continuita` per courmayeur

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continuita` per courmayeur
CONTINUITA’ PER COURMAY EUR
CONTINUITE’ POUR COURMAYEUR
ELEZIONI COMUNALI 2002 - PROGRAMMA ELETTORALE
Premesso che l’asse preferenziale per lo sviluppo dell’azione politica ed amministrativa
nell’intera Valle d’Aosta vede l’incontro delle forze regionaliste quale momento
centrale, Courmayeur assume nella realtà politica, culturale ed economica della Regione
un ruolo di estrema importanza: il suo benessere ed il suo regresso condizionano infatti
positivamente o negativamente gli assetti dell’intera Regione in cui una piccola
collettività può reggersi oggi solo se fortemente unita e determinata per il
raggiungimento di obiettivi comuni.
A Courmayeur è dunque necessario superare vecchie rivalità familiari, etniche o di
gruppo per evitare di dividere il paese, perdendo di vista l’obiettivo del benessere
comune che potrà essere ricercato solo seguendo una logica di continuità nell’azione
amministrativa.
Si fissano quali obiettivi irrinunciabili di legislatura:
1) infrastrutture
a) realizzazione rapida della telecabina Dolonne-Plan Chécrouit secondo il tracciato
attualmente allo studio, a condizione che venga superato il V.I.A. e si abbiano certezze
circa il mantenimento della Funivia “gigante”, nel quadro della attuazione di un
complessivo nodo intermodale “Plan des Lizzes”, base per l’ottimizzazione degli
impianti sciistici a monte sino a quelli in quota e della creazione di collegamenti
ferroviari da Pré-Saint-Didier e verso le valli Veny e Ferret integrati con gli attuali
collegamenti stradali.
b) realizzazione della Funivia per Punta Helbronner, proprietà regionale per
l’edificazione della quale compete al Comune la sola scelta del sito delle stazioni di
partenza ed arrivo. Tale sito dovrà contemperare le esigenze del turismo con le
legittime aspettative della popolazione, se del caso facendosi carico delle inevitabili
problematiche con idonee misure di riqualificazione delle attività e della stessa struttura
attrattivo-urbanistica della zona. L’accesso a Punta Helbronner non è importante solo
per Courmayeur ma rappresenta uno degli atout turistici dell’intera regione ed un punto
di accesso privilegiato alla natura del Monte Bianco oltre che per i normali fruitori
(alpinisti, turisti…) anche per quelle categorie di frequentatori cui sarebbe altrimenti
preclusa la
visita, in particolare anziani, bambini, disabili…
La scelta del sito sarà compiuta direttamente dalla popolazione mediante referendum
consultivo da attuarsi immediatamente dopo la consultazione elettorale in corso.
c) completamento delle infrastrutture urbane di Piazzale Monte Bianco (parcheggi
auto e bus turistici e Palazzo degli Spettacoli) Ange (Sede Fondazione Courmayeur,
Jardin e Museo) Via Marconi (posti auto interrati privati, fatte salve le proprietà
comunali) e completamento degli arredi urbani con la generale riqualificazione di
Centro e Frazioni (illuminazione, onomastica, ecc.), in particolare della Strada per
Entrèves e dei collegamenti con il nuovo quartiere delle cooperative mediante il
proseguimento della traversa urbana già ottenuta dall’ANAS per i tratti precedenti. Tale
intervento, conferirà a Courmayeur un nuovo volto impostato sull’esaltazione del verde
e degli elementi paesaggistici.
2) Razionalizzazione dell’offerta turistica
E’ a tutti evidente che il turismo montano è da anni in condizione di crisi. Ciò equivale
ad affermare che l’economia di Courmayeur è in crisi. Pare allora necessario unire forze
e professionalità per studiare e realizzare nuove strategie
in tale comparto. Il ruolo del Comune dovrà essere quello di porsi quale coordinatore
ed arbitro fra le categorie (gestori del domaine skiable, albergatori, ristoratori,
commercianti, immobiliaristi, guide alpine, maestri di sci ma anche gli altri operatori
economici) e le associazioni (AIAT, Operatori Turistici, Centro Sportivo, Mont Blanc
Nature) nella ricerca di un rinnovato assetto dotato:
a) di struttura di studio ed elaborazione strategie in campo turisticoeconomico
b) di struttura di vendita, marketing e comunicazione
c) di struttura di accoglienza ed informazione
che, pur salvaguardando le tradizionali autonomie decisionali, operino in costante
collaborazione, anche impiegando se del caso figure professionali di spessore
manageriale. In tale contesto assoluto rilievo dovrà assumere la ricerca convinta di
nuovi partners oltre la regione (coordinamento di iniziative e pacchetti congiunti con
altre località di montagna – Top of the Alps - ma anche marine o di pianura, ricerca di
crescenti sinergie all’interno del Pays du Mont Blanc, accordi di collaborazione culturale
con Università, Accademie d’Arte, Conservatori, Società di promozione sportiva ecc.).
Il reperimento dei fondi per realizzare tali attività è questione importante, preliminare:
ma non unica. I finanziamenti dovranno essere garantiti dall’Ente pubblico, dalle
Associazioni ed anche dalle categorie, ma esclusivamente sulla base di precise
strategie e pianificazioni di cui risulti dimostrata l’efficacia.
3) Assetto territoriale ed urbanistico
La tutela della salute pubblica rappresenta la prima preoccupazione di
un’Amministrazione seria; nel caso di Courmayeur essa si coniuga con il mantenimento
di posizioni difendibili sul mercato del turismo. In tale contesto è
del tutto evidente come l’Amministrazione debba impedire, per quanto le sarà possibile,
i serpenti di TIR (ma anche di auto!) lungo le strade – prima quella di
accesso al Tunnel del Monte Bianco, per l’ingresso al quale dovrà essere salvaguardato
il senso unico alternato dei mezzi pesanti sino a quando non si
ottengano reali garanzie circa il loro contingentamento numerico giornaliero, come
previsto nella nota deliberazione del Consiglio Regionale della V.D.A., e poi anche sulla
restante viabilità. Chiunque usi il territorio comunale (Società del traforo,
autotrasportatori ma anche le altre realtà imprenditoriali) deve essere consapevole di un
prezzo da pagare in termini di tutela della salute, di limitazione dell’inquinamento,
di salvaguardia di un patrimonio naturale che è unico al mondo. Ciò non equivale a
fare dell’ecologismo una bandiera ma a porre nella necessaria evidenza che la comunità
deve essere arbitra del proprio destino almeno quanto lo vogliono essere i fattori esterni
che vengono ad incidere sul territorio e sui suoi equilibri ambientali. In concreto
Governi, Unione Europea, società di gestione dovranno trovare nell’Amministrazione
Comunale un gestore intransigente delle sue prerogative che sappia richiedere, in
cambio di sacrifici imposti, i giusti correttivi e le contropartite più adeguate a favore
della salute, della vivibilità e dell’economia di Courmayeur.
La gestione del patrimonio paesistico dovrà vedere il necessario coordinamento
tra le istanze dell’Amministrazione, le esigenze degli operatori (soprattutto nelle
Valli, cui dovrà essere garantito un accesso regolamentato e non inquinante, anche
attraverso l’uso di navette adeguate per dimensioni e tipologia di carburante) e
l’esistenza dell’Associazione Mont Blanc Nature che già ha fra i suoi compiti la gestione
del patrimonio naturalistico locale.
L’assetto urbanistico generale dovrà vedere la conclusione, sollecita ed in tempi
predefiniti con i professionisti preposti, dell’iter legato agli aggiornamenti del piano
regolatore generale, ivi compreso il problema degli “equilibri funzionali”, ed
all’adozione definitiva del piano regolatore delle Valli e dell’intero concentrico non
stabilmente abitato.
4) qualità della vita
Cultura, Sport, Servizi Sociali ed Assistenza, dovranno vedere la prosecuzione della
scelta di demandare il più possibile a strutture di gestione autonoma tali servizi, sotto la
supervisione ed il coordinamento dell’Amministrazione ma senza
superflue intromissioni burocratiche originate dalla gestione diretta comunale. In
effetti dovrà essere perfezionata la realizzazione di Fondazioni e/o Associazioni per la
gestione degli spazi espositivi (pariteticamente con Chamonix, con la Società delle
Guide e con i privati), dell’Accademia di Musica e Danza (con il Coinvolgimento della
Fondazione Istituto Musicale della V.D.A.), degli eventi legati alle stagioni di spettacoli,
(Printemps e Courmayeur Fest o similari), della gestione delle competizioni e dei
calendari sportivi mediante la valorizzazione completa del Club “Sport et loisir”.
In particolare ciò dovrà verificarsi nel campo dell’organizzazione della prevenzione del
disagio e dell’emarginazione, del sostegno al volontariato sociale, coinvolgendo nelle
scelte rappresentanti delle categorie di cittadini interessate, soprattutto anziani e giovani
organizzati in Gruppi di lavoro a partecipazione volontaria.
Particolare attenzione dovrà essere riservata alle necessità del mondo giovanile sia
riguardo all’aspetto dell’impiego del tempo libero (incentivazione dell’utilizzo diffuso,
libero ed a tariffa equa degli spazi sportivi esistenti: Centro sportivo, Campo di Calcio,
Domaine Skiable, agevolazioni per la rinascita, anche in spazi pubblici, di discoteche
sicure e riscoperta di Cinema e Teatro anche a fini di aggregazione, estensione della
fascia d’età interessata al progetto ARCO e coinvolgimento nella gestione dello stesso,
agevolazioni per eventi spettacolari di alto profilo) che relativamente ai servizi collegati
alle attività di studio (orario trasporti pubblici ad utenza scolastico-lavorativa con Aosta,
orario di apertura dei servizi di documentazione e studio – Biblioteca dotata di eventuale
centro informatico pubblico).
L’annosa questione originata dal “Lascito Proment” vedrà la sua conclusione con la
realizzazione in tale stabile, oltre che della Scuola Materna Proment, di un centro
diurno per anziani e disabili, con annessa struttura di distribuzione pasti, e di alcune
residenze protette, strutture assistenziali in grado di surrogare validamente l’ormai
improponibile istituzione di una microcomunità e per le quali è già stato ottenuto il
finanziamento da parte dell’Assessorato Regionale alla Sanità.
Le esigenze collegate alla tutela della sicurezza pubblica potranno, se del caso,
richiedere di analizzare – d’intesa con le Autorità competenti – l’opportunità di
ottimizzare le presenze nei quadri delle Forze dell’Ordine operanti in paese.
La sollecita realizzazione degli obiettivi programmatici sopra sommariamente esposti
non può prescindere da alcune pre-condizioni organizzative che vanno
identificate con chiarezza e forte determinazione:
A) La struttura politica di reale scelta ed indirizzo dell’azione amministrativa è, secondo
il nuovo Statuto, il Consiglio Comunale. Ad esso solo spetta in realtà ogni potestà ed a
tale compito esso dovrà saper fare fronte, anche mediante l’istituzione di Commissioni
Permanenti per tutti i settori di intervento che ritenga opportuni. In tale contesto gli
Assessori avranno un compito eminentemente propositivo-esecutivo, da svolgersi in
costante collegamento con le Commissioni di riferimento secondo una logica di
competenza manageriale che dovrà essere dimostrata concretamente e costantemente.
B) La struttura burocratica dovrà assumere consistenza numerica e capacità d’intervento
realmente commisurate alle esigenze ed alle risorse finanziarie disponibili,
razionalizzate sulla base di un suo corretto coordinamento ed impiego. In tale ambito le
figure professionali - in primis quelle di riferimento – dovranno essere scelte, supportate
e valutate con la necessaria sollecitudine, disponibilità e fermezza dal Sindaco, nella sua
qualità di Capo dell’Amministrazione.
C) Il controllo reale dell’operato d’insieme dell’Amministrazione (politica e burocratica)
risiede nella cittadinanza, che dovrà essere immediatamente posta
nelle condizioni di esercitare tale diritto con la sollecita adozione di appositi
Regolamenti Comunali, con la periodica indizione di assemblee pubbliche – di cui in
passato si è costantemente trascurata la capacità propositiva, atta a far superare il solco
che separa cittadini ed istituzioni – e con l’istituzione di precise pubbliche figure
consiliari di riferimento categoriale e/o frazionale, sottoposte a costante verifica da parte
dei concittadini.
CONTINUITÀ PER COURMAYEUR
CONTINUITÉ POUR COURMAYEUR
ÉLECTIONS COMMUNALES 2002 – PROGRAMME ÉLECTORAL
Considérant que
l’axe préférentiel pour l’essor de l’action politique et administrative de la Vallée d’Aoste
dans son ensemble est fondé sur la rencontre entre les forces régionalistes, Courmayeur
a un rôle extrêmement important à jouer dans le contexte politique, culturel et
économique de notre région : en effet, le bien-être ou la régression de cette commune
conditionnent positivement ou négativement notre vallée où une petite collectivité ne
peut exister que si elle est fortement unie et déterminée à atteindre des objectifs
communs.
À Courmayeur, il est donc nécessaire de dépasser les vieilles rivalités familiales,
ethniques ou de groupe pour éviter de diviser le pays et de perdre ainsi de vue l’objectif
du bien-être commun, qui ne peut être atteint que dans la continuité de l’action
administrative.
Les objectifs fondamentaux de la législature sont les suivants :
1) Infrastructures :
a) Réalisation rapide de la télécabine Dolonne – Plan-Chécrouit, suivant le tracé
actuellement à l’étude, à condition que l’évaluation de l’impact sur
l’environnement soit positive et que le téléphérique « Gigante » soit maintenu,
dans le cadre de la mise en place du nœud intermodal « Plan des Lizzes », qui
constituera la base pour l’optimisation des remontées mécaniques situées en
amont et en altitude, et de la création des liaisons ferroviaires avec Pré-SaintDidier, le Val Veny et le Val Ferret, destinées à compléter les liaison routières
actuelles.
b) Réalisation du téléphérique de la pointe Helbronner. Cet ouvrage appartient à la
Région et la commune est chargée uniquement de choisir l’emplacement des
stations de départ et d’arrivée. Ces emplacements doivent être choisis compte tenu
des exigences du tourisme, ainsi que des attentes de la population et les problèmes
éventuels doivent être résolus par la requalification des activités et par la
réorganisation urbanistique des zones concernées. L’accès à la pointe Helbronner
n’est pas important uniquement pour Courmayeur mais constitue l’un des atouts
touristiques de notre région et la porte d’entrée du massif du Mont-Blanc, pour
tous ceux qui s’y rendent habituellement (alpinistes, touristes, etc.) comme pour
les personnes qui ne pourraient le visiter par d’autres moyens et, notamment, les
personnes âgées, les enfants, les handicapés, etc.
Le choix des emplacements en question sera effectué directement par la
population par le biais d’un référendum consultatif qui sera tiendra
immédiatement après les élections en cours.
c) Achèvement des infrastructures urbaines du parking Mont-Blanc (aires de
stationnement pour les voitures et les autocars touristiques et Palais des
spectacles), de la place de l’Ange (Fondation Courmayeur, Jardin et Musée) et de
la rue Marconi (garages privés et locaux appartenant à la commune) et
achèvement de la mise en place du mobilier urbain, comportant la requalification
du centre et des hameaux (éclairage, noms des rues et des places, etc.). Ces
interventions concerneront notamment la route d’Entrèves et les liaisons avec le
nouveau quartier des coopératives par le biais d’un nouveau prolongement de
l’axe urbain par l’ANAS. Ces actions donneront à Courmayeur un nouveau visage
grâce à la mise en valeur des espaces verts et des éléments du paysage.
2) Rationalisation de l’offre touristique :
Il est évident que le tourisme de montagne est en crise depuis plusieurs années. Cela
équivaut à affirmer que l’économie de Courmayeur est en crise. Il est donc nécessaire
d’unir les forces et les compétences professionnelles pour examiner et mettre en
œuvre de nouvelles stratégies dans ce secteur. La commune doit jouer le rôle de
coordinateur et d’arbitre entre les différentes catégories (gestionnaires du domaine
skiable, hôteliers, commerçants, agents immobiliers, guides de haute montagne,
moniteurs de ski et autres opérateurs économiques) et les associations (AIAT,
opérateurs touristiques, centre sportif, Mont-Blanc Nature) pour mettre en place une
nouvelle organisation caractérisée par :
a) des structures pour la formulation et l’élaboration de stratégies dans les domaines
du tourisme et de l’économie ;
b) des structures de vente, de marketing et de communication ;
c) des structures d’accueil et d’information.
Ces structures doivent œuvrer dans le cadre d’une collaboration constante, sans
toutefois porter préjudice à l’autonomie de décision des organismes concernés, et
faire appel éventuellement à des professionnels du management. Dans ce contexte,
une très grande importance doit être accordée à la recherche de nouveaux partenaires
situés en dehors de notre région (coordination d’initiatives et de forfaits conjoints
avec d’autres localités de montagne – Top of the Alps – mais aussi de mer ou de
plaine, développement des synergies au sein du Pays du Mont-Blanc, accords de
collaboration culturelle avec des universités, des académies d’art, des conservatoires,
des sociétés de promotion sportive, etc.). La collecte des fonds nécessaires à la
réalisation des ces activités est une question importante et fondamentale, mais ce
n’est pas la seule. Les financements doivent être assurés par la collectivité publique,
par les associations et par les opérateurs économiques, mais uniquement sur la base
de stratégies et de programmes détaillés et dont l’efficacité a été démontrée.
3) Aménagement du territoire et urbanisme
La protection de la santé publique constitue le premier souci d’une Administration
sérieuse. Dans le cas de Courmayeur cette protection doit se conjuguer avec le
maintien de positions défendables sur le marché du tourisme. Dans ce contexte,
l’Administration doit empêcher, dans la mesure du possible la formation de files de
poids lourds (mais aussi de voitures !) sur les routes, et ce, avant tout sur la route
menant au tunnel du Mont-Blanc. Le sens unique alterné doit être maintenu pour
l’accès des poids lourds au tunnel tant que des garanties réelles ne sont pas obtenues
quant à la limitation du nombre journalier de camions autorisés à circuler,
conformément à la délibération du Conseil régional de la Vallée d’Aoste, limitation
qui doit être ensuite étendue également aux autres routes. Tous ceux qui utilisent le
territoire communal (société gestionnaire du tunnel, transporteurs routiers et autres
entreprises) doivent être conscients du fait qu’il y a un prix à payer en termes de
protection de la santé, de limitation de la pollution et de sauvegarde d’un patrimoine
naturel qui est unique au monde. Cela ne signifie pas que nous entendons devenir des
porte-drapeaux de l’écologisme, mais il est nécessaire de souligner que la
communauté doit rester maître de son destin même si des facteurs externes ont une
influence sur son territoire et sur les équilibres environnementaux. Les
gouvernements, l’Union européenne et les sociétés de gestion doivent savoir que
l’Administration communale exerce ses prérogatives de manière intransigeante et
qu’en échange de quelques sacrifices elle demande l’adoption des mesures
correctives et compensatoires les plus appropriées en faveur de la protection de la
santé, de la qualité de la vie et de l’économie de Courmayeur.
La gestion du patrimoine paysager doit assurer la coordination entre les intentions de
l’Administration, les exigences des opérateurs économiques (surtout dans les vallées
dont l’accès doit être réglementé et réservé à des véhicules non polluants et
notamment à des navettes de dimensions appropriées et utilisant des carburants
adaptés) et les objectifs de l’association Mont-Blanc Nature, qui se propose
notamment de gérer le patrimoine environnemental local.
L’aménagement urbanistique général doit comporter la conclusion rapide et dans les
délais établis avec les professionnels concernés de la mise à jour du plan régulateur
général, comprenant notamment la solution du problème des « équilibres
fonctionnels » et l’adoption définitive du plan régulateur des vallées et des zones non
habitées de manière permanente.
4) Qualité de la vie.
Les services relevant de la culture, des sports, des services sociaux et de l’assistance
seront encore confiés le plus possible à des structures de gestion autonome, sous la
supervision et la coordination de l’Administration mais sans les interventions
bureaucratiques superflues dues à la gestion directe de ces services par la commune.
Il est nécessaire de poursuivre la constitution de fondations et d’associations pour la
gestion des espaces destinés aux expositions (avec la commune de Chamonix, la
Société des guides et des particuliers), de l’Académie de musique et de danse (avec la
fondation Institut musical de la Vallée d’Aoste), des manifestations saisonnières
(Printemps, Courmayeur Fest, etc.) des compétitions et des calendriers sportifs, par la
mise en valeur du club « Sport et loisir ».
Cette organisation doit notamment être mise en place dans les domaines de la
prévention de la marginalisation et de l’inadaptation, du soutien du bénévolat social,
avec la collaboration des représentants des catégories de citoyens concernées et
notamment des jeunes et des personnes âgées, organisés en groupes de travail à
participation volontaire.
Une attention particulière devra être consacrée aux besoins des jeunes, d’une part
pour ce qui est du temps libre (encouragement de l’utilisation libre et à un tarif
raisonnable des équipements : centre sportif, terrain de football, domaine skiable ;
aides à la création, même dans des espaces publics, de discothèques sûres et
redécouverte du cinéma et du théâtre, notamment à des fins d’agrégation ;
élargissement de la tranche d’âge concernée par le projet ARCO et collaboration à la
gestion de ce dernier ; aides à l’organisation de spectacles de haut niveau) et d’autre
part pour ce qui est des services liés aux études (horaires des transports en commun
destinés aux usagers qui travaillent ou étudient à Aoste, horaire d’ouverture des
services de documentation et d’étude : bibliothèque dotée éventuellement d’un centre
informatique public).
La vieille question du « Lascito Proment » arrivera à sa conclusion par la réalisation
dans l’immeuble concerné de l’École maternelle Proment, d’un centre de jour pour
personnes âgées et infirmes, avec un service chargé de la distribution de repas, et de
structures d’accueil destinées à remplacer la micro-communauté, dont la création
n’est désormais plus envisageable, et qui ont déjà été financées par l’Assessorat
régional de la santé.
Pour répondre aux exigences en matière de sécurité publique, l’opportunité
d’optimiser la présence des forces de l’ordre dans notre commune sera examinée de
concert avec les autorités compétentes.
Les objectifs programmatiques qui viennent d’être présentés rapidement ne pourront
se concrétiser que si certaines conditions préalables en matière d’organisation seront
définies clairement et avec décision :
A) Conformément aux nouveaux statuts, le Conseil communal est la structure
politique chargée de procéder aux choix et de définir les orientations de l’action
administrative. Il est investi de tous les pouvoirs et peut exercer ses fonctions par
le biais de la création de commissions permanentes dans tous les secteurs dans
lesquels il l’estime opportun. Dans ce contexte les assesseurs ont un rôle de
proposition et d’exécution en liaison avec les commissions concernées selon une
logique de compétence managériale qui doit être démontrée concrètement et
constamment.
B) La structure bureaucratique doit avoir des effectifs et une capacité d’intervention
en rapport avec les exigences et les ressources financières disponibles et ces
dernières doivent être organisées de manière rationnelle en vue leur utilisation
coordonnée. Dans ce contexte, les personnels nécessaires – et en premier lieu
ceux de référence – doivent être choisis, soutenus et évalués avec sollicitude,
disponibilité et fermeté par le syndic, en sa qualité de chef de l’Administration.
C) Le contrôle réel de l’action de l’Administration (politique et bureaucratique) dans
son ensemble est du ressort des citoyens. Pour leur permettre d’exercer ce droit il
est nécessaire d’adopter rapidement des règlements communaux en la matière,
d’organiser régulièrement des assemblées publiques – dont la capacité de
formuler des propositions et de combler le fossé qui sépare les citoyens des
institutions a été jusqu’ici constamment négligée – et d’instituer des représentants
du Conseil auxquels les différentes catégories professionnelles et les hameaux
peuvent s’adresser en vue de créer des liens permanents avec les citoyens.