Iseo
Marco Simonini, sindaco
Rodengo Saiano
Giuseppe Andreoli, sindaco
Maria Luisa Vivenzi, assessore alla cultura
Vizzolo Predabissi
Mario Mazza, sindaco
Luca Riboni, rappresentante del Comune
Associazioni aderenti
Amici del S. Pietro-associazione culturale - Carpignano Sesia
Franco Dessilani
In Agro Calventiano-associazione culturale - Vizzolo Predabissi
Maria Teresa Sapienza, Emanuele Dolcini
Associazione Noi del Castello – Ghemme
Sergio Monferrini
Cantine Cantalupo - Ghemme
Alberto Arlunno
Assenti giustificati :
Fédération Européenne des Sites Clunisiens - Rencontre des sites italiens à Calco - 11 juillet 2015
Federazione Europea des Siti Cluniacensi - Incontro des siti italiani - Calco 11 luglio 2015
Rudiano
Alfredo Bonetti, sindaco
Vizzolo Predabissi
Francesco Amerena, rappresentante del comune
Parrochia S. Maria in Calvenzano - Vizzolo
Maria Teresa Fontana
Assenti :
Cazzago S. Martino
Priorato di Vertemate
Pontida
Rudiano
Capodiponte
S. Benedetto Po e Cosio Valtellino avevano assicurato la loro presenza, ma non sono intervenuti.
L' incontro inizia verso le ore 14.30. Dopo il benvenuto agli intervenuti espresso da Maria Suraci, prende la
parola Christophe Voros che ringrazia i presenti ed esprime la soddisfazione per l'evento importante che si terrà più tardi: lo
scoprimento della “plaque rosace” sul monastero di Arlate, cosa che sancisce l'appartenenza storica alla Rete Cluniacense.
Come d'accordo la discussione verterà sul verbale dell'incontro di Ghemme (21 marzo 2015), a cui si
cercherà di dare risposte, col fine di rendere sempre più dinamica e tonica la Rete.
Facendo riferimento al marchio di « Itinerario culturale » riconfermato alla Rete cluniacense da parte del
Consiglio d'Europa (punto 4 Ghemme) , Voros sottolinea la necessità di lavorare affinchè in Italia la Rete divenga
sempre più conosciuta dal pubblico, come altri Itinerari culturali, ad es la Via Francigena o il Cammino di Santiago di
Compostella. Per esempio, è da sottolineare il lavoro che si sta facendo insieme dalla Svizzera e la regione est della
Francia: creare un percorso comune allarga l'orizzonte di tutti e raggiunge molte più persone.
Anche per noi siti italiani, quindi, è molto importante lavorare mettndoci in relazione con altri siti: l'Europa ama
potenziare progetti collettivi; questa è la strategia vincente.
E' chiaro a tutti, poi, come la crisi economica abbia in questi anni ridotto i finanziamenti per progetti culturali, e
per questo è necessario sensibilizzare i rappresentanti istituzionali a livello centrale affinchè diano anche loro un
contributo nei luoghi dove operano (Parlamenti nazionali, Parlamento europeo).
In riferimento ai sistemi di comunicazione (punto 2 Ghemme), è molto importante dare rilievo a Internet,
Clunypedia, giornali, e a tutte le nuove tecnologie che possono attirare il grande pubblico.
Un'ulteriore pista di azione riguarda i progetti messi in opera dalla FESC: un progetto pedagogico e il Salone
del Turismo cluniacense. La seconda edizione di quest'ultimo si svolgerà a Moissac (Dipartimento Tarne et GaronneRégion Midi Pyrenées) in ottobre. Inoltre la FESC in alcuni casi si fa carico di mettere in relazione i rappresentanti dei
siti, affinchè possano costruire qualcosa di comune; per esempio una compagnia di danza sta cercando di organizzare
qualcosa di comune con diversi siti in Europa, tra questi anche Castelletto Cervo, con cui ha preso contatto.
Prende poi la parola Marco Simonini che ricorda ai presenti che, più importante di qualsiasi inziativa, sia
l'acquisire coscienza di essere una rete, il comprendere sempre più che si appartiene ad un medesimo cammino
culturale: sarebbe limitativo mettersi in rete solo per avere dei finanziamenti. Rileva, inoltre, la necessità di arrivare ad
un « patto scritto fra i comuni italiani cluniacensi», una sorta di impegno reciproco che permetta ai siti italiani di
relazionarsi con le regioni o la UE stessa in modo unitario; occorre tenere presente che sono due le Regioni con cui
relazionarsi e che occorre affinare la capacità di rispondere a bandi che, essendo due le regioni, possono essere
diversi. Simonini fa anche riferimento al materiale che ha inviato ai vari siti sul turismo religioso, per la valorizzazione
del patrimonio storico-artistico. Un altro aspetto che Simonini sottolinea è la necessità di trovare una modalità per
contribuire a sostenere una rappresentanza dei siti italiani agli incontri della FESC: è molto difficile che i Comuni
Fédération Européenne des Sites Clunisiens - Rencontre des sites italiens à Calco - 11 juillet 2015
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possano direttamente contribuire, ma, anche secondo Mario Mazza, si potrà trovare un modo, magari passando dalla
FESC stessa.
Anche Franco Dessilani sottolinea l'importanza di essere in rete.
Piero Rossi afferma che il rispondere a bandi è difficile e complesso e spesso non si ottiene il finanziamento.
Una cosa che secondo lui si potrebbe fare è organizzare una « giornata cluniacense italiana » comune in cui
sensibilizzare il pubblico sulla rete .
Alberto Arlunno ricorda che questo tipo di iniziative sono veramente positive; la sua esperienza di « Cantine
Aperte » che all'inizio era un timido tentativo, adesso è diventata una consuetudine in tutta Italia.
Christophe Voros prende la parola per riferire che in molti siti francesi si fa: si celebra una giornata
cluniacense ogni anno, si approfitta per farsi conoscere al grande pubblico e a volte si raccolgono fondi per il restauro
del sito.
Interviene poi Sergio Monferrini che si sta impegnando per avere a disposizione uno spazio a « Expo in
città » a Milano, presso il Castello Sforzesco: potrebbe essere lo spazio in cui invitare politici e amministratori per
sensibilizzarli sulla Rete dei siti cluniacensi. Sarebbe un'occasione di grande visibilità. Potrebbe essere nell'ultima
settimana di ottobre e vengono invitati a essere presenti anche il Presidente e il Direttore della FESC.
Mario Mazza sottolinea l'importanza che potrebbe avere quest'occasione di incontro con il mondo politico
delle nostre Regioni, ma anche a livello statale, invitando anche il Ministro della Cultura. Riporta poi l'attenzione sul
punto 5 del verbale di Ghemme: l'importanza di essere un sito cluniacense oggi. Questa coscienza di essere un sito,
ma anche di essere in rete con gli altri, si può raggiungere incontrandosi con una certa frequenza: per esempio 3 volte
all'anno. E' importante poi utilizzare quell' « autostrada » per comunicare che è Clunypedia, alla quale vogliamo
aderire.
Marco Simonini afferma che può essere importante entrare in relazione con le Università, che normalmente
si occupano di bandi. Cercherà di mettersi in contatto con il Dipartimento di Conservazione dei Beni culturali
dell'Università Cattolica di Brescia. Ricorda poi che il 31/12/15 scade un bando che ci può interessare.
Giuseppe Poma riferisce che il loro sito di Castelletto Cervo è in stretta relazione con l'Università del
Piemonte Orientale.
Emanuele Dolcini esprime la necessità che si faccia una sezione italiana di Clunypedia , esprimendo dubbi
sull'utilita' di ipotizzare nuovi « itinerari », gia' abbondantemente esistenti in Italia ed Europa.
A conclusione riprende la parola Christophe Voros, mostrando con il videoproiettore la nuova versione del
sito web che sarà diviso in due parti: una istituzionale, con alcuni dati, notizie e l'agenda, l'altra di presentazione dei siti
con cartine della rete e spiegazione del sito con foto, video e animazioni in 3D. Il progetto di digitalizzazione è già
cominciato per alcuni siti, con il contributo dei fondi dipartimentali. Per noi italiani sarà organizzata una riunione prima
della fine del 2015 per concretizzare questo processo. Clunypedia ha più di uno scopo: una prima ragione d'essere è
scientifica, perchè il materiale che lì sarà presentato potrà essere usato anche dagli studiosi, una ragione turistica,
perchè questo aiuterà il grande pubblico a orientarsi per scegliere mete di viaggio, e infine, per motivi di
comunicazione, perchè in questo modo è possibile rendere visibile la Rete cluniacense.
L'assemblea decide di delegare il coordinamento dei siti italiani, per un periodo di un anno, al sindaco di
Vizzolo Predabissi, Mario Mazza.
L'incontro termina con l'impegno dei partecipanti a comunicare tra loro e a partecipare agli incontri.
Redazione : Maria Teresa Sapienza, Christophe Voros
Traduzione : Magdalena Jamka
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Rencontre des sites italiens
11 juillet 2015 – Calco (Lecco, Italia)
Procès-verbal
Présents :
Fédération Européenne des Sites Clunisiens
Armand Genoux, président
Christophe Voros, directeur
Magdalena Jamka, chargée de mission
Sites clunisiens
Calco
Rita Mauri, adjointe au maire
Maria Suraci, conseillère municipale déléguée à la culture
Carpignano Sesia
Maria Grazia Bernascone, conseillère municipale
Castelletto Cervo
Giuseppe Poma, adjoint au maire
Ghemme
Piero Rossi, adjoint au maire
Provaglio d’Iseo
Marco Simonini, maire
Rodengo Saiano
Giuseppe Andreoli, maire
Maria Luisa Vivenzi, adjointe au maire déléguée à la culture
Vizzolo Predabissi
Mario Mazza, maire
Luca Riboni, représentant de la commune
Associations membres
Amici del S. Pietro-associazione culturale - Carpignano Sesia
Franco Dessilani
In Agro Calventiano-associazione culturale - Vizzolo Predabissi
Maria Teresa Sapienza, Emanuele Dolcini
Associations non membres
Associazione Noi del Castello – Ghemme
Sergio Monferrini
Cantine Cantalupo - Ghemme
Alberto Arlunno
Excusés :
Rudiano
Alfredo Bonetti, maire
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Vizzolo Predabissi
Francesco Amerena, représentant de la commune
Parrochia S. Maria in Calvenzano - Vizzolo
Maria Teresa Fontana
Absents :
Cazzago S. Martino
Priorato di Vertemate
Pontida
Rudiano
Priorato Capo di ponte
S. Benedetto Po et Cosio Valtellino ont confirmés leur présence mais n’ont pas été présents à la réunion.
La rencontre débute vers 14h30, à la mairie d Calco.
Après le mot de bienvenue de Maria Suraci, Christophe Voros prend la parole pour remercier les personnes
présentes et souligner l’importance de l’évènement qui aura lieu plus tard dans l’après-midi : le dévoilement de la
plaque rosace près du monastère d’Arlate qui officialise l’appartenance du site au réseau clunisien.
Comme convenu, la discussion porte sur le procès-verbal de la rencontre de Ghemme (le 21 mars 2015),
auquel nous tâcherons de donner des réponses, avec comme but de rendre plus dynamique et tonique le réseau
clunisien en Italie.
En faisant référence au label « itinéraire culturel », confirmé par le Conseil de l'Europe (point 4 du PV de
Ghemme), M. Voros souligne la nécessité de travailler sur la visibilité du réseau en Italie, afin qu’il soit connu par le
grand public comme d’autres Itinéraires culturels, tels que Via Francigena ou le Chemin de Saint-Jacques de
Compostelle. Il donne l’exemple de collaboration sur un projet entre la Suisse et la région Est de la France : créer un
chemin commun élargit les horizons de tous et atteint un public beaucoup plus large.
Il est également important pour nous, sites italiens, de travailler en relation avec d’autres sites : l'Europe aime
développer les projets collectifs – c’est la stratégie gagnante.
Nous savons tous que la crise économique a entraîné, ces dernières années, la réduction des financements
des projets culturels. C’est pourquoi il est nécessaire de sensibiliser les représentants institutionnels au niveau central
afin qu'eux aussi contribuent financièrement aux projets présents sur leur territoire (Parlements nationaux, Parlement
européen).
Concernant les moyens de communication (point 2 du PV de Ghemme), il est très important de donner plus
d’importance à l'Internet, Clunypedia, journaux et aux nouvelles technologies qui peuvent attirer le grand public.
Une autre piste d'action concerne les projets mis en oeuvre par la FESC ; le projet pédagogique et le Salon
du tourisme clunisien. La seconde édition de ce dernier se déroulera à Moissac (Tarne-et-Garonne, Midi-Pyrénées,
France), en octobre prochain. La FESC se charge également de mettre en relation les représentants de différents
sites, afin qu'ils puissent construire des projets communs. Pour donner un exemple concret : une compagnie de danse
de Cluny est en train de mettre en place un projet commun avec différents sites clunisiens d’Europe, entre autres
Castelletto Cervo, avec qui un contact a déjà été pris.
Prend ensuite la parole Marco Simonini rappelant aux présents que plus important qu’une quelconque
initiative est d’acquérir la conscience d'être un réseau, de comprendre qu'on appartient à un même itinéraire culturel :
se mettre en réseau seulement pour avoir des financements serait restrictif. Il relève, en outre, la nécessité d'arriver à
un « pacte écrit entre les communes clunisiennes d’Italie », une sorte d'engagement réciproque qui permette aux
Italiens de se mettre en relation avec les régions ou l’UE de manière uniforme. Nous devons garder à l’esprit qu’il y a
deux régions concernées et qu’il faut améliorer (affiner) la capacité de répondre aux appels à projets, qui peuvent
varier selon la région. Marco Simonini fait également référence aux informations sur le tourisme religieux – moyen de
valoriser le patrimoine historique et artistique – qu’il a adressé aux différents sites. Un autre point souligné par M.
Simonini est la nécessité de trouver un moyen pour maintenir une représentation des sites Italiens lors des rencontres
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de la FESC. Il est très difficile que les communes puissent contribuer directement, mais, également d’après Mario
Mazza, on pourra trouver d’autres formules en lien avec la FESC.
Franco Dessilani souligne également l’importance d’être en réseau.
Piero Rossi affirme que les réponses aux appels à projets sont difficiles et complexes et souvent on n’obtient
pas le financement. Un projet à mettre en place d’après lui : « une journée clunisienne italienne » commune à tous les
sites qui permettrait de sensibiliser le grand public sur notre réseau.
Alberto Arlunno rappelle que ce type d’initiative porte ses fruits ; son projet « caves ouvertes », au début très
modeste, est aujourd’hui repris partout en Italie.
Christophe Voros précise que de nombreux sites français organisent déjà, chaque année, une journée
clunisienne qui permet de se faire connaître auprès du grand public et aussi de récolter des fonds pour la restauration
du site.
Intervient ensuite Sergio Monferrini qui s’emploie à avoir à disposition une place à « l’Expo » de Milan, près
du Château Sforzesco ; nous pourrions y inviter les hommes politiques et les administrateurs afin de les sensibiliser au
réseau des sites clunisiens. A cette occasion nous pourrions jouir d’une visibilité accrue. M. Monferrini propose la
dernière semaine d’octobre comme date possible, en invitant également à y participer le président et le directeur de la
FESC.
Mario Mazza souligne l'importance que pourrait avoir cette rencontre avec le monde politique de nos régions,
mais également au niveau national en invitant le ministre de la Culture. Puis il attire l'attention sur le point 5 du procèsverbal de Ghemme : l'importance d’être un site clunisien aujourd'hui. Nous pouvons atteindre cette conscience d'être
un site, d'être un réseau en nous rencontrant à une certaine fréquence : par exemple 3 fois par an. Pour communiquer
il est également important d’utiliser cette plateforme qu'est Clunypedia à laquelle nous voulons adhérer.
D’après Marco Simonini il serait important de rentrer en contact avec les universités qui ont l’habitude de
gérer les appels à projet.s Il essaiera de contacter le Dipartimento di Conservazione dei Beni culturali de l’Université
catholique de Brescia. M. Simonini rappelle ensuite que le 31 décembre expire un appel à projet qui peut nous
intéresser.
Giuseppe Poma ajoute que Castelletto Cervo est en étroite collaboration avec l'Università del Piemonte
Orientale.
Emanuele Dolcini exprime la nécessité de mettre en place une version italienne de Clunypedia tout en
formulant certaines réserves sur l'utilité de s’imaginer de nouveaux « itinéraires », déjà abondants en l'Italie et en
Europe.
En conclusion Christophe Voros reprend la parole pour préciser la nouvelle version du site web qui sera divisé
en deux parties : une institutionnelle, comportant certaines données, informations et agenda, et la deuxième partie
présentant les sites avec cartes, photographies, vidéo et animations 3D. Le projet de numérisation a déjà été lancé
pour certains sites, avec l’aide financière des départements. Une réunion sur le projet Clunypedia-Italie sera organisée
avant la fin de l’année. Clunypedia a plusieurs objectifs : le premier est scientifique car les informations qui seront
rassemblées sur la plateforme pourront être utilisées par les chercheurs ; objectif touristique car les informations
présentées aideront le grand public à choisir les destinations de voyage, et enfin la communication via la plateforme
permet de rendre visible le réseau clunisien.
Les participants décident de déléguer la coordination des sites Italiens, pour une période d'un an, au maire de
Vizzolo Predabissi, Mario Mazza.
La rencontre se termine par l’engagement des sites de mieux communiquer entre eux et de participer aux
rencontres.
Rédaction : Maria Teresa Sapienza, Christophe Voros
Traduction : Magdalena Jamka
Fédération Européenne des Sites Clunisiens - Rencontre des sites italiens à Calco - 11 juillet 2015
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